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Pubblicazione delle opere 2004 - Parrocchia di San Martino a Vado

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Prima e<strong>di</strong>zione Novembre <strong>2004</strong> pag. 35<br />

LUCIA VALLERY<br />

MILANO<br />

Ambito Adulti laici<br />

Sezione Testimonianza in prosa<br />

LA FORZA DELLA PREGHIERA<br />

Abbiamo sempre pregato insieme, fin da quando ci siamo conosciuti. Abbiamo<br />

chiuso gli occhi ed ognuno <strong>di</strong> noi è entrato in contatto con Dio, a suo modo. Le<br />

nostre sono preghiere-me<strong>di</strong>tazioni, per lo più senza parole. Da quando sono nati i<br />

bambini prego con loro ogni sera, con frasi semplici e ricorrenti che ormai<br />

ripetono un po' a modo loro.<br />

Anche in Africa pregavamo tutti insieme, la mattina per iniziare bene la giornata:<br />

in cerchio seduti con le gambe incrociate o sui talloni, gli occhi chiusi, dandoci le<br />

mani. Solitamente era papà ad intonare canti <strong>di</strong> ringraziamento e preghiera <strong>di</strong><br />

protezione e guida per camminare retti sulle Sue vie, senza inciampi. Dopo<br />

l´incidente e la sua improvvisa scomparsa la preghiera è <strong>di</strong>ventata la mia unica<br />

arma <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa. Quando lui era in vita mi era ancora <strong>di</strong>fficile credere che il male ci<br />

sia davvero. Ora so che il male esiste, e l'unico rifugio e protezione è Dio,<br />

nient´altro e nessun altro. Per comunicare con Lui abbiamo la preghiera e se non<br />

sappiamo cosa <strong>di</strong>re a modo nostro, possiamo leggere i Salmi, che sono splen<strong>di</strong>de<br />

invocazioni <strong>di</strong> aiuto.<br />

La situazione era precipitata con l´improvviso arrivo del fratello minore. Che cosa<br />

nascondeva la sua venuta? Lo scoprii quando l´unica persona a me vicina fu<br />

allontanata, con una giustificazione poco cre<strong>di</strong>bile: il fratello più piccolo era lì<br />

pronto a prendere il posto del fratello scomparso. mi rivoltai dentro<br />

<strong>di</strong> me, una volta capito il tranello. gli<br />

<strong>di</strong>ssi la mattina successiva e con questo speravo ingenuamente <strong>di</strong> uscire<br />

dall´inghippo. Ma anche quando rientrò Joshua tutto era cambiato: non avevamo la<br />

possibilità <strong>di</strong> parlare, né <strong>di</strong> stare insieme, tanto meno lui poteva avvicinarsi ai<br />

bambini e darmi una mano nella loro tanto laboriosa cura quoti<strong>di</strong>ana. Innanzi tutto<br />

volevano che facesse una specie <strong>di</strong> giuramento, impegnandosi a promettere <strong>di</strong> fare<br />

del bene a me, ai bambini e a loro – soprattutto a loro! E così <strong>di</strong> lì a qualche<br />

giorno le due famiglie e gli anziani del villaggio si ritrovarono nell´ampio salone<br />

<strong>di</strong> casa. Anch´io ero presente, ma mi fu negato l´interprete e quin<strong>di</strong> non compresi<br />

assolutamente nulla. Al giuramento effettivo non fui ammessa: una piccola<br />

comunità andò a consultare l´oracolo. Purtroppo non era ancora abbastanza.<br />

Qualche ulteriore giorno <strong>di</strong> lontananza e <strong>di</strong> nuovo impossibilità <strong>di</strong> comunicare<br />

liberamente. Poi Joshua fu allontanato definitivamente, senza alcuno scambio tra<br />

<strong>di</strong> noi. Mi raccontarono <strong>di</strong> tutto contro <strong>di</strong> lui, nel <strong>di</strong>sperato tentativo <strong>di</strong> separarci.<br />

Insomma, non sapevo più cosa fare. Certo, Joshua ed io come il suo migliore<br />

amico e papà dei bambini eravamo soliti leggere la Bibbia insieme e ringraziare<br />

per qualunque cosa. Anche una grave malattia – io avevo avuto una malaria quasi<br />

mortale pochi mesi prima – o un incidente stradale hanno il loro significato ed un<br />

valore positivo: basta sapere vederlo. Rimasta questa volta completamente sola,<br />

incominciavo a capire <strong>di</strong> più: non c´è solo il BENE nostro, c´è anche il MALE <strong>di</strong><br />

certi uomini o donne. Ecco, sì, forse la madre del mio defunto compagno era più<br />

simile alle descrizioni degli altri – figli e figlie comprese – che la definivano<br />

“cattiva”, “attaccata solo ai sol<strong>di</strong>”, che non alle mie ingenue <strong>di</strong>fese in suo favore.<br />

Rassegna <strong>di</strong> Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù

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