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Fig. 24<br />
Clamp Satinsky.<br />
4. Strumenti chirurgici in Urologia - Parte 2<br />
garantire la massima precisione e la dovuta<br />
modulazione della forza da applicare; quindi non<br />
è opportuno fare uso dei bordi del campo o dei<br />
divaricatori come fulcro, poiché tali manovre<br />
trasformano la leva di III tipo in una di I tipo,<br />
con conseguente maggior rischio di traumi e/o<br />
lacerazioni.<br />
CLAMP<br />
Per clamp si intende una categoria di pinze autostatiche<br />
con incastro a cremagliera per la presa di<br />
peduncoli vascolari, tessuti o corpi solidi; anche<br />
in questo caso ne esistono diversi tipi - con presa<br />
smussa o dentata, rette o curve, corte o lunghe -<br />
con un raggio di curvatura più o meno accentuato<br />
e con branche di diverse dimensioni. I principali<br />
tipi di clamp sono riportati di seguito.<br />
Clamp vascolari. Essi permettono la chiusura<br />
dei vasi venosi e arteriosi, che si rende necessaria<br />
sia per effettuare un’adeguata emostasi<br />
sia per ottenere un campo operatorio esangue,<br />
sfruttando una temporanea ischemia. In urologia<br />
sono più frequentemente utilizzate le<br />
Satinsky (fig. 24), le De Bakey, le Crawford e i<br />
Bull-dog (fig. 25) per il peduncolo renale; le<br />
Dallaines (fig. 26), le Pean e le Crile per il<br />
peduncolo vescico-prostatico; gli applicatori di<br />
clip (fig. 27) per l’emostasi dei vasi di minor<br />
calibro.<br />
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