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Pubblicazione delle opere 2004 - Parrocchia di San Martino a Vado

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Parrocchiia <strong>di</strong>i <strong>San</strong> Martiino a <strong>Vado</strong><br />

Strada iin Casentiino (AR)<br />

Prima E<strong>di</strong>zione della<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria<br />

IN CAMMINO…CON GESU' '<br />

Pieve <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Martino</strong><br />

14 Novembre <strong>2004</strong><br />

Presentazione <strong>delle</strong> Opere


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 3<br />

STRUTTURA DELLA RASSEGNA<br />

Ambito Prima Comunione<br />

Bambini che si stanno preparando alla prima comunione<br />

Ambito Cresima<br />

Ragazzi che si stanno preparando alla Cresima<br />

Ambito Giovani<br />

Giovani fino ai 30 anni<br />

Ambito Adulti<br />

Adulti laici<br />

Sezione Preghiera in poesia<br />

Sezione Testimonianza in prosa<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 4<br />

Ringraziamenti<br />

E' con gioia e sod<strong>di</strong>sfazione che abbiamo raggiunto il traguardo della 1°<br />

Rassegna letteraria <strong>di</strong> testimonianza cristiana, presentando tutti i lavori<br />

pervenuti.<br />

Dopo la <strong>di</strong>vulgazione dell'iniziativa, nei primi mesi, non vedendo giungere<br />

molti elaborati, cominciavamo a credere <strong>di</strong> essersi sbagliati, mentre poi,<br />

vedendo la varia partecipazione e la sua estensione, siamo ritornati nella<br />

convinzione che aveva suscitato il progetto.<br />

Come parroco e come uno dei promotori della Rassegna, sento il dovere <strong>di</strong><br />

esprimere un grazie a tutti coloro che se la sono sentita <strong>di</strong> manifestare la<br />

loro personale testimonianza.<br />

In un mondo in cui il pensiero cristiano viene spesso osteggiato,<br />

ri<strong>di</strong>colizzato, considerato fuori moda e retrogrado, la rassegn "In Cammino<br />

con Gesù", riba<strong>di</strong>sce ancora una volta, che molte persone hanno trovato in<br />

passato, ma continuano a trovare ancora oggi, in Cristo la risposta alle loro<br />

attese ed inquietu<strong>di</strong>ni.<br />

In noi è vivo il desiderio che quello stiamo portando avanti vada a vantaggio<br />

<strong>delle</strong> comunità cristiane, che devono oggi offrire al mondo, una<br />

testimonianza sempre più convincente.<br />

Don Roberto Bresciani, parroco <strong>di</strong> Strada in Casentino<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 5<br />

PER INIZIARE…<br />

DOVE ANDARE<br />

Signore Tu mi scruti Tu mi conosci<br />

Tu sai quando mi siedo quando mi alzo<br />

Penetri da lontano i miei pensieri<br />

Mi scruti quando cammino e quando riposo.<br />

O Signore dove andare lontano da Te<br />

O Signore dove andare lontano dal Tuo amor per me<br />

O Signore dove andare lontano da Te<br />

O Signore dove andare lontano dal Tuo amor per me<br />

Sei Tu il mio Dio e conosci il mio cuore<br />

Provami e conosci Tu i miei pensieri<br />

Ve<strong>di</strong> se percorro la via <strong>di</strong> menzogna<br />

E guidami Tu su la via della vita.<br />

O Signore dove andare lontano da Te<br />

O Signore dove andare lontano dal Tuo amor per me<br />

O Signore dove andare lontano da Te<br />

O Signore dove andare lontano dal Tuo amor per me<br />

(Fabrizio Ballanti - 1988 Stella del Mattino Ed. Musicali)<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 6<br />

Ambito Prima Comunione<br />

Sezione Preghiera in poesia<br />

Gesù<br />

tu sei il re <strong>di</strong> tutti i cieli.<br />

Noi ti lo<strong>di</strong>amo, ti adoriamo e ti amiamo.<br />

E in cambio tu ci vuoi bene anche quando<br />

siamo cattivi.<br />

Tu ci se vicino anche quando siamo tristi.<br />

Anche se non possiamo vederti,<br />

ti sentiamo con il cuore.<br />

Tu sei il nostro padre eterno<br />

sei sempre buono con noi<br />

e ci dai sempre un’altra opportunità.<br />

Gesù, ti voglio un mondo <strong>di</strong> bene,<br />

anche se qualche volta sono cattivo.<br />

Alex Basagni<br />

Gli amici<br />

Gli amici vanno lontano<br />

stringendosi la mano.<br />

Gli amici sono sinceri,<br />

ognuno si fida dell’altro.<br />

Gli amici<br />

trovano il fascino del volersi bene<br />

e il modo migliore per vivere.<br />

Gli amici<br />

si prestano le cose,<br />

si rispettano,<br />

non si lasciano mai.<br />

Gaia Moretti<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Angiolin così bellino<br />

con due occhi da bambino<br />

vieni giù pian piano<br />

e volar vicin vicino.<br />

Chiara Paggetti<br />

Gesù<br />

ti voglio bene.<br />

E’ bello parlare con te<br />

che mi aiuti a stu<strong>di</strong>are.<br />

Anche nei giorni più<br />

<strong>di</strong>fficili<br />

Gesù<br />

sei con me.<br />

Debora Mattoni<br />

Gesù<br />

Ti voglio tanto bene<br />

con tutto il cuore.<br />

Signore<br />

voglio essere bravo<br />

in tutte le materie.<br />

Fabio Gallai


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 7<br />

Ho sognato che una colomba mi stava<br />

portando da Gesù.<br />

Appena sono arrivato,<br />

Gesù mi ha fatto visitare il para<strong>di</strong>so<br />

e mi ha fatto conoscere gli angeli.<br />

E ci siamo <strong>di</strong>vertiti insieme per due giorni<br />

con scherzi e giochi,<br />

ma poi la colomba mi ha portato a casa.<br />

Prima <strong>di</strong> andarmene l’ho salutato<br />

e gli ho detto che un giorno tornerò con<br />

più felicità.<br />

Lorenzo Danesi<br />

Grazie per tutto l’amore che ci vuoi,<br />

grazie per la vita.<br />

Dio<br />

perché l’o<strong>di</strong>o, la guerra,<br />

perché non capiscono<br />

che la pace, l’amore,<br />

l’amicizia, la generosità<br />

sono una cosa stupenda?<br />

Ti ringrazio per questi stupen<strong>di</strong> giorni,<br />

per queste mattine <strong>di</strong> scuola<br />

e le giornate della Messa.<br />

Dio<br />

voglio ringraziarti<br />

per tutti gli amici che mi vogliono bene<br />

e per il tuo amore.<br />

Marta Mazzetti<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Cari Gesù, Maria e<br />

Giuseppe,<br />

io vi voglio bene.<br />

Spero <strong>di</strong> vedervi.<br />

Giulio Verlato<br />

Caro Gesù<br />

ti voglio tanto bene,<br />

non ti <strong>di</strong>menticherò mai.<br />

Aiuta i bambini poveri<br />

perché hanno tanto<br />

bisogno <strong>di</strong> te.<br />

Marika Tamborrini<br />

Caro Gesù<br />

io ti voglio tanto bene.<br />

Ti voglio bene<br />

come il sole<br />

come una nuvola.<br />

Raffaella Danesi<br />

Fai smettere la guerra.<br />

Grazie <strong>di</strong> averci dato la<br />

vita.<br />

Fai che i bambini che non<br />

hanno casa<br />

la trovino.<br />

Simone Tarani


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 8<br />

Per me<br />

è bello stare in armonia,<br />

vivere bene,<br />

rispettare Gesù,<br />

considerarlo un amico,<br />

meritare il suo appoggio,<br />

cercare il sorriso nei momenti <strong>di</strong>fficili,<br />

chiedere perdono se hai fatto qualcosa <strong>di</strong> brutto,<br />

cercare la fratellanza nel tuo cuore,<br />

decidere la strada buona o cattiva,<br />

non fare ingelosire gli altri,<br />

aiutare il prossimo,<br />

cercare il posto dove c’è la pace,<br />

aiutare chi è in <strong>di</strong>fficoltà.<br />

Se qualcuno ha la febbre alta<br />

non aspettare un momento e portarlo all’ospedale.<br />

Pregare ogni notte e ogni giorno per la fiducia <strong>di</strong> Dio.<br />

Se sei depresso pensa a Dio e a quanto ha sofferto<br />

per noi.<br />

Neri Fuochi<br />

Gesù è nato nell’anno zero ed è il re del cielo.<br />

Gesù è molto buono ed è per questo che gli<br />

voglio molto bene.<br />

Ma gli voglio bene perché lui mi ha creato la vita.<br />

Gesù ha dato cibo ed acqua a tutto il mondo.<br />

Gesù, quando noi non c’eravamo, era vivo<br />

e tutti gli volevano bene, ma non proprio tutti.<br />

Gesù è morto a 33 anni e l’hanno crocifisso<br />

ma dopo tre giorni è risuscitato, per fortuna!<br />

Io voglio tanto bene a<br />

Gesù,<br />

più che mai.<br />

Sara Bagnoli<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Gesù,<br />

per favore fai<br />

smettere la<br />

guerra.<br />

Gesù<br />

io voglio essere<br />

buona con tutti,<br />

ti prego Gesù.<br />

Io voglio bene a<br />

tutti<br />

anche a te.<br />

Io mi <strong>di</strong>verto<br />

moltissimo con i<br />

miei amici.<br />

Soprattutto oggi<br />

che è il mio<br />

compleanno.<br />

Veronica Ciccone<br />

Caro Gesù<br />

tu sei il nostro<br />

salvatore<br />

e io ti voglio un<br />

bene come le<br />

nuvole.<br />

Tu ci hai fatto<br />

nascere e crescere<br />

quin<strong>di</strong> voglio che tu<br />

mi segui<br />

fino alla fine<br />

e non mi lascerai<br />

mai.<br />

Ciao Gesù.<br />

Sofia Cenni


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 9<br />

Grazie Gesù<br />

per avermi<br />

donato la vita,<br />

Ti voglio tanto<br />

bene, Ti chiedo che<br />

il mio fratello e<br />

la mia sorella<br />

siano felici<br />

con me.<br />

Mattia Babazzi<br />

Grazie Gesù<br />

perché mi hai dato<br />

una mamma e un<br />

babbo<br />

perché sto sempre<br />

insieme a loro<br />

non li lascio mai.<br />

Grazie Gesù<br />

per avermi dato<br />

anche mio fratello<br />

gli voglio tanto<br />

tanto bene.<br />

Elena Ilies<br />

Caro Gesù<br />

Ti voglio tanto<br />

bene<br />

Ti voglio bene<br />

Dentro il mio<br />

cuore<br />

Can<strong>di</strong>da PASTORE<br />

Grazie Gesù<br />

della terra<br />

degli uomini<br />

perché ci dai<br />

da bere e da<br />

mangiare, della vita<br />

dell'amore<br />

della felicità<br />

<strong>delle</strong> stelle, della<br />

luna e del sole.<br />

grazie<br />

degli amici<br />

degli animali<br />

del cielo e dei fiori<br />

del mare e degli<br />

alberi.<br />

grazie <strong>di</strong> tutte<br />

queste cose!<br />

Chiara Batistoni<br />

Gesù<br />

Ti voglio tanto bene<br />

perché sei sempre con<br />

me.<br />

Sei con me quando<br />

sono a scuola e quando<br />

sono a casa.<br />

Sei sempre con me<br />

anche quando sto male.<br />

Con tutto il cuore.<br />

Carolina.<br />

Carolina<br />

CHIARAMONTI<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Gesù ci sta sempre<br />

A fianco<br />

Perché ci vuole<br />

bene<br />

Anche quando si<br />

dorme<br />

Non ci lascia mai<br />

Aurora GERINI<br />

Gesù<br />

Ti voglio tanto bene<br />

Gesù, grazie<br />

Perché mi dai<br />

Da mangiare<br />

Emanuel Gavrilovici<br />

Gesù<br />

mi porta tanta<br />

allegria, Gesù<br />

mi porta tanto<br />

affetto Grazie Gesù<br />

per la vita<br />

Grazie Gesù<br />

per avermi trovato<br />

degli amici così.<br />

grazie infine<br />

per avermi trovato<br />

<strong>delle</strong> maestre così.<br />

Federico Paggetti


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 10<br />

Gesù ci protegge<br />

E ci aiuta<br />

Nello stu<strong>di</strong>o e nel gioco<br />

Ti ringrazio per tutto,<br />

caro Gesù,<br />

<strong>di</strong> essermi accanto<br />

<strong>di</strong> aiutarmi sempre.<br />

Ciao Gesù.<br />

Luca Boschi<br />

Grazie Gesù<br />

<strong>di</strong> avermi<br />

fatto conoscere<br />

tanti amici<br />

e le maestre.<br />

Ti voglio tanto bene, Gesù.<br />

Gesù ti voglio<br />

tanto bene<br />

perché hai fatto nascere la mia<br />

sorellina<br />

che è molto simpatica.<br />

Lorenza CURINGA<br />

Grazie Gesù<br />

perché hai creato l'uomo e la terra<br />

e tante altre cose,<br />

so che Tu sarai sempre con me:<br />

quando vado a scuola<br />

quando faccio i compiti<br />

e tante altre volte. Gesù<br />

Ti voglio tanto bene perché dai<br />

amore<br />

alla nostra città<br />

mi dai molta felicità<br />

e molta amicizia.<br />

Elisa CECCARELLI<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Alla Messa<br />

io ascolto il prete perché <strong>di</strong>ce<br />

tante cose molto belle su Gesù.<br />

Grazie Gesù<br />

<strong>di</strong> avermi dato<br />

i genitori molto sani,<br />

sono un bambino molto fortunato.<br />

Cosimo FANI<br />

Gesù<br />

Ti voglio tanto bene<br />

Ti amo dentro il<br />

mio cuore<br />

Alessio SBERTI<br />

Gesù ci sta<br />

Sempre accanto<br />

E non ci lascia mai<br />

Perché ci vuole bene.<br />

Chiara Piantini<br />

Ciao Gesù,<br />

sei molto bravo<br />

Ti ringrazio perché sei<br />

sempre accanto a me.<br />

Grazie, grazie<br />

sarai sempre<br />

nel mio cuore.<br />

Paola NORCINI


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 11<br />

Caro Gesù<br />

tu sei un padre buono<br />

per favore<br />

fai stare bene la mia famiglia<br />

e tutti i cristiani<br />

che sono in pericolo. Signore<br />

vorrei fare una preghiera per tutti<br />

coloro<br />

che sono morti.<br />

Signore<br />

ti voglio tantissimo bene.<br />

Davide Citta<strong>di</strong>no<br />

Ho fatto la comunione<br />

Mi sono sentito emozionato<br />

Provo un’emozione per Gesù<br />

Mikhail Alexeev<br />

Caro Gesù<br />

alla Comunione<br />

ho letto Te, ho ascoltato Te<br />

poi sono andato al tavolo a prendere<br />

l'ostia. Grazie Gesù.<br />

Benito Falcone<br />

Gesù ti voglio bene<br />

Ma qualche volta<br />

Mi comporto da sciocco<br />

Mi pento<br />

Di quello che faccio<br />

Piccolo o grande<br />

Alessandro Vettori<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Gesù<br />

sei sempre nel mio cuore<br />

non uscirai mai dal mio cuore<br />

perché ti voglio bene<br />

e non ti tra<strong>di</strong>rò mai.<br />

Signore grazie a Te<br />

c'è la natura<br />

la terra l'uomo.<br />

Grazie a Te<br />

abbiamo un padre e una<br />

madre, aiutaci a fare del<br />

bene<br />

a chi ha bisogno.<br />

Grazie Gesù<br />

ti voglio tanto, tanto bene<br />

caro Gesù.<br />

Francesca Tribolini<br />

Io credo in Gesù<br />

Perché è buono con noi<br />

E poi si è sacrificato per<br />

noi<br />

Ho fiducia in Lui<br />

Perché ci protegge sempre<br />

Riccardo Lanini<br />

Gesù<br />

è accanto a noi<br />

ed è in fondo al nostro cuore.<br />

Poiché Gesù<br />

ci protegge<br />

e ci aiuta<br />

lo adoro<br />

e gli voglio bene.<br />

Niccolò Tarani


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 12<br />

Dio<br />

ci ha donato la vita,<br />

ha creato l'uomo,<br />

amandoci<br />

non ci ha lasciato soli<br />

ma ha creato altre forme <strong>di</strong> vita,<br />

gli animali.<br />

Gesù è una persona buona<br />

piena d'amore e affetto<br />

non o<strong>di</strong>a nessuno.<br />

Gesù fu messo in croce per noi<br />

ma il suo amore per noi<br />

non finirà mai.<br />

Niccolò Parrini<br />

Nell’aria del mattino<br />

Ronzano le laboriose Api<br />

Si ode un dolce canto<br />

Che narra storie <strong>di</strong> amore, <strong>di</strong> festa<br />

e <strong>di</strong> buona volontà<br />

Questo canto è la lode al Signore.<br />

Monterotondo (RM)<br />

Caro Gesù<br />

So che Tu mi vorrai sempre bene<br />

Ma io a volte Ti <strong>di</strong>subbi<strong>di</strong>sci<br />

Ma Tu riesci sempre a farmi<br />

fare pace Con tutti<br />

Francesca Bion<strong>di</strong><br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Gesù è morto con la croce<br />

