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Motore asincrono -- campo magnetico rotante (diportisti)

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Campi magnetici rotanti<br />

Una delle proprietà più caratteristiche dei sistemi polifasi è quella di generare in determinate<br />

condizioni un <strong>campo</strong> di intensità costante la cui direzione ruota in un piano con moto uniforme,<br />

chiamato anche <strong>campo</strong> <strong>magnetico</strong> <strong>rotante</strong> del tutto simile a quello che può essere ottenuto con la<br />

rotazione materiale di un magnete.<br />

La scoperta di questa proprietà di eccezionale importanza costituisce una gloria italiana legata al<br />

nome di Galileo Ferraris. Si consideri in primo luogo una bobina fissa dello spazio e percorsa da<br />

una corrente alternata sinusoidale: essa crea nel suo centro O un <strong>campo</strong> <strong>magnetico</strong> alternativo<br />

sinusoidale la cui direzione coincide con l'asse della bobina. Le alterne vicende di questo <strong>campo</strong><br />

Fig. 1 - Per definire le due componenti<br />

rotatorie di un <strong>campo</strong> alternativo.<br />

vengono perfettamente riprodotte<br />

considerando due vettori D ed S di eguale<br />

ampiezza, simmetricamente disposti rispetto<br />

all'asse della bobina, come in fig. 1, e<br />

ruotanti in versi opposti con la stessa<br />

velocità angolare ω, il primo verso destra<br />

ed il secondo verso sinistra : la risultante H<br />

di questi due vettori si mantiene<br />

costantemente diretta lungo l'asse della<br />

bobina, ma il suo valore varia ciclicamente<br />

da zero ad un massimo in un verso, per<br />

ritornare successivamente da questo<br />

massimo a zero e ripetere le stesse vicende<br />

1<br />

nel verso opposto.


Precisamente questa risultante si annulla quando i due vettori rotanti si trovano direttamente<br />

opposti in D 0 C 0 , o nella posizione inversa, e raggiunge il valore massimo, diretto ad esempio<br />

verso destra, quando si incrociano in D 1 S 1 : viceversa si ha il massimo valore negativo, diretto<br />

verso sinistra quando i due vettori rotanti si incrociano in D 2 S 2 . Indicando con t il tempo contato<br />

a partire dall'istante in cui il vettore D passa in D 0 ed il vettore S in S 0 i due angoli fra D 0 e D e<br />

fra S 0 ed S hanno entrambi il valore ω • t ; corrispondentemente risultante dei due vettori D e S<br />

ha il valore istantaneo<br />

( ω ⋅t<br />

) + S ⋅ sen(<br />

ω ⋅t<br />

) = 2<br />

⋅D<br />

⋅ sen(<br />

t )<br />

H = D ⋅ sen<br />

ω ⋅<br />

Questa relazione dimostra che la risultante di due vettori di eguale ampiezza e rotanti in versi<br />

opposti con velocità angolare costante, è un vettore alternativo di ampiezza doppia, il quale<br />

varia con legge sinusoidale compiendo un periodo ad ogni giro dei due vettori componenti.<br />

Viceversa ad ogni vettore alternativo avente una direzione fissa nello spazio, si possono<br />

sostituire due vettori di ampiezza eguale e costante pari alla metà del valore massimo del vettore<br />

alternativo, rotanti nel piano, attorno all'origine con velocità angolare costante in versi opposti.<br />

I due vettori rotanti prendono il nome di componenti rotatorie del vettore alternativo<br />

rispettivamente destrogira e sinistrogira o più brevemente destra e sinistra.<br />

La rappresentazione di un <strong>campo</strong> alternativo mediante le sue componenti rotatorie destra e<br />

sinistra ha il pregio fondamentale di fornire la immagine completa oltreché dei valori istantanei<br />

anche della direzione in cui il <strong>campo</strong> alternativo effettivamente agisce.<br />

2


In queste rappresentazioni si conviene di segnare le due componenti rotatorie nella posizione che<br />

esse attraversano nell'istante t = 0. Si voglia rappresentare ad esempio un <strong>campo</strong> alternativo: di<br />

ampiezza H M e pulsazione ω = 2 • π • f agente nella direzione X segnata in fig. 2. Se si assume<br />

come origine dei tempi l'istante in cui il <strong>campo</strong> alterno passa per il valore zero, l'espressione<br />

analitica di tutti i valori istantanei che esso assume nel tempo è data dalla relazione<br />

