Maggio - Giugno - Comune di SAN MICHELE SALENTINO
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8 <strong>Maggio</strong> - <strong>Giugno</strong> 2009<br />
Da Brin<strong>di</strong>si Sportweek: FLORA MARATHON LONDRA<br />
MEDAGLIA PER ARGENTIERI E AMICO<br />
Maratoneti per passione. Il<br />
piazzamento conta poco,<br />
l’importante è esserci e, se è<br />
possibile, arrivare sino in fondo.<br />
Pierangelo Argentieri e Piero<br />
Amico, entrambi <strong>di</strong> San Michele<br />
Salentino, il primo impren<strong>di</strong>tore<br />
alberghiero, l’altro titolare <strong>di</strong><br />
una profumeria, non solo hanno<br />
partecipato alla Flora London<br />
Marathon. Ma hanno tagliato il<br />
traguardo con eccellenti risultati<br />
personali. Amico è giunto attorno<br />
al 4.500° posto, Argentieri si<br />
è classificato 10.050°.<br />
Sono stati gli unici due brin<strong>di</strong>sini<br />
a partecipare a questa affascinante<br />
kermesse sportiva, seconda<br />
per numero <strong>di</strong> partecipanti<br />
solo a quella <strong>di</strong> New York.<br />
È stata un’esperienza in<strong>di</strong>menticabile,<br />
<strong>di</strong>ce Pierangelo Argentieri,<br />
<strong>di</strong>rettore della struttura<br />
Tenuta Moreno. 36 anni, <strong>di</strong> San<br />
Michele Salentino, Pierangelo<br />
ha scoperto <strong>di</strong> recente la passione<br />
per la maratona. Allenamento<br />
duro quasi quoti<strong>di</strong>ano e quin<strong>di</strong> il<br />
lavoro in azienda. È un sacrificio<br />
che val la pena affrontare - aggiunge<br />
-. Alla partenza della Flora<br />
London Marathon eravamo in<br />
quarantamila. Uno spettacolo incantevole.<br />
Dai ragazzini agli anziani,<br />
<strong>di</strong> entrambi i sessi e <strong>di</strong> tutte<br />
le razze. C’erano anche tanti<br />
<strong>di</strong>versamente abili. La maratona<br />
è un modo <strong>di</strong> sentirsi vicini gli<br />
uni agli altri, <strong>di</strong> aiutarsi anche<br />
nell’ambito della competizione.<br />
La partenza è stata data alle<br />
9,45 <strong>di</strong> domenica 26 aprile. Quarantadue<br />
chilometri <strong>di</strong> percorso<br />
che si snoda nella bella ed austera<br />
Londra. È una grande festa<br />
- racconta Argentieri -. Lungo le<br />
strade c’è <strong>di</strong> tutto: dalla gente<br />
che fa il barbecue e offre il cibo,<br />
gratuito, ai maratoneti, ai gruppi<br />
musicali che suonano sui tetti.<br />
C’era la fanfara scozzese.<br />
Per percorrere il tragitto Pierangelo<br />
Argentieri ci ha impiegato<br />
quattro ore. Un tempo eccellente<br />
per un maratoneta del<br />
tempo libero. Sì, un buon tempo<br />
- <strong>di</strong>ce -, anche se spero <strong>di</strong> migliorare.<br />
Il mio amico Piero, con<br />
il quale ho partecipato alla gara,<br />
che abbiamo de<strong>di</strong>cato al suo figlioletto<br />
<strong>di</strong>versamente abile, venuto<br />
con noi a Londra, è andato<br />
molto meglio. Lui ha percorso il<br />
tragitto in tre ore e mezzo.<br />
Quaranta chilometri son tanti.<br />
Alla partenza cosa si pensa?<br />
Che finisca presto. No, scherzo.<br />
Sono sensazioni indescrivibili.<br />
Ci sono momenti che sei<br />
concentrato sulla gara. In altri<br />
momenti l’attenzione viene attratta<br />
da quello che ti circonda,<br />
dalla gente festosa, dalle stra<strong>di</strong>ne<br />
strette, tipiche lon<strong>di</strong>nesi. E<br />
poi stai con te stesso e socializzi<br />
realmente con gli altri.<br />
Cioè?<br />
Mi ha provocato una grande<br />
emozione lo stare in mezzo a<br />
tante gente. Io, per il lavoro che<br />
faccio, vivo in mezzo a tanta gen-<br />
te, viaggio moltissimo. A Londra<br />
c’ero già stato <strong>di</strong>verse volte. Ma<br />
non è la stessa cosa. Alla maratona<br />
ti trovi a correre con persone<br />
<strong>di</strong> tutte le età, <strong>di</strong> tutte le con<strong>di</strong>zioni<br />
fisiche. In quel momento<br />
eravamo tutti uguali. Ci si aiuta<br />
a vicenda perché l’obiettivo<br />
della maratona è arrivare e non<br />
vincere. E poi gli spettatori. Il<br />
loro tifo era per ciascuno <strong>di</strong> noi,<br />
non per il campione. Un tifo che<br />
ci faceva sentire tutti campioni.<br />
Ad ognuno <strong>di</strong> noi era riservato<br />
un applauso e tanto incoraggiamento.<br />
Un modo gioioso <strong>di</strong> vedere e<br />
praticare lo sport.<br />
Esatto. La maratona esprime<br />
questi sentimenti. Interpreta perfettamente<br />
lo spirito decubertiano:<br />
l’importante è partecipare.<br />
Ecco, per uno come me, sportivo<br />
della domenica, è stata una bellissima<br />
scoperta.<br />
Ci tornerà?<br />
Eccome se ci torno. Anche se<br />
prima <strong>di</strong> allora farò altre maratone.<br />
Voglio partecipare <strong>di</strong> nuovo<br />
alla “Flora”. E mi piacerebbe<br />
portare con me un fotografo per<br />
fermare tutti i momenti.<br />
Da ormai veterano che <strong>di</strong>ce a<br />
chi si vuole avvicinare alla maratona?<br />
Che bisogna allenarsi e parteciparvi<br />
con lo spirito <strong>di</strong> arrivare.<br />
E avere voglia <strong>di</strong> mettersi in <strong>di</strong>scussione.<br />
La giornata tipo <strong>di</strong> un maratoneta<br />
non professionista.<br />
Sveglia alle 6. Quin<strong>di</strong> novanta<br />
minuti <strong>di</strong> corsa. E poi il lavoro<br />
quoti<strong>di</strong>ano. La sera a letto presto<br />
e un’alimentazione sobria,<br />
con molti carboidrati soprattutto<br />
quando si avvicina la gara, e tanta<br />
frutta.<br />
In conclusione?<br />
È lo sport più bello che esista.<br />
È semplice: basta avere voglia <strong>di</strong><br />
correre e volontà <strong>di</strong> ferro per non<br />
fermarsi a metà percorso. Ed è<br />
anche lo sport più economico:<br />
un paio <strong>di</strong> scarpette, maglietta,<br />
pantaloncini e via. E, come <strong>di</strong>cevamo<br />
prima, fa bene al fisico e<br />
alla mente.