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*Bollettino Rovato N°5-2012.indd - Oratorio di Rovato

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ANNO LXIV • N. 5 - Dicembre 2012/Febbraio 2013<br />

Prepositurale Collegiata Insigne <strong>di</strong> Santa Maria Assunta - <strong>Rovato</strong>


Sommario<br />

3<br />

4<br />

4<br />

4<br />

6<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

11<br />

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13<br />

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16<br />

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22<br />

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24<br />

24<br />

26<br />

27<br />

29<br />

30<br />

31<br />

32<br />

34<br />

35<br />

36<br />

LA VOCE DEL PREVOSTO<br />

Più oscura è la notte, più risplendono le stelle<br />

PARROCCHIA<br />

Avvento 2012<br />

Benedetto XVI<br />

Il mondo intero attende il si <strong>di</strong> Maria<br />

Luce e gloria al Signore<br />

La Natività narrata nel Vangelo <strong>di</strong> Luca<br />

Anno della fede<br />

Or<strong>di</strong>nazione Don Maurizio<br />

La comunità è coinvolta<br />

Il sogno <strong>di</strong> un car<strong>di</strong>nale<br />

Sinodo Diocesano<br />

I Sacri Tridui<br />

Credo la comunione dei santi<br />

Festa degli anniversari 2012<br />

Festa San Carlo<br />

ORATORIO<br />

Emergenza educativa<br />

I figli interrogano<br />

In cerca d’autore<br />

Spe<strong>di</strong>zione al Polo Sud ... VdB 2012<br />

Concorso Presepi<br />

ATTUALITA’<br />

Generare la vita vince la crisi<br />

Beati gli operatori <strong>di</strong> pace<br />

Perchè avvalersi dell’ora <strong>di</strong> religione nella scuola<br />

Del rispetto umano<br />

CRONACA<br />

Non solo scuola ... imparare sperimentando<br />

Scuola d’Arti e Mestieri F. Ricchino<br />

ACLI: idee in circolo<br />

Visita a Barbiana<br />

Canta che ri passa!<br />

PARROCCHIA S. GIOVANNI BOSCO<br />

Chiesa e comunità ecclesiali separate dalla<br />

sede apostolica<br />

ANAGRAFE<br />

OFFERTE<br />

CALENDARIO LITURGICO PASTORALE<br />

BOLLETTINO PARROCCHIALE<br />

BIMESTRALE DI VITA PARROCCHIALE<br />

Direttore responsabile: Franco Manenti<br />

E<strong>di</strong>tore: Parrocchia S.Maria Assunta<br />

In redazione: Gian Mario Chiari, Valentino Bosio<br />

Gianluigi Moretti, Roberto Morè, Giorgio Baioni,<br />

Nazzareno Lopez, Franco Manenti,<br />

Madre Alessandra, Emanuela Caretta,<br />

Marta Rugolotto, Giusi Plodari<br />

Registrato presso il Tribunale <strong>di</strong> Brescia<br />

in data 14.05.1955 al n. 115 del registro Stampa.<br />

Fotografie: Foto Marini - Baioni - Orizio<br />

Progettazione e Stampa: Eurocolor - <strong>Rovato</strong><br />

ANNO LXIV • N. 5 - Dicembre 2012/Febbraio 2013<br />

Prepositurale Collegiata Insigne <strong>di</strong> Santa Maria Assunta - <strong>Rovato</strong><br />

Mentre mangiamo e dormiamo,<br />

mentre non combiniamo nulla,<br />

o facciamo qualcosa <strong>di</strong> peggio,<br />

ci sono degli esseri umani,<br />

milioni <strong>di</strong> essere umani,<br />

che sono nostri fratelli in Cristo,<br />

e che muoiono <strong>di</strong> fame<br />

mentre non hanno meritato<br />

<strong>di</strong> morire <strong>di</strong> fame,<br />

e che muoiono <strong>di</strong> freddo<br />

mentre non hanno meritato<br />

<strong>di</strong> morire <strong>di</strong> freddo.<br />

Se noi fossimo capaci <strong>di</strong> sentire<br />

la miseria degli altri,<br />

allora <strong>di</strong>verremmo uomini veri.<br />

Non faremo tutto,<br />

ma possiamo pur fare qualcosa.<br />

In copertina:<br />

L’ imposizione delle mani<br />

da parte del Vescovo<br />

e dei concelebranti è il momento<br />

centrale della liturgia.<br />

Avviene in silenzio.<br />

un sogno <strong>di</strong> giustizia<br />

Un’ immensa catena intorno al mondo<br />

Ra<strong>di</strong>o parrocchiale<br />

Se tutti, ciascuno <strong>di</strong> noi,<br />

tutti insieme e subito,<br />

tenteremo quel che è possibile,<br />

più <strong>di</strong> quel che ci è possibile,<br />

qualcuno sarà salvalo.<br />

Allora,<br />

trascinati dal nostro esempio,<br />

altri faranno come noi,<br />

cioè, meglio <strong>di</strong> noi.<br />

E saranno a loro volta imitati<br />

e altri faranno come loro,<br />

cioè, meglio <strong>di</strong> loro.<br />

Allora un'immensa catena d'amore<br />

s'annoderà tutt'intorno al mondo.<br />

(Raoul Follereau)<br />

È in funzione la ra<strong>di</strong>o parrocchiale. Le<br />

trasmissione sono su bassa frequenza per cui,<br />

per ascoltare, serve un ricevitore apposito.<br />

Chi volesse acquistarlo (è un ottimo regalo<br />

natalizio per gli ammalati e anziani) lo<br />

prenota in sacrestia (costo € 50,00)<br />

CONFESSIONI<br />

In Avvento è <strong>di</strong>sponibile uno o più confessori in orario <strong>di</strong><br />

apertura della chiesa nei giorni <strong>di</strong> lunedì (mattino), venerdì<br />

e sabato (tutto il giorno).<br />

Lunedì 17: ore 20.30 adolescenti<br />

Mercoledì 19: ore 16.30 gruppi Gerusalemme e Emmaus<br />

Venerdì 21: ore 16.30 gruppi Roma e Antiochia<br />

Sabato 22: ore 16.30 gruppo preadolescenti<br />

Domenica 23 : ore 15.30 liturgia penitenziale per tutti


Più oscura è la notte, più risplendono le stelle<br />

Stu<strong>di</strong>ando la storia tutti ci ren<strong>di</strong>amo conto che le<br />

gran<strong>di</strong> trasformazioni avvenute in certe epoche<br />

(es. la scoperta dell’America, l’invenzione della<br />

stampa, la rivoluzione industriale…) hanno<br />

cambiato l’umanità, ma spesso <strong>di</strong>mentichiamo<br />

quanto tempo hanno impiegato a realizzarsi. Se<br />

guar<strong>di</strong>amo alla Chiesa i cambiamenti auspicati dai<br />

vari Concili hanno richiesto secoli.<br />

Noi siamo dentro un cambiamento strutturale<br />

della storia dell’umanità, anzi, oserei <strong>di</strong>re, il più<br />

complesso cambiamento <strong>di</strong> tutta la storia. Il processo<br />

<strong>di</strong> globalizzazione e il gigantesco progresso<br />

delle scienze non possiamo sapere quale posto<br />

riserveranno alla persona, come concretizzeranno<br />

le relazioni umane, quale valore daranno a Dio e<br />

alla fede nelle vita dell’uomo.<br />

Ora noi siamo dentro, immersi, in questa<br />

trasformazione e, a nostra scelta, possiamo viverla<br />

da spettatori o da attori. Vita politica, sociale,<br />

economica, religiosa: tutte sono in “crisi” cioè<br />

sono forzatamente costrette a ripensare e trovare<br />

strade nuove per esprimersi. In questo momento<br />

a me interessa la crisi religiosa, la graduale<br />

scristianizzazione che stiamo osservando. Non<br />

voglio parlare del mondo intero (la mancanza <strong>di</strong><br />

libertà religiosa, le persecuzioni, le violenze del<br />

fanatismo, la proibizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>re buon Natale…)<br />

ma della nostra comunità.<br />

Purtroppo devo rilevare un tasso alto <strong>di</strong> analfabetismo<br />

religioso: non ci si preoccupa <strong>di</strong> conoscere le verità<br />

fondamentali della fede che si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> professare.<br />

È da elogiare l’impegno <strong>di</strong> quei genitori che,<br />

approfittando del cammino <strong>di</strong> Iniziazione Cristiana<br />

dei figli, colgono l’occasione <strong>di</strong> recuperare le<br />

fondamenta della propria fede. Ma abbiamo<br />

ancora troppi adulti che sono estranei alla vita<br />

della comunità perché a Messa non frequentano,<br />

all’oratorio non vanno, il bollettino (o stampa<br />

cattolica) non lo leggono, a gruppi <strong>di</strong> impegno non<br />

partecipano… eppure hanno il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>rsi<br />

cristiani. Certamente questo stile <strong>di</strong> vita induce a<br />

subire la crisi e a viverla nel lamento quoti<strong>di</strong>ano,<br />

vendendo la propria coscienza “all’ammasso” dei<br />

masme<strong>di</strong>a.<br />

In una delle chiese dei monasteri <strong>di</strong> Subiaco fu<br />

trovata questa iscrizione: “Più oscura è la notte, più<br />

risplendono le stelle”. Le stelle sono i <strong>di</strong>scepoli <strong>di</strong><br />

Cristo che nella fedeltà alla loro vocazione svolgono<br />

nel mondo il loro servizio e<strong>di</strong>ficando la Chiesa e<br />

la città dell’uomo. Per i cristiani convinti l’attuale<br />

cambiamento epocale rappresenta una miniera <strong>di</strong><br />

opportunità per accendere luci <strong>di</strong> speranza. Diceva<br />

giustamente Pier Giorgio Frassati (1901-1925):<br />

“tenendo fisso lo sguardo alla vita eterna, voglio<br />

vivere e non vivacchiare”.<br />

In altre parole afferma che lui punta alla santità<br />

(cioè alla misura più alta della vita) perché la<br />

ritiene l’unico modo per dare speranza al mondo<br />

contemporaneo.<br />

Noi abbiamo tra le mani la parola del Vangelo<br />

che da duemila anni fa fermentare la storia<br />

umana, una Parola che nessuno è riuscito a<br />

soffocare, nemmeno le rivoluzioni più brutali:<br />

bisogna però che questa Parola entri nella mente<br />

e cambi il cuore. Non riduciamo il Natale a<br />

un momento emotivo o, peggio ancora, ad un<br />

formalismo <strong>di</strong> luci e dolci, ma preoccupiamoci <strong>di</strong><br />

contemplare la verità <strong>di</strong> Cristo che dona la pace<br />

dei cuori. Dentro questa crisi lasciamoci guidare<br />

dal Vangelo: è il modo per vivere il tempo da<br />

protagonisti. Il consumismo ha indebolito il vivere<br />

umano a tal punto che siamo inconsapevoli<br />

schiavi delle “cose”. Chi è capace <strong>di</strong> vivere<br />

tre giorni (ma ne basta uno) senza TV, cellulare,<br />

internet, frigorifero, macchina...? E <strong>di</strong>re che Dio<br />

ha fatto l’uomo dotandolo <strong>di</strong> coscienza e libertà,<br />

perché fosse padrone delle cose, responsabile del<br />

creato e capace <strong>di</strong> fare ciò che nessuna macchina<br />

potrà mai fare: amare, donando la vita. Questo è<br />

il messaggio del Natale!<br />

Nella buia notte <strong>di</strong> questa crisi noi cristiani abbiamo<br />

l’opportunità (o il dovere) <strong>di</strong> far risplendere lo stile <strong>di</strong><br />

vita che Cristo ha mostrato con la sua Incarnazione.<br />

Nella “vetrina della vita” noi facciamo brillare<br />

gli stili <strong>di</strong> vita improntati alle virtù evangeliche<br />

e sempre spiegati dal magistero della Chiesa.<br />

Siamo aiutati dal pressante invito del Papa a dare,<br />

nella vita, il primo posto a Dio, a riconoscere e<br />

a staccarci dal peccato, a me<strong>di</strong>tare la Parola <strong>di</strong><br />

Dio, a vivere i sacramenti della Confessione e<br />

dell’Eucaristia, a vedere il matrimonio sacramento<br />

come vocazione, a vivere la domanda: “cosa devo<br />

fare per ere<strong>di</strong>tare la vita eterna?”. L’anno della fede<br />

deve risvegliare le nostre convinzioni religiose.<br />

La memoria del Concilio Vaticano II è l’invito a<br />

stu<strong>di</strong>are il magistero della Chiesa: trattandosi <strong>di</strong> un<br />

osservatorio mon<strong>di</strong>ale che ha come fine l’annuncio<br />

del Vangelo e del Regno <strong>di</strong> Dio, il magistero offre<br />

in<strong>di</strong>cazioni precise per <strong>di</strong>scernere la via della pace<br />

e della concor<strong>di</strong>a.<br />

Il Natale sia l’occasione per arricchirci spiritualmente<br />

e riprendere fiducia e speranza.<br />

Domanda: io personalmente/noi come comunità,<br />

qui a <strong>Rovato</strong> nell’anno 2013, come posso e<br />

possiamo annunciare il Vangelo, essere segno <strong>di</strong><br />

speranza, vivere la carità?<br />

Buon Natale a tutti con la mia bene<strong>di</strong>zione.<br />

La voce del prevosto<br />

3


Parrocchia<br />

4<br />

Con l’Avvento abbiamo iniziato un nuovo anno<br />

liturgico, il tempo corre veloce e sembra sempre<br />

un ricominciare da zero. Tocca a noi non lasciarci<br />

trascinare da questo vorticoso scorrere della<br />

storia ma saper cogliere gli aspetti importanti<br />

degli avvenimenti, il saper vigilare e aspettare<br />

Avvento 2012<br />

Benedetto XVI<br />

il Signore che ci ha promesso che tornerà senza<br />

paure o ansie per il futuro. La riflessione del Papa<br />

Benedetto e la me<strong>di</strong>tazione <strong>di</strong> San Bernardo <strong>di</strong><br />

Chiaravalle ci possono aiutare ad entrare in<br />

questo clima <strong>di</strong> vigilanza, attesa e speranza.<br />

Buon cammino <strong>di</strong> avvento!<br />

ANGELUS Piazza San Pietro I Domenica <strong>di</strong> Avvento, 27 novembre 2011<br />

Cari fratelli e sorelle!<br />

Oggi iniziamo con la Chiesa il nuovo Anno<br />

liturgico: un nuovo cammino <strong>di</strong> fede, da vivere<br />

insieme nelle comunità cristiane, ma anche,<br />

come sempre, da percorrere all’interno della<br />

storia del mondo, per aprirla al mistero <strong>di</strong> Dio,<br />

alla salvezza che viene dal suo amore. L’Anno<br />

liturgico inizia con il Tempo <strong>di</strong> Avvento: tempo<br />

stupendo in cui si risveglia nei cuori l’attesa del<br />

ritorno <strong>di</strong> Cristo e la memoria della sua prima<br />

venuta, quando si spogliò della sua gloria <strong>di</strong>vina<br />

per assumere la nostra carne mortale.<br />

“Vegliate!”. Questo è l’appello <strong>di</strong> Gesù nel<br />

Vangelo <strong>di</strong> oggi. Lo rivolge non solo ai suoi<br />

<strong>di</strong>scepoli, ma a tutti: “Vegliate!” (Mt 13,37). E’ un<br />

richiamo salutare a ricordarci che la vita non ha<br />

solo la <strong>di</strong>mensione terrena, ma è proiettata verso<br />

un “oltre”, come una pianticella che germoglia<br />

dalla terra e si apre verso il cielo.<br />

Una pianticella pensante, l’uomo, dotata <strong>di</strong> libertà<br />

e responsabilità, per cui ognuno <strong>di</strong> noi sarà<br />

chiamato a rendere conto <strong>di</strong> come ha vissuto, <strong>di</strong><br />

come ha utilizzato le proprie capacità: se le ha<br />

tenute per sé o le ha fatte fruttare anche per il<br />

bene dei fratelli.<br />

Anche Isaia, il profeta dell’Avvento, ci fa riflettere<br />

oggi con una preghiera accorata, rivolta a Dio<br />

a nome del popolo. Egli riconosce le mancanze<br />

della sua gente, e a un certo punto <strong>di</strong>ce: “Nessuno<br />

invocava il tuo nome, nessuno si risvegliava per<br />

Hai u<strong>di</strong>to, Vergine, che concepirai e partorirai<br />

un figlio; hai u<strong>di</strong>to che questo avverrà non per<br />

opera <strong>di</strong> un uomo, ma per opera dello Spirito<br />

santo. L'angelo aspetta la risposta; deve fare<br />

ritorno a Dio che l'ha inviato. Aspettiamo, o<br />

stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi<br />

il tuo volto, ci avevi messo in balìa della nostra<br />

iniquità” (Is 64,6). Come non rimanere colpiti<br />

da questa descrizione? Sembra rispecchiare<br />

certi panorami del mondo post-moderno: le città<br />

dove la vita <strong>di</strong>venta anonima e orizzontale, dove<br />

Dio sembra assente e l’uomo l’unico padrone,<br />

come se fosse lui l’artefice e il regista <strong>di</strong> tutto: le<br />

costruzioni, il lavoro, l’economia, i trasporti, le<br />

scienze, la tecnica, tutto sembra <strong>di</strong>pendere solo<br />

dall’uomo. E a volte, in questo mondo che appare<br />

quasi perfetto, accadono cose sconvolgenti, o<br />

nella natura, o nella società, per cui noi pensiamo<br />

che Dio si sia come ritirato, ci abbia, per così<br />

<strong>di</strong>re, abbandonati a noi stessi.<br />

In realtà, il vero “padrone” del mondo non<br />

è l’uomo, ma Dio. Il Vangelo <strong>di</strong>ce: “Vegliate<br />

dunque: voi non sapete quando il padrone <strong>di</strong> casa<br />

ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto<br />

del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo<br />

all’improvviso, non vi trovi addormentati” (Mc<br />

13,35-36). Il Tempo <strong>di</strong> Avvento viene ogni anno<br />

a ricordarci questo, perché la nostra vita ritrovi il<br />

suo giusto orientamento, verso il volto <strong>di</strong> Dio.<br />

Il volto non <strong>di</strong> un “padrone”, ma <strong>di</strong> un Padre e <strong>di</strong><br />

un Amico. Con la Vergine Maria, che ci guida nel<br />

cammino dell’Avvento, facciamo nostre le parole<br />

del profeta. “Signore, tu sei nostro padre; noi<br />

siamo argilla e tu colui che ci plasma, tutti noi<br />

siamo opera delle tue mani” (Is 64,7).<br />

Il mondo intero attende il sì <strong>di</strong> Maria<br />

Dalle Omelie sulla Madonna, <strong>di</strong> san Bernardo Abate<br />

Signora, una parola <strong>di</strong> compassione anche noi,<br />

noi oppressi miseramente da una sentenza <strong>di</strong><br />

dannazione. Ecco che ti viene offerto il prezzo<br />

della nostra salvezza: se tu acconsenti, saremo<br />

subito liberati. Noi tutti fummo creati nel Verbo


eterno <strong>di</strong> Dio, ma ora siamo soggetti alla morte:<br />

per la tua breve risposta dobbiamo essere<br />

rinnovati e richiamati in vita. Te ne supplica<br />

in pianto, Vergine pia, Adamo esule dal<br />

para<strong>di</strong>so con la sua misera <strong>di</strong>scendenza; te ne<br />

supplicano Abramo e David; te ne supplicano<br />

insistentemente i santi patriarchi che sono i<br />

tuoi antenati, i quali abitano anch'essi nella<br />

regione tenebrosa della morte. Tutto il mondo<br />

è in attesa, prostrato alle tue ginocchia: dalla<br />

tua bocca <strong>di</strong>pende la consolazione dei miseri,<br />

la redenzione dei prigionieri, la liberazione dei<br />

condannati, la salvezza <strong>di</strong> tutti i figli <strong>di</strong> Adamo,<br />

<strong>di</strong> tutto il genere umano.<br />

O Vergine, da' presto la risposta. Rispon<strong>di</strong><br />

sollecitamente all'angelo, anzi, attraverso<br />

l'angelo, al Signore. Rispon<strong>di</strong> la tua parola e<br />

accogli la Parola <strong>di</strong>vina, emetti la parola che<br />

passa e ricevi la Parola eterna. Perché tar<strong>di</strong>?<br />

perché temi? Cre<strong>di</strong> all'opera del Signore, da' il<br />

tuo assenso ad essa, accoglila.<br />

Nella tua umiltà pren<strong>di</strong> audacia, nella tua<br />

verecon<strong>di</strong>a pren<strong>di</strong> coraggio. In nessun modo<br />

devi ora, nella tua semplicità verginale,<br />

<strong>di</strong>menticare la prudenza; ma in questa sola<br />

cosa, o Vergine prudente, non devi temere la<br />

presunzione. Perché, se nel silenzio è gra<strong>di</strong>ta<br />

la modestia, ora è piuttosto necessaria la pietà<br />

nella parola.<br />

Apri, Vergine beata, il cuore alla fede, le<br />

labbra all'assenso, il grembo al Creatore.<br />

Ecco che colui al quale è volto il desiderio <strong>di</strong><br />

tutte le genti batte fuori alla porta.<br />

Non sia, che mentre tu sei titubante, egli<br />

passi oltre e tu debba, dolente, ricominciare<br />

a cercare colui che ami. Levati su, corri, apri!<br />

Levati con la fede, corri con la devozione, apri<br />

con il tuo assenso.<br />

"Eccomi", <strong>di</strong>ce, "sono la serva del Signore,<br />

avvenga <strong>di</strong> me quello che hai detto" (Lc 1,<br />

38).<br />

Avvento <strong>di</strong> spiritualità e carità<br />

Intensificare la preghiera quoti<strong>di</strong>ana (me<strong>di</strong>tazione della Parola, recita del rosario e la vita<br />

sacramentale (Eucaristia e Confessione)<br />

Pregare insieme in famiglia<br />

Digiuno dal cibo, ma anche dalla TV, internet, cellulare…<br />

Venerdì (30 nov. e 7-14-21 <strong>di</strong>c.) incontri presso il Convento dei frati.(ve<strong>di</strong> programma)<br />

Per i giovani: ogni domenica alle ore 20.30 nella cappella dell’oratorio: pregare con le ICONE<br />

Domenica 2 <strong>di</strong>cembre (prima <strong>di</strong> Avvento) celebreremo con tutta la <strong>di</strong>ocesi la giornata del pane<br />

Verrà messa sui tavolini in chiesa una busta con la scritta AVVENTO DI CARITA’ 2012.<br />

