Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
sua moglie, che la stava aspettando da anni, ma lei non mostrò nessuna<br />
contentezza, nemmeno un po' di sollievo. Si limitò ad annuire, ancora spettinata,<br />
assente, come appena alzata nonostante fossero le tre del pomeriggio,<br />
poi rimise nella busta la lettera con intestazione e prosa ministeriali, la<br />
posò su un mobile e rimase un istante a testa bassa, come se non ricordasse<br />
dove stava andando, sfregandosi le mani.<br />
Quel che tarda tanto ad arrivare è come se non fosse arrivato, anzi peggio,<br />
perché l'avverarsi fuori tempo di ciò che si è tanto desiderato finisce<br />
con l'assumere un risvolto beffardo. Per molto tempo si era rifiutato di sollecitare<br />
il trasferimento, o le aveva raccontato mezze bugie assicurando di<br />
aver spedito la richiesta, oppure diceva che avevano anticipato la scadenza,<br />
scuse per non confessarle che non gli importavano tanto la paura o il pericolo<br />
quanto l'eventuale vergogna, la slealtà verso i compagni, verso gli amici<br />
assassinati, o sfigurati e paralizzati per sempre da un'esplosione. A lui<br />
importavano queste cose, ma a lei no: lei stava in attesa, dalla mattina alla<br />
sera, a volte anche tutta la notte, aspettava seduta vicino al telefono o davanti<br />
al televisore acceso, oppure dietro le tendine di una finestra, guardando<br />
la strada, spaventata dai rumori più normali, una scampanellata, un<br />
tubo di scappamento, un allarme che scattava in un negozio vicino. Aveva<br />
atteso ora per ora e giorno dopo giorno per anni, tanti anni da essere ormai<br />
troppi, e alla fine aveva smesso di domandare, non chiedeva più, né attaccava<br />
all'ora di pranzo un discorso che avrebbe fatto scivolare verso un pretesto<br />
per chiedergli notizie del trasferimento. Quando arrivò la notifica (un<br />
ordine, in realtà, e forse anche un'esortazione a dare le dimissioni) da tempo<br />
aveva smesso di fare domande non solo sul trasferimento, ma su qualunque<br />
altra cosa, e se l'ispettore arrivava tardi senza nemmeno avvisare<br />
con una telefonata, non lo aspettava più alzata in camicia da notte per rimproverarlo<br />
o mettersi a piangere. Lui entrava in casa e notava con infinito<br />
sollievo che le luci erano spente, si toglieva le scarpe e la fondina con la<br />
pistola, entrava a tentoni nella camera da letto, illuminata solo dal chiarore<br />
dei lampioni, e si spogliava in silenzio, sentendola respirare, nell'oscurità<br />
dove brillavano le cifre rosse della radiosveglia, poi s'infilava nel letto, con<br />
l'alito pesante di sigarette e whisky, chiudeva gli occhi, cercava il corpo di<br />
quella donna che da tanto non desiderava più, e allora si rendeva conto che<br />
non era addormentata e fingeva di addormentarsi lui, per evitare da codardo<br />
le possibili domande, quelle ripetute tante volte, come il pianto e le lamentele,<br />
perché l'aveva portata in una terra così ostile e lontana dalla sua,<br />
perché non la toccava più.