Pubblicazione delle opere 2004 - Parrocchia di San Martino a Vado

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Prima edizione Novembre 2004 pag. 34 Aiutami a non sprecare il tempo "unico", prezioso dono di questa vita irripetibile. Aiutami ad amare e rispettare profondamente la vita, gli esseri mortali, le meraviglie del creato, le piante - monumenti muti di preghiera -, l'aria pura e salutare che tutti avvolge ed accarezza. Aiutami a far sempre del bene, a non dovermi pentire per non aver fatto qualcosa che potevo fare o aver detto parole che hanno offeso e quindi aiutami a rimediare, fammi agire sempre all'insegna del1a dignità e purezza morale. Aiutami a crescere umanamente, e per quanto posso ad arricchire che mi sta accanto, rendendolo partecipe alla gioia e della curiosità della vita che mi anima. Inseguo l'Amore e la forza dei sentimenti che fanno gioire e straziare come null'altro al mondo. Provo una commozione indicibile per la verità delle cose, per le sensazioni che mi parlano dritto al cuore. Aiutami a decidere chi sarà il compagno ideale per questo mio cammino meraviglioso. Aiutami ad amare e rispettare sempre la musica ed il violino, attività che mi dà molto e che mi ha dato la possibilità di sentire più profondamente le emozioni, le gioie e mi ha aperto la mente sulla grandezza del pensiero umano e sull'esigenza di comunicare i moti più intimi dell'anima. Forse ho chiesto troppo, ma so che ho bisogno del Tuo aiuto, della luce che, rischiara le ombre che costeggiano il mio cammino Grazie. Amen. Lidia Sanacori - Monterotondo (RM) GIUBILEO D'ARTE Ancor oggi la Creazione a mantenerci uniti visibile ed invisibile fino al "miracolo" del lavorare e accanto a noi, ancora consapevolmente "insieme" nel "prosaico" diuturno del mondo. per un sano scopo in comune. Viver bene il nostro oggi Impariamo a lavorare fa di ogni ieri Come 'Sappiamo, come dobbiamo, un sogno di responsabile realtà con abilità e perseveranza. e di ogni domani Allora, ogni attività creativa di vero bene, una visione di profetica speranza. assume in sé bontà e bellezza E' l'equilibrio delle piccole azioni e diventa una meravigliosa, sorprendente "opera d'arte contemporanea". Rassegna di Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù Estella TOMASELLI SANACORI - MONTEROTONDO RM
Prima edizione Novembre 2004 pag. 35 LUCIA VALLERY MILANO Ambito Adulti laici Sezione Testimonianza in prosa LA FORZA DELLA PREGHIERA Abbiamo sempre pregato insieme, fin da quando ci siamo conosciuti. Abbiamo chiuso gli occhi ed ognuno di noi è entrato in contatto con Dio, a suo modo. Le nostre sono preghiere-meditazioni, per lo più senza parole. Da quando sono nati i bambini prego con loro ogni sera, con frasi semplici e ricorrenti che ormai ripetono un po' a modo loro. Anche in Africa pregavamo tutti insieme, la mattina per iniziare bene la giornata: in cerchio seduti con le gambe incrociate o sui talloni, gli occhi chiusi, dandoci le mani. Solitamente era papà ad intonare canti di ringraziamento e preghiera di protezione e guida per camminare retti sulle Sue vie, senza inciampi. Dopo líncidente e la sua improvvisa scomparsa la preghiera è diventata la mia unica arma di difesa. Quando lui era in vita mi era ancora difficile credere che il male ci sia davvero. Ora so che il male esiste, e l'unico rifugio e protezione è Dio, nientáltro e nessun altro. Per comunicare con Lui abbiamo la preghiera e se non sappiamo cosa dire a modo nostro, possiamo leggere i Salmi, che sono splendide invocazioni di aiuto. La situazione era precipitata con límprovviso arrivo del fratello minore. Che cosa nascondeva la sua venuta? Lo scoprii quando lúnica persona a me vicina fu allontanata, con una giustificazione poco credibile: il fratello più piccolo era lì pronto a prendere il posto del fratello scomparso. mi rivoltai dentro di me, una volta capito il tranello. gli dissi la mattina successiva e con questo speravo ingenuamente di uscire dallínghippo. Ma anche quando rientrò Joshua tutto era cambiato: non avevamo la possibilità di parlare, né di stare insieme, tanto meno lui poteva avvicinarsi ai bambini e darmi una mano nella loro tanto laboriosa cura quotidiana. Innanzi tutto volevano che facesse una specie di giuramento, impegnandosi a promettere di fare del bene a me, ai bambini e a loro – soprattutto a loro! E così di lì a qualche giorno le due famiglie e gli anziani del villaggio si ritrovarono nellámpio salone di casa. Anchío ero presente, ma mi fu negato línterprete e quindi non compresi assolutamente nulla. Al giuramento effettivo non fui ammessa: una piccola comunità andò a consultare lóracolo. Purtroppo non era ancora abbastanza. Qualche ulteriore giorno di lontananza e di nuovo impossibilità di comunicare liberamente. Poi Joshua fu allontanato definitivamente, senza alcuno scambio tra di noi. Mi raccontarono di tutto contro di lui, nel disperato tentativo di separarci. Insomma, non sapevo più cosa fare. Certo, Joshua ed io come il suo migliore amico e papà dei bambini eravamo soliti leggere la Bibbia insieme e ringraziare per qualunque cosa. Anche una grave malattia – io avevo avuto una malaria quasi mortale pochi mesi prima – o un incidente stradale hanno il loro significato ed un valore positivo: basta sapere vederlo. Rimasta questa volta completamente sola, incominciavo a capire di più: non c´è solo il BENE nostro, c´è anche il MALE di certi uomini o donne. Ecco, sì, forse la madre del mio defunto compagno era più simile alle descrizioni degli altri – figli e figlie comprese – che la definivano “cattiva”, “attaccata solo ai soldi”, che non alle mie ingenue difese in suo favore. Rassegna di Testimonianza Letteraria "In cammino… con Gesù
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