psicopuglia - Bisogni di
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Dicembre 2006 <strong>psicopuglia</strong><br />
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tuttavia, ha presentato un valore non trascurabile.<br />
Analizzando il trend della <strong>di</strong>stribuzione percentuale<br />
degli utenti per sostanza, si nota, da una parte, una <strong>di</strong>minuzione<br />
del ricorso all’eroina, e, dall’altra, un aumento -<br />
a partire dal 1995, molto<br />
evidente negli anni 2000 -<br />
, del consumo <strong>di</strong> cocaina.<br />
In particolare, la percentuale<br />
<strong>di</strong> quanti sono soliti<br />
fare uso <strong>di</strong> cannabinoi<strong>di</strong><br />
sembra essersi stabilizzata<br />
negli anni più recenti<br />
intorno al 10%.<br />
Si osserva inoltre una<br />
forte riduzione nell’uso<br />
secondario <strong>di</strong> benzo<strong>di</strong>aze-<br />
Il 21 settembre 2006 il Ministro<br />
della Salute, Livia Turco, ha illustrato<br />
i dati preliminari per l’anno 2005<br />
e i dati definitivi relativi all’anno<br />
2004 sull’attuazione della legge n.<br />
194/78, che stabilisce norme per la<br />
tutela sociale della maternità e per<br />
l’interruzione volontaria <strong>di</strong> gravidanza<br />
(IVG).<br />
Nel 2005 sono state notificate<br />
129.588 IVG, con un decremento<br />
del 6,2% rispetto al 2004 (138.123<br />
casi) e un decremento del 44,8%<br />
rispetto al 1982, anno in cui si è<br />
registrato il più alto ricorso all’IVG<br />
(234.801 casi). In Puglia il decremento<br />
è stato del 4,8% rispetto<br />
all’anno 2004.<br />
Il ricorso all’interruzione volontaria<br />
<strong>di</strong> gravidanza ha subito, duqnue,<br />
un’importante riduzione dal<br />
1982 al 2004 <strong>di</strong> oltre il 40%,<br />
soprattutto se si scorporano dai dati<br />
le IVG effettuate da citta<strong>di</strong>ne straniere<br />
(fenomeno sempre più emergente<br />
a partire dal 1995, fino a rappresentare<br />
oltre il 27,2% <strong>di</strong> tutte le<br />
IVG nel 2004).<br />
Le modalità della riduzione<br />
risulta più rapida per le donne più<br />
istruite, per le occupate e per le<br />
coniugate, a <strong>di</strong>mostrazione dell’aumentata<br />
capacità e consapevolezza<br />
delle donne e delle coppie nell’ado-<br />
Notizie dal Governo e dal Parlamento<br />
zione efficace dei meto<strong>di</strong> per la procreazione<br />
responsabile, grazie alla<br />
«maggiore circolazione dell’informazione<br />
sulla procreazione responsabile<br />
e la specifica attività svolta<br />
dai Consultori Familiari nei termini<br />
<strong>di</strong> counselling approfon<strong>di</strong>to,<br />
svolto con le donne/coppie frequentanti<br />
il Consultorio, o offerto attivamente<br />
nel contesto <strong>di</strong> altri programmi,<br />
come il percorso nascita e la prevenzione<br />
dei tumori femminili». Di<br />
particolare rilievo è stata pure l’attività<br />
svolta con «i corsi <strong>di</strong> informazione<br />
ed educazione sessuale nelle<br />
scuole e con l’organizzazione <strong>di</strong><br />
spazi-adolescenti».<br />
Il Ministro spiega la riduzione<br />
significativa del numero delle interruzioni<br />
volontarie <strong>di</strong> gravidanze con<br />
l’esistenza in Italia dei Consultori<br />
Familiari: aggiunge che tale riduzione<br />
sarebbe «<strong>di</strong> gran lunga maggiore<br />
se i Consultori Familiari venissero<br />
potenziati e riqualificati secondo le<br />
in<strong>di</strong>cazioni strategiche del Progetto<br />
Obiettivo Materno Infantile, peraltro<br />
norma attualmente vigente». La prevenzione<br />
del ricorso all’aborto<br />
sarebbe dovuta pertanto:<br />
ai programmi <strong>di</strong> promozione della<br />
procreazione responsabile nell’ambito<br />
del percorso nascita e<br />
della prevenzione dei tumori fem-<br />
pine (dal 23,9% nel 1991 al 7,2% nel 2005); un forte<br />
incremento nel consumo <strong>di</strong> cocaina (dall’11,7% nel<br />
1991 al 30,1% nel 2004); una graduale <strong>di</strong>minuzione dell’uso<br />
secondario <strong>di</strong> cannabinoi<strong>di</strong> (dal 41,5% nel 1991 al<br />
32,0% nel 2005); la stabilizzazione dell’uso <strong>di</strong> sostanze<br />
alcoliche, che negli ultimi anni si è attestato intorno al<br />
14%.<br />
La terapia con metadone totale, che appariva in flessione<br />
(dal 51,9% nel 2000 al 47,8% nel 2004), nel 2005<br />
presenta un evidente aumento (49,4%). Anche il trattamento<br />
a breve termine risulta nel 2005 più frequente che<br />
nel 2004 (7,7% vs 6,9%), mentre continua l’andamento<br />
decrescente del trattamento a me<strong>di</strong>o termine (dal 12,2%<br />
nel 2002 al 10,7% nel 2005); per il trattamento a lungo<br />
termine, relativamente più frequente, si osserva nell’ultimo<br />
triennio un trend in costante crescita.<br />
“Relazione del Ministro della Salute sulla attenuazione della legge<br />
contenente norme per la tutela sociale della maternità<br />
e per l’interruzione volontaria <strong>di</strong> gravidanza (legge 194/78)”<br />
minili (per la quota in età feconda<br />
della popolazione bersaglio);<br />
ai programmi <strong>di</strong> informazione ed<br />
educazione sessuale tra gli/le adolescenti<br />
nelle scuole e nei conseguenti<br />
“spazi giovani” presso le<br />
se<strong>di</strong> consultoriali, con risultati però<br />
a me<strong>di</strong>o-lunga scadenza;<br />
all’attività <strong>di</strong> counselling a chi si<br />
rivolge spontaneamente al<br />
Consultorio «sia per una esplicita<br />
richiesta <strong>di</strong> sostegno per la procreazione<br />
responsabile, sia per altre<br />
motivazioni a partire dalle quali, con<br />
l’arte della maieutica, si può far<br />
emergere un bisogno ancora non<br />
espresso»;<br />
all’effettuazione <strong>di</strong> uno o più colloqui<br />
con «membri <strong>di</strong> una équipe<br />
professionalmente qualificati,<br />
come quelli consultoriali, al<br />
momento della richiesta del documento<br />
o certificazione».<br />
Il Ministro segnala che un’ulteriore<br />
possibilità <strong>di</strong> prevenzione<br />
riguarda la «riduzione del rischio <strong>di</strong><br />
aborto ripetuto, attraverso un<br />
approfon<strong>di</strong>to colloquio (…)<br />
me<strong>di</strong>ante il quale si analizza le<br />
con<strong>di</strong>zioni del fallimento del metodo<br />
impiegato per evitare la gravidanza<br />
e si promuove una migliore<br />
competenza. Tale colloquio dovrebbe<br />
essere molto opportunamente