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Quadrimestrale a diffusione gratuita edito dalla PRO LOCO di Istrana - Anno 12 n.2 - <strong>Dicembre</strong> <strong>2007</strong> - reg. presso il Tribunale di Treviso al n. 1033 in data 13-3-97 - direttore responsabile Riccardo Masini<br />
VIVERE ISTRANA
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Si ringraziano quanti hanno collaborato alla edizione di questo “Vivere Istrana” o collaboreranno<br />
con materiale, suggerimenti e proposte.<br />
Si ricorda che annotazioni, proposte di pubblicazioni, foto o altro da inserire nel prossimo numero<br />
di giugno 2008, dovranno pervenire, meglio se su floppy o CD oppure via e-mail all’indirizzo:<br />
prolocoistrana@interfree.it entro e non oltre il 31 marzo 2008.<br />
Il materiale inviato dovrà in ogni caso essere firmato dal proponente e riportare gli estremi necessari<br />
per un eventuale contatto con la redazione. In difetto, detto materiale non sarà preso in<br />
considerazione.<br />
Il materiale inviato non sarà, in linea di massima, restituito.<br />
In copertina: “Ca’ Celsi al tramonto” (foto di A. Favaro)
“VIVERE ISTRANA”<br />
Quadrimestrale di cultura e<br />
informazione locale edito dalla<br />
PRO LOCO di ISTRANA<br />
con il contributo finanziario<br />
del COMUNE di ISTRANA<br />
Indirizzo: “Vivere Istrana”<br />
c/o Pro Loco<br />
Casella Postale 34<br />
31036 ISTRANA TV<br />
Diffusione gratuita<br />
<strong>Dicembre</strong> <strong>2007</strong><br />
Anno 12 n. 4<br />
Registrato presso il<br />
Tribunale di Treviso<br />
al numero 1033 il 13/03/97<br />
Direttore responsabile:<br />
Riccardo Masini<br />
Responsabile di Redazione:<br />
M. Grazia Gasparini<br />
Comitato di Redazione:<br />
Amadio Favaro,<br />
Adelia Colesso<br />
Camillo Pellegatti<br />
Giuseppe Rossi<br />
Mirko Stella<br />
Paola Biasin<br />
Stampa: Grafica 6<br />
Zero Branco – (TV)<br />
Stampato in 3500 copie<br />
“VIVERE (a) ISTRANA”:<br />
DIALOGANDO E’ POSSIBILE …<br />
di Riccardo Masini<br />
“Pro Loco” vuol dire anche … “Pro Convivenza” umana? Ho pensato di si e, per<br />
questo, mi sono accinto ad affrontare un argomento che riguarda questo aspetto,<br />
difficile da sgretolare , ma che pur riguarda l’“ambiente“ in senso stretto, diretto<br />
e prioritario: quello del rapporto fra simili.<br />
Mi riferisco alla cospicua presenza “straniera” nel nostro paese, tema di rilevanti<br />
proporzioni che viviamo quotidianamente e sempre più intensamente. Che ci<br />
tocca da vicino. Analizzato e discusso anche in una recente tavola rotonda, di<br />
matrice associativa, tenuta ad Istrana<br />
Siamo a Natale. Tempo di luminarie e spot televisivi, che vorremmo sopratutto<br />
basato su buoni propositi. E, allora: parliamone!. Con spirito sereno e, possibilmente,<br />
…. accomodante.<br />
Oggigiorno la realtà migratoria ha modificato notevolmente la propria fisionomia.<br />
Si parla di società che accoglie, ma anche di persone che arrivano. E’ un<br />
dato di fondo che costituisce crogiolo di complesse tematiche del nuovo multiculturalismo.<br />
Già vissute dai nostri emigrati . E che ora si presentano con realtà<br />
rovesciata.<br />
Ma, per meglio capire su quale terreno ci muoviamo, ecco un quadro analitico<br />
della presenza immigratoria nel comune di Istrana. A fine 2006 erano 898 e con<br />
la seguente graduatoria: in testa i cinesi che hanno sorpassato gli slavi (ma solo<br />
in quanto suddivisi nell’insieme etnico, altrimenti sarebbero ancora loro a conservare<br />
lo scettro del primato) seguiti da albanesi, rumeni, senegalesi, macedoni,<br />
marocchini, ivoriani e così via, distribuiti in una quarantina di nazionalità. Detengono<br />
il 10,30 per cento del totale residente, in linea con la media della provincia,<br />
ma superiore a quella nazionale. E che, rispetto al 6% di due anni fa, registra<br />
un balzo in avanti del 4,3 %. Non poco! Si tratta di una presenza complessivamente<br />
inserita, con aiuto all’integrazione che viene anche da iniziative da parte<br />
della Caritas e sotto certi aspetti dal Comune. Ma crediamo, soprattutto, grazie<br />
allo spirito complessivamente incline all’accoglienza della gente di Istrana. Un<br />
campionario umano variegato, che trova occupazione nel generico e in alcuni<br />
casi anche nella piccola ’imprenditoria artigianale’. Se pensiamo a cinquant’anni<br />
fa, quando si era insediato l’aeroporto e i nuovi venuti venivano guardati con<br />
sospetto e anche al fatto che chi semplicemente veniva da un comune limitrofo<br />
era definito “foresto”, si sono fatti davvero passi da gigante e si è veramente<br />
assistito ad una trasformazione epocale senza precedenti. Si tratta di una transizione<br />
che fa parte della storia dei popoli e delle civiltà in perenne movimento<br />
e assimilazione. Un contesto che, comunque, non scorre sempre sul velluto e<br />
può portare a naturali fibrillazioni. Anche nella realtà sociale del nostro paese si<br />
è inserita una componente sconosciuta e inaspettata che, come in tutte le cose<br />
nuove, specie se influenzata da fatti delittuosi diffusi da cronache locali e nazionali,<br />
inducono a reiterati allarmismi e portano ad umane paure e pregiudizi. E’<br />
inevitabile ammettere che sul filo di questi spostamenti si agganciano, talvolta,<br />
fronde di criminalità che solo una oculata regolamentazione della legalità potrà<br />
aiutare a distinguere e a neutralizzare. Sono situazioni che vanno a scapito della<br />
stessa componente immigratoria che per prima ne subisce il contraccolpo e le<br />
conseguenze. E spetterà anche a chi è del posto, noi abitanti di Istrana, mettere<br />
in moto un filtro che lasci passare gli indispensabili “distinguo” a garanzia della<br />
reciproca tranquillità e pacifica convivenza.<br />
Cento e più anni è durata l’emigrazione, ora stabilizzata; nulla fa pensare che<br />
diversa potrebbe essere la durata dell’immigrazione. Non si tratta quindi di un<br />
refolo d’aria passeggera, ma di una corrente persistente che va considerata per<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 3<br />
E d i t o r i a l E
E d i t o r i a l E<br />
quello che è. E saggiamente gestita. Un vento che talvolta<br />
e inevitabilmente fa girare certe “eliche”, ma che<br />
fa girare anche le “eliche” della produzione dello stesso<br />
nostro paese e nazione. E, quindi, lo stesso convivere<br />
odierno: chi mungerebbe le mucche per le latterie?<br />
Chi manderebbe avanti l’edilizia? Chi andrebbe a<br />
raccogliere i rifiuti? Chi andrebbe a fare lavori stagionali<br />
nei campi o completerebbe l’organico nelle nostre<br />
fabbriche? In quanti potrebbero “badare” ancora ai nostri<br />
anziani? Ecc. Guardiamo il problema anche in questa<br />
dimensione. Un tempo eravamo noi gli ultimi arrivati,<br />
inizialmente invisi e che abbiamo dovuto sputare<br />
l’anima per cominciare a capirci e ad essere considerati.<br />
Ora tocca ad altri mettere piede in terra per loro<br />
straniera. Oggi sono loro, i nostri vicini di casa, che<br />
si sforzano di parlare l’italiano, ma che cominciano a<br />
malapena a confabulare in dialetto. E che devono imparare<br />
a convivere.<br />
Tutti passaggi obbligati, anche se certamente complessi<br />
e rigorosamente bisognosi di un binario di legalità<br />
che rappresenti una tutela per tutti. A fronte di un qualcosa<br />
che sta cambiando e che inevitabilmente avviene<br />
anche da noi. Tuttavia ,questo non vuol dire che sofferenze<br />
patite a nostra volta siano motivo di ritorsione.<br />
C’è questa tendenza.<br />
Ecco, infatti, che la parola “straniero” entra invece nelle<br />
viscere di tante persone identificandolo come una<br />
mina vagante, un pericolo e basta. E non si ragiona più.<br />
Tutto può essere. A torto o a ragione. Per mentalità di<br />
parte o non. Ma il peccato che non si può perdonare<br />
è quello di soffiare sul fuoco del razzismo, dell’intolleranza<br />
e del rifiuto. Senza trovare soluzioni ragionevoli.<br />
Se non quella di fomentare la cultura delle divisioni.<br />
Se non dell’odio. La storia è come un grande fiume,<br />
dove scorrono le vicende umane e vi confluiscono i rivoli<br />
della “preziosa “ quotidianità anonima del buon<br />
senso e del vivere civile: che mitigano l’arsura delle<br />
ostilità o dell’indifferenza comune. Con esperienze acquisite<br />
da riversare in questo alveo, per una corretta<br />
politica immigratoria, ispirata al rispetto delle diversità<br />
e considerando che Emigrazione, “patrimonio” culturale<br />
e umano, fa inevitabilmente equazione con Immigrazione.<br />
Aspetti fondamentali e paralleli che, con il<br />
tempo e le fusioni, hanno portato nel mondo anche<br />
maturità e arricchimento culturale. Quanto sarà, lo<br />
speriamo profondamente stagliato in un futuro globale,<br />
anche per un tessuto sociale come quello del<br />
nostro paese: vestito di bene e colorato di… arcobaleno.<br />
Per un qualcosa di inestimabile e armonioso e<br />
da consegnare ai nostri nipoti. Per un ambiente vivibile.<br />
Per un Natale non solo segnato da effetti decorativi,<br />
ma anche dai significati universali proposti dalla<br />
Stella e dal Presepio. Per un BUON NATALE a tutto<br />
mondo e di tutto cuore. In tutte le lingue.<br />
4<br />
IndIce<br />
R. Masini<br />
“VIVERE (a) ISTRANA”:<br />
DIALOGANDO E’ POSSIBILE Editoriale<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
pagg. 3-4<br />
Gli auguri del Sindaco pag. 5<br />
C. Pellegatti<br />
Premio Istrana <strong>2007</strong><br />
R. Masini<br />
Giochi in Villa <strong>2007</strong>:<br />
Sala cede il palio ad Istrana<br />
R. Masini<br />
Corali Parrocchiali al Concerto di<br />
Santa Cecilia<br />
pagg. 6-9<br />
pagg. 10-11<br />
pag. 12<br />
Foto Attività Pro Loco pag. 13<br />
R. Masini<br />
Sottopasso di Via Milani: visita al cantiere<br />
R. Masini<br />
“Brulicar di motori”:<br />
1° Raduno Auto-Moto d’Epoca<br />
R. Masini<br />
Papa Benedetto atterra ad Istrana<br />
R. Masini<br />
Festa per Suor Laura<br />
pag. 14<br />
pag. 15<br />
pag. 16<br />
pag. 17<br />
L’affido familiare pag. 18<br />
Programma attività 2008 pagg. 19-22<br />
L’esperienza di C. Bacchion<br />
007: a servizio di Sua Maestà<br />
Dalla Biblioteca di P. Biasin<br />
- Estate in Biblioteca<br />
- Il Bosco delle storie<br />
pag. 23<br />
pagg. 24-25<br />
Liberamente di G. Fuser pag. 26<br />
Dalla Scuola di A. Romanello<br />
Mondi diversi ma…sempre scuola<br />
L. Fighera<br />
La mia passione per i cavalli<br />
pag. 27<br />
pag. 28<br />
Dalle Associazioni Avis pag. 29<br />
R. Masini<br />
Cortometraggio di Grespan premiato a MTV<br />
Progetto e Spazio giovani<br />
- Fiaticorti di S. Grigolin<br />
- Vi aspettiamo allo Spazio Giovani<br />
Appunti di viaggio di Gasparini<br />
La terra degli orsi<br />
Me Ricordo di A. Favaro<br />
El Cutariol<br />
“Istrana tra Storia e Cronaca”: presentazione<br />
del libro di R. Masini<br />
pag. 30<br />
pagg. 31-32<br />
pagg. 33-35<br />
pagg. 36-37<br />
pag. 38
GLI AUGURI deL SIndAcO<br />
Una bella esperienza<br />
Nell’accingermi a scrivere<br />
l’ormai tradizionale<br />
saluto augurale<br />
in occasione delle festività<br />
natalizie desidero innanzitutto<br />
ringraziare la Pro Loco per<br />
avermi concesso questo spazio<br />
all’interno del notiziario.<br />
Spesso, quando mi trovo a riflettere<br />
sulla mia esperienza,<br />
che si avvia alla conclusione,<br />
di Sindaco di Istrana, e a<br />
tracciare inevitabilmente un<br />
bilancio di questi nove anni,<br />
provo ad individuarne l’essenza,<br />
l’elemento comune.<br />
Credo di poter dire che, senza<br />
dubbio, il valore più importante<br />
di questo “spazio di vita” è<br />
la crescita umana scaturita dal<br />
quotidiano incontro con la comunità<br />
alla quale appartengo.<br />
Le cerimonie pubbliche, le feste,<br />
i matrimoni, ma anche la<br />
vita di tutti i giorni, alcune situazioni<br />
difficili, il sorriso ma<br />
anche le tensioni, gli sguardi<br />
preoccupati, le difficoltà: tutto<br />
questo mi ha permesso di allargare<br />
i miei orizzonti di comprensione<br />
rispetto alla vita, di<br />
essere meno “giudicante” e di<br />
comprendere di più.<br />
Ho imparato ad affrontare i<br />
problemi pesandone la complessità<br />
anche se ciò ha significato,<br />
in taluni casi l’impossibilità<br />
di dare risposte immediate,<br />
deludendo forse in parte<br />
le urgenti aspettative di qualche<br />
cittadino.<br />
Stare a stretto contatto con la<br />
gente mi ha permesso di vedere<br />
da vicino anche il fenomeno<br />
dell’immigrazione: i nuovi<br />
immigrati con loro non hanno<br />
portato soltanto lingue diverse<br />
ma abitudini, stili di vita, valori<br />
diversi da conoscere ed integrare<br />
nel tessuto locale.<br />
Ho potuto toccare con mano<br />
il concetto di “mondo globale”<br />
e l’impatto che questa realtà<br />
ha avuto sulla nostra piccola<br />
comunità, dove ormai<br />
le persone di origine non italiana<br />
hanno raggiunto quasi<br />
11% dell’intera popolazione,<br />
in rappresentanza di ben 44<br />
etnie diverse.<br />
Un insieme di “mondi” che<br />
però ad Istrana si sono ben integrati,<br />
grazie soprattutto al<br />
grande spirito di accoglienza<br />
dei cittadini istranesi.<br />
Nella consapevolezza che<br />
stiamo vivendo un periodo<br />
tutt’altro che tranquillo sia sul<br />
fronte interno che internazionale,<br />
che le difficoltà per le famiglie<br />
sono sempre maggiori,<br />
bisogna far rivivere – valorizzandoli<br />
pienamente - lo spirito<br />
di fratellanza e solidarietà<br />
che esistevano forti fino a<br />
qualche decennio fa, quando<br />
