Lezione IV: Il pesco e l'albicocco - Agronomoeforestale.it

Corso di
ORTOFRUTTICOLTURA
Lezione IV: Il pesco e l’albicocco
Docente: Risso Alessandro
IL PESCO
Le Drupacee
09/12/2012
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Le Drupacee
L’ALBICOCCO
I portainnesti del pesco
SOGGETTO ORIGINE PRINCIPALI
CARATTERISTICHE
Montclar P. persica Da evitare in caso di
B 2
A 5
terreni pesanti, media
vigoria
Cadaman P. persica x P. davidiana Terreni pesanti, alcalini,
stanchi
MrS2/5 P. cerasifera lib. impollinato Vigoria ridotta. Terreni
pesanti. Sconsogliato
GF 677 P. persica x P. amygdalus Vigoria elevata. Terreni
calcarei, aridi, stanchi
Ishtara
Ferciana
(P. cerasifera x P. salicina)
x (P. cerasifera x P. persica)
Terreni difficili, buona
influenza su qualità.
Idoneo al reimpianto
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Albicocco – I portinnesti
I portainnesti dell’albicocco
Specie Alcune selezioni Caratteristiche principali
Albicocco franco Manicot Affinità, vigoria, rusticità
Pesco Rubira, Montclar Esigenze di terreno, produttività,
vigoria ridotta
Mirabolano
(e suoi ibridi)
Mir. B, 29C, Mrs2/5,
Marianna
Ishtara ferciana
Adattamento a terreni vari, vigoria,
affinità, attitudine pollonifera
Susino domestico Torinel, Tetra, Penta Adattamento a terreni pesanti,
attitudine pollonifera, vigoria ridotta
Classe di
precocità
LE VARIETA’ DEL PESCO
Precocissime Prima di
Springcrest
Cv di riferimento Epoca
Precoci Tra Springcrest e
Redhaven
Medie Tra Redhaven e
Fayette
Tardive Tra Fayette e
Fairtime
Fino al 15/6
15/6-20/7
20/7-20/8
20/8-20/9
Molto tardive Dopo Fairtime Oltre 20/9
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LE VARIETA’ DEL PESCO
Pesche a polpa gialla Maturazione rispetto a redhaven (20 luglio)
Ruby rich -12
Summer rich +8
Rome star +20
Summer lady +33
Nettarine a polpa gialla
Big Top -2
Alitop +12
Orion +30
Sweet red +33
Pesche e nettarine a polpa bianca
Alipersie +5
Magique +6
Alirosada +12
Michelini +40
LE VARIETA’ DEL PESCO
Rome star
Alipersie
Ruby rich Alitop
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LE VARIETA’ DEL PESCO
LE VARIETA’ DELL’ALBICOCCO
Cultivar Maturazione rispetto a Laycot
(25 giugno)
Pinkcot -16
Robada -8
Laycot 0
Kioto +3
Tonda di costigliole +8
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LE VARIETA’ DELL’ALBICOCCO
Pinkcot Robada Laycot Kioto Tonda di
Costigliole
LE GEMME DEL PESCO
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I RAMI DEL PESCO
RAMI ANTICIPATI
RAMO MISTO MAZZETTO DI MAGGIO
FORME DI ALLEVAMENTO E
DENSITA’ DI IMPIANTO
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LE FORME DI ALLEVAMENTO
• Vaso tradizionale
LE FORME DI ALLEVAMENTO
• Vaso ritardato
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LE FORME DI ALLEVAMENTO
• Vaso basso
LE FORME DI ALLEVAMENTO
• Fusetto e palmetta
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• Ipsilon
LE FORME DI ALLEVAMENTO
LE FORME DI ALLEVAMENTO
• Pescheto prato
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TECNICHE DI POTATURA DEL PESCO
Norme generali
• Il pesco produce sui rami di un anno o più
• I migliori rami a frutto sono i rami misti (più o meno
vigorosi a seconda delle varietà) e i mazzetti di maggio (su
nettarina).
• La potatura è piuttosto energica (50 - 70 % dei rami), i
rami vengono diradati non spuntati.
• Si esegue alla fine del periodo di riposo vegetativo.
• 2 interventi di potatura verde: in maggio scacchiatura, in
settembre asportare succhioni, branche esaurite e rami
anticipati.