Ognuno la consegnerà quando vuole in chiesa nell’apposita cassetta.<br />

Chi volesse invece portare alimentari o altro fa riferimento alla caritas parrocchiale<br />

(via S.Orsola 7 – giorni: lunedì – mercoledì – venerdì ore 14-16.30 tel. 0307701141)<br />

Al Convento dell’Annunciata<br />

A 50 anni dal Concilio Vaticano II lettura della DEI VERBUM (la Rivelazione)<br />

Venerdì 30 novembre: Cristo me<strong>di</strong>atore e pienezza della Rivelazione<br />

Venerdì 7 <strong>di</strong>cembre: relazione tra Scrittura e Tra<strong>di</strong>zione<br />

Venerdì 14 <strong>di</strong>cembre: quale verità nella Bibbia?<br />

Venerdì 21 <strong>di</strong>cembre: lettura della Bibbia: la lectio <strong>di</strong>vina<br />

Gli incontri si svolgono nella sala conferenze (ore 20.30-22.30) e sono guidati da<br />

Frate Francesco Geremia<br />

Uno spazio per ascoltare, riflettere e confrontarsi<br />

Venerdì 30 novembre 2012: Cammino verso la famiglia<br />

Venerdì 14 <strong>di</strong>cembre 2012: il perché <strong>di</strong> un Concilio<br />

Venerdì 18 gennaio 2013: un profeta del XX secolo: don Mazzolari<br />

Venerdì 01 febbraio 2013: paternità e maternità responsabile<br />

Gli incontri si svolgono all’<strong>Oratorio</strong> <strong>di</strong> via S.Orsola (ore 21.00), sono organizzati dall’associazione<br />

Uno per Tutti e guidati da don Valentino Bosio.<br />

Parrocchia<br />

5


Parrocchia<br />

6<br />

Luce e gloria del Signore<br />

L'angelo del Signore si presenta ai pastori e la<br />

gloria del Signore li avvolge <strong>di</strong> luce. «Essi furono<br />

presi da grande timore» (Lc 2,9). L'angelo, però,<br />

<strong>di</strong>ssipa il loro timore e annuncia loro «una grande<br />

gioia, che sarà <strong>di</strong> tutto il popolo: oggi, nella città<br />

<strong>di</strong> Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo<br />

Signore» (Lc 2,10s). Viene loro detto che, come<br />

segno, avrebbero trovato un bambino avvolto<br />

in fasce, adagiato in una mangiatoia. «E subito<br />

apparve con l'angelo una moltitu<strong>di</strong>ne dell'esercito<br />

celeste, che lodava Dio e <strong>di</strong>ceva: "Gloria a Dio nel<br />

più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini del<br />

(suo) compiacimento"» (Lc 2,12-14).<br />

L'evangelista <strong>di</strong>ce che gli angeli «parlano».<br />

Ma per i cristiani era chiaro fin dall'inizio che il<br />

parlare degli angeli è un cantare, in cui tutto lo<br />

splendore della grande gioia da loro annunciata<br />

si fa percettibilmente presente. E così, da quell'ora<br />

in poi, il canto <strong>di</strong> lode degli angeli non è mai più<br />

cessato. Continua attraverso i secoli in sempre<br />

nuove forme e nella celebrazione del Natale <strong>di</strong><br />

Gesù risuona sempre in modo nuovo.<br />

Si può ben comprendere che il semplice popolo dei<br />

credenti abbia poi sentito cantare anche i pastori,<br />

e, fino ad oggi, nella Notte Santa, si unisca alle loro<br />

melo<strong>di</strong>e, esprimendo col canto la grande gioia che<br />

da allora sino alla fine dei tempi a tutti è donata.<br />

(Benedetto XVI, L’Infanzia <strong>di</strong> Gesù: cap. 3: La<br />

nascita <strong>di</strong> Gesù a Betlemme, pp. 87-88)<br />

La Natività narrata nel Vangelo <strong>di</strong> Luca<br />

«In quei giorni un decreto <strong>di</strong> Cesare Augusto<br />

or<strong>di</strong>nò che si facesse il censimento <strong>di</strong> tutta la terra»<br />

(Lc 2,1). Con queste parole Luca introduce il suo<br />

racconto sulla nascita <strong>di</strong> Gesù e spiega perché<br />

essa è avvenuta a Betlemme: un censimento con lo<br />

scopo <strong>di</strong> determinare e poi riscuotere le imposte è<br />

la ragione per cui Giuseppe con Maria, sua sposa,<br />

che è incinta, vanno da Nazaret a Betlemme. La<br />

nascita <strong>di</strong> Gesù nella città <strong>di</strong> Davide si colloca nel<br />

quadro della grande storia universale, anche se<br />

l'imperatore non sa nulla del fatto che questa gente<br />

semplice, a causa sua, è in viaggio in un momento<br />

<strong>di</strong>fficile e così, apparentemente per caso, il bambino<br />

Gesù nascerà nel luogo della promessa. Per Luca il<br />

contesto storicouniversale<br />

è<br />

Perché sono nato,<br />

<strong>di</strong>ce Dio<br />

Sono nato nudo, <strong>di</strong>ce Dio,<br />

perché tu sappia spogliarti <strong>di</strong> le stesso.<br />

Sono nato povero, perché tu possa<br />

considerarmi l'unica ricchezza.<br />

Sono nato in una stalla perché tu impari<br />

a santificare ogni ambiente.<br />

Sono nato debole, <strong>di</strong>ce Dio.<br />

perché tu non abbia mai paura <strong>di</strong> me.<br />

Sono nato per amore<br />

perché tu non dubiti mai del mio amore.<br />

Sono nato <strong>di</strong> notte<br />

perché tu creda che posso illuminare<br />

qualsiasi realtà.<br />

Sono nato persona, <strong>di</strong>ce Dio.<br />

perché tu non abbia mai a vergognarti<br />

<strong>di</strong> essere te stesso.<br />

Sono nato uomo<br />

perché tu possa essere "<strong>di</strong>o".<br />

Sono nato perseguitato<br />

perché tu sappia accettare le <strong>di</strong>fficoltà.<br />

Sono nato nella semplicità<br />

perché tu smetta <strong>di</strong> essere complicato.<br />

Sono nato nella tua vita, <strong>di</strong>ce Dio.<br />

per portare tutti alla casa del Padre.<br />

(Lambert Noben)<br />

importante.<br />

Per la prima volta viene registrata «tutta la terra»,<br />

l'«ecumene» nel suo insieme. Per la prima volta<br />

esiste un governo e un regno che abbraccia l'orbe.<br />

Per la prima volta esiste una grande area pacificata,<br />

in cui i beni <strong>di</strong> tutti possono essere registrati e messi<br />

al servizio della comunità.<br />

Solo in questo momento, in cui esiste una comunione<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti e <strong>di</strong> beni su larga scala e una lingua<br />

universale permette ad una comunità culturale<br />

l'intesa nel pensiero e nell’agire, un messaggio<br />

universale <strong>di</strong> salvezza, un universale portatore<br />

<strong>di</strong> salvezza può entrare nel mondo: è, <strong>di</strong>fatti, ifatti, «la<br />

pienezza dei tempi».<br />

(Benedetto XVI, L’Infanzia <strong>di</strong> Gesù: cap. 3: :<br />

La nascita <strong>di</strong> Gesù a Betlemme, pp.71-72) )<br />

La quarta candela<br />

Le quattro candele, bruciando, si consumavano lentamente.<br />

Il luogo era talmente silenzioso, che si poteva ascoltare la loro conversazione. i<br />

La prima <strong>di</strong>ceva: «Io sono la Pace, ma gli uomini non riescono a mantenermi:<br />

penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi!».<br />

Così fu e a poco a poco la candela si lasciò spegnere completamente:<br />

La seconda <strong>di</strong>sse: «Io sono la Fede. Purtroppo non servo a nulla.<br />

Gli uomini non ne vogliono sapere <strong>di</strong> me, e per questo motivo non ha senso<br />

che io resti accesa». Appena ebbe terminato <strong>di</strong> parlare una leggera brezza<br />

soffiò su <strong>di</strong> lei e la spense.<br />

Triste, triste la terza candela a sua volta <strong>di</strong>sse: «Io sono l'Amore. Non ho la<br />

forza per continuare a rimanere accesa. Gli uomini non mi considerano e non<br />

comprendono la mia importanza. Essi o<strong>di</strong>ano perfino coloro che più li amano,<br />

i loro familiari».<br />

E, senza attendere oltre, la candela si lasciò spegnere.<br />

Inaspettatamente un bimbo in quel momento entrò nella stanza e vide le tre<br />

candele spente. Impaurito per la semioscurità <strong>di</strong>sse: «Ma cosa fate voi?<br />

Dovete rimanere accese, io ho paura del buio!». E così <strong>di</strong>cendo scoppiò in<br />

lacrime.<br />

Allora la quarta candela, impietositasi <strong>di</strong>sse: «Non temere, non piangere:<br />

finché io sarò accesa, potremo sempre riaccendere le altre tre candele.<br />

Io sono la Speranza».<br />

Con gli occhi luci<strong>di</strong> e gonfi <strong>di</strong> lacrime, il bambino prese la candela della<br />

Speranza e riaccese tutte le altre.


Sarebbe inutile quest' anno particolare se<br />

non leggessimo e me<strong>di</strong>tassimo, sia pure<br />

sinteticamente, ciò che è avvenuto in questo<br />

mezzo secolo <strong>di</strong> storia: avvenimenti entusiasmanti<br />

che hanno alimentato le speranze dell'umanità, e<br />

avvenimenti drammatici che ancor oggi pongono<br />

seri interrogativi. Il cristiano guarda con fede sia<br />

gli uni che gli altri, cercando continuamente strade<br />

nuove per la trasmissione <strong>di</strong> un messaggio che<br />

arricchisca non solo la Chiesa nel suo interno, ma<br />

tutta l'umanità che mai come oggi sente il bisogno<br />

<strong>di</strong> ciò che sta al <strong>di</strong> là dei semplici interessi umani.<br />

Papa Benedetto XVI, proponendo l' ANNO DELLA<br />

FEDE, intende portare luce all'uomo d'oggi che<br />

va alla ricerca del senso della vita.<br />

Un<strong>di</strong>ci ottobre 1962: una giornata splen<strong>di</strong>da<br />

nella quale oltre duemila Vescovi, chiamati Padri<br />

Conciliari e provenienti da tutte le parti del mondo<br />

, da tutti i popoli e da culture <strong>di</strong>verse, facevano<br />

l'ingresso solenne nella Basilica <strong>di</strong> S. Pietro a<br />

Roma per dare inizio al Concilio Vaticano II, il<br />

più grande avvenimento ecclesiale del XX secolo<br />

nella storia bimillenaria della Chiesa Cattolica.<br />

Tutti percepivano che stava accadendo qualcosa<br />

<strong>di</strong> straor<strong>di</strong>nario e in tutti era viva l'attesa per<br />

quel che il Concilio avrebbe affrontato, trattato e<br />

proposto ai credenti.<br />

Nei venti concili ecumenici precedenti la Chiesa<br />

aveva toccato e <strong>di</strong>scusso punti fondamentali della<br />

fede, ed era giunta a <strong>di</strong>chiarare verità immutabili<br />

(chiamate “dogmi“) che sono poi gradualmente<br />

entrate a far parte della tra<strong>di</strong>zione e del credo.<br />

Papa Giovanni XXIII che il 25 Gennaio 1959 nella<br />

Basilica <strong>di</strong> S. Paolo fuori le mura aveva manifestato,<br />

tra la sorpresa generale, la volontà <strong>di</strong> convocare<br />

il Concilio, ha dato all'Assemblea Conciliare<br />

una nuova e <strong>di</strong>versa impostazione: non vi erano<br />

nuove verità da proclamare,<br />

ma si doveva cercare un nuovo<br />

modo <strong>di</strong> credere e <strong>di</strong> proporre<br />

le verità che la tra<strong>di</strong>zione<br />

aveva gelosamente custo<strong>di</strong>to<br />

e trasmesso nello scorrere dei<br />

secoli. Ecco perché il Concilio<br />

Vaticano II ha assunto fin<br />

dalle prime battute uno sfondo<br />

pastorale cercando <strong>di</strong> togliere<br />

dalla Chiesa le incrostazioni<br />

che si erano accumulate sul suo<br />

volto e che la facevano apparire<br />

vecchia, superata e fuori dal<br />

contesto storico in cui l'umanità<br />

Anno della fede<br />

11 Ottobre 2012 - 23 Novembre 2013<br />

viveva. Dopo Giovanni XXIII ecco Paolo VI<br />

preoccupato <strong>di</strong> mettere la Chiesa in stato <strong>di</strong><br />

coraggiosa apertura verso il mondo al quale<br />

doveva annunciare il messaggio <strong>di</strong> Cristo.<br />

Sia Giovanni che Paolo hanno saputo leggere<br />

e interpretare i “segni dei tempi“, dando alla<br />

Chiesa non solo una ventata <strong>di</strong> novità, ma una<br />

forza che nessuno poteva prevedere all'inizio<br />

del Concilio.<br />

Gli argomenti trattati, <strong>di</strong>scussi animatamente,<br />

hanno portato alla stesura <strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci<br />

documenti: quattro costituzioni, otto decreti, e<br />

tre <strong>di</strong>chiarazioni che ancor oggi, a <strong>di</strong>re il vero,<br />

attendono <strong>di</strong> essere letti, conosciuti e applicati.<br />

Alla chiusura del Concilio (8 Dicembre<br />

1965) per <strong>di</strong>versi anni ha fatto seguito un<br />

periodo <strong>di</strong> grande entusiasmo caratterizzato da<br />

rinnovamenti epocali (ve<strong>di</strong> la riforma liturgica<br />

con l'introduzione della lingua italiana nella<br />

celebrazione dei riti maggiormente partecipati,<br />

l'accostamento personale e comunitario alla<br />

Parola <strong>di</strong> Dio, la Chiesa non più piramidale ma<br />

popolo <strong>di</strong> Dio in cammino, la Chiesa partecipe<br />

delle gioie e dei dolori dell'umanità...) e da<br />

una spiritualità non più riservata alle persone<br />

consacrate, ma a tutti coloro che, nei vari stati <strong>di</strong><br />

vita, intendevano testimoniare Cristo.<br />

Oggi che cosa resta del Concilio? Il rinnovamento<br />

proposto con tanta speranza gode ancora <strong>di</strong> un<br />

valido sostegno?<br />

Benedetto XVI, notando una certa stanchezza nella<br />

Chiesa e la per<strong>di</strong>ta della fede con conseguente<br />

impoverimento della pratica religiosa soprattutto<br />

nel mondo occidentale, ha invitato tutti i credenti a<br />

riscoprire il valore e l'impegno del credere basato<br />

sul costante insegnamento della Chiesa che nel<br />

Concilio ha trovato una forte illuminazione da<br />

parte dello Spirito Santo.<br />

Nella messa celebrata in<br />

S. Pietro con tutti i Vescovi<br />

presenti al Sinodo sulla nuova<br />

Evangelizzazione <strong>di</strong>chiarava:<br />

“Durante il Concilio vi era<br />

una tensione commovente nei<br />

confronti del comune compito<br />

<strong>di</strong> far risplendere la verità e la<br />

bellezza della fede nell'oggi del<br />

nostro tempo, senza sacrificarla<br />

alle esigenze del presente, né<br />

tenerla legata al passato; nella<br />

fede risuona l'eterno presente<br />

<strong>di</strong> Dio, che trascende il tempo<br />

Parrocchia<br />

7


Parrocchia<br />

8<br />

e tuttavia può essere accolto da noi solamente<br />

nel nostro irripetibile oggi. Perciò ritengo la cosa<br />

più importante, specialmente in una ricorrenza<br />

significativa come l'attuale, sia ravvivare in tutta<br />

la Chiesa quella positiva tensione, quell'anelito<br />

a riannunciare Cristo all'uomo contemporaneo.<br />

Ma affinché questa spinta interiore alla Nuova<br />

Evangelizzazione non rimanga soltanto ideale<br />

e non pecchi <strong>di</strong> confusione, occorre che essa<br />

si appoggi ad una base concreta e precisa,<br />

e questa base sono i documenti del Concilio<br />

Vaticano II nei quali essa ha trovato espressione.<br />

Per questo ho più volte insistito sulla necessità <strong>di</strong><br />

Cari amici,<br />

vorrei arrivare proprio ad ognuno <strong>di</strong> voi per<br />

ringraziarvi e insieme a tutti voi poter <strong>di</strong>re:<br />

“Grazie Signore. Grazie Gesù. Grazie Maria,<br />

mamma <strong>di</strong> tutti noi”.<br />

Con queste righe voglio esprimere alcuni<br />

sinceri ringraziamenti a tante persone che, in<br />

forme <strong>di</strong>verse, mi hanno aiutato e mi hanno<br />

accompagnato al momento dell’or<strong>di</strong>nazione<br />

sacerdotale. Rivolgo un pensiero alla mia famiglia<br />

e ai parenti tutti, agli amici che ho accanto in<br />

Italia ed in missione, ai sacerdoti, in particolare<br />

quelli <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong>, il vescovo Monsignor Ivo e<br />

Padre Ugo, tutti esempi <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità e bontà<br />

che mi accompagnano e tengo presenti nel<br />

cammino che mi attende. In questi mesi trascorsi<br />

qui a <strong>Rovato</strong> come <strong>di</strong>acono, ed in particolare nei<br />

giorni dell’or<strong>di</strong>nazione sacerdotale, ho sempre<br />

sentito un clima <strong>di</strong> accoglienza, partecipazione e<br />

calore: <strong>di</strong> appartenenza alla comunità. I momenti<br />

<strong>di</strong> festa che abbiamo<br />

con<strong>di</strong>viso sono stati molto<br />

preziosi, mi hanno spesso<br />

sorpreso e commosso, ho<br />

sentito l’affetto <strong>di</strong> ogni<br />

persona anche nei gesti<br />

più semplici. Ringrazio<br />

per la <strong>di</strong>sponibilità<br />

che è stata <strong>di</strong>mostrata<br />

con l’aiuto concreto,<br />

con la preghiera e con<br />

l’accoglienza negli spazi<br />

comunitari in oratorio,<br />

sia per la festa, sia per<br />

il campo <strong>di</strong> lavoro con i<br />

ragazzi dell’Operazione<br />

Mato Grosso i giorni<br />

precedenti. Penso che il<br />

sentirsi accompagnati sia<br />

un grande Regalo, non<br />

ritornare, per così <strong>di</strong>re, alla “lettera“ del Concilio,<br />

cioè ai suoi testi, per trovare l'autentico spirito, e<br />

ho ripetuto che la vera ere<strong>di</strong>tà del Vaticano II si<br />

trova in essi. Il riferimento ai documenti mette aal<br />

riparo dagli estremi <strong>di</strong> nostalgie anacronistiche<br />

e <strong>di</strong> corse in avanti, e consente <strong>di</strong> cogliere la<br />

novità nella continuità “.<br />

L'Anno della fede è certamente l'occasione per<br />

conoscere a fondo quei documenti che lo Spirito<br />

ha suggerito ai Vescovi e che a noi tutti danno<br />

forza per essere veri credenti.<br />

Or<strong>di</strong>nazione Don Maurizio<br />

don Valentino<br />

scontato né meritato, così come lo è il dono del<br />

sacerdozio. Questa vicinanza è per me molto<br />

preziosa soprattutto perché motivata dalla<br />

con<strong>di</strong>visione e l’appoggio in questa scelta, che<br />

molti <strong>di</strong> voi hanno espresso nelle lettere e biglietti<br />

che ho ricevuto. Il vostro prezioso contributo mi<br />

permetterà <strong>di</strong> iniziare una nuova avventura nella<br />

Parrocchia <strong>di</strong> Pachas, a 3.300 metri sulle Ande<br />

del Perù.<br />

Vi rendo partecipi del fatto che una parte<br />

delle offerte che mi sono state donate saranno<br />

destinate al seminario <strong>di</strong> Pomallucay, dove ho<br />

compiuto i miei stu<strong>di</strong>.<br />

È un modo questo per sostenere e contribuire<br />

alla formazione della vocazione <strong>di</strong> 30 giovani,<br />

che attualmente si trovano seminario, e segno<br />

<strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne nei confronti dei miei formatori,<br />

sempre in <strong>di</strong>fficoltà a far “quadrare i conti” …<br />

Porto con me questo bagaglio affettivo e concreto<br />

costruito con voi, che si trasformerà in aiuto<br />

per tante persone che<br />

necessitano <strong>di</strong> sostegno<br />

materiale e spirituale.<br />

Davvero tante persone mi<br />

hanno detto o scritto: “Il<br />

sacerdozio è una grazia<br />

…prega per noi….”.<br />

Ecco vi chiedo <strong>di</strong> aiutare<br />

me e tutti i sacerdoti<br />

ad essere così come ci<br />

vorreste, sostenendoci<br />

con la preghiera e con<br />

gesti concreti e gratuiti per<br />

i bisogni della comunità.<br />

Soprattutto aiutiamoci<br />

ad essere così come il<br />

Signore ci vuole.<br />

Un caro saluto,<br />

don Maurizio.