è resuscitato come un fiore.<br />

Ha insegnato ai suoi amici<br />

ad amare il Signore.<br />

Nei testamenti è narrata la sua<br />

storia: a Betlemme è nato in una<br />

capanna fra un asino e un bue<br />

è cresciuto adorando il Signore.<br />

Il pane è il suo corpo,<br />

il vino, il suo sangue.<br />

Niccolò Moradei<br />

Gesù io ti penso e ti adoro<br />

Tu mi entri in ogni momento<br />

nel cuore e sembri un angelo<br />

venuto dal cielo.<br />

Gesù non mi lasciare<br />

sei l'unica persona<br />

che mi può aiutare.<br />

Luigi Cordella<br />

Gesù non ci abbandona mai<br />

Perché ci vuole bene<br />

Non Ti vedo non Ti sento<br />

Ma so che sei sempre vicino a me<br />

Mi proteggi sempre<br />

Manuel Paggetti<br />

Ti ho visto Signore il primo giorno <strong>di</strong> vita che mi hai dato<br />

se mi fermo in un prato io sento il profumo dei fiori che ci hai dato.<br />

Hai salvato la vita a tutti noi ci hai dato gli amici per giocare<br />

ci salvi dalle malattie, se noi guar<strong>di</strong>amo gli uomini il cielo le piante<br />

e tutto quello che è intorno a noi ve<strong>di</strong>amo Te<br />

il Salvatore.<br />

Oscar Paggetti


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 13<br />

Gesù<br />

proteggimi dai peccati<br />

proteggi la mia famiglia le mie<br />

sorelle<br />

la mia mamma il mio babbo<br />

tutti i miei cari. Aiutami<br />

a stare buono a non litigare.<br />

Grazie Gesù.<br />

Federico Ceccarelli<br />

Io voglio ringraziarti<br />

Gesù<br />

per tutta la mia vita.<br />

Proteggi tutta la mia famiglia,<br />

guarda i miei amici<br />

i miei fratelli.<br />

Ti ringrazio<br />

per tutto quello che hai fatto<br />

per me e per quello che farai.<br />

Gavrilovic Beniamin<br />

Dio ha creato la terra.<br />

Gesù è un bambino che è stato<br />

battezzato da grande<br />

Da quando sono natoÈ sempre<br />

accanto a me.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Gesù,sei la vita del mio cuore<br />

sei tu Signore che mi aiuti<br />

mi proteggi sei sempre con me.<br />

Anche se non ti vedo non ti sento<br />

sei dentro al mio cuore<br />

e mi proteggi quando ne ho<br />

bisogno perché mi vuoi bene e mi<br />

aiuti.<br />

Tu lo sai che io ti voglio bene<br />

come tu ne vuoi a me.<br />

Di giorno <strong>di</strong> notte<br />

ci sei tu a proteggermi.<br />

Maria Laura Nibi<br />

Enrico Michelacci Io ho già fatto la comunione quando ero<br />

Io credo a Gesù<br />

però<br />

c'è anche chi non ci crede<br />

però<br />

Gesù ci vuole bene<br />

è sempre pronto a perdonarci<br />

per me è come un padre.<br />

Andrea Tapinassi<br />

Caro Gesù<br />

io ti voglio molto bene perché ci<br />

proteggi dal male perché non ci<br />

abbandoni mai. Da quando sono<br />

nata<br />

e mi hanno battezzato<br />

sono entrata in contatto con te.<br />

Daniela Lanini<br />

in Chiesa<br />

ho provato <strong>delle</strong> sensazioni con Dio.<br />

Gesù vuole molto bene alle persone<br />

come io ne voglio a Lui<br />

è molto buono<br />

è il padre <strong>di</strong> tutti noi.<br />

Michele Vizzi


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 14<br />

Ambito Cresima<br />

Sezione Preghiera in poesia<br />

Ti ringrazio, Signore Gesù<br />

Tu sei giusto<br />

no, sei qualcosa <strong>di</strong> più.<br />

Tu sei il Salvatore<br />

che hai aiutato la gente<br />

Ti ringrazio Signore.<br />

In croce sei inchiodato<br />

lì vicino, donne e bambini<br />

ma da tutti sarai amato.<br />

Il Signore sarà sempre con noi<br />

mai ci lascerà<br />

sempre ci proteggerà.<br />

Elisa Batistoni<br />

Ciao Gesù<br />

mi chiamo Marco<br />

ho <strong>di</strong>eci anni<br />

Ti devo ringraziare<br />

per tutto quello che hai fatto per<br />

me. Sei l'amico più<br />

affidabile che ci sia.<br />

Questo cammino che faccio con Te<br />

è il più bello che ci sia.<br />

Marco Mazzetti<br />

Gesù Tu mi hai messo al mondo<br />

Mi hai fatto crescere<br />

Mi hai fatto <strong>di</strong>ventare buono<br />

Vivace.<br />

Ho fatto bene a seguire il Tuo<br />

Cammino.<br />

Carlo Ciampini<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Gesù<br />

Ti ringrazio<br />

per tutto quello che hai<br />

fatto per me per gli altri<br />

per la mia famiglia.<br />

Ci hai donato la vita<br />

ci hai dato tutto<br />

anche l'impossibile.<br />

lo Ti voglio bene.<br />

Ginevra Collecchia<br />

Gesù<br />

aiutami ad essere buono<br />

ad essere un bambino educato<br />

ad ascoltare i genitori.<br />

La mattina<br />

quando mi alzo<br />

la sera<br />

quando vado a letto<br />

aiutami a <strong>di</strong>re le preghiere.<br />

A scuola<br />

fai che sia un bambino<br />

stu<strong>di</strong>oso ed educato Gesù<br />

fammi buono come vuoi Tu.<br />

Filippo Barboncini<br />

Grazie Gesù<br />

Che mi hai portato in<br />

questa preghiera<br />

Con tutto il cuore Ti<br />

bene<strong>di</strong>co.<br />

Grazie.<br />

Andrea Sberti


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 15<br />

Caro Gesù<br />

tu per me sei un bambino nato a<br />

Natale<br />

morto e sepolto<br />

rinato a Pasqua.<br />

Gesù è sempre con noi tutti i<br />

giorni<br />

ogni giorno ci aiuta.<br />

Jonathan Vignali<br />

Grazie Gesù<br />

per tutto il bene che esprimi<br />

per me che mi hai già dato<br />

le cose che so <strong>di</strong> T e<br />

sono poche<br />

ma ovunque vado<br />

sento la tua presenza che mi<br />

protegge. Grazie Gesù<br />

<strong>di</strong> avermi dato la vita<br />

l'amore.<br />

Grazie Gesù<br />

Il cammino è molto lungo<br />

ma so che Tu mi assisterai.<br />

Sto soffrendo molto<br />

ma Tu mi aiuterai.<br />

So che mi vuoi bene<br />

come io ne voglio a Te.<br />

Ma io so una cosa in più:<br />

che Tu sei il nostro Re.<br />

Michela Nibi<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Caro Gesù<br />

io Ti prego ogni sera<br />

mi stai tanto simpatico.<br />

lo Ti ringrazio <strong>di</strong> essere mio<br />

amico fin dalla mia nascita,<br />

questo cammino insieme a Te<br />

ogni giorno<br />

sta <strong>di</strong>ventando sempre più<br />

bello. Starai con me per<br />

sempre.<br />

Ogni volta che vado alla<br />

Messa<br />

e vedo il crocifisso<br />

penso che tu starai sempre<br />

con me. Io ti voglio tanto,<br />

tanto bene e spero un giorno<br />

<strong>di</strong> venire in Para<strong>di</strong>so con te.<br />

Beh! Ancora è presto…<br />

Ti voglio bene<br />

come se fossi mio padre.<br />

Alice Verlato<br />

Giulia Tapinassi Gesù Ti voglio tanto bene<br />

vorrei che mio fratello<br />

nascesse bene.<br />

Vorrei essere buono a<br />

casa e a scuola.<br />

Ti voglio tanto bene.<br />

Giuseppe Falcone<br />

Gesù Ti ringrazio<br />

Per averci creato tutti nel mondo<br />

Ti voglio bene<br />

Questo cammino è lunghissimo<br />

Ma tu sei sempre davanti a me.<br />

Rossella Castellani


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 16<br />

Signore grazie<br />

per le cose che mi hai dato<br />

scusa<br />

a volte dubito <strong>di</strong> te perdonami<br />

se ti ho offeso<br />

per le cose brutte che ho<br />

fatto cercherò <strong>di</strong> non farle<br />

più. Gesù<br />

sei la cosa più bella al mondo.<br />

Lapo Fuochi<br />

Durante questi anni<br />

ho capito che Gesù<br />

è una persona importante,<br />

mi vuole un sacco <strong>di</strong> bene<br />

come io ne voglio a Lui.<br />

Io so che Gesù<br />

è sempre accanto a me mi<br />

proteggerà<br />

per tutta la vita.<br />

Annalisa Gerini<br />

Caro Gesù<br />

sei nato a Natale<br />

morto e resuscitato a Pasqua.<br />

Gesù sei sempre con noi<br />

ci proteggi sempre.<br />

Grazie Gesù<br />

per quello che hai fatto per me.<br />

Stefano Tizzano<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Io sono una bambina<br />

io sono piccolina.<br />

lo vado a scuola<br />

come tutti<br />

normalmente<br />

ma <strong>delle</strong> volte nel cuore mi sorge Gesù.<br />

lo penso che Gesù<br />

ama tanta gente<br />

penso che ama anche me che sono<br />

piccolina perché sono bambina.<br />

Alice Lan<strong>di</strong><br />

Gesù<br />

Ti ringrazio<br />

per tutto quello che hai fatto<br />

per me e Ti prego<br />

aiutami ancora e sempre.<br />

Non <strong>di</strong>menticare le altre persone<br />

che hanno tanto bisogno <strong>di</strong> Te.<br />

Gesù<br />

io Ti amo tanto<br />

e Tu lo sai.<br />

Andrea Sereni<br />

La pace è… il sorriso <strong>di</strong> ogni bambino<br />

La pace è…un arcobaleno in un<br />

giorno <strong>di</strong> pioggia<br />

La pace è…due nemici che si<br />

stringono la mano<br />

La pace è…un mondo senza o<strong>di</strong>o né<br />

dolore<br />

La pace è…il sole e la luna che si<br />

baciano al tramonto<br />

La pace è…credere in Gesù che è<br />

venuto tra noi a parlare <strong>di</strong> amore e<br />

<strong>di</strong> pace!<br />

Eleonora Paggetti


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 17<br />

Caro Gesù<br />

Tu sei come il cielo blu<br />

Quando sei nato ti hanno adorato<br />

Con amore e felicità Grazie a mamma e a papà.<br />

Tu dai la serenità alle persone ammalate<br />

Che ti stimano con tanto amore<br />

Ti seguono nel tuo cammino Verso la tua <strong>di</strong>rezione<br />

Tu le fai stare bene E sperano <strong>di</strong> guarire<br />

Seguendo la tua luce.<br />

Parecchie persone ce la hai con Te<br />

Le hai chiamate con il tuo amore che hai verso <strong>di</strong> loro<br />

Tutti seguono il tuo Cammino!<br />

Perché è un buon esempio<br />

Ricor<strong>di</strong>amoci la Pace in Tutto il mondo<br />

Marilù Corsetti<br />

Sogno un mondo<br />

migliore<br />

Senza guerra senza<br />

paura<br />

Paura <strong>di</strong> morire.<br />

Dove la pace sia nell’aria<br />

E soprattutto nel cuore<br />

Perché guardando<br />

Gli occhi <strong>di</strong> un bambino<br />

che soffre,<br />

mi perdo nella tristezza<br />

del suo sguardo?<br />

Feriti, morti<br />

all’ospedale<br />

Mi rendo conto che la<br />

pace ci vuole<br />

Ma ci vuole la pace nel<br />

cuore.<br />

Sofia Brunetti<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Gesù aiutami Tu Ti prego sempre più<br />

Sempre mi avvicino a te<br />

E vorrei che così facesse tutta la gente.<br />

Tutti ti vedono come la persona<br />

Più bella e luminosa Di tutto il mondo.<br />

Io ti considero un angelo<br />

Pieno <strong>di</strong> amore e <strong>di</strong> gioia<br />

So che farai tornare tutto come era prima<br />

Tante famiglie credono in te<br />

Non le deludere Aiuta i malati<br />

Conforta il loro spirito dando loro speranza.<br />

Fa’ smettere le guerre:<br />

non voglio facce tristi da oggi in poi<br />

alle famiglie piene <strong>di</strong> avi<strong>di</strong>tà<br />

insegna la vera felicità.<br />

Ti prego non mi deludere,<br />

io credo sempre in Te.<br />

Guarisci le persone indemoniate<br />

E ren<strong>di</strong>le <strong>di</strong> te assetate.<br />

Irene Ceccarelli


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 18<br />

Negli occhi <strong>di</strong> un bambino Vedo tristezza<br />

Negli occhi <strong>di</strong> un neonato vedo paura<br />

Negli occhi <strong>di</strong> un militare in guerra vedo la morte<br />

Negli occhi <strong>di</strong> un bambino africano vedo la fame<br />

Negli occhi <strong>di</strong> una madre vedo amore verso il figlio<br />

Ma che mondo sarebbe senza la PACE<br />

Gesù è li simbolo della pace speranza e perdono.<br />

Dio è nostro Padre e Gesù è nostro fratello<br />

e ci vuole a tutti un mondo <strong>di</strong> bene.<br />

Alice Mazzanti<br />

E quel giorno che venni al mondo Poi crescendo nella mia vita<br />

Non sapevo cosa mi aspettava, La nostra amicizia non è finita.<br />

ma lì vicino c’era Dio che mi amava, A nove anni, alla Comunione,<br />

consigliandomi ogni cosa: si è ingran<strong>di</strong>ta la nostra unione,<br />

il fiocchino era rosa. ti ho ricevuto per la prima volta,<br />

e in quel momento un’idea ce l’avevo:<br />

Poi quel giorno all’Altarino, RINGRAZIARE DIO DOVEVO!<br />

mi hanno dato un bel nomino,<br />

oi mi chiamo Federica Ed ora son grande e ancora ti adoro,<br />

e <strong>di</strong> Dio sono tanto amica ti prego e ti ringrazio<br />

e quell’acqua che avevo in testa anche quando sto da strazio<br />

fece tanta ma tanta festa.<br />

Or cammino, la Cresima è la prossima meta:<br />

in<strong>di</strong>cami il percorso, o Mia Stella Cometa!<br />

Federica NIBI<br />

Caro Signore, Tu che stai dando la vita,<br />

la salute la famiglia e tante altre cose;<br />

ti ringrazio per questo.<br />

Il cammino è come una luce infinita che<br />

Non avrà mai una fine.<br />

Tu ci sorvegli dall’alto e ci gui<strong>di</strong><br />

Nelle nostre scelte.<br />

Francesca Rialti e Valentina Misuri<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 19<br />

Ambito Cresima<br />

Sezione Testimonianza in prosa<br />

Per qualsiasi mia esperienza, da quando ero più piccola fino ad oggi, ho avuto<br />

bisogno del conforto <strong>di</strong> Dio, della sua mano che mi ha fatto sentire al sicuro.<br />

Quando ho fatto dei peccati sentivo il suo perdono, quando ho amato sentivo la sua<br />

ammirazione e felicità, quando ero sola sentivo che Lui era con me, mi ha guidato nel<br />

cammino insieme a Lui.<br />

Ho visto molte cose belle, come gioie e felicità ma anche dolori, ed è proprio lì che io<br />

sentivo la sua voce che voleva che io perdonassi e accettassi anche le cose brutte per<br />

poi aiutare il prossimo. Dio è alla porta del nostro cuore che attende e aspetta che noi<br />

l’apriamo. Anche nei momenti più brutti ho sempre trovato la luce della speranza che<br />

non mi faceva arrendere ma mi guidava verso la fede.<br />

Ringrazio Dio per avermi creato, per avermi dato una famiglia che mi ha dato affetto<br />

e mi ha insegnato molto, per avermi dato salute che molte persone non hanno e<br />

soprattutto mi ha dato amore.<br />

Veronica Rescigno<br />

Quando pren<strong>di</strong>amo l’ostia ci sentiamo dentro <strong>di</strong> noi qualcosa <strong>di</strong> vivo.<br />

È molto emozionante sentire il corpo <strong>di</strong> Dio.<br />

Questo ti raffigurano la pace nel mondo, i bambini poveri che vogliono avere quel<br />

poco <strong>di</strong> cibo che gli basterebbe. I tanti morti che ci sono in Iraq.<br />

Vorrei tanto che tornasse la pace e se questo in futuro avverrà saremo molto contenti.<br />

