1 Collettamento ed adduzione: limiti e prospettive delle reti ...
1 Collettamento ed adduzione: limiti e prospettive delle reti ...
1 Collettamento ed adduzione: limiti e prospettive delle reti ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
distribuzione <strong>delle</strong> portate e dei carichi e, come è evidente, modifica il proprio<br />
assetto in funzione della posizione della risorsa disponibile. Il contributo al<br />
superamento <strong>delle</strong> eventuali fasi critiche si sostanzia nell’elasticità di riassetto<br />
ma nulla può rispetto al deficit di risorsa.<br />
In termini sintetici, si può assumere che il sistema di ripartizione ha una vera e<br />
propria elasticità di funzionamento; il sistema adduttivo, invece, necessita solo<br />
di un’elasticità di risorsa. Necessità, cioè, di una disponibilità idrica ecc<strong>ed</strong>ente il<br />
fabbisogno massimo stagionale, con la quale fronteggiare le prev<strong>ed</strong>ibili e<br />
cicliche flessioni <strong>delle</strong> portate erogate dalle fonti superficiali.<br />
2. Sistema adduttivo regionale.<br />
Il sistema è suddivisibile in quattro componenti principali. Proc<strong>ed</strong>endo da ovest<br />
si ha:<br />
1. L’acqu<strong>ed</strong>otto della Campania Occidentale;<br />
2. L’acqu<strong>ed</strong>otto Campano, spesso denominato (riduttivamente) del Torano<br />
Biferno;<br />
3. L’acqu<strong>ed</strong>otto del Sarno;<br />
4. L’acqu<strong>ed</strong>otto dei monti Lattari o della penisola Sorrentina.<br />
L’acqu<strong>ed</strong>otto della Campania Occidentale, muove dal Lazio con la captazione<br />
iniziale <strong>delle</strong> acque della sorgente del Gari e il prelievo <strong>delle</strong> falde profonde del<br />
Peccia e di Sammucro, lambisce il Molise dove riceve il contributo <strong>delle</strong> acque<br />
della sorgente di San Bartolomeo per entrare nel territorio campano<br />
raccogliendo le portate emunte dai campi pozzi di Montemaggiore, Santa Sofia<br />
e S.Prisco. Termina ai serbatoi di S.Prisco posti a nord ovest di Caserta.<br />
Questi serbatoi, articolati a tre quote differenti (110,140,202), alimentano le<br />
condotte ripartitrici dirette a Napoli, alla fascia litoranea occidentale e a gran<br />
parte dei Comuni a nord del capoluogo.<br />
Sempre dai serbatoi di San Prisco si diparte una importantissima condotta di<br />
interconnessione che, collegando i serbatoi di S. Clemente (di cui si dirà nel<br />
seguito) partecipa significativamente al bilancio dell’altro grande vettore<br />
regionale (Acqu<strong>ed</strong>otto Campano).<br />
2