La comunità è coinvolta<br />

La nostra Comunità ha ricevuto un grande<br />

dono l’or<strong>di</strong>nazione <strong>di</strong> Don Maurizio Zaninelli<br />

avvenuta il 3 Novembre. Per essere definito dono<br />

deve avere dei requisiti, è gratuito e esclusivo<br />

perché è una scelta libera e per sempre, è una<br />

missione perché è aperta verso i poveri, è unico<br />

e irrepetibile.<br />

Per noi che abbiamo avuto l’onore e la gioia<br />

<strong>di</strong> accompagnarlo con la preghiera, è stato<br />

importante scoprire che è l’unico modo per<br />

sentirsi fratelli pur non vivendo insieme.<br />

Abbiamo visto che si può nell’umiltà e semplicità<br />

fare scelte per la vita, che portano a scoprire il<br />

progetto <strong>di</strong> Dio su <strong>di</strong> noi.<br />

Che la famiglia è il fondamento e genera uomini<br />

e donne veri capaci <strong>di</strong> amare.<br />

Che tutta la nostra vita è un cammino, e dobbiamo<br />

tenere strette le mani <strong>di</strong> chi ci sta accanto, per<br />

arrivare alla meta sicuramente gioiosa.<br />

Grazie, questa è un’altra prova dell’amore <strong>di</strong><br />

Dio verso i suoi figli.<br />

Na<strong>di</strong>a<br />

Parrocchia<br />

9


Parrocchia<br />

10<br />

Il sogno <strong>di</strong> un car<strong>di</strong>nale<br />

Nel lontano Ottobre 1580<br />

giungeva a <strong>Rovato</strong>, e vi rimaneva<br />

per quin<strong>di</strong>ci giorni, san Carlo<br />

Borromeo (1538 – 1584),<br />

Arcivescovo <strong>di</strong> Milano che,<br />

dopo il Concilio <strong>di</strong> Trento (1545<br />

– 1563), spinto da uno zelo<br />

ammirabile, attuava una visita<br />

pastorale alla nostra Comunità<br />

e alle Comunità confinanti per<br />

“imporre“ la riforma sgorgata<br />

dalla Assemblea Conciliare<br />

Tridentina, una delle più<br />

importanti nella storia dei<br />

ventuno Concili celebrati dalla<br />

Chiesa.<br />

Su questo importante avvenimento ecclesiale è<br />

possibile consultare la voluminosa e documentata<br />

ricerca storica del nostro concitta<strong>di</strong>no Don Gianni<br />

Donni: “Visita Apostolica e Decreti <strong>di</strong> Carlo<br />

Borromeo alla Diocesi <strong>di</strong> Brescia - Vol. III Sebino,<br />

Franciacorta e Bassa Occidentale – Brescia<br />

2004“ e l'Archivio Parrocchiale nel quale sono<br />

depositati i documenti originali.<br />

Durante il soggiorno rovatese san Carlo conferì<br />

nella Chiesa <strong>di</strong> S. Stefano la tonsura e l'abito<br />

ecclesiastico al suo nipote Federico (1564<br />

- 1631) che sarebbe poi <strong>di</strong>ventato car<strong>di</strong>nale e<br />

arcivescovo <strong>di</strong> Milano e la cui figura ammantata<br />

<strong>di</strong> santità e <strong>di</strong> immensa carità rifulge ne “I promessi<br />

sposi“ <strong>di</strong> Alessandro Manzoni. Anche il car<strong>di</strong>nale<br />

Federico nel 1595 soggiornò a <strong>Rovato</strong>.<br />

Più recentemente il car<strong>di</strong>nale Giovanni Colombo<br />

(1902 – 1992) il 04 novembre 1974 onorò con<br />

la sua presenza la festa patronale <strong>di</strong> S. Carlo.<br />

Non è azzardato affermare che un filo sottile,<br />

invisibile e misterioso lega i Rovatesi a chi siede<br />

sulla Cattedra milanese <strong>di</strong> S. Ambrogio.<br />

Il 31 agosto 2012 moriva a Gallarate il car<strong>di</strong>nale<br />

Carlo Maria Martini (1927 – 2012): un gesuita,<br />

Arcivescovo della Metropoli Lombarda dal 1980<br />

al 2002, universalmente considerato tra i più<br />

vali<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi della Sacra Scrittura, un autentico<br />

e autorevole maestro <strong>di</strong> vita spirituale, uomo<br />

<strong>di</strong> Chiesa aperto al <strong>di</strong>alogo con tutti. In un suo<br />

celebre <strong>di</strong>scorso del febbraio 1981 affermava:<br />

“ Mi viene in mente il sogno <strong>di</strong> una Chiesa capace<br />

<strong>di</strong> essere fermento <strong>di</strong> una società, un sogno che<br />

continua ad ispirarmi:<br />

− una Chiesa pienamente sottomessa alla<br />

Parola <strong>di</strong> Dio, nutrita e liberata da questa Parola;<br />

− una Chiesa che mette l'Eucaristia al centro<br />

della sua vita, che contempla il suo Signore,<br />

che compie tutto quanto fa “in memoria <strong>di</strong> Lui“<br />

e modellandosi sulla sua<br />

capacità <strong>di</strong> dono;<br />

− una Chiesa che non tema<br />

<strong>di</strong> utilizzare strutture e mezzi<br />

umani, ma che se ne serve e<br />

non ne <strong>di</strong>viene serva;<br />

− una Chiesa che desidera<br />

parlare al mondo d'oggi, alla<br />

cultura, alle <strong>di</strong>verse civiltà<br />

con la parola semplice del<br />

Vangelo;<br />

− una Chiesa che parla più<br />

con i fatti che con le parole;<br />

che non <strong>di</strong>ce se non parole<br />

che partano dai fatti e si<br />

appoggino ai fatti;<br />

− una Chiesa attenta ai segni della presenza<br />

dello Spirito nei nostri tempi, ovunque si<br />

manifestino;<br />

− una Chiesa consapevole del cammino arduo<br />

e <strong>di</strong>fficile <strong>di</strong> molta gente oggi, delle sofferenze<br />

quasi insopportabili <strong>di</strong> tanta parte dell'umanità,<br />

sinceramente partecipe delle pene <strong>di</strong> tutti e<br />

desiderosa <strong>di</strong> consolare;<br />

− una Chiesa che porta la parola liberatrice<br />

e incoraggiante del Vangelo a coloro che sono<br />

gravati da gravi fardelli;<br />

− una Chiesa capace <strong>di</strong> scoprire i nuovi poveri<br />

e non troppo preoccupata <strong>di</strong> sbagliare nello<br />

sforzo <strong>di</strong> aiutare in maniera creativa;<br />

− una Chiesa che non privilegia nessuna<br />

categoria, né antica né nuova, che accoglie<br />

ugualmente giovani e anziani, che educa e forma<br />

tutti i suoi figli alla fede e alla carità e desidera<br />

valorizzare tutti i servizi e ministeri nella unità<br />

della comunione;<br />

− una Chiesa umile <strong>di</strong> cuore, unita e compatta<br />

nella sua <strong>di</strong>sciplina, in cui Dio solo ha il primato;<br />

− una Chiesa che opera un paziente<br />

<strong>di</strong>scernimento valutando con oggettività e<br />

realismo il suo rapporto con il mondo, con la<br />

società <strong>di</strong> oggi; che spinge alla partecipazione<br />

attiva e alla presenza responsabile, con rispetto<br />

e deferenza verso le istituzioni, ma che ricorda<br />

bene la parola <strong>di</strong> Pietro: “E' meglio obbe<strong>di</strong>re a<br />

Dio che agli uomini“.<br />

E' un sogno <strong>di</strong> trent'anni fa che attende ogni giorno<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare vivo e attuale. Con gli insegnamenti<br />

del Car<strong>di</strong>nale Martini e, in genere, <strong>di</strong> tutto<br />

l'episcopato la Chiesa getta abbondantemente<br />

nel terreno della società il seme della speranza e<br />

dell'amore fiduciosa nell'assistenza dello Spirito<br />

e negli uomini <strong>di</strong> buona volontà.<br />

don Valentino


È stata pubblicata nel sito della <strong>di</strong>ocesi la<br />

“Relazione della Segreteria del Sinodo sulle schede<br />

per la consultazione <strong>di</strong>ocesana” che analizza<br />

nel dettaglio le risposte pervenute sia dai gruppi<br />

che dai singoli in<strong>di</strong>vidui. Non ci soffermiamo<br />

sui numeri (le schede in<strong>di</strong>viduali pervenute sono<br />

state 4380, quelle dei gruppi 497) in quanto si<br />

può ritenere che chi ha risposto abbia a cuore<br />

lo stato della propria Chiesa locale, cioè le<br />

risposte sono comunque qualificate. Più avanti<br />

vengono riportate le osservazioni conclusive<br />

della segreteria. Prima però <strong>di</strong>amo una rapida<br />

scorsa alle risposte soffermandoci su quelle dove<br />

la percentuale dei consensi in<strong>di</strong>viduali supera il<br />

50%, dati estratti dai “Tabulati riepilogativi circa<br />

le schede per la consultazione in<strong>di</strong>viduale”.<br />

Sono sette (su nove) le schede dove si registra<br />

almeno una domanda col consenso detto, e,<br />

or<strong>di</strong>nate in percentuali decrescenti, precisamente:<br />

Scheda N. 4 “Annuncio, liturgia e carità nelle<br />

unità pastorali”, quesito N. 3:<br />

A ciascuna parrocchia deve essere garantita<br />

l’Eucaristia festiva: Molto d’accordo 85,81%.<br />

Scheda N. 7 “Pastorale giovanile e oratorio nelle<br />

unità pastorali”, quesiti N. 1 e N. 3:<br />

Anche nella prospettiva delle unità pastorali è<br />

bene che ogni parrocchia<br />

mantenga e faccia ccia<br />

funzionare il proprio prio<br />

oratorio: Molto d’accordo rdo<br />

75,73%.<br />

Nell’unità pastorale ci<br />

deve essere sempre pre<br />

Sinodo Diocesano<br />

La consultazione <strong>di</strong>ocesana sulle unità pastorali<br />

un sacerdote che “presiede” la pastorale<br />

giovanile: Molto d’accordo 66,37%.<br />

Scheda N. 5 “Organismi <strong>di</strong> comunione e unità<br />

pastorali”, quesito N. 1:<br />

La cosa più importante per le unità pastorali<br />

e gli organismi <strong>di</strong> comunione è la capacità <strong>di</strong><br />

progettare insieme: Molto d’accordo 64,42%.<br />

Scheda N. 3 “Fisionomia delle Unità pastorali”,<br />

quesito N. 4:<br />

Devono essere precisati con chiarezza i compiti<br />

e l’autorità del “presbitero coor<strong>di</strong>natore”: Molto<br />

d’accordo 60,83%<br />

Scheda N. 2 “Unità pastorali e segni dei<br />

tempi”, quesito N. 3:<br />

La <strong>di</strong>minuzione del clero e la nascita <strong>di</strong> nuovi<br />

ministeri chiedono <strong>di</strong> fare più spazio alla<br />

corresponsabilità dei laici: Molto d’accordo<br />

55,6%<br />

Scheda N. 9 “Comunicazione e cultura nelle<br />

unità pastorali”, quesito N. 1:<br />

Anche nelle unità pastorali ogni parrocchia deve<br />

mantenere il suo giornale della comunità (bollettino<br />

parrocchiale): Molto d’accordo 55,33%.<br />

Scheda N. 6 “I ministeri nelle unità pastorali”,<br />

quesito N. 3:<br />

Il “gruppo ministeriale stabile” deve essere<br />

costituito da persone preparate che appartengono<br />

alle vvarie<br />

vocazioni (ministri<br />

or<strong>di</strong>nati , persone<br />

consacrate, una coppia<br />

<strong>di</strong> sposi, laici impegnati<br />

nel sociale, ecc.) e che,<br />

avendo anche tempo,<br />

sono <strong>di</strong>sponibili ad<br />

eesercitare<br />

un servizio<br />

nnella<br />

comunità: Molto<br />

dd’accordo<br />

53,47%.<br />

CCome<br />

si vede la<br />

mmaggioranza<br />

delle<br />

ri risposte è incentrata sugli<br />

aaspetti<br />

operativi dell’Unità<br />

Pa Pastorale (celebrazioni<br />

litu liturgiche, oratori,<br />

pro progettazione comunitaria,<br />

de definizione chiara dei<br />

com compiti del sacerdote<br />

res responsabile, incremento<br />

del della partecipazione dei<br />

laic laici, bollettino parrocchiale,<br />

com composizione del gruppo<br />

mini ministeriale stabile), manca<br />

invec<br />

invece una maggioranza<br />

11<br />

Parrocchia


Parrocchia<br />

12<br />

significativa sulle domande sia della scheda N 1<br />

(Missione Ecclesiale, Unità Pastorali e territorio),<br />

riguardanti la missione della Chiesa, sia della<br />

scheda N. 8 (Aggregazioni e Unità Pastorali),<br />

riguardanti le aggregazioni ecclesiali. Questo<br />

potrebbe significare che nel suo insieme vi è, in<br />

chi ha risposto ai quesiti, una certa perplessità<br />

sull’introduzione delle Unità Pastorali. Cioè<br />

l’Unità Pastorale facilita o no la missione della<br />

Chiesa sul territorio? Le Aggregazioni Ecclesiali<br />

devono o non devono essere coinvolte nel<br />

cammino dell’Unità Pastorale? Ve<strong>di</strong>amo allora<br />

le conclusioni della Segreteria del Sinodo:<br />

Chi ha partecipato alla consultazione, nella<br />

stragrande maggioranza, ha lavorato con<br />

serietà e impegno, mostrando passione per<br />

la Chiesa e per la sua missione, attenzione<br />

consapevole alle <strong>di</strong>fficoltà del momento, ma<br />

anche desiderio e volontà <strong>di</strong> andare incontro<br />

agli uomini <strong>di</strong> oggi per annunciare il dono<br />

della fede. È un buon segnale soprattutto<br />

se si considera che i gruppi sono formati<br />

prevalentemente da laici.<br />

C’è la consapevolezza che l’evangelizzazione<br />

richiede oggi forme e vie nuove. Vi è pure la<br />

<strong>di</strong>sponibilità a pensare e ad accogliere il nuovo<br />

modo <strong>di</strong> porsi della nostra Chiesa sul territorio<br />

con la forma delle Unità Pastorali. Si chiede però<br />

gradualità e accompagnamento, perché si possa<br />

veramente maturare una nuova mentalità.<br />

I laici offrono la loro <strong>di</strong>sponibilità e chiedono<br />

fiducia, coinvolgimento corresponsabile, ma<br />

anche formazione adeguata e permanente sia<br />

in vista del servizio ecclesiale sia anche per una<br />

presenza p ppresenza<br />

significativa g negli g ambienti <strong>di</strong> vita.<br />

È stata manifestata da più parti<br />

una certa <strong>di</strong>fficoltà a comprendere il linguaggio<br />

delle schede. Forse anche per questo in alcuni<br />

casi si è potuto cogliere una non adeguata<br />

comprensione delle questioni in oggetto, con la<br />

conseguenza <strong>di</strong> risposte non del tutto pertinenti<br />

e coerenti.<br />

Pur rimanendo il rammarico <strong>di</strong> non conoscere il<br />

pensiero <strong>di</strong> chi non ha partecipato, l’impressione<br />

è che per le comunità e le persone coinvolte si<br />

sia trattato <strong>di</strong> un bel momento <strong>di</strong> riflessione e <strong>di</strong><br />

esperienza ecclesiale.<br />

Nazzareno<br />

SINODO DIOCESANO<br />

I membri dell’assemblea<br />

sinodale sono 390<br />

Apertura:<br />

sabato 1 <strong>di</strong>cembre in Cattedrale:<br />

ore 9.00 professione <strong>di</strong> fede e<br />

giuramento dei Sinodali<br />

Lavori:<br />

sabato 1 e domenica 2;<br />

sabato 8 e domenica 9<br />

Chiusura:<br />

domenica 9 in cattedrale: ore 18.30<br />

S. Messa e apertura dell’anno della fede


Ogni anno la nostra Comunità Parrocchiale<br />

de<strong>di</strong>ca tre giorni alla preghiera per tutti i morti<br />

e coglie l'occasione per me<strong>di</strong>tare sul dono della<br />

vita terrena in cui già si colgono i riflessi della<br />

vita eterna e per affidare a Dio quanti ci hanno<br />

preceduto nell'al <strong>di</strong> là e che ci aspettano.<br />

E' una tra<strong>di</strong>zione molto <strong>di</strong>ffusa sul territorio<br />

bresciano e che risale a tempi lontani ricchi <strong>di</strong><br />

fede, <strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> e <strong>di</strong> sentimenti.<br />

San Paolo, scrivendo ai primi cristiani della città<br />

<strong>di</strong> Filippi, afferma:<br />

“Fratelli, la nostra patria è nei cieli dove il Cristo<br />

trasfigurerà il nostro corpo per conformarlo al suo<br />

corpo glorioso“.<br />

Facendo tesoro delle parole scritte dall'Apostolo<br />

delle Genti su ispirazione dello Spirito Santo, la<br />

fede ci suggerisce pensieri aperti alla speranza e<br />

ci aiuta a contemplare ciò che sta al <strong>di</strong> là delle<br />

particolari con<strong>di</strong>zioni della nostra esistenza<br />

terrena.<br />

Anche S. Giovanni l' Evangelista nella sua<br />

prima lettera afferma: “Noi fin d'ora siamo figli<br />

<strong>di</strong> Dio, ma ciò che saremo non è ancora stato<br />

rivelato. Sappiamo però che quando Egli si sarà<br />

manifestato, noi saremo simili a Lui, perché lo<br />

vedremo così come Egli è!“<br />

I Sacri Tridui<br />

I Sacri Tridui <strong>di</strong> preghiera per i defunti 3-5 febbraio 2013<br />

La vita terrena conoscerà l'esperienza della<br />

morte; ma il cristiano, sorretto dalla Parola<br />

<strong>di</strong> Dio e dall'insegnamento sapienziale della<br />

Chiesa, non considera la morte come una fine<br />

e una caduta nel nulla. Vede la morte come un<br />

misterioso passaggio da un modo <strong>di</strong> esistere,<br />

caratterizzato dai limiti che sono propri nella<br />

natura umana, a un altro modo <strong>di</strong> esistere nel<br />

quale saremo illuminati dalla luce <strong>di</strong> Cristo<br />

risorto. Ecco ciò che avverrà: passeremo, non<br />

senza sofferenza, dal tempo e dallo spazio,<br />

all'eterno e all'infinito; da una vita mortale a<br />

una vita eterna che tutti sperano beata.<br />

I due Apostoli nella loro lettera lasciano intuire<br />

quel che saranno il nostro futuro e il nostro<br />

destino: la “risurrezione“, frutto del piano <strong>di</strong><br />

salvezza che Dio ha realizzato in Cristo, morto e<br />

risorto, e che troverà la sua totale realizzazione<br />

alla fine dei tempi. Oggi non abbiamo una grande<br />

confidenza con queste verità che la Chiesa ha<br />

sempre annunciato. Gli antichi maestri dello<br />

spirito affermavano che pensare con una certa<br />

frequenza alla morte e alla vita eterna è segno <strong>di</strong><br />

saggezza. Il pensiero della morte getta una luce<br />

singolare su tutta la nostra vita!<br />

don Valentino<br />

Credo la comunione dei santi<br />

Che cosa significa l'espressione comunione dei<br />

santi?<br />

Tale espressione in<strong>di</strong>ca anzitutto la comune<br />

partecipazione <strong>di</strong> tutti i membri della Chiesa alle<br />

cose sante: la fede, i Sacramenti, in particolare<br />

l'Eucaristia, i carismi e gli altri doni spirituali.<br />

Alla ra<strong>di</strong>ce della comunione cè la carità che<br />

«non cerca il proprio interesse» (1Cor 13.5), ma<br />

spinge il fedele «a mettere tutto in comune» (At<br />

4,32), anche i propri beni materiali a servizio<br />

dei più poveri.<br />

Tale espressione designa anche la comunione tra<br />

le persone sante, e cioè tra quanti per la grazia<br />

sono uniti a Cristo morto e risorto.<br />

Alcuni sono pellegrini sulla terra: altri, passati da<br />

questa vita, stanno purificandosi, aiutati anche<br />

dalle nostre preghiere; altri, infine, godono già<br />

della gloria <strong>di</strong> Dio e intercedono per noi. Tutti<br />

insieme formano in Cristo una sola famiglia, la<br />

Chiesa, a lode e gloria della Trinità.<br />

In virtù della comunione dei santi, i fedeli ancora<br />

pellegrini sulla terra possono aiutare le anime<br />

del purgatorio offrendo per loro preghiere <strong>di</strong><br />

suffragio, in particolare il Sacrificio eucaristico,<br />

ma anche elemosine, indulgenze e opere <strong>di</strong><br />

penitenza. (Catechismo della Chiesa Cattolica:<br />

compen<strong>di</strong>o n.194-195-211)<br />

13<br />

Parrocchia


Parrocchia<br />

14 4<br />

Festa degli anniversari 2012<br />

5° Anno<br />

Donna Gianbattista e Piva Giovanna<br />

Gentile Francesco e Pizzoferrato Giuseppina<br />

Sturaro Umberto e Cerioli Monica<br />

15° Anno<br />

Barbera Roberto e Parzani Luisa<br />

Belottt Tiziano e Lancini Carla<br />

Caldera Luca e Patti Daniela<br />

Dallagrassa Mauro e Vairani Milena<br />

Fabbricatore Vincenzo e Sola Francesca<br />

Mandelli Paolo e Azzolini Arianna<br />

Mena Giacomo e Belotti Ivana<br />

Stablum Alessandro e Vezzoli Simonetta<br />

25° Anno<br />

Bosio Mauro e Gatti Grazia<br />

Brescianini Fabrizio e Alghisi Marialuisa<br />

Corsini Guglielmo e Uberti Elisabetta<br />

Gaballo Michele e Calò Abbondanza<br />

Gotti Marino e Bertoli Giulia<br />

Gotti Tiziano e Frugoni Anna<br />

Pegoraro Clau<strong>di</strong>o e Marchetti Elena<br />

Piva Gianluigi e Zanetti Barbara<br />

Portesi Maurizio e Buranello Rosa<br />

Vezzoli Angelo e Simoni Adelaide<br />

Zini Amedeo e Marini Viviana<br />

40° Anno<br />

Bonassi Giovanni Oscar e Gazzoli Maria<br />

Buffoli Gianfranco e Piva Rosa<br />

Corsini Fausto e Bellini Adriana<br />

Della Vedova Giuseppe e Meschini Annamaria<br />

Gavezzoli Bruno e Citta<strong>di</strong>ni Cesarina<br />

Piacentini Carlo e Bè Renata<br />

Travaglianti Vincenzo e Roncaioli Vittoria<br />

Vezzoli Danilo e Martinelli Ornella<br />

Zani Italo e Lazzaroni Maria Eugenia<br />

Zanotti Giuseppe e Bonfa<strong>di</strong>ni Liliana<br />

Zanotti Pierino e Cadei Paolina<br />

50° Anno<br />

Baroni Valentino e Ravelli Mariateresa<br />

Borghetti Angelo e Pagani Erminia<br />

Buffoli Rino e Pescini Bruna<br />

Caceffo Giuseppe e Quarantini Daria<br />

Capoferri Clemente e Foresti Letizia<br />

Carrara Francesco e Bonassi Elsa<br />

Costa Rinaldo e Conter Laura<br />

Marchioni Attilio e Salvetti Natalina<br />

Marini Giacomo e Costa Maria<br />

Massetti Mario e Piantoni Elda<br />

Messali Francesco e Bertoli Bice<br />

Ricca Giacomo e Veschetti Carla<br />

Rubagotti Fausto e Zanetti Felicita<br />

Ruggeri Pietro e Gallerini Mariarosa<br />

Vezzoli Rinaldo e Bertoletti Rina<br />

Viola Piero e Bellani Iride<br />

Zambelli Luciano e Barbieri Giulia<br />

Zampieri Renato e Rossi Marisa<br />

Don Valentino ha festeggiato il 50° <strong>di</strong> Sacerdozio


62° Anno<br />

Gandossi Bruno e Rossini Giacomina<br />

Ra<strong>di</strong>ci Lionello e Zampati Elisa<br />

65° Anno<br />

Prencipe Matteo e Beretta Giuseppina<br />

66° Anno<br />

Molari Giovanni e Gozzini Maddalena<br />

Coppie che volentieri si sono aggiunte<br />

1° Anno<br />

Rossi Valerio e Lisci<strong>di</strong>ni Letizia<br />

10° Anno<br />

Ronchi Roberto e Vezzoli Paola<br />

Terzo Emanuele e Lisci<strong>di</strong>ni Ilaria<br />

12° Anno<br />

Bergomi Riccardo e Contessi Paola<br />

20° Anno<br />

Faustinelli Pierangelo e Minelli Milena<br />

Furli Mauro e Lazzaroni Milena<br />

Ricca Luca e Manenti Bruna<br />

Verzeletti Franco e Delai<strong>di</strong>ni Carla<br />

Volpato Flavio e Tonelli Giovanna<br />

30° Anno<br />

Andreoletti Mauro e Ramera Katia<br />

Pietroboni Augusto e Turra Giovanna<br />

35° Anno<br />

Archetti Guglielmo e Gandossi Luciana<br />

Lovatt Renato e Zampati Marilena<br />

Rossi Danilo e Bosetti Caterina<br />

Venturi Giovanni e Brignoli Valeria<br />

43° Anno<br />

Santus Cesare e Zangran<strong>di</strong> Annamaria<br />

45° Anno<br />

Bombar<strong>di</strong>eri Luigi e Maifre<strong>di</strong> Silvia<br />

Fremon<strong>di</strong> Albino e Torri Angela<br />

Domenica 14 ottobre<br />

47° Anno<br />

Uberti Giovanni e Bonfa<strong>di</strong>ni Agnese<br />

49° Anno<br />

Uberti Angelo e Bonfa<strong>di</strong>ni Pierina<br />

52° Anno<br />

Bazzurini Giuseppe e Costa Giovanna<br />

Piceni Attilio e Bonfa<strong>di</strong>ni Catterina<br />

53° Anno<br />

Bosetti Eugenio e Imberti Pierina<br />

55° Anno<br />

Scaratti Camillo e Baronchelli Maria<br />

Taglietti Antonio e Romano Laura<br />

56° Anno<br />

Marini Antonio e Facchetti Adele<br />

57° Anno<br />

Furli Giuseppe e Nembrini Angiolina<br />

58° Anno<br />

Damioli Giacomo e Rambal<strong>di</strong>ni Domenica<br />

Rizzini Pasquale e Begni Rosa<br />

15<br />

Parrocchia


Parrocchia<br />

16 6<br />

Sono uno dei quattro sacerdoti rovatesi or<strong>di</strong>nati<br />

nel 1964 e quin<strong>di</strong> tra i più anziani preti<br />

superstiti <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong>, e in questo senso voglio<br />

ricordare le recenti feste <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> all'inizio <strong>di</strong><br />

novembre. Il cuore è stato l'or<strong>di</strong>nazione <strong>di</strong> don<br />

