PARTE SECONDA Attività dei singoli docenti LETTERE ... - G. Caboto
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FINALITA’<br />
<strong>PARTE</strong> <strong>SECONDA</strong><br />
<strong>Attività</strong> <strong>dei</strong> <strong>singoli</strong> <strong>docenti</strong><br />
<strong>LETTERE</strong> ITALIANE E STORIA<br />
Prof. Silvio Palma<br />
L’insegnamento della lingua e della letteratura italiana e della storia è stato finalizzato a:<br />
completare, perfezionare ed approfondire il patrimonio culturale acquisito dagli allievi negli anni<br />
precedenti;<br />
potenziare la capacità di cogliere i rapporti tra letteratura e contesto storico-culturale;<br />
sviluppare il senso critico degli alunni e la riflessione attraverso letture, analisi testuali, relazioni,<br />
ecc.;<br />
far acquisire la padronanza del mezzo linguistico come strumento fondamentale per l’elaborazione e<br />
la comprensione <strong>dei</strong> concetti relativi ai vari settori del “sapere”;<br />
promuovere, attraverso il discorso storico, un atteggiamento consapevole nei confronti <strong>dei</strong> meccanismi<br />
omologanti della società contemporanea.<br />
OBIETTIVI DISCIPLINARI<br />
Conoscenze<br />
La classe ha mostrato spesso interesse al lavoro comune, manifestando in più di un’occasione<br />
anche una certa curiosità verso gli argomenti proposti. A tale atteggiamento però non sempre<br />
ha fatto seguito, da parte di un settore della classe, un adeguato studio a casa. Di conseguenza<br />
solo un certo numero di studenti ha una visione chiara ed organica degli argomenti trattati,<br />
mentre per altri il livello di conoscenza appare alquanto superficiale.<br />
Nell’insegnamento dell’italiano i contenuti <strong>dei</strong> moduli sono stati finalizzati:<br />
allo studio del percorso evolutivo del verismo verghiano;<br />
alla conoscenza degli aspetti più significativi del panorama della poesia italiana a partire dalla grande<br />
rivoluzione formale di G. Pascoli fino ai vertici espressivi della lirica italiana del Novecento;<br />
allo studio della condizione anarchica dell’uomo moderno nell’opera di Svevo e di Pirandello;<br />
all’analisi <strong>dei</strong> rapporti intercorsi tra intellettuali e società nella stagione neorealista;<br />
allo studio della concezione morale e politica di Dante.<br />
Per quanto riguarda il programma di storia c’è da segnalare che la scansione modulare prescelta (età<br />
della catastrofe, età del benessere, età della crisi) si è giustificata non solo con l’intento di prospettare<br />
una famosa interpretazione storiografica (“Il secolo breve.1914-1991” di Eric J. Hobsbawm) ma<br />
soprattutto con l’obiettivo di spronare gli studenti a porsi domande sul loro tempo. A tale sollecitazione<br />
gran parte della classe ha risposto spesso con interesse anche se ad esso, per molti casi, non<br />
sempre ha fatto seguito un lavoro a casa apprezzabile.<br />
Competenze<br />
I settori ai quali si è fatto riferimento, per quanto concerne l’acquisizione di specifiche competenze,<br />
sono stati rappresentati essenzialmente da:<br />
analisi e contestualizzazione <strong>dei</strong> testi. Lo studente è stato sollecitato a collocare il testo in una rete<br />
di relazioni extratestuali e intertestuali e a formulare propri motivati giudizi critici.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 7
Riflessione sulla letteratura e sulla sua prospettiva storica. Si è mirato ad educare lo studente a riconoscere<br />
i caratteri specifici del testo letterario e a saper cogliere, attraverso la conoscenza degli<br />
autori e <strong>dei</strong> testi più rappresentativi, le linee fondamentali della prospettiva storica.<br />
Competenze e conoscenze linguistiche. Si è cercato, durante tutte le fasi del lavoro comune, di ottenere<br />
da parte dello studente un discorso orale grammaticalmente corretto; inoltre la classe è stata<br />
sollecitata a produrre testi scritti di diverse tipologie con particolare riguardo al saggio breve.<br />
Si è cercato infine di educare gli studenti a saper ricostruire la complessità del discorso storico, anche<br />
al fine di promuovere in loro la capacità di decifrare la complessità del presente.<br />
La padronanza di tali aree di competenza è ovviamente subordinata all’impegno profuso e alle reali<br />
capacità manifestate da ogni singolo studente.<br />
Capacità<br />
L’interesse manifestato dalla classe, in certi momenti del lavoro comune, ha sollecitato significativi<br />
approfondimenti ed ha sostenuto proficuamente il dialogo educativo. Il possesso da parte<br />
di alcuni studenti di buone capacità di tipo critico oltre che di una certa sensibilità a problemi<br />
di natura sociale ha poi ulteriormente favorito tale atteggiamento. Bisogna però sempre<br />
ricordare che tale interesse non sempre si è tradotto, da parte di alcuni, in un impegno fattivo<br />
e metodologicamente adeguato. Conseguentemente le capacità di tipo relazionale, in particolare<br />
quelle di lavorare in gruppo e di organizzare il proprio lavoro, sono apparse in alcuni casi<br />
appena apprezzabili.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 8
CONTENUTI DISCIPLINARI<br />
PROGRAMMA DI ITALIANO<br />
L’itinerario didattico si è proposto, da una parte, di dare ragione del vasto e diversificato panorama<br />
della poesia italiana a partire dalla “rivoluzione inconsapevole” di Pascoli e dalle scelte personalissime<br />
di D’Annunzio per arrivare ai vertici espressivi della lirica italiana del Novecento, con Saba,<br />
Ungaretti e Montale. Dall’altra esso ha inteso verificare la capacità di rinnovamento del genere narrativo<br />
a partire dalle esperienze del Verismo fino ai più recenti prodotti della narrativa contemporanea.<br />
Una attenzione particolare è stata rivolta, con Svevo e Pirandello, allo studio della condizione<br />
anarchica dell’uomo moderno.<br />
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI IN MODULI DI APPRENDIMENTO.<br />
Modulo n° 1<br />
MODULO STORICO-CULTURALE: L’ETA’ DEL REALISMO: VERGA<br />
L’Europa nella seconda metà dell’Ottocento.<br />
Positivismo, Naturalismo, Verismo.<br />
Il percorso evolutivo del verismo di G. Verga<br />
Da Vita <strong>dei</strong> Campi: Fantasticheria, L’amante di Gramigna, Rosso malpelo<br />
Da Novelle rusticane: Libertà.<br />
Da I Malavoglia: l’addio di Ntoni<br />
Da Mastro don Gesualdo: la morte di mastro don Gesualdo<br />
Modulo n° 2<br />
MODULO GENERE: LA LIRICA ITALIANA DEL DECADENTISMO<br />
Il Decadentismo in Europa e in Italia: caratteri generali<br />
Creazione di un nuovo linguaggio poetico: G. Pascoli<br />
Da Myricae: Novembre, Lavandare, Il X agosto<br />
La lirica tra crisi e intellettualismo: G. D’Annunzio<br />
Da Alcyone: La pioggia nel pineto<br />
La rivoluzione metrica e la riscoperta del valore della parola poetica: G. Ungaretti<br />
Da Allegria di naufragi: Sono una creatura, S. Martino del Carso, I fiumi<br />
Realismo e autobiografismo: U. Saba<br />
Dal Canzoniere: A mia moglie<br />
Equilibrio formale e riflessione filosofica nella lirica di E. Montale<br />
Da Ossi di seppia: Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere ho incontrato.<br />
Modulo n° 3<br />
MODULO TEMATICO: LA CRISI DELL’INDIVIDUO NELLA SOCIETA’ DI MASSA<br />
Dissociazione e abulia dell’uomo contemporaneo: I. Svevo<br />
Da La coscienza di Zeno: Il fumo. La morte del padre. La distruzione del mondo.<br />
Dalla crisi dell’individuo alla perdita dell’identità: L. Pirandello<br />
Da Il fu Mattia Pascal: L’epilogo<br />
Da I sei personaggi in cerca d’autore: l’incontro con il Capocomico<br />
Modulo n° 4<br />
MODULO STORICO-CULTURALE: IL NEOREALISMO<br />
Un rapporto privilegiato tra intellettuali e società: la stagione del Neorealismo: la querelle Togliatti<br />
.- Vittorini<br />
Il cinema neorealista.<br />
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Modulo n° 5<br />
MODULO TEMATICO: LA CONCEZIONE POLITICA DI DANTE<br />
Da Il Paradiso: canto primo e canto sesto<br />
PROGRAMMA DI STORIA<br />
Dopo aver analizzato le forme più rappresentative della società di massa, è stato affrontato il tema<br />
della guerra. Essa ha caratterizzato gran parte del secolo ma ha avuto la sua più drammatica manifestazione<br />
nell’immane catastrofe (1914 – 1945) avviata dall’attentato di Sarajevo e conclusasi soltanto<br />
con il fungo atomico di Hiroshima. Un obiettivo prioritario e direi moralmente necessario, in un<br />
contesto didattico, è stato quello di cercare di fornire una spiegazione di una simile strage.<br />
ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI IN MODULI DI APPRENDIMENTO<br />
Le forme della società di massa.<br />
Verso la società di massa<br />
L’età della catastrofe: la dissoluzione dell’ordine europeo.<br />
La prima guerra mondiale<br />
La rivoluzione russa<br />
Il dopoguerra in Europa<br />
L’età della catastrofe: dalla guerra alla guerra. Strategie e tentativi di controllo della crisi.<br />
La grande crisi: economia e società negli anni trenta<br />
L’età <strong>dei</strong> totalitarismi<br />
L’Italia fascista<br />
La seconda guerra mondiale<br />
L’età dello sviluppo<br />
Il mondo diviso<br />
METODI DIDATTICI.<br />
Le coordinate storiche, tracciate per linee essenziali, oltre a fornire elementi utili per lo studio delle<br />
mentalità, degli orientamenti ideologici, <strong>dei</strong> centri di cultura, <strong>dei</strong> gruppi intellettuali ecc. hanno rappresentato<br />
per gli studenti un quadro di riferimento in cui collocare i dati illustrati nelle lezioni frontali<br />
o desunti induttivamente dall’analisi <strong>dei</strong> testi. La presentazione <strong>dei</strong> contenuti ha trovato però il<br />
suo momento centrale e imprescindibile nel contatto diretto con i testi, la cui scomposizione ha<br />
permesso di risalire con cognizione di causa ai caratteri dell’autore e a quelli del sistema letterario<br />
di appartenenza.<br />
Va inoltre ribadito che l’azione didattica ha continuamente mirato ad attrezzare lo studente di un<br />
metodo di analisi adeguato a reagire criticamente non solo nella fruizione <strong>dei</strong> testi letterari ma anche<br />
di fronte ai messaggi massificanti dell’attuale civiltà audiovisiva. In tale prospettiva,<br />
l’organizzazione del lavoro in classe ha quindi cercato di utilizzare la funzione insostituibile che<br />
l’educazione letteraria e lo studio della storia possono assumere verso la formazione di validi procedimenti<br />
logico-deduttivi e di potenzialità di pensiero non omologato.<br />
ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E D'APPROFONDIMENTO.<br />
In aggiunta alle attività tentate sulla base delle esigenze che, di volta in volta, sono emerse dal vivo<br />
del dialogo formativo, si è mirato a:<br />
fornire indicazioni ed esemplificazioni di metodologia testuale;<br />
puntualizzare la definizione di termini letterari o storiografici;<br />
operare una discussione particolareggiata sugli errori rilevati;<br />
attivare opportune tipologie di insegnamento differenziato per gli allievi con gravi carenze espressive,<br />
invitandoli a relazionare frequentemente su argomenti disciplinari o su tematiche di attualità.<br />
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MEZZI E STRUMENTI<br />
Libri di testo in adozione:<br />
Fascia/Piscicelli/Sacco/Sampogna – L’identità del testo – vol. 3° - ed. Ferraro<br />
Giardina /Sabbatucci/ Vidotto – Guida alla storia – Vol 3° - ed. Laterza<br />
Altri strumenti utilizzati:<br />
fotocopie di appunti e manuali forniti dall’insegnante;<br />
la proiezione di film, durante le assemblee, ha promosso la discussione su temi di attualità o di rilievo<br />
culturale.<br />
VERIFICHE<br />
Verifica e valutazione formativa: la presentazione di ogni modulo è stata sempre accompagnata dalla<br />
necessaria azione di feed back sia mediante domande individuali sia ricorrendo, in alcuni casi, a<br />
discussioni in classe, in cui hanno potuto trovare spazio anche interventi spontanei degli studenti.<br />
Verifica e valutazione sommativa: la valutazione sommativa di fine modulo è costantemente avvenuta<br />
sulla base di prove strutturate a risposta singola.<br />
Per quanto riguarda le prove scritte di italiano, oltre al tema tradizionale, sono state previste altre<br />
forme di scrittura, quali l’articolo giornalistico e il saggio-breve.<br />
VALUTAZIONE<br />
La valutazione è avvenuta sulla base di griglie analitiche in precedenza rese note agli studenti. Relativamente<br />
alle verifiche scritte sono state valutate le seguenti abilità: competenze linguistiche, conoscenza<br />
dell’argomento, pertinenza alla traccia assegnata, capacità logiche; nelle prove strutturate di<br />
fine modulo si è tenuto conto dell’effettiva conoscenza degli argomenti, della competenza dimostrata<br />
nella presentazione degli stessi, soprattutto per quanto riguarda l’impianto terminologico delle discipline,<br />
delle capacità d’analisi, di sintesi e di rielaborazione <strong>dei</strong> contenuti.<br />
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE<br />
INDICATORI<br />
CONOSCENZA<br />
COMPETENZA<br />
CAPACITA’<br />
PROPRIETA’ DI LINGUAGGIO<br />
EFFICACIA ARGOMENTATIVA<br />
LIVELLO DI SUFFICIENZA<br />
Conosce i dati essenziali degli argomenti<br />
Sa applicare le conoscenze acquisite, in situazioni<br />
di ordine critico, con sufficiente disinvoltura<br />
Sa semplificare situazioni complesse e coglierne<br />
i momenti essenziali.<br />
Sa farsi capire, senza incorrere in un numero eccessivo<br />
di improprietà.<br />
Sa fare relazioni, trarre conclusioni, risolvere<br />
problemi anche se non sempre in modo rigoroso.<br />
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LINGUA INGLESE<br />
Prof.ssa Emilia Concione<br />
Introduzione: la classe , l’attività didattica svolta e i risultati ottenuti<br />
La classe<br />
La classe, sin dall’inizio dell’anno scolastico, si è frammentata in gruppi che hanno lavorato in misura<br />
e con risultati piuttosto eterogenei, con diverso approccio all’attività didattica proposta: alcuni<br />
poco costanti e non adeguatamente partecipi, altri saltuariamente interessati e che solo nella seconda<br />
parte dell’anno hanno mostrato maggior impegno, nel tentativo anche di recuperare le lacune e migliorare<br />
la valutazione fino ad allora ottenuta.<br />
Il comportamento di alcuni non è stato sempre corretto, come invece per gran parte della classe.<br />
Un costante interesse per il dialogo educativo si è avuto, comunque, solo da parte di un esiguo<br />
gruppo di studenti, sempre corretto e partecipe.<br />
All’inizio dell’anno scolastico, la classe aveva mostrato, nel complesso, sufficiente motivazione,<br />
anche se gli studenti erano forniti di prerequisiti di diverso livello.<br />
Nel corso dell’anno, però, nell’interesse e nell’impegno allo studio molti si sono mostrati incostanti<br />
e superficiali, discontinui nell’attenzione, poco motivati. Solo un esiguo numero di studenti si è impegnato<br />
con interesse e assiduità nello studio, è stato partecipe e attento alle attività didattiche proposte.<br />
Tali studenti, nella condotta e nel comportamento, hanno altresì evidenziato qualità che hanno<br />
permesso di instaurare buoni rapporti interpersonali basati su fiducia e rispetto reciproci.<br />
Il clima interpersonale all’interno della classe è stato caratterizzato in generale da atteggiamenti di<br />
fiducia e comprensione da parte della sottoscritta nei confronti della scolaresca, ma anche di fermezza<br />
al verificarsi di episodi di comportamento poco corretto da parte di alcuni studenti, e di uno<br />
in particolare: in taluni casi si sono avuti atteggiamenti non rispettosi della comunità scolastica e<br />
delle regole che la sorreggono .<br />
L’attività didattica<br />
Il programma modulare è stato svolto come programmato, con poche modifiche che hanno<br />
riguardato solo alcuni argomenti e una diversa distribuzione delle ore di lezione per alcuni moduli.<br />
In particolare, non sono stati svolti gli argomenti previsti come approfondimento , in quanto è stato<br />
indispensabile dedicare più tempo al consolidamento e recupero degli argomenti principali di ogni<br />
modulo; la revisione grammaticale legata ai <strong>singoli</strong> moduli è stata distribuita diversamente nel corso<br />
dell’anno, laddove sono emerse, nel corso di letture ed esercitazioni, necessità di chiarimenti e approfondimenti<br />
linguistici. Alcuni moduli hanno richiesto qualche ora in meno rispetto a quanto programmato<br />
laddove alcuni argomenti si sono rivelati di particolare interesse per la scolaresca, per cui<br />
non sono state necessarie ripetizioni. Per gli ultimi due moduli, c’è stata una riduzione del numero<br />
di ore di lezione a causa di altre attività scolastiche (campus, stage, assemblee) e festività, soprattutto<br />
nel mese di aprile.<br />
Ad inizio anno scolastico sono state svolte delle attività di revisione delle strutture e funzioni linguistiche<br />
più importanti, nell’ambito della comunicazione quotidiana, seguite dalla presentazione di<br />
alcune più articolate e complesse, presentate e sviluppate insieme agli argomenti tecnici specifici<br />
del programma del quinto anno, come già detto in precedenza.<br />
Le attività di recupero sono state distribuite nel corso dell’anno, in particolare al termine del primo<br />
e secondo trimestre, con riflessioni e revisioni sugli argomenti trattati e verifiche scritte o orali.<br />
Le verifiche finali di ogni modulo hanno rispecchiato la tipologia prevista nella programmazione e<br />
il livello di sufficienza è stato quello prefissato, cosi come il peso <strong>dei</strong> moduli.<br />
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I risultati ottenuti<br />
Riguardo agli obiettivi prefissati, gli alunni hanno raggiunto un livello eterogeneo di conoscenza <strong>dei</strong><br />
contenuti e di abilità linguistiche nell’ambito tecnico. Per un gruppo di quattro o cinque studenti la<br />
preparazione può ritenersi soddisfacente e adeguata all’impegno profuso e, quindi, di buon livello;<br />
per il resto della scolaresca, invece, è appena sufficiente per alcuni, mediocre e in parte frammentaria<br />
per gli altri.<br />
In questa realtà va, comunque, rilevata la presenza di un alunno in particolare, che è riuscito ad<br />
emergere mettendo in evidenza ottime capacità di apprendimento e un metodo di studio impeccabile,<br />
qualità che sono emerse anche negli altri studenti di questo gruppo ad un buon livello<br />
Nella condotta e nel comportamento complessivo si è evidenziato un interesse discontinuo per il<br />
dialogo educativo .<br />
Poiché è stata la limitata motivazione allo studio e l’ impegno incostante nelle attività proposte a determinare,<br />
per alcuni alunni, i risultati finali non soddisfacenti, voglio porre l'accento su quali interventi<br />
didattici ho messo in atto per rimediarvi. Sono state proposte esercitazioni in classe a carattere<br />
informativo e formativo, con materiale vario, da me fornito; la lezione è stata variata rispetto alla<br />
tradizionale lezione frontale, insistendo maggiormente su quella partecipata; energia è stata da me<br />
profusa al fine di guidare gli studenti più in difficoltà, e meno motivati, all’acquisizione o al miglioramento<br />
del metodo di studio In alcuni casi l’ostacolo principale è stato quello della scarsa propensione<br />
al lavoro in classe e allo studio casalingo , in altri soprattutto le carenze linguistiche precedentemente<br />
accumulate.<br />
PROGRAMMAZIONE<br />
Obiettivi generali<br />
Lo studio della lingua inglese è stato finalizzato sia alla promozione di una formazione di carattere<br />
generale sia all'acquisizione di una competenza comunicativa e relazionale tale da permettere agli<br />
studenti un uso il più possibile autonomo della lingua inglese soprattutto in ambito professionale.<br />
Il programma è stato svolto secondo i criteri stabiliti all’inizio dell’anno scolastico e qui di seguito<br />
riportati.<br />
Obiettivi disciplinari<br />
Conoscenze:<br />
>acquisizione di contenuti tecnici specifici, anche in collegamento con i programmi delle materie<br />
professionali.<br />
>assimilazione delle costruzioni sintattiche e del lessico tecnico specifico degli argomenti trattati<br />
>ampliamento del lessico relativo all’argomento specifico (attraverso l’uso del dizionario e di testi<br />
di approfondimento)<br />
Competenze:<br />
>approfondimento delle competenze comunicative generali già acquisite, ovvero:<br />
-saper usare il corretto registro linguistico<br />
-saper comprendere le idee principali e i particolari significativi di testi riguardanti vari argomenti,<br />
in particolare attinenti al proprio ambito professionale;<br />
-saper esprimersi con buona comprensibilità su argomenti di carattere quotidiano e attinenti al proprio<br />
ambito professionale;<br />
-saper produrre in modo comprensibile e corretto testi scritti e orali , di carattere soprattutto specialistico<br />
>sviluppo delle abilità di lettura in relazione ad un testo tecnico in modo da poter:<br />
-riconoscere le parole chiave di ogni paragrafo;<br />
-mettere in atto le strategie di lettura differenziata finalizzata a scopi diversi:<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 13
.di tipo globale, per la comprensione dell’argomento generale;<br />
.di tipo esplorativo, per la ricerca di informazioni specifiche;<br />
.di tipo analitico, per la comprensione più dettagliata del testo.<br />
Capacità:<br />
>sviluppo delle capacità di analisi, sintesi e rielaborazione ovvero:<br />
-saper estrapolare campi semantici;<br />
-saper sintetizzare e schematizzare;<br />
-saper analizzare dati e informazioni;<br />
-saper rielaborare testi anche facendo collegamenti interdisciplinari;<br />
-saper sostenere argomentazioni confrontandosi con gli altri;<br />
-saper collaborare con il gruppo per la realizzazione di un obiettivo comune.<br />
Contenuti disciplinari e programma svolto<br />
I contenuti disciplinari sono stati sviluppati secondo il piano di lavoro presentato all’inizio<br />
dell’anno scolastico con percorsi formativi organizzati in cinque moduli didattici.<br />
In particolare, con l’ausilio del libro di testo “Sailing” e di altro materiale da me fornito, sono stati<br />
trattati gli argomenti di carattere tecnico e linguistico di seguito riportati nella scansione modulare:<br />
Modulo 1<br />
Marine Machinery<br />
Auxiliary Apparatus<br />
(Tempo: 21 ore di lezione)<br />
(settembre-ottobre 2007 )<br />
-apparati ausiliari di bordo:tipologia, funzione, componenti<br />
-sistema per l’olio lubrificante<br />
-sistema per il combustibile<br />
-tipi di pompe<br />
-sistemi di refrigerazione e sistemi di depurazione di acqua e sostanze oleose<br />
(English titles)<br />
-Auxiliary machinery<br />
-Functions of auxiliary machinery<br />
-Describing component parts, position and connection<br />
-The lubricating oil system<br />
-The fuel oil system<br />
-Pumps<br />
-Refrigeration systems<br />
-Oil purifiers and de-oilers<br />
Modulo 2<br />
Steam engine plant<br />
Boilers-Condensers<br />
(Tempo: 16 ore di lezione)<br />
(novembre-dicembre 2007)<br />
-energia termica:”working fluid”<br />
-Caldaia a tubi d’acqua<br />
-impianto a vapore<br />
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( English titles)<br />
-What is a working fluid?<br />
-The steam cycle in a steam engine plant<br />
-Sequence of operations in a steam engine plant<br />
-Condensers<br />
-The condenser circuits<br />
-Main and auxiliary condensers<br />
-Boilers<br />
-The water-tube boiler<br />
Modulo 3<br />
Turbine engines<br />
(Tempo: 17 ore di lezione)<br />
(Dicembre 2007—Gennaio 2008)<br />
-La turbina a vapore e la turbina a gas<br />
-Il motore a pistoni: a benzina e a diesel<br />
-Differenze tra un motore a turbina a gas e a diesel<br />
(English titles)<br />
-The steam turbine<br />
-Parts of a marine engina; gasoline engine; the four-stroke<br />
cycle of a petrol engine<br />
-Turbine engines and ship propulsion<br />
-The steam turbine engine and the gas turbine engine<br />
-The two types of reciprocating engines<br />
-The diesel engine<br />
-The marine diesel engine<br />
Modulo 4<br />
Electrotechnics and Electronics<br />
1)Electric motors<br />
2)Electronics and Telecommunications<br />
(Tempo: 16 ore di lezione)<br />
(febbraio-aprile 2008)<br />
1) Electric motors<br />
-Motori elettrici, alternatori e motori a corrente alternata<br />
2) Electronics and Telecommunications<br />
-Computers<br />
-The Internet<br />
-Manutenzione e cura del computer a bordo<br />
(English titles)<br />
-A look at electric motors<br />
-On board computer care<br />
-Electric motors<br />
-Alternators<br />
-Alternating current motors<br />
-Computers and the Internet<br />
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Modulo 5<br />
Safety<br />
(Tempo: 12 ore di lezione)<br />
(Aprile-Maggio 2008)<br />
-“Titanic”: la fine di un sogno<br />
-Sicurezza a bordo<br />
-I.M.O.<br />
-Inquinamento marino<br />
-Gas inerte<br />
(English titles)<br />
-The “Titanic”: the End of a Dream<br />
-Safety Equipment<br />
-I.M.O<br />
-Pollution at sea: discharges of oil from ships<br />
-Inert gas system<br />
Revisione grammaticale, per tutti i moduli,delle strutture linguistiche fondamentali e di quelle<br />
più elaborate, tra cui:<br />
-Simple past / present perfect<br />
-Modals<br />
-futuro forms<br />
-hypothesis<br />
-Duration Form<br />
-comparatives and superlatives<br />
-Passive form<br />
Obiettivi raggiunti<br />
A lavoro concluso, il programma svolto ha rispettato quasi del tutto quello prestabilito, con qualche<br />
lieve modifica , come già detto nella parte introduttiva di questa relazione.<br />
Gli obiettivi raggiunti sono i seguenti:<br />
Conoscenze<br />
Gli studenti, oltre ad aver ampliato le conoscenze linguistiche di base, hanno affrontato lo studio in<br />
lingua inglese degli impianti di propulsione di una nave, degli impianti ausiliari di bordo e di alcuni<br />
tipi di motori elettrici, quali gli alternatori, nonchè <strong>dei</strong> microprocessori e <strong>dei</strong> nuovi sistemi di telecomunicazione,<br />
<strong>dei</strong> sistemi di sicurezza a bordo e delle normative a riguardo.<br />
Solo alcuni studenti, avendo seguito con interesse il programma svolto, hanno acquisito una buona<br />
conoscenza degli argomenti trattati. Uno di loro si è distinto per capacità e particolare propensione<br />
per la materia.<br />
Gran parte degli studenti ha acquisito una conoscenza superficiale del lessico e della fraseologia<br />
tecnica e solo un numero piuttosto limitato di loro ha recepito in modo più approfondito e articolato<br />
i contenuti <strong>dei</strong> moduli studiati.<br />
Competenze<br />
Una parte degli alunni riesce a comprendere e utilizzare il lessico e la fraseologia essenziale in relazione<br />
agli argomenti tecnici specifici, a cogliere gli elementi coesivi del testo e collegare gli argomenti<br />
oggetto delle letture con i contenuti tecnici specifici delle materie professionali, a comprendere<br />
i testi globalmente e relazionare a riguardo, ad esprimersi con sufficiente scioltezza e correttezza.<br />
Un alunno, in particolare, riesce ad esprimersi con notevole scioltezza e correttezza, usando anche<br />
l’adeguato registro linguistico.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 16
Una parte della scolaresca ha sviluppato modeste competenze orali e non ha lavorato adeguatamente<br />
per migliorarle.<br />
Capacità<br />
Nel complesso la classe ha evidenziato normali capacità intellettive. Minori attitudini sono state<br />
mostrate nella rielaborazione <strong>dei</strong> testi e nella capacità creativa e di critica, a parte un esiguo gruppo<br />
di allievi capaci di studio autonomo e critico che ha profuso impegno e partecipazione e mostrato,<br />
nel complesso, adeguate capacità di analisi e di sintesi, così anche l’attitudine ad organizzare il proprio<br />
lavoro e a relazionarsi (anche se solo all’interno di piccoli gruppi), l’abilità ad elaborare gli elementi<br />
di conoscenza in modo personale, la capacità di sviluppare argomentazioni su un tema e di<br />
analizzare dati e informazioni, sintetizzare e schematizzare, rielaborare testi anche facendo collegamenti<br />
interdisciplinari e sostenere argomentazioni confrontandosi con gli altri. Un allievo in particolare<br />
si è mostrato particolarmente capace di rielaborazione critica e approfondimento autonomo.<br />
Il resto della classe solo talvolta ha mostrato di possedere capacità tali da riuscire a rielaborare le<br />
conoscenze, sviluppare argomentazioni e analizzare, sintetizzare e schematizzare partendo da un testo,<br />
ma spesso poco autonomamente, soprattutto a causa della limitata conoscenza del lessico, della<br />
fraseologia e dell’impianto sintattico specifico, dovuta in prevalenza al non adeguato impegno<br />
nell’applicazione.<br />
Metodologia<br />
Per la realizzazione degli obiettivi evidenziati si è tenuta in considerazione la programmazione curricolare<br />
trasversale con fasi modulari che hanno utilizzato tecniche fondate sul lavoro individuale,<br />
di coppia, di gruppo o di classe. Particolare attenzione è stata data all’analisi testuale, in relazione<br />
all’ampliamento e all’approfondimento sia delle competenze lessicali e morfosintattiche sia delle<br />
informazioni implicite ed esplicite offerte dai contenuti. Gli alunni hanno analizzato testi soprattutto<br />
di contenuto tecnico-nautico e si sono avvicinati ad una terminologia specifica del settore nauticomeccanico.<br />
Per ciò che concerne le abilità orali, si è cercato di usare costantemente la lingua straniera in classe<br />
in ogni attività. Oltre ai testi tratti dal libro, si è utilizzato materiale preso anche da Internet, oltre<br />
che da altri libri, allo scopo di stimolare gli allievi alla ricerca individuale e avvicinarli alla fraseologia<br />
più aggiornata nel settore tecnico di loro competenza. Le principali attività di ascolto sono state<br />
di “listening comprehension” , con esercizi di completamento e formulazione di risposte a domande<br />
relative al testo presentato. Si è favorita la produzione orale dando allo studente la più ampia<br />
opportunità di usare la lingua straniera sia in attività comunicative di coppia o in gruppo, sia<br />
nell’articolare comunicazioni che lo hanno messo in grado di intervenire, esprimere e sostenere argomentazioni<br />
e relazionare.<br />
Le attività di lettura hanno consentito l’attivazione di particolari strategie per la comprensione e la<br />
verifica delle ipotesi formulate prima e durante la lettura: globale, per la comprensione generale del<br />
testo, attraverso attività di “extensive reading” (“silent reading” e “skimming”), esplorativa, per la<br />
ricerca di informazioni specifiche con tecniche di “scanning”; analitica, ovvero “intensive reading”,<br />
per la comprensione più dettagliata del testo con l’estrapolazione di informazioni implicite ed esplicite<br />
e con le possibili inferenze. Al fine di consolidare la competenza linguistica, la lettura ha mirato<br />
ad isolare campi semantici e a far prendere coscienza delle più complesse strutture morfosintattiche<br />
e del lessico specialistico. Per la produzione scritta, si sono proposti ancora esercizi di scrittura manipolativa,<br />
di formulazione di domande e risposte, di traduzione intralinguistica, di ampliamento o<br />
riduzione del testo. Si sono sviluppate, inoltre, abilità che hanno consentito di comporre testi, quali<br />
riassunti, sintesi schematiche, composizioni in varie fasi, dalla griglia iniziale fino alla stesura finale.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 17
Strumenti<br />
Per la realizzazione degli obiettivi precedentemente fissati, si sono utilizzati, quali strumenti, lezioni<br />
frontali e partecipate, lavori in classe individuali, a coppia o in gruppo, lettura ed analisi di testi presi,<br />
oltre che del libro di testo, anche da Internet e altre fonti, collaborazione con gli insegnanti di<br />
materie professionali.<br />
Verifiche e Valutazione<br />
Le verifiche sono state di tipo prevalentemente sommativo, sia orali che scritte.<br />
A termine di ogni modulo è stato somministrato un test di tipo semi-strutturato, come verifica delle<br />
conoscenze e competenze acquisite.<br />
Le verifiche scritte si sono incentrate sugli argomenti trattati. Esse hanno compreso esercizi e questionari<br />
per la verifica della comprensione del testo, attività di sintesi e riassunto, di traduzione, di<br />
composizione di testi, e prove strutturate, come specificato nelle schede modulari.<br />
La valutazione ha tenuto conto della correttezza formale relativamente alla grammatica e<br />
all’ortografia, del livello di comprensione nell’aspetto ricettivo e produttivo, della conoscenza <strong>dei</strong><br />
contenuti, della ricchezza e appropriatezza lessicale, della fluenza linguistica e dell’efficacia comunicativa.<br />
Le verifiche orali si sono incentrate sia su attività di tipo comunicativo sia su attività quali lettura,<br />
comprensione di brani, riassunto e relazioni orali su argomenti studiati, rapide verifiche con interventi<br />
alla lavagna. Nella valutazione di tali attività si è considerato la fluenza della produzione orale,<br />
la conoscenza del lessico, delle strutture e <strong>dei</strong> contenuti, la correttezza delle scelte del registro e<br />
delle funzioni, l’appropriatezza degli interventi.<br />
C’è da rilevare che solo in pochi casi alcuni alunni hanno cercato di sottrarsi alle verifiche orali, o<br />
di procrastinarle,e in tali casi la valutazione finale ne ha inevitabilmente risentito.<br />
La griglia sotto riportata è stata tenuta in considerazione per la valutazione finale dell'alunno ed anche<br />
per la valutazione nel corso dell'anno.<br />
giudizio Voti in<br />
10mi<br />
Conoscenza Competenza Capacità<br />
A Ottimo 8,5 - 10 Completa e precisa Sa interagire sia ver- Sa rielaborare in modo personale e<br />
balmente che per iscritto coerente i contenuti anche facendo<br />
in modo spontaneo, ap- collegamenti interdisciplinari, evipropriato<br />
alla situazione denziando chiare capacità di sintesi e<br />
e formalmente corretto di analisi di dati e fatti<br />
B Buono 7 - 8 Pressoché completa, talvolta<br />
mnemonica<br />
C Sufficiente 5,5 - 6,5 Non approfondita e/o talvolta<br />
parziale<br />
Riesce a comprendere i<br />
testi sia globalmente che<br />
analiticamente; la produzione<br />
non è sempre<br />
formalmente corretta ed<br />
elaborata<br />
Comprende globalmente<br />
i testi; riesce ad esprimersi<br />
pur formulando<br />
frasi contenenti errori<br />
linguistici<br />
D Mediocre 4 - 5 Parziale ed imprecisa Riesce a comprendere<br />
quanto viene detto solo<br />
parzialmente, non si esprime<br />
in modo chiaro a<br />
causa <strong>dei</strong> numerosi erro-<br />
Sa analizzare un testo, riuscendo a<br />
coglierne le idee principali e talvolta<br />
anche i particolari, sa organizzare<br />
dati ed informazioni che è in grado<br />
di comunicare con adeguata chiarezza<br />
Sa cogliere solo gli elementi essenziali<br />
di un testo; è tuttavia in grado<br />
di organizzare dati e informazioni in<br />
modo semplice e alquanto coerente<br />
Sa riconoscere in una argomentazione<br />
solo alcune delle parti essenziali,<br />
non è in grado di esprimere idee personali<br />
o ciò che ha appreso in modo<br />
chiaro e propositivo<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 18
E Scarso 0 - 3,5 Nessuna o molto esigua e<br />
confusa<br />
ri linguistici<br />
Non riesce a comprendere<br />
il senso di quanto<br />
viene espresso, non riesce<br />
ad esprimere i propri<br />
pensieri<br />
Non sa riconoscere le parti essenziali<br />
di un testo, non sa elaborare un testo<br />
semplice e breve, anche se guidato<br />
La valutazione finale ha tenuto comunque conto di tutto il percorso di apprendimento dell’alunno,<br />
prendendo in considerazione la sua situazione di partenza e gli obiettivi fissati dal Consiglio di<br />
Classe.<br />
Gaeta, 15 maggio 2008 L’insegnante<br />
Prof.ssa Emilia Coscione<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 19
CONTROLLI ED AUTOMAZIONE<br />
prof. Antonio Di Ciaccio - prof. Luigi Masiello<br />
OBIETTIVI DISCIPLINARI:<br />
conoscenze<br />
Mediamente gli allievi hanno acquisito conoscenze sufficienti <strong>dei</strong> contenuti fondamentali. La parte<br />
iniziale del corso, riguardante lo studio delle definizioni essenziali ed il comportamento <strong>dei</strong> sistemi<br />
del 1° e del 2° ordine, nel tempo e in frequenza, ha presentato alcune difficoltà, data la presenza di<br />
contenuti essenzialmente matematici. Sulle parti successive, riguardante l’elettronica digitale, gli<br />
