31.05.2013 Views

1 Collettamento ed adduzione: limiti e prospettive delle reti ...

1 Collettamento ed adduzione: limiti e prospettive delle reti ...

1 Collettamento ed adduzione: limiti e prospettive delle reti ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Non è secondario che l’opera di captazione è gestita dalla Regione Molise e la<br />

Campania assume un ruolo passivo rispetto alla ripartizione della risorsa.<br />

Le sorgenti Torano e Maretto invece sono captate quasi integralmente. Si tratta<br />

<strong>delle</strong> scaturigini più importanti al pi<strong>ed</strong>e del massiccio del Matese sul versante<br />

tirrenico sud orientale, alimentate dalla circolazione sotterranea del massiccio<br />

affiorano in corrispondenza della zona p<strong>ed</strong>emontana del Matese.<br />

La captazione della sorgente Torano è realizzata in galleria e convoglia le<br />

portate in un canale principale nel quale, poco a valle, vengono immesse anche<br />

le acque provenienti dalla sorgente Maretto.<br />

Subito a valle del manufatto di riunione <strong>delle</strong> acque del Torano e del Maretto,<br />

ha inizio il canale a pelo libero (circa 7 km) che trasporta le acque fino al<br />

manufatto di riunione con le acque del Biferno.<br />

La portata di morbida complessiva <strong>delle</strong> sorgenti del Torano e del Maretto è di<br />

circa 3100 l/sec con oscillazioni stagionali che la riducono a circa 2200 l/s.<br />

Dal manufatto di riunione Torano – Maretto – Biferno si diparte il sistema di<br />

<strong>adduzione</strong> principale dell’Acqu<strong>ed</strong>otto. La portata complessiva m<strong>ed</strong>ia è di circa<br />

4.900 l/sec con perennità piuttosto vulnerabile per effetto della variabilità <strong>delle</strong><br />

portate <strong>delle</strong> sorgenti del Biferno e del Maretto.<br />

Il sistema termina il suo percorso ai serbatoi (q.162 slm) di S. Clemente (CE).<br />

Lungo il tracciato esistono alcune diramazioni, a servizio dell’area beneventana<br />

e di tutta l'area dell’alto Casertano sia in destra che in sinistra Volturno.<br />

Dalle vasche di carico di S. Clemente si dipartono una serie di grandi condotte<br />

di ripartizione destinate ad alimentare alcuni serbatoi della città di Napoli, la<br />

zona Flegrea con le isole di Procida e Ischia e l'area Vesuviana.<br />

Da quest’ultima si attua un’interconnessione con lo schema del Sarno (n.3).<br />

Sempre a questo acqu<strong>ed</strong>otto appartiene il c.d. Nodo di Cancello. Si tratta di un<br />

complesso di tre campi pozzi denominati Ponte Tavano 1, Ponte Tavano 2 e<br />

Polvica che alimentano una centrale di sollevamento a servizio di un sistema di<br />

serbatoi.<br />

Dai serbatoi si dipartono, alla stregua di quanto succ<strong>ed</strong>e a S. Prisco e a S.<br />

Clemente, una serie di condotte ripartitrici destinate alla città di Napoli ai<br />

Comuni orientali, all’area sarnese e all’area vesuviana.<br />

4

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!