Pubblicazione delle opere 2004 - Parrocchia di San Martino a Vado

Prima edizione Novembre 2004 pag. 36
Pregavo – da sola – e sentivo sempre più chiaramente che proprio lei poteva avere
a che fare con quell´incidente: il caso non esiste, si sa, tutto viene da Dio ed ha un
motivo, ma ci sono persone che cercano ancora di cambiare le cose a loro favore…
ed alcune sanno come fare e ci riescono, come in questo caso. Certo, il mio
compagno mi era subito apparso mentre correva libero, ridendo nel fitto della
vegetazione locale: ha finalmente raggiunto la PACE, la comunione totale con Dio,
a cui aveva sempre aspirato. Anche io ed i bambini avevamo raggiunto una certa
stabilità e serenità, grazie alla presenza costante e affettuosa di Joshua. Ed ora:
tutto crollato di nuovo.
Era impossibile affrontare la cosa apertamente, ci avevo già provato con pessimi
risultati.
Che fare? Affidarsi a Dio, pregare e chiedere aiuto. Era quello che facevo giorno e
notte: a voce alta leggevo i Salmi contro i nemici, chiedendo a Dio protezione e
forza per uscire da quell´assurda situazione. Ancora più forte pregai quella notte,
quando, ancora sveglia, vidi arrivare una macchina, da cui scese una donna che
entrò in casa. Non l´avevo riconosciuta al buio, ma fui io stessa ad aprire la porta
della stanza, incontrandola insieme alla madre del mio compagno, che alloggiava
di fronte a noi. pensai e chissà perché Mama voleva
che dormisse nella camera di fianco alla nostra. . Il mio cuore batteva veloce,
volevo gridare: . Mantenni invece la calma.
Una volta sola nella nostra camera mi assalì la netta sensazione di dover
proteggere me e i bambini da quell´intrusa: cosparsi la parete che ci separava con
l´olio benedetto e ripresi a leggere i Salmi a gran voce. Certo mi sentì non solo lei,
ma gran parte delle case del villaggio. E certo le preghiere ci salvarono, se
abbiamo sopravvissuto quella notte e siamo riusciti ad uscire dal villaggio e dal
Paese sani e salvi. È stato Dio ad aiutarci ed è solo Lui che lo può fare: bisogna
fidarsi e chiedere umilmente aiuto. Funziona.
Amalia Bonciani - Strada in Casentino
Matteo 18 vv. 14,14 Matteo 13 v. 44 Luca 15 vv. 1,32
La pecorella smarrita Il tesoro la perla Il figliol prodigo
Inizio questa mia testimonianza con alcuni passi del Vangelo, perché mi
riguardano da vicino. Rendo grazie e lode al mio signore per la misericordia e
l'amore che ha verso di me.
La prima esperienza che ho avuto della presenza del Signore Gesù è stata quando
mi hanno battezzato, ma ero piccola e naturalmente non capivo l'importanza di
essere una figlia di dio; poi ho ricevuto la cresima e la prima s. Comunione ma
ancora non capivo quanto potesse essere indispensabile Gesù nella vita di ogni
uomo. Da bambina frequentavo la Chiesa, l'oratorio; pi nel crescere mi sono
allontanata da Dio e dagli insegnamenti ricevuti. Per me Dio , Gesù , la Madonna
erano come dei parenti molto lontani, da ricordare ogni tanto.
Nel 1972 mi sono sposata ed ho avuto due figli; ogni tanto frequentavo la Chiesa
distrattamente. Un brutto giorno uno dei mie figli si è ammalato; allora sì che mi
allontanai ancor di più da Dio. Ero molto arrabbiata con Lui perciò mi rivolsi ai
falsi profeti (cartomanti ecc.…). più frequentavo queste persone, più la matassa si
ingarbugliava, fino a che un bel giorno mi parlarono di un gruppo di preghiera del
Rassegna di Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù