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psicopuglia - Bisogni di

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Dicembre 2006 <strong>psicopuglia</strong><br />

38<br />

VI Rapporto nazionale<br />

Osmed sui farmaci<br />

L’Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità, in collaborazione con<br />

l’Agenzia italiana del farmaco, ha realizzato il VI<br />

Rapporto nazionale Osmed (l’Osservatorio nazionale<br />

sull’impiego dei me<strong>di</strong>cinali).<br />

L’analisi, condotta nel 2005 su una popolazione <strong>di</strong><br />

oltre 26 milioni <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong>stribuiti sull’intero territorio<br />

nazionale, conferma<br />

certamente l’età come il<br />

principale fattore dell’uso<br />

dei farmaci sia in termini<br />

<strong>di</strong> spesa che <strong>di</strong> dosi prescritte,<br />

ma riserva anche<br />

dati non scontati e degni <strong>di</strong> attenzione. La spesa pro<br />

capite per gli over 75 anni è circa 10 volte superiore<br />

a quella <strong>di</strong> una persona fra 25 e 34 anni La popolazione<br />

ultrasessantacinquenne assorbe circa il 55%<br />

della spesa e il 58% delle dosi <strong>di</strong> farmaci; ma nella<br />

fascia d'età compresa tra i 15 e i 44 anni sono le<br />

donne a consumare più farmaci.<br />

La <strong>di</strong>stribuzione geografica dei consumi <strong>di</strong> farmaci<br />

vede una predominanza del Centro-Sud: si passa,<br />

infatti, dalle 638 dosi giornaliere <strong>di</strong> Bolzano alle 979<br />

del Lazio. Quest’ultima è la regione che più <strong>di</strong> altre<br />

spende per pillole e sciroppi, seguita da Sicilia,<br />

Campania e Puglia. Inoltre il consumo <strong>di</strong> farmaci è<br />

in aumento. Nel 2005 sono aumentate del 4% le<br />

quantità <strong>di</strong> farmaci prescritti, mentre sette italiani su<br />

10 hanno ricevuto nel corso dello scorso anno almeno<br />

una prescrizione.<br />

Per quanto riguarda i farmaci più amati dagli italiani,<br />

al primo posto risultano quelli impiegati per la<br />

terapia del sistema car<strong>di</strong>ovascolare: da soli rappresentano<br />

circa la metà delle dosi prescritte, con un<br />

aumento del 5% rispetto al 2004. Seguono poi i<br />

me<strong>di</strong>cinali per il sistema gastrointestinale, l'11%<br />

delle dosi prescritte e gli ematologici.<br />

Tra i me<strong>di</strong>cinali a carico del Servizio Sanitario<br />

Nazionale la sostanza più prescritta in assoluto continua<br />

ad essere l’acido acetilsalicilico (l’aspirina),<br />

con 32 dosi giornaliere definite) seguita dal rami-pril<br />

(28,7), dall’amlo<strong>di</strong>pina (24,7) e dalla nitroglicerina<br />

(19,9), tutti farmaci impiegati per il sistema car<strong>di</strong>ovascolare.<br />

I farmaci equivalenti (i cosiddetti generici),<br />

pur risultando in crescita, rappresentano circa il<br />

13% della spesa a carico del SSN.<br />

Rispetto al 2004 sono in crescita anche i consumi dei<br />

farmaci del sistema nervoso centrale, antidepressivi<br />

e simili. Delle 28 scatole <strong>di</strong> pillole e pasticche acquistate<br />

dagli italiani nel 2005, 15 sono state pagate<br />

dalla Servizio Sanitario Nazionale e 13 sono state<br />

acquistate <strong>di</strong> tasca propria. Il tutto per un incremento<br />

complessivo <strong>di</strong> consumi del 39% rispetto al 2000.<br />

Ossia 20 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro circa per la spesa farmaceutica<br />

complessiva, che nel 2005 ha segnato un +1,4%<br />

rispetto al 2004. - http://www.iss.it<br />

Notizie varie<br />

Giornata mon<strong>di</strong>ale della Salute Mentale:<br />

annuncio della Conferenza Nazionale<br />

sulla Salute Mentale<br />

Il 10 ottobre si è celebrata in tutto il mondo la Giornata<br />

Mon<strong>di</strong>ale della Salute Mentale promossa dall’Organizzazione<br />

