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Untitled - The Vampire Inside

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Il tappeto assorbì il suono delle sue scarpe e i suoi movimenti<br />

divennero silenziosi. Questo corridoio con le sue ramificazioni, con<br />

più cassetti di marmo in ogni corsia, sembrava non aver fine. Nulla<br />

sul tragitto verso la circonferenza che conduceva al corridoio che<br />

conduceva alla circonferenza che conduceva all'altro corridoio che<br />

conduceva all'ingresso che immetteva all'esterno, tranne la strana,<br />

minuscola poltroncina a due posti ricamata con angeli e cherubini.<br />

Tutto ciò lo faceva soffocare. "Ed è tutto così silenzioso!", ricordò a<br />

se stesso. "Chloe non è qui. Non riesci a sentirla". Questo significava<br />

che se n'era già andata e doveva essere fuori ad attenderlo. Sapeva<br />

che era la sua parte umana a fargli chiamare ripetutamente quel<br />

nome. Ad alta voce. Sentirla sarebbe stato sufficiente. Se qualcosa<br />

c'era da sentire, ricordò tra sé. Tutto quello che avvertiva là dentro<br />

era che le mura gli si stavano chiudendo addosso e l'odore del fluido<br />

per l'imbalsamazione quasi gli dava le vertigini. Ma aveva bisogno di<br />

essere rassicurato, pur non detestandolo, e il suono del nome di lei<br />

sulle labbra lo aiutava.<br />

Il Columbarium non era poi così grande, e gli ci stava volendo<br />

parecchio tempo per attraversarlo, ma tutto gli sembrava talmente<br />

irreale, in quella volta con centinaia di morti sepolti in un luogo<br />

asfissiante.<br />

Alla fine raggiunse la circonferenza di raccordo che conduceva al<br />

corridoio d'ingresso. Là si fermò per osservare le piccole vetrate<br />

dietro le quali c'erano urne e contenitori per le ceneri. Altre<br />

immagini e altri nomi. "Che modo orrendo di andarsene", pensò.<br />

Inceneriti, poi stipati in un piccolo armadietto per novantanove<br />

anni, o per sempre, a seconda di quanti soldi i parenti erano disposti<br />

a spendere.<br />

Un suono lo colse alla sprovvista e lo fece sobbalzare. Era il<br />

pipistrello, spaventato, che emetteva piccoli strilli volando di nuovo<br />

verso il vetro, avanti e indietro, avanti e indietro. Michel valutò che<br />

se anche si fosse messo in equilibrio sulla ringhiera circolare<br />

probabilmente non sarebbe riuscito a raggiungere quella povera<br />

creatura. Ciononostante quello sforzo disperato lo commosse e<br />

pensò di doverci provare.<br />

Salire sulla ringhiera non sarebbe stato difficile e, anche se fosse

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