Le maraviglie dell'arte : ovvero Le vite degli illustri pittori veneti e ...

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LE OVVERO LE VITE DEGLI ILLUSTRI VENETI E BELLO STATO DESCRITTE DAL ?Wk> /f¥. ffk lite. TEikTife fà\ TiiV^.'Tl *TS' EDIZIONE SECONDA CORRETTA ED ARRICCHITA D* ANNOTAZIONI \ VOLUME IL ÙljL- xiaféa e *j/ r o.
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Page 12 and 13: Doni naturali «li Paolo. Paolo a M
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Page 16 and 17: dato. IO La fortuna spesso scori vo
Page 18 and 19: T2 in partimenti, e sono delle oper
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Page 22 and 23: Sì finge ancora nato dall'ozio e d
Page 24 and 25: iS © peisa Andato poscia a Verona
Page 26 and 27: 20 rigore, come fece Paolo in quest
Page 28 and 29: Come bene spiega 1 azione. Paolo a
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Page 36 and 37: àO La mensa é situala nel seno di
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Page 40 and 41: 54 lena altra piccola tavoletta con
Page 42 and 43: 36 Senonchè l'autore raramente si
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43 cencio 1' ufficio di coraggioso
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5o In Ognissanti nell' aitar maggio
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52 miglie rose còlte dal compagno
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54 cui dipinse il Doge Sebastian Ve
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56 ancora per la piazza soldati ed
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58 mandò alla santità del Pontefi
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Metani, lib. 2. 60 Fuggir il lido,
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Perfino. 63 co la felice novella de
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Anisterda. 64 e restituendole le ma
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66 In sette paramenti, dunque, divi
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68 di bende ornate di gemme, dinanz
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7° pestilenza, ordina le cose appa
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7 2 M. Ant. g]{ e l'esercito cristi
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74 ti. Apparò da' buoni rilievi (c
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Tasso, Cant0 76 la degli sponsali d
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Rifiuta 78 che incontratosi in Tizi
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8o Naius homo est: sive hunc divino
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VITA DI CARLO E GABRIELE FIGLIUOLI
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H Aveva Paolo dipinto, in una Cappe
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Mon lagna- ne. Colonna. Trevi Vicen
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88 terso cristallo, con due Amori c
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9° armata nella Soria per soccorso
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9 a fìnte d'oro e a chiaro-scuro;
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9i VITA DI BATTISTA ZELOTTI VERONES
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95 essendo stato condiscepolo di Pa
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97 del Monte, ne furono molto comme
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99 Operò ancora in Venezia, nel co
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IO I In quello di mezzo fece la Dem
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io3 In uno degli ovati posti a' fia
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no, ed appoggiata all'elmo, coli' a
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107 Nel quinto, Luigi, iìgliuolo d
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log Tommaso perchè difese col frat
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I II le riceve , e rimane Luogotene
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1 15 l'aquila bianca in campo azzur
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n5 protezione del pontefice Gregori
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n 7 del Marchese di Ferrara contro
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II 9 sulla quale sono figurate la F
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121 che mostra suonar la lira; Bell
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123 non si mantiene che ove abbonda
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E Maffeo Veniero argutamente cantò
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IE>A IPOM
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128 né gli fallì il pensiero, ch'
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Marostica. i5o di quella Religione,
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I 32 Lavorò in questo mentre pel C
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Venezia. Brescia. 134 A richiesta d
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i56 prezzo di considerazione a que'
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i38 Mosè operava prodigii alla pre
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i4o plicava la farina e l'olio negl
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*42 in casa Con tari ni di san Samu
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«44 civizzano. Per Civizzano, terr
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Lfi Siagiom. e san Paolo predicante
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i/,8 della notte, dipingendovi tutt
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Bassano. i5o to Bambino. Per la Com
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i5a do allora soltanto ad apprender
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DI FRANCESCO DA PONTE DA BASSA3NO.