• Il diradamento dei frutti è fondamentale
TECNICHE DI POTATURA
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TECNICHE DI POTATURA
TECNICHE DI POTATURA
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TECNICHE DI POTATURA
TECNICHE DI POTATURA
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TECNICHE DI POTATURA
TECNICHE DI POTATURA
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TECNICHE DI POTATURA
TECNICHE DI POTATURA
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LE GEMME DELL’ALBICOCCO
FORME DI ALLEVAMENTO
• Vaso a tre (o quattro branche)
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FORME DI ALLEVAMENTO
• Palmetta libera
TECNICHE DI POTATURA
DELL’ALBICOCCO
• L’albicocco produce su rami di due o più anni
• I rami a frutto migliori sono i rami misti sulle piante
gionvani e i mazzetti di maggio sulle piante adulte.
• Nella potatura di allevamento, dopo la spuntatura
dell’astone, non effettuare o quasi potature invernali per i
primi tre anni. Potature estive per contenere l’eccessivo
vigore e favorire lo sviluppo di branche secondarie.
• Sulle piante adulte eseguire una potatura di diradamento
con tagli di ritorno.
• Dopo la fioritura eliminare i rami colpiti da monilia
• Importante il diradamento dei frutti e la potatura verde per
eliminare i succhioni (scacchiatura)
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TECNICHE DI POTATURA
TECNICHE DI POTATURA
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FASI FENOLOGICHE DEL PESCO
PRINCIPALI AVVERSITA’ FUNGINE DEL
PESCO
• MARCIUMI (Monilia sp.)
• Lotta agronomica: evitare eccessive concimazioni azotate, favorire
l’aerazione delle chiome con la potatura verde e l’eliminazione dei
succhioni, diradare i frutti, asportare le mummie in inverno
• Lotta chimica: 1 trattamento dopo la fioritura e due trattamenti a
20 e 10 giorni dalla raccolta, solo in caso di estati umide.
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PRINCIPALI AVVERSITA’ FUNGINE DEL
PESCO
• MARCIUMI (Monilia sp.)
Principio attivo Nome
commerciale
PRODOTTI A CADUTA PETALI
Dose g/hl Tempo di
carenza
Note
Cyprodinil Chorus 30 7 Max 2 interventi
all’anno
Propiconazolo Opinion 25 14
tebuconazolo Folicur 300 30
PRODOTTI IN PRE RACCOLTA
Fenbuconazolo Indar 5 100 3
Max 4 interventi
complessivi all’anno
Cyprodinil Chorus 30 7 Max 2 interventi
all’anno
Il propiconazolo ha ottima azione collaterale anche su oidio e bolla
Tebuconazolo e fenbuconazolo hanno discreta azione collaterale su oidio
PRINCIPALI AVVERSITA’ FUNGINE DEL
PESCO
Bolla del pesco (Taphrina deformans)
• Fungo che colpisce le foglie. La foglia assume
bollosità rossastre e si deforma, a cui segue
una filloptosi anticipata (caduta delle foglie)
• Il periodo più critico è tra rottura gemme e
calice visibile.
• Il fungo arresta la propria capacità
patogenetica a temperature superiori a 25°C
• Lotta chimica: 3 interventi preventivi a
caduta foglie, rottura gemme, calice visibile.
• Non esistono prodotti curativi. In caso di
presenza di bolla asportare prontamente le
foglie e i rami colpiti per limitare la
diffusione del patogeno.
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PRINCIPALI AVVERSITA’ FUNGINE DEL
PESCO
Bolla del pesco (Taphrina deformans)
Principio attivo Nome
commerciale
Dose g/hl Attività
collaterale
Ziram triscabol 500 corineo
Tiram Pomarsol 500 Corineo
Captano Merpan 300 Corineo
Note
Rame Vari - batteriosi Non ammesso
dopo la fioritura
N.B. Il rame è ammesso solo in trattamenti al bruno (invernali). Non utilizzare rame in
vegetazione
PRINCIPALI AVVERSITA’ FUNGINE DEL
PESCO
Oidio (Sphaerotheca pannosa)
• Il fungo provoca macchie biancastre su foglie e frutti
• Prediligi ambienti poco umidi e ventosi, temperatura
ottimale tra 20 e 22°C
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PRINCIPALI AVVERSITA’ FUNGINE DEL
PESCO
Oidio (Sphaerotheca pannosa)
Principio attivo Nome
commerciale
Dose g/hl Tempo di
carenza
Note
Quinoxifen Arius 25 14 Max 3 interventi
anno
Zolfo Tiovit, thiopron 300 30 Ammesso in
agricoltura biologica
Penconazolo Topas 40 30 Max 4 inteventi
anno complessivi
tebuconazolo Folicur 300 30
PRINCIPALI FITOFAGI DEL PESCO
Tignola orientale (Cydia molesta)
• L’insetto compie 4-5 generazioni all’anno.