amplificatori operazionali, i sistemi di acquisizione dati, i trasduttori, gli allievi hanno raggiunto obiettivi<br />
di conoscenza migliori della prima.<br />
competenze<br />
Le abilità si sono evidenziate soprattutto nelle simulazioni effettuate nei laboratori di informatica ed<br />
automazione. In tale occasione molti allievi dimostrano di avere acquisito una buona padronanza<br />
degli strumenti software di simulazione <strong>dei</strong> circuiti e di fogli elettronici per l'elaborazione di dati<br />
nonché nella lettura e montaggio di circuiti elettrici. Purtroppo molti altri allievi non hanno mostrato<br />
interesse e partecipazione alle stesse attività, pertanto le loro abilità risultano minime o addirittura<br />
inesistenti.<br />
capacità<br />
Alcuni allievi hanno ottime capacità creative e critiche, ma nella maggioranza degli allievi tali capacità<br />
sono in embrione o non apprezzabili. Le capacità elaborative e logiche presentano la stessa<br />
distribuzione all’interno della classe. Le capacità comportamentali evidenziano una mediocre coesione<br />
di gruppo che non favorisce il lavoro in collaborazione, soprattutto in laboratorio.<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI:<br />
I contenuti disciplinari sono stati sviluppati secondo il piano di lavoro presentato all’inizio<br />
dell’anno scolastico, con percorsi formativi organizzati a moduli e ad unità didattiche.<br />
La programmazione seguita ha approfondito maggiormente gli argomenti dell’acquisizione dati e<br />
del PLC rispetto ai regolatori, visto l’interesse mostrato dagli allievi maggiormente motivati<br />
Di seguito è riportato il percorso effettivamente seguito.<br />
METODI DIDATTICI:<br />
Gli argomenti delle unità didattiche sono stati trattati: a) con lezioni di tipo frontale teoriche; tale<br />
tipo di lezione si rende necessario in due situazioni: quando l'argomento trattato è in fase d'impostazione<br />
e definizione, oppure quando occorre verificare l'eventualità di un recupero e quindi il dialogo<br />
diretto con gli allievi è necessario per comprendere le loro difficoltà. b) utilizzando un approccio di<br />
tipo induttivo quando un argomento ha già i presupposti per essere interpretato ed allo stesso tempo<br />
aggiunge altra "teoria" che scaturisce dal ragionamento o dalla verifica sperimentale. Infatti con l'attività<br />
di simulazione tramite software applicativo si può indurre alla riflessione e alla conclusione<br />
concettuale<br />
ATTIVITÀ DI SOSTEGNO E D'APPROFONDIMENTO:<br />
L'attività di sostegno è continua, su ogni argomento, a causa della difficoltà degli allievi di raccordare<br />
gli argomenti, che essendo quasi tutti fortemente correlati, avrebbero bisogno di una riflessione<br />
individuale per essere fissati ed acquisiti in modo definitivo. E' ovvio che l'obiettivo è quello di poter<br />
garantire una comprensione degli argomenti da sviluppare successivamente<br />
MEZZI E STRUMENTI:<br />
Gli allievi hanno avuto a disposizione le dispense fornite dal docente per tutto il corso. Ad integrazione<br />
si sono utilizzati i seguenti strumenti per lo studio degli argomenti riportati nell'ultima colonna:<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 20
modulo 1 Uso di Microsoft Excel Risposte con ingresso zero e stato zero,<br />
risposta transitoria e permanente<br />
modulo 1 Software di simulazione di circuiti e- Studio <strong>dei</strong> regimi transitorio e permalettrici<br />
e uso del laboratorio nente di circuiti RLC<br />
modulo 1<br />
d’automazione<br />
Uso di Microsoft Excel sistemi lineari: risposta in frequenza<br />
(Fourier)<br />
modulo 2 Software di simulazione di circuiti e- Studio del comportamento delle porte<br />
lettrici e uso del laboratorio logiche, <strong>dei</strong> circuiti combinatori e se-<br />
d’automazione<br />
quenziali<br />
modulo 3 Laboratorio d’automazione Studio del comportamento di operazionali<br />
in varie configurazioni<br />
modulo 3 Software di simulazione di circuiti e- Studio <strong>dei</strong> convertitori digitale – analettrici<br />
e uso del laboratorio logico<br />
modulo 4<br />
d’automazione<br />
Laboratorio d’automazione Studio e misure sulle termoresistenze<br />
e termocoppie<br />
VERIFICHE:<br />
Si sono effettuate prove formative durante lo svolgimento delle unità didattiche e prove sommative<br />
al termine di un modulo. Le tipologie delle verifiche sono state due: 1) test oggettivo a risposta multipla<br />
(quattro risposte), compito scritto con svolgimento tradizionale a risposta aperta. Le esperienze<br />
nel laboratorio d’automazione sono state utilizzate per: a) misurare gli obiettivi formativi previsti<br />
nell'unità didattica corrispondente, in particolare per controllare le capacità d'interpretazione concettuali<br />
<strong>dei</strong> risultati ottenuti; b) per realizzare lezioni di tipo induttivo; tale tecnica si è adottata nello<br />
studio delle porte logiche e degli amplificatori operazionali, del quale sono prima state rilevate le<br />
caratteristiche e poi commentate.<br />
VALUTAZIONE:<br />
La valutazione è completamente definita in sede di progettazione didattica ad inizio di anno scolastico.<br />
Nel documento relativo sono indicati, per ogni modulo, gli obiettivi di valutazione con l'esplicitazione<br />
<strong>dei</strong> livelli di sufficienza, nonché le tipologie di prove da effettuare (cosa e come valutare).<br />
Tale valutazione parziale (relativa ai <strong>singoli</strong> moduli) è poi utilizzata per esprimere la valutazione<br />
sommativa tenendo conto <strong>dei</strong> pesi attribuiti ad ogni modulo.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 21
Prerequisiti<br />
Obiettivi<br />
Contenuti<br />
Mezzi,<br />
strumenti<br />
e sussidi<br />
Verifiche<br />
in itinere<br />
Circuiti R-C, R-L, R-L-C;<br />
funzioni sinusoidali ed esponenziali.<br />
Modulo n° 1<br />
Unità didattica n° 1<br />
utilizzare la terminologia specifica della teoria <strong>dei</strong> controlli automatici;<br />
spiegare le finalità <strong>dei</strong> sistemi di controllo;<br />
operare la rappresentazione di un sistema tramite lo schema a blocchi;<br />
illustrare con semplici esempi qualitativi la differenza tra sistema ad anello aperto e ad anello<br />
chiuso;<br />
illustrare le analogie tra sistemi elettrici e meccanici;<br />
conoscere la differenza tra sistemi passivi dissipativi e componenti conservativi dell'energia;<br />
spiegare dal punto di vista fisico la differenza tra sistemi del primo e del secondo ordine;<br />
rappresentare graficamente le curve di risposta <strong>dei</strong> due tipi di sistemi ai diversi segnali;<br />
Teoria<br />
concetto di controllo automatico e prime definizioni;<br />
sistemi di regolazione e servomeccanismi;<br />
terminologia: controllo, regolazione, comando;<br />
funzione <strong>dei</strong> componenti di un anello di regolazione;<br />
esempi di sistemi di controllo ad anello aperto;<br />
esempi di sistemi di controllo ad anello chiuso;<br />
analogie tra sistemi elettrici e meccanici;<br />
sistemi lineari: risposta temporale.<br />
significato fisico della risposta transitoria e permanente;<br />
significato fisico <strong>dei</strong> sistemi del primo e del secondo ordine.<br />
Laboratorio<br />
realizzazione di semplici circuiti di regolazione ad anello aperto e chiuso;<br />
visualizzazione delle curve di risposta di circuiti elementari del primo e del secondo ordine.<br />
lezione frontale<br />
dispense del docente<br />
laboratorio di automazione<br />
uso di software di simulazione<br />
utilizzazione di Excel per la soluzione di semplici problemi<br />
breve interrogazione, anche da posto;<br />
esercizi alla lavagna.<br />
esercitazione in laboratorio<br />
Prerequisiti unità didattica n° 1<br />
Obiettivi<br />
Contenuti<br />
Unità didattica n° 2<br />
saper definire con semplici esempi il contenuto in frequenza di un segnale, Fourier<br />
(per es.: vocale) ;<br />
definire la funzione di trasferimento come rapporto uscita/ingresso in frequenza;<br />
giustificare la necessità della trasformata di Laplace per la determinazione di semplici<br />
funzioni di trasferimento;<br />
ricavare le funzioni di trasferimento di sistemi elementari;<br />
essere in grado di spiegare il concetto di stabilità di un sistema di controllo.<br />
compiere operazioni di algebra sugli schemi a blocchi in vari tipi di collegamento;<br />
Teoria<br />
sistemi lineari: cenni alla risposta in frequenza (Fourier);<br />
schemi a blocchi, funzione di trasferimento;<br />
algebra degli schemi a blocco.<br />
Laboratorio<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 22
Mezzi, strumenti<br />
e sussidi<br />
Verifiche<br />
in itinere<br />
(50%)<br />
Verifica di fine modulo<br />
(50%)<br />
Peso<br />
(0,3)<br />
verifica della stabilità di circuiti elementari realizzanti sistemi del primo e secondo<br />
ordine.<br />
visualizzazione delle risposte transitorie e permanenti.<br />
lezione frontale<br />
dispense del docente<br />
laboratorio di automazione<br />
uso di software di simulazione<br />
utilizzazione di Excel per la soluzione di semplici problemi<br />
breve interrogazione, anche da posto;<br />
esercizi alla lavagna;<br />
compito in classe;<br />
esercitazione in laboratorio<br />
test a scelta multipla<br />
relazione di laboratorio<br />
Tale modulo occupa quasi il 30 % del tempo di tutto il curricolo, inoltre il contenuto è<br />
basilare per qualsiasi altro argomento. Si attribuisce quindi un peso del 30 % di tutto il<br />
curricolo.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 23
Modulo n° 2<br />
Prerequisiti Nozioni delle leggi basilari di elettrotecnica e di analisi <strong>dei</strong> circuiti elettrici<br />
Obiettivi<br />
Contenuti<br />
Mezzi, strumenti<br />
e sussidi<br />
Verifiche<br />
in itinere<br />
(50%)<br />
Verifica di fine<br />
modulo<br />
(50%)<br />
Peso (0,2)<br />
descrivere la differenza tra segnale analogico e segnale digitale;<br />
descrivere le tabelle delle verità degli operatori logici NOT, OR, AND, NOR, NAND, XOR;<br />
enunciare le proprietà e teoremi principali dell'algebra Booleana;<br />
rappresentare graficamente il simbolo di ognuna <strong>dei</strong> suddetti operatori, tramite porta logica;<br />
identificare porte logiche in semplici circuiti ;<br />
definire un sistema combinatorio;<br />
definire una funzione logica tramite tabella di verità o equazione Booleana;<br />
disegnare lo schema di semplici funzioni logiche;<br />
descrivere la funzione svolta da alcuni circuiti combinatori fondamentali.<br />
definire un sistema sequenziale;<br />
definire la tabella della verità di circuiti sequenziali elementari: latch, flip-flop;<br />
definire le differenze tra i vari tipi di flip-flop;<br />
Teoria<br />
concetto di segnale analogico e di segnale digitale;<br />
trasformazione di un numero decimale in numero binario;<br />
le tabelle della verità per gli operatori logici NOT, OR, AND, NOR, NAND, XOR;<br />
simboli grafici delle porte logiche corrispondenti agli operatori suddetti;<br />
esempi di porte logiche reali tramite data sheet;<br />
esempi di funzioni OR, AND tramite interruttori in parallelo e in serie;<br />
definizione di sistema combinatorio;<br />
architettura di un sistema combinatorio: AND - OR e NAND - NAND;<br />
descrizione di un sistema combinatorio tramite tabella di verità o equazione Booleana;<br />
passaggio da una tabella di verità ad equazione Booleana e viceversa;<br />
il problema dell'ottimizzazione dell'equazione Booleana (mappe di Karnaugh);<br />
latch e le relative tabelle di verità: S-R e D;<br />
problemi di corsa critica, il clock;<br />
Laboratorio<br />
realizzazione di semplici circuiti sequenziali tramite software.<br />
realizzazione di semplici circuiti in laboratorio d’elettronica;<br />
lezione frontale<br />
dispense del docente<br />
laboratorio di automazione<br />
uso di Excel per la soluzione di semplici problemi<br />
breve interrogazione, anche da posto;<br />
esercizi alla lavagna.<br />
esercitazione in laboratorio<br />
compito in classe<br />
Tale modulo occupa quasi il 20 % del tempo di tutto il curricolo, inoltre il contenuto è basilare per<br />
qualsiasi altro argomento. Si attribuisce quindi un peso del 20 % di tutto il curricolo.<br />
Appendice al modulo 2<br />
Griglia di valutazione del compito di fine modulo.<br />
Indicatori Conoscenza delle porte logiche Conoscenza delle tecniche di Conoscenza delle tecniche di<br />
e delle relative tabelle di verità analisi <strong>dei</strong> circuiti combinatori analisi <strong>dei</strong> circuiti sequenziali<br />
Peso 0,2 0,4 0,4<br />
Livello di sufficien- Disegna correttamente i simboli E’ in grado di ricavare Conosce gli schemi, ma non<br />
za elettrici ma commette errori nel- l’equazione booleana, ma com- sempre descrive correttamente il<br />
le tabelle di verità<br />
mette pochi errori<br />
funzionamento.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 24
Prerequisiti<br />
Obiettivi<br />
Contenuti<br />
Mezzi, strumenti<br />
e sussidi<br />
Verifiche<br />
in itinere (non<br />
valutabili)<br />
Prerequisiti<br />
Obiettivi<br />
Contenuti<br />
Mezzi, strumenti<br />
e sussidi<br />
Modulo n° 3<br />
Unità didattica n° 1<br />
modulo n°2<br />
i semiconduttori, gli amplificatori.<br />
illustrare il concetto di massa virtuale.<br />
connettere un amplificatore operazionale analizzandone il funzionamento nelle diverse configurazioni<br />
studiate.<br />
Teoria<br />
amplificatori operazionali: generalità, schemi elettrici, circuito equivalente, caratteristiche<br />
fondamentali dell'amplificatore operazionale ideale.<br />
amplificatori invertenti e non invertenti.<br />
l'amplificatore operazionale come inseguitore di tensione, sommatore invertente e non invertente,<br />
differenziale.<br />
Laboratorio<br />
l'amplificatore operazionale invertente.<br />
l'amplificatore operazionale non invertente.<br />
l'amplificatore operazionale come inseguitore di tensione.<br />
l'amplificatore operazionale come sommatore e differenziale.<br />
interpretazione <strong>dei</strong> data-sheet <strong>dei</strong> componenti impiegati.<br />
lezione frontale<br />
dispense del docente<br />
laboratorio di automazione<br />
uso di software di simulazione<br />
utilizzazione di Excel per la soluzione di semplici problemi<br />
breve interrogazione, anche da posto;<br />
esercizi alla lavagna;<br />
esercitazione in laboratorio<br />
modulo n°2<br />
unità didattica n°1<br />
Unità didattica n° 2<br />
illustrare la differenza tra segnale analogico e digitale;<br />
disegnare lo schema a blocchi di un sistema di acquisizione dati;<br />
illustrare le finalità e le tecniche di trattamento <strong>dei</strong> segnali all'uscita <strong>dei</strong> trasduttori;<br />
disegnare lo schema di un semplice multiplexer e spiegarne il funzionamento;<br />
spiegare la necessità della conversione A/D e D/A;<br />
Teoria<br />
segnali analogici e digitali;<br />
il teorema del campionamento;<br />
sistemi con comandi ed acquisizione dati analogici, digitali, misti: schemi a blocchi;<br />
condizionamento <strong>dei</strong> segnali all'uscita <strong>dei</strong> trasduttori;<br />
multiplexer analogico;<br />
convertitori A/D e D/A;<br />
il PLC, schema blocchi interno di un µP, schema esterno e significato <strong>dei</strong> segnali di I/O,<br />
Laboratorio<br />
convertitore analogico-digitale;<br />
convertitore digitale-analogico.<br />
lezione frontale<br />
dispense del docente<br />
laboratorio di automazione<br />
uso di software di simulazione<br />
utilizzazione di Excel per la soluzione di semplici problemi<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 25
Verifiche<br />
in itinere<br />
(50%)<br />
Verifica di fine<br />
modulo<br />
(50%)<br />
Peso (0,3)<br />
breve interrogazione, anche da posto;<br />
esercizi alla lavagna;<br />
esercitazione in laboratorio<br />
compito in classe<br />
compito in classe<br />
Tale modulo occupa quasi il 30 % del tempo di tutto il curricolo, inoltre il contenuto è basilare per<br />
qualsiasi altro argomento. Si attribuisce quindi un peso del 30 % di tutto il curricolo.<br />
Griglia di valutazione del compito a trattazione sintetica di argomenti.<br />
Descrittori Conoscenza schemi elettrici<br />
e completezza<br />
Capacità d'interpretazione<br />
<strong>dei</strong> blocchi<br />
Peso 4 4 2<br />
Livello di<br />
sufficienza<br />
Conosce gli schemi commettendo<br />
errori non gravi e disegna<br />
almeno quattro blocchi<br />
Non equivoca la funzione<br />
svolta dal singolo blocco,<br />
anche se commette qualche<br />
errore nella scrittura delle<br />
relative amplificazioni o relazioni<br />
di I/O<br />
Rigore logico, chiarezza,<br />
commenti<br />
Lo svolgimento è comprensibile<br />
e presenta quasi sempre<br />
commenti, anche se non<br />
sempre mostra rigore logico<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 26
Prerequisiti<br />
Obiettivi<br />
Contenuti<br />
Mezzi, strumenti<br />
e sussidi<br />
Verifiche<br />
In itinere<br />
(50%)<br />
Verifica di fine<br />
modulo<br />
(50%)<br />
Peso (0,2)<br />
Modulo n° 4<br />
conoscenza di alcuni effetti fisici necessari per lo studio <strong>dei</strong> trasduttori (termoelettrico, irradiamento,<br />
Doppler, semiconduttori, elasticità <strong>dei</strong> mezzi).<br />
conoscenza delle macchine elettriche.<br />
illustrare il funzionamento ed il campo d'impiego di termoresistenze, termocoppie e pirometri;<br />
disegnare il circuito di inserzione della termoresistenza in un ponte di Wheatstone;<br />
spiegare il significato della compensazione del giunto freddo;<br />
conoscere funzionamento, schemi, campo d'impiego <strong>dei</strong> trasduttori di posizione, pressione;<br />
conoscere i vari tipi di elementi sensibili tra i trasduttori di pressione;<br />
conoscere i parametri caratteristici <strong>dei</strong> trasduttori.<br />
Teoria<br />
trasduttori di temperatura: termoresistenze, termocoppie, pirometri, termostati;<br />
trasduttori di posizione: potenziometri;<br />
trasduttori di pressione: estensimetri o strain-gauge;<br />
Laboratorio<br />
rilievo delle caratteristiche di alcuni trasduttori di temperatura; interpretazione <strong>dei</strong> datasheet<br />
<strong>dei</strong> trasduttori.<br />
lezione frontale<br />
dispense del docente<br />
libro di testo<br />
laboratorio di automazione<br />
breve interrogazione, anche da posto;<br />
esercizi alla lavagna;<br />