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i55 e valendosi dell'occasione, Fra
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1 5y E nel quarto, collocato alFalt
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i5 9 Ma ci convien volgere il cammi
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i Gì lata, e varii cibi sparsi in
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VITA DI VINCENZO CIVERCHIO E D> ALT
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i65 acciò apparisca maggiormente l
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167 Or di sì nobile vittoria ritra
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DI AURELIO BUSO 6 9 ii discepolo di
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.«§#
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DI JACOPO ROBUSTI DETTO IL TINTORET
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i 7 5 bella né migliore dell'uomo,
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i y5 Indi si mise a raccorre da mol
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I 77 cizio), di trovarsi in ogni lu
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x 79 cendovi due grandi figure de'
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i8i puntualmente ove ferivano le pa
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1.83 Né vi è dubbio che ogni prof
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i85 ribili; e volendo mostrare natu
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i»7 ajulo, mediante il quale quegl
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i8 9 tale, che anco ne' barbari pet
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ìgv fatica, colle due accennate is
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»93 sii fece un Diogene ignudo, po
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ig5 pitture furono compiute, l'annu
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J 97 curare di farlo in guisa che d
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*99 riguardanti. E, per chiudere il
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20I Nella 6ala terrena divisò mede
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205 proviene da una lunghissima esp
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2o5 bucintori ben munito di vettova
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207 lilà di Turchi die avventavano
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20 9 Presentò poi il ritratto al R
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2 11 In san Felice sonovi due tavol
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2l3 contatto di Cristo, risanare l'
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2 I 5 E sebbene sia notato alcune v
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21 J Nel secondo sonovi le Grazie a
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219 adoranti il morto Salvatore sos
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22 1 silura diritta e difficile da
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chiavi e i loro privilegi . Dispose
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223 che sono altrove di sua mano; b
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22y Nell'altro Giove, che reca al s
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22 9 Ma ciò basti al racconto dell
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25l posero, con infelice cambio, in
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233 de, possiede un quadro della Ve
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2;} 5 con lucerna, dà lume all'ist
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ù57 un Senatore veneziano così na
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limo della sua vita indefessamente
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24 1 Operò ancora molti cartoni pe
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2/, 5 sigilo per vederne l'effetto
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Tali furono i modi spesse fiate usa
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2 4l Ebbe anche pensiero di fare un
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2 49 glielo vedere, quelli dissero
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25l mettendogli, dopo molti giri, d
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K% 2DÒ Aveva egli per massima cost
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a55 Arima, del Re eli Bugno Cingua,
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25y le cui gloriose fatiche fece co
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tUv '' "iiliiiliiilllllllll\W "i mm
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260 ed inerte, e poco atto a nobili
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262 VITA DI PAOLO FRANCESCHI E D'AL
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264 ne; e più vicino Mercurio tocc
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a66 lore ; e furono : le Giornate d
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268 CESARE DALLE NINFE VENEZIANO Fu
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VITA DI DARIO VAROTARI VERONESE 369
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iq 1 Mocenigo, per la Repubblica ve
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2JÙ Dipinse similmente in san Giov
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2TJ r J> un suo palagio sopra la Br
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DI LODOVICO POZZOSARATO DA TREVIGI
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fuochi falli in Firenze in occasion
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iQVAfmn cùmtarumq
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Q82 Crivelli, che parimente si pose
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2 8/,. Conforme ancora l'istituto,
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2 86 Apre alla prima morte. Benché
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a88 DI LEONARDO CORONA DA MURANO N
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289 piccioli rami, cavandone egli l
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^9 » Ora scorriamo brevemente altr
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2$5 In Padova vedesi pure in sant'A
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2g5 ternità di san Rocco; nondimen
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2 97 fìssori lo forano, altri lo t
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D) ©ME M E C@ mCC H © ETTO EL BIM
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3oo Ritornato alla patria, si diede
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002 Rimaneva di dar fine alla parte
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oo4 architetture per ornamento, ope
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3o6 venzioni di Lazzaro mendico a'
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5o8 Cede P imitatrice a quei sembia
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DIO I signori Muselli hanno pure di
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Mantova, Verona. 3l2 Lino in bracci
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3i4 tolta in mezzo da'santi Giovann
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3i6 VITA DI FELICE RICCIO DETTO IL
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3iS Ha parimente dipinto, nella chi
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3.TO anche compimento il Turchi all
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VITA DI PAOLO FARINATO 521 JLia fam
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Nella quarta, pervenuti quelli fina
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325 magini della Vergine e de' Sant
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327 I disegni da lui fatti in carte
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3^9 Chiuse in fine Paolo Farinato g
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33i vere e per lo reggimento delie
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533 Passa di lui per convenevole pi
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355 andatovi Andrea Zeno con ventiq
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VITA DI LUIGI BENFATTO 357 N,ella c
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35 9 dica ai popoli; e finalmente m
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34 nia, alla quale vengono tratti i
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545 nete, e servi che portano nell'
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VITA DI ANDREA VICENTINO 545 s.e An
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547 buona condizione; né passeremo
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VITA DI ANTONIO FOLER 349 e.lostui
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MAFFEO VERONA 55 T ra le felicità
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355 tro è similmente d' un cavalie
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555 tal sorta di male che molti ne
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ME ira©. MALOMBRA
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358 riamo san Ladislao vescovo di C
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36o sue rime, celebrato da lui nell
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Venezia. 562 Similmente rappresent
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364 VITA DI FRA COSMO PIAZZA CAPPUC
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366 Arrecarono ancora molto benefic
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vita ed il dipingere nel 1621, con
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VITA CAV. LEANDRO DA PONTE DA BASSA
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5j 1 anno, in segno dell'acquistalo