Matteo Trebolini<br />

La luce illumina i cuori <strong>di</strong> tutti i cristiani. Gesù è come un padre, ci aiuta nei momenti<br />

<strong>di</strong>fficili. Lui è sempre accanto a noi anche se non lo ve<strong>di</strong>amo: è come il nostro angelo<br />

custode che tutti vorrebbero come amico o come fratello.<br />

Gesù ci ama e ci considera tutti uguali, anche se siamo <strong>di</strong> religione <strong>di</strong>versa.<br />

Non c’entra il colore della pelle, né il linguaggio: secondo Lui siamo tutti figli…<br />

Io mi sento sicuro perché, oltre al mio nonnino, che non c’è più, accanto a me c’è<br />

sempre anche Gesù.<br />

Chris Caramelli<br />

Già nell’infanzia i nostri nonni ci esortavano così: “Vai alla Messa, dì una preghiera<br />

per i poveri, fai un sacrificio per Gesù…”<br />

Queste ci hanno portato a vivere le nostre prime esperienze in campo <strong>di</strong> fede; da qui<br />

fino alla prima comunione, durante la quale abbiamo ricevuto Gesù nel nostro cuore.<br />

Negli anni seguenti, anche se non ci siamo sempre comportate bene, li nostro<br />

pensiero riguardo a Dio non è cambiato.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 20<br />

Così , crescendo, e seguendo il nostro cammino con Gesù, stiamo cercando <strong>di</strong> essere<br />

utili alla nostra comunità<br />

Per fare un esempio, durante quest’anno una nostra compagna ha avuto problemi<br />

nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un certo argomento e noi gli abbiamo offerto l nostro aiuto in modo<br />

che, alla fine, ha preso un buon voto e ci ha ringraziato.<br />

Questo è stato un puro esempio <strong>di</strong> aiuto reciproco fra compagne.<br />

Letizia Ceccarelli e Irene Casci<br />

Io ho sempre pensato che la religione fosse una cosa che ti aiuta a crescere, a<br />

comprendere e a partecipare nella società.<br />

La religione è sempre stata nella mente degli uomini poiché essi hanno sempre avuto<br />

il bisogno <strong>di</strong> adorare qualcuno o qualcosa.<br />

Io sono cristiana e credo in Dio e nella Trinità che esso racchiude.<br />

Sono stata educata a questa religione in modo che essa mi entrasse nel cuore e mi<br />

facesse credere e comprendere Dio e i suoi misteri.<br />

Io canto in un coro per la chiesa e a quello che canto cerco <strong>di</strong> dare un senso e mi<br />

immagino che con il canto il mondo possa <strong>di</strong>ventare migliore.<br />

Dio ci illumina la mente e cerca <strong>di</strong> infondere ai fedeli l’amore e l’amicizia che ritengo<br />

siano giusti valori della nostra vita.<br />

Penso che un sorriso, un gesto affettuoso, un qualcosa <strong>di</strong> buono possano aiutare le<br />

persone che ci circondano <strong>di</strong> un amore immenso e fare sì che questo mondo <strong>di</strong> guerre<br />

sia migliore. In questo mondo però è <strong>di</strong>fficile pensare a queste cose poiché si parla<br />

solo <strong>di</strong> potere <strong>di</strong> sol<strong>di</strong> e si cerca <strong>di</strong> fare stare male gli altri. Queste cose sono sbagliate<br />

perché Dio ci ha detto <strong>di</strong> portare dovunque il suo amore.<br />

L’amore per me è come l’ossigeno: è fondamentale e credo che l’amore <strong>di</strong> <strong>di</strong>o ci<br />

ricopra <strong>di</strong> tutto quello <strong>di</strong> cui abbiamo bisogno.<br />

Credo in Dio, lo adoro e lo ringrazio per tutto quello che mi ha dato. Nella vita ci<br />

sono sempre molti problemi, ma credo che con al fede si possa risolvere tutto.<br />

Però alcune volte cerchiamo il Signore solo quando ci fa comodo; questo è sbagliato<br />

perché Lui deve essere sempre in noi, sia nei momenti <strong>di</strong> gioia sia nei momenti <strong>di</strong><br />

dolore. La fede rimargina la natura dell’uomo e sono sicura che la fede ti fa sentire<br />

protetto da qualunque pericolo.<br />

Dio ci ama e ci amerà per sempre e questo ci insegna che il suo amore non ci lascerà<br />

mai se lo ameremo altrettanto e lo esalteremo fino alla fine dei nostri giorni.<br />

Do è la luce e la speranza <strong>di</strong> ogni uomo.<br />

Daniela Del Sere<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 21<br />

Ambito Giovani<br />

Sezione Preghiera in poesia<br />

Sofferenza, via <strong>di</strong> salvezza<br />

Nonna carissima,<br />

ero lì con te quando ci hai lasciati per una nuova vita.<br />

Anni <strong>di</strong> profonde sofferenze ti avevano consumata<br />

ma il tuo cuore forte continuava a battere.<br />

Poi il respiro è <strong>di</strong>ventato sempre più lento,<br />

il cuore si è spento.<br />

Signore, in quel momento eri con lei: ho sentito la tua presenza.<br />

Nel suo corpo così esile e scheletrico,<br />

rattrappito dalla malattia, dall’immobilità, pieno <strong>di</strong> ferite,<br />

ho potuto riconoscere anche la Tua sofferenza, Gesù.<br />

Nel suo ultimo respiro<br />

ho visto la sua anima che saliva a Te, o Padre,<br />

libera da ogni sofferenza e pronta a contemplarti.<br />

Nel gran dolore <strong>di</strong> non averla più tra noi,<br />

ho provato pure il sollievo <strong>di</strong> saperla giunta alla vera vita,<br />

che non conosce né dolore né fine.<br />

Nell’amore con cui è stata curata dai suoi cari,<br />

ho riconosciuto il Tuo amore e la Tua presenza continua,<br />

la Tua attenzione verso <strong>di</strong> lei,<br />

il Tuo volerle <strong>di</strong>re<br />

«Forza, Al<strong>di</strong>na, sono qui insieme a te,<br />

soffro con te e per te».<br />

E’ duro accettare la morte,<br />

ma Tu ci insegni che siamo fatti per l’eternità.<br />

Ti ringrazio, Signore<br />

perché con tutta questa sofferenza hai voluto preparare per la nonna<br />

una strada privilegiata che la portasse a Te<br />

ed hai riscattato, attraverso <strong>di</strong> lei,<br />

molto del male che c’è quaggiù in terra.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Clau<strong>di</strong>a Pettini - Umbertide (PG)


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 22<br />

Sotto l'ulivo<br />

Signore, sono stanca <strong>di</strong> camminare, mi fermo un po' qui sotto questo<br />

vecchio ulivo che cresce nel<br />

giar<strong>di</strong>no del mio palazzo. Sai, abito in città dove gli alberi sono pochi e<br />

preziosissimi. Mi avevano insegnato a catechismo che camminare con Te,<br />

nonostante le <strong>di</strong>fficoltà, era bello,<br />

che non avrei dovuto temere perché in questa lunga traversata della<br />

vita Tu sei con noi,<br />

che, con Te, avrei osato sperare l'insperabile.<br />

Ora, quegli anni son volati via e, <strong>di</strong> !Tonte alle mie croci ed ai miei<br />

fallimenti gli insegnamenti del<br />

catechismo non bastano più ed io mi ritrovo sola e stremata. Non ho più<br />

voglia <strong>di</strong> camminare. Mi rannicchio sotto le !Tonde <strong>di</strong> questo secolare<br />

ulivo, lui, almeno, sa star fermo in un mondo in cui<br />

tutti corrono. Lui, almeno, sa tacere, in un mondo ove tutti chiacchierano.<br />

Non mi è più sufficiente che gli altri mi parlino <strong>di</strong> te ma voglio ascoltarti,<br />

vederti e toccarti con le<br />

mie orecchie, con i miei occhi e con le mie mani.<br />

" Ciò che noi abbiamo u<strong>di</strong>to, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi,<br />

ciò che noi abbiamo<br />

contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato,<br />

ossia il Verbo della vita...".<br />

Voglio conoscerti, finalmente!<br />

Scusami Signore, qualcuno mi chiama.<br />

E' mio marito che, tornato dal lavoro, desidera mangiare. Di !Tonte ai<br />

fornelli, un po'accaldata, Tu<br />

mi confi<strong>di</strong> che è nella quoti<strong>di</strong>anità che posso ascoltarti,<br />

vederti e perfino toccarti.<br />

E' banale, è semplice ma io non riesco a vivere nemmeno questo.<br />

Che frana che sono !<br />

Do un bacio a mio marito.<br />

Signore, probabilmente, per una come me, è meglio iniziare dalle piccole<br />

cose, dai piccoli gesti. Non trovi?<br />

Domani, allora, ricomincerò a camminare. A passi più piccoli, però.<br />

Forse con un po' meno ingenuità ma con più realismo.<br />

Contando più su <strong>di</strong> Te che sulle mie forze,<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 23<br />

poche e, spesso, anche mal spese.<br />

Se mi sentirò <strong>di</strong> nuovo stanca te lo confiderò nuovamente e mi<br />

accovaccerò sotto le fronde del mio<br />

amato ulivo. Senza vergognarmi più, però.<br />

Desidero sì conoscerti, Signore, ma rinuncio a capirti e a possederti;<br />

rischiara il mio cammino, il mio sguardo e la mia speranza in Te. Amen.<br />

"QUANDO MI PARLAN LE TUE PAROLE..."<br />

Quando mi parlan le Tue Parole<br />

e sento intorno la Tua Presenza<br />

mi accorgo<br />

che nessun'altra compagnia<br />

- Mio Dolce Fratello Innamorato -,<br />

è mai stata così gra<strong>di</strong>ta.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Silvia Fusco - ROMA<br />

ELISA CIABATTINI - Bibbiena (AR)<br />

Dio aiutami a credere in te,<br />

nel mondo che hai creato,<br />

a te chiedo aiuto,<br />

a te <strong>di</strong> cui non mi fido,<br />

è inspiegabile il mio <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong>vide il cuore e la mente,<br />

il bene e il mare<br />

ma sento il bisogno <strong>di</strong> crederti<br />

anche se non vorrei avere il bisogno <strong>di</strong> chiederti aiuto.<br />

Roberta POLLONI - Istituto d'arte Piero della Francesca <strong>di</strong> Arezzo


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 24<br />

Ambito Giovani<br />

Sezione Testimonianza in prosa<br />

CAPIRE SE STESSI<br />

Esperienze interiori <strong>di</strong> giovani volontari in missione in Bolivia a contatto con la<br />

marginalità giovanile, l'abbandono dell'infanzia, la miseria e l'ingiustizia sociale.<br />

Eccomi <strong>di</strong> nuovo qui sotto le stelle <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Cruz, ad ascoltare i rumori della sera. Mi<br />

ritrovo alla fine <strong>di</strong> ogni giornata sola con me stessa, troppo stanca per andare a<br />

dormire, troppo eccitata per chiudere gli occhi. Ho bisogno <strong>di</strong> un po' <strong>di</strong> tempo per<br />

rior<strong>di</strong>nare i pensieri, per capire da dove arriva questo senso <strong>di</strong> benessere e <strong>di</strong> gioia<br />

che, nonostante tutto quello che anche oggi i miei occhi hanno visto, mi porto dentro.<br />

Mi guardo allo specchio e mi vedo cambiata, i miei occhi sono <strong>di</strong>versi; i capelli si<br />

sono un po’ schiariti, la pelle si è fatta secca e più scura per via del sole e del caldo!<br />

(Deborah)<br />

Ho appena parlato al telefono con mia madre. Mi viene da piangere ogni volta che<br />

parlo con casa e non riesco a capire perché. Forse per il fatto che è l’unico modo per<br />

sfogarmi, per esternare tutto quello che ho “buttato giù” e che non ho potuto<br />

esprimere. Non riesco a comprendere dove io stia sbagliando dove e perché non sono<br />

in grado <strong>di</strong> trovare il giusto equilibrio. Il perchè forse è facile: mi sto scontrando con<br />

situazioni agghiaccianti e sola su tutti i fronti. Mi rendo conto <strong>di</strong> non essere mai stata<br />

sola con me stessa ed ora sono costretta ad avere solo me come punto <strong>di</strong> riferimento<br />

e confronto. Aiuto! Devo riuscire a controllare le mie emozioni. Non ho più nulla a<br />

cui aggrapparmi e questo mi fa paura, non c’è dubbio.<br />

(Manuela)<br />

Mi sono detta: tu, anche se per poco, hai scelto <strong>di</strong> stare da una parte! Dopo 20 anni<br />

dall’altra parte quella “fortunata”, in un paese ricco, fortunata ad avere un buon<br />

lavoro, ho scelto l’altro lato della strada. 20 anni, piena <strong>di</strong> sicurezza, piena <strong>di</strong><br />

convinzioni, schemi mentali, frasi fatte, un orgoglio assurdo, un carattere solo<br />

apparentemente forte, la falsa consapevolezza <strong>di</strong> aver tanto da <strong>di</strong>re agli altri, la falsa<br />

consapevolezza <strong>di</strong> esser cresciuta “bene”, la stupi<strong>di</strong>tà nel dare tutto per scontato, gli<br />

affetti, il cibo ogni giorno, la possibilità <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>are, la luce per vedere dove ti lavi, la<br />

“sfacciataggine” <strong>di</strong> trattare, molto spesso male, chi amo con tutto il cuore, così ero e<br />

così il 10 settembre presi quell’aereo dall'Italia.<br />

E tra una settimana, 20 anni, senza niente dentro, con poche parole, con immagini e<br />

suoni <strong>di</strong>sarmanti dentro la mente, consapevole <strong>di</strong> dover ricominciare da capo, con<br />

una paura <strong>di</strong> affrontare <strong>di</strong> nuovo quel vecchio mondo, con un desiderio mai provato<br />

prima <strong>di</strong> riabbracciare mia madre, con un cuore che pesa perché pieno <strong>di</strong> lacrime,<br />

con la consapevolezza <strong>di</strong> aver tanto troppo da apprendere ancora, con il desiderio <strong>di</strong><br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 25<br />

riempire quel foglio bianco che è la mia persona ma con l’aiuto degli altri, con la<br />

consapevolezza <strong>di</strong> non essere niente <strong>di</strong> fronte a certe cose che ti tolgono il fiato. Con<br />

problemi nel parlare <strong>di</strong> nuovo italiano, così torno. Già, così.<br />

(Manuela)<br />

Oggi Lynn mi ha detto che per la prima volta in vita loro ha fatto specchiare i<br />

bambini. La cosa sconvolge entrambe perché il pensiero che qualcuno non sappia<br />

come sia fatta la sua faccia è a <strong>di</strong>r poco scioccante. Con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo i nostri pensieri e<br />

straor<strong>di</strong>nariamente le lingue e le nazionalità <strong>di</strong>verse non sono <strong>di</strong> ostacolo. Mi sento<br />

bene. Sono circondata dalla sofferenza, da bambini malati, dal dolore, da situazioni<br />

che ho osservato solo nei documentari, eppure, sono serena. E' come se i vuoti<br />

fossero riempiti da una forza misteriosa; il bene è incre<strong>di</strong>bilmente contagioso e le<br />

persone che mi circondano infondono coraggio ed emanano amore. Non si può essere<br />

immuni dalla malattia del servizio, puoi solo partecipare anche tu. Mi sento trainata<br />

non so in che <strong>di</strong>rezione, mi sento piena non so <strong>di</strong> che contenuto. Tutto mi sembra<br />

straor<strong>di</strong>nario eppure ciò che stiamo facendo è così semplice, così elementare. Forse è<br />

proprio questo che mi riempie totalmente: il ritorno alla semplicità del gesto e<br />

dell'azione. Non c'è bisogno della “spe<strong>di</strong>zione su Marte” ma <strong>di</strong> pulire il letto <strong>di</strong> Josè<br />

Luis. C'è bisogno <strong>di</strong> comprare le scarpe più comode a Jesus perché le bruciature non<br />

gli permettono <strong>di</strong> camminare come gli altri. C'è bisogno <strong>di</strong> <strong>di</strong>sinfettare i letti del<br />

dormitorio 2 perché le zecche stanno mangiando i piccoli. C'è necessità <strong>di</strong> comprare i<br />

pettini perché ce n'è uno solo per tutti i bambini. La semplicità è l'essenza <strong>di</strong> questa<br />

completezza, la semplicità è la ragione che mi fa alzare la mattina, camminare per 15<br />

minuti ed arrivare dove ha un senso la mia presenza; è tutto talmente elementare che<br />

la felicità stessa è inspiegabilmente alla portata <strong>di</strong> tutti, qui.<br />