• Voli degli adulti a metà aprile, fine maggio, metà luglio, metà agosto,
(settembre).
• La larva mina i germogli apicali e scava gallerie dirette verso il nòcciolo nei
frutti.
• Molto efficace la confusione sessuale.
• Lotta chimica: da 2 a 5 trattamenti in base alla pressione del fitofago.
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PRINCIPALI FITOFAGI DEL PERO
Tignola orientale (Cydia molesta)
Principio attivo Nome
commerciale
Dose g/hl Tempo di
carenza
Thiacloprid Calypso 25 14
Clorpirifos etile Dursban 70 30
Clorpirifos metile Reldan 200 15
Etofenprox Trebon up 50 7
Note
Max 2 trattamenti anno
Spinosad Laser 30 7 Max 3 trattamenti anno
bacillus
thuringiensis
Delfin 100 3 Ammesso in agricoltura
biologica
PRINCIPALI FITOFAGI DEL PESCO
Tripidi (Thrips spp.)
• L’insetto, di 1 mm di lunghezza, compie 3 generazioni all’anno. Reca danno
solo su nettarine.
• In primavera le femmine ovidepongono all’interno del fiore. Le neanidi (i
giovani insetti) pungono gli organi fiorali e i frutticini, che deformano e si
lesionano con necrosi e suberizzazioni della buccia.
• Lotta chimica solo dove si sono registrati danni nelle annate precedenti
con un trattamento in pre-fioritura con piretroidi e, eventualmente, in fase
di scamiciatura.
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PRINCIPALI FITOFAGI DEL PERO
Tripidi (Thrips spp.)
Principio attivo Nome
commerciale
Dose g/hl Tempo di
carenza
IN PRE-FIORITURA (SINO A 15 GIORNI DALLA FIORITURA E NON OLTRE)
Fluvalinate Klartan 40
Deltametrina Decis 40 3
Cipermetrina Ciperthrin plus 60 14
DA FASE DI SCAMICIATURA IN POI
Etofenprox Trebon up 50 7
Clorpirifos metile Reldan 200 15
Note
Max 2 trattamenti anno
PRINCIPALI FITOFAGI DEL PESCO
Afide verde (Myzus persicae )
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PRINCIPALI FITOFAGI DEL PESCO
Afidi
• Gli afidi compiono molte generazioni all’anno (da 3 fino a
15). L’insetto vive principalmente sulla pagina inferiore
delle foglie, da cui trae nutrimento tramite la suzione della
linfa. Un effetto secondario dell’infestazione di afidi è la
produzione di abbondante melata.
• Bisogna attuare alcuni accorgimenti agronomici per
limitarne la presenza: evitare eccessive concimazioni
azotate e limitare l’ombreggiamento della chioma.
• Nella lotta chimica prestare attenzione agli effetti tossici
degli insetticidi su insetti pronubi (api) e ai fenomeni di
resistenza variando spesso principio attivo.
PRINCIPALI FITOFAGI DEL SUSINO
Afidi
Principio attivo Nome
commerciale
Dose g/hl Tempo di
carenza
Note
Pirimicarb Pirimor 200 14 Selettivo sulle
coccinelle
Imidacloprid Confidor 50 28 Max 1 trattamento
anno
thiametoxam Actara 30 14 Max 1 trattamento
anno
N.B. Vietato trattare in pre-fioritura e in fioritura
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FASI FENOLOGICHE DELL’ALBICOCCO
PRINCIPALI AVVERSITA’ FUNGINE
DELL’ALBICOCCO
Corineo (Coryneum beyernicki)
• Appare su frutti, foglie e rametti. Sulla lamina fogliare
compaiono chiazze di colore rosso/violaceo con bordi giallastri
che poi scuriscono, seccano e si distaccano dalla foglia
lasciando fori simili a un’impallinatura. I frutti presentano
macchiette necrotiche e butteratura. I frutti, se colpiti
tardivamente, presentano macchie rossastre ricoperte da
incrostazioni gommose.