Maurizio Zaninelli (sabato 3 novembre) oggi il<br />

più giovane prete Rovatese che collaborerà col<br />

suo vescovo mons. Ivo e quin<strong>di</strong> oltre oceano il<br />

nome <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> sarà reso presente attraverso la<br />

"merce" rarissima che lui vi porterà: un cuore<br />

giovane, carico <strong>di</strong> amore <strong>di</strong> Dio e del prossimo.<br />

Oggi anche qui da noi non c'è alcuna altra<br />

speranza: lo ha detto il Papa a qualche<br />

centinaio <strong>di</strong> vescovi e specialisti introducendo il<br />

mese del Sinodo: inoltre è sempre più evidente<br />

qui da noi dove chi comanda non parla che <strong>di</strong><br />

spread, primarie, ruberie e turbate come ridurre<br />

il falso in bilancio, gli insulti e la <strong>di</strong>ffamazione a<br />

birbonate da adolescenti, ignari al fatto che la<br />

gente è sempre più attonita e smarrita.<br />

A <strong>Rovato</strong> abbiamo visto un giovane che ha preso<br />

sul serio Gesù il quale ci ha assicurati che nessun<br />

progresso abolirà ogni povertà ed anche i poveri<br />

saranno sempre cura della Comunità cristiana<br />

e quin<strong>di</strong> giustamente sempre in ronda attorno a<br />

canoniche, Caritas, Oratori, case <strong>di</strong> credenti...<br />

Però mi chiedo se queste realtà si accorgeranno<br />

che Gesù è passato <strong>di</strong> lì 10 minuti fà dopo aver<br />

Festa San Carlo<br />

magari parlato in malo modo a uno <strong>di</strong> questi<br />

"seccatori abbonati"?! Attorno a riflessioni<br />

simili ho visto l'or<strong>di</strong>nazione <strong>di</strong> don Maurizio,<br />

accompagnato all'altare da una folla <strong>di</strong> giovani<br />

della Operazione Mato Grosso. Erano tanti e<br />

come <strong>di</strong> consueto hanno tenuto insieme la festa<br />

in Chiesa e l'impegno per i poveri, impegnati nei<br />

nostri paesi a raccogliere rifiuti da trasformare<br />

in pane, libri, me<strong>di</strong>cine, <strong>di</strong>gnità per la gente<br />

dell'America Latina. Alcuni sono venuti anche<br />

a casa mia per ripulire il solaio: li ho ammirati<br />

per la loro gioiosa e serena conversazione e<br />

prestazione. Sono passato più volte sugli spalti<br />

per vederli al lavoro seppur da lontano: tutti attivi<br />

e attenti al ricupero <strong>di</strong> oggetti e <strong>di</strong> persone. Infatti<br />

col loro entusiasmo e ideali essi ricuperano anche<br />

tanti coetanei che si lasciavano vivere, assenti da<br />

ogni impegno e intenti a smanettare il telefonino<br />

o la "tavoletta" che gli porta <strong>di</strong> tutto sotto gli occhi<br />

e forse niente nel cuore... Sono un po' <strong>di</strong>messi<br />

nei vestiti (anche la moda vende i suoi stracci a<br />

prezzi da milionari) ma come persone sono tra<br />

il meglio oggi in circolazione. Sono passato in<br />

chiesa, li ho sentiti cantare e mi commossi fino<br />

alle lacrime: sei vecchio! mi <strong>di</strong>ranno quanti non<br />

si commuovono mai/più/ per niente... Io invece<br />

pensavo che questi giovani ci offrono quella<br />

prospettiva <strong>di</strong> speranza che molti sperano ancora


(invano?) dai più che mille strapagati e straviziati<br />

onorevoli.<br />

La festa <strong>di</strong> S. Carlo ero impegnato nella mia<br />

piccola parrocchia, e alcuni bambini <strong>di</strong> S.<br />

Anna mi hanno mostrato il premio ricevuto dal<br />

Comune, ottimi e fondamentali libri per lo stu<strong>di</strong>o:<br />

bravi ragazzi e saggi gli amministratori! Ho<br />

partecipato alla messa serale: pochi i sacerdoti<br />

originari <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> (tutti impegnati in operazioni<br />

pastorali essenziali?!), ma c'erano mons. Ivo.<br />

don Maurizio e il Prevosto assieme alla gente <strong>di</strong><br />

<strong>Rovato</strong>. La bellissima celebrazione mi ha convinto<br />

ancor più che noi preti dobbiamo stare col popolo<br />

e da 50 anni ce lo ha ricordato il Concilio perché<br />

è il suo popolo!<br />

Chi più si cura del popolo e delle sue tribolazioni? I<br />

tecnici del Governo si basano su tabelle elaborate<br />

dai computer, macchine razionali, ma che non<br />

capiscono un accidente dell'uomo! Bisogna dare<br />

delle gomitate a chi si fida troppo o solo <strong>di</strong> tali<br />

macchine e non si accorgono delle ingiustizie<br />

e soperchierie che combinano. Lo può e deve<br />

fare chi ha un briciolo <strong>di</strong> sapienza evangelica<br />

e crede almeno alle Beatitu<strong>di</strong>ni ed alle Opere<br />

<strong>di</strong> misericor<strong>di</strong>a. Spero che a Brescia il Sinodo<br />

imminente non produca un altro libro da leggere<br />

e conservare in biblioteca, ma che il vescovo parli<br />

col cuore in mano a tutti i Bresciani: Cari amici,<br />

coraggio! Dobbiamo riposizionarci un po' tutti,<br />

qualche passo avanti e più svelto, alcuni sempre<br />

sulla scena si tirino un po' in parte, contenti tutti<br />

<strong>di</strong> lavorare col (non solo per) questo popolo<br />

<strong>di</strong> Brescia e con quanti altri vivono assieme<br />

a noi perché Dio li ama tutti e ha già salvati<br />

tramite Gesù Cristo! Ed ora ognuno faccia<br />

bene la sua parte! Stop. Anche senza l'8 per<br />

mille si sono costruite, conservate e riempite<br />

le chiese: funzionavano orfanotrofi, ospedali,<br />

ricoveri, assistenza: si evangelizzavano i<br />

poveri e i deboli. Ora che abbiamo l'8 per<br />

mille rischiamo che i poveri ci abbandonino,<br />

dopo che lo hanno fatto la cultura, i lavoratori,<br />

le donne e chi ha visto infranta la propria<br />

famiglia...<br />

I Vescovi Italiani mi hanno detto <strong>di</strong> fare ogni<br />

sforzo per <strong>di</strong>ssuadere da unioni prima del<br />

matrimonio: sono andato in alcune banche<br />

<strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> e mi hanno detto che per il mutuo<br />

bisogna <strong>di</strong>mostrale <strong>di</strong> avere i sol<strong>di</strong> (quin<strong>di</strong> che<br />

non se ne ha bisogno!) e che lo Stato concede<br />

agevolazioni solo a coppie che vivono nella<br />

stessa casa, altrimenti ci paghi sopra anche<br />

l'IMU come seconda casa. Eccellenze, dateci<br />

qualche ulteriore precisazioni! Alla mia età i<br />

giochi sono fatti, la testa bene o male funziona<br />

così, però il mio cuore è affascinato dai giovani<br />

generosi, dai preti leali e da chiunque lavora per<br />

la giustizia e pare che qualcosa <strong>di</strong> simile l'abbia<br />

detto anche Gesù nelle Beatitu<strong>di</strong>ni.<br />

Auguro che Gesù nasca a anche a <strong>Rovato</strong> nel<br />

cuore <strong>di</strong> tutti, vecchi e giovani.<br />

don Gianni Donni<br />

Nella festa <strong>di</strong> S.Carlo l’Amministrazione comunale ha assegnato l’attestato <strong>di</strong> benemerenza del "Leone d’Oro" anno 2012:<br />

- al Sig. Vezzoli Rinaldo, presidente dell’AIDO rovatese con la seguente motivazione<br />

- al gruppo semplicemente genitori, ritirato dal responsabile Giovanni Baroni<br />

- alla memoria <strong>di</strong> Gerolamo Calca, ritirato dal nipote Beppe Bonetti<br />

17<br />

Parrocchia


<strong>Oratorio</strong><br />

18<br />

Emergenza : oggi è una parola molto usata.<br />

Sembra che il nostro tempo abbia continue spie<br />

<strong>di</strong> riserva, lampeggianti, allarmi in funzione.<br />

Non c’è ambito, realtà, vissuto che non senta<br />

la necessità <strong>di</strong> essere riformato, rinvigorito.<br />

L’educazione poi sembra questione <strong>di</strong> altri<br />

tempi. Gioventù che non ha nessun rispetto,<br />

adulti incoerenti, una chiesa che non sa<br />

imporsi e chi più ne ha più ne metta.<br />

Che fare ? il suggerimento viene dal Signore<br />

Gesù. Quando veniva interrogato su alcune<br />

questioni rispondeva: In principio Dio …<br />

Quando, all’età <strong>di</strong> 12 anni viene ritrovato<br />

nel tempio, sua madre e suo padre lo trovano<br />

mentre domanda ai dottori del tempi. Nei<br />

momenti <strong>di</strong> crisi dobbiamo ritornare all’origine,<br />

alle nostre origini: scendere nel profondo del<br />

nostro cuore per incontrare il Signore, il nostro<br />

creatore.<br />

In un tempo in cui l’emergenza educativa<br />

colpisce dalle nostre famigli ai vari livelli<br />

dell’istituzioni scolastiche, religiose, sportive,<br />

sociali della nostra vita ecco forte la necessità <strong>di</strong><br />

ridare spessore alla testimonianza. Già il papa<br />

Paolo VI in<strong>di</strong>cava l’urgenza del nostro tempo <strong>di</strong><br />

avere più che maestri dei testimoni. Testimoni <strong>di</strong><br />

vita che nella coerenza e nel vissuto raccontano,<br />

incarnano gli aspetti della vita dei figli <strong>di</strong> Dio.<br />

Nella scelta pastorale dei Vescovi italiani,<br />

Educare alla vita buona del Vangelo, al numero<br />

29 si legge:<br />

“Ogni adulto è chiamato a prendersi cura delle<br />

nuove generazioni, e <strong>di</strong>venta educatore quando<br />

ne assume i compiti relativi con la dovuta<br />

preparazione e con senso <strong>di</strong> responsabilità.<br />

L’educatore è un testimone della verità, della<br />

bellezza e del bene, cosciente che la propria<br />

umanità è insieme ricchezza e limite. Ciò lo<br />

rende umile e in continua ricerca. Educa chi è<br />

capace <strong>di</strong> dare ragione della speranza che lo<br />

anima ed è sospinto dal desiderio <strong>di</strong> trasmetterla.<br />

La passione educativa è una vocazione, che si<br />

manifesta come un’arte sapienziale acquisita nel<br />

tempo attraverso un’esperienza maturata alla<br />

scuola <strong>di</strong> altri maestri. Nessun testo e nessuna<br />

teoria, per quanto illuminanti, potranno sostituire<br />

l’appren<strong>di</strong>stato sul campo.<br />

L’educatore compie il suo mandato anzitutto<br />

attraverso l’autorevolezza della sua persona.<br />

Essa rende efficace l’esercizio dell’autorità;<br />

è frutto <strong>di</strong> esperienza e <strong>di</strong> competenza, ma si<br />

acquista soprattutto con la coerenza della vita e<br />

Emergenza educativa<br />

con il coinvolgimento personale. Educare è un<br />

lavoro complesso e delicato, che non può essere<br />

improvvisato o affidato solo alla buona volontà.<br />

Il senso <strong>di</strong> responsabilità si esplica nella serietà<br />

con cui si svolge il proprio servizio. Senza regole<br />

<strong>di</strong> comportamento, fatte valere giorno per giorno<br />

anche nelle piccole cose, e senza educazione<br />

della libertà non si forma la coscienza, non si<br />

allena ad affrontare le prove della vita, non si<br />

irrobustisce il carattere.<br />

Infine, l’educatore si impegna a servire nella<br />

gratuità, ricordando che «Dio ama chi dona con<br />

gioia» (2Cor 9,7). Nessuno è padrone <strong>di</strong> ciò che<br />

ha ricevuto, ma ne è custode e amministratore,<br />

chiamato a e<strong>di</strong>ficare un mondo migliore,<br />

più umano e più ospitale. Ciò vale pure per i<br />

genitori, chiamati non soltanto a dare la vita, ma<br />

anche ad aiutare i figli a intraprendere la loro<br />

personale avventura. “<br />

Ecco l’adulto che si prende cura del più debole,<br />

lo accoglie, lo accompagna, lo in<strong>di</strong>rizza verso la<br />

vita piena del Vangelo. A volte ci accontentiamo<br />

<strong>di</strong> avere adempiuto al dovere perché abbiamo<br />

accompagnato i figli al catechismo, alla<br />

Messa, agli impegni e spesso ci priviamo come<br />

famiglie <strong>di</strong> vivere con loro un pezzo <strong>di</strong> strada,<br />

un’esperienza, un incontro. Siamo sempre sotto<br />

lo sguardo attento delle nuove generazioni che<br />

non desiderano autonomia ma con<strong>di</strong>visione, non<br />

solo opportunità ma vissuti comuni. Credo che<br />

oggi ci venga offerto, soprattutto a noi adulti , <strong>di</strong><br />

poter esserci, <strong>di</strong> scegliere <strong>di</strong> esserci nella vita <strong>di</strong><br />

fede, nella comunità cristiana come famiglie. Sta<br />

a noi approfittarne e coglierne le opportunità.<br />

“Dalla pianta <strong>di</strong> fico imparate la parabola:<br />

quando ormai il suo ramo <strong>di</strong>venta tenero e<br />

spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina.<br />

Così anche voi… <strong>di</strong>ce Gesù nel Vangelo <strong>di</strong> Marco.<br />

Ora ci viene data l’opportunità <strong>di</strong> leggere i segni<br />

dei tempi per cogliere la presenza del Signore<br />

Gesù e accoglierlo. L’iniziazione cristiana,<br />

l’<strong>Oratorio</strong>, la vita della comunità cristiana nella<br />

sua liturgia, preghiera e carità, il volontariato, il<br />

coinvolgimento nella scuola dei ragazzi, la vita<br />

sociale e lavorativa oggi sono ambiti forti per<br />

esserci e per esserci da cristiani maturi.<br />

All’emergenza educativa rispon<strong>di</strong>amo con scelte<br />

<strong>di</strong> fede coerenti e ra<strong>di</strong>cali.<br />

Buona strada nel Signore Gesù<br />

don Gigi


I fi gli interrogano<br />

Spesso consideriamo i nostri ragazzi<br />

(nella Chiesa e nella Società) come<br />

“oggetti” destinatari delle nostre<br />

attenzioni: oggetti <strong>di</strong> conoscenze<br />

da trasmettere (vasi da riempire??)<br />

<strong>di</strong> regole da esercitare (obbe<strong>di</strong>enti<br />

esecutori??) <strong>di</strong> “cose buone” da<br />

imparare… Questo significa che la<br />

relazione adulto-ragazzo è a senso<br />

unico. Ma i ragazzi non possono essere<br />

anche “soggetti” <strong>di</strong> relazioni, cioè<br />

capaci <strong>di</strong> “insegnare” a noi adulti dei<br />

valori gran<strong>di</strong> nella vita?<br />

Ammettiamo che esistono relazioni<br />

anche nell’altro senso, ragazzo-adulto?<br />

Nell’ultima riunione con i genitori del<br />

gruppo Betlemme abbiamo con<strong>di</strong>viso<br />

la riflessione sull’incontro <strong>di</strong> Gesù con<br />

Zaccheo (Lc 19,1-10) e nel lavoro in<br />

gruppo si è preso in considerazione<br />

la folla che impe<strong>di</strong>va a Zaccheo <strong>di</strong><br />

vedere Gesù (essendo piccolo <strong>di</strong> statura) e la<br />

pianta <strong>di</strong> sicomòro sulla quale Zaccheo salì per<br />

vedere Gesù e sotto la quale Gesù si ferma per<br />

chiamare Zaccheo. Nella con<strong>di</strong>visione ci si è<br />

chiesti: che cosa può essere per noi oggi “il<br />

sicomoro” cioè ciò che ci permette <strong>di</strong> incontrare<br />

Gesù Cristo?<br />

Tra le varie risposte ne è uscita una molto<br />

interessante: i nostri figli! Perché? Perché ci<br />

pongono domande serie sulla fede e sui valori<br />

della vita a cui spesso noi genitori non siamo in<br />

grado <strong>di</strong> rispondere.<br />

Dal confronto sono usciti questi atteggiamenti<br />

con<strong>di</strong>visi:<br />

Diciamo grazie ai figli per le domande che ci<br />

fanno<br />

Ascoltiamoli seriamente<br />

Rispon<strong>di</strong>amo seriamente e in tempo breve (se<br />

non si è capaci, si chiede tempo per informarsi<br />

da una persona competente)<br />

Rendere “sacro” il tavolo dove si mangia,<br />

abolendo la TV, la ra<strong>di</strong>o, giochi elettronici,<br />

cellulare… per guardarsi negli occhi e <strong>di</strong>alogare<br />

Le domande dei figli sono provvidenziali per i<br />

genitori; infatti li “costringono” a dare risposte<br />

pensate (e qualche volta mandano in crisi per<br />

la <strong>di</strong>fficoltà a rispondere in modo chiaro e<br />

adeguato), a scegliere una vita più coerente e a<br />

dare loro il buon esempio.<br />

Questo è un chiaro segno dei tempi, come <strong>di</strong>ce<br />

il Vangelo.<br />

Infatti nel contesto <strong>di</strong> crisi culturale in cui ci<br />

troviamo, nella mancanza <strong>di</strong> un pensiero forte e<br />

nella <strong>di</strong>pendenza dai mass me<strong>di</strong>a, nel <strong>di</strong>ffondersi<br />