H = H M sen(ω• t). Prefissando come verso positivo del <strong>campo</strong> quello segnato in figura, esso viene<br />

corrispondentemente rappresentato segnando le due componenti rotatorie nella posizione D ed S:<br />

nell'istante t = 0 si ha infatti H = 0, mentre dopo un quarto di periodo le due componenti<br />

Fig. 2 – D ed S sono le componenti rotatorie di un<br />

<strong>campo</strong> avente l'ampiezza H M e in direzione X : D 1<br />

ed S 1 sono le componenti di un altro <strong>campo</strong> di<br />

ampiezza H 1M avente in stessa direzione ma sfasato<br />

in ritardo nel tempo rispetto al precedente<br />

dell'angolo ϕ.<br />

devono sovrapporsi a formare il massimo valore<br />

positivo HM . Volendo rappresentare un secondo<br />

<strong>campo</strong> alterno di ampiezza H1M , agente ancora nella<br />

direzione X, ma sfasato nel tempo rispetto al <strong>campo</strong><br />

precedente di un certo angolo ϕ in ritardo, si deve<br />

scrivere l'espressione analitica<br />

H1 = H1M sen (ω• t-ϕ);<br />

nell'istante t = 0 esso ha il valore negativo<br />

H10 = -H1M sen (ϕ) : corrispondentemente le sue<br />

componenti rotatorie devono essere segnate<br />

rispettivamente nella posizione D1 ed S1 : in altri<br />

termini, essendo il <strong>campo</strong> H1 sfasato in ritardo nel<br />

tempo dell'angolo ϕ, anche le sue componenti<br />

rotatorie D1 e S1 sono spostate in ritardo dell'angolo<br />

ϕ, sulle componenti omonime del <strong>campo</strong> H.<br />

3


Questi brevi cenni contengono il principio generale da cui si fa discendere la generazione dei<br />

campi magnetici rotanti mediante i sistemi polifasi : una bobina percorsa da una corrente<br />

alternata crea un <strong>campo</strong> <strong>magnetico</strong> alternato, il quale equivale a due campi di intensità costante,<br />

simmetricamente rotanti in versi opposti: sovrapponendo due o più campi alternati della stessa<br />

frequenza, agenti in direzioni opportune e opportunamente sfasati nel tempo, è possibile ottenere<br />

che le rispettive componenti rotatorie di un dato verso si annullino e che invece le componenti<br />

rotatorie del verso opposto si sommino : l'effetto risultante dalla sovrapposizione dei diversi<br />

campi sarà in tal caso un <strong>campo</strong> <strong>rotante</strong> puro di intensità costante.<br />

4


) Campi rotanti trifasi.<br />

Per generare un <strong>campo</strong> <strong>rotante</strong> trifase si richiedono tre avvolgimenti identici, simmetricamente<br />

disposti con i rispettivi assi X 1 , X 2 , X 3 , spostati l'uno rispetto all'altro di 120° come è indicato ad<br />

esempio nella fig. 4 a): i tre avvolgimenti devono essere alimentati con un sistema trifase<br />

simmetrico di correnti e cioè con tre correnti I 1 , I 2 , I 3 , di egual frequenza ed egual valore efficace<br />

sfasate l'una rispetto all'altra di 1/3 di periodo.<br />

Consideriamo separatamente i campi alterni prodotti dalle tre correnti, sostituendo a ciascuno le<br />

rispettive componenti rotatorie destra e sinistra.<br />

La prima corrente percorrendo l'avvolgimento P 1 F 1 , crea un <strong>campo</strong> alterno H 1 diretto lungo l'asse<br />