(Paola G.)<br />

Saluto il Don che mi accompagna all'aeroporto poi rimango sola per un attimo nel<br />

riverbero sudamericano della sala d'attesa ed è proprio in quella movimentata<br />

confusione aereoportuale che avverto <strong>di</strong> avere qualcosa nella mia scarpa. Non mi<br />

fermo, però, perché stanno chiamando il mio volo.<br />

Ho un sasso nella scarpa, uno <strong>di</strong> quelli che non ti lasciano camminare come prima,<br />

hai presente no, caro <strong>di</strong>ario, quei sassi fasti<strong>di</strong>osi che pungono, che tormentano,<br />

assillano. Aspetto, lo tengo ancora: non riesco a liberarmene, non voglio per il<br />

momento: viene dalla Bolivia, da quella terra “nothing special”. Non merita un posto<br />

nella bacheca dei souvenir, ma, caro <strong>di</strong>ario, mi cambierà la vita, forse lo ha già fatto<br />

e, ora, che sono all'ultima pagina <strong>di</strong> questa storia, credo che tu possa sapere il perché.<br />

(Paola G.)<br />

Il Punto nero<br />

Quando entrai nella chiesa <strong>di</strong> Saione, in quella fredda mattinata <strong>di</strong> Novembre, padre<br />

Gregorio aveva già cominciato a celebrare la messa domenicale.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 26<br />

Non mi misi a sedere, ma rimasi in pie<strong>di</strong> in fondo alla chiesa, cosa che oramai facevo<br />

abitualmente, non molto attento a ciò che veniva detto o letto. Da quando avevo<br />

subito, un anno e mezzo prima, il forte peggioramento alla vista che mi aveva reso<br />

ipo-vedente , inaspettatamente e velocemente, avevo prima smesso <strong>di</strong> andare a<br />

messa, e poi vi ero tornato per cercare un appiglio, che non riuscivo a trovare. \I<br />

ribellarmi alla situazione era l'unica cosa che circolava nella mia testa.<br />

Avevo ascoltato comunque la lettura del Vangelo, che riguardava la guarigione <strong>di</strong> un<br />

lebbroso da parte <strong>di</strong> Gesù, ed attendevo il commento del frate, che, arrivato in<br />

parrocchia da poco, mi aveva comunque colpito per l'amore <strong>di</strong> Dio che profondeva<br />

dai suoi <strong>di</strong>scorsi.<br />

"Che cos'è questo? Cosa vedete qui?", u<strong>di</strong>i improvvisamente <strong>di</strong>re da parte <strong>di</strong> padre<br />

Gregorio, che, iniziata la pre<strong>di</strong>ca, si era messo a girare fra le panche, cosa alquanto<br />

inusuale, con in mano qualcosa.<br />

"Un punto nero", "Un grosso punto", ""Un punto nero in mezzo ad un foglio", furono<br />

le risposte della gente, dalle quali capii che il frate in mano aveva un foglio sul quale<br />

era <strong>di</strong>segnato un grosso punto nero. La pre<strong>di</strong>ca prometteva <strong>di</strong> essere interessante, mi<br />

risolsi quin<strong>di</strong> ad ascoltarla con molta attenzione.<br />

Padre Gregorio, avute le risposte che cercava, tornò presso l'altare, e cominciò a<br />

parlare. "Praticamente tutti mi avete detto <strong>di</strong> aver visto un punto nero, un grosso<br />

punto nero. Questo è esatto, ma io non vi ho mostrato un punto nero, io vi ho<br />

mostrato un foglio con un punto nero lì <strong>di</strong>segnato, quin<strong>di</strong> un punto nero<br />

circondato da tanto bianco. Purtroppo voi avete fatto quello che <strong>di</strong> solito noi uomini<br />

facciamo spesso quando abbiamo un problema, una malattia, od una situazione<br />

<strong>di</strong>fficile da affrontare, e cioè consideriamo solo quella e tutto ci sembra brutto e<br />

desolante. Anche gli altri vedono solo quella in noi, o noi ve<strong>di</strong>amo solo quella negli<br />

altri, senza considerarli come persone nel loro complesso. Questo fa invece Gesù.<br />

Lui guarda e valuta l'in<strong>di</strong>viduo nella sua interezza, non certo solo la sua malattia od il<br />

suo problema. Gesù non guarda solo il punto nero, ma tutto il foglio. Per Lui<br />

rimettere i peccati ad un malato e sollevarlo dalla sua malattia sono due concetti<br />

equivalenti, perché se una persona, sana o malata che sia, si avvicina a Lui, si pente<br />

dei suoi peccati, e Gli chiede aiuto, trova comunque pace e misericor<strong>di</strong>a.<br />

Noi ve<strong>di</strong>amo nel lebbroso un grande punto nero, quello della sua malattia, mentre<br />

Gesù vede tutto il bianco che c'è intorno".<br />

In quella pre<strong>di</strong>ca, capii che anch'io stavo guardando solo il mio punto nero, che era<br />

<strong>di</strong>ventato talmente grande da occupare tutto il foglio. Da quel giorno partì un lento<br />

ma continuo processo per rendere il punto nero sempre più piccolo, e poter così<br />

riacquistare spazio bianco. GianLorenzo CASINI - Arezzo<br />

IL DESERTO FIORIRA'<br />

A don Riccardo, sacerdote secondo il cuore <strong>di</strong> Dio.<br />

In cammino con Gesù, dalla mia parrocchia a ...Nassiriya.<br />

Spaparanzata sul mio vecchio e morbido <strong>di</strong>vano, ascolto le notizie provenienti<br />

dall'Iraq, dove esplosioni, decapitazioni e morti sono, ormai, all'or<strong>di</strong>ne del giorno.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 27<br />

Laggiù, a Nassiriya, insieme a tanti soldati italiani, c'è anche un mio amico prete, don<br />

Riccardo, cappellano della brigata Pozzuolo del Friuli.<br />

E' partito a metà maggio; ricordo bene la sua telefonata la sera precedente la partenza.<br />

Poche parole- cosa, in fondo, bisogna <strong>di</strong>re?- colme <strong>di</strong> celata trepidazione. Non riesco<br />

ad immaginarlo lì: per me è sempre il prete che ci accompagnava nelle escursioni in<br />

montagna durante i campi-scuola parrocchiali e che prendeva per le orecchie i ragazzi<br />

che si intrufolavano, <strong>di</strong> notte, nelle stanze <strong>di</strong> noi ragazze.<br />

Lui ci ha insegnato a camminare con il Signore e con i fratelli e, soprattutto, a tener<br />

duro e a stringer i denti quando la salita si fa più irta.<br />

Anche lui, nel suo sacerdozio, ne ha fatta <strong>di</strong> strada: avevo 16 anni quando è andato<br />

via dalla mia parrocchia alla periferia <strong>di</strong> Roma per <strong>di</strong>ventare cappellano militare e, da<br />

allora è sempre stato in giro per le <strong>di</strong>verse caserme d'Italia. Oggi <strong>di</strong> anni ne ho 27,<br />

tanto tempo è passato, ma i suoi insegnamenti li porto ancora nel cuore. Anzi, ora che<br />

le vicende della vita si fanno più complesse, ancor <strong>di</strong> più. Molte <strong>delle</strong> sue parole il<br />

tempo le ha cancellate, ma il suo stile <strong>di</strong> vita, <strong>di</strong> pensiero e, soprattutto, <strong>di</strong> attenzione<br />

all'altro mi accompagnano sempre. Anche quando decido <strong>di</strong> far <strong>di</strong> testa mia, so<br />

perfettamente che cosa lui approverebbe e cosa no e questo, spesso, basta come<br />

monito alla prudenza ed alla riflessione. Due anni fa, mi ha sposata, avvertendomi,<br />

però, che l'amore mi avrebbe chiesto la vita. Al momento non potevo capire cosa<br />

questo significasse, oggi ne faccio quoti<strong>di</strong>anamente l'esperienza. Spesso, infatti,<br />

rimanere è più <strong>di</strong>fficile che camminare. Non a caso Cristo ci ha chiesto <strong>di</strong> rimanere<br />

nel Suo amore, non senza la promessa che Lui rimarrà con noi fino alla fine dei<br />

giorni. E' un dono grande; forse troppo grande perché riusciamo a percepirne appieno<br />

il valore! Don Riccardo, cosa <strong>di</strong>rai a quei giovani costantemente a rischio della vita?<br />

Forse che ciò che conta è solo l'amore, che nella vita gli appigli umani prima o poi<br />

cedono tutti e che bisogna sperare, sempre e comunque. Forse non <strong>di</strong>rai nulla, ma<br />

con<strong>di</strong>viderai semplicemente con loro la vita <strong>di</strong> tutti i giorni. Quel che è certo è che, in<br />

mezzo a decapitazioni, morti e minacce continue, al campo militare <strong>di</strong> Nassiriya, il 22<br />

agosto, cinquantasei ragazzi hanno ricevuto la cresima é due l'eucarestia. I giornali<br />

hanno de<strong>di</strong>cato all'evento un trafiletto; è una notizia che non fa effetto né rumore.<br />

Anche se ai margini del quoti<strong>di</strong>ano, però, c'è e, per chi come me e come tanti ha<br />

desiderio <strong>di</strong> bene e <strong>di</strong> vita, significa che anche laddove tutto sembra parlare <strong>di</strong><br />

malvagità, povertà e morte può nascere una scintilla <strong>di</strong> bene, capace <strong>di</strong> riaccendere la<br />

voglia <strong>di</strong> vivere. "Una voce grida :«Nel deserto preparate la via al Signore, appianate<br />

nella steppa la strada per il nostro Dio». . . "Nel deserto iracheno don Riccardo ha<br />

preparato la strada al Signore, che non ha tardato a venire ed a far rifiorire la fede <strong>di</strong><br />

tanti giovani.<br />

I più, forse, non se ne sono nemmeno accorti. Che importa? Un fiore è bello anche se<br />

nessuno lo guarda. Anche se lo si calpesta. Nel cammino della vita prestiamo<br />

attenzione ai fiori che sbocciano ai margini del sentiero. Sono più numerosi <strong>di</strong> quel<br />

che si pensi e sono loro che tracciano il cammino verso Cristo e la speranza cristiana.<br />

Pochi giorni fa don Riccardo, insieme ai suoi ragazzi, è rientrato in Italia; è stanco ma<br />

raggiante. Anche la fede <strong>di</strong> un prete, sembra strano, può, nel deserto, rifiorire!<br />

Silvia Fusco - ROMA<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 28<br />

Ma mentre Ti chiamo e Ti rinnego, io Ti inseguo…<br />

Quante volte mi sono trovata a <strong>di</strong>re: "Dio fa che...", ogni volta seguito da una<br />

preghiera <strong>di</strong>versa, ogni volta intensa, credevo in quello che volevo, credevo a chi mi<br />

rivolgevo, ma ben poche, per non <strong>di</strong>re nessuna, <strong>delle</strong> mie preghiere è stata esau<strong>di</strong>ta.<br />

Ora continuo a invocare: "Dio fa che…", ma non con la stessa convinzione, non<br />

con la stessa forza <strong>di</strong> volontà, non con la stessa fiducia.<br />

Dicono che dobbiamo crederci, senza compromessi, senza voler avere niente in<br />

cambio, senza egoismo, ma sinceramente è molto <strong>di</strong>fficile, estremamente<br />

complicato, credere in un Dio che priva, e mai dona, o ciò che ci fa avere è<br />

talmente insignificante rispetto a ciò che ci toglie. Un Dio per il quale dovremmo<br />

essere tutti uguali, ma che sottrae a chi niente ha e che avvantaggia chi già<br />

possiede (non solo a livello materiale).<br />

Un Dio che permette le guerre, e non dà a tutti lo stesso <strong>di</strong>ritto sulla morte.<br />

Un Dio che permette alle madri <strong>di</strong> vedere i propri figli morire, e <strong>di</strong> vivere il resto<br />

della loro vita nell'angoscia, nel tormento, nell'afflizione e nei sensi <strong>di</strong> colpa.<br />

Penso a tutto ciò e mi chiedo: che senso ha vivere se poi c'è l'inevitabile morte; che<br />

motivo c'è alla vita se questa è sofferenza, malinconia, menzogna, dolore, un<br />

dolore straziante, un dolore che è sempre presente, soprattutto se non sai più a chi<br />

rivolgerti, per porre fine a queste pene. . .<br />

Sembra un mare eterno, una continua insod<strong>di</strong>sfazione, che paragonata alla breve<br />

felicità è infinito.<br />

Pur pregando tanto, non sono ancora riuscita ad allontanare, da me, l'idea che la<br />

vita non sia felicità, che la gioia sia solo un'illusione che nessuno ti aiuterà a<br />

realizzare, ma la speranza <strong>di</strong> raggiungerla è presente in ogni giorno della propria<br />

esistenza. Pino a pochi anni fa speravo che Dio mi aiutasse ad ottenerla, ora spero<br />

<strong>di</strong> avere sempre la forza <strong>di</strong> andare avanti e <strong>di</strong> superare i problemi come meglio<br />

posso, contando solo sulle mie possibilità.<br />

Ho 17 anni e vorrei essere più fiduciosa nella religione: a sentirne parlare sembra<br />

qualcosa <strong>di</strong> chiaro e bello, ma guardandomi intorno faccio molta fatica a credere<br />

che sia così, perché ciò che vedo è o<strong>di</strong>o e cattiveria, quando invece vorrei vedere<br />

amore.<br />

Ed ancora mi chiedo come questo Dio può far sì che il male prevalga sue bene, e<br />

che il buono venga schernito solo perché tale: non voglio pensare che siamo stati<br />

creati da un Dio che permette tutto ciò, per questo preferisco pensare che non<br />

esista. . .<br />

Ma, anche, questo pensiero mi terrorizza, forse ancora <strong>di</strong> più: mi piace pensare che<br />

esiste perché è come avere la certezza che le persone, a me care, che ho perso,<br />

siano da qualche parte, che siano vicine a me, oltre che nel mio cuore, che, magari,<br />

prima o poi potrò ritrovarle, e che almeno loro mi ascoltino.<br />

Quando ero più piccola tutto era morto più semplice: non sentivo il bisogno <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mostrazioni, e non mi ponevo domande alle quali non sapevo rispondere, era<br />

come mi spiegavano, e basta... crescendo ho sentito il bisogno <strong>di</strong> chiedere aiuto, e<br />

come mi avevano insegnato, pensavo <strong>di</strong> poter fare affidamento su <strong>di</strong> Lui.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 29<br />

L'ho pensato molto a lungo, ed imperterrita ogni giorno lo supplicavo sempre con<br />

fa stessa fede, ma mano a mano mi sentivo sempre più scontenta del risultato <strong>delle</strong><br />

mie preghiere, fino ad arrivare alla situazione nella quale mi trovo ora: mi sento<br />

sola e vuota, e ho paura che nessuno possa aiutarmi a colmare questo vuoto,<br />

neanche i rari, e brevi, momenti <strong>di</strong> euforia, che per un attimo mi fanno ancora<br />

sperare.<br />

Dio, Dio , Dio , Dio …Mille volte lo urlerei, ma invano, Tu non mi u<strong>di</strong>resti, o mi<br />

lasceresti dubbio, Tu…Tu mi deluderesti, ma mentre ti chiamo e ti rinnego, io ti<br />

Inseguo. . .<br />

Roberta POLLONI - Istituto d'arte Piero della Francesca <strong>di</strong> Arezzo<br />

Il mio Viaggio con Gesù'.. ha preso consistenza in occasione del Giubileo dei Giovani<br />

<strong>di</strong> Roma 2000..<br />

In quell'estate afosa , avevo appena prenotato un albergo in Maremma dal 13 al 17<br />

agosto.., e la sera del 12 agosto ero tornato a casa dopo una lunga giornata <strong>di</strong> lavoro..<br />

prima <strong>di</strong> mettermi a cena mi siedo sul <strong>di</strong>vano per ascoltare le notizie del tg1 ..tra le<br />

quali sento per la prima volta la notizia che da li' a tre giorni si sarebbe svolta la<br />

GMG DI ROMA 2000 ..vedendo il servizio giornalistico apprendo che si sarebbe<br />

trattato dell'incontro del Papa con i giovani <strong>di</strong> tutto il mondo..<br />

io non sapevo nulla, francamente <strong>di</strong> quest'incontro.-.<br />

il giorno dopo, 13 agosto 2000 , parto per il mare ..mentre ero nella meravigliosa<br />

Maremma, piena <strong>di</strong> sole mare natura... sentivo crescere dentro <strong>di</strong> me il forte<br />

desiderio <strong>di</strong> essere presente a Roma… non avendo avuto nessuna preparazione<br />

religiosa… anche il giorno <strong>di</strong> ferragosto <strong>di</strong> quell'anno… non stavo bene… e pensavo<br />

"si , d'accordo sono al mare il giorno <strong>di</strong> ferragosto cosa voglio <strong>di</strong> più' dalla vita?.." ..a<br />

quella domanda mi sono risposto "andare a Roma"..<br />

Anticipo il mio rientro , il giorno 16 agosto 2000 arrivo a casa preparo lo zaino..<br />

l'indomani il giorno 17 ..parto con la SITA per la stazione <strong>di</strong> Firenze SMN… con la<br />

consapevolezza che sarei anche ritornato la sera stessa non avendo prenotato ..ne'<br />

fatto preparazione ...<br />

arrivo a Roma… mi sistemo ed inizia la mia "avventura"… poi l'INCONTRO CON<br />

GESU'..<br />

la mattina del 19 mentre dalla stazione Termini vado verso Tor Vergata… mi ritrovai<br />

in piena notte su un autobus… pieno pienissimo <strong>di</strong> gente… e alzando lo sguardo al<br />

