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ESAME DELLE URINE: LA RACCOLTA GIUSTA
Molti problemi di salute possono essere diagnosticati
attraverso l’analisi delle urine. Generalmente si verifica
la possibile presenza di glucosio (zucchero), proteine
(tra cui l’albumina), bilirubina (un residuo della distruzione
dei globuli rossi), globuli rossi, globuli bianchi, cristalli
e batteri. Semplificando, la presenza di queste
sostanze indica che qualcosa non va: per esempio che
sono troppo concentrate nel sangue e l’organismo sta
tentando di diminuirle “scaricandole” nell’urina, perché
i reni non funzionano come dovrebbero e non filtrano
nel modo giusto; oppure che c’è una infezione in
corso, nel caso si trovino batteri.
La corretta raccolta delle urine è importante per
avere un esito attendibile. Il laboratorio dove si consegnano
solitamente, fornisce le indicazioni sulle
modalità giuste di raccolta, in questo caso seguitele. Se
no, ecco come fare.
IGIENE PRIMA DI TUTTO
Le urine possono essere raccolte in qualunque
momento, ma è di gran lunga migliore il campione del
primo mattino, perché essendo più concentrato, offre
maggiori possibilità di trovare eventuali risultati.
Un’accurata igiene delle parti intime è fondamentale
per non correre il rischio di contaminare le urine con
batteri e cellule provenienti dalla pelle circostante.
- E’ meglio procurarsi un contenitore pulito (in farmacia
o fornito dal laboratorio di analisi). Non usare bottiglie
o altri recipienti che avete in casa.
- In primo luogo, bisogna lavarsi bene le mani con
acqua e sapone.
- Quindi bisogna pulire bene i genitali con acqua, se
possibile abbondante e corrente (utile la testina della
doccia).
- Asciugarsi accuratamente.
- Non raccogliere il primo getto di urina, perché di
solito è contaminato (dal sapone o da residui di sporco).
Meglio svuotare un po’ la vescica prima di iniziare
la raccolta.
- Riempire quindi il contenitore apposito, evitando di
toccarlo all’interno.
- Chiudere il contenitore con il tappo, sempre senza
toccare l’interno.
- Raccogliete l’urina la mattina stessa in cui la consegnate
in laboratorio.
- Se oltre all’esame di routine il medico ha prescritto
l’urinocoltura (per esempio, in caso di infezioni delle
vie urinarie), valgono le stesse regole, ma bisogna utilizzare
un contenitore sterile apposito da procurarsi in
farmacia.
24 ORE DI PIPI’
Se il medico richiede l’esame delle urine delle 24 ore,
la procedura cambia.
- Prima di tutto comprate in farmacia il contenitore
adatto alla raccolta delle urine nelle 24 ore. Tenete
conto che in media in una giornata facciamo tra 1 litro
e 200 ml e 1 litro e mezzo di pipì.
- Il giorno in cui si inizia la raccolta, non si incomincia
dalle prime urine; al contrario la mattina appena alzati
si deve urinare come al solito, svuotando bene la vescica,
per eliminare le urine che si sono formate durante
la notte.
- Solo da questo momento in poi, per l’intera giornata
e la notte, tutte le urine vanno raccolte nell’apposito
contenitore sterile, incluse quelle della mattina successiva.
- Nell’arco della giornata di raccolta meglio evitare di
esporre il contenitore alla luce ed a temperature
sopra i 10°C.
NO AL FAI DA TE
I risultati devono essere valutati dal medico, non bisogna
interpretarli basandosi solo sui valori di riferimento
che sono riportati accanto agli esiti.
Non è detto infatti che se i valori ottenuti sono diversi
da quelli considerati normali sia in atto una malattia.
Per l’interpretazione bisogna affidarsi al medico che ha
prescritto l’esame.
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