i piccoli paesi erano più simili<br />
a “famiglie allargate”: tutti<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 5<br />
i l Si n d a c o<br />
si conoscevano ed il problema<br />
di uno diventava di tutti, così<br />
come la gioia di una famiglia<br />
coinvolgeva l’intera comunità.<br />
Desidero dunque porgere un<br />
sentito e sincero ringraziamento<br />
a tutti gli istranesi per<br />
avermi concesso la grande opportunità<br />
di fare, in qualità di<br />
Sindaco, quest’esperienza prima<br />
di tutto umana, oltre che<br />
politica.<br />
Voglio inoltre sentitamente<br />
ringraziare tutti i miei collaboratori<br />
di Giunta e Consiglio<br />
comunale che con me<br />
hanno condiviso programmi<br />
ed attività.<br />
Un particolare ringraziamento<br />
va anche a tutto il personale<br />
dell’Ente, risorsa preziosa per<br />
far andare avanti una “macchina”<br />
sempre più complessa<br />
e con disponibilità sempre minori.<br />
Grazie infine a tutti voi che in<br />
varie occasioni ho avuto modo<br />
di incontrare in questa splendida<br />
esperienza che mi è stata<br />
concessa.<br />
A nome mio personale e di<br />
tutta l’Amministrazione comunale<br />
vi porgo i migliori Auguri<br />
di Buon Natale e felice<br />
Anno Nuovo.<br />
Il Sindaco<br />
Marco Fighera
P r o l o c o at t i v i t à<br />
IL cOncORSO dI POeSIA “PReMIO ISTRAnA”…<br />
dIVenTA … nAZIOnALe<br />
Sabato 9 giugno nel parco<br />
di Villa Lattes sono stati<br />
consegnati i premi ai vincitori<br />
e ai segnalati del Concorso<br />
di Poesia “ PREMIO ISTRA-<br />
NA” quest’anno alla sua dodicesima<br />
edizione.<br />
Le cerimonia, sobria, ma elegante<br />
nella sua veste e nell’ambiente<br />
del parco, ha visto come<br />
protagonisti due poeti già noti<br />
e affermati in campo nazionale<br />
e internazionale: la poetessa di<br />
Forlì Serena Focaccia vincitrice<br />
per la sessione in Lingua Italiana<br />
con la poesia “Per dire” e il<br />
poeta scrittore Giovanni Trimeri<br />
di Arten con la poesia in Lingua<br />
Veneta “E restà ì Gat”.<br />
Entrambe le liriche,oltre alle altre<br />
premiate, sono state magistralmente<br />
lette dal concittadino<br />
attore Gigi Mardegan.L’attore<br />
ha inoltre proposte alcune altre<br />
poesie di poeti concittadini:<br />
l’avv. Lattes ed il Calzavara.<br />
Nel titolo della nota viene evidenziata<br />
la “dimensione nazionale”<br />
della rassegna organizzata<br />
dalla Pro Loco, attribuzione<br />
più che giustificata se si considera<br />
che le poesie pervenute<br />
alla segreteria della rassegna<br />
sono state oltre ottocento e che<br />
Prospetto poeti e poesie concorrenti<br />
Anno<br />
Poeti<br />
concorrenti<br />
6<br />
la loro provenienza copre praticamente<br />
tutto il territorio nazionale:<br />
dal Trentino alla Sicilia.<br />
Per meglio valutare l’escalation<br />
delle adesioni al Concorso riportiamo<br />
in calce uno specchietto<br />
riassuntivo riferito agli<br />
anni 2002-<strong>2007</strong>.<br />
Il premio, come noto è stato<br />
istituito nel 1982 dalla Pro<br />
Loco e dalla Biblioteca Comunale,<br />
è stato sospeso nel 1988<br />
e rimesso nel calendario delle<br />
manifestazioni della Pro Loco<br />
dal 2002. La manifestazione<br />
ha goduto fin dalla sua origine<br />
del contributo finanziario e del<br />
patrocinio della Amministrazione<br />
Comunale e, nelle due ultime<br />
edizioni, anche del patrocinio<br />
della Provincia di Treviso e<br />
della Regione Veneto che hanno<br />
inserito la manifestazione<br />
nei loro siti web e nei calendari<br />
degli avvenimenti. Da segnalare<br />
anche la valenza delle giurie<br />
che si sono succedute a partire<br />
dalla prima presieduta dal prof.<br />
Aldo Piccoli, all’attuale presieduta<br />
da Paolo Ruffilli, poeta,<br />
giornalista e critico di livello<br />
internazionale, coadiuvato<br />
dalle dottoresse Paola Chiletti e<br />
Maria Grazia Giuffrida. La Pro<br />
Poesie<br />
in Italiano<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
Loco per l’organizzazione della<br />
manifestazione ha messo in<br />
piedi un team di “esperti” che<br />
avvalendosi o della esperienza<br />
acquisita “ sul campo” o delle<br />
specifiche capacità professionali<br />
hanno curato i vari settori<br />
base: la logistica, la segreteria,<br />
il rapporto con gli enti patrocinanti<br />
e gli sponsor, le relazioni<br />
con il mondo dei media in generale.<br />
Lavoro non indifferente,<br />
ma che, come visto, ha dato<br />
ampie soddisfazioni a organizzatori,<br />
patrocinanti e sponsor;<br />
soddisfazione manifestata anche<br />
nell’ intervento del Sindaco<br />
di Istrana Fighera e dall’Assessore<br />
provinciale Favero intervenuto<br />
anche in rappresentanza<br />
del Presidente Muraro.<br />
Il Presidente della Pro Loco<br />
Amadio Favaro, nel suo intervento<br />
di saluto, ha ringraziato<br />
in modo particolare, oltre che i<br />
presenti, i concorrenti e i collaboratori,<br />
i già citati enti patrocinanti<br />
e gli sponsor che hanno<br />
sostenuto economicamente in<br />
varie forme la manifestazione:<br />
La Cassa Rurale ed Artigiana di<br />
Treviso, La Tipografia “Grafica 6”<br />
di Scandolara e il “Centro del<br />
Libro” di Treviso.<br />
Poesie<br />
in Veneto<br />
Regioni<br />
2002 14 - 35 1<br />
2003 22 56 17 1<br />
2004 41 99 31 1<br />
2005 126 284 109 6<br />
<strong>2007</strong> 266 650 132 17
POESIA 1^ cLASSIfIcATA – SESSIONE LINGUA ITALIANA<br />
Per Dire<br />
In bilico sul tuo buio<br />
mi limo le unghie<br />
e ti spero un po’ meno.<br />
Potrei chiamarla attesa<br />
se sapessi darle un tempo<br />
o solo un colore somigliante a luce,<br />
se non mi avvolgesse strette<br />
le ginocchia e mi tenesse qui<br />
a cercare le parole che non sai.<br />
Per dire che vorrei esserti<br />
nuvola sul capo e briciola<br />
sul palmo e piega sul cuore<br />
quando non chiedi più orizzonte<br />
oltre lo tua finestra.<br />
Ma altro non so che sentire<br />
sulle palpebre il freddo azzurro<br />
che segna ogni lasciare.<br />
Serena Focaccia<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 7<br />
P r o l o c o at t i v i t à<br />
Il Sindaco consegna alla sig.ra Focaccia il Trofeo dell’Amministrazione<br />
Comunale<br />
SERENA fOcAccIA<br />
E’ nata e vive a Forlì. Da molti anni collabora come editor<br />
per case editrici di livello nazionale, è ricercatrice in campo<br />
storico-artistico e scrive poesie. I suoi testi sono pubblicati<br />
su varie antologie, tra le più recenti “Il segreto delle fragole<br />
– poetico diario <strong>2007</strong>” e “Stagioni”, entrambe dell’editore<br />
Lieto Colle; con lo stesso editore è in uscita la sua prima<br />
silloge, “La pazienza degli oggetti”. Ha vinto vari premi letterari<br />
nazionali, i principali: “Elena Violani Landi – Centro<br />
di Poesia Contemporanea, Università di Bologna”, “Dare<br />
vita agli anni – Forlì”, “Gruppo Letterario Acarya – Como”,<br />
“Città di Forlì – Premio Eterni per la poesia inedita”, “Città<br />
di Castorano”, e la sera precedente la consegna del Premio<br />
Istrana, ha ritirato a Roma il 1° premio del Concorso internazionale<br />
“Mario Luzi”.
P r o l o c o at t i v i t à<br />
POESIA 1^ cLASSIfIcATA – SESSIONE LINGUA VENETA<br />
8<br />
È restà i Gat<br />
E’ restà i gat<br />
co i oci che sintila<br />
a girar de not par ‘ste strade<br />
‘n poc par paura, ‘n poc par strachezha<br />
l’ è ‘l viver che se scurta<br />
che se ferma drio la porta<br />
o davanti a la finestra falsa<br />
del computer, de la television<br />
che se perde ne le parolete cee<br />
del telefonino Cossì<br />
l’è deventà distante<br />
anca el pì visin.<br />
Co l scur, in giro, solche qualche gat<br />
e ogni tant ghe n’è uno<br />
che no torna a casa.<br />
Giovanni Trimeri<br />
(Sono rimasti i gatti/con gli occhi che scintillano/ a girare di notte per queste strade/ un poco per paura, un poco per stanchezza/<br />
è il vivere che si accorcia/ che si ferma dietro alla porta/ o davanti alla finestra falsa/ del computer, della televisione/ che si perde<br />
nelle parole piccole piccole/del telefonino. Così/ è diventato distante/ anche il più vicino/ Con il buio, in giro, solo qualche gatto/<br />
e ogni tanto c’è n’è uno/ che non torna a casa.<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
Il Vincitore viene premiato dal Presidente<br />
Favaro Amadio.<br />
GIOVANNI TRImERI scrive principalmente<br />
poesie e brevi storie. Ha pubblicato alcuni<br />
volumi e una ventina di plaquette, la<br />
maggior parte con opere d’arte originali e<br />
a tiratura limitata. Compone testi per teatro<br />
di figura, rappresentati in Italia e all’estero.<br />
Si interessa di arte contemporanea ed<br />
in particolare di scrittura verbo visiva. Ha<br />
partecipato ad esposizioni collettive in Italia,<br />
Germania, Svizzera e Stati Uniti. Dal<br />
1983 al 1993 è stato redattore di Abiti-<br />
Lavoro, quaderni di scrittura operaia. Suoi<br />
lavori sono presenti in numerose antologie<br />
e riviste italiane e straniere.
Il “tavolo” Veduta d’insieme<br />
Patrizia Rossi e il sig. Favaro<br />
Presidente Pro Loco<br />
Il Sindaco, la Giuria e il Gruppo di lavoro<br />
P r o l o c o at t i v i t à<br />
LA GIURIA hA InOLTRe ASSeGnATO I SeGUenTI PReMI:<br />
Lingua itaLiana:<br />
2° premio a anna BuSEttO di Vicenza<br />
3° Premio a PatRiZia ROSSi di Treviso<br />
Lingua VEnEta:<br />
2° premio a guiDO DE CaRLO di Cordignano<br />
3° Premio a giOVanni BEnagLiO di S. Giovanni Lupatoto<br />
Anna Busetto e il sig. Reginato<br />
Presidente la Cassa R. e A. di Treviso<br />
Guido De Carlo e la sig.ra Pizziolo<br />
Contitolare “Grafica 6” di Scandolara
P r o l o c o at t i v i t à<br />
con posto d’onore in chiesa<br />
PALIO cOMUnALe: SALA cede LO SceTTRO Ad ISTRAnA<br />
Fra le iniziative messe<br />
in cantiere dalla “Pro”<br />
quella che riportiamo a<br />
seguito detiene decisamente la<br />
palma della simpatia e registra<br />
il maggior coinvolgimento<br />
popolare. Ecco il riscontro.<br />
Nel 2006 è stato istituito il<br />
Palio del Comune di Istrana,<br />
con tanto di simbolico drappo<br />
(un assemblaggio<br />
artistico di edifici<br />
simbolici locali<br />
realizzato dal pittore<br />
Walter Marin)<br />
dovutamente illustrato<br />
negli ambiti<br />
gremitissimi e<br />
solenni della Sala<br />
Consiliare di Cà<br />
Celsi. Proprio<br />
come si conviene.<br />
E come avviene<br />
con il ben più<br />
blasonato (per<br />
ora!?!) Palio di<br />
Siena. L’edizione<br />
di debutto è stata<br />
aggiudicata al<br />
Sala che ha fatto<br />
un sol boccone<br />
delle concorrenti.<br />
La seconda edizione, invece,<br />
(quella targata <strong>2007</strong>) è stata<br />
appannaggio della compagine<br />
di Istrana: a sorpresa e<br />
strappando lo scettro a Sala,<br />
con il prestigioso gonfalone<br />
orgogliosamente esposto per<br />
un anno nel sussiego di questa<br />
chiesa parrocchiale che è stato<br />
10<br />
immediatamente trasferito in<br />
un analogo posto d’onore<br />
della consorella chiesa di<br />
Istrana e con tanto di plauso e<br />
“presentazione”, durante tutte<br />
le messe domenicali, da parte<br />
del parroco don Siro Zorzi .<br />
E’ da tenere conto che la<br />
manifestazione è nata sulla<br />
scia dei lanciatissimi “Giochi<br />
La squadra vincitrice<br />
in Villa“ che ha preso in<br />
eredità dopo 11 tornate<br />
di successo, vinte per ben<br />
quattro volte dalla agguerrita<br />
frazione di Sala che, stavolta,<br />
ha dovuto accontentarsi della<br />
seconda piazza. Seguono<br />
nella graduatoria: Pezzan,<br />
(che tallona la rivalissima Sala<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
con 3 vittorie nei “Giochi”)<br />
Villanova e Ospedaletto. La<br />
“singolar tenzone” si è svolta<br />
sotto l’egida della Pro Loco<br />
negli accoglienti spazi del<br />
parco di Villa Lattes, presi<br />
pacificamente d’assalto dagli<br />
scatenati concorrenti (25 per<br />
ogni squadra) e dalla folla<br />
di incontenibili fans delle<br />
rispettive fazioni.<br />
I giochi, disputati<br />
a livello di<br />
maschi e femmine,<br />
ragazzini delle<br />
elementari, medie<br />
e adulti sono stati<br />
i seguenti: corsa<br />
nei sacchi, gara<br />
acchiappamela,<br />
tiro con l’arco,<br />
taglio del tronco,<br />
gioco dell’anguria,<br />
gioco con l’acqua,<br />
lancio palloncini<br />
e tiro al birillo<br />
(quest’ultimo, una<br />
similitudine dell’<br />
antica “borea”).<br />
Ad infoltire le<br />
fila, assieme a<br />
veri e propri<br />
“campioncini” c’erano anche<br />
fior di Amministratori comunali<br />
che in molti casi<br />
figuravano esserne i capofila.<br />
Da registrare il “tradimento”<br />
del sindaco Marco Fighera<br />
che benché orgogliosamente<br />
di Sala ha giocato per i colori<br />
del capoluogo sbaragliando il
campo nella “borea”, avvantaggiato<br />
dal fatto di aver usufruito<br />
in gioventù di questa esperienza<br />
in quanto proveniente da una<br />
famiglia di “osti” attrezzata<br />
di questo …dispositivo. Si<br />
ISTRANA<br />
OSPEDALETTO<br />
I giochi a squadre con l’acqua<br />
è inteso ripercorrere il senso<br />
scanzonato delle aspre contese<br />
paesane, quando le rivalità<br />
erano accese, ma sempre<br />
conciliabili. Le premiazioni<br />
sono avvenute per mano di<br />
PEZZAN<br />
Il gioco dell’Acchiappamela “le MISS”<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 11<br />
P r o l o c o at t i v i t à<br />
Amadio Favaro, il presidente<br />
della Pro Loco, l’associazione<br />
che ha organizzato e gestito<br />
egregiamente tutto l’impianto.<br />
VILLANOVA<br />
SALA<br />
R.M.
