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dell'abate luigi lanzi antiquario ier in firenze edizione terza corretta ...

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esperienze di chimici. Il Malvasia, dietro il giudizio del Tiar<strong>in</strong>i, vuol che Lippo Dalmasio<br />

dip<strong>in</strong>gesse a olio; i Napoletani su l'autorità di Marco da Siena e di altri periti lo affermano de' lor<br />

pittori trecentisti; lo stesso han preteso alcuni 59 di certe immag<strong>in</strong>i del secolo XIV che sono a Siena,<br />

<strong>in</strong> Modena e altrove, e specialmente di quella di Tommaso da Modena, che spetta al gab<strong>in</strong>etto di<br />

Sua Maestà Imperiale e da noi è descritta nella scuola natia del pittore; delle quali pitture, tentate<br />

coll'umido o fatta l'analisi de' colori, si è creduto che fossero veramente lavorate a olio. Ma per<br />

quanto si produca e di perizie e di esperimenti, non credo ancor dimostrato che il Vasari errasse.<br />

Non è malagevole contrapporre altre perizie ed altri sperimenti che dian lume alla questione.<br />

Com<strong>in</strong>cio dalla Toscana. Si è fatta <strong>in</strong> Pisa l'analisi del colorito <strong>in</strong> molte pitture toscane, che [70]<br />

parevano a olio, dall'abilissimo chimico sig. Pietro Bianchi, e si è trovato che le più vecchie solite<br />

ad avere gran lucentezza davano <strong>in</strong>dizi di cera; materia adoperata già negli encausti, e non obbliata<br />

da' Greci che istruiron Giunta e i contemporanei. Par che se ne servissero come di una vernice, onde<br />

velare il dip<strong>in</strong>to e dargli consistenza da reggere alla umidità, e spargervi un certo che di diafano e di<br />

lucente. Si è pure osservato che la dose della cera va scemando sempre nel secolo quartodecimo;<br />

anzi dopo il 1360 cade <strong>in</strong> dimenticanza, e succede una tempera che nulla splende. In<br />

quest'esperienze non si è mai trovato olio; eccetto alcune gocce di olio etereo, con cui congettura il<br />

dotto professore essersi ne' primi tempi sciolta la cera per farne uso <strong>in</strong> dip<strong>in</strong>gere.<br />

Oltre la cera si faceva uso <strong>in</strong> antico di certe gomme e di rossi d'uovo che facilmente <strong>in</strong>gannano i<br />

men periti; tanto si avvic<strong>in</strong>ano i quadri così dip<strong>in</strong>ti a' quadri dip<strong>in</strong>ti con poco olio, siccome osservò<br />

nella Pittura Veneziana il sig. Zanetti (p. 20), e l'analisi della pittura di Tommaso da Modena lo ha<br />

confermato a maraviglia. Deggio tal notizia al fu sig. conte Durazzo, che nel 1793 <strong>in</strong> Venezia mi<br />

assicurò che mentr'era <strong>in</strong> Vienna ne vide fare l'esame da più periti, per comando e <strong>in</strong> presenza del<br />

sig. pr<strong>in</strong>cipe Kawnitz; e che il voto concorde di que' professori era stato non trovarsi quivi segno di<br />

olio, ma che quella pittura fu fatta con f<strong>in</strong>issime gomme impastate con rossi o con chiara d'uovo, e<br />

lo stesso giudizio dover formarsi di simili opere degli antichi. Molto anche apprezzo il giudizio del<br />

sig. Piacenza su la celebre pittura di Colantonio; ma la riserbo con [71] altre mie riflessioni alla<br />

scuola di Napoli. Qui mi restr<strong>in</strong>go ad avvertire <strong>in</strong> f<strong>in</strong>e il lettore col sig. da Morrona, che nelle prove<br />

che si fanno chimicamente avviene spesso che il quadro si creda verg<strong>in</strong>e e non si accorga che<br />

posteriormente fu ritocco ad olio. E senza ciò può far gabbo nella questione presente l'olio etereo;<br />

anzi altri olii più comunali, come or ora spiegherò meglio. Sciolte le difficoltà da' moderni<br />

promosse contro il Vasari, una me ne rimane sopra alcune parole di lui, ove sembra essere <strong>in</strong><br />

contradizione seco stesso; ma esse ben comb<strong>in</strong>ate cresceranno anzi luce alla questione. Pare a prima<br />

vista ch'egli abbia qui dimenticato ciò che avea detto nella vita di Angiol Gaddi, ove dà conto delle<br />

opere e degli scritti di un Cenn<strong>in</strong>o di Andrea Cenn<strong>in</strong>i scolar di Angelo. Costui nel 1437, cioè molto<br />

<strong>in</strong>nanzi al venir di Domenico, distese un libro su la pittura che manoscritto si conserva nella libreria<br />

di San Lorenzo. Ivi, dice il Vasari, trattò «del mac<strong>in</strong>are i colori a olio per far campi rossi, azzurri,<br />

verdi e d'altre man<strong>ier</strong>e, e de' mordenti per mettere d'oro, non già per figure». Lo stesso codice<br />

consultò il Bald<strong>in</strong>ucci; e nel cap. 89 lesse: «ti voglio <strong>in</strong>segnar a lavorar d'olio <strong>in</strong> muro o <strong>in</strong> tavola,<br />

che l'usano molto i Tedeschi», e siegue nel codice consultato per me dal ch. sig. abate Moreni<br />

novamente: «e per lo simile <strong>in</strong> ferro e <strong>in</strong> pietra; ma prima dirotti del muro». Ne' capi seguenti dice<br />

che questo dee farsi «cocendo l'olio della semenza del l<strong>in</strong>o». Ciò non par che si accordi con<br />

l'asserzione del Vasari: che Giovanni da Brugges dopo molte esperienze «trovò che l'olio di l<strong>in</strong>o e<br />

quello di noce erano i più seccativi. Questi dunque bolliti con altre sue misture gli fe[72]cero la<br />

vernice ch'egli, anzi tutt'i pittori del mondo aveano lungamente desiderata». Dal confronto però de'<br />

testi parmi poter raccorre tre cose. La prima è che il Vasari non escluda qualunque pittura a olio,<br />

giacché afferma che lungamente si era desiderata e per conseguenza se n'eran fatti tentativi, ma solo<br />

quella perfetta, che «secca non teme acqua, che accende i colori, e gli fa lucidi, e gli unisce<br />

59 Il Raspe (lib. cit.), il Valle (Ann. al Vasari, t. III, p. 313), Tiraboschi (St. Lett., t. VI, p. 407), Vernazza (Giorn.<br />

Pisano, t. 94, p. 220) citati dal Morelli, Notizia, p. 114. A questi si è aggiunto recentemente il padre Federici<br />

domenicano, giuoco è persuadersi che Tommaso da Modena, o secondo lui da Trevigi, da questa città portasse <strong>in</strong><br />

Germania la pittura a olio e di là <strong>in</strong> Fiandra si propagasse.

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