Mon<strong>di</strong>ale della Sanità. Quest’anno la Giornata è stata<br />

de<strong>di</strong>cata alle problematiche connesse con la riduzione del<br />

rischio <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o legato alla malattia mentale: un fenomeno<br />

molto esteso soprattutto in alcuni Paesi europei e che<br />

resta, anche in Italia, tra le principali cause <strong>di</strong> morte in età<br />

giovanile.<br />

L’Italia, tuttavia, presenta in<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> suici<strong>di</strong>o nettamente<br />

inferiori alla me<strong>di</strong>a europea con un tasso <strong>di</strong> incidenza <strong>di</strong><br />

11,1 casi su 100.000 abitanti per gli uomini e <strong>di</strong> 3,3 su<br />

100.000 per le donne. Dati che, fortunatamente, ci collocano<br />

al terz’ultimo posto in Europa dopo Grecia e Regno<br />

Unito.<br />

I 3.361 suici<strong>di</strong> notificati in Italia nel 2003 ci permettono <strong>di</strong><br />

affermare che, nel nostro Paese, il fenomeno è meno presente,<br />

anche se in aumento (+14% rispetto all’anno precedente).<br />

Purtroppo aumentano anche i casi <strong>di</strong> tentato suici<strong>di</strong>o (3.412<br />

nel 2003 con un incremento del 15,1% rispetto al 2002): si<br />

tratta <strong>di</strong> veri e propri eventi sentinella che meritano più attenzione<br />

e un più efficace sistema <strong>di</strong> monitoraggio. Analizzando<br />

le cause del suici<strong>di</strong> si nota che, almeno per la metà, essi sono<br />

ascrivibili a problemi <strong>di</strong> salute psichici o fisici.<br />

Secondo le stime più recenti dell’Oms, una persona su<br />

quattro nel corso della sua vita incontrerà problemi <strong>di</strong> natura<br />

psichiatrica che necessiterebbero <strong>di</strong> interventi puntuali e<br />

mirati, e almeno 10 milioni <strong>di</strong> italiani soffrono abitualmente<br />

<strong>di</strong> problemi connessi alla salute mentale <strong>di</strong> varia intensità<br />

e gravità. Anche per questo il Ministro della Salute, Livia<br />

Turco, ha annunciato che, nel corso del 2007, sarà indetta<br />

una Conferenza Nazionale sulla Salute Mentale con al<br />

centro l’obiettivo <strong>di</strong> ridare centralità alla psichiatria <strong>di</strong><br />

comunità intesa come capacità <strong>di</strong> prendersi cura delle persone<br />

e delle loro famiglie in modo complesso e intersettoriale<br />

e non limitato agli aspetti strettamente me<strong>di</strong>ci e farmacologici.<br />

Si tratta in particolare <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare in modo precoce<br />

i fattori <strong>di</strong> rischio; <strong>di</strong> ridurre la transizione a forme più<br />

gravi <strong>di</strong> malattia; <strong>di</strong> promuovere programmi mirati <strong>di</strong><br />

prevenzione e <strong>di</strong>agnosi precoce sulle patologie meno gravi<br />

quali la depressione, <strong>di</strong>sturbi d’ansia, <strong>di</strong>sturbi dell’alimentazione,<br />

patologie che se in<strong>di</strong>viduate e ben trattate possono<br />

essere affrontate in modo più efficace e risolutivo; <strong>di</strong> rivolvgere<br />

maggiore attenzione e sviluppare idonee politiche <strong>di</strong><br />

prevenzione e intervento per l’infanzia, l’adolescenza,<br />

gli anziani, i tossico<strong>di</strong>pendenti e gli alcolisti.<br />

Considerata la riduzione dei fon<strong>di</strong> e degli investimenti nel<br />

settore e il progressivo allontanamento dallo spirito della<br />

legge 180, si tratta <strong>di</strong> un impegno trasversale che dovrà<br />

coinvolgere le Regioni, il Servizio Sanitario Nazionale e<br />

le altre istituzioni locali, ma anche la scuola, la cultura e il<br />

mondo del lavoro, a testimonianza <strong>di</strong> un rinnovato impegno<br />

sociale e <strong>di</strong> civiltà <strong>di</strong> tutto il Paese, che inverta la<br />

generale percezione <strong>di</strong> abbandono da parte delle Istituzioni<br />

nei confronti dei malati e delle loro famiglie.

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