P r o l o c o at t i v i t à<br />
Per la prima volta nel territorio: cORI PARROcchIALI<br />
del cOMUne in cOnceRTO ad ISTRAnA<br />
Da una brillante idea di<br />
Enzo Fiorin, Vice-Sindaco,<br />
immediatamente<br />
raccolta e lanciata dal presidente<br />
della Pro Loco Amadio Favaro<br />
e con l’entusiastica ospitalità<br />
dell’arciprete di Istrana (e parroco<br />
di Villanova) don Siro Zorzi,<br />
si è svolta la prima edizione del<br />
Concerto di Santa Cecilia.<br />
Chiesa del capoluogo trabocchevole<br />
per una manifestazione<br />
che per essere al debutto<br />
è andata oltre ogni più rosea<br />
aspettativa, chiamando a raccolta<br />
i cinque complessi canori<br />
parrocchiali e registrando un<br />
grande successo di pubblico e<br />
di qualità. Dimostrando anche<br />
di come il fascino del bel canto<br />
12<br />
abbia ancora la forza di unire<br />
nella letizia le falangi di tutto<br />
un comune.<br />
A “scendere in campo“ sono<br />
stati i cori parrocchiali di Ospedaletto<br />
del maestro Luigi Cendron,<br />
“San Giovanni Bosco” di<br />
Pezzan dei maestri Manuele<br />
Pestrin e Giuliano Pretotto, le<br />
Giovani Chitarre “S. Francesco”<br />
pure di Pezzan del maestro<br />
Vito Tricarico, “San Giacomo”<br />
di Sala del maestro Francesco<br />
Pizzolato con direttore Diana<br />
Storgato e di Villanova, diretto<br />
dal Maestro Eugenio Daniél.<br />
Pur giocando in casa, l’unica a<br />
non essere in grado di presentare<br />
alcuna compagine è stato<br />
Istrana capoluogo che, dopo i<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
fasti anni ottanta-novanta della<br />
“Corale di Istrana“ fondata dal<br />
binomio Colusso-Pellegatti e<br />
con fama da esibizioni anche<br />
all’estero, ha chiuso i battenti<br />
senza più riproporre una alternativa.<br />
Una sorta di “e le stelle<br />
stanno guardare” che ha suscitato<br />
cocenti nostalgie e anche<br />
salutevoli propositi di rinascita.<br />
Canto a cori uniti<br />
Orgoglio per l’iniziativa è stata<br />
espressa nei saluti del sindaco<br />
Marco Fighera (il patrocinio<br />
era del Comune) e del parroco<br />
di Sala don Riaudo Paronetto,<br />
i fili di una conduzione garbata<br />
e scorrevole sono stati tirati<br />
dall’impeccabile Maria Grazia<br />
Gasparini.<br />
R.M.<br />
La Corale di Istrana a Liegi nel 1984” Uno dei cori partecipanti (parrocchiale di Villanova)
Gita a Trento Luglio <strong>2007</strong><br />
Biciclettata Luglio <strong>2007</strong><br />
Biciclettata Luglio <strong>2007</strong><br />
FOTOATTIVITà PRO LOcO<br />
F o t o at t i v i t à Pr o l o c o<br />
Mostra 25° Pro Loco in occasione Festa Rose - Maggio <strong>2007</strong><br />
Concerti in Villa Lattes Luglio <strong>2007</strong>
a v v E n i m E n t i<br />
In PRIMAVeRA IL PRIMO SOTTOPASSO<br />
Entro il 2009 si potrebbe dire<br />
addio alla totalità dei vecchi<br />
passaggi a livello, che<br />
creano tanti disagi tagliando nettamente<br />
in due le vie di comunicazione<br />
e gli stessi agglomerati<br />
urbani. Un segnale forte in tal<br />
senso lo si è avuto nella mattinata<br />
del 17 novembre scorso, con<br />
la confluenza di visitatori, autorità<br />
e cittadini (molti), presso il<br />
cantiere di Via Milani per verificare<br />
di persona l’andamento dei<br />
lavori del sottopasso ferroviario.<br />
Si tratta del primo di tre interventi,<br />
con lavori che hanno preso<br />
inizio il luglio scorso e di cui si<br />
prevede la ultimazione entro la<br />
prossima primavera. Un colpo<br />
d’occhio che dà subito il senso<br />
della imponenza di una escavazione<br />
che congiungerà Via<br />
Milani a Via Morgana (dietro al<br />
cimitero) attraverso adeguato sottopasso<br />
veicolare. Seguirà quello<br />
ciclo-pedonale in asse con l’attuale<br />
passaggio a livello della<br />
chiesa ed un sottopasso<br />
veicolare che collegherà<br />
Via Lazzaretto con Via<br />
dei Fiori; quest’ultimo<br />
costituirà importante<br />
anello di congiunzione<br />
con la futura “circonvallazione<br />
di Istrana”<br />
che partendo da “Case<br />
Bianche” aggirerà l’abitato<br />
del paese dal lato<br />
nord-ovest arrivando in<br />
località San Gottardo<br />
di Padernello di Paese<br />
e collegherà la S.R. 53<br />
alla S.P, 68; la ultimazione dei<br />
lavori è programmata entro il<br />
2008. Questa prima fase prevede<br />
la spesa di 6.300.000 euro. Scoperta<br />
come finanziamento (altri 5<br />
14<br />
milioni di euro)<br />
sarebbe, invece,<br />
la seconda<br />
fase, quella<br />
che prevede<br />
l’intervento su<br />
Via Fabio Filzi,<br />
forse il più<br />
impegnativo in<br />
quanto registra<br />
una viabilità<br />
di ben 10.000<br />
veicoli al giorno<br />
su ben 100 treni di transitabilità<br />
quotidiana: questo sottopasso<br />
verrebbe costruito sulla sede<br />
dell’attuale passaggio a livello,<br />
con facoltà veicolare e ciclabile.<br />
La perplessità sull’immediatezza<br />
realizzativa di questa opera era<br />
derivata dal problema di mancanza<br />
attuale di fondi, ma nell’incontro<br />
preliminare avuto in municipio<br />
con l’assessore Regionale<br />
alla mobilità Renato Chisso è stato<br />
assicurato lo stanziamento del<br />
50% della spesa da mettere in<br />
Visita al cantiere di via Milani<br />
bilancio 2009, con “salti si gioia”<br />
dell’assessore Nicola Filippetto.<br />
Questo progetto globale<br />
ha visto l’azione sinergica di più<br />
Enti: Regione Veneto, Provincia<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
di Treviso, Rete Ferrovia Italiana<br />
e Amministrazione comunale di<br />
Istrana, presenti rispettivamente<br />
con l’Assessore Chisso, il Presidente<br />
della Provincia Leonardo<br />
Muraro, Nicola Tosto Responsabile<br />
nazionale per la soppressione<br />
dei passaggi a livello (3000),<br />
Gennaro Della Rosa del Progetto<br />
area Nord-Est delle ferrovie<br />
e la Giunta comunale di Istrana<br />
capeggiata dal Sindaco Marco<br />
Fighera e dal Vice Enzo Fiorin,<br />
curatore del progetto.<br />
Gli interventi di circostanza<br />
(garbatamente<br />
guidati da Maria Grazia<br />
Gasparini) hanno permesso<br />
di cogliere gli<br />
aspetti di questo progetto<br />
e hanno espresso<br />
riferimenti di elogio nei<br />
confronti dell’Amministrazione<br />
locale “che<br />
ha investito il proprio<br />
prestigio personale per<br />
venire a capo di così<br />
importanti investimenti<br />
realizzativi”, dal canto loro, Sindaco<br />
e Vice, hanno dato atto al<br />
grande apporto avuto soprattutto<br />
dalla Regione.<br />
R. M.
Brulicar di moto e vetture<br />
storiche e d’epoca ad<br />
Istrana ha visto una piazza<br />
Franceschetti pullulare di “pezzi”<br />
rari e variegati fino a diventare<br />
stracolma all’inverosimile,<br />
tanto che si sono dovute<br />
sospendere le iscrizioni<br />
per mancanza di spazio.<br />
Una prima edizione del<br />
raduno che è riuscita<br />
veramente con il botto<br />
e che ha visto il riuscito<br />
sposalizio fra due e<br />
quattro ruote, per lo più<br />
con sfoggio spettacolare<br />
dell’estro e della meccanica<br />
pura d’altri tempi.<br />
Ma di cui, malgrado il<br />
sopravvento tecnologico<br />
dei bolidi moderni, è<br />
rimasto il fascino di un<br />
ricordo che è quello di<br />
un ingegno sorprendente<br />
che è stato “ avventura”<br />
talvolta artigianale, ma<br />
certamente trampolino<br />
di lancio per tutti i progressi<br />
successivi. Il saluto<br />
del sindaco Fighera ha<br />
inaugurato la giornata,<br />
con premiazione a Renato Pavanello<br />
quale organizzatore in primis<br />
e riconoscimento all’apporto<br />
della Pro Loco. Prima di essere<br />
anch’egli “della partita“ in sella<br />
alla sua Kavasaki il parroco don<br />
Siro Zorzi ha “benedetto” l’iniziativa<br />
con l’auspicio alla prudenza<br />
nel pensiero a “quel Compagno<br />
di viaggio Invisibile, davanti o<br />
dietro, che è sempre assieme a<br />
tutti noi”. Dalla marea di mezzi<br />
allineati tra la folla appiccicata a<br />
curiosare, abbiamo scorto molte<br />
moto di marca esotica soffermandoci<br />
sulle “nostrane” Guzzi e Gilera,<br />
dei mitici Omobono Tenni<br />
(trevigiano) e Nello Pagani, con<br />
le marce a mano incastrate alla<br />
destra nel serbatoio. Tra le auto<br />
hanno sbalordito le Topolino e<br />
la Balilla d’ante guerra, poi una<br />
Peugeot Gran Prix da corsa del<br />
1928 e una Doge (la marca dei<br />
camion dell’esercito americano)<br />
sgargiante di lusso al pari di una<br />
Cadillac Eldorado di hollywoodiana<br />
memoria. Le provenienze<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 15<br />
a v v E n i m E n t i<br />
500 i partecipanti<br />
ROMBO dI MOTORI AL 1° AUTO-MOTO RAdUnO<br />
erano soprattutto dalla provincia<br />
di Treviso, ma abbiamo notate<br />
anche targhe dalla Lombardia e<br />
dal Piemonte. Ha dell’incredibile<br />
del come possano esistere tanti<br />
moto-automezzi gelosamente riposti<br />
nei garage di molte<br />
nostre case , diventando<br />
inconsapevolmente scrigni<br />
museali di altrettanti<br />
pezzi di storia della motorizzazione<br />
italiana e<br />
non solo.<br />
Sorprendentemente non<br />
pochi, quindi, gli accorti<br />
amatori che hanno capito<br />
l’importanza e la “potenza”<br />
di questi veicoli<br />
motorizzati e ne hanno<br />
conservato le vestigia,<br />
destando nelle occasioni<br />
come queste la curiosità<br />
e l’ammirazione di appassionati<br />
e non.<br />
Sta di fatto che in questa<br />
singolare giornata<br />
Istrana e non solo è stata<br />
percorsa da un serpentone<br />
infinito e colorato<br />
di questo mezzi lustrati<br />
a nuovo, che hanno attraversato<br />
in “giro turistico” le<br />
frazioni, per inoltrarsi poi negli<br />
ospitali ambiti dell’aeroporto<br />
militare (ancora una volta “porte<br />
aperte”) con visita alla base e<br />
conclusione in gloria presso la<br />
tensostruttura della sagra di Istrana<br />
dove sono stati ulteriormente<br />
celebrati i riti dell’amicizia e della<br />
comune passione.<br />
R. M.<br />
2° AUTO MOTO AVIO RAdUnO neL 2008<br />
L’appuntamento con la SecOndA edIZIOne del Raduno Regionale – che sarà arricchita dall’esposizione di<br />
aerei d’epoca - è per il 15 giugno 2008 in Piazza Franceschetti.
a v v E n i m E n t i<br />
Anche Benedetto XVI ha messo piede tra noi<br />
ISTRAnA TeRRA dI “TRAnSITI” POnTIFIcI<br />
Nei giorni scorsi , con il<br />
passaggio del Papa in<br />
aeroporto, Istrana ha<br />
vissuto un’emozione ma anche<br />
registrato un fatto storico.<br />
“Guten Tag, Papa”. sono state<br />
queste le primissime parole di<br />
saluto pronunciate da Lodovico<br />
Biavati, 8 anni, figlio del<br />
comandante dell’aeroporto col.<br />
Alberto, accompagnato dalla<br />
mamma di lingua tedesca e<br />
porgendo una composizione di<br />
fiori immancabilmente gialli e<br />
bianchi.<br />
Un gesto semplice intriso di<br />
tenerezza, in un contesto di<br />
intense fibrillazioni emotive. Il<br />
Papa. Una figura ieratica , quasi<br />
inghiottita da uno stuolo di autorità,<br />
ma che lui sopravanzava<br />
con passo morbido verso la fila<br />
di trepida folla che si era composta<br />
ai bordi<br />
della pista.<br />
L’aerbus 319 è<br />
atterrato come<br />
una rondine in<br />
perfetto orario,l’elicottero<br />
SH 30D è<br />
ripartito dopo<br />
25 minuti. Un<br />
niente di tempo,<br />
ma un tantocommozioni<br />
e braccia<br />
vicendevolmente<br />
tese in<br />
un reciproco<br />
anelito di comunicare. Gli onori<br />
di casa sono stati tributati dal<br />
comandante l’aeroporto, ma un<br />
ruolo di protagonisti “ospitanti”<br />
locali lo hanno avuto anche il<br />
16<br />
sindaco Marco Fighera e il parroco<br />
don Siro Zorzi. Il primo<br />
ci ha detto che vorrebbe “che<br />
questa venuta del Papa fosse<br />
una benedizione per il nostro<br />
territorio”, il secondo ha manifestato<br />
una “grande gioia che<br />
estendo alla parrocchia, perché<br />
tutto ciò è molto bello e sentito,<br />
è una ventata di spiritualità portata<br />
da una figura massima …”<br />
Papa Ratzinger è la prima volta<br />
che poggia il suo augusto piede<br />
in suolo istranese, ma si tratta di<br />
una scena che si è ripetuta per<br />
ben sei volte con Papa Woytila,<br />
a partire da una storica mattina<br />
del giugno 1985 e fino al 1998.<br />
Ogni volta come passaggio frettoloso<br />
da un mezzo all’altro,<br />
ma sempre in un’atmosfera da<br />
avvenimento eccezionale e di<br />
fortissima presa popolare.<br />
Ma, Istrana, probabilmente, era<br />
destinata già nel tempo ad essere<br />
terra di “transiti” pontifici<br />
in quanto depositaria anche<br />
di un altro illustre precedente.<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