X 1 , e rappresentabile con la relazione H 1 = H M • sen(ω•t) ; nell'istante t = 0 questo <strong>campo</strong> si<br />

annulla e sta per iniziare un semiperiodo positivo: le sue componenti rotatorie D 1 , S 1 , devono<br />

essere segnate pertanto come in figura 4 b).<br />

Fig. 4 - Per dimostrare come si genera un<br />

<strong>campo</strong> <strong>rotante</strong> trifase.<br />

5


Fig. 4 - Per dimostrare come si genera<br />

un <strong>campo</strong> <strong>rotante</strong> trifase.<br />

La seconda corrente, sfasata di 1/3 di periodo in<br />

ritardo, percorrendo l'avvolgimento P 2 F 2 crea un<br />

<strong>campo</strong> H 2 , diretto lungo l’asse X 2 e rappresentabile<br />

con la relazione H 2 = H M • sen (ω • t – 120°):<br />

nell'istante t = 0 le sue componenti rotatorie D 2 , S 2 , si<br />

trovano pertanto spostate di 120° in ritardo dalla<br />

posizione esse devono raggiungere perché si inizi il<br />

primo semiperiodo positivo : esse occupano cioè la<br />

posizione segnata nella figura 4 c).<br />

La terza corrente infine la quale è sfasata di 120° in<br />

ritardo sulla seconda e quindi di 120° in anticipo<br />

sulla prima, crea un <strong>campo</strong> H 3 , diretto lungo l'asse X 3<br />

e rappresentabile con la relazione H 3 = H M • sen (ω •<br />

t + 120°): nell'istante t = 0 le sue componenti<br />

rotatorie D 3 , S 3 , hanno perciò oltrepassato di 120° la<br />

posizione da cui si inizia il semiperiodo positivo: esse<br />

occupano quindi la posizione indicata in figura 4 d).<br />

Per avere il <strong>campo</strong> risultante prodotto insieme dalle tre correnti, non resta che sovrapporre i<br />

tre diagrammi precedenti : si ottiene così il diagramma risultante della figura 4 e).<br />

6


Si osserva senz'altro che le tre componenti destre D 1 , D 2 , D 3 , vengono a coincidere, fra loro,<br />

mentre le componenti sinistre S 1 , S 2 , S 3 si dispongono a 120° l'una dall'altra a formare una terna<br />

simmetrica. Ne segue che le componenti sinistre mutuamente si elidono, mentre le tre<br />

componenti destre danno come risultante un <strong>campo</strong> <strong>rotante</strong> destrogiro di ampiezza costante H D<br />

pari alla loro somma e quindi pari a 3/2 del valore massimo H M di ciascuno dei campi alterni.<br />

Si può quindi enunciare il principio seguente:<br />

Se tre correnti alternate di egual frequenza ed egual valore efficace ma sfasate l'una rispetto<br />

all'altra di 1/3 di periodo, percorrono tre avvolgimenti identici e con gli assi incidenti tra loro<br />

sotto uno s1esso angolo di 120°, si genera un <strong>campo</strong> <strong>magnetico</strong> <strong>rotante</strong>, di ampiezza costante<br />

pari a 3/2 del valore massimo di ciascuno dei tre campi alterni, il quale ruota con velocità<br />

uniforme compiendo un giro ad ogni periodo.<br />

Il verso di rotazione di questo <strong>campo</strong> <strong>rotante</strong> è<br />

determinato della successione dei ritardi di fase;<br />

assumendo cioè come riferimento la direzione<br />

positiva dell'asse di uno qualunque dei campi alterni,<br />

il <strong>campo</strong> <strong>rotante</strong> gira nel verso in cui si seguono le<br />

direzioni positive dei campi alterni sfasati<br />

successivamente in ritardo.<br />

7


Così nel diagramma della fig. 4 a) si è ottenuto un <strong>campo</strong> <strong>rotante</strong> destrogiro perché a partire ad<br />

esempio dall'asse X 1 , gli assi dei campi sfasati in ritardo si seguono nel verso di rotazione delle<br />

lancette di un orologio: (H 2 è in ritardo su H 1 , H 3 in ritardo H 2 ). Il senso di rotazione si inverte<br />

scambiando tra loro due assi, e cioè passando ad esempio X 2 al posto di X 3 e viceversa ; si ottiene<br />

evidentemente questo stesso risultato scambiando le correnti nei due avvolgimenti corrispondenti.<br />

In generale i tre avvolgimenti si collegano a stella od a triangolo per alimentarli con una linea<br />

trifase a tre fili: in tal caso il verso di rotazione del <strong>campo</strong> <strong>rotante</strong> si inverte scambiando<br />

semplicemente tra loro due fili qualunque.<br />

8

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