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psicopuglia - Bisogni di

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Dicembre 2006 <strong>psicopuglia</strong><br />

2<br />

rete da intendere - come scrive Folgheraiter (1996)<br />

- «più come una forma mentis che un insieme <strong>di</strong><br />

teorie e <strong>di</strong> pratiche nuove, incentrata su un reale<br />

scambio, sulla costruzione <strong>di</strong> rapporti orizzontali,<br />

metaforicamente quasi a tessere quel filo <strong>di</strong> congiunzione<br />

che tiene insieme i <strong>di</strong>versi no<strong>di</strong> <strong>di</strong> una<br />

rete, dove ciascun soggetto è rappresentato come<br />

nodo e l’insieme <strong>di</strong> connessioni tra no<strong>di</strong> costituisce<br />

un reticolo».<br />

Sarà sollecitato a promuovere comunità per promuovere<br />

salute, ad attivare le “capacità della persona”,<br />

quegli stati <strong>di</strong> benessere <strong>di</strong> cui parla A. Sen ne<br />

La democrazia degli altri (Mondadori, 2004), a<br />

costruire alleanze e sinergie, a fare rete, a lavorare<br />

in équipe, ad uscire dalla propria stanza per confrontarsi<br />

con il territorio, con l’ambiente psicosociale<br />

dove nasce e si manifesta il <strong>di</strong>sagio, modulando<br />

necessariamente il proprio lavoro con quello<br />

dell’assistente sociale e con quello delle nuove professioni<br />

sociali, a perseguire l’integrazione sociosanitaria,<br />

ad occuparsi della persona in salute e non<br />

solo della persona in cura.<br />

Si pensi alle équipe integrate per la gestione degli<br />

interventi in materia <strong>di</strong> adozioni o in favore dei<br />

minori vittime <strong>di</strong> maltrattamento, abuso e sfruttamento<br />

sessuale, <strong>di</strong> cui al Piano Regionale delle<br />

Politiche Sociali; alle équipe psicosociali per il supporto<br />

psicosociale alla popolazione colpita da calamità,<br />

<strong>di</strong> cui al D.P.C.M. 13 giugno 2006; ai Servizi<br />

<strong>di</strong> contrasto della povertà e della devianza e al<br />

Servizio <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>azione Familiare, <strong>di</strong> cui alla l.r.<br />

19/2006, etc.<br />

La collaborazione e l’integrazione dovranno avvenire<br />

nel rispetto delle <strong>di</strong>fferenti autonomie professionali,<br />

secondo modalità relazionali <strong>di</strong> inter<strong>di</strong>pendenza<br />

e complementarietà piuttosto che <strong>di</strong> interscambiabilità<br />

dei ruoli, con la necessità costante <strong>di</strong><br />

scambiare le informazioni necessarie a monitorare<br />

l’evoluzione della situazione e con la <strong>di</strong>sponibilità<br />

a porsi in un atteggiamento <strong>di</strong> supervisione reciproca.<br />

Come recita il vigente Piano Sanitario Regionale,<br />

l’integrazione tra i settori della sanità e delle politiche<br />

sociali, in particolare quelle socio-assistenziali<br />

degli Enti Locali, in quanto <strong>di</strong>rettamente collegate<br />

al concetto <strong>di</strong> salute, si pone come una necessità<br />

imprescin<strong>di</strong>bile. Di conseguenza, anche in ambito<br />

sanitario lo Psicologo dovrà confrontarsi ancor più<br />

con la realtà dell’integrazione socio-sanitaria (si<br />

E<strong>di</strong>toriale<br />

pensi all’area materno-infantile, a quella della tossico<strong>di</strong>pendenza<br />

e della salute mentale), che richiede<br />

uno sforzo congiunto <strong>di</strong> più istituzioni e <strong>di</strong> più<br />

figure professionali per fornire una risposta globale<br />

ai bisogni <strong>di</strong> salute e <strong>di</strong> reintegrazione della persona<br />

nel proprio contesto <strong>di</strong> vita.<br />

Il passaggio dal concetto <strong>di</strong> sanità a quello <strong>di</strong> salute,<br />

e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> benessere, apre nuovi spazi professionali<br />

per lo psicologo che dovrà abituarsi a sentir<br />

parlare <strong>di</strong> nuovo Welfare territoriale, <strong>di</strong> nuovi servizi<br />

per nuovi bisogni, <strong>di</strong> Accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma, <strong>di</strong><br />

Ufficio <strong>di</strong> Piano, <strong>di</strong> LEA (Livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza)<br />

e <strong>di</strong> LIVEAS (Livelli essenziali <strong>di</strong> assistenza<br />

sociale), <strong>di</strong> PUA (Porte Uniche <strong>di</strong> Accesso), <strong>di</strong><br />

UVM (Unità <strong>di</strong> Valutazione Multi<strong>di</strong>mensionale), <strong>di</strong><br />

coprogettazione, <strong>di</strong> progetti e percorsi assistenziali<br />

personalizzati, <strong>di</strong> Linee guida, <strong>di</strong> standard <strong>di</strong> prestazioni<br />

omogenee sull’intero territorio<br />

regionale/nazionale (L. 328/2000), <strong>di</strong> gestione<br />

associata delle funzioni socioassistenziali nell’ambito<br />

territoriale, <strong>di</strong> attori del sistema integrato (es.<br />

Privato sociale, Enti non profit erogatori <strong>di</strong> servizi<br />

alla persona), <strong>di</strong> esternalizzazione <strong>di</strong> servizi (affidamento<br />

dei servizi a soggetti terzi), <strong>di</strong> voucher sociali<br />

e <strong>di</strong> titoli per l’acquisto <strong>di</strong> prestazioni da caregiver<br />

professionali accre<strong>di</strong>tati e da strutture accre<strong>di</strong>tate,<br />

<strong>di</strong> compartecipazione degli utenti, <strong>di</strong> customer<br />

satisfaction, <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza attiva…<br />

Dovremo arrivare in fretta ad apprendere e con<strong>di</strong>videre<br />

questo nuovo linguaggio e comprendere come<br />

funziona il sistema integrato dei servizi; dovremo<br />

rapportarci con interlocutori <strong>di</strong>versi, metterci in<br />

gioco, renderci <strong>di</strong>sponibili al cambiamento, aggiornare<br />

e approfon<strong>di</strong>re il panorama scientifico della<br />

nostra professionalità.<br />

Ci verrà richiesta una poliedricità <strong>di</strong> conoscenze e<br />

competenze necessarie per essere promotori del<br />

cambiamento e, quin<strong>di</strong>, una formazione multi<strong>di</strong>sciplinare<br />

improntata alla reciprocità delle competenze,<br />

a partire dal riconoscimento e dal rispetto della<br />

specificità <strong>di</strong> ciascun ruolo all’interno del sistema<br />

integrato dei Servizi. Rivolgo perciò un caloroso<br />

invito ai colleghi che sono già coinvolti in questo<br />

processo innovativo ad intervenire su queste pagine<br />

con contributi e testimonianze.<br />

Nell’approssimarsi delle Feste formulo ai Colleghi,<br />

al Presidente, ai Consiglieri e ai Consulenti<br />

dell’Or<strong>di</strong>ne, al personale <strong>di</strong> segreteria l’augurio <strong>di</strong><br />

un sereno Natale e <strong>di</strong> un propizio 2007.

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