Si trattava di Pio VI, al secolo<br />
Giovanni Braschi di Cesena,<br />
regnante al soglio pontificio dal<br />
1775 al 1799 e si ritiene che<br />
possa aver pernottato ad Istrana<br />
durante un suo viaggio (che<br />
durò dal febbraio al giugno del<br />
1783) effettuato allo scopo di<br />
dissuadere l’allora imperatore<br />
Giuseppe II d’Austria, detto<br />
“il sacrestano”, dall’emettere<br />
leggi ritenute di esclusiva pertinenza<br />
ecclesiastica. Si pensa<br />
possa essere stata la canonica<br />
di Istrana il “posto ristoro” di<br />
riferimento questo Papa (anche<br />
se il Marchesan nel suo “Il<br />
celebre passaggio per Treviso<br />
del Pontefice Pio VI” edito nel<br />
1914, non specifica) in quanto<br />
è ciò che viene lasciato intendere<br />
da alcuni appunti lasciati<br />
scritti dall’allora parroco<br />
di Istrana Girolamo<br />
Zani.<br />
Altra ipotesi<br />
può essere di<br />
“dimora passeggera”<br />
può<br />
essere quella<br />
della Villa<br />
che il vescovoGiustiniani<br />
possedeva<br />
a Pezzan e che<br />
c e r t a m e n t e<br />
sarebbe stata<br />
molto più accogliente.<br />
Ma<br />
si sa di quanto<br />
la riservatezza e l’incognito<br />
fossero i fattori dominanti che<br />
circondavano i movimenti degli<br />
alti personaggi. Figurarsi i Papi.<br />
R. M.
Laura Vedelago, 27 anni,<br />
di Istrana, si è fatta<br />
suora. La professione<br />
religiosa è avvenuta in tempi<br />
ravvicinati di giorni e cadenzati<br />
da tre momenti distinti<br />
per importanza, ma intensamente<br />
partecipati: la veglia di<br />
preghiera tenuta in parrocchia<br />
con la presenza della imminente<br />
professa, il rito della<br />
professione vera e propria<br />
che si è svolta durante una<br />
solenne celebrazione liturgica<br />
in Duomo a Castelfranco<br />
per mano del vescovo mons.<br />
Mazzoccato, quindi ingresso<br />
e accoglienza in paese nella<br />
domenica sucessiva. Era accompagnata<br />
da altre quattro<br />
consorelle altrettanto giovani<br />
e neo-professe, “votate” e<br />
anch’esse entrate a<br />
far parte di un ordine<br />
relativamente nuovo,<br />
nato nel 1973, definitivamente<br />
riconosciuto<br />
nel 2000 e di impostazione<br />
moderna: le Discepole<br />
del Vangelo.<br />
Di “Evviva” con questa<br />
dedica ne era tappezzata<br />
la strada che<br />
dall’abitazione della<br />
festeggiata portava alla chiesa<br />
parrocchiale attraverso la “ via<br />
de messa”, a sua volta inondata<br />
da uno spettacolare reticolo<br />
di bandierine e soprattutto, da<br />
un tripudio di popolo. Erano<br />
ben 40 anni che ciò non accadeva<br />
più, e cioè da quando si<br />
fecero suore come missionarie<br />
della Consolata suor Regina<br />
Pozzebon (nel 1997) e suor<br />
Anna Bacchion (1966) .<br />
C’è l’impressione che ad Istrana<br />
stia accadendo qualcosa di<br />
nuovo: l’anno scorso un novello<br />
levita (don Michele Pestrin)<br />
dopo 18 anni di deserto<br />
vocazionale. Ora la suorina.<br />
Che a sua volta, ha intrapreso<br />
una strada coraggiosa che è<br />
scelta di vita e spiritualità di<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 17<br />
a v v E n i m E n t i<br />
Un avvenimento che non accadeva da 40 anni - GRAnde<br />
FeSTA per la PROFeSSIOne ReLIGIOSA a SUOR LAURA<br />
intenti, supportata da ideali<br />
concreti e andando controcorrente<br />
ad una mentalità diffusa<br />
ispirata alla mediocrità<br />
del consumismo.<br />
Ed è stata una scossa elettrica.<br />
Perché l’avvenimento<br />
ha mobilitato vari strati del<br />
paese ed è stato contornato<br />
da un clima straordinario di<br />
larga e affettuosa partecipazione<br />
popolare. Moltitudine<br />
alla celebrazione religiosa<br />
presieduta dal parroco don<br />
Siro Zorzi che all’omelia ha<br />
pronunciato sentite parole di<br />
circostanza, con scroscianti e<br />
toccanti applausi che hanno<br />
accompagnato questo e altri<br />
momenti forti della giornata.<br />
Con nella neo-suora, rilevati<br />
i tratti di una grande spontaneità<br />
e serenità.<br />
La scelta religiosa da parte di<br />
suor Laura è avvenuta con<br />
grande consapevolezza, dopo<br />
aver conseguito il diploma di<br />
maturità con il massimo dei<br />
voti, aver frequentato la scuola<br />
di musica fino al conservatorio<br />
e aver conseguito la laurea<br />
breve di infermiera.<br />
R.M.
d a l l E aS S o c i a z i o n i<br />
AFFIdO FAMILIARe:<br />
Anche IL TUO APPORTO e’ PReZIOSO<br />
L’affidamento familiare di minori di età è<br />
una forma di solidarietà sociale che si<br />
concretizza in un progetto di accoglienza<br />
con il quale una famiglia si apre con calore<br />
umano, disponibilità e comprensione, per<br />
dare appoggio e sostegno ad un altro nucleo<br />
familiare che si trovi ad affrontare situazioni<br />
particolarmente difficili e in condizioni di solitudine,<br />
destinate a risolversi.<br />
A riguardo la Regione Veneto ha promosso un<br />
progetto di sostegno alla genitorialità sociale<br />
che prevede diversi interventi per lo sviluppo<br />
dell’affidamento familiare nelle sue varie<br />
forme.<br />
L’aFFiDO È COME L’aDOZiOnE?<br />
No. La famiglia affidataria non si sostituisce ai<br />
genitori, ma li affianca con l’intermediazione<br />
dei Servizi Sociali nella realizzazione di un<br />
progetto educativo a favore dei figli. L’intervento<br />
ha lo scopo di ricostruire le condizioni<br />
affettive e materiali affinché la famiglia naturale<br />
possa riaccogliere il proprio figlio.<br />
QuantO DuRa un aFFiDO?<br />
L’affido è temporaneo. Si distinguono l’affido<br />
diurno o parziale quando è limitato ad alcune<br />
ore della giornata, e l’affido residenziale<br />
quando il minore soggiorna presso la famiglia<br />
affidataria rientrando comunque nella propria<br />
in giorni concordati.<br />
CHi PuÒ DEDiCaRSi aLL’aFFiDO?<br />
Possono rendersi disponibili ad accogliere il<br />
bambino/bambina nella loro casa coppie sposate<br />
o conviventi, con o senza figli e singole<br />
persone. Non sono fissati particolari vincoli di<br />
18<br />
differenza di età tra affidatari e minore affidato.<br />
Anche le famiglie immigrate possono proporsi<br />
come famiglie affidatarie di bambini della<br />
stessa cultura.<br />
QuaLi SOStEgni PER La FaMigLia<br />
aFFiDataRia?<br />
La famiglia affidataria non è lasciata sola: è previsto<br />
un percorso di preparazione per affrontare<br />
la nuova esperienza e per tutta la sua durata<br />
vengono attuati interventi specifici di sostegno<br />
e accompagnamento da parte del Centro per<br />
l’Affido e la Solidarietà Familiare, del progetto<br />
“Veneto Affido” sempre in accordo con i Servizi<br />
Sociali responsabili del progetto di affido.<br />
Esiste inoltre la possibilità di incontro con<br />
gruppi di altre famiglie, ove presenti, per avere<br />
un confronto sulle rispettive esperienze. L’<br />
azienda ULSS 9 offre alla famiglia affidataria<br />
una copertura assicurativa e un contributo economico,<br />
di entità variabile a seconda della tipologia<br />
di affido.<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
AULSS N. 9 VENETO AFFIDO<br />
VOLEtE SaPERnE Di Più?<br />
Potete contattare il Centro per l’Affido e la<br />
Solidarietà Familiare ai seguenti numeri:<br />
0422-410554 410567, oppure l’Assistente<br />
Sociale del vostro Comune.
c a l E n d a r i o 2008 d E l l E in i z i a t i v E<br />
ATTIVITà PReVISTA dAI VARI GRUPPI/ASSOcIAZIOnI<br />
dI ISTRAnA PeR L’AnnO 2008<br />
MESE giORnO attiVita’ gRuPPO/aSSOCiaZiOnE<br />
GENNAIO 05 Befana a Istrana NOI Istrana<br />
06 Befana a Villanova NOI Villanova<br />
06 Befana a Ospedaletto NOI Ospedaletto<br />
06 Befana a Sala NOI Sala<br />
FEBBRAIO 02 Sfilata carri allegorici NOI Villanova + Scuola Materna<br />
02 Festa S. Patrono NOI Ospedaletto<br />
03 Pranzo comunitario per S. Giovanni Bosco NOI Pezzan<br />
03 Apertura attività soci Team cross Tre Forni<br />
03 Carnevale in piazza NOI Ospedaletto + parrocchia<br />
03 Gita sulla neve NOI Istrana<br />
10 Assemblea annuale soci AVIS<br />
17 Festa di Carnevale NOI Istrana<br />
24 Giornata ecologia - raccolta rifiuti nelle campagne Ass. Cacciatori Veneti<br />
MARZO 01 Festa “Batar Marso” Gruppo Alpini<br />
02 Prelievo sangue AVIS<br />
08 Festa della donna NOI Sala<br />
09 Festa della donna NOI Ospedaletto<br />
11 - 30 Torneo calcio delle contrade NOI Pezzan<br />
15 - 22 Settimana della lettura Biblioteca comunale<br />
Da definire Tornei zonali NOI Istrana<br />
APRILE 05 Fiaccolata Gruppo Alpini<br />
06 Festa della torta NOI Ospedaletto<br />
13 20°anniversario costituzione nucleo Istrana Ass. Arma Aeronautica<br />
13 Medio fondo triveneto Ass. ciclisti S. Giacomo<br />
Da definire Festa parrocchiale dell’anziano NOI Ospedaletto<br />
20 Festa comunale dell’anziano Pro Loco<br />
25 Gita primaverile (da definire) NOI Istrana<br />
25 (forse) Pranzo sociale Gruppo Alpini<br />
27 Biciclettata Pro Loco<br />
MAGGIO Maggio Corso di computer Biblioteca comunale<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 19
c a l E n d a r i o 2008 d E l l E in i z i a t i v E<br />
1-4 Gita primaverile (Praga) Pro Loco<br />
9-11 Adunata nazionale Alpini a Bassano Gruppo Alpini<br />
11 Auto tuning NOI Pezzan<br />
11 Festa delle Rose Comitato Organizzatore<br />
13 Pellegrinaggio mariano NOI Istrana<br />
17 Festa di S. Giovanni Nepumoceno NOI Villanova<br />
17 Istrana in Musica Scuola Musicale Istrana<br />
18 Festa sociale Avis Ospedaletto AVIS<br />
Da definire Passeggiata ecologica Pro Loco<br />
24 Festa chiusura attività parrocchiali NOI Villanova<br />
24 Istrana in Musica Scuola Musicale Istrana<br />
24-25 Raduno nazionale Arma Carabinieri a Latina Ass. Carabinieri<br />
24-25 Corsa nazionale ciclismo femminile Ass. ciclisti S. Giacomo<br />
25 Porte aperte in palestra ad Istrana Polisportiva Istrana<br />
30 mag.-15 giu. Torneo calcio a sette intercomunale NOI Pezzan<br />
31 Istrana in Musica Scuola Musicale Istrana<br />
GIUGNO Giugno Estate in Biblioteca Biblioteca comunale<br />
01 Prelievo sangue AVIS<br />
01 Torneo calcio giovanile “Memorial Maestro Bonetti” Calcio Istrana<br />
1-24 Torneo di calcetto per classi NOI Istrana<br />
Da definire Gita sociale Gruppo Alpini<br />
05 194° anniv. fondazione Arma Carabinieri a Treviso Ass. Carabinieri in congedo<br />
Da definire Escursione in montagna Pro Loco<br />
Da definire Pennino d’oro Pro Loco<br />
07 Istrana in Musica Scuola Musicale Istrana<br />
7-8 Festa dei “cavai” – Madonna dell’Albera NOI Villanova<br />
08 Saggi attività sportive palestra Istrana Polisportiva Istrana<br />
12 - 24 Sagra S. Giovanni Istrana NOI Istrana<br />
15 Festa Santo Patrono NOI Pezzan<br />
15 Esibizione dimostrativa Team Cross Tre Forni<br />
15-28 Campo scuola (classi 1995-2001) Calcio Istrana<br />
15 2° Raduno regionale auto e moto d’epoca Amici auto moto avio + NOI Istrana<br />
15 giu.-15 lug. Camp pallavolo Polisportiva Istrana<br />
23 giu.-13 lug. Grest NOI Pezzan<br />
20<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong>
Ecco cosa ci ha detto, a caldo<br />
c a l E n d a r i o 2008 d E l l E in i z i a t i v E<br />
28 giu.-6 lug. Torneo giovanile di calcio Calcio Istrana<br />
LUGLIO Luglio Estate in Biblioteca Biblioteca comunale<br />
Tutto il mese Grest NOI Istrana<br />
Da definire Torneo di pallavolo AVIS<br />
05 Gita a Gardaland o Mirabiliandia NOI Istrana<br />
05-12-19-26 Teatro in Villa Biblioteca comunale<br />
6-26 Grest NOI Ospedaletto<br />
11 Concerto gruppi giovanili in Villa Lattes Pro Loco<br />
13 Giochi in Villa Pro Loco<br />
18 Concerto gruppi giovanili in Villa Lattes Pro Loco<br />
26 Pranzo comunitario Sala e Pezzan NOI Sala<br />
26 Gita a Gardaland per conclusione Grest NOI Ospedaletto<br />
27 Gita sociale NOI Pezzan<br />
AGOSTO Da definire Gita sociale in Polonia Gruppo Alpini<br />
Da definire Escursione in montagna Pro Loco<br />
8-17 Festa dell’Assunta NOI Villanova<br />
Ferragosto Opera all’Arena di Verona Biblioteca comunale<br />
17 Fiera degli uccelli NOI Sala<br />
26 Biciclettata in montagna NOI Ospedaletto<br />
30 Gita sociale NOI Villanova<br />
SETTEMBRE 05 - 08 Festa Madonna delle Grazie a Pezzan NOI Pezzan<br />
07 Prelievo sangue AVIS<br />
14 Pellegrinaggio mariano NOI Ospedaletto<br />
14 Festa dell’Agricoltura Comitato organizzatore + NOI Sala<br />
20-21 Festa del Patrono S. Matteo NOI Villanova<br />
20 Pranzo sociale Gruppo Alpini<br />
21 Presentazione attività sportive in palestra Polisportiva Istrana<br />
28 Festa di S. Michele NOI Pezzan<br />
OTTOBRE 12 Festa di chiusura (con esibizione ed esposizione) Team Cross Tre Forni<br />
26 Castagnata NOI Ospedaletto<br />
28 Castagnata c/o Oratorio NOI Istrana<br />
NOVEMBRE 7-14-21-28 Rassegna cortometraggi Fiaticorti Progetto Giovani<br />
Da definire Serata lirica al Teatro Comunale di Treviso Biblioteca comunale<br />
9 Castagnata al Centro anziani Menegazzi di Treviso Gruppo Alpini<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 21
c a l E n d a r i o 2008 d E l l E in i z i a t i v E<br />
9 Castagnata a Villanova NOI Villanova<br />
23 Festa “Virgo Fidelis” patrona Arma dei Carabinieri Ass. Carabinieri in congedo<br />
24 Banco alimentare Gruppo Alpini<br />
29 Serata Fiati Veneti Pro Loco + Progetto Giovani<br />
DICEMBRE 06 Serata finale FIATICORTI Progetto Giovani<br />
07 Prelievo sangue AVIS<br />
7-8 Mercatini di Natale Avio auto moto + NOI Istrana<br />
10 Madonna di Loreto Patrona degli Aviatori Ass. Arma Aeronautica<br />
13-14 Mercatini di Natale Avio auto moto + NOI Istrana<br />
13-14 Telethon AVIS<br />
Da definire Concerto di Natale Biblioteca comunale + Pro Loco<br />
21<br />
Scambio di auguri soci Arma Carabinieri in congedo<br />
presso Circolo Anziani<br />
La Pro Loco di Istrana<br />
augura a tutti i lettori<br />