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PRINCIPALI AVVERSITA’ FUNGINE
DELL’ALBICOCCO
Corineo (Coryneum beyernicki)
Principio attivo Nome
commerciale
A GEMME GONFIE
Rame Poltiglia
bordolese
A CADUTA PETALI
Dose g/hl Tempo di
carenza
500-800 30
Note
Tiram Pomarsol 150 42 Contro corineo
Captano Merpan 150 10 Contro
cilindrosporiosi
PRINCIPALI AVVERSITA’ FUNGINE
DELL’ALBICOCCO
Monilia (Monilia sp.)
• Su albicocco frequenti gli attacchi fiorali, più rari quelli tardivi su
frutto quasi maturo. Il fungo colpisce anche i giovani rametti che in
caso di forti attacchi disseccano in parte o completamente.
• Lotta agronomica: evitare eccessive concimazioni azotate, favorire
l’aerazione delle chiome con la potatura verde, asportare le
mummie in inverno
• Lotta chimica: 1 trattamento dopo la fioritura e due trattamenti a
20 e 10 giorni dalla raccolta, solo in caso di estati umide.
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PRINCIPALI AVVERSITA’ FUNGINE
DELL’ALBICOCCO
• Monilia (Monilia sp.)
Principio attivo Nome
commerciale
PRODOTTI A CADUTA PETALI
Dose g/hl Tempo di
carenza
Cyprodinil Chorus 30 7
Boscalid Cantus 40 3
PRODOTTI IN PRE RACCOLTA
Fenbuconazolo Indar 5 100 3
Cyprodinil Chorus 40 7
Boscalid Cantus 40 3
PRINCIPALI AVVERSITA’
DELL’ALBICOCCO
Batteriosi dell’albicocco
(Pseudomonas syringae pv.syringae)
• Il batterio è ubiquitario, colpisce diverse specie
vegetali, predilige basse temperature e infetta
le piante in autunno-inverno penetrando da
ferite e tagli di potatura.
• Lotta agronomica: scegliere portinnesti adatti
al tipo di terreno, scegliere varietà poco
sensibili (Kioto, Robada, Tonda di costigliole,
Magic Cot), potare solo a fine inverno (o dopo
la raccolta), asportare i rami colpiti.
• Lotta chimica preventiva: trattare con rame da
caduta foglie sino alla ripresa vegetativa
Note
Max 2 interventi
all’anno
Max 2 interventi
all’anno
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PRINCIPALI AVVERSITA’
DELL’ALBICOCCO
Giallume europeo delle drupacee
• Presente in Piemonte dal 2000, fitoplasma
sistemico, veicolato da materiale di
propagazione infetto e forse da Cacopsilla
pruni.
• Provoca fioritura in contemporanea con
foglie, clorosi estive, progressivi
disseccamenti, fioriture autunnali e
emissione di foglie a fine inverno.
• Non esistono rimedi, asportare
prontamente le parti e/o le piante colpite.
PRINCIPALI FITOFAGI DELL’ALBICOCCO
Afidi
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PRINCIPALI FITOFAGI DELL’ALBICOCCO
Afidi
Principio attivo Nome
commerciale
Dose g/hl Tempo di
carenza
Note
Pirimicarb Pirimor 200 14 Selettivo sulle
coccinelle
Imidacloprid Confidor 50 28 Max 1 trattamento
anno
Spirotetramat Movento 250 21 Max 1 trattamento
anno
N.B. Vietato trattare in pre-fioritura e in fioritura
PRINCIPALI FITOFAGI DELL’ALBICOCCO
Forficula (Forficula auricularia)
• Le uova schiudono a fine inverno, gli adulti sono presenti da
inizio giugno, sono insetti notturni e cosmopoliti. Si nutrono di
afidi, cocciniglie e uova e larve di lepidotteri. Si nutrono però
anche di frutti.
• Valutare bene il danno/beneficio e se necessario lotta
mecanica con colla (RAMPASTOP) su tronco a metà maggio. In
alternativa cartone o fasce di giornali intorno al tronco, da
sostituire frequentemente.
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Prossima lezione LUNEDI’ 07/01 ore 17.00
Parleremo di VITE, ACTINIDIA E ALTRI FRUTTI
Arrivederci e buone feste
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