esercitazione in laboratorio<br />
test a scelta multipla o altra tipologia diversa da quella di fine periodo.<br />
relazione di laboratorio<br />
Tale modulo occupa quasi il 20 % del tempo di tutto il curricolo, inoltre il contenuto è basilare<br />
per qualsiasi altro argomento. Si attribuisce quindi un peso del 20 % di tutto il curricolo.<br />
APPENDICE<br />
Griglia di valutazione <strong>dei</strong> test:<br />
CLASSE : 5° SEZ: DATA:<br />
n° domanda 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 pt voto<br />
/10<br />
n° ALLIEVO / punti 2 1 2 2 2 1 1 1 1 1 2 2 2 2 1<br />
1 A B C D A B C D A B C D A B C<br />
griglia di correzione<br />
n° domanda 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15<br />
risposta corretta compito A B C D A B C D A B C D A B C<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 27<br />
voto<br />
/5
Esempio di criterio per la valutazione di un compito con quesiti a risposta multipla<br />
Il calcolo del voto in centesimi ed in decimi può essere determinato tramite proporzione con il numero<br />
di punti realizzati, oppure stilando una tabella di corrispondenza tra punti e voto, non necessariamente<br />
rispettando una stretta proporzionalità. L’ultima soluzione deve tenere conto che anche un<br />
compito con pochi errori può essere “premiato” con il massimo <strong>dei</strong> voti e che un compito con poche<br />
risposte esatte può essere valutato essenzialmente insufficiente o scarso. L’ultima osservazione<br />
tiene anche conto delle risposte corrette, sebbene fornite “casualmente”.<br />
Esperienza di laboratorio<br />
Indicatori Schema elettri- Tabelle e calcoli Grafici e dia- Relazione tecnica Sintassi ed orcogrammitografia<br />
Peso 0,1 0,3 0,2 0,3 0,1<br />
Livello di suf- Usare i simboli Riportare la tabella Disegnare i dia- Sviluppare tutti i pun- Scrivere in itaficienza<br />
(voto a norma CEI, delle misure ed i grammi e/o grafici ti proposti liano corretto,<br />
in pentenaria: sufficientemente calcoli richiesti, senza gravi errori dall’insegnante con con sufficiente<br />
3) precisi, senza senza errori gravi e nella scelta delle sufficiente approfon- chiarezza.<br />
errori di colle- con sufficiente scale e unità di dimentogamento<br />
chiarezza misura.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 28
OBIETTIVI DISCIPLINARI:<br />
Conoscenze<br />
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA<br />
Prof. Luigi Di Cecca – Prof. Luigi Masiello<br />
Il corso si propone di fornire agli allievi una serie di conoscenze sull'utilizzo a bordo delle<br />
macchine elettriche e sulle diverse tipologie di impianti di produzione, distribuzione ed utilizzazione<br />
dell'energia elettrica. Gli argomenti vengono trattati più a livello concettuale che matematico<br />
poiché l'allievo non deve acquisire tecniche relative alla progettazione degli impianti; i pochi argomenti<br />
che hanno, all'interno del corso, un maggior sviluppo analitico sono funzionali ad una migliore<br />
comprensione <strong>dei</strong> contenuti teorici.<br />
Competenze<br />
Gli allievi devono essere in grado di leggere ed interpretare schemi elettrici di principio e di descrivere<br />
le funzioni svolte dai diversi dispositivi in essi riportati.<br />
Devono altresì saper effettuare il dimensionamento di massima di un cavo sia con il criterio<br />
termico sia con quello delle c.d.t. ammissibili anche attraverso la predisposizione di un file excel.<br />
Gli obiettivi del corso richiedono anche l'acquisizione di competenze relative all'esecuzione di<br />
semplici impianti luce e forza motrice.<br />
Capacità<br />
Gli allievi non devono limitarsi ad una semplice elencazione di metodologie e tecniche, ma<br />
debbono conoscere le motivazioni delle diverse scelte tecniche ed essere in grado di confrontare le<br />
varie applicazioni individuando, caso per caso, quelle più idonee.<br />
Ad essi viene richiesta altresì la capacità di mettere in relazione le conoscenze elettrotecniche<br />
con quanto appreso nelle altre discipline in particolare nel corso di macchine, in quello di automazione<br />
oltre a quello di impianti tecnici.<br />
La complessità degli impianti navali non consente, infatti, di procedere a compartimenti stagno<br />
ma ogni operazione relativa alla loro conduzione, manutenzione o riparazione richiede diverse conoscenze<br />
interdisciplinari e la capacità di metterle in relazione per pervenire a scelte ottimali.<br />
METODOLOGIE DIDATTICHE<br />
Il piano di lavoro attuato segue fedelmente la proposta di percorso didattico elaborata durante i<br />
vari seminari di studio tenutosi sulla sperimentazione Nautilus.<br />
Questa, movendosi nel più generale ambito dell'acquisizione da parte degli allievi della mentalità<br />
e delle metodologie scientifiche, intende porre le necessarie premesse culturali per affrontare in<br />
maniera proficua i problemi connessi alla manutenzione ed alla conduzione degli impianti elettrici<br />
di bordo.<br />
In tale ottica, pertanto, sono stati contratti i tempi di svolgimento di alcune unità inerenti tecniche<br />
applicative per concedere agli argomenti di carattere generale e formativo lo spazio temporale<br />
necessario ad un maggiore approfondimento concettuale. Tale discriminante deriva, come logica<br />
conseguenza, in parte dagli obiettivi didattici enunciati e per il resto dalla natura stessa della disciplina.<br />
Questa, infatti, non deve perseguire l'obiettivo di fornire una moltitudine di informazioni specifiche,<br />
ma mirare a formare negli allievi una solida cultura tecnica sviluppando, nello stesso tempo,<br />
le loro capacità critiche. D'altro canto rincorrendo la chimera di una conoscenza minuziosa di tecniche<br />
ed applicazioni particolari, si rischierebbe, sia per la vastità della materia da trattare, sia per il<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 29
apido evolvere delle tecnologie, di formare competenze che risulterebbero superate al primo impatto<br />
con qualunque realtà lavorativa.<br />
Il testo in adozione è: M. Piattelli - Impianti elettrici sulle navi - Tilgher editore Genova<br />
È l'unico esistente in commercio e questa situazione di monopolio di fatto non giova all'aggiornamento<br />
dello stesso. Qualche anno fa sono state introdotte alcune modifiche, più formali che sostanziali,<br />
per cui conserva una strutturazione didattica obsoleta ed un'illustrazione di tecniche ed<br />
applicazioni non sempre riscontrabili nella realtà di bordo. Per supplire alle carenze citate sono stati<br />
forniti agli allievi, su vari argomenti, dispense, articoli di riviste specializzate nel settore della nautica<br />
e tabelle riportanti dati di navi moderne e di apparecchiature e dispositivi attualmente in uso.<br />
RISULTATI CONSEGUITI<br />
L’attività didattica è stata svolta abbastanza coerentemente con la programmazione modulare,<br />
anche se non è stato possibile affrontare tutti gli argomenti preventivati a causa della riduzione del<br />
monte ore dovuta a svariati motivi e per gli inevitabili disagi determinati dalla lunga assenza del titolare<br />
di cattedra.<br />
La classe, nata dalla fusione di due quarte, si è mostrata fin dall’inizio estremamente variegata.<br />
Notevole è infatti la differenza di preparazione di base, impegno e dedizione allo studio Per quanto<br />
attiene ad una descrizione più dettagliata di metodologie, mezzi ed obiettivi didattici adoperati si fa<br />
riferimento alla programmazione presentata ad inizio d’anno, mentre i settori di contenuto effettivamente<br />
affrontati sono qui di seguito riportati.<br />
CONTENUTI<br />
Gli impianti elettrici di bordo<br />
Sviluppo degli Impianti elettrici navali. Coefficiente d’elettrificazione.<br />
Bilancio elettrico<br />
Caratteristiche degli impianti elettrici navali: affidabilità, continuità di servizio, peso ed ingombro.<br />
Classificazione degli impianti elettrici di bordo: ausiliari, speciali, di propulsione.<br />
Frequenza e tensione negli impianti navali.<br />
Cavi elettrici navali: dati dimensionali, d’esercizio e d’installazione<br />
Dimensionamento <strong>dei</strong> cavi con il criterio termico e con quello delle c.d.t.<br />
Correnti di corto circuito.<br />
La produzione dell’energia elettrica<br />
La produzione d’energia elettrica in corrente alternata: numero di elettrogeni, potenza totale,<br />
bilancio elettrico.<br />
Gruppi elettrogeni e centrali elettriche.<br />
Centrali principali.<br />
Centrali di emergenza.<br />
Turbogeneratori.<br />
Il motore diesel per elettrogeni.<br />
Il dieselalternatore.<br />
La turbina a gas.<br />
Il generatore asse.<br />
Generalità sugli alternatori di bordo.<br />
Il raffreddamento degli alternatori.<br />
Parallelo degli alternatori.<br />
Sistemi d’eccitazione<br />
Regolazione della tensione e della frequenza<br />
Avarie e manutenzione.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 30
I sistemi di distribuzione dell’energia elettrica<br />
Distribuzione in corrente alternata.<br />
Sistemi di distribuzione primaria e secondaria.<br />
Schemi di distribuzione: radiale semplice, radiale composto con sottoquadri, radiale composto<br />
con sottostazioni, con collegamenti di riserva.<br />
Schemi <strong>dei</strong> quadri principali e di emergenza.<br />
Strumentazione <strong>dei</strong> quadri elettrici.<br />
Sottostazioni, sottoquadri e quadretti di distribuzione.<br />
Impiego <strong>dei</strong> trasformatori a bordo.<br />
I commutatori.<br />
Le apparecchiature di manovra e di protezione<br />
La protezione <strong>dei</strong> circuiti elettrici.<br />
Apparecchiature di manovra e protezione.<br />
Sezionatori ed interruttori.<br />
Classificazione degli interruttori.<br />
Il problema dell’interruzione della corrente: estinzione dell'arco di apertura.<br />
Caratteristiche e particolari costruttivi degli interruttori di bordo.<br />
Interruttori di tipo estraibile.<br />
Manutenzione degli interruttori.<br />
Relè: di massima corrente, di minima tensione, di manovra.<br />
Contattori.<br />
Fusibili.<br />
Coordinamento delle protezioni.<br />
Gli utenti luce<br />
Circuiti luce<br />
Caratteristiche delle lampade in uso a bordo.<br />
Lampade ad incandescenza.<br />
Lampade a fluorescenza.<br />
I circuiti luce normale.<br />
I circuiti luce di emergenza<br />
I circuiti fanali e segnali.<br />
Gli utenti forza motrice<br />
La protezione <strong>dei</strong> circuiti elettrici.<br />
Utenti forza in c.a.<br />
Richiami sul motore asincrono<br />
Sistemi d’avviamento e di regolazione della velocità nei motori asincroni in uso a bordo<br />
Timonerie elettroidrauliche<br />
Salpancore e verricelli<br />
Elettropompe incendio a grande esaurimento<br />
Manutenzione <strong>dei</strong> motori<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 31
Obiettivi disciplinari<br />
• Conoscenze<br />
MACCHINE E DISEGNO<br />
Prof. Benedetto Capodanno - Prof. Giuseppe Di Nitto<br />
Gli allievi, in merito alla disciplina macchine conoscono gli impianti per la produzione e la trasformazione<br />
di energia, la struttura ed il principio di funzionamento delle macchine motrici ed<br />
operatrici finalizzate alla propulsione delle moderne navi ed il diverso impiego ed utilizzo <strong>dei</strong><br />
suddetti impianti nelle sue parti essenziali.<br />
Conoscono i principi della termodinamica che regolano l’utilizzo <strong>dei</strong> fluidi nelle<br />
macchine motrici ed operatrici.<br />
Conoscono i componenti strutturali ed i cicli di funzionamento di un motore a<br />
combustione interna, di una turbina a vapore ed a gas.<br />
Conoscono i componenti strutturali ed i cicli di funzionamento delle macchine operatrici<br />
(pompe e compressori).<br />
Conoscono le principali sollecitazioni a cui vanno soggetti gli elementi strutturali di una<br />
macchina motrice ed operatrice.<br />
• Competenze<br />
Sanno leggere ed interpretare schemi, disegni esecutivi degli apparati. Leggono ed interpretano in<br />
modo critico i grafici, le apparecchiature e gli strumenti per il controllo <strong>dei</strong> sistemi di propulsione.<br />
• Capacità<br />
Attraverso adeguati interventi hanno sviluppato scarse capacità cognitive critiche ed elaborative<br />
che permettono un approccio poco consapevole e scarsamente integrato agli argomenti oggetto di<br />
studio.<br />
Hanno inoltre affinato, nella elaborazione collettiva di alcune fasi dell’apprendimento, la capacità<br />
di lavoro di gruppo, rispettando le competenze individuali raggiunte ed arricchendosi di esse.<br />
Contenuti disciplinari<br />
Gli argomenti previsti nella programmazione didattica iniziale, che si riporta di seguito, sono stati<br />
svolti con i necessari approfondimenti, attraverso un percorso formativo opportunamente<br />
individuato.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 32
Prerequisiti<br />
Obiettivi<br />
Contenuti<br />
Mezzi, strumenti<br />
e sussidi<br />
Verifiche<br />
in itinere<br />
Recupero<br />
Modulo n°1_ Macchine operatrici: le pompe<br />
Durata in unità di insegnamento (30 ore)<br />
idrostatica ed idrodinamica;<br />
concetto di rendimento;<br />
concetto di potenza;<br />
primo principio per i sistemi aperti;<br />
riconoscere i vari tipi di pompe;<br />
scegliere il tipo di pompa più adatto per i diversi circuiti idraulici;<br />
sistemare una pompa in un circuito idraulico;<br />
conoscere le grandezze caratteristiche delle pompe e del sistema idraulico;<br />
individuare le cause di perdita in un circuito e determinare la potenza assorbita da una<br />
pompa;<br />
classificazione e generalità;<br />
pompe volumetriche e dinamiche;<br />
principi di funzionamento;<br />
teoria elementare delle turbomacchine;<br />
prevalenza, portata, potenza, rendimento;<br />
curve caratteristiche;<br />
la cavitazione, ricerca dell’NPSH,R e dell’NPSH,A, altezza massima di aspirazione;<br />
regolazione, criteri di scelta, collegamento in serie e in parallelo;<br />
lezione frontale con uso della lavagna per commentare relazioni e leggi fisiche, per eseguire esercizi<br />
applicativi e riportare grafici esplificativi;<br />
esercitazioni al banco pompe nel laboratorio di macchine per individuare gli elementi caratteristici<br />
delle pompe, per eseguire semplici esperienze (rilevazione delle perdite di carico, accoppiamento<br />
in serie ed in parallelo, determinazione della potenza assorbita da una pompa)<br />
uso della lavagna luminosa per la proiezione di lucidi (anche presi dal libro di testo), per rendere<br />
più immediata e completa la comprensione <strong>dei</strong> vari argomenti in studio.<br />
Una maggiore partecipazione alle attività di studio sarà favorita dalla disponibilità al dialogo ed all'apporto<br />
delle conoscenze, esperienze ed abilità <strong>dei</strong> <strong>singoli</strong> allievi.<br />
L'impegno e le conoscenze acquisite dagli studenti, saranno accertate con frequenza ricorrendo a<br />
brevi domande e quesiti con lo scopo di verificare anche i diversi livelli di apprendimento. Tale metodo<br />
eserciterà l'allievo all'esposizione orale senza togliere eccessivo tempo al necessario approfondimento<br />
delle specifiche tematiche.<br />
Le eventuali risposte errate non saranno immediatamente scartate ma messe in relazione con ipotesi e<br />
procedure esatte in modo da favorire la piena interiorizzazione <strong>dei</strong> concetti.<br />
Singoli argomenti da studiare possono diventare oggetto di ricerca e di approfondimento degli allievi<br />
anche riuniti in gruppi. La successiva presentazione all'intera classe consentirà di verificare la capaci-<br />
tà di studio autonomo e di elaborazione acquisita dagli studenti.<br />
Si individuano le strategie idonee al superamento delle difficoltà riscontrate dagli allievi che non<br />
hanno raggiunto gli obiettivi minimi prefissati. Al riguardo sarà effettuato un recupero in orario curriculare,<br />
impegnando alcuni degli studenti che hanno superato la prova in funzione di tutoring.<br />
Nel contempo il restante gruppo classe che non necessita del recupero e non in attività di tutoring sarà<br />
impegnato in un programma di potenziamento per consolidare e migliorare le loro conoscenze.<br />
Svolgeranno approfondimenti su specifici temi oggetto dello studio anche per migliorare la capacità<br />
di elaborazione autonoma. Sarà cura del docente di armonizzare e seguire tali attività.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 33
Verifica finale<br />
Le tipologie di prove da proporre devono servire ad accertare il possesso <strong>dei</strong> contenuti disciplinari e<br />
multidisciplinari, a verificare le abilità ossia il comportamento che l’allievo adotta per eseguire un<br />
compito o svolgere un problema e infine ad evidenziare le capacità di operare scelte corrette con rielaborazione<br />
critica:<br />
risoluzione di problemi sia specifici che a carattere multidisciplinare. Le prove saranno strutturate<br />
anche prevedendo l’assunzione da parte dell’allievo di parametri e dati utili allo svolgimento. Si<br />
valuteranno: la comprensione del testo e la scelta delle procedure di calcolo, la correttezza <strong>dei</strong> calcoli,<br />
la precisione <strong>dei</strong> grafici, il corretto uso delle unità di misura, la capacità argomentativa e di analisi<br />
<strong>dei</strong> risultati. Ai vari indicatori saranno assegnanti pesi diversi, utilizzando una scala centenaria per<br />
l’attribuzione del punteggio relativo ai <strong>singoli</strong> indicatori. Una scala di conversione consentirà di tradurre<br />
il punteggio in decimi.<br />
Il tempo assegnato per lo svolgimento della prova sarà di due unità.<br />
relazione eseguita in classe riguardante la descrizione ed il commento di una o più esercitazioni<br />
svolte nel laboratorio. Lo svolgimento sarà limitato nel numero di righi da utilizzare e prevederà<br />
inoltre adeguato spazio ai disegni esplicativi.<br />
Il punteggio sarà attribuito utilizzando una scala centenaria con i seguenti descrittori “contenuto e<br />
completezza della trattazione – chiarezza espositiva e capacità di sintesi – elaborazione grafica- correttezza<br />
calcoli-competenza”, assegnando ai vari indicatori rispettivamente un peso di 6,3,3,6, e 2<br />
punti. Una scala di conversione consentirà di tradurre il punteggio totale in decimi.<br />
Il tempo assegnato per lo svolgimento di ogni prova sarà di due unità.<br />
livelli di sufficienza:<br />
saper riconoscere i tipi più semplici di pompe volumetriche e dinamiche;<br />