<strong>di</strong> un stile <strong>di</strong> vita in<strong>di</strong>vidualista ed egoistico, i<br />

ragazzi riportano a vivere il <strong>di</strong>alogo autentico<br />

per equilibrare e valorizzare le<br />

autentiche relazioni interpersonali.<br />

Dobbiamo essere convinti che<br />

la persona umana, sia essa<br />

ragazzo, giovane, adulto o<br />

anziano, viene prima <strong>di</strong> tutte le<br />

altre cose, in assoluto.<br />

Il <strong>di</strong>alogo è lo strumento<br />

essenziale per conoscere le<br />

persone e per educare i ragazzi a<br />

raggiungere autonomia <strong>di</strong> pensiero<br />

e <strong>di</strong> azione. I genitori non possono<br />

essere in grado <strong>di</strong> controllare tutto ciò<br />

che i figli fanno, come si comportano<br />

fuori casa; ma se constatano che il figlio<br />

ha pensieri personali e positivi, <strong>di</strong>aloga<br />

con spontaneità, mantiene la parola data<br />

ed è fedele agli impegni assunti hanno una<br />

buona garanzia del senso <strong>di</strong> responsabilità<br />

e dell’apprezzamento della fiducia che riceve.<br />

Era da tanto tempo che non sentivo riflessioni <strong>di</strong><br />

questo genere. Riba<strong>di</strong>sco che il percorso chiesto<br />

ai genitori per l’Iniziazione Cristiana dei figli<br />

è finalizzato a questo: offrire opportunità per<br />

verificare la maturità nella fede, “aggiornare”<br />

la mentalità <strong>di</strong> fede ed essere in grado <strong>di</strong> aiutare<br />

i ragazzi a fare una scelta <strong>di</strong> vita cristiana, con<br />

motivazione adeguate alla loro età; dunque non<br />

definiamolo “obbligatorio” ma doveroso perché<br />

i figli interrogano e noi dobbiamo rispondere,<br />

nel modo più corretto e vero.<br />

Cari genitori ritengo che i ragazzi reclamino<br />

un <strong>di</strong>alogo educativo chiaro nell’impostazione,<br />

coerente nella quoti<strong>di</strong>anità, ma soprattutto che<br />

mostri loro la bellezza e la gioia <strong>di</strong> essere<br />

cristiani oggi. E questo è il compito <strong>di</strong> voi genitori<br />

e degli adulti che formano la comunità cristiana!<br />

Compito che non è delegabile a nessuno e per<br />

nessun motivo.<br />

don Gian Mario<br />

Fondazione Scuola Materna e Asilo Nido<br />

ROVATO CENTRO<br />

Sono S aperte r le pre iscrizioni per:<br />

• la Sezione Primavera (dai 2 a 3 anni)<br />

• la scuola dell infanzia (dai 3 a 6 anni)<br />

Per informazioni: Tel 030 7721107<br />

Via 4 Novembre, 5 - <strong>Rovato</strong><br />

19<br />

<strong>Oratorio</strong>


<strong>Oratorio</strong><br />

20 0<br />

“Oggi ci chiami a te con un ruolo che tu hai<br />

pensato per noi…<br />

Se tutti in scena si va, una gran festa sarà”.<br />

Sulle note <strong>di</strong> questo inno è ripartito il cammino<br />

<strong>di</strong> ACR per i nostri ragazzi.<br />

Il tema <strong>di</strong> quest’anno associativo ci invita a<br />

metterci alla ricerca <strong>di</strong> colui che rende bella<br />

la nostra vita, <strong>di</strong> colui che è l’amico fidato, <strong>di</strong><br />

colui che ci ama e arriva a donare la sua vita<br />

per noi. Attraverso l’ambientazione del teatro,<br />

ognuno <strong>di</strong> noi è chiamato ad esser protagonista<br />

all’interno del gruppo e all’interno delle realtà<br />

che vive ogni giorno...<br />

Tre sono quin<strong>di</strong> gli ambiti fondamentali <strong>di</strong><br />

questo nuovo anno insieme...<br />

Il primo è il partire da noi stessi: in<strong>di</strong>viduare i<br />

nostri limiti e le nostre paure ed affrontarle solo<br />

riconoscendo che le proprie doti, le potenzialità, i<br />

desideri più profon<strong>di</strong>, possono rendere originale<br />

la nostra vita.<br />

Il secondo è il lavoro <strong>di</strong> squadra: all’interno della<br />

nostra “compagnia teatrale” ci relazioniamo con<br />

gli altri e cerchiamo <strong>di</strong> comunicare che ognuno <strong>di</strong><br />

noi ha il suo posto e il suo ruolo è in<strong>di</strong>spensabile<br />

per realizzare l’obiettivo comune.<br />

In cerca d’autore<br />

L’ultimo è aprirsi alla comunità: lo scoprire la<br />

profonda bellezza dell’incontro con le persone e<br />

con Gesù ci mostra che l’incontro scaturisce dal<br />

sentirsi cercati, accompagnati ed amati e che noi<br />

siamo chiamati a testimoniare, quoti<strong>di</strong>anamente,<br />

questa bellezza.<br />

Con la FESTA del CIAO che si è svolta il 27<br />

ottobre, abbiamo dato il via “ufficiale” a<br />

questo cammino, salutando i vecchi amici ed<br />

accogliendo i nuovi arrivati.<br />

Da ora, nei vari gruppi, cercheremo <strong>di</strong><br />

sperimentare questa gioia dell’incontro con gli<br />

altri e con l’amore <strong>di</strong> Gesù.<br />

Il prossimo appuntamento che ci vedrà testimoni<br />

sarà la giornata dell’Adesione, che si svolgerà<br />

sabato 8 <strong>di</strong>cembre.<br />

Aderendo all’AC faremo sentire forte il nostro<br />

si a questo compito a cui siamo tutti chiamati...<br />

scegliere <strong>di</strong> “calarsi” nella parte, <strong>di</strong> mettersi in<br />

cammino con la comunità alla scoperta delle<br />

meraviglie infinite del messaggio d’amore <strong>di</strong><br />

Gesù e del Padre.<br />

“...coi nostri amici, Gesù, perché l’Autore sei<br />

Tu!”


Spe<strong>di</strong>zione al Polo Sud ... VdB 2012<br />

Eccoci qua pronti a raccontarvi le fantasmagoriche<br />

avventure che il branco della Luna Rossa ha<br />

vissuto quest'estate.<br />

Siamo partiti domenica 15 luglio alla volta <strong>di</strong><br />

Eno <strong>di</strong> Vobarno dopo aver partecipato alla<br />

Santa Messa celebrata dal nostro Baloo. Come<br />

ogni anno i genitori ci hanno aiutato a giungere<br />

alla meta e senza alcun problema per l'ora <strong>di</strong><br />

pranzo eravamo già arrivati e sistemati, pronti<br />

per vivere il nostro campo al meglio. Nel primo<br />

pomeriggio abbiamo fatto la conoscenza <strong>di</strong><br />

un personaggio un po' bizzarro, il capitano<br />

Shackleton che ci annuncia che siamo alla<br />

ricerca del capitano Scott e che non sarà facile<br />

ritornare a casa in breve tempo ...... NON E'<br />

DETTO CHE CI RITORNEREMO!!!!!!!!!!<br />

Per prima cosa per ripararsi dal freddo polare<br />

i nostri lupetti hanno costruito delle capanne<br />

e il giorno successivo il <strong>di</strong>ario <strong>di</strong> bordo<br />

personale per annotare tutti i momenti salienti<br />

della spe<strong>di</strong>zione.<br />

Ogni giorno vivevamo una nuova avventura<br />

al polo sud senza <strong>di</strong>menticare che una parte<br />

della giornata era ambientata nella giungla<br />

con la battaglia dei cani rossi ... (parte del<br />

racconto tanto attesa ogni anno) e nel tardo<br />

pomeriggio ogni sestiglia si scontrava per<br />

vincere il torneo che dava la possibilità <strong>di</strong><br />

guidare la carovana il giorno successivo.<br />

Il mercoledì siamo usciti in passeggiata per<br />

scoprire i meravigliosi<br />

posti che ci stanno<br />

intorno, insomma una<br />

settimana all'insegna del<br />

<strong>di</strong>vertimento senza però<br />

<strong>di</strong>menticarci del Signore che<br />

ci ha sempre accompagnato<br />

con la preghiera e il tema<br />

della con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> quel<br />

pane spezzato che è Gesù.<br />

Sabato 21 dopo essere<br />

rientrati al campo base e<br />

terminata quin<strong>di</strong> la nostra<br />

spe<strong>di</strong>zione abbiamo fatto<br />

ritorno a casa.<br />

BAGHEERA<br />

CONCORSO PRESEPI<br />

Anche quest’anno per chi avesse piacere<br />

passeremo nelle case, durante le vacanze <strong>di</strong><br />

Natale per visitare i presepi, fare una foto<br />

e dare una bene<strong>di</strong>zione alle famiglie!!! Non<br />

servono super presepi da vedere, ma persone<br />

da incontrare e due minuti per pregare e<br />

parlare!<br />

Per iscriversi basterà ritirare il modulo in<br />

chiesa e riportarlo compilato in<strong>di</strong>cando in<br />

quali date è possibile incontrarvi.<br />

A presto… e Buon Natale<br />

Gruppo amici del presepio<br />

21<br />

<strong>Oratorio</strong>


Attualità<br />

22<br />

Generare la vita vince la crisi<br />

35ª Giornata Nazionale per la vita - 3 febbraio 2013<br />

«Al sopravvenire dell'attuale gravissima crisi<br />

economica, i clienti della nostra piccola azienda<br />

sono drasticamente <strong>di</strong>minuiti e quelli rimasti<br />

<strong>di</strong>lazionano sempre più i pagamenti.<br />

Ci sono giorni e notti nei quali viene da chiedersi<br />

come fare a non perdere la speranza».<br />

In molti, nell'ascoltare la drammatica<br />

testimonianza presentata da due coniugi al<br />

Papa in occasione del VII Incontro Mon<strong>di</strong>ale<br />

delle famiglie (Milano, 1-3 giugno 2012), non<br />

abbiamo faticato a riconoscervi la situazione <strong>di</strong><br />

tante persone conosciute e a noi care, provate<br />

dall'assenza <strong>di</strong> prospettive sicure <strong>di</strong> lavoro e dal<br />

persistere <strong>di</strong> un forte senso <strong>di</strong> incertezza.<br />

«In città la gente gira a testa bassa - confidavano<br />

ancora i due -; nessuno ha più fiducia <strong>di</strong> nessuno,<br />

manca la speranza».<br />

Non ne è forse segno la grave <strong>di</strong>fficoltà nel "fare<br />

famiglia", a causa <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> precarietà<br />

che influenzano la visione della vita e i rapporti<br />

interpersonali, suscitano inquietu<strong>di</strong>ne e portano<br />

a rimandare le scelte definitive e, quin<strong>di</strong>, la<br />

trasmissione della vita all'interno della coppia<br />

coniugale e della famiglia?<br />

La crisi del lavoro aggrava così la crisi della<br />

natalità e accresce il preoccupante squilibrio<br />

demografico che sta toccando il nostro Paese: il<br />

progressivo invecchiamento della popolazione<br />

priva la società dell'insostituibile patrimonio che<br />

i figli rappresentano, crea <strong>di</strong>fficoltà relative al<br />

mantenimento <strong>di</strong> attività lavorative e impren<strong>di</strong>toriali<br />

importanti per il territorio e paralizza il sorgere <strong>di</strong><br />

nuove iniziative.<br />

A fronte <strong>di</strong> questa <strong>di</strong>fficile situazione, avvertiamo<br />

che non è ne giusto né sufficiente richiedere ulteriori<br />

sacrifici alle famiglie che, al contrario, necessitano<br />

<strong>di</strong> politiche <strong>di</strong> sostegno, anche nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> un<br />

deciso alleggerimento fiscale.<br />

Il momento che stiamo vivendo pone domande<br />

serie sullo stile <strong>di</strong> vita e sulla gerarchia <strong>di</strong> valori<br />

che emerge nella cultura <strong>di</strong>ffusa. Abbiamo bisogno<br />

<strong>di</strong> riconfermare il valore fondamentale della vita,<br />

<strong>di</strong> riscoprire e tutelare le primarie relazioni tra le<br />

persone, in particolare quelle familiari, che hanno<br />

nella <strong>di</strong>namica del dono il loro carattere peculiare<br />

e insostituibile per la crescita della persona e lo<br />

sviluppo della società: «Solo l'incontro con il "tu" e<br />

con il "noi" apre l'"io" a se stesso» (Benedetto XVI,<br />

Discorso alla 61" Assemblea Generale della CEI,<br />

27 maggio 2010).<br />

Quest'esperienza è alla ra<strong>di</strong>ce della vita e porta a<br />

"essere prossimo", a vivere la gratuità, a far festa<br />

insieme, educandosi a offrire qualcosa <strong>di</strong> noi stessi,<br />

il nostro tempo, la nostra compagnia e il nostro<br />

aiuto. Non per nulla San Giovanni può affermare<br />

che «noi sappiamo che siamo passati dalla morte<br />

alla vita, perché amiamo i fratelli» (1Gv 3,14).<br />

Troviamo traccia <strong>di</strong> tale amore vivificante sia<br />

nel contesto quoti<strong>di</strong>ano che nelle situazioni<br />

straor<strong>di</strong>narie <strong>di</strong> bisogno, come è accaduto anche in<br />

occasione del terremoto che ha colpito le regioni del<br />

Nord Italia. Accanto al <strong>di</strong>spiegamento <strong>di</strong> sostegni e<br />

soccorsi, ha riscosso stupore e gratitu<strong>di</strong>ne la grande<br />

generosità e il cuore degli italiani che hanno saputo<br />

farsi vicini a chi soffriva. Molte persone sono state<br />

capaci <strong>di</strong> dare se stesse testimoniando, in forme<br />

<strong>di</strong>verse, «un Dio che non troneggia a <strong>di</strong>stanza, ma<br />

entra nella nostra vita e nella nostra sofferenza»<br />

(Benedetto XVI, Discorso nel Teatro alla Scala <strong>di</strong><br />

Milano, 1 ° giugno 2012).<br />

In questa, come in tante altre circostanze, si<br />

riconferma il valore della persona e della vita<br />

umana, intangibile fin dal concepimento; il primato<br />

della persona, infatti, non è stato avvilito dalla<br />

crisi e dalla stretta economica. Al contrario, la<br />

fattiva solidarietà manifestata da tanti volontari ha<br />

mostrato una forza inimmaginabile.<br />

Tutto questo ci sprona a promuovere una cultura<br />

della vita accogliente e solidale. Al riguardo, ci<br />

sono rimaste nel cuore le puntuali in<strong>di</strong>cazioni con<br />

cui Benedetto XVI rispondeva alla coppia provata<br />

dalla crisi economica: «Le parole sono insufficienti...<br />

Che cosa possiamo fare noi? lo penso che forse<br />

gemellaggi tra città, tra famiglie, tra parrocchie<br />

potrebbero aiutare. Che realmente una famiglia<br />

assuma la responsabilità <strong>di</strong> aiutare un'altra<br />

famiglia» (Intervento alla Festa delle testimonianze<br />

al Parco <strong>di</strong> Bresso, 2 giugno 2012).<br />

La logica del dono è la strada sulla quale si<br />

innesta il desiderio <strong>di</strong> generare la vita, l'anelito a<br />

fare famiglia in una prospettiva feconda, capace<br />

<strong>di</strong> andare all'origine - in contrasto con tendenze<br />

fuorvianti e demagogiche - della verità dell'esistere,<br />

dell'amare e del generare. La <strong>di</strong>sponibilità a<br />

generare, ancora ben presente nella nostra cultura<br />

e nei giovani, è tutt'uno con la possibilità <strong>di</strong> crescita<br />

e <strong>di</strong> sviluppo: non si esce da questa fase critica<br />

generando meno figli o peggio ancora soffocando<br />

la vita con l'aborto, bensì facendo forza sulla verità<br />

della persona umana, sulla logica della gratuità e<br />

sul dono grande e unico del trasmettere la vita,<br />

proprio in un una situazione <strong>di</strong> crisi.<br />

Donare e generare la vita significa scegliere la via<br />

<strong>di</strong> un futuro sostenibile per un'Italia che si rinnova:<br />

è questa una scelta impegnativa ma possibile, che<br />

richiede alla politica una gerarchia <strong>di</strong> interventi e<br />

la decisione chiara <strong>di</strong> investire risorse sulla persona<br />

e sulla famiglia, credendo ancora che la vita vince,<br />

anche la crisi.<br />

Consiglio Permanente della CEI


Beati gli operatori <strong>di</strong> pace<br />

Arriva <strong>di</strong>rettamente dal Vangelo il tema che<br />

Benedetto XVI ha scelto per la 46a giornata<br />

mon<strong>di</strong>ale per la pace del 1° gennaio 2013. È<br />

quel beati gli operatori <strong>di</strong> pace settima e ultima<br />

beatitu<strong>di</strong>ne in<strong>di</strong>cante un agire, che ne “complesso<br />

contesto attuale intende incoraggiare tutti a sentirsi<br />

responsabili riguardo alla costruzione della<br />

pace”. E che nel contesto dell’anno della fede e<br />

del 50° anniversario dell’apertura del Concilio,<br />

detta con precisione per quale via la Chiesa e tutti<br />

i credenti sono chiamati a rispondere alle sfide<br />

della nuova evangelizzazione.<br />

Diffuso dalla sala stampa vaticana,il tema è<br />

stato accompagnato dal una nota del Pontificio<br />

Consiglio giustizia e pace, che inquadra le<br />

intenzioni del Pontefice e anticipa i contenuti<br />

del messaggio - che, come consuetu<strong>di</strong>ne, verrà<br />

pubblicato prima <strong>di</strong> Ntale. In particolare, sottolinea<br />

la nota, il testo del documento abbraccerà «la<br />

pienezza e molteplicità del concetto <strong>di</strong> pace, a<br />

partire dall'essere umano: pace interiore e pace<br />

esteriore, per poi porre in evidenza l'emergenza<br />

antropologica, la natura e incidenza del<br />

nichilismo e, a un tempo, i <strong>di</strong>ritti fondamentali, in<br />

primo luogo la libertà <strong>di</strong> coscienza, la libertà <strong>di</strong><br />

espressione, la libertà religiosa».<br />

Il testo offrirà quin<strong>di</strong> «una riflessione etica - prosegue<br />

la nota - su alcune misure che nel mondo si stanno<br />

adottando per contenere la crisi economica e<br />

finanziaria, l'emergenza educativa, la crisi delle<br />

istituzioni e della politica, che è anche - in molti<br />

Giornata mon<strong>di</strong>ale della pace<br />

casi - preoccupante crisi della democrazia».<br />

Ma, appunto, l'elemento forse <strong>di</strong> maggiore<br />

interesse è che «il messaggio guarderà anche<br />

al 50° anniversario del Concilio Vaticano II e<br />

dell'enciclica <strong>di</strong> papa Giovanni XXIII, Pacem in<br />

terris (pubblicata nell'aprile del 1963), secondo<br />

la quale il primato spetta sempre alla <strong>di</strong>gnità<br />

umana e alla sua libertà, per l’e<strong>di</strong>ficazione<br />

<strong>di</strong> una città al servizio <strong>di</strong> ogni uomo, senza<br />

<strong>di</strong>scriminazioni alcune e volta al bene comune<br />

sul quale si fonda la giustizia e la vera pace».<br />

Una suggestione forte, quella del Papa, tanto<br />

più se, appunto, inquadrata in quell'Anno<br />

della fede che, non a caso, Benedetto XVI ha<br />

voluto che si aprisse in un giorno significativo<br />

come l’11 ottobre, e all'interno del Sinodo sulla<br />

nuova evangelizzazione. Infatti «i documenti del<br />

Concilio - ha detto recentemente lo stesso papa<br />

Ratzinger - contengono una ricchezza enorme per<br />

la formazione delle nuove generazioni cristiane,<br />

per la formazione della nostra coscienza. Quin<strong>di</strong><br />

leggetelo, leggete il Catechismo della Chiesa<br />

cattolica e così riscoprite la bellezza <strong>di</strong> essere<br />

cristiani, <strong>di</strong> essere Chiesa <strong>di</strong> vivere il grande<br />

"noi" che Gesù ha formato intorno a sé, per<br />

evangelizzare il mondo: il "noi" della Chiesa, mai<br />

chiuso, ma sempre aperto e proteso all'annuncio<br />

del Vangelo a tutti». Quello destinato al prossimo<br />

1° gennaio sarà l'ottavo messaggio <strong>di</strong> Benedetto<br />

XVI per la celebrazione della Giornata mon<strong>di</strong>ale<br />

della pace.<br />

21.11.2012: nella festa della Madonna <strong>di</strong> S. Stefano viene ricordato il 50° anniversario <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nazione <strong>di</strong> don<br />

Cosimo Taurisano che fu cappellano dell’ospedale <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> e parroco della Bargnana<br />

23<br />

Attualità


Attualità<br />

24<br />

Perchè avvalersi dell’ora <strong>di</strong> religione nella scuola<br />

La scuola si trova oggi ad affrontare una sfida<br />

molto complessa, che riguarda la sua stessa<br />

identità e i suoi obiettivi. Essa, infatti, ha il<br />

compito <strong>di</strong> trasmettere il patrimonio culturale<br />

elaborato nel passato, aiutare a leggere il<br />

presente, far acquisire le competenze per<br />

costruire il futuro, concorrere, me<strong>di</strong>ante lo<br />

stu<strong>di</strong>o e la formazione <strong>di</strong> una coscienza critica,<br />

alla formazione del citta<strong>di</strong>no e alla crescita del<br />

senso del bene comune.<br />

La forte domanda <strong>di</strong> conoscenze e <strong>di</strong> capacità<br />

professionali e i rapi<strong>di</strong> cambiamenti economici<br />

e produttivi inducono spesso a promuovere<br />

un sistema efficiente più nel dare istruzioni sul<br />

“come fare” che sul senso delle scelte <strong>di</strong> vita e<br />

sul “chi essere”.<br />

Di conseguenza, anche il docente tende<br />

ad essere considerato non tanto un maestro<br />

<strong>di</strong> cultura e vita, quanto un trasmettitore <strong>di</strong><br />

nozioni e <strong>di</strong> competenze, e un facilitatore <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento; tutt’al più, un <strong>di</strong>vulgatore <strong>di</strong><br />

comportamenti accettabili.<br />

L’insegnamento della religione cattolica permette<br />

agli alunni <strong>di</strong> affrontare le questioni inerenti il<br />

senso della vita e il valore della persona, alla<br />

luce della Bibbia e della tra<strong>di</strong>zione cristiana.<br />

Lo stu<strong>di</strong>o delle fonti e delle forme storiche del<br />

cattolicesimo è parte integrante della conoscenza<br />

del patrimonio storico, culturale e sociale del<br />

popolo italiano e delle ra<strong>di</strong>ci cristiane della cultura<br />

europea. Infatti, « la <strong>di</strong>mensione religiosa...<br />

è intrinseca al fatto culturale, concorre alla<br />

formazione globale della persona e permette <strong>di</strong><br />

trasformare la conoscenza in sapienza <strong>di</strong> vita».<br />

Per questo motivo «la scuola e la società si<br />

arricchiscono <strong>di</strong> veri laboratori <strong>di</strong> cultura e<br />

<strong>di</strong> umanità, nei quali, decifrando l'apporto<br />

significativo del cristianesimo, si abilita la<br />

persona a scoprire il bene e a crescere nella<br />

responsabilità, a ricercare il confronto e a<br />

raffinare il senso critico, ad attingere dai doni<br />

del passato per meglio comprendere il presente<br />

e proiettarsi consapevolmente verso il futuro»<br />

(Benedetto XVI).<br />

(CEI Educare alla<br />

vita buona del Vangelo – orientamenti pastorali<br />

2010-2020 n. 46-47)<br />

Nella festa <strong>di</strong> S.Carlo l’Amministrazione comunale ha assegnato le borse <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o a studenti rovatesi:<br />

- 38 nominativi segnalati dall'Istituto Comprensivo per gli studenti licenziati dalla Scuola primaria<br />

che si sono <strong>di</strong>stinti per particolari meriti scolastici. Premiati con pergamena e <strong>di</strong>zionario d'italiano<br />