"cielo " ..mi venne una domanda dal cuore.. " SIGNORE PERCHE' SONO QUI?.."<br />

...e subito dopo una risposta..."SIGNORE FAI DELLA MIA VITA QUELLO CHE<br />

VUOI.."..<br />

E la mia vita e' cambiata in meglio… prima ero una pecorella smarrita..<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Tommaso CASSI - CASTEL SAN NICCOLO'


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 30<br />

VORREI<br />

Vorrei <strong>di</strong>segnare insieme a Te<br />

tutti i giorni della mia vita,<br />

incontrare in ogni attimo<br />

lo sguardo Tuo <strong>di</strong> Padre.<br />

Camminare in riva al mare<br />

e sentire come onde i passi<br />

cullati d’infinita azzurrità.<br />

Nella notte averTi accanto,<br />

fra tempeste <strong>di</strong> vuoti abissi<br />

scrutarTi faro nell’oscurità.<br />

Ron<strong>di</strong>ne in volo vorrei solcare<br />

l’immensità del Tuo sguardo,<br />

come vela bianca navigare<br />

oceani <strong>di</strong> pace e speranza.<br />

Scoprire alzando gli occhi<br />

al cielo per un solo istante<br />

che tutto quello che vorrei<br />

dentro me eternamente vive<br />

Andrea Rossi<br />

Sestri Levante (Ge)<br />

Ambito Adulti laici<br />

Sezione Preghiera in poesia<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

REGINA SPLENDENTE<br />

Canti <strong>di</strong> fede<br />

come profumo d’incenso<br />

salgono a Te<br />

O dolce Madre<br />

benedetta prima<br />

della fondazione del mondo<br />

Vertice della festa<br />

il Tuo volto passa<br />

tra le case<br />

Dolci aromi, melo<strong>di</strong>e<br />

gioia e spari<br />

Ti salutano<br />

o Regina del Rosario<br />

Simone Bellagamba<br />

Sestri Levante (Ge)<br />

AD UNA BAMBINA PER LA PRIMA COMUNIONE<br />

Oggi tu accogli Ricevi un amico<br />

un dono che ascolta sempre<br />

una presenza capisce se piangi<br />

luce nei pensieri ti guarisce<br />

anche quelli appartati con un tocco vivente<br />

e profon<strong>di</strong> della mano<br />

Poi ti accompagna<br />

lungo il cammino<br />

giunge davvero<br />

anche se tutti<br />

con passo pesante Antonio Chiades<br />

vanno lontano Pieve <strong>di</strong> Cadore (Belluno)


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 31<br />

EMMAUS<br />

Mio Dio,<br />

la senti la sera che scende<br />

sui volti stanchi <strong>di</strong> questa gente?<br />

Sapessi la gioia e il dolore<br />

<strong>di</strong> chi ha vissuto questa giornata,<br />

sapessi l'ardore<br />

<strong>di</strong> chi ha cercato con tanta tenacia.<br />

Sentissi la brezza pungente<br />

su questa umanità contesa,<br />

lo struggimento nell'attesa<br />

<strong>di</strong> quel volto<br />

che vorresti scoprire,<br />

ma è sera e non vuol comparire.<br />

Sì mio Dio,<br />

anche tu conosci il dolore,<br />

la terra riarsa,<br />

il calore del sole.<br />

Ma forse lassù in Para<strong>di</strong>so<br />

ti sei un po' abituato<br />

a quel mondo beato.<br />

Guarda ancora, ti prego,<br />

il nostro presente,<br />

le nostre dolcezze e amarezze,<br />

le storture <strong>di</strong> sempre.<br />

Sie<strong>di</strong> ancora<br />

tra la stanca tua gente<br />

e resta con noi<br />

in questa sera che scende.<br />

PAOLA MERONI<br />

ROVELLO PORRO (CO)<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

IO CREDO IN TE SIGNORE<br />

Signore,<br />

anche se io fossi nato, dove non si ode<br />

altro<br />

che il rumore del tempo che passa,<br />

il fruscio del vento, violento o leggero che<br />

sia;<br />

solo per l'offerta soave, che mi dà la<br />

natura,<br />

io credo in Te Signore.<br />

Mi basta u<strong>di</strong>re l'armonia degli uccelli,<br />

il profumo dei fiori,<br />

ammirare la soave volta celeste,<br />

per farmi specchiare in ogni tua opera,<br />

in ogni tua creatura<br />

come creatura fra le tue creature.<br />

Io credo in te Signore<br />

Testimonianza viva, della tua presenza<br />

che mi porta a stabilire con certezza,<br />

che "Tu" abiti anche nel mio cuore.<br />

Io credo in Te Signore,<br />

non perché altri mi hanno detto <strong>di</strong> credere,<br />

ma perché riconosco, che tutte le Tue<br />

<strong>opere</strong>,<br />

sono ricolme <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne, perfezione e carità,<br />

RINGRAZIAMENTO<br />

Coppola Neri Domenico<br />

località Porrena Poppi (AR)<br />

Un cielo luminescente Mi hanno addolorato<br />

M'induce a vedere Ti ringrazio o Signore<br />

il mondo tinto <strong>di</strong> rosa Per avermi ridato la capacità<br />

A credere sempre in qualcosa Di apprezzare quanto la vita Sia bella<br />

A mitigare i ricor<strong>di</strong> del passato pur nella quoti<strong>di</strong>anità.<br />

Quelli che più profondamente<br />

Amiana Marino Storace - MILANO


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 32<br />

Il Golgota<br />

Il corpo martoriato,<br />

pendeva straziando le tue carni. . .<br />

squarciate, inchiodate.<br />

Il sangue<br />

scivolava lentamente<br />

dal tuo cranio perforato,<br />

lo sguardo triste e sconfortato lo copriva;<br />

il vedere la madre tua agonizzare con te,<br />

ai pie<strong>di</strong> della croce.<br />

Le. urla,<br />

le bestemmie,<br />

gl'insulti, le risa dei carnefici. . .le tue creature,<br />

ancor <strong>di</strong> più<br />

stringevano in una morsa il<br />

venerato tuo cuore.<br />

Quei chio<strong>di</strong>,<br />

quelle mani. . . quei pie<strong>di</strong>.<br />

Ai piè della croce: tua Madre,<br />

il caro figlio;<br />

e lo sguardo<br />

che s'incontra nel deserto del calvario,<br />

popolato dalle belve.<br />

Non sei solo,<br />

c'è lei - c'è tutto.<br />

Ildebrando Caiazzo<br />

POPPI (AR)<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

VORREI<br />

Dio Padre buono <strong>di</strong> tutti,<br />

il mondo è alla follia.<br />

Ma Tu sei grande e forte<br />

e forse puoi capire<br />

perché è così <strong>di</strong>fficile<br />

sapere cosa fare,<br />

e forse non siam buoni<br />

neanche più a pregare<br />

ma io vorrei…<br />

vorrei svegliarmi la mattina con<br />

il sole<br />

sapere che per tutti c'è la<br />

colazione<br />

vorrei chiamare il "Figlio" ogni<br />

bambino<br />

"mamma" una donna e "nonno"<br />

ogni vecchino.<br />

Vorrei che un cane non fosse<br />

abbandonato<br />

Che non ci fossero malattie<br />

Che per ogni auto un albero<br />

fosse piantato.<br />

Vorrei cantare fra i papaveri e il<br />

grano<br />

Che siamo tutti uguali e<br />

prendersi per mano.<br />

Vorrei fermare il mondo 10<br />

minuti soli<br />

Per cancellar la guerra e tutti i<br />

suoi orrori.<br />

Vorrei addormentarmi la sera a<br />

cuor leggero<br />

Sognando che nessuno soffre la<br />

fame e il gelo.<br />

Carla Ciagli<br />

Loc. Garliano<br />

Castel <strong>San</strong> Niccolò (AR)


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 33<br />

UNA PREGHIERA<br />

IN TE<br />

Arcane voci in cielo mi trafiggono<br />

e l'aria della sera<br />

ombre fuggenti chiaroscuri sogni.<br />

Pure l'enigma della vita<br />

è sogno intessuto <strong>di</strong> luce<br />

ineffabile Amore,<br />

oro per sempre in Te,<br />

Signore.<br />

Mario REMEI Montevarchi (AR)<br />

Perdono<br />

Signore,<br />

il mio cuore è<br />

troppo duro<br />

per perdonare,<br />

è troppo orgoglioso<br />

per <strong>di</strong>menticare.<br />

Vuole vendetta<br />

Il mio cuore!<br />

Prestami il tuo cuore<br />

Signore,<br />

affinché possa<br />

perdonare e <strong>di</strong>menticare<br />

e sorridere sulle cose<br />

che mi hanno offesa.<br />

Laura Tumaini La Thuile Valle d'Aosta<br />

Signore, ti prego, aiutami a capire me stessa, le mie esigenze e le mie<br />

passioni. Aiutami a superare i limiti <strong>delle</strong> mie paure ed incertezze, a<br />

decidere della mia vita in pieno coraggio e convinzione, a perseguire<br />

un'unica strada, la strada della Verità, dell'Amore, dell'Onestà.<br />

Aiutami ad essere sempre sincera con me stessa e con chi mi vuole bene,<br />

a non ferire la sensibilità altrui, a capire quando parlare e quando tacere,<br />

quando agire e quando attendere.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

A DIO<br />

Mio Dio Mi senti?<br />

Senti la mia angoscia, percepisci il mio<br />

dolore, ve<strong>di</strong> le mie ferite, provi lo<br />

strazio dell'anima mia?<br />

Chi ha detto Che solo Tu sei Stato in<br />

croce CHI?<br />

Anch'io lo sono,<br />

un povero Cristo<br />

<strong>di</strong> questa terra<br />

del duemila... ...<br />

e non trovo strada,<br />

non trovo luce,<br />

NON HO LE TUE RISPOSTE.<br />

Mio Dio<br />

Mi senti?<br />

Vai al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> me<br />

Del mio essere <strong>di</strong> terra.....<br />

Donami la tua fiaccola<br />

Perché sia la mia fiaccola<br />

Donami solo una parte della tua forza<br />

Perché sia la mia forza<br />

Donami la misericor<strong>di</strong>a<br />

Perché io accetti<br />

Ciò che<br />

SI E' FATTO DI ME.<br />

Maria Laura GHINASSI - AREZZO


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 34<br />

Aiutami a non sprecare il tempo "unico", prezioso dono <strong>di</strong> questa vita<br />

irripetibile.<br />

Aiutami ad amare e rispettare profondamente la vita, gli esseri mortali, le<br />

meraviglie del creato, le piante - monumenti muti <strong>di</strong> preghiera -, l'aria<br />

pura e salutare che tutti avvolge ed accarezza.<br />

Aiutami a far sempre del bene, a non dovermi pentire per non aver fatto<br />

qualcosa che potevo fare o aver detto parole che hanno offeso e quin<strong>di</strong><br />

aiutami a rime<strong>di</strong>are, fammi agire sempre all'insegna del1a <strong>di</strong>gnità e<br />

purezza morale.<br />

Aiutami a crescere umanamente, e per quanto posso ad arricchire che mi<br />

sta accanto, rendendolo partecipe alla gioia e della curiosità della vita che<br />

mi anima.<br />

Inseguo l'Amore e la forza dei sentimenti che fanno gioire e straziare<br />

come null'altro al mondo. Provo una commozione in<strong>di</strong>cibile per la verità<br />

<strong>delle</strong> cose, per le sensazioni che mi parlano dritto al cuore.<br />

Aiutami a decidere chi sarà il compagno ideale per questo mio cammino<br />

meraviglioso.<br />

Aiutami ad amare e rispettare sempre la musica ed il violino, attività che<br />

mi dà molto e che mi ha dato la possibilità <strong>di</strong> sentire più profondamente le<br />

emozioni, le gioie e mi ha aperto la mente sulla grandezza del pensiero<br />

umano e sull'esigenza <strong>di</strong> comunicare i moti più intimi dell'anima.<br />

Forse ho chiesto troppo, ma so che ho bisogno del Tuo aiuto, della luce<br />

che, rischiara le ombre che costeggiano il mio cammino<br />

Grazie. Amen. Li<strong>di</strong>a <strong>San</strong>acori - Monterotondo (RM)<br />

GIUBILEO D'ARTE<br />

Ancor oggi la Creazione a mantenerci uniti<br />

visibile ed invisibile fino al "miracolo" del lavorare<br />

e accanto a noi, ancora consapevolmente "insieme"<br />

nel "prosaico" <strong>di</strong>uturno del mondo. per un sano scopo in comune.<br />

Viver bene il nostro oggi Impariamo a lavorare<br />

fa <strong>di</strong> ogni ieri Come 'Sappiamo, come dobbiamo,<br />

un sogno <strong>di</strong> responsabile realtà con abilità e perseveranza.<br />

e <strong>di</strong> ogni domani Allora, ogni attività creativa <strong>di</strong> vero bene,<br />

una visione <strong>di</strong> profetica speranza. assume in sé bontà e bellezza<br />

E' l'equilibrio <strong>delle</strong> piccole azioni e <strong>di</strong>venta una meravigliosa, sorprendente<br />

"opera d'arte contemporanea".<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù<br />

Estella TOMASELLI SANACORI - MONTEROTONDO RM


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 35<br />

LUCIA VALLERY<br />

MILANO<br />

Ambito Adulti laici<br />

Sezione Testimonianza in prosa<br />

LA FORZA DELLA PREGHIERA<br />

Abbiamo sempre pregato insieme, fin da quando ci siamo conosciuti. Abbiamo<br />

chiuso gli occhi ed ognuno <strong>di</strong> noi è entrato in contatto con Dio, a suo modo. Le<br />

nostre sono preghiere-me<strong>di</strong>tazioni, per lo più senza parole. Da quando sono nati i<br />

bambini prego con loro ogni sera, con frasi semplici e ricorrenti che ormai<br />

ripetono un po' a modo loro.<br />

Anche in Africa pregavamo tutti insieme, la mattina per iniziare bene la giornata:<br />

in cerchio seduti con le gambe incrociate o sui talloni, gli occhi chiusi, dandoci le<br />

mani. Solitamente era papà ad intonare canti <strong>di</strong> ringraziamento e preghiera <strong>di</strong><br />

protezione e guida per camminare retti sulle Sue vie, senza inciampi. Dopo<br />

l´incidente e la sua improvvisa scomparsa la preghiera è <strong>di</strong>ventata la mia unica<br />

arma <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa. Quando lui era in vita mi era ancora <strong>di</strong>fficile credere che il male ci<br />

sia davvero. Ora so che il male esiste, e l'unico rifugio e protezione è Dio,<br />

nient´altro e nessun altro. Per comunicare con Lui abbiamo la preghiera e se non<br />

sappiamo cosa <strong>di</strong>re a modo nostro, possiamo leggere i Salmi, che sono splen<strong>di</strong>de<br />

invocazioni <strong>di</strong> aiuto.<br />

La situazione era precipitata con l´improvviso arrivo del fratello minore. Che cosa<br />

nascondeva la sua venuta? Lo scoprii quando l´unica persona a me vicina fu<br />

allontanata, con una giustificazione poco cre<strong>di</strong>bile: il fratello più piccolo era lì<br />

pronto a prendere il posto del fratello scomparso. mi rivoltai dentro<br />

<strong>di</strong> me, una volta capito il tranello. gli<br />

<strong>di</strong>ssi la mattina successiva e con questo speravo ingenuamente <strong>di</strong> uscire<br />

dall´inghippo. Ma anche quando rientrò Joshua tutto era cambiato: non avevamo la<br />

possibilità <strong>di</strong> parlare, né <strong>di</strong> stare insieme, tanto meno lui poteva avvicinarsi ai<br />

bambini e darmi una mano nella loro tanto laboriosa cura quoti<strong>di</strong>ana. Innanzi tutto<br />

volevano che facesse una specie <strong>di</strong> giuramento, impegnandosi a promettere <strong>di</strong> fare<br />

del bene a me, ai bambini e a loro – soprattutto a loro! E così <strong>di</strong> lì a qualche<br />

giorno le due famiglie e gli anziani del villaggio si ritrovarono nell´ampio salone<br />

<strong>di</strong> casa. Anch´io ero presente, ma mi fu negato l´interprete e quin<strong>di</strong> non compresi<br />

assolutamente nulla. Al giuramento effettivo non fui ammessa: una piccola<br />

comunità andò a consultare l´oracolo. Purtroppo non era ancora abbastanza.<br />

Qualche ulteriore giorno <strong>di</strong> lontananza e <strong>di</strong> nuovo impossibilità <strong>di</strong> comunicare<br />

liberamente. Poi Joshua fu allontanato definitivamente, senza alcuno scambio tra<br />

<strong>di</strong> noi. Mi raccontarono <strong>di</strong> tutto contro <strong>di</strong> lui, nel <strong>di</strong>sperato tentativo <strong>di</strong> separarci.<br />