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5 7 3 Ma (come da principio toccamm
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073 tale Tiziano; e d'una effigie d
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3 7 7 mai a dare a chicchessia le o
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IACOPO PALMA IL CIOVM
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Urbino. 3So mente Jacopo s'offerì
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582 di scoltura e d'architettura no
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384 che si squarcia le vesti, e san
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586 si prevalse il Palma, facendone
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388 antichi e da Michelangelo, dai
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3go nulo da molti Angeli, mentre al
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592 Nel secondo, mentre egli è pre
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3 94 In uno dei tre spazii del soff
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3 9 6 san Moisè dipinse con molta
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S 9 8 vi sono i ritratti della fami
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4oo voce del Signore; la cui azione
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402 stri, anzi ridotta ad un estrem
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4o4 mandandone gran quantità per v
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4o6 il Castigo, l'Onore ed il Premi
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4o8 Misterii gaudiosi del Rosario;
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4io toso Crocefisso; in sant'Afra u
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412 tutto dalle accese faci l'atro
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4'4 gine al tempio, che il Palma fe
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4i6 Nicolò, Giovanni, e santa Mari
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4io il ragionamento col racconto di
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4ao zaro risuscitato dal Redentore,
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42 2 d'armi; e la statua della Fort
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4^4 dipinta Venere con Marte, quegl
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,26 quei sudali avanzi, che si conv
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428 desiderate ed ambile, se in min
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43o opere sue in Rialto l'Aliense n
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VITA ANTONIO VASSILACCHI DETTO i/aL
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435 verrai migliore del tuo maestro
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435 Fanno i5yi, ferito in un occhio
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m giore, la Cena di Cristo; e nella
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4^9 desimi morsicati dai serpenti,
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44* tro il quale avviso rimase fina
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443 martirio di sant'Orsola, la qua
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445 Ma torniamo a Venezia, dove mir
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447 seguito da molte liele Baccanti
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449 consiliis^ pavor et trepidatio
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45 giore applicazione nelle opere,
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453 sempre fedele ed amorevole amic
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(EEOVAMM 1ATTHSTA MAXAMI A
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45G Capra, Tiene, ed altri; ed in V
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458 VITA DI ANTONIO VICENTINO DETTO
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46o scarsamente il vitto, vedendo g
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46a In villa di Caldogno ha dipinto
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,64 VITA ALESSANDRO MAGAINZA FIGLIO
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465 figliuoli, tre dei quali si die
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467 pra la mole di Adriano stavvi u
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4^9 cordia è il Salvatore e la Ver
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47i ganza, essendo anche in molto n
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4 7 5 ad un gentiluomo di casa Cont
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GIO. BATTISTA MAGANZA FIGLIO DI ALE
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VITA DI MARCANTONIO BASSETTI VERONE
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479 Esercitavasi anche nelle opere
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48 Agli anni venti di sua età tras
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483 torno, che tengono i santi mist
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485 ognuno la vaghezza dei colori (
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48 7 amici, e gli fu in ogni occasi
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489 gio l'effigie di altri Pontefic
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49* Gradignano, con altre pitture e
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4g3 In Brescia adornò col suo penn
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FRANCESCO ZUGNI BRESCIANO DISCEPOLO
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497 Ha reso di più adorna di sue p
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GIO. BATTISTA BISSONA TADOVANO 499
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©OIMEIUCO THMTOilETT©
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5oa mollo grazioso, divisando nelle
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5o/ f Stai, l'Assunzione della Verg
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5oG che gareggiavano amendue in que
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5o8 Venezia. Egli dipinse altre cos
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5io e divenuto Sebastiano marito de
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VITA DI SANTO PERANDA antisi pure l
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5i5 fanciulletta che si presenta ai
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5i5 e 1 santo medesimo. In sanla Gi
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5i 7 dei mortali. Il susurro dei co
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5x 9 che gettandosi sassi dietro le
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presentare l'azione al verisimile,
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5a5 nuovamente ai Padri Tolentiui l
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5^5 Santi. Il signor Altobello Buon
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t VITA DI FILIPPO ZANIMBERTI DISCEP
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5 29 qui egli fìnse Venere che sfe
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53i contralo dalle fanciulle di Ger
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553 diletto non solo, ma ci fa di c
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535 diesimi professori , attendendo
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ond'egii saggiamente aderendo infin
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5" 9 per ottenere l'onore; ma inter
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54i patriarca Tiepolo, l'arcivescov
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543 che vedute ìe spoglie insangui
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545 Dipinse in una grande tela tre
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54 7 Aveva per uso di dire, che non
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VITA DI CLAUDIO KIDOLFI VERONESE 54
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55i l'altare; nell'altro il Salvato
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555 gine, alcune sante a' piedi, e
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L'AUTORE A CHI LEG&E 555 Lla fatica
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55 7 a passare alle seconde nozze,
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55g non maschera di vanità la ragi
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56 Circa gii anni trenta di mia eia
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565 infine ripiena di miseria, di s
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565 Le grazie infine di costei in q
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Ma che piango e sospiro Riccardetto
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56g fanciullo col messale in mano p
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5yi monte Caucaso, e liberato da Er
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5 7 3 A petizione del signor Bernar
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Più che si affisa , maggior forza
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577 sparsi per le mani di molti; ed
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579 che dopo noi rimanga picciola m
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J.Jettera dedicatoria dell'Editore.
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, 585 Dalle Ninfe Cesare . IL 268.
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Montagna Bartolommeo. . . . —- Be
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V Yarotari Dario .... Vassilacchi A
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Le maraviglie dell'arte : ovvero Le vite degli illustri pittori veneti e ...

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