04 Lezione dalla 4 alla 7 Modulo 2 - ctf novara
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Le tappe della fagocitosi<br />
1) Riconoscimento<br />
Alcuni componenti sierici facilitano la fagocitosi e sono<br />
globalmente indicati quali “opsonine”. Alcune<br />
frazioni complementari (C3b) e classi anticorpali<br />
(IgG1 e IgG3) svolgono nell’uomo questa funzione<br />
interagendo con specifici recettori cellulari (IgG1-<br />
IgG3=FcgR; C3b=C3bR) che attivano il processo di<br />
fagocitosi<br />
2) Ingestione<br />
Pseudopodi cellulari avvolgono la particella da<br />
ingerire, fino ad includerla in un vacuolo di<br />
neoformazione (fagosoma)<br />
3) Uccisione<br />
Il fagosoma si fonde con un numero variabile di<br />
lisosomi dando il fagolisosoma e il patogeno è<br />
esposto all’azione di un largo pannello di enzimi litici.<br />
La fagocitosi porta <strong>alla</strong> produzione di metaboliti<br />
reattivi dell’ossigeno che esplicano azione<br />
battericida. Fagociti attivati da citochine<br />
proinfiammatorie esprimono una forma inducibile di<br />
monossido di azoto sintetasi caratterizzata <strong>d<strong>alla</strong></strong><br />
capacità di produrre grandi quantità di monossido di<br />
azoto, dotato anche esso di attività battericida.<br />
4) Digestione<br />
Degradazione nel fagolisosoma di macromolecole di<br />
origine esogena ad opera di varie attività<br />
enzimatiche. Nel caso di macrofagi segue la<br />
presentazione antigenica nel contesto MHC classe II<br />
e l’avvio di una risposta specifica