riconoscere le grandezze fondamentali che caratterizzano il funzionamento di una pompa;<br />
determinare la potenza assorbita da una pompa;<br />
riconoscere le principali cause di perdita in un circuito;<br />
saper valutare la correlazione tra altezza massima di aspirazione, NPSH,R e perdite di carico;<br />
indicare l’importanza dell’accoppiamento in serie ed in parallelo delle pompe.<br />
conoscere le singole unità di misura delle grandezze in studio.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 34
Prerequisiti<br />
Obiettivi<br />
Contenuti<br />
Mezzi, strumenti<br />
e sussidi<br />
Verifiche<br />
in itinere<br />
Recupero<br />
Verifica finale<br />
Modulo n°2_ i condensatori<br />
Durata in unità di insegnamento (20 ore)<br />
schema di un impianto a vapore;<br />
trasmissione del calore;<br />
termodinamica e trasformazioni energetiche;<br />
il vapor d’acqua.<br />
il condensatore come scambiatore di calore;<br />
necessità della condensazione del vapore;<br />
impiego <strong>dei</strong> condensatori a superficie;<br />
generalità;<br />
condensatori a miscela ed a superficie;<br />
condensatori a uno e a più percorsi;<br />
vuoto nel condensatore;<br />
calcolo della superficie di scambio, della portata di acqua di refrigerazione e del numero <strong>dei</strong> tubi;<br />
lezione frontale con uso della lavagna per commentare relazioni e leggi fisiche, per eseguire esercizi<br />
applicativi e riportare grafici esplificativi;<br />
uso della lavagna luminosa per la proiezione di lucidi (anche presi dal libro di testo), per rendere<br />
più immediata e completa la comprensione <strong>dei</strong> vari argomenti in studio.<br />
Una maggiore partecipazione alle attività di studio sarà favorita dalla disponibilità al dialogo ed all'apporto<br />
delle conoscenze, esperienze ed abilità <strong>dei</strong> <strong>singoli</strong> allievi.<br />
L'impegno e le conoscenze acquisite dagli studenti saranno accertate con frequenza ricorrendo a brevi<br />
domande e quesiti con lo scopo di verificare anche i diversi livelli di apprendimento. Tale metodo<br />
eserciterà l'allievo all'esposizione orale senza togliere eccessivo tempo al necessario approfondimento<br />
delle specifiche tematiche.<br />
Le eventuali risposte errate non saranno immediatamente scartate ma messe in relazione con ipotesi e<br />
procedure esatte in modo da favorire la piena interiorizzazione <strong>dei</strong> concetti.<br />
Singoli argomenti da studiare possono diventare oggetto di ricerca e di approfondimento degli allievi<br />
anche riuniti in gruppi. La successiva presentazione all'intera classe consentirà di verificare la capaci-<br />
tà di studio autonomo e di elaborazione acquisita dagli studenti.<br />
Si individuano le strategie idonee al superamento delle difficoltà riscontrate dagli allievi che non<br />
hanno raggiunto gli obiettivi minimi prefissati. Al riguardo sarà effettuato un recupero in orario curriculare,<br />
impegnando alcuni degli studenti che hanno superato la prova in funzione di tutoring.<br />
Nel contempo il restante gruppo classe che non necessita del recupero e non in attività di tutoring sarà<br />
impegnato in un programma di potenziamento per consolidare e migliorare le loro conoscenze.<br />
Svolgeranno approfondimenti su specifici temi oggetto dello studio anche per migliorare la capacità<br />
di elaborazione autonoma. Sarà cura del docente di armonizzare e seguire tali attività.<br />
Le tipologie di prove da proporre devono servire ad accertare il possesso <strong>dei</strong> contenuti disciplinari e<br />
multidisciplinari, a verificare le abilità ossia il comportamento che l’allievo adotta per eseguire un<br />
compito o svolgere un problema e infine ad evidenziare le capacità di operare scelte corrette con rielaborazione<br />
critica:<br />
risoluzione di problemi sia specifici che a carattere multidisciplinare. Le prove saranno strutturate<br />
anche prevedendo l’assunzione da parte dell’allievo di parametri e dati utili allo svolgimento. Si<br />
valuteranno: la comprensione del testo e la scelta delle procedure di calcolo, la correttezza <strong>dei</strong> calcoli,<br />
la precisione <strong>dei</strong> grafici, il corretto uso delle unità di misura, la capacità argomentativi e di analisi<br />
<strong>dei</strong> risultati. Ai vari indicatori saranno assegnanti pesi diversi, utilizzando una scala centenaria per<br />
l’attribuzione del punteggio relativo ai <strong>singoli</strong> indicatori. Una scala di conversione consentirà di tradurre<br />
il punteggio totale in decimi.<br />
Il tempo assegnato per lo svolgimento della prova sarà di due unità.<br />
livelli di sufficienza:<br />
necessità della condensazione;<br />
necessità del vuoto nel condensatore;<br />
descrivere un condensatore a superficie;<br />
conoscenza della relazione che regola la trasmissione del calore e sua applicazione;<br />
conoscere le singole unità di misura delle grandezze in studio.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 35
Prerequisiti<br />
Obiettivi<br />
Contenuti<br />
Mezzi, strumenti<br />
e sussidi<br />
Verifiche<br />
in itinere<br />
Recupero<br />
Verifica finale<br />
Modulo n°3_ Macchine operatrici: i compressori<br />
Durata in unità di insegnamento ( 20 ore)<br />
idrostatica ed idrodinamica;<br />
concetto di rendimento;<br />
concetto di potenza;<br />
primo principio per i sistemi aperti;<br />
riconoscere i vari tipi di compressori;<br />
conoscere le grandezze caratteristiche del compressore<br />
comprensione <strong>dei</strong> principi generali di funzionamento e degli elementi costruttivi <strong>dei</strong> compressori<br />
con particolare riguardo al loro impiego nel campo navale;<br />
determinare la potenza assorbita da un compressore;<br />
compressori volumetrici alternativi e rotativi;<br />
compressori centrifughi;<br />
principi di funzionamento;<br />
grandezza e curve caratteristiche;<br />
il compressore inserito nel circuito (punto di funzionamento);<br />
potenza e rendimento;<br />
campi di applicazione.<br />
lezione frontale con uso della lavagna per commentare relazioni e leggi fisiche, per eseguire esercizi<br />
applicativi e riportare grafici esplificativi;<br />
uso della lavagna luminosa per la proiezione di lucidi (anche presi dal libro di testo), per rendere<br />
più immediata e completa la comprensione <strong>dei</strong> vari argomenti in studio.<br />
Una maggiore partecipazione alle attività di studio sarà favorita dalla disponibilità al dialogo ed all'apporto<br />
delle conoscenze, esperienze ed abilità <strong>dei</strong> <strong>singoli</strong> allievi.<br />
L'impegno e le conoscenze acquisite dagli studenti saranno accertate con frequenza ricorrendo a brevi<br />
domande e quesiti con lo scopo di verificare anche i diversi livelli di apprendimento. Tale metodo<br />
eserciterà l'allievo all'esposizione orale senza togliere eccessivo tempo al necessario approfondimento<br />
delle specifiche tematiche.<br />
Le eventuali risposte errate non saranno immediatamente scartate ma messe in relazione con ipotesi e<br />
procedure esatte in modo da favorire la piena interiorizzazione <strong>dei</strong> concetti.<br />
Singoli argomenti da studiare possono diventare oggetto di ricerca e di approfondimento degli allievi<br />
anche riuniti in gruppi. La successiva presentazione all'intera classe consentirà di verificare la capaci-<br />
tà di studio autonomo e di elaborazione acquisita dagli studenti.<br />
Si individuano le strategie idonee al superamento delle difficoltà riscontrate dagli allievi che non<br />
hanno raggiunto gli obiettivi minimi prefissati. Al riguardo sarà effettuato un recupero in orario curriculare,<br />
impegnando alcuni degli studenti che hanno superato la prova in funzione di tutoring.<br />
Nel contempo il restante gruppo classe che non necessita del recupero e non in attività di tutoring sarà<br />
impegnato in un programma di potenziamento per consolidare e migliorare le loro conoscenze.<br />
Svolgeranno approfondimenti su specifici temi oggetto dello studio anche per migliorare la capacità<br />
di elaborazione autonoma. Sarà cura del docente di armonizzare e seguire tali attività.<br />
le tipologie di prove da proporre devono servire ad accertare il possesso <strong>dei</strong> contenuti disciplinari e<br />
multidisciplinari, a verificare le abilità ossia il comportamento che l’allievo adotta per eseguire un<br />
compito o svolgere un problema e infine ad evidenziare le capacità di operare scelte corrette con rielaborazione<br />
critica:<br />
risoluzione di problemi sia specifici che a carattere multidisciplinare. Le prove saranno strutturate<br />
anche prevedendo l’assunzione da parte dell’allievo di parametri e dati utili allo svolgimento. Si<br />
valuteranno: la comprensione del testo e la scelta delle procedure di calcolo, la correttezza <strong>dei</strong> calcoli,<br />
la precisione <strong>dei</strong> grafici, il corretto uso delle unità di misura, la capacità argomentativi e di analisi<br />
<strong>dei</strong> risultati. Ai vari indicatori saranno assegnanti pesi diversi, utilizzando una scala centenaria per<br />
l’attribuzione del punteggio relativo ai <strong>singoli</strong> indicatori. Una scala di conversione consentirà di tradurre<br />
il punteggio in decimi.<br />
Il tempo assegnato per lo svolgimento della prova sarà di due unità.<br />
livelli di sufficienza:<br />
saper riconoscere i tipi più semplici di compressori volumetrici e dinamici;<br />
riconoscere le grandezze fondamentali che caratterizzano il funzionamento di un compressore;<br />
determinare la potenza assorbita da un compressore;<br />
indicare le tipologie d’impiego <strong>dei</strong> vari tipi di compressori;<br />
conoscere le singole unità di misura delle grandezze in studio.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 36
Prerequisiti<br />
Obiettivi<br />
Contenuti<br />
Mezzi, strumenti<br />
e sussidi<br />
Verifiche<br />
in itinere<br />
Recupero<br />
Verifica finale<br />
Modulo n°4_ le turbine a gas<br />
Durata in unità di insegnamento ( 20 ore)<br />
termodinamica <strong>dei</strong> gas;<br />
cicli termodinamici;<br />
dinamica <strong>dei</strong> fluidi;<br />
i compressori;<br />
le turbine a vapore.<br />
conoscenza degli elementi costruttivi e delle caratteristiche principali di una turbina a gas;<br />
principi generali di funzionamento di una turbina a gas;<br />
campi di utilizzazione di una turbina a gas evidenziando il particolare impiego nella propulsione<br />
navale;<br />
applicazioni nel campo automobilistico.<br />
determinare la potenza prodotta da una turbina;<br />
generalità e classificazione delle turbine a gas;<br />
componenti di un impianto con turbina a gas;<br />
ciclo ideale di Joule;<br />
rendimento termodinamico di un ciclo Joule;<br />
ciclo reale;<br />
potenza erogata da una turbina a gas;<br />
metodi per aumentare il rendimento di un ciclo di Joule (rigenerazione, interrefrigerazione );<br />
impianti combinati.<br />
lezione frontale con uso della lavagna per commentare relazioni e leggi fisiche, per eseguire esercizi<br />
applicativi e riportare grafici esplificativi;<br />
uso della lavagna luminosa per la proiezione di lucidi (anche presi dal libro di testo), per rendere<br />
più immediata e completa la comprensione <strong>dei</strong> vari argomenti in studio.<br />
Una maggiore partecipazione alle attività di studio sarà favorita dalla disponibilità al dialogo ed all'apporto<br />
delle conoscenze, esperienze ed abilità <strong>dei</strong> <strong>singoli</strong> allievi.<br />
L'impegno e le conoscenze acquisite dagli studenti, saranno accertate con frequenza ricorrendo a<br />
brevi domande e quesiti con lo scopo di verificare anche i diversi livelli di apprendimento. Tale metodo<br />
eserciterà l'allievo all'esposizione orale senza togliere eccessivo tempo al necessario approfondimento<br />
delle specifiche tematiche.<br />
Le eventuali risposte errate non saranno immediatamente scartate ma messe in relazione con ipotesi e<br />
procedure esatte in modo da favorire la piena interiorizzazione <strong>dei</strong> concetti.<br />
Singoli argomenti da studiare possono diventare oggetto di ricerca e di approfondimento degli allievi<br />
anche riuniti in gruppi. La successiva presentazione all'intera classe consentirà di verificare la capaci-<br />
tà di studio autonomo e di elaborazione acquisita dagli studenti.<br />
Si individuano le strategie idonee al superamento delle difficoltà riscontrate dagli allievi che non<br />
hanno raggiunto gli obiettivi minimi prefissati. Al riguardo sarà effettuato un recupero in orario curriculare,<br />
impegnando alcuni degli studenti che hanno superato la prova in funzione di tutoring.<br />
Nel contempo il restante gruppo classe che non necessita del recupero e non in attività di tutoring sarà<br />
impegnato in un programma di potenziamento per consolidare e migliorare le loro conoscenze.<br />
Svolgeranno approfondimenti su specifici temi oggetto dello studio anche per migliorare la capacità<br />
di elaborazione autonoma. Sarà cura del docente di armonizzare e seguire tali attività.<br />
Le tipologie di prove da proporre devono servire ad accertare il possesso <strong>dei</strong> contenuti disciplinari e<br />
multidisciplinari, a verificare le abilità ossia il comportamento che l’allievo adotta per eseguire un<br />
compito o svolgere un problema e infine ad evidenziare le capacità di operare scelte corrette con rielaborazione<br />
critica:<br />
risoluzione di problemi sia specifici che a carattere multidisciplinare. Le prove saranno strutturate<br />
anche prevedendo l’assunzione da parte dell’allievo di parametri e dati utili allo svolgimento. Si<br />
valuteranno: la comprensione del testo e la scelta delle procedure di calcolo, la correttezza <strong>dei</strong> calcoli,<br />
la precisione <strong>dei</strong> grafici, il corretto uso delle unità di misura, la capacità argomentativi e di analisi<br />
<strong>dei</strong> risultati. Ai vari indicatori saranno assegnanti pesi diversi, utilizzando una scala centenaria per<br />
l’attribuzione del punteggio relativo ai <strong>singoli</strong> indicatori. Una scala di conversione consentirà di tradurre<br />
il punteggio in decimi.<br />
Il tempo assegnato per lo svolgimento di ogni prova sarà di due unità.<br />
livelli di sufficienza:<br />
conoscere gli ambiti di utilizzazione di una turbina a gas;<br />
riconoscere i componenti di un impianto a turbina a gas;<br />
disegnare lo schema di un impianto con turbina a gas;<br />
conoscere le trasformazioni di un ciclo Joule;<br />
determinare la potenza assorbita da una turbina a gas;<br />
indicare i sistemi per aumentare il rendimento;<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 37
Prerequisiti<br />
Obiettivi<br />
Contenuti<br />
Mezzi, strumenti<br />
e sussidi<br />
Verifiche<br />
in itinere<br />
Recupero<br />
Verifica finale<br />
Modulo n°5_ motori a combustione interna<br />
Durata in unità di insegnamento (50 ore)<br />
nozioni di termodinamica, di chimica e di dinamica;<br />
combustibili liquidi;<br />
concetto di potenza;<br />
moduli 5 e 6;<br />
comprendere i principi generali di funzionamento e gli elementi costruttivi <strong>dei</strong> motori a combustione<br />
interna, con particolare riguardo al loro impiego nella propulsione navale;<br />
conoscere il meccanismo della combustione nei motori a c. i. a carburazione e diesel, determinare<br />
la potenza prodotta dai motori a c. i. sia attraverso la forza tangenziale e la pressione media indicata<br />
che attraverso la carica;<br />
conoscere il fenomeno di sovralimentazione, conoscere come avviare i motori diesel, conoscere i<br />
metodi di lubrificazione e di raffreddamento, conoscere le applicazioni <strong>dei</strong> motori diesel nel campo<br />
navale, conoscere l’applicazione della propulsione diesel-elettrica, conoscere i collegamenti<br />
dell’albero motore con l’elica.<br />
generalità sulla costituzione e sul funzionamento di un motore alternativo a c. i.<br />
cicli di funzionamento teorici e reali di motori a carburazione e diesel a 4t e 2t, diagrammi circolari;<br />
combustione e combustibili: aria necessaria per la combustione, preaccensione, detonazione;<br />
potenza: calcolo della potenza attraverso la forza tangenziale e la pressione media, determinazione<br />
della potenza attraverso la carica;<br />
sovralimentazione;<br />
avviamento <strong>dei</strong> motori diesel;<br />
refrigerazione e lubrificazione <strong>dei</strong> motori diesel;<br />
il motore diesel nella propulsione navale;<br />
caratteristiche peculiari <strong>dei</strong> motori a due tempi e a quattro tempi;<br />
la propulsione diesel elettrica<br />
il collegamento elica – impianto motore: la linea d’assi.<br />
lezione frontale con uso della lavagna per commentare relazioni e leggi fisiche, per eseguire esercizi<br />
applicativi e riportare grafici esplificativi;<br />
esercitazioni nel laboratorio di macchine per individuare gli elementi caratteristici e le peculiarità<br />
<strong>dei</strong> diversi tipi di motori;<br />
osservare <strong>singoli</strong> componenti di un motore a combustione interna sia diesel che a carburazione;<br />
osservare lo spaccato di un motore diesel in tutti i suoi elementi, la successione delle fasi ed i<br />
movimenti <strong>dei</strong> vari organi componenti (albero motore, sistema biella manovella, valvole, pompa<br />
d’iniezione…….) ;<br />
determinazione della potenza al freno;<br />
uso della lavagna luminosa per la proiezione di lucidi (anche presi dal libro di testo), per rendere<br />
più immediata e completa la comprensione <strong>dei</strong> vari argomenti in studio.<br />
Una maggiore partecipazione alle attività di studio sarà favorita dalla disponibilità al dialogo ed all'apporto<br />
delle conoscenze, esperienze ed abilità <strong>dei</strong> <strong>singoli</strong> allievi.<br />
L'impegno e le conoscenze acquisite dagli studenti saranno accertate con frequenza ricorrendo a brevi<br />
domande e quesiti con lo scopo di verificare anche i diversi livelli di apprendimento. Tale metodo<br />
eserciterà l'allievo all'esposizione orale senza togliere eccessivo tempo al necessario approfondimento<br />
delle specifiche tematiche.<br />
Le eventuali risposte errate non saranno immediatamente scartate ma messe in relazione con ipotesi e<br />