Insomma, non sapevo più cosa fare. Certo, Joshua ed io come il suo migliore<br />

amico e papà dei bambini eravamo soliti leggere la Bibbia insieme e ringraziare<br />

per qualunque cosa. Anche una grave malattia – io avevo avuto una malaria quasi<br />

mortale pochi mesi prima – o un incidente stradale hanno il loro significato ed un<br />

valore positivo: basta sapere vederlo. Rimasta questa volta completamente sola,<br />

incominciavo a capire <strong>di</strong> più: non c´è solo il BENE nostro, c´è anche il MALE <strong>di</strong><br />

certi uomini o donne. Ecco, sì, forse la madre del mio defunto compagno era più<br />

simile alle descrizioni degli altri – figli e figlie comprese – che la definivano<br />

“cattiva”, “attaccata solo ai sol<strong>di</strong>”, che non alle mie ingenue <strong>di</strong>fese in suo favore.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 36<br />

Pregavo – da sola – e sentivo sempre più chiaramente che proprio lei poteva avere<br />

a che fare con quell´incidente: il caso non esiste, si sa, tutto viene da Dio ed ha un<br />

motivo, ma ci sono persone che cercano ancora <strong>di</strong> cambiare le cose a loro favore…<br />

ed alcune sanno come fare e ci riescono, come in questo caso. Certo, il mio<br />

compagno mi era subito apparso mentre correva libero, ridendo nel fitto della<br />

vegetazione locale: ha finalmente raggiunto la PACE, la comunione totale con Dio,<br />

a cui aveva sempre aspirato. Anche io ed i bambini avevamo raggiunto una certa<br />

stabilità e serenità, grazie alla presenza costante e affettuosa <strong>di</strong> Joshua. Ed ora:<br />

tutto crollato <strong>di</strong> nuovo.<br />

Era impossibile affrontare la cosa apertamente, ci avevo già provato con pessimi<br />

risultati.<br />

Che fare? Affidarsi a Dio, pregare e chiedere aiuto. Era quello che facevo giorno e<br />

notte: a voce alta leggevo i Salmi contro i nemici, chiedendo a Dio protezione e<br />

forza per uscire da quell´assurda situazione. Ancora più forte pregai quella notte,<br />

quando, ancora sveglia, vi<strong>di</strong> arrivare una macchina, da cui scese una donna che<br />

entrò in casa. Non l´avevo riconosciuta al buio, ma fui io stessa ad aprire la porta<br />

della stanza, incontrandola insieme alla madre del mio compagno, che alloggiava<br />

<strong>di</strong> fronte a noi. pensai e chissà perché Mama voleva<br />

che dormisse nella camera <strong>di</strong> fianco alla nostra. . Il mio cuore batteva veloce,<br />

volevo gridare: . Mantenni invece la calma.<br />

Una volta sola nella nostra camera mi assalì la netta sensazione <strong>di</strong> dover<br />

proteggere me e i bambini da quell´intrusa: cosparsi la parete che ci separava con<br />

l´olio benedetto e ripresi a leggere i Salmi a gran voce. Certo mi sentì non solo lei,<br />

ma gran parte <strong>delle</strong> case del villaggio. E certo le preghiere ci salvarono, se<br />

abbiamo sopravvissuto quella notte e siamo riusciti ad uscire dal villaggio e dal<br />

Paese sani e salvi. È stato Dio ad aiutarci ed è solo Lui che lo può fare: bisogna<br />

fidarsi e chiedere umilmente aiuto. Funziona.<br />

Amalia Bonciani - Strada in Casentino<br />

Matteo 18 vv. 14,14 Matteo 13 v. 44 Luca 15 vv. 1,32<br />

La pecorella smarrita Il tesoro la perla Il figliol pro<strong>di</strong>go<br />

Inizio questa mia testimonianza con alcuni passi del Vangelo, perché mi<br />

riguardano da vicino. Rendo grazie e lode al mio signore per la misericor<strong>di</strong>a e<br />

l'amore che ha verso <strong>di</strong> me.<br />

La prima esperienza che ho avuto della presenza del Signore Gesù è stata quando<br />

mi hanno battezzato, ma ero piccola e naturalmente non capivo l'importanza <strong>di</strong><br />

essere una figlia <strong>di</strong> <strong>di</strong>o; poi ho ricevuto la cresima e la prima s. Comunione ma<br />

ancora non capivo quanto potesse essere in<strong>di</strong>spensabile Gesù nella vita <strong>di</strong> ogni<br />

uomo. Da bambina frequentavo la Chiesa, l'oratorio; pi nel crescere mi sono<br />

allontanata da Dio e dagli insegnamenti ricevuti. Per me Dio , Gesù , la Madonna<br />

erano come dei parenti molto lontani, da ricordare ogni tanto.<br />

Nel 1972 mi sono sposata ed ho avuto due figli; ogni tanto frequentavo la Chiesa<br />

<strong>di</strong>strattamente. Un brutto giorno uno dei mie figli si è ammalato; allora sì che mi<br />

allontanai ancor <strong>di</strong> più da Dio. Ero molto arrabbiata con Lui perciò mi rivolsi ai<br />

falsi profeti (cartomanti ecc.…). più frequentavo queste persone, più la matassa si<br />

ingarbugliava, fino a che un bel giorno mi parlarono <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> preghiera del<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 37<br />

rinnovamento nello Spirito santo dove celebravano la S. Messa e preghiere per la<br />

guarigione (<strong>di</strong>menticavo <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che da tempo sentivo il desiderio <strong>di</strong> avvicinarmi a<br />

Dio, ma avevo paura e pensavo: perché devo chiedere il suo aiuto solo nel<br />

momento del bisogno? Un amico è sempre un amico, nella gioia e nella sofferenza!<br />

Come non capivo la grandezza della misericor<strong>di</strong>a Divina!)<br />

Ho cominciato a frequentare la casa <strong>di</strong> preghiera Gesù Amore, e là ho incontrato<br />

Gesù che mi ha aiutata a rompere il ghiaccio del mio cuore (Gesù era sempre stato<br />

con me, ma ero io che l'avevo messa da parte). È stato come incontrare il primo<br />

amore: non mangi, non dormi e il cuore ti batte forte, vorresti stare sempre con la<br />

persona amata. Ricordo che era lunedì 23 luglio 1990 e dentro <strong>di</strong> me desideravo<br />

che arrivasse presto la domenica per ritornare nella mia parrocchia ed ascoltare la<br />

parola <strong>di</strong> Dio attraverso il mio parroco. In tutti questi anni non mi sono mancate le<br />

croci: le prove sono state molte, specialmente quando il Signore ha pensato <strong>di</strong><br />

mettere fine alle sofferenze <strong>di</strong> mio figlio Stefano, portandolo con Sé in Para<strong>di</strong>so.<br />

Quando ero lontana dalla Chiesa c'era sempre una mia vicina <strong>di</strong> casa che la<br />

domenica mi invitava ad andare alla S. Messa ed io le rispondevo che non avevo<br />

tempo, che dovevo pensare al lavoro e alle cose <strong>di</strong> casa. Criticavo quelle persone<br />

che tutti i giorni andavano alla S. messa e pensavo che non avessero niente da fare<br />

nelle loro case. Quanto ero nell'ignoranza, perché ora sono io a non poter fare a<br />

meno <strong>di</strong> Lui, del mio Signore. Prima ero <strong>di</strong>sperata tra mille <strong>di</strong>fficoltà perché non<br />

volevo la presenza <strong>di</strong> Gesù accanto a me. Ora ringrazio il Signore perché è Lui che<br />

guida la mia vita, è Lui al timone della barca ed io mi fido completamente del mio<br />

Gesù. Tutti i giorni cerco <strong>di</strong> me<strong>di</strong>tare la Sua Parola e Lo ringrazio e <strong>di</strong>co: "Gesù,<br />

Tu sai che mi sento sempre ammalata perché ho sempre bisogno <strong>di</strong> te che sei<br />

me<strong>di</strong>co della mia anima, sei la perla preziosa, sei il mio tutto."<br />

Amiana Marino Storace - MILANO<br />

RICORDI DI GUERRA<br />

Crocerossina in un ospedale da campo, ero stata incaricata <strong>di</strong> accompagnare alcune<br />

Sorelle, in un ospedale <strong>di</strong> Torino. AI ritorno, per un allarme aereo, il treno fece<br />

sosta a Novara e tutti scendemmo.<br />

Sapevo che nei pressi vi fosse una chiesa e, tenendo conto <strong>delle</strong> ore a <strong>di</strong>sposizione,<br />

decisi <strong>di</strong> andarmi a confessare. Più che una confessione fu un <strong>di</strong>alogo. Un<br />

sacerdote ebbe per me parole significative, <strong>di</strong>sse - fra l'altro - che avrei dovuto<br />

superare molti pericoli e volle darmi una reliquia <strong>di</strong> Don Bosco, assicurandomi la<br />

sua protezione.<br />

Due mesi, dopo fui colpita da una forte scossa elettrica. Tra i rianimatori c'era un<br />

parame<strong>di</strong>co a cui dovetti la mia salvezza.<br />

A guerra finita ci sposammo. Siamo vissuti insieme per cinquantadue anni.<br />

Ora dal cielo, con i suoi occhi azzurri, continua ad illuminare le mie malinconiche<br />

giornate.<br />

Patrizia Patanè - ACIREALE (CT)<br />

Dal Diario <strong>di</strong> Maria<br />

La luce è abbacinante. Ogni cosa, dentro e fuori, sembra boccheggiare sbigottita,<br />

nella calura pomeri<strong>di</strong>ana. Anche io sono ferma, stupita, non riesco a fare niente,<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 38<br />

come se il mio tempo si fosse fermato. Giro lo sguardo per la stanza, tutto è come<br />

ieri, come sempre. Esco fuori, mi siedo tra le ra<strong>di</strong>ci sporgenti dell'ulivo piantato<br />

secoli fa dagli antenati. Mi accoccolo sempre qui, quando sono agitata, come ora.<br />

Ma per cosa? Non lo so. Ah, ecco: ho fatto un sogno strano, stanotte. Vedevo tante<br />

perle nel cassetto dello stipo accanto al mio letto, perle opalescenti e preziose.<br />

Veniva qualcuno <strong>di</strong>etro <strong>di</strong> me, non alzavo neppure la testa per guardarlo, perché<br />

nel sogno sapevo chi era, gli vedevo le mani forti estrarre il tiretto e rovesciare le<br />

perle sul pavimento. Le mani, maschili, si voltavano con le palme in su, verso <strong>di</strong><br />

me, come a chiedermi qualcosa. Poi mi sono svegliata.<br />

In piazza le donne bisbigliavano <strong>di</strong> qualcuno che presto verrà in paese. Certo, a me<br />

non rivolgono mai la parola, le donne, come se nemmeno esistessi, ma trovano<br />

sempre il modo <strong>di</strong> aiutarmi, come se succedesse per caso. Non possono infrangere<br />

apertamente la Legge. Anche quelle formi chine, in fila, una <strong>di</strong>etro l'altra,<br />

rispettano la Legge del loro istinto. Alzo gli occhi nel cielo immobile dell'estate,<br />

le donne hanno detto che verrà qui. Lui è un personaggio la cui fama si è sparsa<br />

ormai dappertutto, tutti lo aspettano, per curiosità, per simpatia, per ozio. Dicono<br />

che lui legga fin dentro i cuori, ma non potrà mai accorgersi <strong>di</strong> me. Di me, che la<br />

gente scansa per via...<br />

Eppure mi piacerebbe vederlo. E' come se non avessi null'altro da fare, mi sento<br />

come sospesa, tra ora e quando lo vedrò. Sì, perché è deciso: devo vederlo.<br />

<strong>Vado</strong> al mercato e, come al solito, vorrei essere invisibile. Ho paura della gente, <strong>di</strong><br />

quelli che non conosco e <strong>di</strong> quelli che conosco, <strong>di</strong> quelli che sembrano deridermi e<br />

<strong>di</strong> quelli che sanno del mio passato. Possibile che ormai, giunti al culmine della<br />

civiltà, il passato mi debba costringere ad essere sempre legata ad un errore,<br />

portarmelo addosso come un marchio infamante? Ma l'errore più grande della mia<br />

vita è anche l'unico punto fermo della mia vita: mia figlia.<br />

Che cosa attendere, non so. Nell'aria sembrano esserci messaggi lanciati da<br />

qualche entità misteriosa che invita a buttar via ogni cosa inutile, a spogliarsi <strong>di</strong><br />

tutto e donarsi così, nell'intima, pura essenza, nella propria nascosta bellezza... Ma<br />

che penso? La verità è che sono stanca, <strong>di</strong> tutto, e il pensiero <strong>di</strong> morire, <strong>di</strong><br />

scomparire, <strong>di</strong> sciogliere, una volta per tutte, i no<strong>di</strong> che mi legano a questa<br />

fangosa esistenza da un po' <strong>di</strong> tempo accompagna ogni mio gesto, ogni mio<br />

pensiero. Ma so che oggi lui verrà. Voglio avvicinarmi anch'io, là, alla casa del<br />

ricco verso cui la gente accorre.<br />

Mi fermo al pozzo, deserto. Mi siedo sulla liscia pietra consunta, in alcuni tratti<br />

coperta <strong>di</strong> muschio. Mi scosto i capelli dal volto, questa chioma che è il mio<br />

orgoglio e la mia male<strong>di</strong>zione, non posso nemmeno nasconderla quoti<strong>di</strong>anamente<br />

come le altre donne, perché non sono sposata. Eppure ho una figlia. Mi specchio<br />

nell'acqua profonda, mi viene in mente un altro sogno, fatto qualche tempo fa. Ero<br />

in un posto brullo e bianco, con un cagnolino accanto a me, una piccola palla <strong>di</strong><br />

pelo che abbaiava come se parlasse e mi in<strong>di</strong>cava una ripida parete <strong>di</strong> roccia, alta,<br />

una montagna, costellata <strong>di</strong> buchi chiusi da inferriate. E, come se venissero da<br />

dentro il monte, u<strong>di</strong>vo gemiti e lamenti. La bestiola mi invitava a seguirla fimo in<br />

cima. Non si sentiva più nulla, ora, solo il mormorio del vento che sembrava<br />

portare con sé tutto il dolore del mondo. C'era un cippo <strong>di</strong> pietra bianca, scolpito<br />

come un uomo a braccia aperte, ma era appena sbozzato, tanto da sembrare solo<br />

una croce. Una pianta <strong>di</strong> roselline bianche lo ammantava tutto, era come una tomba<br />

e, nello stesso tempo, una culla. li cagnolino mi guardava come a chiedermi: "Non<br />

capisci?". No, non capivo.<br />

Sto piangendo. L'acqua del pozzo si increspa appena quando una lacrima vi cade<br />

dentro. E' come se ricevessi un messaggio: mi alzo, so cosa fare, adesso.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 39<br />

L'uscio è spalancato. Molta gente è venuta a vedere il forestiero, anche dai paesi<br />

vicini. Entro. Colui che chiamano il Maestro si trova qui ed io voglio, devo<br />

vederlo. Mi guarderà con la stessa riprovazione degli altri? Mi allontanerà con lo<br />

stesso fasti<strong>di</strong>o degli anziani e dei saggi? Mi eviterà con la stessa in<strong>di</strong>fferenza dei<br />

miei simili?<br />

E' seduto su uno sgabello, la gente che lo attornia è muta, in attesa che lui parli.<br />

Sembra che nessuno avverta né stanchezza né caldo, né fame né niente altro. Egli<br />

sta osservando, tra il <strong>di</strong>vertito e l'interessato, la lavorazione del basso tavolo che<br />

ha accanto, con l'aria <strong>di</strong> chi sa tutto sul legno. Ed infatti consiglia alla padrona <strong>di</strong><br />

casa una certa cera per mantenere integro quel mobile. Un sorrisetto bonario<br />

increspa le labbra dei presenti. Egli, invece, ride apertamente, tra la barba, ed è<br />

come se avesse in viso tutta la luce del sole.<br />

Non so cosa mi succede all'improvviso. Mi accascio accanto a lui. Comincio a<br />

piangere senza potermi fermare più. Le mie lacrime cadono sui suoi pie<strong>di</strong><br />

accostati, li bagnano, penso che lo sto imbrattando, lo sto importunando. Lui<br />

neanche si muove. Lo sto sporcando, gli sto riversando addosso, con il mio pianto,<br />

tutta la mia vita <strong>di</strong>sgraziata. Mi meraviglio che taccia. Non oso alzare gli occhi,<br />

provo tanta vergogna e non solo per essermi lasciata andare così. Mi sciolgo i<br />

capelli folti e lussureggianti e, finalmente, so <strong>di</strong> averli fatti crescere tutta la vita<br />

per questo momento: con la mia capigliatura gli asciugo i pie<strong>di</strong> che con le mie<br />

lacrime ho lavato. Mi lascia fare. Con un gesto gentile ma deciso allontana i<br />

presenti che vorrebbero allontanarmi da lui. Le sue mani accanto al mio viso, come<br />

per rialzarlo, come per raccogliere il mio dolore, i miei errori, la mia vita su <strong>di</strong> sé.<br />