un Sereno Natale<br />
e un Felice 2008<br />
22<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
Ass. Carabinieri in congedo<br />
21 dic.-11 gen. Mostra dei presepi Ass. La Greppia<br />
24 Distribuzione vin brulè a Istrana NOI Istrana<br />
24 Distribuzione vin brulè nelle frazioni Gruppo Alpini<br />
27 Gita visita ai presepi NOI Istrana<br />
31 Cenone di S. Silvestro a Villanova NOI Villanova
Nel maggio del 2006 e<br />
a Ottobre <strong>2007</strong> grazie<br />
all’Associazione “<br />
Comitato borsa di studio per<br />
la cura dei tumori”, in particolare<br />
alla borsa di studio dedicata<br />
a Giorgio Lago e Silvia<br />
Guolo e con la “benedizione”<br />
dell’U.L.SS. n° 8 di Castelfranco<br />
Veneto, ho avuto l’opportunità<br />
di frequentare l’Elizabeth<br />
Ward, il reparto del Brompton<br />
Royal Hospital di Londra dedicato<br />
appunto alla regina<br />
Elisabetta II.<br />
Il Brompton è un’ ospedale<br />
altamente specializzato<br />
in Chirurgia Cardio-Toracica<br />
e, nello specifico,<br />
ho frequentato il<br />
reparto di Chirurgia Toracica,<br />
cioè l’equivalente<br />
del reparto in cui lavoro<br />
a Castelfranco Veneto<br />
come infermiera professionale.<br />
Il fatto di poter vivere<br />
un’esperienza del genere<br />
è in realtà qualcosa che<br />
purtroppo capita ancora<br />
troppo raramente agli infermieri,<br />
tanto da stupire perfino<br />
i colleghi inglesi, popolo<br />
che notoriamente non fa gran<br />
caso alle stranezze. Si aspettavano<br />
infatti l’arrivo di un medico<br />
dall’Italia per imparare i<br />
loro metodi (nella fattispecie il<br />
dottor Flavio Colaut), ma non<br />
certo quello di un infermiera<br />
al seguito (la sottoscritta, appunto).<br />
Superato lo stupore<br />
iniziale, tutto è andato per il<br />
meglio e mi ha dato la possibilità<br />
di constatare, tra le altre<br />
cose, la profonda diversità tra<br />
le nostre realtà ospedaliere.<br />
La differenza più sensibile che<br />
ho potuto riscontrare è il profondo<br />
rispetto che i pazienti e<br />
i loro familiari hanno per gli<br />
infermieri e per il lavoro che<br />
svolgono. Probabilmente questo<br />
è un atteggiamento proprio<br />
del loro modo di relazionarsi,<br />
ma dipende anche dal fatto<br />
che, nell’organizzazione sanitaria<br />
britannica, sono previste<br />
tante diverse figure infermieristiche<br />
quante sono le tipolo-<br />
gie di problema assistenziale,<br />
e queste costituiscono il vero<br />
punto di riferimento. Una specializzazione<br />
che, in particolare,<br />
non ha riscontro da noi è<br />
quella degli infermieri specializzati<br />
nella terapia del dolore<br />
post operatorio (che chiamano<br />
Pain Team). Questi si occupano<br />
appunto di monitorare l’efficacia<br />
degli antidolorifici o pain<br />
killer (come amano definirli) e<br />
di individuare la migliore strategia<br />
terapeutica, cambiando<br />
farmaci o dosi, usando dei<br />
protocolli specifici quando ne<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 23<br />
l’ES P E r i E n z a<br />
007: AL SeRVIZIO (OnORARIO) dI SUA MAeSTA’<br />
Da sinistra: Mary Madigan (capo sala), dott. Erik Lim,<br />
dott.Flavio Colaut, Cesarina Bacchion<br />
rilevano la necessità. Esemplare<br />
è poi il rapporto che gli infermieri<br />
riescono ad instaurare<br />
con i pazienti, grazie al fatto<br />
che ognuno di loro si occupa<br />
al massimo di 5-6 pazienti e<br />
lo fa per 12 ore consecutive al<br />
giorno: grazie a questo riesce<br />
ad instaurare un rapporto privilegiato<br />
e arriva a conoscere<br />
meglio ciascun paziente e, di<br />
conseguenza, tutte le sue peculiarità<br />
e le sue problematiche<br />
mediche. E’ proprio<br />
grazie a questo<br />
gli risulta più facile<br />
stabilire un clima di<br />
fiducia. Questi sono<br />
solo i più significativi<br />
fra gli aspetti<br />
che, da brava emula<br />
(!) di 007, ho cercato<br />
maggiormente<br />
di “spiare”, per carpire<br />
le idee e i metodi<br />
migliori da trasferire<br />
poi nella realtà<br />
del reparto di<br />
chirurgia in cui lavoro.<br />
Anch’io, nel<br />
mio piccolo, posso<br />
quindi affermare di aver fatto<br />
la spia, e il bello è che l’ho fatto<br />
stando al servizio, onorario<br />
ma pur sempre servizio, di Sua<br />
Maestà. Battute facili a parte,<br />
questa è un’esperienza che mi<br />
ha arricchito moltissimo, dal<br />
punto di vista sia professionale<br />
che personale: per questo<br />
mi auguro di essere stata solo<br />
la “pioniera” e che tali scambi<br />
possano diventare sempre più<br />
frequenti per tutti i miei colleghi<br />
infermieri.<br />
Cesarina Bacchion
d a l l a Bi B l i o t E c a<br />
eSTATe In (e con) LA BIBLIOTecA<br />
Ho già avuto modo di raccontare<br />
del lavoro di<br />
rete che le 15 biblioteche<br />
dell’area di Montebelluna si<br />
sono impegnate a svolgere in favore<br />
della promozione della lettura,<br />
con particolare attenzione per<br />
i bambini e i ragazzi. Le ultime fatiche<br />
del gruppo si sono concretizzate<br />
nella realizzazione di tre<br />
bibliografie: Storie con le maniche<br />
corte: dedicata ai ragazzi della<br />
scuola elementare.<br />
Secret book: dedicata ai ragazzi<br />
della scuola media In fiamme: dedicata<br />
ai ragazzi del biennio superiore<br />
Mentre il lavoro per il pubblico<br />
delle due prime bibliografie<br />
era già avviato da tempo, e quindi<br />
si conoscevano sia l’offerta del<br />
mercato editoriale sia le modalità<br />
più accattivanti per presentare<br />
i libri all’attenzione dei ragazzi,<br />
la fascia d’età dei 14-16 anni ha<br />
posto molte problematiche mai<br />
affrontate prima. E poiché volevamo<br />
partire con il piede giusto e<br />
non deludere le grandi aspettative<br />
che i ragazzi hanno rispetto alle<br />
biblioteche e ai libri, abbiamo deciso<br />
che la prima cosa da fare era<br />
quella di darci degli strumenti di<br />
approfondimento sull’argomento.<br />
Il team dei bibliotecari è tornato<br />
sui banchi di scuola perché,<br />
Letture ad alta voce<br />
24<br />
si sa, gli esami non finiscono<br />
mai e ha cominciato<br />
a lavorare su vari<br />
piani: quello dell’approfondimento<br />
psicologico<br />
dell’età adolescenziale<br />
innanzitutto. Crediamo<br />
che il prodotto realizzato<br />
sia una buona base di<br />
partenza per aprire un<br />
dialogo con i nostri giovani<br />
sui grandi temi di<br />
loro interesse e sui numerosi libri<br />
che ne parlano attraverso storie di<br />
ragazzi come loro. Anche l’organizzazione<br />
dell’edizione <strong>2007</strong> di<br />
“Estate in biblioteca” ha visto gli<br />
sforzi coordinati del gruppo, con<br />
la presentazione di un programma<br />
ricco di appuntamenti anche<br />
per Istrana. Il via si è avuto il 4<br />
luglio con un momento di lettura<br />
ad alta voce dal titolo “E’ l’ora<br />
del racconto” per i piccoli da 4 a<br />
6 anni, poi ripetuto con cadenza<br />
settimanale fino al 25 luglio e curato<br />
da Livio Vianello. Per i bambini<br />
di 5-7 anni si è proposto un<br />
laboratorio intitolato “Storie in valigia”<br />
curato da Silvia Fabris, con<br />
l’interpretazione di storie che utilizzavano<br />
il suono e la tecnica del<br />
mimo. Per i bambini di 6-8 anni<br />
il laboratorio “Mani in terra” curato<br />
da Gioca & Crea, con la lavorazione<br />
della creta per<br />
la creazione di oggetti<br />
decorati e successivamente<br />
cotti. Infine per<br />
i ragazzi di 9-11 anni<br />
il laboratorio “Acqua<br />
da giocare” curato anche<br />
questo da Gioca &<br />
Crea, con la costruzione<br />
di giocattoli per imparare<br />
ad apprezzare e<br />
rispettare la risorsa ac-<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
Laboratorio Bambini<br />
qua. Ha concluso l’estate in compagnia<br />
della biblioteca uno spettacolo<br />
serale dal titolo “La notte<br />
racconta” che ha portato il numeroso<br />
pubblico presente fatto di<br />
adulti e bambini nel magico mondo<br />
dell’Oriente. Sorseggiando un<br />
Spettacolo di marionette<br />
thé, siamo stati invitati a sederci<br />
su un tappeto (quello di Aladino?)<br />
e siamo stati trascinati dall’incanto<br />
della notte, dalla luce della luna e<br />
dalla suggestione delle parole interpretate<br />
dai bravissimi attori, in<br />
una storia piena di emozioni e di<br />
sentimenti.<br />
La Bibliotecaria - Paola Biasin
neL BOScO deLLe STORIe<br />
La Biblioteca Comunale ha<br />
allestito nel periodo 8-16<br />
novembre <strong>2007</strong> presso la<br />
sala riunioni di Cà Celsi una mostra<br />
dal titolo “Nel bosco delle<br />
storie”, dedicata al mondo delle<br />
fiabe. Tutti i bambini frequentanti<br />
le classi prime e seconde delle<br />
scuole elementari del nostro Comune<br />
hanno avuto l’opportunità<br />
di visitarla e anche molte scuole<br />
materne si sono prenotate per<br />
percorrere i sentieri di questo particolarissimo<br />
bosco. “Nel bosco<br />
delle storie” è infatti un progetto<br />
di promozione dei libri e della lettura<br />
rivolto ai bambini della scuola<br />
dell’infanzia e alle prime classi<br />
della scuola primaria, al centro<br />
del quale è collocata la fiaba tradizionale<br />
che continua ad essere,<br />
nella maggior parte dei casi, il<br />
primo incontro dei bambini con il<br />
racconto orale e con la lettura. In<br />
questi anni di grandi migrazioni,<br />
la fiaba classica vive una nuova<br />
stagione attraverso l’incontro con<br />
storie che vengono da lontano:<br />
molto spesso esse hanno una stessa<br />
origine, che si arricchisce poi<br />
nelle varianti apportate da ogni<br />
cultura, come ad esempio accade<br />
con la fiaba di Cenerentola, che è<br />
di origine cinese,<br />
come dimostra<br />
la fondamentale<br />
importanza data<br />
alle dimensioni<br />
minime dei piedi.<br />
Ma accanto<br />
alle fiabe multiculturali,<br />
la mostra<br />
ha presentato<br />
anche quelle della<br />
nostra tradizione<br />
veneta, perché<br />
non è possibile<br />
aprirsi agli<br />
altri con uno spirito<br />
valorizzatore se non si hanno<br />
ben salde le proprie radici e<br />
la propria storia. Il percorso della<br />
mostra prevedeva il cammino<br />
all’interno di un bosco ricostruito<br />
con modalità molto ingegnose<br />
tramite foglie e piccoli rami incollate<br />
all’interno di lunghe strisce di<br />
carta velina. Si arrivava poi ad un<br />
sentiero attraverso vari oggetti appartenenti<br />
a personaggi delle fiabe,<br />
che i bambini erano invitati<br />
a riconoscere e successivamente<br />
si arrivava alla sosta nella radura<br />
del lieto fine, dove i piccoli ospiti<br />
potevano prendere visione dei<br />
vari libri di fiabe esposti. All’inter-<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
d a l l a Bi B l i o t E c a<br />
no di questo spazio poi, domenica<br />
11 novembre si sono svolti due<br />
momenti di lettura ad alta voce a<br />
cura di Livio Vianello, che è stato<br />
anche l’ideatore dell’intero progetto.<br />
Questi appuntamenti sono<br />
stati molto apprezzati, infatti la<br />
presenza di famiglia è stata numerosa<br />
e per piccoli ed adulti è<br />
stata una bella occasione per immergersi<br />
nel mondo fatato delle<br />
fiabe. Tutte le famiglie dei bambini<br />
che hanno partecipato alla manifestazione<br />
hanno ricevuto un<br />
regalo: un grande foglio piegato<br />
e ripiegato con la possibilità, una<br />
volta aperto, di poterlo appendere<br />
come manifesto, all’interno del<br />
quale sono stati riportati alcuni<br />
spunti di riflessione sulla fiaba e<br />
un percorso su quanto offre l’editoria<br />
in questo campo, con un occhio<br />
di riguardo per la qualità delle<br />
traduzioni e delle illustrazioni.<br />
L’auspicio è che i nostri figli, oltre<br />
a videocassette e dvd, possano<br />
conoscere i personaggi delle<br />
storie anche attraverso un caro,<br />
vecchio (ma mai in pensione!) libro<br />
di fiabe.<br />
25<br />
Paola Biasin
l i B E r a m E n t E<br />
LeTTURe eSTIVe PARcO cà ceLSI:<br />
«ALLA RIceRcA deLLA BeLLeZZA PeRdUTA»<br />
Nel mese di luglio, quali componenti del<br />
gruppo Liberamente, in collaborazione con<br />
la Biblioteca Comunale abbiamo realizzato<br />
un’attività legata al mondo dei libri. Dopo aver lungamente<br />
discusso, ci siamo orientati verso un argomento,<br />
forse inconsueto, ma di grande fascino come<br />
la bellezza, e ci siamo chiesti: «Che cos’è? è ancora<br />
necessaria?» Per realizzare questo progetto si sono<br />
cercati i testi più adatti, poesie, romanzi racconti, ma<br />
per rendere più accattivante la proposta si è ritenuto<br />
utile aggiungere canzoni ed immagini, il tutto combinato<br />
insieme in una presentazione video, ferma restando<br />
la centralità del libro e della lettura. La fase<br />
preparatoria è stata impegnativa e molti gli ostacoli<br />
superati per assemblare armoniosamente ogni cosa:<br />
ricerca dei testi, brani<br />
musicali, immagini,<br />
adattamento e disposizione<br />
logica, distribuite<br />
i ruoli ai lettori<br />
e verifica dell’efficacia<br />
della lettura.<br />
Ricordiamo che ci<br />
siamo avvalsi altresì<br />
della collaborazione<br />
dell’insegnate che ci<br />
ha tenuto quest’inverno<br />
un corso di dizione.<br />
Coloro che hanno<br />
assistito agli incontri<br />
di luglio di quest’anno, avranno notato, almeno<br />
ce lo auguriamo, i progressi compiuti. Gli incontri<br />
sono cominciati un po’ dopo rispetto all’orario previsto<br />
delle ventuno per fare in modo che l’oscurità<br />
rendesse sempre più vivide le immagini proiettate<br />
sul grande schermo, allestito da Gianni Perotto, prezioso<br />
collaboratore, addetto anche alla musica e da<br />
Amadio Favaro, infaticabile sostenitore del gruppo.<br />
