Untitled - The Vampire Inside

preoccupazione per Gerlinde, e per tutta quella maledetta
situazione.
«Ti ringrazio, David», disse con una voce che suonò tesa alle sue
stesse orecchie. «No, io non credo agli zombie, anche se sospetto che
molti mortali non credano in noi, e potremmo fare un
ragionamento analogo».
«Ci sono giorni», disse André, «in cui non credo ai mortali».
Karl accennò un sorriso, sapendo che André si stava sforzando di
allentare la tensione. «Quella che sto proponendo è solo un'idea. E
uno dei modi in cui tracce di formalina possono essere finite nel suo
sangue. Se ci muoviamo lungo la linea delle spiegazioni improbabili,
ci teniamo pronti non solo a ciò che è possibile ma anche probabile.
Ovviamente vi sono altre possibilità, se qualcuno di voi vuole
ascoltarle».
«Ti prego», disse Carol. «Voglio ascoltare».
Diversi degli altri lo incoraggiarono, e Karl proseguì. «Può essere
caduta nel fluido per l'imbalsamazione, o averlo toccato e poi essersi
portata la mano alla ferita sulla gola durante o dopo l'aggressione».
Michel disse: «Ma da dove è venuto fuori il fluido per
l'imbalsamazione?»
«Da dentro il Columbarium, ovviamente», disse David. «È normale
che ce ne sia in quel posto».
All'improvviso, Karl ebbe una strana sensazione, che non riuscì a
identificare esattamente. La sensazione di un collegamento perso da
tempo, anche se fuori portata. Fissò nella memoria quella sensazione
per riviverla e investigare in seguito.
Proprio in quel momento, il telefono squillò. Il suo cuore sussultò
di speranza.
Carol rispose e porse la cornetta a Julien, il quale parlò per forse
dieci minuti. Immediatamente, a Karl fu chiaro che dall'altra parte
del telefono c'era Gertig, e che le novità non erano buone.
Quando Julien riattaccò, riferì che era stata trovata Kaellie. Il suo
corpo era stato fatto a pezzi, come quello di Chloe, con dei segni di
morsi sulle vene e sulle arterie più importanti, ma con sangue