procedure esatte in modo da favorire la piena interiorizzazione <strong>dei</strong> concetti.<br />
Singoli argomenti da studiare possono diventare oggetto di ricerca e di approfondimento degli allievi<br />
anche riuniti in gruppi. La successiva presentazione all'intera classe consentirà di verificare la capacità<br />
di studio autonomo e di elaborazione acquisita dagli studenti.<br />
Si individuano le strategie idonee al superamento delle difficoltà riscontrate dagli allievi che non<br />
hanno raggiunto gli obiettivi minimi prefissati. Al riguardo sarà effettuato un recupero in orario curriculare,<br />
impegnando alcuni degli studenti che hanno superato la prova in funzione di tutoring.<br />
Nel contempo il restante gruppo classe che non necessita del recupero e non in attività di tutoring sarà<br />
impegnato in un programma di potenziamento per consolidare e migliorare le loro conoscenze.<br />
Svolgeranno approfondimenti su specifici temi oggetto dello studio anche per migliorare la capacità<br />
di elaborazione autonoma. Sarà cura del docente di armonizzare e seguire tali attività.<br />
Le tipologie di prove da proporre devono servire ad accertare il possesso <strong>dei</strong> contenuti disciplinari e<br />
multidisciplinari, a verificare le abilità ossia il comportamento che l’allievo adotta per eseguire un<br />
compito o svolgere un problema e infine ad evidenziare le capacità di operare scelte corrette con rielaborazione<br />
critica:<br />
risoluzione di problemi sia specifici che a carattere multidisciplinare. Le prove saranno struttura-<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 38
Metodi didattici<br />
te anche prevedendo l’assunzione da parte dell’allievo di parametri e dati utili allo svolgimento. Si<br />
valuteranno: la comprensione del testo e la scelta delle procedure di calcolo, la correttezza <strong>dei</strong> calcoli,<br />
la precisione <strong>dei</strong> grafici, il corretto uso delle unità di misura, la capacità argomentativi e di analisi<br />
<strong>dei</strong> risultati. Ai vari indicatori saranno assegnanti pesi diversi, utilizzando una scala centenaria per<br />
l’attribuzione del punteggio relativo ai <strong>singoli</strong> indicatori. Una scala di conversione consentirà di tradurre<br />
il punteggio in decimi.<br />
Il tempo assegnato per lo svolgimento della prova sarà di due unità.<br />
relazione eseguita in classe riguardante la descrizione ed il commento di una o più esercitazioni<br />
svolte nel laboratorio. Lo svolgimento sarà limitato nel numero di righi da utilizzare e prevederà<br />
inoltre adeguato spazio ai disegni esplicativi.<br />
Il punteggio sarà attribuito utilizzando una scala pentenaria con i seguenti descrittori “contenuto e<br />
completezza della trattazione – chiarezza espositiva e capacità di sintesi – elaborazione grafica”, assegnando<br />
ai vari indicatori rispettivamente un peso di 5, 2 e 3 punti. Una scala di conversione consentirà<br />
di tradurre il punteggio totale in decimi.<br />
Il tempo assegnato per lo svolgimento di ogni prova sarà di due unità.<br />
livelli di sufficienza:<br />
conoscere i diversi tipi di motori a combustione interna;<br />
riconoscere le grandezze fondamentali che caratterizzano il funzionamento di un motore a c. i.;<br />
saper disegnare e descrivere il ciclo termodinamico del motore diesel;<br />
conoscere l’importanza della sovralimentazione;<br />
conoscere i principali sistemi di raffreddamento e di lubrificazione;<br />
indicare la tipologia e le principali caratteristiche <strong>dei</strong> motori a c.i. nei vari impieghi in campo<br />
marittimo;<br />
conoscere almeno una formula per il calcolo della potenza fornita da un motore a c.i.;<br />
conoscere la struttura della linea d’assi.<br />
Gli argomenti oggetto di studio, a seconda della loro valenza ed attraverso la partecipazione concreta<br />
degli allievi, sono stati trattati con approcci introduttivi talora a carattere deduttivo-induttivo<br />
ossia facendo precedere ogni lezione esplicativa da argomentazioni per la riflessione e la successiva<br />
deduzione. Tale metodologia si è rivelata più efficace nello studio degli argomenti, in quanto<br />
nella classe si è evidenziato in ogni occasione un clima di fattiva collaborazione, una proficua attività<br />
di sviluppo alla risoluzione <strong>dei</strong> problemi, che nasceva dal contributo di tutti.<br />
In tal modo si sono chiariti e consolidati i percorsi cognitivi e la capacità intuitiva e logica degli<br />
allievi ottenendo un progressivo e ragionato appropriarsi della teoria.<br />
<strong>Attività</strong> di sostegno e di approfondimento e potenziamento<br />
Per quanto riguarda le attività di sostegno e di approfondimento esse hanno avuto come obiettivo<br />
principale il consolidamento effettivo degli argomenti proposti, l’approfondimento delle tematiche<br />
fondamentali ed il potenziamento delle competenze raggiunte dagli allievi.<br />
Infatti per quanto riguarda il sostegno si è data priorità al recupero delle incertezze evidenziate attraverso<br />
lezioni frontali, spiegazioni individuali, esemplificazioni ed esercitazioni.<br />
Per l’approfondimento si è completato lo studio <strong>dei</strong> <strong>singoli</strong> argomenti con integrazioni e ricerche<br />
finalizzate alla costruzione del percorso programmato.<br />
Per il potenziamento si è cercato di avviare allo studio autonomo tutti gli allievi attraverso<br />
sollecitazioni all’applicazione, alla deduzione e all’operatività.<br />
Inoltre, in altre occasioni, per avviare i ragazzi anche allo studio ed alla ricerca individuale ed<br />
autonoma, si è proceduto ad “assegnare” ad essi o a gruppi di essi, di composizione eterogenea,<br />
<strong>singoli</strong> argomenti utili per le successive trattazioni coinvolgendo poi, con la partecipazione integrativa<br />
del docente, l’intera classe sia per l’esplicazione che per l’utilizzo di quanto appreso.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 39
Mezzi e strumenti<br />
Testi in adozione:<br />
Principi di macchine a fluido Renato della Volpe<br />
Impianti motori per la propulsione navale Renato della Volpe<br />
Verifiche<br />
Le verifiche, opportunamente programmate ed attuate durante l’anno scolastico, alla risoluzione<br />
<strong>dei</strong> problemi hanno avuto carattere di prova scritta, prova a risposta singola, interventi spontanei<br />
nell’ambito della discussione degli argomenti.<br />
La prova scritta è consistita sia nel relazionare sugli argomenti proposti che nello svolgere problemi<br />
che richiedevano all’allievo la determinazione di grandezze caratteristiche degli impianti,<br />
l’assunzione di valori, la conoscenza delle procedure di calcolo, l’utilizzo <strong>dei</strong> dati.<br />
Le prove a risposta singola hanno avuto carattere di relazione breve su uno specifico argomento<br />
al fine di rafforzare le conoscenze <strong>dei</strong> segmenti dell’unità didattica.<br />
Sono stati sempre presi in considerazione gli interventi spontanei quali manifestazioni di un apprendimento<br />
partecipato.<br />
Valutazione<br />
Il sistema di valutazione delle prove di verifica scritte, come si rileva dalla programmazione didattica-operativa<br />
presentata inizialmente, si è basato sui seguenti parametri:<br />
1) Comprensione degli enunciati;<br />
2) Individuazione della giusta procedura di calcolo;<br />
3) Corretta utilizzazione <strong>dei</strong> contenuti matematici appresi;<br />
4) Risoluzione del problema;<br />
5) Linearità nel procedimento e sicurezza rielaborativa.<br />
6) Capacità di sintesi ed esposizione linguistica adeguata<br />
7) Corretta esecuzione di grafici e schemi<br />
Tali parametri, a seconda delle tematiche proposte e degli obiettivi specifici programmati, hanno<br />
assunto rilevanza e peso diversi durante l’anno scolastico.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 40
MATEMATICA<br />
Prof.ssa Gaudino Francesca<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI<br />
I contenuti disciplinari, previsti dal progetto sperimentale Nautilus, sono stati sviluppati secondo il<br />
piano di lavoro presentato all’inizio dell’anno scolastico con percorsi formativi organizzati a moduli<br />
e unità didattiche, come di seguito riportato:<br />
MODULI<br />
MODULO 0<br />
Richiami di algebra<br />
MODULO 1<br />
FUNZIONI E LI-<br />
MITI<br />
MODULO 2<br />
CALCOLO DIF-<br />
FERENZIALE (I<br />
<strong>PARTE</strong>)<br />
UNITA’ DIDATTI-<br />
CHE<br />
CONTENUTI COMPETENZE<br />
U.1 Le disequazioni. Le disequazioni di primo e secondo<br />
grado.<br />
Le disequazioni di grado superiore al<br />
secondo e le disequazioni fratte.<br />
I sistemi di disequazioni.<br />
U.1 Le funzioni reali<br />
U.2 Limite e continuità<br />
U.1 La derivata di<br />
una funzione<br />
U.2 Applicazione<br />
delle derivate.<br />
Le disequazioni irrazionali.<br />
Definizione di funzione: Generalità sulle<br />
funzioni.<br />
Campo di esistenza.Intersezioni con<br />
gli assi. Funzione pari e dispari. Studio<br />
del segno.<br />
Approccio intuitivo al concetto di<br />
limite. La definizione di limite. Limite<br />
sinistro e limite destro. Teoremi<br />
fondamentali. Limiti in forma indeterminata.<br />
Continuità e discontinuità<br />
di una funzione. Asintoti.<br />
Definizione e significato geometrico<br />
e fisico di derivata. Teoremi fondamentali.<br />
Derivata di funzioni elementari.<br />
Derivata di funzioni composte<br />
ed inverse. Derivate successive.<br />
Applicazione delle derivate alla geometria.<br />
Applicazione della derivata alla risoluzione<br />
di problemi di fisica.<br />
Saper risolvere vari tipi di equazioni<br />
o disequazioni<br />
Saper definire e classificare le<br />
funzioni. Saper determinare il<br />
campo di esistenza e studiare il<br />
segno di una funzione.<br />
Saper definire il limite di una<br />
funzione, il limite sinistro ed il<br />
limite destro. Saper enunciare le<br />
proprietà ed applicarle al calcolo<br />
di limiti. Saper stabilire se<br />
una funzione è continua e riconoscere<br />
i tipi di discontinuità.<br />
Saper determinare le equazioni<br />
degli asintoti orizzontali, verticali<br />
e obliqui.<br />
Saper definire ed interpretare<br />
geometricamente la derivata di<br />
una funzione. Confrontare derivabilità<br />
e continuità. Saper ricavare<br />
le derivate delle funzioni<br />
elementari. Saper dimostrare i<br />
teoremi per il calcolo delle derivate.<br />
Conoscere le regole di derivazione<br />
della funzione composta<br />
e dell’inversa. Saper calcolare<br />
derivate di ordine superiore al<br />
primo.<br />
Saper utilizzare la derivata per<br />
determinare le equazioni della<br />
tangente e della normale ad una<br />
curva in un punto.<br />
Conoscere l’applicazione delle<br />
derivate nel campo diverso dalla<br />
matematica.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 41
MODULO 3<br />
CALCOLO DIF-<br />
FERENZIALE (II<br />
<strong>PARTE</strong>)<br />
U.1 Teoremi fondamentali<br />
del calcolo differenziale.<br />
U.2 Lo studio di una<br />
funzione.<br />
Teoremi di Rolle, di Lagrange, di<br />
Cauchy, di De L’Hospital solo enunciati.<br />
Funzioni crescenti e decrescenti; massimi<br />
e minimi, concavità, convessità,<br />
punti di flesso.<br />
Rappresentazione grafica di una funzione.<br />
Saper dimostrare i teoremi fondamentali<br />
del calcolo differenziale<br />
e conoscerne l’applicazione.<br />
Saper studiare il segno della derivata<br />
prima e della derivata seconda<br />
per determinare gli intervalli di<br />
crescenza, decrescenza, concavità,<br />
convessità, punti di massimo e<br />
minimo e punti di flesso.<br />
Saper determinare gli elementi<br />
che occorrono per la rappresentazione<br />
grafica di una funzione.<br />
METODOLOGIA<br />
Lezione frontale e lezione discussa. I contenuti sono stati affrontati alternando frequentemente spiegazioni<br />
a momenti in cui gli alunni hanno avuto la possibilità di lavorare sotto la guida<br />
dell’insegnante ed applicare quanto appreso ad esercizi e problemi. Lo studio dell’analisi ha rappresentato<br />
un notevole salto di qualità, richiedendo una vasta ed approfondita conoscenza <strong>dei</strong> metodi<br />
algebrici di base che, purtroppo, non tutti i ragazzi avevano acquisito adeguatamente nel corso degli<br />
anni precedenti; perciò è stato necessario richiamare i prerequisiti e riprendere argomenti già trattati<br />
per dare il giusto peso allo sviluppo della teoria.<br />
Avendo come obiettivo principale quello di “costruire” il grafico di una funzione, si è impostato il<br />
percorso didattico privilegiando un approccio intuitivo ai concetti e alle procedure, finalizzato<br />
all’introduzione degli strumenti necessari al raggiungimento di questo obiettivo.<br />
STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE<br />
Verifiche formative (esercitazioni in classe, sondaggi, colloqui, correzione <strong>dei</strong> compiti).<br />
Verifiche sommative, diversificate come tipologia (prove orali e scritte, quesiti a risposta singola,<br />
quesiti a risposta multipla), attraverso le quali è stato possibile valutare la capacità di analizzare ed<br />
interpretare un testo, la conoscenza <strong>dei</strong> contenuti, le capacità logiche e rielaborative, il controllo <strong>dei</strong><br />
procedimenti risolutivi e l’uso degli strumenti operativi, la capacità di orientarsi nel contesto delle<br />
conoscenze effettuando collegamenti tra i vari temi, la chiarezza nell’esposizione e l’uso del linguaggio<br />
specifico.<br />
Per la valutazione finale, oltre alle indicazioni emerse nelle verifiche, si è tenuto conto <strong>dei</strong> progressi<br />
fatti, della partecipazione, dell’interesse, dell’impegno mostrato e dell’apporto personale al lavoro<br />
comune.<br />
La griglia di valutazione è stata articolata assegnando un punteggio ad ogni esercizio, secondo una<br />
scala centenaria; il punteggio totale indica il livello raggiunto dall’allievo come riportato dalla seguente<br />
tabella:<br />
0-40 Livello 1 Scarso Permangono gravi lacune.<br />
41-54 Livello 2 Mediocre Sono presenti incertezze diffuse.<br />
55-69 Livello 3 Sufficiente Lievi incertezze.<br />
70-85 Livello 4 Buono Preparazione sicura ma imprecisa.<br />
86-100 Livello 5 Ottimo Preparazione completa.<br />
INDICATORI DESCRITTORI DELLE CONOSCENZE E COMPETENZE MINIME<br />
MODULO 1 Saper classificare le funzioni reali in una sola variabile.<br />
Saper determinare il dominio di semplici funzioni reali.<br />
Avere acquisito il concetto di limite e saper dare la definizione in almeno due casi.<br />
Conoscere e saper applicare le proprietà <strong>dei</strong> limiti.<br />
MODULO 2 Sapere la definizione ed il significato geometrico della derivata di una funzione. Conoscere le derivate<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 42
delle funzioni elementari. Saper applicare i teoremi su cui si basano le regole di calcolo con le derivate.<br />
Saper calcolare le derivate di funzioni composte e inverse di media difficoltà. Saper determinare<br />
le equazioni della tangente e della normale ad una curva in un suo punto.<br />
MODULO 3 Saper applicare la regola di De L’Hospital per il calcolo di alcune forme indeterminate.<br />
Saper determinare gli elementi necessari per disegnare il grafico di una funzione: campo di definizione;<br />
studio del segno; intervalli di crescenza e di decrescenza; equazioni degli asintoti; punti di massimo,<br />
minimo e flesso.<br />
OBIETTIVI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI<br />
La classe presenta situazioni differenziate per quanto riguarda l’impegno e le risposte alle sollecitazioni<br />
didattico-educative. Alcuni studenti, motivati e studiosi, hanno sempre seguito con interesse<br />
l’attività didattica sforzandosi costantemente di migliorare i propri livelli di preparazione. Altri, invece,<br />
hanno sempre mostrato un atteggiamento poco costruttivo: scarsa disponibilità al dialogo scolastico,<br />
mancanza di interesse per la materia, approssimazione nel metodo di studio e di lavoro.<br />
L’attività didattica è stata volta a sviluppare le competenze e le capacità di analisi, sintesi e sistemazione<br />
<strong>dei</strong> contenuti, in base alle attitudini di ciascun alunno. Eterogeneo e diversificato è il livello di<br />
apprendimento conseguito dalla classe: la diligenza, l’impegno personale e uno studio metodico<br />
hanno permesso agli alunni del primo gruppo di acquisire, nel complesso, una conoscenza piuttosto<br />
completa e strutturata <strong>dei</strong> temi affrontati e una buona padronanza degli strumenti matematici necessari<br />
per lo studio delle funzioni e per la rappresentazione <strong>dei</strong> loro diagrammi; per gli altri, alla difficoltà<br />
di comprendere e applicare i concetti propri dell’analisi matematica, si è aggiunta una modesta<br />
conoscenza <strong>dei</strong> contenuti e degli strumenti basilari, sia concettuali che algebrici, nonostante i vari<br />
tentativi di coinvolgimento al dialogo educativo.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 43
OBIETTIVI DISCIPLINARI<br />
SICUREZZA E TEORIA DELLA NAVE<br />
Prof. Gaetano Todisco<br />
L'insegnamento di questa disciplina ha avuto come finalità un progredire continuo degli allievi verso la conoscenza<br />
del comportamento della Nave sotto le azioni di forze esterne, la stabilità nell’equilibrio e i movimenti<br />
della Nave.<br />
Gli obiettivi sono stati di carattere:<br />
Cognitivo: Gli allievi conoscono le condizioni di equilibrio della Nave, la stabilità statica e dinamica e gli effetti<br />
dello spostamento e dell’imbarco/sbarco di pesi.<br />
Operativo: Gli allievi sanno valutare situazioni di pericolo per spostamento ed imbarco/sbarco pesi, sanno<br />
valutare gli effetti della coppia inclinante esterna, sanno effettuare il piano di zavorramento della Nave in<br />
funzione <strong>dei</strong> requisiti di sicurezza da osservare.<br />
Le loro competenze rimangono comunque di carattere teorico non essendo supportate da esperienze effettuate<br />
sul campo o su sistemi di simulazione.<br />
Comportamentale: Gli allievi hanno acquisito capacità relazionali, abilità di comprensione e di rielaborazione<br />
critica.<br />
Obiettivi trasversali: Rappresentato gli obiettivi comuni a tutte le discipline ed hanno svolto un ruolo<br />
fondamentale nel processo formativo <strong>dei</strong> giovani. Con il loro raggiungimento si è educato l’allievo al<br />