Il primo incontro, tenutosi il 12 luglio, nel parco di<br />
Cà Celsi, era intitolato «Alla ricerca della bellezza»<br />
mentre il secondo, del 26 luglio affrontava il tema<br />
del «L’enigma della bellezza».<br />
Lo studio di questa materia apparirebbe futile, ma<br />
come abbiamo mostrato nel primo incontro: niente<br />
è più necessario. «Non vi è alcuna palese necessità<br />
culturale della bellezza. – dice Freud -Tuttavia la civiltà<br />
non potrebbe farne a meno». Non solo, ma af-<br />
26<br />
frontarne il tema significa interrogarsi intorno al senso<br />
delle cose, della vita, dell’armonia del mondo e<br />
dei rapporti fra l’uomo e la natura. Il bello si mostra<br />
quale riflesso visibile di uno splendore invisibile. «Lo<br />
studio e la ricerca della verità e della bellezza rappresentano<br />
una sfera di attività in cui è permesso di rimanere<br />
bambini per tutta la vita». (Einstein). Siamo partiti<br />
alla ricerca della bellezza e l’abbiamo ammirata,<br />
nella natura, nel corpo dell’uomo, nella relazione interpersonale,<br />
ne abbiamo sentito l’inquietante assenza<br />
e avvertito l’ambigua responsabilità del suo possesso.<br />
Nel secondo incontro dal tema, «L’enigma della<br />
bellezza», la questione si è complicata, divenendo<br />
più intrigante, perché si comprese che la bellezza,<br />
splendore della verità e del bene è contesa, nascosta<br />
minacciata, non si<br />
trova nelle cose, ma<br />
nello sguardo di chi<br />
le guarda amandole.<br />
Alla fine del percorso<br />
abbiamo scoperto<br />
che la bellezza per<br />
un attimo si lascerà<br />
vedere e incontrare.<br />
La bellezza è in definitiva,<br />
prendersi cura<br />
di ciò che si ama. Che<br />
bello cercare il bello!<br />
Avvicinarsi a questa<br />
inutile contemplazione<br />
necessaria, e ineluttabilmente inesauribile: si<br />
aprono così nuove porte e si percorrono vie altre.<br />
Tutto quello che abbiamo proposto è poca cosa di<br />
fronte al compito che ci eravamo proposti, ma è stato<br />
ugualmente bello. Concludiamo con una perla di<br />
Shiller, poeta romantico tedesco: «Il bello è la porta<br />
aurorale che ci permette di entrare nella città della<br />
conoscenza». La sapienza medievale identificava il<br />
filosofo, colui che cerca, o meglio, ama la sapienza,<br />
col filocalo, colui che ama la bellezza, mettendo così<br />
in evidenza, l’identità fra la sapienza e la bellezza,<br />
il sapere e il bello, in altre parole, il sapere è bello.<br />
Avrà forse ragione il principe Myskin, che nell’Idiota<br />
di Dostojeskij, afferma che la bellezza salverà il<br />
mondo? Buona ricerca a tutti.<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
Per il gruppo LiberAmente - Giampaolo Fuser
MOndI dIVeRSI MA…<br />
SeMPRe dI ScUOLA SI TRATTA<br />
Da diversi anni la Scuola<br />
Elementare di Istrana<br />
capoluogo, (mi<br />
piace chiamarla ancora così<br />
perché la nuova dicitura mi è<br />
lontana affettivamente), “scuola<br />
primaria“, in occasione del<br />
Santo Natale promuove una<br />
raccolta di fondi da devolvere<br />
ad enti di volontariato impegnati<br />
nel sociale.<br />
Si è così iniziato a dare un piccolo<br />
contributo ad una scuola<br />
lontana nello spazio ma, anche<br />
nel tempo, se usiamo il<br />
nostro “metro” per misurare<br />
quel mondo. Dall’ anno scorso,<br />
per incrementare<br />
il contributo, abbiamo<br />
realizzato degli<br />
oggetti da vendere<br />
nel mercatino, tenutosi<br />
a scuola nella<br />
settimana che precedeva<br />
le vacanze<br />
natalizie.<br />
Tutto ciò è stato possibile<br />
anche grazie<br />
all’aiuto dei genitori<br />
che si sono impegnati<br />
nell’apertura<br />
del mercatino.<br />
Ricordo a tutti che<br />
quest’anno ripeteremo<br />
l’esperienza<br />
sempre con l’aiuto<br />
dei genitori e nello<br />
stesso periodo.<br />
Ma… chi è questa<br />
scuola? Spero di<br />
aver suscitato un po’<br />
di curiosità in chi<br />
non conosce la nostra<br />
iniziativa.<br />
Ho detto che è lontana<br />
nello spazio,<br />
infatti, si trova in un<br />
piccolo Stato bagnato dall’<br />
oceano Pacifico nel nord dell’<br />
America Meridionale, l’Ecuador.<br />
Qui Padre Felice Prinelli da<br />
molti anni ha aperto una scuola<br />
che piano, piano è diventata<br />
un punto fermo e molto importante<br />
per la comunità in<br />
cui è inserita. Questa bella realtà<br />
accoglie i più piccoli ma,<br />
insegna anche un mestiere ai<br />
più grandi, annessa alla scuola<br />
c’è anche una falegnameria.<br />
Tutto ciò è di estrema importanza,<br />
perché riuscire a togliere<br />
un bambino dalla strada,<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 27<br />
d a l l a Sc u o l a<br />
istruirlo ed aiutarlo a costruirsi<br />
un futuro dignitoso è una<br />
bella vittoria contro il mondo<br />
corrotto che domina quei popoli.<br />
Noi ne siamo venuti a<br />
conoscenza attraverso il fratello<br />
, il sig. Luigi Prinelli che<br />
è stato invitato a scuola per<br />
parlare ai ragazzi di questa<br />
iniziativa, illustrandoci l’ambiente<br />
anche attraverso delle<br />
immagini. Per i nostri ragazzi<br />
era assodato che la scuola fosse<br />
un diritto indiscutibile ma,<br />
in quei paesi lo Stato non garantisce<br />
l’istruzione a tutti e<br />
non arriva in ogni paese come<br />
da noi. Ecco, come è<br />
iniziato il nostro sodalizio.<br />
Il signor Prinelli<br />
continua a fare<br />
da tramite tra noi e<br />
Padre Felice, comunicandoci<br />
come viene<br />
impegnato il nostro<br />
contributo, per<br />
esempio, lo scorso<br />
anno è servito per attrezzature<br />
da inserire<br />
in un’ aula per ragazzi<br />
diversamente abili.<br />
Per concludere, noi<br />
insegnanti riteniamo<br />
che non ci può essere<br />
nulla di più bello<br />
ed educativo di bambini<br />
che aiutano altri<br />
bambini meno fortunati,<br />
siamo sicuri che<br />
l’esempio più di tante<br />
parole resterà in<br />
loro rendendoli, forse,<br />
un domani adulti<br />
più attenti ai problemi<br />
sociali.<br />
A. M. Romanello
l’ES P E r i E n z a<br />
LA MIA PASSIOne PeR I cAVALLI<br />
Mi chiamo Linda Fighera<br />
e vivo a Sala, la mia<br />
avventura è cominciata<br />
quando ero una bambina.<br />
La passione per i cavalli mi è<br />
stata trasmessa da mio padre; le<br />
prime emozioni sono cominciate<br />
con un pony, poi i veri cavalli.<br />
I miei cavalli erano stupendi<br />
ma quelli che vedevo nelle riviste<br />
e alle manifestazioni<br />
ancora di più. Sono passati<br />
degli anni e quello che<br />
sognavo si è avverato-oggi<br />
mi ritrovo con una piccola<br />
scuderia realizzata da mio<br />
padre, da me e dal mio<br />
ragazzo appassionato anche<br />
lui di questi stupendi<br />
animali. Tutti e tre ci dedichiamo<br />
ogni giorno alla<br />
loro pulizia e a prepararli<br />
per le gare per avere dei<br />
buoni risultati.<br />
Chi mi ha aiutato quest’anno<br />
ad realizzare un altro<br />
sogno sono stati i fratelli<br />
Ivan e Rudy Simeoni da<br />
Riese, dove hanno un piccolo<br />
centro dove insegnano<br />
e domano cavalli.<br />
Con il loro consiglio abbiamo<br />
acquistato tre bellissimi<br />
puledri di razza paint; mi<br />
sono innamorata per il loro manto<br />
pezzato e per la loro docilità.<br />
Uno di questi puledri quest’anno<br />
ha cominciato un cammino con<br />
me: lei si chiama made invest in<br />
dream; è una puledra figlia di<br />
cavalli importanti. E’ cominciato<br />
tutto in aprile quando abbiamo<br />
fatto la prima tappa con gare<br />
di morfologia,emozioni da brivido;<br />
poi abbiamo proseguito a<br />
Reggio Emilia, Cavalese, Kreuth<br />
in Germania e poi ancora a Reg-<br />
28<br />
gio Emilia. La soddisfazione più<br />
grande è stata agli europei dei<br />
paint horse in Germania,cavalli<br />
stupendi e un popolo tedesco<br />
accogliente. Con l’aiuto di Ivan<br />
Simeoni, sono riuscita a portare<br />
in Italia una medaglia d’argento<br />
e tre di oro. Emozioni infinite,<br />
soprattutto alle premiazioni, io<br />
e la cavalla al centro dell’arena,<br />
Linda Fighera e la sua puledra<br />
la medaglia attorno al mio collo<br />
e la coccarda attorno al suo<br />
e poi l’inno nazionale italiano.<br />
La puledra si è comportata divinamente,<br />
si atteggiava in modo<br />
sicuro;ha affrontato con me una<br />
dura prova e mi ha dato tante<br />
emozioni. Le gare sono state di<br />
morfologia; longe line, disciplina<br />
dove i puledri vengono fatti<br />
girare a corda al passo, trotto e<br />
galoppo in un determinato tempo<br />
e trail a mano, disciplina che<br />
si esegue a terra passando tra<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
pali, ponte e cancelletto. Anche<br />
le altre tappe non sono state<br />
meno importanti, non mi sarei<br />
mai potuta aspettare di fare cosi<br />
ottimi risultati: la puledra è piaciuta<br />
e sono rimasta soddisfatta<br />
soprattutto nella disciplina dello<br />
showmanship, percorso di precisione<br />
a mano dove mi sono classificata<br />
in due tappe al terzo posto,<br />
battendo anche cavalli<br />
di alto livello. Solitamente<br />
questa disciplina non viene<br />
mai eseguita da cavalli<br />
di un anno perché difficile<br />
da insegnare ma made<br />
ha fatto capire di essere<br />
predisposta a lavorare e a<br />
sottoporsi ad un lavoro impegnativo.<br />
Poche settimane<br />
fa ho ricevuto a casa il<br />
trofeo inaspettato degli europei<br />
fatto appositamente<br />
per me da un’artista americana<br />
perché ho totalizzato<br />
più punti tra tutti gli italiani.<br />
Oltre agli europei e<br />
al campionato italiano ho<br />
partecipato al campionato<br />
regionale della siew dove<br />
mi sono classificata prima<br />
in western pleasure novice<br />
amateur e horsemanship<br />
novice amateur; sono discipline<br />
western di andatura e precisione.<br />
Quest’inverno comincerò a<br />
domare la mia puledra per le discipline<br />
a sella ... nella prossima<br />
primavera ci sarà nuovamente il<br />
campionato italiano e regionale<br />
e gli europei sperando di rivivere<br />
emozioni come queste. Avere<br />
un titolo europeo non è cosa da<br />
poco, ho gareggiato contro altri<br />
stati con orgoglio di raffigurare<br />
quello italiano.<br />
Linda Fighera
AVIS ISTRAnA<br />
Il <strong>2007</strong> è ormai trascorso ed<br />
è tempo di fare il bilancio<br />
delle attività svolte. Il settore<br />
delle donazioni si sta mantenendo<br />
pressoché stabile, mentre<br />
è in leggero calo il numero<br />
di nuovi iscritti. Infatti le donazioni<br />
registrano una percentuale<br />
in più dello 0,83%, mentre i<br />
nuovi iscritti a tutto settembre<br />
<strong>2007</strong> a livello provinciale risultano<br />
in calo del 16%. Attualmente<br />
i soci attivi risultano pari<br />
a 276 donatori . Questi dati<br />
possono essere confortanti solo<br />
per il fatto che i nostri avisini<br />
si siano impegnati molto di più<br />
nel <strong>2007</strong> per ottenere questi risultati,<br />
ma abbiamo bisogno di<br />
nuove leve. Inutile ripetere che<br />
276 avisini sono ancora troppo<br />
pochi rispetto<br />
al numero<br />
di abitanti<br />
del nostro comune.Inoltre<br />
quel che<br />
dispiace che<br />
ormai ogni<br />
fine anno siamo<br />
costretti<br />
a depennare<br />
parecchi donatori<br />
perché<br />
non più attivi<br />
da almeno<br />
due anni.<br />
Quindi tutti<br />
i nostri sforzi<br />
di acquistare nuovi donatori<br />
si annullano per la perdita<br />
di altri. Dobbiamo trovare più<br />
giovani ma non solo, continua-<br />
re a stimolare in loro lo spirito<br />
avisino. Sappiamo di essere in<br />
una situazione dove il sangue<br />
raccolto serve tutto fino all’ultima<br />
sacca. Abbiamo comunque<br />
mantenuto il buon risultato del<br />
2006.<br />
Le nostre iniziative promozionali<br />
si rivolgono per lo più ai<br />
giovani, nello scorso luglio abbiamo<br />
organizzato un torneo<br />
di pallavolo presso la palestra<br />
comunale di Istrana, una sorta<br />
di palio tra frazioni: Istrana<br />
capoluogo, Pezzan, Sala, Villanova<br />
e Ospedaletto. La partecipazione<br />
è stata incoraggiante,<br />
circa 50 iscritti e molti simpatizzanti<br />
presenti.<br />
Ha vinto la squadra dell’istrana,<br />
ma al di là del risultato è stato<br />
importante vedere tanti giovani<br />
giocare e divertirsi in nome<br />
dell’Avis.<br />
Ci siamo impegnati in varie at-<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 29<br />
d a l l E aS S o c i a z i o n i<br />
tività sempre con lo stesso spirito<br />
e la medesima speranza.<br />
Chiediamo a tutti di sostenerci<br />
nella promozione e nella divulgazione<br />
dello spirito avisino:<br />
DONARE SANGUE vuol dire<br />
dare la possibilità a chi ne ha<br />
bisogno di sopravvivere, non<br />
dimentichiamolo mai. DONA-<br />
RE SANGUE vuol dire: Pensare<br />
alla vita :Il sangue umano è un<br />
“prodotto” naturale, spontaneo,<br />
non riproducibile artificialmente,<br />
indispensabile alla vita.<br />
E’ anche una fonte di energia<br />
rinnovabile ed è quindi possibile<br />
privarsi di una parte di esso<br />
senza avere danni, perché l’organismo<br />
lo reintegra prontamente.<br />
Donare sangue volontariamente<br />
e con consapevolezza<br />
rappresenta<br />
un gesto importante:<br />
vuol dire<br />
infatti rendere<br />
concreta la propriadisponibilità<br />
verso gli altri<br />
ed anche verso<br />
se stessi, poiché<br />
così facendo<br />
si alimenta un<br />
“patrimonio”<br />
collettivo di cui<br />
ciascuno può<br />
usufruire al momento<br />
del bisogno.Continuiamo<br />
a lavorare<br />
insieme, ognuno di noi potrebbe<br />
averne bisogno un giorno,<br />
trasmettiamo anche agli altri<br />
questo nostro pensiero.