Devoto Oli;<br />

- 11 studenti licenziati dalla Scuola Secondaria <strong>di</strong> 1° grado con votazione <strong>di</strong> 10. Premiati con<br />

pergamena ed € 100,00;<br />

- 63 studenti della Scuola Secondaria <strong>di</strong> secondo grado con votazione superiore ad 8/10 .<br />

Premiati con pergamena ed € 150,00;<br />

- 10 studenti che hanno superato l'esame <strong>di</strong> maturità con votazione superiore a 90/100. Premiati<br />

con pergamena ed € 200,00.<br />

Ne parlo perché dalle recenti elezioni americane<br />

ho colto uno spunto che mi sembra significativo.<br />

In passato (decenni, non secoli fa) si insegnava<br />

a non avere rispetto umano nel palesare la fede<br />

cristiana, ad avere il coraggio delle proprie<br />

opinioni, a vivere secondo i comandamenti<br />

cristiani.<br />

Ci veniva ricordato quanto scritto nel Vangelo<br />

<strong>di</strong> Marco: “Chi si vergognerà <strong>di</strong> me e delle mie<br />

parole davanti a questa generazione adultera e<br />

peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà<br />

Del rispetto umano<br />

<strong>di</strong> lui, quando verrà nella gloria del Padre suo<br />

con gli angeli santi”.<br />

Vedo, invece, i nostri cattolici impegnati in<br />

politica, che si mimetizzano quando devono<br />

affrontare temi che comportano coerenza con la<br />

dottrina cristiana.<br />

Sparpagliati come sono in <strong>di</strong>fferenti formazioni<br />

politiche, finiscono per annacquare la loro<br />

capacità <strong>di</strong> affermare i principi propri della fede<br />

cattolica.<br />

Nei primi mesi del 2013 saremo chiamati ad un


duplice appuntamento elettorale, per rinnovare<br />

il Consiglio della Regione Lombar<strong>di</strong>a (sciolto<br />

sotto i colpi degli scandali) e per il Parlamento<br />

nazionale.<br />

Intanto, si sono svolte negli Stati Uniti le elezioni<br />

che hanno riconfermato per altri quattro anni il<br />

presidente uscente Barak Obama.<br />

Due fatti mi hanno impressionato <strong>di</strong> quest’ultimo<br />

evento, che rimarcano la grande <strong>di</strong>fferenza nel<br />

senso dello stato fra i citta<strong>di</strong>ni statunitensi e gli<br />

italiani.<br />

Il primo è quello che riguarda la grande<br />

partecipazione al voto. I seggi sono rimasti<br />

aperti in ore <strong>di</strong>verse, sia per la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> fuso<br />

orario che per le leggi elettorali dei singoli stati;<br />

ma anche quando si sapeva che Obama ormai<br />

aveva vinto, ove i seggi sono rimasti aperti si è<br />

continuato a votare: nessuno ha ritenuto ormai<br />

inutile il proprio voto, come segno dell’orgoglio<br />

<strong>di</strong> esercitare un <strong>di</strong>ritto personale importantissimo.<br />

Da noi, al contrario, prevale un crescente<br />

astensionismo (in Sicilia non ha votato il 52%<br />

degli aventi <strong>di</strong>ritto). Si <strong>di</strong>ce che è la protesta<br />

dell’anti-politica, contro i partiti che hanno tra<strong>di</strong>to<br />

gli elettori e si sono macchiati <strong>di</strong> veri e propri furti<br />

<strong>di</strong> denaro pubblico, fatti questi accertati dalla<br />

giustizia, e in cui sono coinvolte praticamente<br />

tutte le forse politiche.<br />

Tutto vero, ma il citta<strong>di</strong>no deve farsi valere con<br />

l’esercizio del voto, e non con un assenteismo<br />

che sa <strong>di</strong> menefreghismo e che rischia <strong>di</strong> lasciare<br />

l’Italia in balia <strong>di</strong> personaggi a <strong>di</strong>r pochi strani ed<br />

improvvisati.<br />

Il secondo fatto secondo me molto significativo:<br />

Mitt Romney, il can<strong>di</strong>dato alla presidenza degli<br />

USA, <strong>di</strong> religione mormone, battuto da Obama,<br />

riconoscendo la sua sconfitta ha <strong>di</strong>chiarato:<br />

“Prego perchè il presidente Obama possa guidare<br />

la nostra nazione al meglio”. “Prego”! Sembra<br />

Padre Sandro Cadei<br />

davanti alla sua chiesa<br />

incre<strong>di</strong>bile. In Italia è quasi impensabile che<br />

qualcuno riconosca con chiarezza la propria<br />

sconfitta; mai nessuno (a parole) ammette <strong>di</strong><br />

avere perso; si cercano confronti con i dati<br />

precedenti, si imputano <strong>di</strong>vergenze in tema<br />

<strong>di</strong> alleanze, ma è raro che si riconosco la<br />

sconfitta.<br />

La cosa più impreve<strong>di</strong>bile è quel “prego<br />

perché”: un uomo <strong>di</strong> stato si rivolge a Dio, in<br />

pubblico, senza nessun problema a <strong>di</strong>chiararlo.<br />

Una grande lezione per i nostri cattolici<br />

impegnati in politica, che paiono succubi al<br />

rispetto umano al punto che i valori cattolici<br />

sembrano scomparsi dalla politica.<br />

In fondo,il rispetto umano <strong>di</strong>pende dal fatto<br />

che si preferisce seguire l’onda dell'opinione<br />

corrente rispetto a quella della Chiesa, e<br />

nasconde la mancanza del coraggio delle<br />

proprie idee, il timore <strong>di</strong> perdere qualche<br />

beneficio o il posto o la carica, e probabilmente<br />

la scelta del quieto vivere rispetto alla scomoda<br />

testimonianza della propria fede.<br />

Alle prossime elezioni an<strong>di</strong>amo tutti a votare,<br />

scegliendo (e sperando che ve ne siano) can<strong>di</strong>dati<br />

<strong>di</strong> sicura fede cattolica, che non abbiano paura a<br />

qualificarsi per tali, e preghiamo anche noi Dio,<br />

come il mormone Romney, che ci <strong>di</strong>a una classe<br />

<strong>di</strong>rigente cristiana, onesta e più cre<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> quella<br />

che abbiamo avuto sinora sotto gli occhi.<br />

Franco<br />

Missione genitori:<br />

il coraggio <strong>di</strong> educare<br />

•<br />

Domenica 9 <strong>di</strong>cembre<br />

<strong>Oratorio</strong> Don Bosco<br />

<strong>Rovato</strong><br />

•<br />

Domenica 30 <strong>di</strong>cembre<br />

Parrocchia S. Gv. Battista<br />

Lodetto<br />

•<br />

Domenica 3 febbraio<br />

<strong>Oratorio</strong> Don Bosco<br />

<strong>Rovato</strong><br />

•<br />

Agosto dal 9 al 17<br />

Un camposcuola per famiglie ...<br />

25<br />

Attualità


Cronaca<br />

26 6<br />

Non solo scuola ... imparare sperimentando<br />

A volte, si pensa all’educazione, alla scuola - in<br />

modo forse riduttivo - come a quell’insieme <strong>di</strong><br />

campanella, registro, lezione alla lavagna (ora<br />

anche multime<strong>di</strong>ale) o sul libro e compiti a casa!<br />

E’ possibile proporre un’immagine <strong>di</strong>versa che<br />

è fatta sicuramente <strong>di</strong> tutto questo, ma anche<br />

della nostra convinzione che l’appren<strong>di</strong>mento<br />

possa avvenire anche attraverso l’esperienza<br />

<strong>di</strong>retta, l’osservazione dei fatti e delle<br />

cose attraverso i sensi, supportate da una<br />

preparazione e da una successiva riflessione e<br />

rilettura dell’esperienza.<br />

Il mondo stesso può <strong>di</strong>venire “Scuola” e<br />

rendere <strong>di</strong>sponibili infinite occasioni <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento in una bellezza <strong>di</strong> complessità<br />

e inter<strong>di</strong>sciplinarietà.<br />

In questo senso il nostro Istituto ha dato avvio<br />

al suo anno scolastico intendendo pensare<br />

e proporre anche uscite <strong>di</strong>dattiche che non<br />

si limitano alla spiegazione <strong>di</strong> una guida<br />

all’interno <strong>di</strong> una pinacoteca, della visione più o<br />

meno passiva <strong>di</strong> una rappresentazione teatrale<br />

o cinematografica ma che cerca <strong>di</strong> mettere gli<br />

studenti nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> potersi appropriare<br />

dell’esperienza e delle conoscenze da essa<br />

stessa derivanti, rendendoli protagonisti attivi <strong>di</strong><br />

ciò che vanno “imparando”.<br />

Vi raccontiamo così come sia stato bello iniziare<br />

l’anno nella Scuola Secondaria <strong>di</strong> primo grado<br />

con un’uscita comune a tutte le classi: l’unico<br />

obiettivo è stato quello <strong>di</strong> far sì che i ragazzi<br />

vivessero una giornata insieme per conoscersi,<br />

ritrovarsi e socializzare tra loro. Quest’anno la<br />

meta è stata Croce <strong>di</strong> Marone. Anche questo è<br />

“appren<strong>di</strong>mento” … <strong>di</strong> chi mi è vicino, stu<strong>di</strong>a<br />

vicino a me e che forse ancora non conosco<br />

bene.<br />

Oppure, seguendo l’itinerario della Scuola<br />

dell’infanzia ci si è avventurati alla scoperta<br />

del comune, del municipio e si è pensato <strong>di</strong><br />

far incontrare i bambini con il nuovo Sindaco<br />

in modo che potessero sì vedere gli ambienti<br />

comunali ma fare anche l’esperienza <strong>di</strong>retta <strong>di</strong><br />

essi e delle persone che vi lavorano.<br />

La classe quinta della Scuola Primaria si recherà<br />

all’osservatorio solare <strong>di</strong> Brembate <strong>di</strong> Sopra<br />

(BG), per approcciarsi al mondo dell’astronomia,<br />

attraverso esperimenti ed osservazioni che<br />

verranno condotte per tutta la giornata, con<br />

l’aiuto degli scienziati della struttura.<br />

Questa uscita certamente arricchisce il programma<br />

<strong>di</strong> scienze, ma rientra anche nel percorso <strong>di</strong><br />

educazione ambientale. Scoprire, infatti, che la<br />

terra è una piccola “oasi nello spazio” aiuta i<br />

bambini a comprendere la preziosità del nostro<br />

pianeta e la necessità <strong>di</strong> attuare comportamenti<br />

corretti che ne rispettino il suolo.<br />

Ma non solo … la scuola può <strong>di</strong>ventare compagna<br />

<strong>di</strong> viaggio, desiderosa <strong>di</strong> annunciare anche nelle<br />

proposte extra scolastiche e nelle scelte concrete<br />

i valori e gli ideali che propone agli alunni.<br />

Ne sono un esempio:<br />

i due incontri che l’Istituto Canossiano ha<br />

pensato <strong>di</strong> offrire ai ragazzi/e delle me<strong>di</strong>e<br />

frequentanti le nostre scuole dal titolo “ Io mi<br />

piaccio …”. Un tema a loro vicino che li vuol<br />

portare alla conoscenza e all’accettazione <strong>di</strong> sé<br />

considerandosi un dono, per comprendere così<br />

il desiderio <strong>di</strong> Dio – che ne ha considerato la<br />

bellezza - <strong>di</strong> farsi uomo.<br />

la proposta natalizia <strong>di</strong> un “dono solidale” a<br />

favore delle missioni canossiane per aiutare adulti<br />

e ragazzi ad allargare gli orizzonti della propria<br />

esperienza e dei propri bisogni confrontandoli<br />

con chi è più svantaggiato, con la possibilità <strong>di</strong><br />

fare un dono che sostiene e rende più serena la<br />

vita <strong>di</strong> qualcun altro.<br />

E allora … w la conoscenza e … w la pratica!<br />

m. Alessandra<br />

“E’ molto <strong>di</strong>fficile trovare delle persone che<br />

si de<strong>di</strong>cano all’educazione per amore e per<br />

vocazione. Questa però è la messe che costa<br />

più cara bensì, ma che rende maggior frutto,<br />

<strong>di</strong>pendendo dall’educazione or<strong>di</strong>nariamente<br />

tutta la condotta <strong>di</strong> vita”.<br />

(S. Maddalena <strong>di</strong> Canossa)


Scuola d’Arti e Mestieri F. Ricchino<br />

La storica Scuola d’Arti e Mestieri F. Ricchino,<br />

che a <strong>Rovato</strong> gode da sempre del patrocinio e<br />

del sostegno dell’Amministrazione Comunale e <strong>di</strong><br />

alcuni virtuosi Impren<strong>di</strong>tori, si è ormai da qualche<br />

anno inse<strong>di</strong>ata nell’E<strong>di</strong>ficio messo a <strong>di</strong>sposizione<br />

dalla Fondazione Cossan<strong>di</strong>, a <strong>Rovato</strong>, dopo<br />

adeguato restauro.<br />

Anche quest’anno le attività sono riprese con<br />

proposte <strong>di</strong> formazione a tutti gli appassionati,<br />

artigiani ed artisti motivati a scoprire, sviluppare e<br />

perfezionare le proprie attitu<strong>di</strong>ni.<br />

Le numerose iscrizioni, che hanno <strong>di</strong>mostrato<br />

il rinnovato interesse <strong>di</strong> molti cultori del saper<br />

fare, lasciano spazio solo al alcune possibilità <strong>di</strong><br />

inserimento fino a fine <strong>di</strong>cembre. Gli interessati<br />

possono recarsi presso la sede, in via Spalenza<br />

27, il sabato pomeriggio fino a <strong>di</strong>cembre o fino<br />

ad esaurimento dei pochi posti <strong>di</strong>sponibili per i<br />

soli corsi <strong>di</strong><br />

“sbalzo su rame” (storica attività parallela al “ferro<br />

battuto”, <strong>di</strong> facile approccio anche per chi non è<br />

artigiano <strong>di</strong> professione e <strong>di</strong> particolare attrattiva<br />

per l’approccio sperimentale e collaborativo <strong>di</strong><br />

docente ed allievi);<br />

“Disegno e pittura per ragazzi” under 18 (de<strong>di</strong>cato<br />

ai giovanissimi che avvertano il proprio interesse<br />

e le proprie vocazioni verso la rappresentazione<br />

grafica come prelu<strong>di</strong>o ad ogni forma d’arte e <strong>di</strong><br />

espressione).<br />

“Intaglio ligneo” (<strong>di</strong> particolare evoluzione e<br />

perfezionamento per chi già abbia qualche<br />

minima competenza nella gestione degli attrezzi<br />

<strong>di</strong> falegnameria);<br />

“Rinnova Mobile” (nuova e particolarissima<br />

proposta per molti appassionati al recupero dei<br />

propri oggetti in modo elegante e personalizzato)<br />

“Decorazione Murale” (articolato percorso verso<br />

la decorazione ed il restauro murale orientato, in<br />

due sezioni, sia ad imbianchini professionisti che<br />

ad appassionati <strong>di</strong> quest’arte);<br />

“Ferro battuto” (storico e prestigioso corso che<br />

registra la partecipazione <strong>di</strong> allievi da <strong>di</strong>verse<br />

regioni italiane).<br />

Inesorabilmente chiuse per raggiungimento<br />

del numero massimo, le iscrizioni a “Disegno e<br />

pittura”, “Falegnameria” (con doppio corso per<br />

la forte pressione <strong>di</strong> molti aspiranti) e “Restauro<br />

Ligneo”.<br />

La F. Ricchino, con l’entusiasmo derivato dalle<br />

recentissime proposte ed esperienze, sostenuta<br />

economicamente anche grazie al volontario<br />

impegno in tante iniziative, degli stessi allievi e dei<br />

Ripreso il nuovo anno scolastico<br />

loro insegnanti, ripropone quin<strong>di</strong> opportunità e<br />

formazione a <strong>di</strong>versi livelli:<br />

agli Artigiani <strong>di</strong> professione o a chi aspiri<br />

a questa professione. Fabbri, Falegnami,<br />

Restauratori, Imbianchini che vogliano<br />

perfezionare le loro abilità.<br />

agli Artisti. Pittori, Intagliatori, Decoratori che<br />

desiderino confrontarsi con colleghi e crescere<br />

nella loro espressività<br />

agli appassionati. Cultori delle belle arti,<br />

nella pittura, nel restauro e nella decorazione<br />

del mobile, nella lavorazione dei metalli, che<br />

27<br />

Cronaca


Cronaca<br />

28 8<br />

possano vivere la loro passione con la guida<br />

<strong>di</strong> Artisti affermati e <strong>di</strong> “compagni <strong>di</strong> viaggio”<br />

stimolanti e propositivi.<br />

Questa motivazione e questo trasporto, calati<br />

in un contesto dove i programmi si svolgono<br />

senza scopo <strong>di</strong> lucro pur gestendo costi non<br />

in<strong>di</strong>fferenti per mantenere elevata l’offerta<br />

formativa, hanno consentito negli scorsi anni<br />

una compenetrazione nel territorio <strong>di</strong> particolare<br />

livello culturale: i rapporti con l’Ospedale<br />

territoriale sul tema del recupero del <strong>di</strong>sagio, con<br />

la casa <strong>di</strong> riposo Fondazione Lucini Cantù per lo<br />

stimolo all’interesse verso gli anziani (continuerà<br />

quest’anno l’iniziativa molto sentita e con<strong>di</strong>visa<br />

dei ritratti agli anziani da parte degli allievi del<br />

corso <strong>di</strong> “<strong>di</strong>segno e pittura”), con la Biblioteca<br />

(prosegue l’attività decorativa ed illustrativa<br />

sui temi della lettura per ragazzi, dal Piccolo<br />

Principe al Pinocchio), la stessa Fondazione<br />

Cossan<strong>di</strong> protagonista del lascito fondamentale<br />

per i nuovi spazi e le nuove logistiche, le<br />

Associazioni e l’Amministrazione Comunale per<br />

la valorizzazione <strong>di</strong> eventi e territorio.<br />

Con questi presupposti e con queste competenze,<br />

uniche sul territorio nazionale (non esiste alcun<br />

altro Istituto in grado <strong>di</strong> offrire formazione su<br />

una gamma così ampia <strong>di</strong> Arti e Mestieri e con<br />

una storia come quella della Francesco Ricchino<br />

che opera, quasi ininterrottamente, dal 1876), si<br />

accolgono, ogni anno, allievi provenienti da 60<br />

<strong>di</strong>versi comuni.<br />

Per informazioni in merito ai pochi posti rimasti<br />

<strong>di</strong>sponibili, la segreteria è aperta ogni sabato<br />

pomeriggio (tel 030 77 02 101), oppure<br />

telefonare, durante la settimana, al 335 84 79<br />

504.<br />

Il gruppo dei pensionati <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> in vacanza a Finale Ligure - Settembre 2012


Alzi la mano chi non è mai andato a farsi fare<br />

la <strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti alle Acli? O<br />

chi per problemi <strong>di</strong> pensione o <strong>di</strong><br />

fiscalità varia non si è mai rivolta<br />

ai promotori sociali delle Acli?<br />

A <strong>Rovato</strong> il circolo <strong>di</strong> Via Castello<br />

funziona, offre tanti servizi ed è<br />

molto conosciuto!<br />

Le Acli sono sì servizi <strong>di</strong> Patronato e<br />

Caf importanti, ma sono anche un<br />

movimento <strong>di</strong> pedagogia sociale<br />

e politica, che vuole incidere sulla<br />

realtà in cui si trova stimolando le persone<br />

a riflettere criticamente su quanto li circonda,<br />

per nutrire quei bisogni <strong>di</strong> senso e <strong>di</strong> significato<br />

cosi assetati, soprattutto in questo momento <strong>di</strong><br />

instabilità e precarietà.<br />

E’ proprio per questo che da qualche mese il<br />

circolo si sta impegnando a costituire un gruppo<br />

<strong>di</strong> giovani volontari che possano dare supporto e<br />

nuova linfa ai volontari storici, per cercare <strong>di</strong> stare<br />

nel solco della storia in modo attuale e innovativo.<br />

Il gruppo, per adesso costituito da una decina <strong>di</strong><br />

persone, si è incontrato <strong>di</strong>verse volte e ha stabilito<br />

alcuni filoni tematici per orientare il proprio<br />

impegno: il lavoro, la formazione socio-politica e i<br />

nuovi stili <strong>di</strong> vita sono stati gli ambiti scelti.<br />

I volontari inoltre hanno deciso <strong>di</strong> non intraprendere<br />

questo cammino da soli, ma <strong>di</strong> coinvolgere la<br />

parrocchia nella persona <strong>di</strong> don Gian Mario e<br />

alcune realtà del territorio simili per obiettivi e<br />

vicinanza <strong>di</strong> sensibilità invitandole ad un incontro<br />

che si è tenuto mercoledì 14 novembre in oratorio.<br />

All’invito delle Acli hanno risposto e partecipato<br />

alcuni rappresentanti del Gruppo Missionario,<br />

dell’associazione Uno per Tutti, del Tavolo<br />

delle Politiche Giovanili e della Bottega dei<br />

Popoli. Le varie realtà si sono presentate, si<br />

è avviato un <strong>di</strong>battito serio e stimolante su<br />

alcune necessità del territorio e si sono trovati<br />

alcuni ambiti <strong>di</strong> intervento comune, con<br />

l’intenzione con<strong>di</strong>visa <strong>di</strong> rimanere in rete e<br />