rispetto delle idee altrui, al rispetto delle regole sociali, alla solidarietà, alla tolleranza e soprattutto alla<br />
formazione di una buona coscienza critica che permetta di operare scelte adeguati in ogni circostanza.<br />
Gli obiettivi su esposti non sono stati raggiunti dalla totalità della classe, alcuni allievi con interesse continuo<br />
ed impegno domestico di rielaborazione ed approfondimento hanno raggiunto un’ottima conoscenza del<br />
programma e l’uso di queste conoscenze per la soluzione <strong>dei</strong> problemi operativi specifici dell’indirizzo. Altri<br />
hanno appena raggiunto gli obiettivi minimi rappresentati da un progresso rispetto alla situazione di partenza,<br />
in relazione alle conoscenze e all'interesse per le problematiche di base relative alla geometria delle carene<br />
dritte e alla stabilità della Nave. Altri ancora, non hanno raggiunto tali risultati.<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI<br />
Il programma è stato sviluppato in linea di massima secondo il piano preventivato con il capitolo più importante<br />
del 4° Modulo. I contenuti e gli obiettivi intermedi sono stati:<br />
MODULO PRIMO (20 ore di lezione)<br />
Carene dritte:<br />
Piano di costruzione, elementi geometrici delle carene dritte, dislocamento, diagrammi delle carene dritte,<br />
variazione dell’immersione al variare della densità dell’acqua, bordo libero e stazza.<br />
MODULO SECONDO (30 ore di lezione)<br />
Stabilità:<br />
Condizione di equilibrio <strong>dei</strong> corpi immersi, momento di stabilità, diagramma di stabilità, prova di stabilità,<br />
stabilità dinamica.<br />
MODULO TERZO (40 ore di lezione)<br />
Spostamento ed imbarco/sbarco pesi:<br />
Variazione d’assetto e di stabilità per spostamento ed imbarco/sbarco pesi, punti neutri, zavorramento e bilanciamento,<br />
riduzione di stabilità per specchi liquidi liberi.<br />
MODULO QUARTO (15 ore di lezione)<br />
Carichi mobili: Carico pendolare; Carico scorrevole; Carico liquido a superficie libera.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 44
Metodi didattici<br />
La tecnica largamente usata nello sviluppo <strong>dei</strong> moduli è stata la lezione frontale insieme alla lezione partecipata<br />
in cui tutti gli studenti erano chiamati a dare contributi personali in risposta a stimoli diversi; ad essi si è<br />
aggiunto l’uso di materiale recuperato da cantieri navali e dall’industria.<br />
La metodologia utilizzata è stata rapportata alla realtà media della classe espressa dai ritmi di apprendimento<br />
e tenuto conto del livello cognitivo e delle competenze raggiunte nel corso del ciclo di studi.<br />
<strong>Attività</strong> di sostegno ed approfondimento<br />
Le attività di sostegno, recupero sono state sviluppate in orario extra scolastico pomeridiano col sistema dello<br />
sportello permettendo un generale recupero delle carenze.. Il lavoro di sostegno è stato attivato ogniqualvolta<br />
la verifica dell’apprendimento ha dato esiti poco soddisfacenti per una parte della classe ed è stato realizzato<br />
in orario curriculare, con ripetizioni di argomenti specifici.<br />
Mezzi e strumenti<br />
La fonte di informazione che gli allievi hanno utilizzato è stata principalmente il libro di testo integrato da<br />
documentazione proveniente da cantieri navali e da un programma di software di simulazione.<br />
Verifiche<br />
Le verifiche sono state realizzate con la classica interrogazione orale, utilissima sia per il controllo<br />
dell’organizzazione del pensiero dell’allievo che della sua esposizione; tali verifiche sono state effettuate in<br />
ogni momento dell’attività scolastica con domande orali riguardanti un ristretto settore modulare non trascurando<br />
l’individuazione di quelle situazioni nelle quali lo studente ha l’opportunità di manifestare se stesso ed<br />
il livello raggiunto nel processo di apprendimento.<br />
La verifica fatta a fine di un ciclo modulare con un test a risposte aperte e semplici esercizi numerici teso a<br />
verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel modulo specifico, mentre le verifiche sommative<br />
hanno mirato al controllo della capacità di ragionamento e di collegamento fra le varie conoscenze acquisite.<br />
Valutazione<br />
La valutazione è un’attività presente in maniera continuativa sia nella progettazione di un modulo o di un intero<br />
percorso curriculare, sia nella sua realizzazione. Nelle verifiche orali, si è tenuto conto, tramite una griglia,<br />
del livello di raggiungimento <strong>dei</strong> seguenti obiettivi: l’acquisizione delle conoscenze, delle competenze<br />
intese come capacità di utilizzazione applicativa delle conoscenze, delle capacità intese come abilità di comprensione<br />
e di esposizione con uso di terminologia specifica. Negli esercizi si è valutato la chiarezza e la logicità<br />
dello sviluppo, la precisione <strong>dei</strong> calcoli.<br />
La valutazione finale sarà formulata tenendo conto della prestazione in confronto ai risultati ottenuti dai<br />
compagni di studio, in riferimento ai criteri stabiliti negli obiettivi didattici, in riferimento al progresso<br />
rispetto alle condizioni di partenza, alla capacità ed ai ritmi di apprendimento.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 45
Obiettivi disciplinari<br />
IMPIANTI TECNICI<br />
Prof. Cosmo Di Schino - Prof. Giuseppe Di Nitto<br />
• Conoscenze<br />
Gli allievi, in merito alla disciplina impianti tecnici conoscono le applicazioni e le funzioni <strong>dei</strong> diversi<br />
impianti tecnici e tecnologici installati su una nave ed indispensabili alla conduzione, governo<br />
e conduzione delle stesse.<br />
In particolare conoscono i cicli di funzionamento e i diversi componenti di un impianto frigorifero<br />
e di un impianto di condizionamento; sono in grado di valutare le implicazioni di tali installazioni<br />
correlate al trasporto <strong>dei</strong> prodotti combustibili (gas), alla conservazione delle merci ed alla determinazione<br />
delle migliori condizioni di lavoro sulla nave.<br />
Conoscono le tecniche ed i sistemi di produzione del gas inerte, la sua utilizzazione nelle cisterne<br />
durante il trasporto e la discarica del petrolio C.O.W. (“crude oil washing”) .<br />
Conoscono vari sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio, le caratteristiche <strong>dei</strong> diversi<br />
agenti estinguenti e gli impianti di spegnimento d’incendio sia di tipo fisso che di tipo mobile.<br />
• Competenze<br />
Sanno leggere ed interpretare schemi, disegni esecutivi degli apparati;<br />
Leggono ed interpretano in modo critico i grafici, le apparecchiature e gli strumenti per il controllo<br />
<strong>dei</strong> vari impianti.<br />
• Capacità<br />
Attraverso adeguati interventi hanno sviluppato capacità cognitive critiche ed elaborative che permettono<br />
un approccio sempre più consapevole ed integrato agli argomenti oggetto di studio. Hanno<br />
inoltre affinato, nella elaborazione collettiva di alcune fasi dell’apprendimento, la capacità di lavoro<br />
di gruppo, rispettando le competenze individuali raggiunte ed arricchendosi di esse.<br />
Contenuti disciplinari<br />
Il modulo previsto nella programmazione didattica (applicazioni di oleodinamica) è stato svolto<br />
parzialmente, anche se , agli allievi ho approntato le nozioni sulla dinamica <strong>dei</strong> fluidi e gli schemi<br />
elementari di funzionamento <strong>dei</strong> principali impianti. Tutti gli altri moduli, sono stati nella quasi totalità<br />
svolti con i necessari approfondimenti ed attraverso un percorso formativo opportunamente<br />
individuato.<br />
Modulo n° 1 – il condizionamento dell’aria -<br />
Prerequisiti: Elementi fondamentali di termodinamica <strong>dei</strong> gas e <strong>dei</strong> vapori, rappresentazione di un<br />
ciclo termodinamico, rappresentazione e lettura di semplici schemi di impianti tecnici redatti con<br />
appropriata simbologia.<br />
- Obiettivi intermedi: conoscere l’importanza del condizionamento ambientale nelle sue diverse<br />
utilizzazioni nel campo marittimo e terrestre (benessere negli ambienti di lavoro, conservazione e<br />
trasporto alimentare,…), conoscere i componenti di un impianto di condizionamento, essere in grado<br />
di leggere lo schema di un impianto di condizionamento individuando i vari componenti installati,<br />
conoscere le nozioni fondamentali indispensabili per l’installazione e la conduzione di un impianto<br />
di condizionamento.<br />
- Settori di contenuto: Le caratteristiche dell'aria umida, i diagrammi psicrometrici, le principali<br />
trasformazioni psicrometriche ed i modi per realizzarle, lo psicrometro, applicazioni dell'aria condi-<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 46
zionata, il carico negli impianti di aria condizionata (il calore e l'umidità), condizionamento con circolazione<br />
d'aria, condizionamento centrale estivo ed invernale dell'aria.<br />
- Mezzi e strumenti: lezione frontale con uso della lavagna e di tabelle, lavagna luminosa per una<br />
più completa lettura di schemi di impianti, libro di testo.<br />
Metodologie di valutazione:<br />
Tipo di verifica: test a risposta singola e multipla, domande a risposta breve, risoluzione di<br />
problemi.<br />
Capacità e conoscenze da accertare: conoscere i componenti di un impianto e la loro funzione,<br />
essere in grado di leggere i diversi schemi giustificando le soluzioni adottate, rappresentare i<br />
cicli ed indicare i criteri per la progettazione di un impianto, essere in grado di svolgere degli<br />
esercizi applicativi per la determinazione delle grandezze fisiche caratteristiche dell’impianto<br />
anche facendo uso delle tabelle.<br />
Livello di sufficienza: conoscere l’importanza del condizionamento e le diverse applicazioni,<br />
conoscere i componenti di un impianto di condizionamento, essere in grado di leggere lo<br />
schema di un impianto di condizionamento individuando i vari componenti installati.<br />
Modalità e tempi di recupero: è previsto durante lo studio delle singole unità didattiche un breve<br />
ripasso degli argomenti inerenti la lezione precedente valutabile intorno al 10% delle ore occorrenti<br />
allo svolgimento dell’unità didattica.<br />
Modulo n° 2 – il gas inerte –<br />
Prerequisiti: Simboli chimici e caratteristiche <strong>dei</strong> gas presenti nell’aria e <strong>dei</strong> combustibili gassosi,<br />
rappresentazione grafica e lettura del diagramma di infiammabilità.<br />
- Obiettivi : Conoscere le caratteristiche chimiche del gas inerte e le diverse applicazioni nella<br />
prevenzione degli incendi sulle navi, confrontare la qualità del gas inerte derivato dal fumaiolo delle<br />
caldaie principali (turbonavi) e dai gas di combustione <strong>dei</strong> motori Diesel, conoscere il processo di<br />
produzione del gas inerte ed i componenti di un generatore autonomo.<br />
- Settori di contenuto: I generatori autonomi di gas inerte, i principali impieghi del gas inerte e <strong>dei</strong><br />
generatori autonomi del gas inerte.<br />
- Mezzi e strumenti: lezione frontale con uso della lavagna e di tabelle, lavagna luminosa per una<br />
più completa lettura di schemi di impianti, libro di testo.<br />
Metodologie di valutazione:<br />
Tipo di verifica: Interrogazione.<br />
Capacità e conoscenze da accertare: Conoscere le caratteristiche chimiche del gas inerte e le<br />
diverse applicazioni nella prevenzione degli incendi sulle navi, confrontare la qualità del gas<br />
inerte derivato dal fumaiolo delle caldaie principali (turbonavi) e dai gas di combustione <strong>dei</strong><br />
motori Diesel, conoscere il processo di produzione del gas inerte ed i componenti di un generatore<br />
autonomo, essere in grado di disegnare lo schema di un generatore autonomo di gas inerte<br />
utilizzando la simbologia appropriata.<br />
Livello di sufficienza: Conoscere le caratteristiche chimiche del gas inerte e le diverse applicazioni<br />
nella prevenzione degli incendi sulle navi, confrontare la qualità del gas inerte derivato<br />
dal fumaiolo delle caldaie principali (turbonavi) e dai gas di combustione <strong>dei</strong> motori Diesel,<br />
conoscere il processo di produzione del gas inerte ed i componenti di un generatore autonomo.<br />
Simulazione del funzionamento di un impianto a gas inerte al computer.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 47
Modalità e tempi di recupero: è previsto durante lo studio delle singole unità didattiche un breve<br />
ripasso degli argomenti inerenti la lezione precedente valutabile intorno al 10% delle ore occorrenti<br />
allo svolgimento dell’unità didattica.<br />
Modulo n° 3 – il lavaggio delle cisterne con greggio di petrolio –<br />
Prerequisiti:. Elementi fondamentali di chimica e macchine<br />
- Obiettivi : prendere coscienza sia del pericolo di disastro ambientale e della sicurezza della vita<br />
in mare legato al trasporto di prodotti petroliferi, essere in grado di valutare le situazioni di pericolo<br />
legate alla composizione <strong>dei</strong> gas contenuti nella cisterna ed individuare le strategie operative per<br />
ovviarvi nel pieno rispetto della normativa vigente, conoscere i principi di funzionamento degli analizzatori<br />
di gas.<br />
- Settori di contenuto: L'infiammabilità di miscele di aria e gas di greggio di petrolio (studio dell'infiammabilità<br />
di una miscela di aria e di gas di greggio di petrolio, considerazioni sul diagramma<br />
d'infiammabilità), il lavaggio delle cisterne con greggio di petrolio (C.O.W.), gli analizzatori <strong>dei</strong> gas<br />
(principi di funzionamento).<br />
- Mezzi e strumenti: lezione frontale con uso della lavagna e di tabelle, lavagna luminosa per una<br />
più completa lettura di schemi di impianti, libro di testo.<br />
Metodologie di valutazione:<br />
Tipo di verifica: test a risposta singola e multipla, domande a risposta breve.<br />
Capacità e conoscenze da accertare: prendere coscienza delle possibili cause<br />
dell’inquinamento marino (a volte un vero disastro ambientale) e della sicurezza della vita in<br />
mare a seguito del trasporto di prodotti petroliferi, essere in grado di disegnare il diagramma<br />
di infiammabilità, essere in grado di valutare le situazioni di pericolo legate alla composizione<br />
<strong>dei</strong> gas contenuti nella cisterna ed individuare le strategie operative per ovviarvi nel pieno<br />
rispetto della normativa vigente, conoscere i principi di funzionamento degli analizzatori di<br />
gas<br />
Livello di sufficienza: prendere coscienza delle possibili cause dell’inquinamento marino (a<br />
volte un vero disastro ambientale) e della sicurezza della vita in mare a seguito del trasporto<br />
di prodotti petroliferi, essere in grado di valutare le situazioni di pericolo legate alla composizione<br />
<strong>dei</strong> gas contenuti nella cisterna, essere in grado di spiegare il diagramma di infiammabilità,<br />
conosce la procedura per effettuare il lavaggio delle cisterne ed il principio di funzionamento<br />
delle macchinette lavatrici.<br />
Modalità e tempi di recupero: è previsto durante lo studio delle singole unità didattiche un breve<br />
ripasso degli argomenti inerenti la lezione precedente valutabile intorno al 10% delle ore occorrenti<br />
allo svolgimento dell’unità didattica.<br />
Modulo n°4 – La refrigerazione –<br />
Prerequisiti:. Elementi fondamentali di termodinamica <strong>dei</strong> gas e <strong>dei</strong> vapori, rappresentazione di un<br />
ciclo termodinamico, rappresentazione e lettura di semplici schemi di impianti tecnici redatti con<br />
appropriata simbologia.<br />
- FRIGORIFERI A COMPRESSIONE-<br />
Documento della classe 5 a - Obiettivi intermedi: conoscere le diverse utilizzazioni e l’importanza della refrigerazione sia<br />
nel campo marittimo che nel campo terrestre, conoscere i componenti di un impianto frigorifero a<br />
compressione, essere in grado di leggere lo schema di un impianto frigorifero a compressione indi-<br />
C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 48
viduando i vari componenti installati, conoscere i vari tipi di fluidi frigorigeni utilizzati nella refrigerazione,<br />
conoscere le nozioni fondamentali indispensabili per l’installazione e la conduzione di<br />
un impianto frigorifero.<br />
- Settori di contenuto: L'impianto frigorifero a compressione, il ciclo limite della macchina frigorifera<br />
a compressione, cicli per aumentare il coefficiente di effetto frigorifero, ciclo reale della macchina<br />
frigorifera, i dati che caratterizzano un impianto frigorifero, la formazione della brina e lo<br />
sbrinamento, i fluidi frigorigeni, i componenti di un impianto frigorifero (il compressore, il condensatore,<br />
la valvola regolatrice, l'evaporatore).<br />
- Mezzi e strumenti: lezione frontale con uso della lavagna e di tabelle, lavagna luminosa per una<br />
più completa lettura di schemi di impianti, libro di testo, esercitazioni di laboratorio con l’ausilio<br />
del banco “impianto di condizionamento”, visite guidate ad impianti di refrigerazione esistenti nel<br />
Comune di Gaeta (P.I.A.).<br />
–POMPA DI CALORE -<br />
- Obiettivi intermedi: conoscere l’importanza, i vantaggi e le diverse utilizzazione di una pompa<br />
di calore nel condizionamento ambientale, conoscere i componenti di un impianto a pompa di calore<br />
ed essere in grado di leggere lo schema di un impianto individuando i vari componenti installati.<br />
- Settori di contenuto: Ciclo limite di una pompa di calore, alcune applicazioni della pompa di calore<br />
con possibilità di funzionamento invernale ed estivo.<br />
- Mezzi e strumenti: lezione frontale con uso della lavagna e di tabelle, lavagna luminosa per una<br />
più completa lettura di schemi di impianti, libro di testo.<br />
- FRIGORIFERI AD ASSORBIMENTO -<br />
- Obiettivi intermedi: conoscere l’importanza, i vantaggi e le applicazioni di un impianto frigorifero<br />
ad assorbimento, conoscere i componenti di un impianto frigorifero ad assorbimento ed essere<br />
in grado di leggere lo schema di un impianto individuando i vari componenti installati, conoscere i<br />
vari tipi di fluidi frigorigeni utilizzati.<br />
- Settori di contenuto: Impianto frigorifero ad assorbimento ad ammoniaca, impianto frigorifero ad<br />
assorbimento a bromuro di litio, alcune applicazioni <strong>dei</strong> frigoriferi ad assorbimento.<br />