c o r t o m E t r a g g i<br />
Un cORTOMeTRAGGIO dI ALeSSAndRO GReSPAn<br />
SBARAGLIA IL cAMPO In Un cOncORSO A ROMA<br />
Alessandro Grespan<br />
ha vinto a sorpresa<br />
un concorso organizzato<br />
da MTV Italia (importante<br />
emittente musicale<br />
diffusa in 50 paesi di tutto il<br />
mondo) in occasione del suo<br />
decimo anniversario di attività.<br />
Si trattava di presentare<br />
un breve video, imperniato<br />
su un tema specifico.<br />
L’idea del lavoro presentato è<br />
stata di Alessandro Grespan,<br />
23enne di belle speranze<br />
che si sta specializzando in<br />
Economia Internazionale,<br />
di Sala di Istrana, che come<br />
“nome d’arte” si firma Gerardo<br />
S. ed è lo stesso pseudonimo<br />
che si può ascoltare<br />
ogni giorno su “www-Upradio.it”<br />
che trasmette da una<br />
vetrina in centro a Treviso.<br />
A dare una mano determinante<br />
nella realizzazione i<br />
sono stati i compaesani Andrea<br />
Grespan che lavora in<br />
uno studio di progettazione<br />
e Roberta Bodoni laureanda<br />
in Scienze della Comunicazione,<br />
entrambi 22enni.<br />
30<br />
Tutti i video sono stati<br />
pubblicati sul sito internet<br />
di MTV e i<br />
vincitori sono<br />
stati scelti fra<br />
centinaia di<br />
concorrenti.<br />
Il premio per<br />
questi tre giovani<br />
è consistito nel<br />
vincere viaggio a<br />
Roma, dove sono<br />
stati premiati e grazie<br />
al quale hanno<br />
vissuto da ospiti d’onore<br />
al MTV DAy “scoprendo<br />
dietro le quinte persone<br />
che lavorano dentro a questi<br />
eventi senza che nessuno<br />
lo sappia, assieme ad artisti<br />
famosi (come Jovanotti, Elisa,<br />
Biagio Antonacci, ecc.)<br />
in mezzo ad un pubblico<br />
di 130.000 persone e milioni<br />
di telespettatori”, così ci<br />
dice Alessandro.<br />
I tre hanno realizzato un<br />
semplice cortometraggio<br />
comico che riserva un finale<br />
a sorpresa e avente per<br />
protagonista un cagnolino.<br />
Non sono novellini;<br />
infatti,<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
questa non<br />
è la loro prima esperienza<br />
e contano di andare avanti<br />
puntando anche nell’ormai<br />
rinomato “Fiati Corti” di<br />
Istrana, peraltro da loro già<br />
vinto una volta.<br />
“Noi non abbiamo grandi<br />
mezzi ci dicono ma nostro<br />
sistema è di proporre idee<br />
semplici ed efficaci, per far<br />
ridere il pubblico, Cosa che,<br />
stavolta, faremo trattando<br />
un tema molto importante:<br />
il riscaldamento globale”.<br />
R. M.
Ottava edizione di Fiaticorti,<br />
il concorso nazionale<br />
di cortometraggi<br />
che ha portato Istrana alla<br />
ribalta della cinematografia indipendente.<br />
La rassegna, come<br />
tradizione, ha preso le mosse nel<br />
mese di no-vembre. Fiaticorti è<br />
promosso dal Comune di Istrana<br />
in collaborazione con la Pro<br />
Loco ed il Progetto Giovani, gestito<br />
dalla Cooperativa Insieme Si<br />
Può. I cortometraggi sono un genere<br />
cinematografico di nicchia.<br />
Anche grazie alle otto edizioni di<br />
Fiaticorti, i “corti” hanno trovato<br />
un pubblico sempre più ampio.<br />
La conferma viene dal numero<br />
degli iscritti alla rassegna di<br />
Istrana. Otto anni fa i corti inviati<br />
al Progetto Giovani del Comune<br />
erano una ventina, quest’anno si<br />
è arrivati a quota 138. Un grosso<br />
impegno per il gruppo di ragazzi<br />
del Progetto Giovani che ha<br />
visionato tutti i corti per un delicato<br />
lavoro di scrematura, con<br />
il coordinamento del direttore artistico<br />
della rassegna e del referente<br />
del Progetto Giovani.<br />
Progetto che prevede un gruppo<br />
di lavoro aperto a chiunque sia<br />
appassionato di cinematografia o<br />
interessato ad iniziative di carat-<br />
Premiazione Fiativeneti<br />
tere sociale, educativo, culturale<br />
nel territorio. I filmati che ogni<br />
anno vengono proposti raccolgono<br />
una selezio-ne dei migliori<br />
corti a tema libero prodotti in Italia<br />
nell’ultima annata.<br />
Quest’anno la Rassegna ha coinvolto<br />
un pubblico numeroso in<br />
occasione dei diversi incontri<br />
realizzati a cà celsi il 2, 9, 16<br />
e 23 novembre. Considerato il<br />
successo dello scorso anno si è<br />
riproposta la serata Fiati veneti<br />
del 24 novembre. Un’occasione<br />
per fare due chiacchiere con gli<br />
autori veneti che si sono distinti<br />
nell’ul-tima edizione di fiaticorti.<br />
Il primo dicembre, durante la<br />
serata finale, sono stati premiati<br />
i vincitori ai quali è stato consegnato<br />
“Respiro”, una scultura in<br />
cristallo e titanio, simbolo della<br />
manifestazione.<br />
Si è trattato di una serata basata<br />
sull’intrattenimento e la possibilità<br />
di conoscere gli autori di persona<br />
e presentata dal gruppo Gli<br />
Alcuni di Treviso. Tra i vincitori<br />
dell’edizione di quest’anno ci<br />
sono Pietro Luzzati di Torino col<br />
corto “Bedu” per la categoria<br />
Fiatidossier, che ha offerto uno<br />
spaccato sulla de-licata situazione<br />
dei beduini pa-lestinesi e sulla<br />
loro difficile esistenza.<br />
“P314” di<br />
Corrado Ravazzini<br />
di Modena, si è<br />
classificatro primo<br />
tra i Fiati cortissimi,<br />
della dura-ta<br />
di un minuto, con<br />
un diverten-te filmato<br />
che descrive<br />
le tragicomiche<br />
disavventure di un<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 31<br />
P r o g E t t o gi o v a n i<br />
ragazzo che decide di non seguire<br />
le istruzioni del suo telefonino.<br />
“Is this love” si è aggiudicato<br />
la categoria Fiati Veneti. Michele<br />
Scarpulla, il regista, ha scelto<br />
di raccontare l’amore e le sue<br />
complesse dinamiche attraverso<br />
la metafora della cannibalizzazio-ne,<br />
reinterpretando in modo<br />
originale i temi classici del legame<br />
tra amore e morte, dell’amore<br />
come possesso, del sacrificio<br />
per amore. “La preziosa anima<br />
di Fausto” girato da Filippo Fraternali<br />
per la categoria Fiaticorti,<br />
descrive Fausto alle prese con<br />
Mefistofele che vorrebbe assicurarsene<br />
l’anima, ma non tutto<br />
procede secondo i piani. Ad<br />
Alessandra Muccioli è andata<br />
la menzione speciale come miglior<br />
attrice nel corto Adagio di<br />
Cigliano Patrizio e la menzione<br />
speciale per la migliore fotografia<br />
va al corto “L’occhio” di Angelo<br />
e Giuseppe Capesso. Anche<br />
quest’anno la rassegna ha coinvolto<br />
autori provenienti da tutto<br />
il territorio nazionale e qualche<br />
partecipante ha inviato il proprio<br />
lavoro anche dall’estero. Interessanti<br />
le opere di alcuni giovanissimi<br />
registi, già ricchi di talento.<br />
Si è trattato di immagini fantasiose,<br />
poetiche, a volte crude e<br />
veritiere, ma sempre in grado di<br />
regalare suggestioni forti in un<br />
arco di tempo molto breve, qualche<br />
minuto o istante, come solo<br />
questo genere cinematografico<br />
riesce a fare.<br />
Per ulteriori informazioni:<br />
www.fiaticorti.com<br />
Silvia Grigolin<br />
Referente Progetto Giovani
P r o g E t t o gi o v a n i<br />
Premiazioni vincitori Fiaticorti <strong>2007</strong> Gli Alcuni, il Sindaco e il Direttore Artistico<br />
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Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong><br />
Il gruppo Magnetic Sound Machine
LA TeRRA deGLI ORSI - Avventura nei<br />
parchi canadesi delle Rocky Mountains<br />
Tra i personaggi dei cartoon che più mi piacevano<br />
da piccola c’erano l’orso yoghi (Yogi Bear) e il<br />
suo inseparabile amico Bubu (Boo-Boo); Ve li<br />
ricordate? Sono due orsi bruni che<br />
vivono nel popolarissimo parco<br />
di Jellystone (storpiatura<br />
degli autori Hanna &<br />
Barbera del parco di<br />
yellowstone) negli Stati<br />
Uniti. Adesso che sono<br />
“grande”, e posso prendere l’aereo,<br />
mi sarebbe piaciuto incontrarli di<br />
persona! Così li ho scritto una<br />
e-mail! Soprattutto nel periodo<br />
estivo yoghi e Bubu sono impegnati<br />
nelle note scorribande, alla ricerca dei “cestini della<br />
merenda” dei campeggiatori; a dire il vero combinano<br />
una barca di guai suscitando le ire del ranger Smith.<br />
Certo, danno il loro bel d’affare ai ranger del parco<br />
che già sono impegnati a tenere a bada le orde di<br />
turisti, a volte più “selvaggi” degli orsi! E decisamente<br />
poco rispettosi della natura…. Preoccupati per il gran<br />
movimento del parco e per le facili ire del ranger<br />
Smith, i nostri due<br />
simpatici amici ci<br />
hanno consigliato di<br />
andare nella parte più<br />
a nord delle Montagne<br />
Rocciose - in Canada -,<br />
un posto decisamente<br />
più tranquillo, per<br />
incontrare i loro amici<br />
grizzly che sono<br />
molto popolari da<br />
quelle parti. Ma siamo<br />
sicuri che siano così<br />
ospitali? Si dice che<br />
vivano indisturbati nel<br />
loro habitat naturale,<br />
fortunatamente ancora<br />
lontano dall’uomo. Mah….andiamo a scoprirlo! E così,<br />
senza pensarci due volte, facendo tesoro dei consigli<br />
ricevuti, partiamo ancora all’avventura verso la “terra<br />
dei grizzly”! Certo li avrete visti nei documentari; a<br />
me di loro avevano raccontato i miei zii che andarono<br />
emigranti – storia di molti – laggiù in Canada a<br />
costruire la ferrovia e che ogni mattina accanto alla<br />
loro baracca trovavano le tracce degli orsi che avevano<br />
tentato nella notte di appropriarsi dell’avena, fonte di<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 33<br />
a P P u n t i d i vi a g g i o<br />
sostentamento per i lavoratori. Devo dire che li ascoltavo<br />
esterrefatta: mi pareva raccontassero davvero… “la<br />
storia dell’orso!”. Ora invece, che conosco la storia<br />
della nostra emigrazione e di questi luoghi lontani e<br />
desolati, mi devo senz’altro ricredere. Gli esemplari di<br />
grizzly ed orsi bruni che vivono nei parchi canadesi<br />
dell’Ovest sono più di 35.000. E’ l’Alberta la Regione<br />
in cui si estendono i parchi delle Montagne Rocciose<br />
(Canadian Rockies) con le note località di Jasper e Banff.<br />
Da queste parti le strade sono ampie e regna la quiete<br />
nelle interminabili distese di boschi di abete rosso,<br />
intercalate soltanto da laghi color turchese e verde<br />
smeraldo; tra questi il più famoso è sicuramente Lake<br />
Louise. Per visitare al meglio queste zone, presa un’auto<br />
a noleggio, ci spostiamo nella regione alla ricerca degli<br />
abitanti locali: gli orsi grizzly. Questa specie si distingue<br />
dagli orsi bruni per le maggiori dimensioni, per il<br />
colore più chiaro del manto, per la forma caratteristica<br />
delle orecchie e del muso che sono più arrotondati e<br />
per un’evidente “gobba” (hump) tra le spalle. Occorre<br />
sempre fare molta attenzione: ovunque vi sono cartelli<br />
che richiamano il “visitatore” ad osservare le regole del<br />
parco, che sono poi le abitudini di vita degli animali<br />
che lo popolano, tra<br />
cui vi sono anche deer<br />
(cervi), caribou, moose<br />
(alci) e cougar (puma).<br />
Ci siamo documentati<br />
sull’enciclopedia di<br />
Amadio: le specie<br />
di queste parti sono<br />
leggermente diverse<br />
da quelle europee con<br />
alcune caratteristiche<br />
proprie (es: colore del<br />
pelo, dimensioni delle<br />
“corna” ecc..); ma<br />
l’abitante più temibile<br />
è lui: il nostro orso!<br />
Ecco allora che – non<br />
senza ilarità iniziale - ci studiamo scrupolosamente la<br />
guida operativa degli “incontri con gli orsi”! (Safety<br />
in Bear Country); ma che razza di guida è, direte<br />
voi; semplice: c’è scritto, in quattro mosse (!), quello<br />
che bisogna fare o non fare se si incontra un orso:<br />
Punto 1: non dare mai le spalle all’orso;<br />
Punto 2: parlare a voce alta e agitare le braccia sopra<br />
la testa;<br />
Punto 3: Assolutamente non correre;
a P P u n t i d i vi a g g i o<br />
Punto 4: se l’orso sta per attaccare “PLAY DEAD” ossia<br />
giocare a “fare il morto” gettandosi a terra;<br />
Se il tutto non funziona, aggiunge molto semplicemente<br />
la guida, e l’orso passa all’attacco allora “FIGHT” cioè<br />
combattete…e, aggiungo io, buona fortuna!!! Speriamo<br />
che non abbia tanta fame!!! E giù quattro risate…..<br />
Tanto noi al massimo gli<br />
orsi li vedremo dall’auto –<br />
non è raro che attraversino<br />
le strade – o dalla barca,<br />
dato che abbiamo prenotato<br />
una avventurosa escursione<br />
per vedere gli orsi all’alba<br />
mentre si avvicinano alla<br />
riva per cacciare i granchi e<br />
i salmoni. Beh, è superfluo<br />
dire che gli orsi sono ghiotti<br />
di salmoni e che questa zona,<br />
insieme all’Isola di Vancouver<br />
che si trova al largo della città,<br />
sulla costa ovest del Pacifico, è ricchissima di questi<br />
pesci; gli orsi -come del resto le orche che abbiamo<br />
ammirato nel golfo di Victoria - seguono gli spostamenti<br />
dei salmoni che risalgono la corrente per riprodursi.<br />
E fotografi e turisti come noi….gli aspettano al varco<br />
con gli obiettivi puntati!!! Ma anche all’imbocco di<br />
molti trekking – soprattutto di montagna - vi sono<br />