<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>narsi tra più realtà per rafforzare le<br />

proposte e renderle più significative.<br />

Sono emerse idee come creare un Gruppo<br />

<strong>di</strong> Acquisto Solidale (G.a.s.) per mettere<br />

insieme le famiglie intorno ad un consumo<br />

ACLI: idee in circolo<br />

più critico, con la speranza che la spesa<br />

sia solo la scusa e l’inizio <strong>di</strong> un<br />

percorso <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

e aggregazione più grande;<br />

proporre ai genitori che<br />

affrontano la scelta delle scuole<br />

superiori con i propri figli una<br />

riflessione lungimirante sulle<br />

prospettive <strong>di</strong> lavoro future per<br />

i nostri giovani, chiedendo ad<br />

interlocutori seri <strong>di</strong> aiutarli a<br />

leggere il mercato del lavoro del<br />

domani; accompagnare i genitori che<br />

frequentano l’iniziazione cristiana o i fidanzati<br />

che sono in procinto <strong>di</strong> sposarsi in una riflessione<br />

sull’importanza <strong>di</strong> nuovi stili <strong>di</strong> vita più sobri e<br />

rispettosi dell’ambiente, del lavoro e della <strong>di</strong>gnità<br />

<strong>di</strong> tutti.<br />

La riflessione continuerà tra i volontari per scegliere<br />

alcuni ambiti particolari nei quali impegnarsi nei<br />

prossimi mesi, anche guardando alle <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> tempo e attingendo dall’enorme bagaglio <strong>di</strong><br />

competenze che viene dalle Acli Provinciali e<br />

dall’esperienza degli altri circoli, ma sono ben<br />

accetti suggerimenti e altri contributi oppure<br />

offerte <strong>di</strong> aiuto a realizzarli.<br />

In vista <strong>di</strong> definire un’apertura mensile fissa nella<br />

quale chi fosse interessato può trovare i volontari<br />

e interloquire con loro, invitiamo chi volesse dare<br />

il suo contributo alla riflessione o alle iniziative a<br />

scrivere a licia.lombardo@virglio.it.<br />

Perché le idee sono in “circolo”, ma serve l’aiuto<br />

<strong>di</strong> tutti perché girino e si concretizzino!<br />

Licia e Davide<br />

29<br />

Cronaca


Cronaca<br />

30 0<br />

Da <strong>Rovato</strong>, il 20 ottobre 2012, parte una<br />

bella compagnia, sostenuta dal progetto<br />

“Circon<strong>di</strong>amoci”, 71 persone tra adulti e<br />

bambini. Meta prevista: Barbiana, paesino<br />

sperduto e arroccato sulle montagne toscane<br />

vicino a Vicchio, nel Mugello. E’ qui che tra le<br />

mura della canonica e della piccola chiesa nasce<br />

la scuola <strong>di</strong> don Lorenzo Milani, un prete ar<strong>di</strong>to,<br />

e forse anche un po’ scomodo che, arrivato<br />

tra i poveri conta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> quel paese, cerca <strong>di</strong><br />

offrire loro la possibilità <strong>di</strong> migliorare la propria<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> vita, attraverso l’istruzione. Don<br />

Milani propone un modello scolastico <strong>di</strong>verso,<br />

partecipato, fatto <strong>di</strong> esperienze <strong>di</strong>rette sul<br />

campo, <strong>di</strong> ricerca, esteso 365 giorni all’anno,<br />

come se la vita stessa fosse a tutti gli effetti una<br />

scuola.<br />

Il suo motto è “I CARE” ovvero “MI INTERESSA”,<br />

“MI STA A CUORE”: don Lorenzo ne fa il fulcro<br />

della sua vita trasmettendolo con passione anche<br />

ai ragazzi con i quali scrive alcune opere<br />

importanti.<br />

A Barbiana la nostra bella compagnia <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong><br />

incontra Agostino, ex allievo che illustra e spiega<br />

la sua esperienza con don Milani. La chiesa è<br />

molto piccola e la canonica non riesce quasi a<br />

contenerci tutti, ma il sentimento che Agostino<br />

trasmette e l’emozione che suscita questo luogo<br />

sembra quasi catapultarci in un’altra<br />

<strong>di</strong>me <strong>di</strong>mensione. Fuori<br />

la<br />

natura dai<br />

colo colori autunnali<br />

risc riscalda il<br />

cu cuore. il sentito<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>re, l’idea <strong>di</strong><br />

DDon<br />

Milani<br />

ssembra<br />

farsi<br />

Visita a Barbiana<br />

concreta e ognuno ne trae spunto, riflessioni e<br />

pensieri.<br />

Anche la presenza tra noi <strong>di</strong> nonna Betta, la moglie<br />

91enne del magistrato capo del Pool antimafia<br />

Nino Caponnetto, dona alla giornata una nuova<br />

sfumatura. I valori <strong>di</strong> giustizia, determinazione,<br />

coerenza, si fanno spazio sistemandosi accanto<br />

all’ “I Care”. No, non è un accordo stonato,anzi,<br />

ne esce una melo<strong>di</strong>a che sa <strong>di</strong> intenso, <strong>di</strong> vissuto e<br />

<strong>di</strong> importante. Se poi ci aggiungiamo la voglia <strong>di</strong><br />

stare insieme e <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre un piccolo pezzetto<br />

<strong>di</strong> vita (e <strong>di</strong> buona tavola, rigorosamente toscana)<br />

il quadro è decisamente al completo.<br />

Antonio e Mery<br />

I prossimi appuntamenti <strong>di</strong> “Circon<strong>di</strong>amoci”:<br />

a <strong>di</strong>cembre: spettacolo dei ragazzi circensi <strong>di</strong><br />

<strong>Rovato</strong><br />

in primavera: serate formative per genitori e vari<br />

eventi su don Lorenzo in collaborazione con<br />

l’Istituto Comprensivo “don Milani” <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong>


L’o<strong>di</strong>erno coro <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong> è frutto della fusione delle<br />

corali delle due parrocchie, Santa Maria Assunta<br />

e San Giovanni Bosco, una fusione molto recente,<br />

non semplice, ma che ha portato certamente il<br />

gruppo a fare passi in avanti.<br />

Cantare è passione, è <strong>di</strong>vertimento, è arricchimento<br />

spirituale e culturale, è imparare a lavorare con<br />

gli altri; ognuno dei coristi che partecipa ha la<br />

propria vita piena <strong>di</strong> gioie e dolori, impegni <strong>di</strong><br />

lavoro, figli o nipoti da accu<strong>di</strong>re, ma il mercoledì<br />

sera si arriva alla prova, si lasciano i pensieri fuori<br />

dalla porta per de<strong>di</strong>carsi al canto.<br />

L’unione dei due cori è nata dall’esigenza <strong>di</strong><br />

non lasciare nessuna delle due parrocchie<br />

senza questo servizio durante le occasioni più<br />

significative dell’anno liturgico, ed è l’occasione<br />

<strong>di</strong> fare davvero comunione ed unità pastorale.<br />

Come in ogni ambito della nostra vita ci sono<br />

cose che sono date per scontate, così succede<br />

nella nostra vita <strong>di</strong> credenti. Quin<strong>di</strong>, accanto<br />

alla certezza che Natale è il 25 <strong>di</strong>cembre e che<br />

la Pasqua si festeggia in una data <strong>di</strong>versa ogni<br />

anno, c’è quella che alle relative celebrazioni ci<br />

sarà la corale che accompagnerà la preghiera.<br />

Ciò rappresenta per alcuni una piccola scocciatura:<br />

la messa dura certamente qualche minuto in più,<br />

e poi vuoi mettere la noia <strong>di</strong> aspettare che il coro<br />

termini <strong>di</strong> cantare il gloria che pare veramente<br />

infinito?<br />

Canta che ti passa!<br />

E se cambiassimo prospettiva <strong>di</strong> ragionamento?<br />

Il canto è sempre e comunque preghiera, invece<br />

<strong>di</strong> attendere che finisca potremmo viverlo come<br />

momento <strong>di</strong> raccoglimento, come un ulteriore<br />

mezzo <strong>di</strong> riflessione, ma anche <strong>di</strong> gioia del<br />

nostro essere cattolici.<br />

Potremmo cominciare ad ascoltarlo davvero<br />

questo coro che è fatto da molte persone, molto<br />

<strong>di</strong>verse tra loro che tutti i mercoledì prestano<br />

il loro tempo affinché le nostra parrocchie<br />

abbiano una ricchezza in più.<br />

L’invito a parteciparvi è aperto a tutti coloro<br />

che amino cantare, non importa che non<br />

l’abbiano mai fatto se non sotto la doccia o<br />

se non conoscano la musica, non ha nessuna<br />

importanza l’età, e ricor<strong>di</strong>amo che non è solo<br />

cosa da donne cantare in chiesa! È necessaria<br />

solo un po’ <strong>di</strong> intonazione e la <strong>di</strong>sponibilità alle<br />

prove una sera alla settimana. Ci troviamo presso<br />

l’oratorio della Parrocchia San Giovanni Bosco sul<br />

viale della stazione tutti i mercoledì alle 20.30.<br />

Sarebbe un’occasione per crescere vocalmente<br />

ma anche per fare comunità, per mettersi in gioco<br />

e servire Dio insieme. Per qualsiasi informazione<br />

potete contattare i parroci don Gian Mario o don<br />

Serafino, oppure venire <strong>di</strong>rettamente a trovarci in<br />

una sera <strong>di</strong> prove.<br />

Moira e Mariantonia<br />

ANNIVERSARI DI MATRIMONIO<br />

Domenica 28 ottobre<br />

31<br />

Cronaca<br />

Parrocchia Parrocchia S.Giovanni S.Giovanni Bosco


Parrocchia Parrocchia S.Giovanni Bosco Bosco<br />

32<br />

Chiesa e comunità ecclesiali separate dalla sede apostolica<br />

Dopo l’introduzione sul Decreto Conciliare<br />

“Restaurazione dell’Unità”, riportate sull’ultimo<br />

numero del Bollettino Parrocchiale, continuiamo<br />

la riflessione con la presentazione delle Chiese<br />

Cristiane che si sono separate dalla Chiesa<br />

Cattolica, seguendo il terzo capitolo: Chiese<br />

Ortodosse, Protestanti e Anglicane.<br />

I CRISTIANI ORTODOSSI<br />

La definitiva rottura degli orientali con Roma risale<br />

alla metà del secolo XI (1054). Da allora, la chiesa<br />

ortodossa o chiesa orientale bizantina si è sud<strong>di</strong>visa<br />

in tante chiese autonome tutte conservanti l’unità<br />

dottrinale e culturale. La <strong>di</strong>pendenza dallo Stato<br />

ha fatto si che la chiesa ortodossa perdesse l’unità<br />

<strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione con la conseguente nascita <strong>di</strong><br />

chiese autocefale come unità nazionali. Abbiamo<br />

così la chiesa <strong>di</strong> Grecia, <strong>di</strong> Cipro, <strong>di</strong> Alessandria,<br />

<strong>di</strong> Antiochia, <strong>di</strong> Gerusalemme, <strong>di</strong> Mosca e,<br />

naturalmente, <strong>di</strong> Costantinopoli. La dogmatica,<br />

l’ascetica e la liturgia degli ortodossi concorda con<br />

quella cattolica, almeno, in tutto quel patrimonio <strong>di</strong><br />

fede che era comune al momento della scissione. La<br />

causa della <strong>di</strong>visione stà nel non accettare il primato<br />

del Papa sulla Chiesa e il principio della infallibilità.<br />

Attualmente gli ortodossi sono circa centocinquanta<br />

milioni.<br />

LE CARATTERISTICHE<br />

LA CELEBRAZIONE DELLA SACRA LITURGIA,<br />

specialmente quella eucaristica, celebrata con tanta<br />

solennità e senso del mistero <strong>di</strong>vino.<br />

LA DEVOZIONE ALLA MADONNA, espressa con<br />

splen<strong>di</strong><strong>di</strong> inni e proclamata Santissima Madre <strong>di</strong> Dio<br />

dal concilio <strong>di</strong> Efeso. Così Cristo conforme alla Sacra<br />

Scrittura viene riconosciuto, in senso vero e proprio,<br />

Figlio <strong>di</strong> Dio e figlio dell’uomo. Con la Madonna,<br />

Madre <strong>di</strong> Dio, onorano pure molti Santi, fra i quali i<br />

Padri della Chiesa universale.<br />

LA CELEBRAZIONE DEI SACRAMENTI, soprattutto<br />

in virtù della successione Apostolica, il Sacerdozio e<br />

l’Eucaristia, per mezzo dei quali restano uniti con i<br />

cattolici da strettissimi vincoli. Ci sono preti sposati: i<br />

Vescovi devono essere celibi.<br />

IL MONACHESIMO: fin dai gloriosi tempi del Santi<br />

Padri, fiorì quella spiritualità monastica, che si<br />

estende poi all’occidente, e dalla quale, come da una<br />

fonte, trasse origine la regola monastica dei latini e in<br />

seguito ricevette <strong>di</strong> tanto in tanto nuovo vigore.<br />

I CRISTIANI PROTESTANTI<br />

La seconda grande <strong>di</strong>visione risale al secolo XVI e<br />

riguarda i cristiani protestanti. Con questo termine<br />

vengono designati i seguaci <strong>di</strong> Lutero, quelli <strong>di</strong><br />

Zwinglio e <strong>di</strong> Calvino, fino a raggiungere una grande<br />

ampiezza. Attualmente i protestanti sono circa 350<br />

milioni, sud<strong>di</strong>visi in numerose sette, note come chiese<br />

evangeliche. Queste Chiese e Comunità ecclesiali che<br />

si separarono dalla Sede apostolica romana, sono<br />

unite alla Chiesa cattolica da una speciale affinità<br />

e stretta relazione, dovute al lungo periodo <strong>di</strong> vita<br />

che il popolo cristiano nei secoli passati trascorse<br />

nella comunione ecclesiastica. Ma siccome queste<br />

Chiese e Comunità ecclesiali per la loro <strong>di</strong>versità <strong>di</strong><br />

origine, <strong>di</strong> dottrina e <strong>di</strong> vita spirituale, <strong>di</strong>fferiscono<br />

non poco anche tra <strong>di</strong> loro, e non solo da noi, è<br />

assai <strong>di</strong>fficile descriverle con precisione. Bisogna<br />

però riconoscere che tra queste Chiese e Comunità<br />

e la Chiesa cattolica vi sono importanti <strong>di</strong>vergenze,<br />

non solo <strong>di</strong> carattere storico, sociologico, psicologico<br />

e culturale, ma soprattutto nell'interpretazione della<br />

verità rivelata.<br />

LE CARATTERISTICHE<br />

LA VENERAZIONE ALLA SACRA SCRITTURA. L'amore<br />

e la venerazione - quasi il culto - delle sacre Scritture<br />

conducono questi nostri fratelli al costante e <strong>di</strong>ligente<br />

stu<strong>di</strong>o del libro sacro. Il Vangelo infatti «è la forza<br />

<strong>di</strong> Dio per la salvezza <strong>di</strong> ogni credente, del Giudeo<br />

prima, e poi del pagano» (Rm 1,16). Invocando lo<br />

Spirito Santo, cercano nella stessa Sacra Scrittura Dio<br />

come colui che parla a loro in Cristo, preannunziato<br />

dai profeti, Verbo <strong>di</strong> Dio per noi incarnato. In esse<br />

contem-plano la vita <strong>di</strong> Cristo e quanto il <strong>di</strong>vino<br />

Maestro ha insegnato e compiuto per la salvezza<br />

degli uomini, specialmente i misteri della sua morte<br />

e resurrezione. Ma quando i cristiani da noi separati<br />

affermano la <strong>di</strong>vina autorità dei libri sacri, la pensano<br />

<strong>di</strong>versamente da noi - e in modo invero <strong>di</strong>ver-so gli<br />

uni dagli altri - circa il rapporto tra la sacra Scrittura<br />

e la Chiesa.<br />

Secondo la fede cattolica, infatti, il magistero<br />

autentico ha un posto speciale nell'interpretare<br />

e pre<strong>di</strong>care la parola <strong>di</strong> Dio scritta. Secondo i<br />

protestanti l’interpretazione della sacra Scrittura è<br />

molto personale, cioè soggettiva.<br />

IL BATTESIMO: costituisce il vincolo sacramentale<br />

dell'unità che vige tra tutti quelli che per mezzo <strong>di</strong> esso<br />

sono stati rigenerati. Tuttavia il battesimo, <strong>di</strong> per sé,<br />

è soltanto l'inizio e l'esor<strong>di</strong>o, che tende interamente<br />

all'acquisto della pienezza della vita in Cristo.<br />

Pertanto esso è or<strong>di</strong>nato all'integra professione della<br />

fede, all'integrale incorporazione nell'istituzione<br />

della salvezza, quale Cristo l'ha voluta, e infine alla<br />

piena inserzione nella comunità eucaristica.<br />

NON RICONOSCONO IL SACRAMENTO<br />

DELL’ORDINE SACRO: per questo non hanno<br />

sacerdoti e non celebrano il mistero Eucaristico. La<br />

cena del Signore, celebrata alla domenica, è solo<br />

ricordo della morte e risurrezione del Signore.<br />

CI SI SALVA CON LA SOLA FEDE, che è puro dono<br />

<strong>di</strong> Dio e non conquista dell’uomo. Lutero afferma che<br />

l’uomo non è giustificato dalle sue azioni, o opere,<br />

ma soltanto dalla Fede e dalla libera e “immeritata”<br />

grazia <strong>di</strong> Cristo. La Chiesa cattolica, invece, insegna<br />

che la Fede è dono <strong>di</strong> Dio ma senza le opere è morta.<br />

NEGANO IL PRIMATO DEL PAPA, la successione<br />

Apostolica dei Vescovi e non ricono-scono l’infallibilità<br />

dei Concili Ecumenici.


SOLO CRISTO È L’UNICA E SUFFICIENTE SORGENTE<br />

DI GRAZIA, offerta al credente, pentito, dalla potenza<br />

dello Spirito Santo, attraverso la pre<strong>di</strong>cazione della<br />

Parola <strong>di</strong> Dio.<br />

NON RICONOSCONO LA MADONNA COME<br />

MEDIATRICE DI GRAZIE E I SANTI DEL CIELO COME<br />

INTERCESSORI. Quin<strong>di</strong> non li pregano.<br />

LA CHIESA ANGLICANA<br />

Separata dalla Chiesa Cattolica nel XVI secolo con<br />

lo scisma avvenuto durante il regno <strong>di</strong> Enrico VIII per<br />

ottenere l’annullamento del matrimonio con Caterina<br />

d’Aragona e per sposare Anna Bolena. Il Papa negò<br />

l’annullamento perché il matrimonio era valido; il Re si<br />

autoproclamò capo supremo della Chiesa Anglicana.<br />

Anche oggi, il sovrano d’Inghilterra è il capo titolare<br />

della Chiesa, ma che esercita l’autorità, è il Primate <strong>di</strong><br />

Canterbury. I fedeli sono circa 79 milioni.<br />

LE CARATTERISTICHE<br />

E’ UNA VIA DI MEZZO TRA I PROTESTANTI E I<br />

CATTOLICI, perché mantiene la struttura ecclesiastica<br />

del cattolicesimo con la successione apostolica dei<br />

Vescovi e la liturgia tra<strong>di</strong>zionale.<br />

IL CLERO E’ COMPOSTO DAI TRE ORDINI: VESCOVI,<br />

PRETI E DIACONI. Il celibato non è obbligatorio.<br />

Anche le donne possono essere or<strong>di</strong>nate <strong>di</strong>acono;<br />

in alcune province possono <strong>di</strong>ventare anche prete e<br />

in altre anche Vescovo. A causa <strong>di</strong> questo, parecchi<br />

ELSA CAROSI<br />

<strong>di</strong> anni 84<br />

m. 03.09.2012<br />

ROBERTO BIANCHI<br />

<strong>di</strong> anni 51<br />

m. 21.10.12<br />

nella pace <strong>di</strong> Cristo<br />

ZANOLA PAOLINA<br />

ved. Danesi<br />

<strong>di</strong> anni 69<br />

m. 08.09.2012<br />

SPEZIARI GIOVANNI<br />

<strong>di</strong> anni 87<br />

m. 22.10.2012<br />

Battesimi<br />

Platto Federico<br />

<strong>di</strong> Giuseppe e Signorelli Daniela<br />

Lorusso Luciano<br />

<strong>di</strong> Giacomo e Basile Giovanna<br />

Busolini Federica<br />

<strong>di</strong> Flavio e Buscaini Luisa<br />

BIANCHIN FEDERICO<br />

<strong>di</strong> anni 36<br />

m. 24.09.2012<br />

TIPALDI ANTONIA<br />

<strong>di</strong> anni 61<br />

m. 23.10.2012<br />

ALBORGHETTI GIOVANNI<br />

<strong>di</strong> anni 46<br />

m. 19.10.2012<br />

PARIS ROSA<br />

ved. Ferrari<br />

<strong>di</strong> anni 91<br />

m. 26.10.2012<br />

Matrimoni<br />

Pozzoni Roberto<br />

con Beretta Sara<br />

Anglicani chiedono <strong>di</strong> unirsi alla Chiesa Cattolica.<br />

Nel secolo XIX sono stati ristabiliti gli or<strong>di</strong>ni<br />

religiosi. Le chiese che sono in comunione con la<br />

sede <strong>di</strong> Canterbury, compongono la “Comunione<br />

Anglicana”. Per questo motivo è molto attiva in<br />

campo ecumenico.<br />

RICONOSCONO MARIA, COME MADRE DI<br />

DIO E DI GESÙ e la presentano come modello ed<br />

esempio per la Chiesa. Però non riconoscono i<br />

Dogmi dell’Immacolata e <strong>di</strong> Maria Assunta.<br />

NON RICONOSCONO IL PAPA come successore<br />

<strong>di</strong> Pietro e nemmeno l’infallibilità.<br />

L’EUCARISTIA che celebrano ogni domenica è<br />

sempre accompagnata da canti polifonici ed<br />

è memoria della morte e risurrezione <strong>di</strong> Cristo<br />

presente nell’Eucaristia.<br />

CONCLUSIONE<br />

Considerate bene tutte queste cose, il Concilio con<br />

questo documento esorta tutti i cristiani cattolici a<br />

creare amichevoli relazioni con i cristiani Ortodossi<br />

(soprattutto con quelli che vivono in mezzo a<br />

noi), perché cresca la fraterna collaborazione.<br />

Conoscere, venerare, conservare e sostenere il<br />

ricchissimo patrimonio liturgico e spirituale degli<br />

orientali e occidentali, è <strong>di</strong> somma importanza per<br />

la fedele custo<strong>di</strong>a dell’integra tra<strong>di</strong>zione cristiana<br />