- Mezzi e strumenti: lezione frontale con uso della lavagna e di tabelle, lavagna luminosa per una<br />
più completa lettura di schemi di impianti, libro di testo.<br />
Metodologie di valutazione:<br />
Tipo di verifica: test a risposta singola e multipla, domande a risposta breve, risoluzione di<br />
problemi.<br />
Capacità e conoscenze da accertare: conoscere i più diffusi sistemi industriali per produrre il<br />
freddo ed i fluidi frigorigeni utilizzati, conoscere l’uso di tecnologie alternative per la refrigerazione<br />
ed il riscaldamento ambientale (recupero energetico), conoscere i componenti di un<br />
impianto e la loro funzione, essere in grado di leggere i diversi schemi giustificando le soluzioni<br />
adottate, rappresentare i cicli ed indicare i criteri per la progettazione di un impianto, essere<br />
in grado di svolgere degli esercizi applicativi per la determinazione del C.O.P. e di altre<br />
grandezze fisiche caratteristiche dell’impianto anche facendo uso delle tabelle.<br />
Livello di sufficienza: conoscere l’importanza della refrigerazione e le diverse utilizzazione,<br />
conoscere i componenti di un impianto frigorifero a compressione, essere in grado di leggere<br />
lo schema di un impianto frigorifero e di una pompa di calore individuando i vari componenti<br />
installati e conoscere i diversi fluidi frigorigeni utilizzati.<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 49
Modalità e tempi di recupero: è previsto durante lo studio delle singole unità didattiche un breve<br />
ripasso degli argomenti inerenti la lezione precedente valutabile intorno al 10% delle ore occorrenti<br />
allo svolgimento dell’unità didattica.<br />
Modulo n° 5 – applicazioni dell’oleodinamica -<br />
Prerequisiti: Nozioni di dinamica <strong>dei</strong> fluidi, principi di funzionamento delle pompe e <strong>dei</strong> motori oleodinamici,<br />
simbologia <strong>dei</strong> componenti di un impianto oleodinamico, lettura di schemi oleodinamici.<br />
– LE TIMONERIE IDRAULICHE -<br />
- Obiettivi intermedi: conoscere l’importanza ed i vantaggi dell’oleodinamica per l’azionamento<br />
di un timoneria, individuare i componenti di un circuito oleodinamico e comprenderne il principio<br />
di funzionamento, normativa Solas.<br />
- Settori di contenuto: Schema elementare di funzionamento di una timoneria, gli agghiacci idraulici,<br />
le unità di potenza, i sistemi di comando e di controllo delle macchine di governo, modi per<br />
isolare automaticamente il sistema di azionamento in avaria e continuare a governare con il sistema<br />
integro, le timonerie idrauliche minori.<br />
Mezzi e strumenti: lezione frontale con uso della lavagna e di tabelle, lavagna luminosa per una più<br />
completa lettura di schemi di impianti, libro di testo.<br />
Modulo n°6 – Sentina Incendio e Zavorra<br />
Classificazione degli incendi, lo sviluppo dell'incendio, il carico d'incendio, gli impianti di rivelazione<br />
e di segnalazione d'incendio (impianto di segnalazione a fumo - impianto di segnalazione<br />
elettrica - rilevatore di fumo di tipo ottico), gli agenti estinguenti e le loro caratteristiche (acqua -<br />
schiuma - anidride carbonica - gas inerte -vapore d'acqua - polvere chimica secca - polveri secche -<br />
idrocarburi alogenati), gli impianti di spegnimento d'incendio springlers. Cenni di linee sentina e<br />
zavorra e impianti ausiliari d’emergenza.<br />
Metodi didattici<br />
Gli argomenti oggetto di studio a seconda della loro valenza sono stati trattati con approcci introduttivi<br />
talora a carattere deduttivo-induttivo ossia facendo precedere ogni lezione esplicativa da argomentazioni<br />
per la riflessione e la successiva deduzione, attraverso la partecipazione degli allievi.<br />
Tale metodologia si è rivelata più efficace nello studio di taluni argomenti, in quanto nella classe si<br />
è evidenziato in ogni occasione un clima di fattiva collaborazione alla risoluzione <strong>dei</strong> problemi,<br />
un’attività di sviluppo che nasceva dal contributo di ciascuno e dagli apporti di tutti attraverso i quali<br />
si sono chiariti e consolidati i percorsi cognitivi e la capacità intuitiva e logica degli allievi.<br />
In tal modo si è ottenuto un progressivo e ragionato appropriarsi della teoria.<br />
<strong>Attività</strong> di sostegno e di approfondimento e potenziamento<br />
Per quanto riguarda le attività di sostegno e di approfondimento esse sono state scarse in quanto le<br />
notevoli assenze non hanno permesso un consolidamento effettivo degli argomenti proposti,<br />
l’approfondimento delle tematiche fondamentali ed il potenziamento delle competenze.<br />
Infatti per quanto riguarda il sostegno si è data priorità al recupero delle incertezze evidenziate attraverso<br />
lezioni frontali, spiegazioni individuali, esemplificazioni ed esercitazioni.<br />
Per il potenziamento si è cercato di avviare allo studio autonomo tutti gli allievi attraverso sollecitazione<br />
all’applicazione, alla deduzione e all’operatività.<br />
Inoltre, in altre occasioni, per avviare i ragazzi anche allo studio ed alla ricerca individuale ed autonoma<br />
si è proceduto ad “assegnare” ad essi o a gruppi di essi, di composizione eterogenea, <strong>singoli</strong><br />
argomenti utili per le successive trattazioni coinvolgendo poi, con la partecipazione integrativa del<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 50
docente, l’intera classe sia per l’esplicazione che per l’utilizzo di quanto appreso hanno dato risultati<br />
sono stati modesti.<br />
Verifiche<br />
Le verifiche opportunamente programmate, effettuate durante ogni unità didattica, hanno avuto<br />
carattere di prova scritta, prova a risposta singola e multipla, interventi spontanei nell’ambito<br />
della discussione degli argomenti.<br />
La prova scritta è consistita sia nel relazionare sugli argomenti proposti che nello svolgere<br />
problemi che richiedevano all’allievo la determinazione di grandezze caratteristiche degli impianti,<br />
l’assunzione di valori, la conoscenza delle procedure di calcolo, l’utilizzo <strong>dei</strong> dati.<br />
Le prove a risposta singola e multipla hanno avuto carattere di relazione breve su uno specifico<br />
argomento al fine di rafforzare le conoscenze <strong>dei</strong> segmenti dell’unità didattica.<br />
Sono stati sempre presi in considerazione gli interventi spontanei quali manifestazioni di un apprendimento<br />
partecipato.<br />
Mezzi e strumenti: Testi in adozione:<br />
La prevenzione degli incendi nelle applicazioni navali (vol.2) Corradino Ciampa<br />
Ventilazione, refrigerazione, condizionamento dell’aria (vol.3) Corradino Ciampa<br />
I servizi tecnologici (vol.4) Corradino Ciampa<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 51
EDUCAZIONE FISICA<br />
Prof. Nicola Riciniello<br />
OBIETTIVI DISCIPLINARI<br />
1) Il potenziamento delle capacità condizionali;<br />
2) Il potenziamento delle capacità coordinative;<br />
3) Il consolidamento del carattere , della socialità e del senso civico;<br />
4) La conoscenza e la pratica delle attività sportive;<br />
5) Le informazioni fondamentali della salute e sulla prevenzione degli infortuni.<br />
CONOSCENZE TEORICHE<br />
Gli studenti dimostrano di conoscere le principali regole di gioco della pallavolo, pallacanestro,<br />
pallamano, calcio e sanno descrivere in linea generale le specialità dell’atletica leggera, alcune<br />
norme basilari di prevenzione degli infortuni, traumatologia, pronto soccorso .<br />
COMPETENZE PRATICHE<br />
Gli studenti , attraverso un impegno scolastico differenziato , riscontrabile dalle valutazioni individuali<br />
, sanno eseguire esercizi semplici o combinati . Sanno applicare le tecniche di base alle specialità<br />
della atletica leggera per le quali è stato possibile esercitarsi negli impianti a disposizione .<br />
Inoltre, gli studenti sanno praticare alcune discipline individuali e di squadra programmate nel<br />
piano di lavoro annuale .<br />
CAPACITA ‘<br />
Gli studenti dimostrano di affinare le proprie capacità fisico-motorie , sia in regime aerobico<br />
che anaerobico. Inoltre dimostrano la capacità di relazionarsi all’interno di gruppi omogenei e disomogenei<br />
in situazioni diverse, rispettando le regole di gioco delle diverse discipline sportive .<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI<br />
I contenuti disciplinari sono stati sviluppati integralmente secondo il piano di lavoro presentato<br />
all’inizio dell’anno scolastico per i moduli n° 1-2-4 ; mentre per il modulo n° 3 , i<br />
contenuti sono stati sviluppati parzialmente . I percorsi formativi sono stati organizzati<br />
modularmente ed a unità didattiche .<br />
MODULO 1 – ANALISI DELLA SITUAZIONE DI <strong>PARTE</strong>NZA ( peso = 25/100 – 1°<br />
quadrimestre )<br />
U.D. 1.1 ATTIVITA’ DI ACCOGLIENZA E VERIFICA DELLA SITUAZIONE INIZIALE<br />
A) Conoscenza degli alunni attraverso colloqui individuali e di gruppo con l’insegnante<br />
B) Visita degli impianti sportivi a disposizione<br />
C) Giochi propedeutici e presportivi<br />
U.D. 1.2 TESTS D’INGRESSO<br />
A) Potenza parete addominale : chiusura massima raccolta 30”<br />
B) Resistenza generale : 1600 metri<br />
C) Velocità 30 m<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 52
MODULO 2 – POTENZIAMENTO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI ( peso =<br />
25/100 1° / 2° quadrimestre )<br />
U.D. 2.1 TOLLERARE UN CARICO DI LAVORO PER UN TEMPO PROLUNGATO<br />
A) Corse su distanze varie con ritmo alterno .<br />
B) Controllo della respirazione .<br />
U.D. 2.2 VINCERE RESISTENZE A CARICO NATURALE E/O CON CARICO ADDIZIO-<br />
NALE<br />
A) Esercitazioni a corpo libero con o senza sovraccarico in forma statica e dinamica .<br />
U.D. 2.3 COMPIERE AZIONI SEMPLICI E/O COMPLESSE NEL PIU’ BREVE TEMPO<br />
POSSIBILE<br />
A) Esercizi specifici di corsa .<br />
B) Potenziamento specifico degli arti inferiori e superiori .<br />
U.D. 2.4 ESEGUIRE MOVIMENTI CON L’ESCURSIONE ARTICOLARE PIU’ AMPIA<br />
POSSIBILE<br />
A) Esercitazioni a corpo libero .<br />
U.D. 2.5 USO DEI GIOCHI SPORTIVI AL FINE DI MIGLIORARE LE CAPACITA’ CONDI-<br />
ZIONALI .<br />
MODULO 3 – POTENZIAMENTO DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE ( peso =<br />
25/100 – 2° quadrimestre )<br />
U.D. 3.1 REALIZZARE MOVIMENTI COMPLESSI ADEGUATI ALLE DIVERSE SITUA-<br />
ZIONI SPAZIO-<br />
TEMPORALI<br />
A) Esercitazioni a corpo libero e/o con attrezzi al fine di migliorare la destrezza .<br />
U.D. 3.3 USO DEI GIOCHI SPORTIVI , AL FINE DI MIGLIORARE LE CAPACITA’ CO-<br />
ORDINATIVE ( coordinazione , equilibrio , destrezza )<br />
MODULO 4 – CONOSCENZA DEGLI ASPETTI TECNICO-TATTICI DEI GIOCHI<br />
SPORTIVI E DI ALCUNE SPECIALITA’ DELL’ATLETICA LEGGERA ( peso =<br />
25/100 – 2° quadrimestre )<br />
U.D. 4.2 PALLACANESTRO<br />
A) Aspetti tecnici <strong>dei</strong> fondamentali individuali<br />
U.D. 4.3 CALCIO A 5<br />
A) Fondamentali di squadra<br />
U.D. 4.4 ATLETICA LEGGERA<br />
A) Corse<br />
B) Salti<br />
C) Lanci<br />
METODI DIDATTICI<br />
Gli argomenti delle unità didattiche sono stati trattati secondo il seguente schema:<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 53
A) Con lezioni di tipo frontale nella proposta di lavori allenanti le varie capacità fisicomotorie<br />
e nella proposta di attività in cui è fondamentale l’acquisizione di tecniche ginnico-sportive<br />
specifiche.<br />
B) Con gruppi di lavoro nella proposta di esercitazioni individualizzate, nell’ambito della<br />
stessa disciplina o tra diverse discipline sportive .<br />
C) Con approfondimenti in classe relativi agli argomenti teorici .<br />
D) Con esercitazioni didattiche atte a creare situazioni il più possibile diverse, dal facile al<br />
difficile .<br />
ATTIVITA’ DI SOSTEGNO E DI APPROFONDIMENTO<br />
Come attività di approfondimento va segnalata la partecipazione di alcuni studenti alle varie<br />
fasi <strong>dei</strong> giochi sportivi studenteschi e alle attività sportive di istituto . La motivazione che giustifica<br />
l’inserimento di queste attività nella relazione finale , deriva dal fatto che pur essendo<br />
lasciate alla personale disponibilità degli alunni , determinano per coloro che le praticano un<br />
arricchimento delle conoscenze , competenze e capacità .<br />
VERIFICHE<br />
Le verifiche sono state effettuate attraverso misurazioni obiettive di conoscenze, capacità fisiche<br />
e competenze tecniche ed inoltre dalla valutazione descrittiva, tesa all’osservazione<br />
dell’impegno e della partecipazione di ogni singolo alunno durante le lezioni .<br />
VALUTAZIONE<br />
I parametri di cui si è tenuto conto nella valutazione sono:<br />
1) Partecipazione alle attività pratiche ed impegno di lavoro.<br />
2) Stato di efficienza fisica raggiunta rispetto alle condizioni di partenza, rispetto ai risultati<br />
realizzati dalla globalità della classe .<br />
Il criterio di valutazione intermedia per ogni singolo modulo ha tenuto conto degli indicatori<br />
descritti nel seguente modo:<br />
MODULO 1<br />
a) 60/100 del voto complessivo dell’indicatore n° 1 ,<br />
b) 40/100 del voto complessivo dell’indicatore n° 2.<br />
MODULO 2<br />
a) 60/100 del voto complessivo dell’indicatore n° 1 ,<br />
b) 40/100 del voto complessivo dell’indicatore n° 2.<br />
MODULO 3<br />
a) 100/100 del voto complessivo dell’indicatore n° 1 .<br />
MODULO 4<br />
a) 60/100 del voto complessivo dell’indicatore n° 1,<br />
b) 40/100 del voto complessivo dell’indicatore n° 2 .<br />
Il criterio di valutazione finale ha tenuto conto della media <strong>dei</strong> voti espressi per ogni singolo<br />
modulo svolto durante l’anno scolastico. Questo criterio di valutazione , privilegia la partecipazione<br />
e l’impegno <strong>dei</strong> discenti nelle varie attività svolte, rispetto alle conoscenze, capacità e<br />
competenze personali. Infatti si ritiene più formativa l’attenzione posta dagli alunni nei confronti<br />
della materia rispetto allo stato di efficienza che può essere facilmente condizionato dal<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 54
tipo di attività motoria praticata più o meno dagli studenti in orario extrascolastico. Tale criterio,<br />
comunque, non penalizza i ragazzi che hanno ottenuto brillanti prestazioni nelle prove di<br />
valutazione pratica e, nello stesso tempo, hanno mostrato una buona partecipazione ed impegno<br />
durante l’intero anno scolastico.<br />
1 – ud 1.1<br />
1 – ud 1.2<br />
2 – ud 2.1<br />
ud 2.2<br />
ud 2.3<br />
ud 2.4<br />
ud 2.5<br />
3 – ud 3.1<br />
ud. 3.3<br />
4 – ud 4.2<br />
ud 4.3<br />
ud 4.4<br />
MEZZI E STRUMENTI<br />
MODULO MEZZO O STRUMENTO FUNZIONE<br />
Colloqui individuali e di gruppo – Visita agli impianti sportivi<br />
– <strong>Attività</strong> di gioco - Palloni<br />
Tests fisico-motori<br />
Corpo libero – Pista di Atletica Leggera – Cronometro –<br />
Palloni<br />
Esercitazioni individuali e di gruppo<br />
Corpo libero – Pista di Atletica Leggera – Cronometro –<br />
Ostacoli – Palloni – Buca per il salto in lungo – Campi e<br />
attrezzature annesse per i giochi sportivi<br />
Esercitazioni individuali e di gruppo<br />
Corpo libero – Palloni – Campi e attrezzature annesse per i<br />
giochi sportivi – Ostacoli - Cronometro<br />
Esercitazioni individuali e di gruppo – interventi teoricopratici<br />
dell’insegnante<br />
Corpo libero – Pista di Atletica Leggera – Cronometro –<br />
Buca per il salto in lungo – Ostacoli – Disco – Palla di ferro<br />
Conoscenza degli alunni ed illustrazione della<br />
programmazione annuale . Conoscenza delle<br />
strutture e delle attrezzature a disposizione .<br />
Verifica delle abilità motorie di base .<br />
Analisi delle capacità fisico – motorie di partenza<br />
.<br />
Vincere resistenze a carico naturale .<br />
Compiere azioni semplici e/o complesse nel<br />
più breve tempo possibile .<br />
Tollerare un carico di lavoro per un tempo prolungato.<br />
Eseguire movimenti con l’escursione articolare<br />
la più ampia possibile .<br />
Realizzare movimenti complessi adeguati alle<br />
diverse situazioni spazio-temporali .<br />
Conoscenza degli aspetti tecnico-tattici di alcune<br />
specialità dell’Atletica Leggera e di alcuni<br />
giochi sportivi .<br />
Documento della classe 5 a C - Anno scolastico 2007 - 2008 Pag 55
RELIGIONE<br />
prof. Emanuale AVALLONE<br />
Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità:<br />
• Conoscenza delle grandi tappe del cammino religioso dell’umanità;<br />
• Comprensione delle specificità dell’esperienza di Dio nella tradizione cristiana;<br />
• Conoscenza del significato cattolico della Chiesa e le principali tappe nella sua storia;<br />
• Conoscenza del rapporto <strong>dei</strong> cristiani con la società e lo Stato;<br />
• Confronto con la visione cristiana dell’uomo e della società;<br />
• Conoscenza delle molteplici forme del linguaggio religioso.<br />
Metodologia<br />
Metodo della correlazione, rapporto tra le esigenze formative e la conoscenza oggettiva del dato religioso,<br />
e metodo del confronto.<br />
Sussidi<br />
Libro di testo:<br />
M. R. POGGIO- F. MONTAGNINI: Percorsi di religione cattolica, vol. unico, ed. Paravia.<br />
Quaderno, fotocopie, audiovisivi, Bibbia, documenti ecclesiastici.<br />
Verifica e valutazione:<br />
La verifica dell’apprendimento è stata fatta con modalità differenziate tenendo presente il grado di<br />
difficoltà degli argomenti, l’orario scolastico, l’interdisciplinarietà.<br />
In particolare sono stati utilizzati i seguenti strumenti:<br />
• Interventi spontanei di chiarimento;<br />
• Temi con uso delle fonti;<br />
• Ricerche interdisciplinari;<br />
• Interrogazioni orali in classe;<br />
Argomenti svolti:<br />
.<br />
• Rapporto tra regno di Dio, chiesa e mondo;<br />
• Il Kerygma e l’evangelizzazione oggi;<br />
• La coscienza ecclesiale nel Concilio Vaticano II;<br />
• Rapporto tra fede, scienza e sviluppo tecnologico;<br />
• Rivoluzione industriale, insegnamento sociale della Chiesa ed economia consolidale;<br />
• L’impegno <strong>dei</strong> credenti nella politica, per la pace, la solidarietà e i diritti dell’uomo;<br />
• L’etica della vita: le sfide della bioetica e delle tecnologie avanzate applicate alla ricerca;<br />
• La ricerca del senso nella vita nell’ottica della donatività relazionale.<br />
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