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Untitled - The Vampire Inside

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CAPITOLO 13<br />

Karl prese il successivo treno locale per Bonn, e là trovò<br />

sistemazione in un buon hotel per quella giornata. Al tramonto,<br />

bevve da una cameriera d'albergo che si era attardata, poi prese il<br />

treno ad alta velocità per l'Europa. Metz sembrava una buona meta,<br />

per nessun motivo in particolare, e poteva arrivarci facilmente in<br />

un'ora o giù di lì.<br />

Raggiunse la città prima di mezzanotte, trovò sistemazione in un<br />

albergo decente e lasciò le solite istruzioni alla reception. Solo con i<br />

suoi pensieri tristi, desideroso di fuggirne, la notte seguente appena<br />

dopo il tramonto prese il treno per Nancy, in Francia, poco distante.<br />

La città di Nancy nella provincia della Lorena, sapeva di<br />

benessere. Tutto ruotava intorno alla piazza Stanislas, dal nome di<br />

un vecchio governatore, splendente di sei enormi cancelli dorati, le<br />

classiche sculture in bronzo a due livelli, e i volti incisi nei decori<br />

degli edifici regency della piazza. Lo stile rococò della parte vecchia<br />

della città piaceva a Gerlinde. Era così opulento, così esagerato,<br />

diceva. La ispirava e, secondo lei, la rassicurava del fatto che,<br />

artisticamente, non aveva limiti. Una volta erano passati di là, diretti<br />

a Parigi. Il ricordo di quel viaggio lo rese triste.<br />

Quella notte, lasciò la piazza per passeggiare nelle vie tranquille,<br />

oltre la falsa chiesa gotica - costruita nell'arco di soli 20 anni alla fine<br />

dell'Ottocento - oltre La porte de la Graffe, la torre medievale con la<br />

croce a doppia barratura costruita nel 1436, e passeggiò in una zona<br />

più tranquilla, meno benestante della città. Là trovò un francese<br />

alticcio che appagò all'istante la sua sete. L'uomo barcollava un po'<br />

quando Karl lo fermò per chiedere indicazioni. C'era un vicolo<br />

dietro le case a breve distanza e Karl lo condusse là mordendolo in<br />

pochi istanti. Lo lasciò in quel punto e si diresse alla stazione<br />

ferroviaria, senza sapere il perché, sentendo semplicemente che il<br />

sangue l'aveva sì nutrito, ma solo quello. Ingoiare una capsula piena<br />

di sangue sarebbe stata la stessa cosa.<br />

Nulla lo ispirava. Nulla riempiva quel vuoto che gli cresceva<br />

dentro. Non poteva tornare a casa: non aveva più una casa. Non a

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