e per la riconciliazione dei cristiani d’Oriente e<br />

d’Occidente.<br />

CATECHESI<br />

PER GIOVANI E ADULTI<br />

Gli incontri si terranno il marte<strong>di</strong>,<br />

in <strong>Oratorio</strong> alle ore 20.30,<br />

nelle seguenti date e argomenti:<br />

Marte<strong>di</strong> 20 novembre<br />

Le prime <strong>di</strong>visioni e il Movimento Ecumenico.<br />

Marte<strong>di</strong> 27 novembre<br />

La Chiesa Ortodossa, Protestante, Anglicana.<br />

Marte<strong>di</strong> 4 <strong>di</strong>cembre<br />

Le Chiese Cattoliche d’Oriente.<br />

Marte<strong>di</strong> 11 <strong>di</strong>cembre<br />

La Chiesa Cattolica e le religioni non cristiane.<br />

Marte<strong>di</strong> 18 <strong>di</strong>cembre<br />

S.Messa, in Chiesa,<br />

per pregare per l’Unità dei Cristiani.<br />

33<br />

Parrocchia S.Giovanni Bosco Bosco


Anagrafe<br />

34<br />

ADELAIDE ZAPPA<br />

ved. Luigi Valtellini<br />

<strong>di</strong> anni 99<br />

m. 3.8.2012<br />

FRANCESCO PAGANI<br />

<strong>di</strong> anni 61<br />

m. 16.9.2012<br />

PIERINO CAMPANA<br />

<strong>di</strong> anni 83<br />

m. 12.10.2012<br />

ANGELO RAPIZZA<br />

<strong>di</strong> anni 80<br />

m. 24.10.2012<br />

PIERINA CITTADINI<br />

ved. Luigi Golinelli<br />

<strong>di</strong> anni 92<br />

m. 9.11.2012<br />

CATERINA BETELLA<br />

ved. Luigi Martinazzi<br />

<strong>di</strong> anni 85<br />

m. 26.8.2012<br />

ANTGELO PIANTONI<br />

<strong>di</strong> anni 86<br />

m. 21.9.2012<br />

CATERINA SARETTI<br />

in Bonfa<strong>di</strong>ni<br />

<strong>di</strong> anni 53<br />

m. 13.10.2012<br />

GIACOMO VERZELETTI<br />

<strong>di</strong> anni 91<br />

m. 24.10.2012<br />

LUIGINA TONELLI<br />

ved. Giacinto Vezzoli<br />

<strong>di</strong> anni 76<br />

m. 10.11.2012<br />

nella pace <strong>di</strong> Cristo<br />

BEATRICE SANTA FACCHI<br />

ved. Fabrizio Fremon<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> anni 92<br />

m. 27.8.2012<br />

GIUSEPPE BARRA<br />

<strong>di</strong> anni 60<br />

m. 23.9.2012<br />

IDA MANENTI<br />

ved. Berardo Pesci<br />

<strong>di</strong> anni 89<br />

m. 16.10.2012<br />

LUIGIA BUIZZA<br />

<strong>di</strong> anni 87<br />

m. 24.10.2012<br />

LUCIANO SIBILLONI<br />

<strong>di</strong> anni 72<br />

m. 12.11.2012<br />

ELISABETTA SABADINI<br />

in Zucchetti<br />

<strong>di</strong> anni 78<br />

m. 30.8.2012<br />

ADRIANO ZAPPINI<br />

<strong>di</strong> anni 66<br />

m. 24.9.2012<br />

IONIO ROSCINI VITALI<br />

<strong>di</strong> anni 92<br />

m. 17.10.2012<br />

ANTONIETTA RIGHETTI<br />

ved. Francesco Brugnatelli<br />

<strong>di</strong> anni 82<br />

m.27.10.2012<br />

LUCIANO COMINARDI<br />

<strong>di</strong> anni 87<br />

m. 13.11.2012<br />

GIAMBATTISTA ROMANO<br />

<strong>di</strong> anni 71<br />

m. 5.9.2012<br />

GIOVANNI GUIDO<br />

MORESCHI<br />

<strong>di</strong> anni 94<br />

m. 29.9.2012<br />

ANGELO ZANOTTI<br />

<strong>di</strong> anni 85<br />

m.16.10.2012<br />

HILE SHAHINI<br />

<strong>di</strong> anni 84<br />

m. 2.11.2012<br />

DANIELE ZINI<br />

<strong>di</strong> anni 34<br />

m. 9.11.2012<br />

GIUSEPPE VEZZOLI<br />

<strong>di</strong> anni 73<br />

m. 12.9.2012<br />

RENATO TOSINI<br />

<strong>di</strong> anni 72<br />

m. 11.10.2012<br />

LORENZO ONGARO<br />

<strong>di</strong> anni 70<br />

m. 18.10.2012<br />

GIUSEPPE CHIARI<br />

<strong>di</strong> anni 83<br />

m. 9.11.2012


COSSANDI MARGHERITA<br />

<strong>di</strong> Francesco e Pagani Teresa<br />

n. 15.3.2012 b. 9.9.2012<br />

ALESSANDRINI DIEGO<br />

<strong>di</strong> Massimo Luigi e Pedrini Na<strong>di</strong>a<br />

n. 8.4.2012 b. 9.9.2012<br />

SANTORO ANTONIA<br />

<strong>di</strong> Gennaro e Marano Caterina<br />

n. 6.5.2012 b. 9.9.2012<br />

PASQUALI MATTIA<br />

<strong>di</strong> Giancarlo e Cazzago Michela<br />

n. 12.6.2012 b. 9.9.2012<br />

PASQUALI GIULIA<br />

<strong>di</strong> Giancarlo e Cazzago Michela<br />

n. 12.6.2012 b. 9.9.2012<br />

GALLERINI ALESSANDRO<br />

<strong>di</strong> Luca e Belloli Mara<br />

n. 5.8.2011 b. 23.9.2012<br />

PESCALI GIANPAOLO<br />

con LONATI STEFANIA<br />

il 1.9.2012<br />

PACCANI FAUSTO<br />

con ROVEGLIA SILVIA<br />

il 1.9.2012<br />

Parrocchia<br />

Dal 9 settembre al 15 novembre sono stati celebrati 18 battesimi. Totale offerte € 1.590,00<br />

in memoria <strong>di</strong> Facchi Beatrice € 150,00<br />

in occasione del matrimonio € 200,00<br />

Coscritti 1962 € 100,00<br />

Cognati Li<strong>di</strong>a, Anna, Aurelio, Giustina e Amalia in memoria <strong>di</strong> Elisa Saba<strong>di</strong>ni € 130,00<br />

in occasione del matrimonio € 300,00<br />

Famiglie Saba<strong>di</strong>ni-Zucchetti in memoria <strong>di</strong> Elisa Saba<strong>di</strong>ni € 250,00<br />

Martina e figli in memoria <strong>di</strong> Francesco Pagani € 300,00<br />

in occasione del matrimonio € 200,00<br />

NN in ricordo <strong>di</strong> Vezzoli Giuseppe € 100,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Ghi<strong>di</strong>ni Giovanni € 300,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Piantoni Angelo € 100,00<br />

Famiglia Barra in memoria del cugino Giuseppe € 200,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Barra Giuseppe € 200,00<br />

in occasione del matrimonio € 150,00<br />

in memoria <strong>di</strong> Partitaro Angela € 150,00<br />

in memoria <strong>di</strong> Zappini Adriano € 100,00<br />

NN € 500,00<br />

Per anniversario <strong>di</strong> matrimonio € 100,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Moreschi Giovanni Guido € 1.000,00<br />

Ex colleghi Polizia Locale e altri in attività in memoria <strong>di</strong> Adriano Zappini € 135,00<br />

in occasione del matrimonio € 200,00<br />

in memoria <strong>di</strong> Campana Pierino € 250,00<br />

in memoria <strong>di</strong> Saretti Caterina € 150,00<br />

in memoria <strong>di</strong> Anna € 50,00<br />

in memoria <strong>di</strong> Saretti Caterina € 150,00<br />

in memoria <strong>di</strong> Tosini Renato € 100,00<br />

Festa anniversari € 1.063,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Ongaro Lorenzo € 200,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Rapizza Angelo € 200,00<br />

Moglie, figli e cognati in memoria <strong>di</strong> Zanotti Angelo € 200,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Manenti Ida € 50,00<br />

La famiglia in memoria <strong>di</strong> Piva Andreino € 50,00<br />

Coscritti 1938 € 30,00<br />

in memoria <strong>di</strong> Verzelletti Giacomo € 200,00<br />

in memoria <strong>di</strong> Ionio Vitali Roscio € 200,00<br />

Coscritti 1942 in memoria dei defunti € 50,00<br />

in memoria <strong>di</strong> don Luigi € 50,00<br />

Gruppo Alpini € 500,00<br />

al fonte battesimale<br />

VESCHETTI GIULIA<br />

<strong>di</strong> Giancarlo e Scalvini Eleonora<br />

n. 12.1.2012 b. 23.9.2012<br />

CUELLO SANTIAGO<br />

<strong>di</strong> Gaston Javier e Corsini Alessia<br />

n. 23.5.2012 b. 23.9.2012<br />

RAMPONI MIA<br />

<strong>di</strong> Giorgio Sergio e Gatti Giovanna Maria<br />

n. 1.6.2012 b. 23.9.2012<br />

GERRI PIETRO FRANCO<br />

<strong>di</strong> Stefano Francesco e Belotti Paola<br />

n. 28.6.2012 b. 23.9.2012<br />

BERGOMI MATTEO<br />

<strong>di</strong> Riccardo e Contessi Paola<br />

n. 11.6.2012 b. 30.9.2012<br />

ARMANNI MARIKA<br />

<strong>di</strong> Mirko e Zappini Angela<br />

n. 22.7.2011 b. 14.10.2012<br />

TONELLINI GABRIELE<br />

con co FOLSI VERONICA MARIA<br />

il 8.9.2012<br />

TESCAROLI ALBERTO<br />

con ZANINELLI ANNA JUREMA<br />

il 15.9.2012<br />

matrimoni<br />

ARCARI MARCO<br />

<strong>di</strong> Aurelio e Bertelli Silvia<br />

n. 17.12.2011 b. 14.10.2012<br />

ORIZIO NICOLAS PIETRO<br />

<strong>di</strong> Mario Luigi e Festa Fiorella<br />

n. 12.5.2012 b. 14.10.2012<br />

PIVA VITTORIA<br />

<strong>di</strong> Massimo e Rinal<strong>di</strong> Oriana<br />

n. 8.6.2012 b. 14.10.2012<br />

DI LUCA MICHELE<br />

<strong>di</strong> Vincenzo e Micitello Angela<br />

n. 24.4.2012 b. 14.10.2012<br />

SANDRINI MATTIA<br />

<strong>di</strong> Roberto e Reccagni Michela<br />

n. 24.8.2012 b. 14.10.2012<br />

SCOLARI PIETRO<br />

<strong>di</strong> Alessandro e Lazzaroni Michela<br />

n. 21.7.2012 b. 28.10.2012<br />

BRIANZA MATTEO<br />

con ROTA ELENA<br />

il 22.9.2012<br />

BOGLIONI MARCO<br />

con LIPARI MARIA CONCETTA<br />

il 29.9.2012<br />

BONARDI MELISSA<br />

<strong>di</strong> Angelo e Colosio Eleonora<br />

n. 17.4.2012 b. 11.11.2012<br />

SALVAGGIO CRISTIAN<br />

<strong>di</strong> Andrea Carlo e Saretti Maria Francesca<br />

n. 17.5.2012 b. 11.11.2012<br />

SALVAGGIO DANIELE<br />

<strong>di</strong> Andrea Carlo e Saretti Maria Francesca<br />

n. 17.5.2012 b. 11.11.2012<br />

La nascita <strong>di</strong> un bambino<br />

è una bella notizia da dare,<br />

doverosamente, a tutta la<br />

comunità. Perciò invitiamo tutte<br />

le neo-mamme a telefonare<br />

ai sacerdoti l’avvenuta nascita<br />

del figlio per suonare le campane<br />

il mattino seguente alle ore 9.00<br />

Rizzini Pasquale e Begni Rosa<br />

Anniversario 58 anni <strong>di</strong> Matrimonio<br />

11 settembre 2012<br />

I figli in memoria <strong>di</strong> Righetti Antonietta € 150,00<br />

Giacomo ricorda i genitori Antonio e Carolina € 50,00<br />

Coscritti del 1966 € 40,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Luciano Sibilloni € 100,00<br />

Famiglia Toscani in memoria <strong>di</strong> Zanotti Angelo € 100,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Cominar<strong>di</strong> Luciano € 100,00<br />

<strong>Oratorio</strong><br />

NN € 1.000,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Beatrice € 50,00<br />

Da Rina e Giuseppe € 1.000,00<br />

Moglie, figli e cognati in memoria <strong>di</strong> Zanotti Angelo € 200,00<br />

Famiglia Toscani in memoria <strong>di</strong> Zanotti Angelo € 50,00<br />

S. Stefano<br />

NN € 50,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Beatrice € 50,00<br />

Da Rina e Giuseppe € 500,00<br />

NN per grazia ricevuta € 100,00<br />

Moglie, figli e cognati in memoria <strong>di</strong> Zanotti Angelo € 200,00<br />

NN offre tovaglia<br />

S. Rocco<br />

In memoria <strong>di</strong> Beatrice € 50,00<br />

Caporovato<br />

NN in memoria <strong>di</strong> Facchi Beatrice € 50,00<br />

Figlie e nuore in memoria <strong>di</strong> Facchi Beatrice € 100,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Giuseppe Vezzoli € 150,00<br />

Angela e figli in memoria <strong>di</strong> Giuseppe Vezzoli € 50,00<br />

Famiglie Facchi in memoria <strong>di</strong> zia Beatrice € 70,00<br />

In memoria <strong>di</strong> Resi € 130,0<br />

Santella delle valli<br />

NN € 200,00<br />

Sala della Comunità<br />

NN € 100,00<br />

NN per l’anniversario <strong>di</strong> matrimonio € 300,00<br />

NN € 300,00<br />

35<br />

Offerte


Calendario Liturgico Pastorale<br />

DICEMBRE 2012<br />

2 DOMENICA 1ª <strong>di</strong> Avvento<br />

ore 20.30, in oratorio, per giovani: preghiera con le icone<br />

ritiro per ragazzi gruppo CAFARNAO - ritiro conclusivo per fidanzati<br />

7 VENERDÌ: primo venerdì del mese - adorazione eucaristica e comunioni anziani e ammalati<br />

8 SABATO: solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria<br />

Giornata Adesione Azione Cattolica - Ore 20.45 concerto <strong>di</strong> S.Lucia nella chiesa <strong>di</strong> S.Rocco<br />

9 DOMENICA 2ª <strong>di</strong> Avvento<br />

ore 20.30, in oratorio, per giovani: preghiera con le icone<br />

13 GIOVEDÍ: Festa <strong>di</strong> santa Lucia per bambini operazione “Santa Lucia”<br />

ore 7.00 e 17.00 santa messa a san Rocco<br />

14 VENERDÍ: ore 20.30, all’oratorio, incontro genitori gruppo Betlemme<br />

15 SABATO: ritiro ragazzi gruppo ROMA<br />

16 DOMENICA 3ª <strong>di</strong> Avvento - Ritiro ragazzi gruppo ANTIOCHIA<br />

ore 15.00, all’oratorio, incontro genitori gruppo Betlemme<br />

ore 20.30, in oratorio, per giovani: preghiera con le icone<br />

17 LUNEDI’: ore 20.30 confessione adolescenti<br />

19 MERCOLEDI’: ore 16.30 confessioni gruppi Gerusalemme e Emmaus<br />

21 VENERDI’: ore 16.30 Confessioni gruppi Roma e Antiochia<br />

22 SABATO: ore 16.30 ritiro e confessioni gruppo adolescenti<br />

23 DOMENICA 4ª <strong>di</strong> Avvento<br />

ore 9.30 bene<strong>di</strong>zione delle statuette <strong>di</strong> Gesù bambino<br />

ore 15.30: liturgia penitenziale per tutti (in parrocchia)<br />

ore 20.30, in oratorio, per giovani: preghiera con le icone<br />

ore 20.30: concerto natalizio della Banda Citta<strong>di</strong>na (palazzetto dello sport)<br />

24 LUNEDÌ: Vigilia del santo Natale<br />

Possibilità <strong>di</strong> confessioni durante la giornata<br />

ore 23.30: ufficio delle Letture e santa Messa <strong>di</strong> mezzanotte<br />

25 MARTEDÌ: Solennità del Natale <strong>di</strong> nostro Signore orario festivo<br />

26 MERCOLEDÌ: Festa <strong>di</strong> SANTO STEFANO<br />

S.Messe: in parrocchia ore 7.00 – 8.15 – 9.30 - S.Rocco ore 10.30<br />

S.Stefano ore 11.00 – 17.00 (con Vespro)<br />

30 DOMENICA: Festa della SACRA FAMIGLIA<br />

31 LUNEDÌ: ore 19.00 santa Messa <strong>di</strong> fine d’anno e Te Deum <strong>di</strong> ringraziamento<br />

GENNAIO 2013<br />

1 MARTEDÌ: Solennità Maria SS. Madre <strong>di</strong> Dio<br />

46ª Giornata mon<strong>di</strong>ale della Pace - ore 15.30 santa Messa per la Pace<br />

4 VENERDÌ: primo venerdì del mese<br />

adorazione eucaristica e comunioni anziani e ammalati<br />

6 DOMENICA: Solennità dell’Epifania del Signore<br />

11 VENERDÌ: ore 20.30, all’oratorio, incontro genitori gruppo Betlemme<br />

13 DOMENICA: Festa del Battesimo <strong>di</strong> Gesù<br />

ritiro per gruppo GERUSALEMME e genitori<br />

ore 15,00 all’oratorio, incontro genitori gruppo Betlemme<br />

17 GIOVEDÌ: S. Antonio Abate - 11° anniversario della morte <strong>di</strong> Mons. Gianni Albertelli<br />

18 VENERDÌ: inizio settimana <strong>di</strong> preghiera per l’unità dei cristiani<br />

20 DOMENICA: II del Tempo Or<strong>di</strong>nario<br />

ritiro per gruppo EMMAUS e genitori pomeriggio<br />

21 LUNEDÌ: Memoria <strong>di</strong> Santa Agnese<br />

25 VENERDÌ: Festa della Conversione <strong>di</strong> S. Paolo<br />

conclusione della settimana <strong>di</strong> preghiera per l’unità dei cristiani<br />

27 DOMENICA: III del Tempo Or<strong>di</strong>nario<br />

Memoria <strong>di</strong> Santa Angela Merici compatrona <strong>di</strong> Brescia<br />

festa S. GIOVANNI BOSCO patrono dell’ oratorio<br />

31 GIOVEDÌ: San Giovanni Bosco<br />

FEBBRAIO 2013<br />

1 VENERDÌ: primo venerdì del mese<br />

adorazione eucaristica e comunioni anziani e ammalati<br />

ore 20.30 adorazione presso chiesa madri canossiane<br />

2 SABATO: Festa della Presentazione del Signore<br />

ore 8.30 santa Messa con Bene<strong>di</strong>zione delle candele e rito della luce<br />

3 DOMENICA: IV del T.O - 33ª giornata nazionale per LA VITA<br />

Memoria <strong>di</strong> San Biagio bene<strong>di</strong>zione della gola nelle messe <strong>di</strong> orario<br />

ore 18.30 S.Messa <strong>di</strong> apertura dei Sacri Tridui dei morti<br />

4 LUNEDÌ: ore 20.00 Ufficio per i defunti<br />

5 MARTEDÌ: ore 20.00 ufficio per i defunti<br />

10 DOMENICA: VI del T.O<br />

11 LUNEDÌ: memoria B.V. Maria <strong>di</strong> Lourdes, Giornata Mon<strong>di</strong>ale Malato<br />

13 MERCOLEDÌ DELLE CENERI: inizio della Quaresima, giorno <strong>di</strong> <strong>di</strong>giuno e astinenza<br />

alla sera ore 20.00 liturgia <strong>di</strong> imposizione ceneri e inizio esercizi spirituali per adulti<br />

14 GIOVEDÌ: Festa dei Santi Cirillo e Meto<strong>di</strong>o patroni d’Europa<br />

ore 20.00 esercizi spirituali per adulti: liturgia della Parola<br />

15 VENERDÌ: Festa dei Santi Faustino e Giovita patroni <strong>di</strong> Brescia e della Diocesi<br />

ore 20.00 esercizi spirituali per adulti: liturgia della Parola<br />

17 DOMENICA: prima domenica <strong>di</strong> Quaresima<br />

36<br />

Orario S.Messe<br />

Dal 3 settembre 2012 al 29 giugno 2013 la santa<br />

Messa feriale delle ore 7.00 viene celebrata nella<br />

cappella delle Madri Canossiane<br />

Giorni Feriali<br />

in Parrocchia: ore 8.30<br />

dalle Canossiane ore 7.00<br />

al Convento ore 18.45<br />

lunedì a S. Stefano ore 17.00<br />

martedì al D. Gnocchi ore 17.30<br />

mercoledì a S. Rocco ore 17.00<br />

giovedì a Caporovato ore 17.00<br />

venerdì Casa <strong>di</strong> riposo ore 15.45<br />

Giorni Festivi<br />

sabato prefestiva<br />

san Rocco ore 17.00<br />

santa Maria Assunta ore 19.00<br />

domenica:<br />

ore 7.00 - 8.15 - 9.30 - 11.00 - 18.30<br />

Vespro: ore 15.30<br />

al Convento<br />

ore 9.00 - 11.00 - 18.00<br />

Orari sante Messe<br />

Parrocchie Comune <strong>di</strong> <strong>Rovato</strong>:<br />

Sabato o prefestivi:<br />

ore 17.00: S. Anna, S.G. Bosco,<br />

S. Rocco<br />

ore 18.00: Bargnana, Duomo,<br />

Lodetto, S. Giuseppe<br />

ore 18.45: Convento<br />

ore 19.00: <strong>Rovato</strong> Centro<br />

Domenica o fetivi:<br />

ore 7.00: <strong>Rovato</strong> Centro<br />

ore 7.30: S. Andrea<br />

ore 8.00: Duomo, Lodetto<br />

ore 8.15: <strong>Rovato</strong> Centro<br />

ore 8.30: S. Anna<br />

ore 9.00: Conveto, S.G. Bosco<br />

S. Giuseppe<br />

ore 9.30: Bargnana, <strong>Rovato</strong> Centro<br />

ore 10.00: Lodetto<br />

ore 10.30: S. Andrea, Duomo<br />

ore 11.00: Convento, <strong>Rovato</strong> Centro<br />

S.Anna, S.G. Bosco<br />

ore 17.00: Convento, S.G. Bosco<br />

ore 18.00: Duomo, Lodetto<br />

ore 18.30: <strong>Rovato</strong> Centro<br />

Numeri <strong>di</strong> Telefono<br />

Mons. Gian Mario Chiari:<br />

0307721130 - 3333798958<br />

Don G. Luigi Moretti:<br />

0307721217 - 3288517755<br />

Don Roberto Morè:<br />

3929702054 - 3385314850<br />

Don Ettore Piceni:<br />

0307709945 - 3389761696<br />

Don Valentino Bosio:<br />

3392635347 - 0305785076<br />

Don Serafino Festa:<br />

0307722822<br />

Diacono Luigi Gozzini:<br />

3496445169<br />

Madri Canossiane:<br />

0307721431<br />

Convento Frati:<br />

0307721377<br />

Caritas Parrocchiale:<br />

0307701141<br />

(lunedì - mercoledì - venerdì: ore 14.00/16.00)<br />

Ufficio Parrocchiale:<br />

3462285040<br />

(da lunedì a venerdì: ore 9.00/11.00)

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