Le sue mani sono quelle del sogno. I suoi occhi sono il monte che conteneva<br />

i gemiti<br />

dell'umanità. Il suo sorriso è la fila <strong>di</strong> perle che raccoglievo da terra, nel sogno.<br />

Ma questo non è un sogno. Dio, è la vita.<br />

Bacherini Tamara - Garliano Castel san Niccolò<br />

La mia esperienza <strong>di</strong> fede<br />

La prima volta che vi<strong>di</strong> il Casentino, e risale a molti anni fa, giu<strong>di</strong>cai belli e in<br />

contaminati questi luoghi, queste strade, questa gente e questa campagna, ma<br />

solitari e troppo silenziosi; fu una visione fugace perché ero <strong>di</strong> passaggio per me<br />

ancora giovane e proveniente dalla città, dedussi che non ci avrei mai abitato.<br />

Come mi sbagliavo! E questo lo capirete più avanti.<br />

Sono sempre stata, o per1omeno ho cercato <strong>di</strong> esser1o, una persona rispettosa<br />

verso Dio e verso gli altri, non molto praticante e come si suoi <strong>di</strong>re cercavo il<br />

Signore nel momento del bisogno, avrei voluto avere più fede, ma non ci davo<br />

troppa importanza.<br />

Ascoltavo <strong>di</strong>stratta: una mia amica, mamma <strong>di</strong> un bimbo down, il marito con gli<br />

arti inferiori amputati a causa <strong>di</strong> un incidente sul lavoro, che mi <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> sentirsi<br />

orgogliosa perché il Signore aveva scelto lei come mamma e moglie speciale.<br />

Ascoltavo <strong>di</strong>stratta: la mia mamma inferma da otto anni, costretta su una se<strong>di</strong>a a<br />

rotelle a causa <strong>di</strong> un'emorragia cerebrale, che <strong>di</strong>ceva <strong>di</strong> de<strong>di</strong>care le sue sofferenze<br />

al Signore affinché Lui le stesse vicino.<br />

Le ascoltavo <strong>di</strong>stratta, si ma forse anche un po' invi<strong>di</strong>osa per la loro vicinanza con<br />

Gesù, per la loro grande fede.<br />

Tornando all'inizio <strong>di</strong> queste mie riflessioni, il destino e le situazioni della vita mi<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 40<br />

hanno riportata in Casentino, nel Comune <strong>di</strong> Castel <strong>San</strong> Niccolò. E questa volta<br />

non <strong>di</strong> passaggio, ma per abitarci per sempre.<br />

Ero contenta <strong>di</strong> questa scelta, fra l'altro voluto, ma avevo tanta nostalgia dei<br />

luoghi dove ero vissuta per quarantacinque anni.<br />

Conoscevo quasi tutti nel paese dove ero nata, sia che mi fermassi nei negozi o che<br />

girassi per le strade, i volti intorno a me erano <strong>di</strong> persone :.conosciute, sovente si<br />

facevano due chiacchiere all'angolo della via o mi fermavo a salutare la vecchietta<br />

seduta sulla panchina; conoscevo i campi, i boschi, sapevo dove raccogliere le<br />

giunchiglie in luglio e i ciclamini in settembre, piccole cose, ma a me mancavano<br />

molto; qui era tutto nuovo, volti e voci sconosciute, ti scambiavi un <strong>di</strong>stratto buon<br />

giorno e ognuno per la propria strada, il clima era <strong>di</strong>verso, il freddo più intenso e<br />

l'estate più breve, le passeggiate nel bosco avvenivamo fra sentieri sconosciuti.<br />

A tutto questo si aggiungeva una car<strong>di</strong>opatia <strong>di</strong>latativa che mi veniva riscontrata<br />

senza che io sospettassi <strong>di</strong> nulla.<br />

Ed è stato in questa fase critica della mia vita che gradatamente ho sentito il<br />

bisogno <strong>di</strong> andare più spesso in Chiesa, <strong>di</strong> parlare con Gesù e piano piano sentire<br />

crescere in me una grande tranquillità, una sicurezza assoluta perché nelle Sue<br />

mani qualunque cosa ci possa capitare Lui non ci abbandona e sa come alleviare le<br />

nostre pene.<br />

Ho sentito il bisogno <strong>di</strong> rivolgermi al Signore con umiltà, il desiderio <strong>di</strong> aiutare il<br />

prossimo soprattutto nelle piccole cose.<br />

Ora tutto è <strong>di</strong>verso, sono felice e vivo la mia vita casentinese con tanta serenità.<br />

Ho imparato a conoscere il bosco, i suoi sentieri e i suoi frutti.<br />

Dimenticavo, gli abitanti li conosco quasi tutti, sono brave persone, mi soffermo<br />

spesso a conversare e partecipo con loro ai lieti e meno lieti eventi che accadono<br />

in paese.<br />

Spero, con queste parole, <strong>di</strong> essere riuscita a farvi partecipi <strong>delle</strong> emozioni che si<br />

provano con l'essere "in cammino con Gesù".<br />

Coppola Neri Domenico - Località Porrena Poppi (AR)<br />

Da un paio <strong>di</strong> mesi avevamo preso una casa in affitto a <strong>San</strong> Giovanni Valdarno, in<br />

località “le Ville”. Eravamo come fuggiaschi incapaci <strong>di</strong> reagire alla marea <strong>di</strong><br />

tempeste che si erano abbattute sul nostro capo.<br />

Erano ormai <strong>di</strong>versi mesi che prestavo volontariamente la mia opera da Don<br />

Roberto Peruzzi a Lubaco dove lui aveva istituito la comunità <strong>di</strong> <strong>San</strong>ta Teresina<br />

del Bambino Gesù, e dove tutti i giorni, ma specialmente la domenica si ritrova<br />

tanta gente per la <strong>San</strong>ta Messa, durante la quale avvenivano fatti che sapevano <strong>di</strong><br />

straor<strong>di</strong>nario.<br />

Nel 1993 avevo dato in<strong>di</strong>etro la mia macchina per acquistarne una nuova: ( una<br />

nuova con aria con<strong>di</strong>zionata per la somma <strong>di</strong> 23 milioni.<br />

Quasi tutti i giorni con questa, a mio <strong>di</strong>scapito mi recavo a Lubaco per fare dei<br />

lavori spesso anche pesanti, in quanto venivo attratto <strong>di</strong> tutto ciò che avveniva in<br />

quella comunità.<br />

Il giorno quattro del mese <strong>di</strong> giugno del 1994, tornato alla sera a casa dopo aver<br />

cenato e guardato un po <strong>di</strong> televisione andai a letto. Mi ero appena addormentato:<br />

quando feci un sogno molto strano.<br />

Sognai che mi trovavo a Fiesole e su in alto verso le parte <strong>di</strong> Borgunto si vedeva<br />

qualche casa sparsa e una campagna cosparsa <strong>di</strong> varie piante; e in questa parte<br />

collinosa vi era tanta gente come se si dovesse svolgere una processione.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 41<br />

All’improvviso io mi sono trovato in un grande salone presso il seminario <strong>di</strong><br />

Fiesole. Era un salone grande semi buio, dentro vi erano tanti frati con un vestito<br />

come quello dei Francescani. Erano anche loro nella penombra e quin<strong>di</strong> non si<br />

vedeva né il volto né le altre parte del corpo. Parlavano fra loro a voce bassa,<br />

impercettibile. Si poteva notare nel loro comportamento dei contrasti , ma non<br />

alterchi . Io stavo in <strong>di</strong>sparte a una <strong>di</strong>ecina <strong>di</strong> metri da loro . Ero solo silenzioso<br />

come uno che aspetta la propria condanna.<br />

All’improvviso apparve una suora bellissima, dal suo aspetto doveva avere 18 /20<br />

anni non <strong>di</strong> più. Vestiva abiti come quelli che portano le monache Domenicane; ma<br />

il bianco era splendente, e il suo volto era <strong>di</strong> una luce e <strong>di</strong> una bellezza che non<br />

posso descrivere. Venne verso <strong>di</strong> me e con voce autorevole mi <strong>di</strong>sse: ” an<strong>di</strong>amo<br />

altrimenti si arriva in ritardo. La seguii lungo un corridoio, ma invece <strong>di</strong> andare<br />

verso il portone centrale, entrammo per una saletta secondaria che aveva una porta<br />

che dava sull’esterno. Vi era tanta luce in quella stanzetta grande non più <strong>di</strong> tre<br />

metri per quattro. Arrivati quasi al centro della stanzetta a pochi passi dalla porta ;<br />

vi<strong>di</strong> per terra un crocifisso . Era bellissimo, pareva che mi guardasse.<br />

Era un crocifisso lungo 6/7 centimetri. Si evidenziava per il suo splendore su quel<br />

pavimento meravigliosamente pulito, Esso stava <strong>di</strong>nanzi al mio cammino. Mi<br />

fermai e lo desiderai imme<strong>di</strong>atamente lo volevo possedere nel mio cuore e<br />

domandai alla suora se potevo prenderlo. Lei si rigirò mi guardò e con modo<br />

autorevole, mi <strong>di</strong>sse: “ si“. Mi abbassai ed appena mi avvicinai con la mano al<br />

crocifisso il sogno svanì. Rimasi molto turbato . Mi riaddormentai stranamente<br />

quasi subito.<br />

Ciò che avevo sognato era <strong>di</strong>venuto un punto fisso nella mia mente, era come se<br />

lo stessi vivendo momento per momento durante la giornata.<br />

Verso le due <strong>di</strong> notte del giorno otto sempre del mese <strong>di</strong> giugno cioè quattro giorni<br />

dopo il sogno, suona il campanello mio figlio Francesco, mi <strong>di</strong>sse che si tratteneva<br />

a dormire da noi, poiché lo stesso giorno doveva partire per Milano con il suo<br />

principale per l’acquisto eventualmente <strong>di</strong> qualche macchinario inerente al loro<br />

lavoro. Mi chiese se era possibile avere la mia macchina ed in cambio mi<br />

lascerebbero la loro . Acconsentii anche se della macchina sono stato sempre un po<br />

geloso. Abbiamo messo la sveglia alle ore 6,30 e siamo andati a dormire<br />

L’accordo tra mio figlio Francesco e il suo principale era che prima <strong>di</strong> partire<br />

avremmo dato tre squilli <strong>di</strong> telefono senza aspettare la risposta, lui avrebbe capito<br />

e si sarebbe avviato. L’appuntamento era all’uscita del casello dell’autostrada <strong>di</strong><br />

Firenze Sud<br />

Alla mattina la sveglia non suona, ci chiama mia moglie che erano quasi le sette,<br />

tutto in fretta e furia; si prende un caffè e si parte. Ci si ferma alla prima cabina<br />

telefonica e <strong>di</strong>amo il segnale stabilito e si riparte alla volta <strong>di</strong> Firenze.<br />

Arrivati a Firenze Sud e lasciata l’autostrada, troviamo Piero (principale <strong>di</strong><br />

Francesco) che era su tutte le furie, <strong>di</strong>sse: mi chiami alle sei e cinque e arrivi a<br />

quest’ora? veramente mi hai fatto stare molto in pensiero. No rispose Francesco,<br />

non ti abbiamo dato nessun segnale, perché ci siamo svegliati quasi alle sette, e<br />

quin<strong>di</strong> ti ho telefonato per istrada. Piero insistette, Guarda che non soltanto io, ma<br />

anche mia moglie ha sentito i tre squilli come pattuito ed erano esattamente le 6,5;<br />

Tutto ciò era come se lo avesse fatto qualcuno sbagliando numero. Siamo partiti<br />

alla volta del viale Europa. Ed ecco ancora un’altra combinazione, quella strada la<br />

facevamo <strong>di</strong> continuo, l’abbiamo vista costruire, ebbene, arrivati allo svincolo per<br />

viale Europa, non l’abbiamo visto, perciò siamo stati costretti a proseguire per<br />

ritornare in viale Europa dallo svincolo sul lungarno , dove siamo stati costretti a<br />

fermarci poiché il semaforo aveva il segnale rosso. Guidava mio figlio Francesco,<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 42<br />

io ero sul se<strong>di</strong>le a fianco e Piero su quello posteriore, Mi ero piegato per mettere a<br />

posto la ra<strong>di</strong>o, quando un urto violentissimo mi spostò e spostò anche la nostra<br />

macchina <strong>di</strong> ventidue metri. Ci aveva centrato in pieno un nostro conoscente un<br />

certo De Spanzio, che arrivando a circa 120 l’ora con la sua Ford Scorpio,<br />

inspiegabilmente si venne a trovare sulla nostra corsia cioè quella <strong>di</strong> sinistra, e<br />

non quella <strong>di</strong> destra, che conduceva verso il centro e che lui abitualmente<br />

percorreva, almeno sei volte il giorno.<br />

Ci tamponò violentemente <strong>di</strong>sintegrando la parte posteriore della mia macchina<br />

che aveva trascinato come risultava dai rilevamenti fatti da Carabinieri<br />

intervenuti dopo l’incidente . Lo stesso De Spanzio aveva <strong>di</strong>chiarato ai carabinieri<br />

, che, non solo non aveva visto la nostra macchina, ma che non sapeva neanche lui<br />

per quale motivo si trovava sulla corsia dove non si doveva trovare.<br />

Con la sua macchina è entrato nel bagagliaio della nostra che è stata <strong>di</strong>chiarata da<br />

rottamare, sia dagli stessi periti dell’assicurazione sia dalla stessa concessionaria<br />

Ford “Don Vito“<br />

Fummo trasportati da un’autoambulanza tutti e tre presso l’ospedale dell’Antella<br />

per i relativi controlli, Nessuno <strong>di</strong> noi miracolosamente aveva riportato alcun<br />

danno, quin<strong>di</strong> fummo <strong>di</strong>messi nello stesso giorno.<br />

RIFLESSIONE<br />

Per lungo tempo dopo l’incidente rivivevo nella mia mente, la bellezza<br />

strabiliante <strong>di</strong> quella suora, il suo sguardo , pieno <strong>di</strong> luce, e come la luce al suo<br />

passare appariva dove prima vi erano tenebre; rivedevo quel Crocifisso, là sopra<br />

quel pavimento, bello, splendente, meraviglioso. Lo rivedevo in quella realtà da<br />

me vissuta e cioè come salvatore della vita .<br />

Spesso mi domandavo quale sarebbe stato il mio destino se sul mio cammino<br />

non avessi incontrato il Crocifisso. Mi chiedevo tanti perché; perché del telefono<br />

che suona senza essere comandato, della strada che conoscevamo a memoria e che<br />

abbiamo sbagliato, della macchina che ci era piombata addosso, <strong>di</strong> tutte quelle<br />

coincidenze, e non trovavo altro che una sola risposta, Il Crocifisso “salva”<br />

“illumina” “ e da la vita”<br />

Ormai dentro <strong>di</strong> me era penetrata una luce nuova. Quella luce che ha<br />

trasformato il mio modo <strong>di</strong> vivere; che mi ha fatto ritrovare quel cammino che<br />

avevo smarrito<br />

Sentivo che ormai stringevo tra le mani quella risposta che fino a quel<br />

giorno mi era mancata; che avevo sempre cercato e che non volevo trovare, perché<br />

prigioniero della materia, la quale mi oscurava la mente e non mi lasciava vedere<br />

quella verità che è Dio.<br />

Ero come in una stanza buia, dove non potevo leggere il libro della vita;<br />

schiavo <strong>delle</strong> cose terrene che mi trascinavano sempre più verso il profondo abisso<br />

<strong>delle</strong> cose. Volevo essere compreso e non comprendere, volevo essere amato e non<br />

amare, ma quella luce ha illuminato il mio cammino; ha trasformato la mia vita<br />

lasciando dentro <strong>di</strong> me quella pace che <strong>di</strong>fficilmente si trova quando vi è<br />

l’importanza dell’essere.<br />

Volevo dargli un colore più chiaro alla mia testimonianza ma pur troppo la<br />

mia scarsa conoscenza letterarria, non ho saputo dare quella forza e quel colore<br />

che meritavano le cose che ho vissuto .<br />

Oggi posso <strong>di</strong>re <strong>di</strong> potermi accostare al vangelo e cogliere quel profumo <strong>di</strong><br />

grazia che fuoriesce dalle sue pagine, che sono “via -verità- e vita“ e cibarmi<br />

dalla loro bellezza in precedenza a me sconosciuta .<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 43<br />

Massimiliano SANTI Orvieto (TR)<br />

Ho letto <strong>di</strong> questo concorso <strong>di</strong> poesie e racconti sulla fede e, anche se la mia non è<br />

un'esperienza eclatante e sensazionale ma un semplice cammino, che narro<br />

brevemente, approfitto per parlare <strong>di</strong> alcune mie vicende <strong>di</strong> natura religiosa, <strong>di</strong> una<br />

ricerca <strong>di</strong> Dio e <strong>di</strong> conforto.<br />

Nel 1998 iniziai ad avere una malattia, una sclerosi multipla <strong>di</strong> tipo benigno, in<br />

più si andavano rafforzando alcune mie chiusure psicologiche. Ovviamente la mia<br />

persona era minata da questo e la mia sensibilità sollecitata, ed iniziò un'affannosa<br />

ricerca <strong>di</strong> un senso alla mia vita, <strong>di</strong> qualcosa in cui credere, <strong>di</strong> una soluzione ai<br />

miei problemi. Una sera, a casa <strong>di</strong> un amico, suo padre mi parlò <strong>di</strong> una comunità<br />

religiosa a Taizzano, vicino Narni, in provincia <strong>di</strong> Temi, la "Comunità Famiglia<br />

Padre Pio", dove a capo c'era un prete che aveva conosciuto Padre Pio e che era<br />

una persona molto profonda, infatti parecchia gente si recava da lui per parlarci.<br />

Così presi un appuntamento; mi sembra per un giorno <strong>di</strong> ottobre o novembre del<br />

1999. Don Giuseppe, il sacerdote in questione, mi ricevette. In genere accoglieva<br />

in uno stanzino, dove c'era una finestra. Era un uomo piccolo, aveva sui<br />

settant'anni, folte sopracciglia e uno sguardo acuto. Ci parlai e dopo averci<br />

pensato mi <strong>di</strong>sse <strong>di</strong> ritornare. Mi sembrò una persona semplice; avere un colloquio<br />

con lui mi <strong>di</strong>ede un po' <strong>di</strong> sollievo.<br />

Insomma, tornai <strong>di</strong>verse volte in quella comunità e in quattro o cinque occasioni<br />

andai con loro a <strong>San</strong> Giovanni Rotondo, alla chiesa <strong>di</strong> Padre Pio, dove, ora, c'è la<br />

tomba del <strong>San</strong>to. Ma an<strong>di</strong>amo con or<strong>di</strong>ne. Conoscevo sempre più Don Giuseppe,<br />

ascoltai anche qualche messa celebrata da lui, mi appariva come una persona<br />

profonda e simpatica, forse in alcuni casi ermetica, ma quest'ultima impressione<br />

potrebbe essere solo una mia suggestione, poiché avevo sentito <strong>di</strong>re che era un<br />

sant'uomo. All'interno della comunità tutti gli portavano un certo rispetto e si<br />

fidavano <strong>di</strong> lui.<br />

Dire <strong>di</strong> quel periodo non è affatto facile per me, poiché passavo una fase <strong>di</strong><br />

chiusura, inoltre negli ultimi anni ne ho parlato pochissimo.<br />

Mi ricordo quando un giorno <strong>di</strong>ssi a Don Giuseppe che aveva ragione riguardo una<br />

cosa che aveva sostenuto e lui mi <strong>di</strong>sse che la ragione è dei fessi; oppure quando<br />

mi consigliò <strong>di</strong> <strong>di</strong>re una preghiera per sera; o quando, nel primo pomeriggio, dalla<br />

sala da pranzo si recava alla sua stanza per andare a riposare e tutti erano<br />

impazienti <strong>di</strong> scambiarci un saluto o qualche parola. In una circostanza mi in<strong>di</strong>cò<br />

<strong>di</strong> leggere un libro su Padre Pio; io ne comprai uno, scritto da Renzo Allegri, che<br />

trovai molto bello.<br />

Quando andai alla chiesa dove sta la tomba del <strong>San</strong>to <strong>di</strong> Pietrelcina, la prima volta,<br />

non provai nessuna particolare sensazione; certo, c'era un po' d'emozione,<br />

tantissima gente e quell'atmosfera <strong>di</strong> raccoglimento, ma nient'altro. Nelle<br />

circostanze successive, invece, provai un senso <strong>di</strong> maestosità, <strong>di</strong> potenza, che mi<br />

dava anche timore. Adesso mi riviene in mente il quadro grande in fondo, che si<br />

vede appena si entra, che rappresenta "La Madonna <strong>delle</strong> Grazie"; mi rivengono in<br />

mente le varie stanze e cappelle all'interno, e la tomba <strong>di</strong> Padre Pio, protetta da un<br />

recinto metallico, vicino alla quale ho pregato parecchio, o la statua <strong>di</strong> <strong>San</strong><br />

Michele Arcangelo a lato dell'entrata principale; e avverto ancora una certa<br />

gran<strong>di</strong>osità. Tante volte mi sono detto che se Padre Pio fosse stato ancora vivo<br />

avrei cercato <strong>di</strong> parlarci; chissà cosa mi avrebbe suggerito. Quando vedevo <strong>delle</strong><br />

sue foto mi colpiva lo sguardo ra<strong>di</strong>oso, ma anche pieno <strong>di</strong> sofferenza; in alcuni<br />

casi sembrava avere dei cerchi intorno agli occhi, come dei solchi.<br />

In quel periodo. frequentavo, ad Orvieto, dove abito tuttora, una comunità<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 44<br />

neocatecumenale; questo per <strong>di</strong>re che seguivo molto la religione (non tanto il suo<br />

aspetto culturale, quanto più la sua Parola).<br />

Mi domandai, e mi domando, perché provai quel senso <strong>di</strong> grandezza in quella<br />

chiesa a <strong>San</strong> Giovanni Rotondo; insomma, è solo suggestione o c'è dell'altro? Mi<br />

<strong>di</strong>co che è chiaro che tantissima gente e quell'atmosfera solenne possono creare un<br />

certo pathos, tuttavia penso non sia solo quello, ma anche qualcosa <strong>di</strong> ultraterreno;<br />

ma lo <strong>di</strong>co con una certa titubanza. Se senti alcune genti questo è ovvio, ma io<br />

devo fare i conti con la mia persona, con i miei dubbi; mi sono sempre detto che se<br />

uno ha dubbi sull'esistenza <strong>di</strong> Dio, tuttavia si comporta bene, Dio non lo può<br />

punire.<br />

Un'altra cosa che ha rafforzato la mia fede è quel grande ospedale, "Casa Sollievo<br />

della Sofferenza", che Padre Pio a voluto far costruire a <strong>San</strong> Giovanni Rotondo. Mi<br />

fa pensare che quell'uomo non è vissuto sulle nuvole perso nell'adorazione <strong>di</strong> Dio,<br />

ma ha <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> essere concreto (forse non come <strong>di</strong>co io, ma questo è un<br />

concetto già espresso) e siccome ho sempre visto da persona scettica un certo<br />

misticismo, la cosa mi rende più aperto ad avere fiducia in quel <strong>San</strong>to. Ancora, per<br />

essere pratici, quando Gesù <strong>di</strong>sse "Non <strong>di</strong> solo pane vive l'uomo..." non escluse il<br />

pane, o, come è riportato su un film, quando Padre Pio ruba l'anello alla statua<br />

della Madonna per darlo ai poveri, affinché si sfamassero. Il Cristo spesso parla<br />

dei poveri e affronta quelli che sono i problemi materiali della gente.<br />

La Parola <strong>di</strong> Dio mi ha aiutato, questo è innegabile, e posso <strong>di</strong>re che la mia fede è<br />

aumentata. La mia vuole solo essere una testimonianza (probabilmente in alcuni<br />

casi l'ho raccontata in maniera troppo implicita, ma non volevo ripetermi) unita a<br />

qualche riflessione; testimonianza che per me è un punto <strong>di</strong> riferimento.<br />

RINALDO Loredana Monterotondo (RM)<br />

Fino a quel "fati<strong>di</strong>co"7 ottobre 1991 la mia vita è trascorsa serenamente.<br />

Frequentavo, con profitto, le lezioni del terzo anno della facoltà <strong>di</strong> architettura<br />

" La Sapienza" <strong>di</strong> Roma.<br />

Ero piena <strong>di</strong> interessi; il mio sport preferito era il tennis, il mio hobby la pittura<br />

ma non <strong>di</strong>sdegnavo la musica, il ballo ed il lavoro a maglia!<br />

Quel pomeriggio verso le ore 18, pioveva e la visibilità era piuttosto scarsa, io<br />

tornavo da un corso <strong>di</strong> grafica computerizzata che frequentavo, in concomitanza<br />

con l'università e che mi avrebbe, senza dubbio, agevolata nell'esecuzione <strong>delle</strong><br />

tavole <strong>di</strong> <strong>di</strong>segno architettonico e nel contempo mi serviva come aggiornamento<br />

per tenermi al passo coi tempi.<br />

Nell'attraversare la strada, ad un semaforo, sono stata investita da un'Alfa 2000<br />

guidata da un signore <strong>di</strong> 80 anni. In quel luogo è situata una statua <strong>di</strong> marmo<br />

bianco rappresentante la Madonna, la quale, secondo me, ha operato il miracolo<br />

che ha impe<strong>di</strong>to al mio cuore <strong>di</strong> arrestarsi al violento urto automobilistico.<br />

Da quel momento la mia vita è cambiata ra<strong>di</strong>calmente.<br />

Sono stata in coma profondo per circa venti giorni, poi in terapia intensiva per<br />

circa tre mesi.<br />

Ho riportato un grave trauma cranico e varie fratture in alcune parti del corpo, tra<br />

cui la frattura scomposta della tibia e del perone della gamba sinistra.<br />

Ai miei, i me<strong>di</strong>ci, avevano dato solo una flebile speranza.<br />

E' proprio a quel tenue appiglio che mio padre, mia madre e mia sorella si sono<br />

aggrappati tenacemente. Essi hanno cominciato a pregare con tanta devozione,<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 45<br />

come solo in particolari casi si riesce a fare. Hanno invitato alla preghiera<br />

parenti, amici, arrivando, tramite conoscenti, persino a Madre Teresa <strong>di</strong> Calcutta,<br />

che all'epoca era ancora in vita, e a vari sacerdoti tra cui uno in particolare, molto<br />

carismatico, che ha detto ai miei genitori <strong>di</strong> stare tranquilli perché mi sarei<br />

salvata.<br />

Ebbene è stato proprio così! Infatti le mie con<strong>di</strong>zioni sono cominciate a<br />

migliorare, per cui dalla terapia intensiva sono passata a quella riabilitativa. Sono<br />

stata seguita<br />

per circa un anno presso un centro specializzato nel settore. Il personale me<strong>di</strong>co e<br />

parame<strong>di</strong>co che si è occupato del mio caso, è stato ineccepibile. Mi è stato<br />

in<strong>di</strong>spensabile il calore, sempre presente, dei miei. E' proprio grazie a loro che<br />

sono riuscita a muovere i primi passi verso un futuro più roseo. Mi hanno fatto<br />

visitare dai migliori specialisti, sono stata per due anni e mezzo su una se<strong>di</strong>a a<br />

rotelle e dopo vari interventi alla gamba sinistra, in anestesia epidurale, in cui era<br />

presente anche mia<br />

sorella, me<strong>di</strong>co, sono stata in grado <strong>di</strong> tornare a camminare, sia pure con andatura<br />

piuttosto irregolare.<br />

Attualmente le mie con<strong>di</strong>zioni non sono brillanti in quanto, oltre al <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong><br />

deambulazione, non ho più l'attenzione, la memoria e la prontezza <strong>di</strong> riflessi <strong>di</strong> un<br />

tempo per cui ho dovuto abbandonare gli stu<strong>di</strong>; ringrazio, però, Dio <strong>di</strong> avermi fatto<br />

continuare il mio cammino su questa amata terra.<br />

Ora sono una ragazza molto sensibile, che sa apprezzare la vita. Non porto rancore<br />

al mio investitore, in quanto persona anziana che all'epoca dell'accaduto veniva a<br />

trovarmi e piangeva <strong>di</strong>cendo <strong>di</strong> avere una grossa spina nel cuore: quella <strong>di</strong> avermi<br />

rovinata l'esistenza.<br />

Insieme ai lati negativi del mio incidente ci sono anche dei risvolti positivi, come<br />

ad esempio quello che ha avvicinato tutta la nostra famiglia all'incontro con Gesù.<br />

Infatti il nostro nucleo familiare professava una religione cattolica, ma non troppo<br />

praticata. Oggi, invece, la nostra fede si è rafforzata, frequentiamo con assiduità la<br />

<strong>San</strong>ta Messa domenicale, riusciamo, inoltre, a capire meglio certe situazioni <strong>di</strong><br />

malattia o <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio che forse altri non riescono a cogliere in quanto non sono<br />

passati attraverso esperienze così drammatiche e che ti toccano da vicino!<br />

Per questo ora vivo la mia esistenza con più spiritualità e grinta; nei momenti <strong>di</strong><br />

sconforto chiedo a Gesù <strong>di</strong> tenermi per mano e farmi camminare con Lui!<br />

L'aprir gli occhi ogni dì per ammirare le meraviglie della natura che mi<br />

circondano, ha l'effetto <strong>di</strong> farmi apprezzare sempre più il grande dono che solo<br />

Id<strong>di</strong>o avrebbe potuto nuovamente elargirmi: la vita!<br />

Estella Tomaselli <strong>San</strong>acori - Monterotondo (RM)<br />

La vita<br />

Capita che la Vita <strong>di</strong> ogni persona possa essere scossa da "terremoti, smottamenti,<br />

burrasche con tuoni e fulmini, alluvioni ed altri <strong>di</strong>sastri vari. . . " .<br />

Sono le calunnie; le minacce; le invettive; le vendette i <strong>di</strong>spetti, le violenze. . . .<br />

Non sorgono improvvise, hanno origini lontane nel tempo, spesso sono dapprima<br />

sconosciute, fraintese; mal gestite e, soprattutto, non indebolite con il Bene<br />

opposto fin dall'inizio. Agli albori dalle famiglie, dai docenti nei vari siti<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 46<br />

scolastici: asili, elementari, me<strong>di</strong>e e superiori, raramente si sa educare alIa<br />

riconciliazione.<br />

Sono sorte, per la verità, Università della Pace! Ben vengano, dovrebbero esserci<br />

anche Scuole <strong>di</strong> Recitazione dove si impara come attori a resistere alle<br />

provocazioni, a ricambiarle con fantasia, intelligenza, arguzia. . . a ricambiarle in<br />

parole, pensieri ed azioni positive.<br />

Le tristezze causate dalle ingiustizie sono <strong>delle</strong> Croci<br />

Gesù stesso era stato condannato pur innocente. Ma è RISORTO!<br />

Un messaggio sempre valido anche per l'umanità del III Millennio.<br />

Ogni volta che trasformiamo in bene ogni ingiustizia, senza crearne altre, facciamo<br />

Risorgere... e Risorgiamo noi stessi, con l'augurio che ogni legittima <strong>di</strong>fesa non si<br />

trasformi in offesa, se non in casi gravissimi <strong>di</strong> pericolo <strong>di</strong> vita morale e fisica.<br />

E' scientificamente provato, infatti, che a fare del Bene vero, si sta meglio in<br />

salute.<br />

Allora, perché continuare a <strong>di</strong>re." Pren<strong>di</strong> la tua a altrui croce, e non, invece:<br />

TRASFORMA la tua ed altrui croce. Anche sul vocabolario, sulle enciclope<strong>di</strong>e; i<br />

sinonimi<br />

del verbo prendere non sono tutti e<strong>di</strong>ficanti, mentre invece per il verbo trasformare<br />

sono più significativi, compreso il verbo transustanziare (un palese riferimento al<br />

miracolo dell'Eucarestia)<br />

È evidente che ci si può trasformare anche in peggio, ma non è il caso nostro.<br />

Non si possono "arraffare" ( sinonimo <strong>di</strong> prendere), comunque, le ingiustizie . . .<br />

anzi occorre prevenirle . . . pensando al fatto che Gesù era stato tentato "dal<br />

demonio" ad agire male<br />

Ogni volta, quin<strong>di</strong>, che ci accorgiamo che noi stessi o altre persone, soprattutto le<br />

più vicine, le più "care", siamo tentati a sbagliare, dovremmo reciprocamente<br />

aiutarci a non farlo, per non peccare <strong>di</strong> omissione.<br />

Infatti ogni "peccato" rompe l'armonia della Vita.<br />

Non conviene <strong>di</strong>re "Non c'è nulla da fare" perché la Speranza <strong>di</strong> fare il Bene è<br />

tantissima nelle famiglie, vicino a noi…, in nome dell'AMICIZIA FEDELE,<br />

COSTANTE, TRASCENDENTE, CREATIVA DI BENE NEI PENSIERI, NEGLI<br />

SGUARDI, NELLE PAROLE, NELLE AZIONI!<br />

Ci sono già moltissimi libri che invitano al agire in questo modo ad esempio:<br />

- Perché ce la faremo <strong>di</strong> Marco Roveda<br />

- "La via per la felicità è nel cambiamento della civiltà dei consumi alla civiltà<br />

dei valori e degli ideali" Casa E<strong>di</strong>trice Ponte alle Grazie<br />

- Bergamo e L'Amicizia <strong>di</strong> S. Kriyananda Casa E<strong>di</strong>trice Ananda - Nocera Umbra<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù


La pubblicazione <strong>di</strong> tutti i testi della presente raccolta<br />

è stata autorizzata come da clausola <strong>di</strong> partecipazione del bando.<br />

Sono scaricabili in formato elettronico sul sito parrocchiale.<br />

WWW.parrocchiastrada.net

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