segnali di pericolo e tabelle che riportano gli ultimi<br />
avvistamenti degli orsi e che – seppur non vietando<br />
di procedere oltre – sconsigliano di addentrarsi nel<br />
sentiero; per chi proprio non vuol capire, forniscono<br />
addirittura le “istruzioni per<br />
l’uso”: essere almeno in<br />
quattro; parlare ad alta voce<br />
e fare rumore costantemente,<br />
avere sempre con sé e saper<br />
usare lo spray anti-orso al<br />
peperoncino (da spruzzare<br />
negli occhi dell’animale).<br />
Tutto questo a proprio rischio<br />
e pericolo! Noi eravamo<br />
solo in due, non avevamo il<br />
famigerato “campanellino<br />
dei turisti” ne tanto meno<br />
eravamo dotati di spray,<br />
quindi – considerato anche che un orso che insegue la<br />
preda può raggiungere anche i 40 km/h – in quei tratti<br />
non ci siamo addentrati. Vabbè lo spirito di avventura<br />
ma….. Abbiamo quindi programmato i nostri percorsi<br />
34<br />
Orsi in zona! Non avvicinarsi<br />
Le canoe canadesi<br />
escursionisti lungo gli incantevoli laghi del posto,<br />
affascinati dalle innumerevoli canoe che ovunque<br />
solcavano le azzurre acque; qui il kayaking è l’hobby<br />
nazionale! I laghi più frequentati, oltre al Lake Louise,<br />
sono il Maligne Lake (qui, nell’isola al centro del lago,<br />
vivono gli spiriti venerati dalla cultura indiana), il Peyto<br />
Lake (di origine glaciale<br />
come la maggior parte dei<br />
laghi canadesi) e l’Emerald<br />
Lake, lungo le cui coste ci<br />
spingiamo a percorrere un<br />
sentiero segnato da alcune<br />
passerelle di legno e lungo<br />
circa 5 km. La giornata è<br />
soleggiata e limpida e la<br />
riva affollata, incrociamo<br />
anche alcune famiglie con i<br />
bambini che stanno facendo<br />
i capricci…certo con questo<br />
baccano i grizzly e gli orsi<br />
bruni si guarderanno bene dall’avvicinarsi! Gli orsi<br />
infatti sono animali molto solitari che vivono in grandi<br />
spazi e lontano dall’uomo (o almeno così dovrebbe<br />
essere); nella stagione estiva però i loro spostamenti si<br />
fanno più frequenti perché si avventurano alla ricerca<br />
delle bacche (è la cosiddetta berry season). Cartelli<br />
disseminati ovunque ammoniscono di non dare da<br />
mangiare agli animali selvatici (Don’t feed wildlife): un<br />
orso che dipende dall’uomo – e dai suoi rifiuti – è un<br />
“orso morto” si usa dire da queste parti nel senso che<br />
non è più autonomo e spesso i ranger sono costretti<br />
ad abbatterlo per non farlo<br />
avvicinare a campeggi e aree<br />
pic-nic. Proprio per questo<br />
tutti i cassonetti all’interno<br />
dei parchi sono dotati di una<br />
particolare chiusura “a prova<br />
di orso”. Facendo attenzione<br />
a non avere possibili leccornie<br />
nello zaino, cominciamo a<br />
percorrere il sentiero segnato,<br />
incontrando vari escursionisti<br />
che in questa bella giornata<br />
hanno avuto la nostra stessa<br />
idea…alcuni sono con i cani<br />
al guinzaglio (il miglior deterrente per l’incontro con<br />
l’orso); ci si saluta con un generico “Hi!” lasciando di<br />
volta in volta la precedenza: non si riesce a passare<br />
contemporaneamente sopra alle passerelle di legno.<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong>
Stiamo “litigando” su chi deve tenere la fotocamera<br />
digitale, una Nikon Reflex acquistata per l’occasione,<br />
per fare le foto al percorso naturalistico e proprio in quel<br />
momento “avvistiamo” uno Gold Mantled Squirrel che<br />
sta scendendo da un albero: è uno scoiattolo con delle<br />
lunghe striature sul dorso; si ferma ad osservarci e noi ci<br />
appostiamo per immortalarlo<br />
con la Nikon. Uffà, sento dei<br />
passi, sta arrivando qualcuno<br />
che sicuramente ci farà<br />
scappare lo scoiattolo!….E<br />
non solo quello ahimè!!!!!<br />
Mi volto un tantino scocciata<br />
verso “l’intruso”. Oh Santi<br />
numi ma…ma….avete<br />
indovinato: E’ UN ORSO!<br />
Si chiama “BRUNO”…..<br />
E adesso, chi se le ricorda<br />
le “4 mosse”? Certo, potrei<br />
chiedergli se conosce yoghi e<br />
Bubu e scambiare due chiacchiere ma forse, considerata<br />
la situazione, non è il caso: continua a venirci incontro<br />
lungo la passerella, come se non avesse percepito la<br />
nostra presenza; si avvicina ancora. Io indietreggio<br />
piano piano, come da manuale, senza dargli le spalle,<br />
mentre Mauro – la sorte aveva voluto che fosse lui a<br />
vincere la sfida su chi teneva la macchina fotografica –<br />
cerca repentinamente di fare una foto…ma poi cambia<br />
idea pure lui! L’orso è ormai solo ad una decina di metri<br />
davanti a noi, (ma la guida non diceva che la “distanza<br />
di sicurezza” erano almeno 100 metri?). Beh, che si<br />
fa! Proviamo con il punto 2: ci mettiamo a parlare a<br />
voce alta agitando le braccia sopra la testa; “Guarda<br />
che di bacche da questa parte non ce ne sono!”. Bruno<br />
allora, dal tono di voce, avverte quanto siamo vicini,<br />
si blocca, ci osserva e poi….cerca una via di fuga, si<br />
volta e si dilegua nel bosco. Abbiamo ancora le gambe<br />
che tremano! Eppure eravamo stati così prudenti nei<br />
sentieri montani, e guarda dove abbiamo trovato l’orso,<br />
nel luogo più inaspettato. Gli incontri con gli orsi, sia<br />
grizzly che bruni, sono frequenti da queste parti è vero<br />
ma solitamente - come ci dicono i ranger locali quando<br />
raccontiamo l’accaduto per segnalare l’avvistamento -<br />
gli orsi non si avvicinano a luoghi dove sentono dei<br />
rumori o delle voci. Loro stessi hanno timore dell’uomo;<br />
figuriamoci noi di loro, ribatto io! Non attaccano se non<br />
sono in pericolo, le situazioni più rischiose si presentano<br />
con le femmine che hanno cuccioli o quanto l’orso non<br />
ha una via di fuga e quindi si sente braccato. Per fortuna<br />
L’orso Bruno<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 35<br />
a P P u n t i d i vi a g g i o<br />
non è stato il nostro caso… [Mamma stai tranquilla,<br />
ancora ti preoccupi ogni volta che lo racconto! ndr]<br />
Ci hanno anche spiegato che l’orso ha una vista poco<br />
sviluppata e avverte la presenza dell’uomo attraverso<br />
l’olfatto. Evidentemente eravamo in una posizione<br />
sopra vento. Certo che yoghi e Bubu potevano darci<br />
delle dritte così importanti!!<br />
Forse anche loro, come<br />
i ranger di queste parti,<br />
avranno pensato che eravamo<br />
i soliti turisti che in cerca di<br />
emozioni forti si avventurano<br />
spesso imprudentemente tra<br />
i boschi. Dal canto nostro,<br />
spinti dalla nostra passione<br />
per la natura, ci bastava<br />
in realtà aver intravisto un<br />
grizzly che ci ha attraversato<br />
la strada mentre percorrevamo<br />
la mitica Icefield Parkway –<br />
la super strada panoramica che collega i due parchi<br />
delle Montagne rocciose - già peraltro appagati dalle<br />
meraviglie di questi desolati paesaggi canadesi.<br />
Abbiamo imparato la lezione! Ancora una volta,<br />
abbiamo scoperto luoghi lontani dove è la natura a farla<br />
da padrona!….Fortunatamente….E prima di tornare a<br />
casa ci godiamo, con le luci dell’alba, la vista di altri<br />
orsi a Vancouver Island mentre spostano i massi in riva<br />
al mare alla ricerca di granchi…questa volta a debita<br />
distanza, comodamente seduti sullo zodiac – una sorta<br />
di gommone – mentre la guida parlante inglese illustra<br />
alla comitiva internazionale i pericoli dei possibili<br />
incontri con gli orsi…..Beh, se volete ve lo raccontiamo<br />
noi, cosa si prova dal vero e soprattutto “dal vivo”!!!!<br />
Alla prossima, speriamo più prudente, avventura……<br />
Maria Grazia Gasparini
i l ra c c o n t o<br />
“Me Ricordo”... el cutariol<br />
La religiosità ed il freddo si sono innestati nella mia vita fin dalla più giovane età, rendendomi forte fisicamente a<br />
sopportare l’inverno e facendomi apprezzare quasi con commozione, anche tuttora, i canti in chiesa, soprattutto<br />
i gregoriani, e il profumo dell’incenso quando in particolari cerimonie sale ancora verso il cielo, donando alla<br />
chiesa misticità. Tutto nasce dalla mia vita da chierichetto, o meglio da cutariol.<br />
Primogenito di quattro figli, dopo un anno dalla nascita venni trasferito dai piani alti (si fa per dire…!) al piano<br />
terra, nella camera di mia nonna, rimasta vedova in giovane età. Trasloco che comprendeva anche la culla fatta<br />
in legno di pero selvatico, tinta ocra e verde marcio, che prima di me aveva accolto mio padre e forse anche<br />
mio nonno. Il motivo?... La nascita di mia sorella, che avrebbe occupato la camera assieme ai miei genitori fino<br />
all’arrivo di un altro figlio. Per l’occasione alla neonata venne costruita una culla nuova e dato che i figli un tempo<br />
erano numerosi e non sporadici come adesso, nel laconico ricordo di mia madre sembrava che le donne della<br />
contrada fossero più interessate alla culla che alla nuova nata.<br />
La mia prima immagine non è di mia madre, ma della nonna. Già dal terzo anno di età cominciai a dormire con<br />
lei nel suo grande lettone, dentro le lenzuola ruvide de canego (di canapa), fresche d’estate ma anche fredde d’inverno,<br />
coperte fortunatamente da un’immensa colsara (piumino) che lei provvedeva a riempire quasi ogni anno<br />
spennando le oche vive della nostra aia. Il ricordo va a quei gesti precisi, seduta con l’animale tra le gambe che<br />
ad ogni strappo emetteva un cheo…..,cheo…eoo…io, come assistente, dopo che le aveva “depilate”, cospargevo<br />
le oche di cenere come disinfettante prima di lasciarle libere. Nonostante la piuma, d’inverno in camera il freddo<br />
era intenso. Tante volte le finestre nella parte esterna erano coperte dal ghiaccio.<br />
Con mia nonna avevo un rapporto di affettuosità e di simpatia e le volevo bene. Era una donna di fede, timorata<br />
di Dio, e cercava di allevarmi inculcandomi quei principi. Per questo la messa mattutina di ogni giorno faceva<br />
parte del mio noviziato già all’età di sette anni. Voleva che diventassi prete!... Non l’ho accontentata…!<br />
Il rito era sempre lo stesso: sveglia alle sei del mattino (era lei che si svegliava), io che imploravo ”ancora un poco<br />
nonna…ancora un poco…” mentre mi sussurrava che avremmo fatto tardi, e se non otteneva il risultato qualche<br />
volta diventava cosi sadica da svegliarmi con un’aspersione di acqua fredda nelle orecchie, col bicchiere che<br />
stava sul comodino. Quando uscivamo da casa il freddo ci avvolgeva tutto il corpo mentre ci avviavamo verso la<br />
chiesa ad un chilometro di distanza. Vicino a casa c’era un capitello dedicato alla Vergine Pellegrina, ora spostato<br />
per fare spazio ad un incrocio. Ed era da lì che iniziava il nostro viaggio, con il segno della croce e la recita del<br />
rosario, proseguendo fino a destinazione avvolto stretto sotto el so fassoeton, scialle nero e frangiato tipico delle<br />
donne anziane del tempo, che odorava di vecchio, di stantio e di naftalina.<br />
“Ave Maria, gratia plena”……………..e io rispondevo: ”Sancta maria mater dei”…………Il sonno era tanto che a<br />
volte, sotto quel piccolo tepore maleodorante, nonostante camminassi riuscivo per brevi istanti anche ad addormentarmi.<br />
Lungo la strada deserta, sotto i miei passi sentivo lo scricchiolio delle pozzanghere gelate, che all’epoca<br />
erano numerose. Solo una tenue luce pubblica illuminava un bivio con ombre spettrali, per il resto il buio era<br />
totale, a parte qualche luce che veniva dalle stalle dove i contadini cominciavano la mungitura delle vacche.<br />
All’arrivo ci attendeva una chiesa buia con pochi fedeli, solo poche vecchiette come mia nonna sparse nella penombra,<br />
mentre una luce fioca illuminava il presbiterio.<br />
Aurelio, il campanaro e sacrestano, figura claudicante che si muoveva lentamente e con gesti misurati, aveva già<br />
provveduto a preparare l’occorrente per l’ufficiatura.<br />
Era una funzione che ora non si fa più, ma un tempo veniva eseguita ogni mattina prima della S. Messa con una<br />
cerimonia a parte per commemorare i defunti.<br />
Venivano ricostruiti, in una atmosfera funebre, i simboli di un funerale. Un telo nero, con disegnati quattro teschi<br />
dorati ai lati, campeggiava nel presbiterio, attorniato da quattro candelabri e dalla croce nera dei morti. Don<br />
Giuseppe, l’anziano parroco, arrivava prima del tocco. Si schiariva sonoramente la voce all’entrata della chiesa<br />
e dopo una religiosa genuflessione avanzava avvolto in una mantella con i fermagli argentati, ricordo del suo<br />
passato di ufficiale dei bersaglieri durante la prima guerra mondiale. La cerimonia, dopo la vestizione in sacrestia<br />
con la stola nera simbolo del lutto, iniziava. Da una parte, sullo scagno alto del coro ligneo, il parroco ed io<br />
chierichetto bambino; dall’altra, oltre il telo nero, il sacrestano. Ricordo le cantilene gregoriane delle preghiere<br />
36<br />
Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong>
i l ra c c o n t o<br />
in latino che si scambiavano. In quel contesto di poca luce, freddo e nero, anche se erano in latino le invocazioni<br />
davano la sensazione di chiedere a Dio il paradiso per quel defunto. A differenza di don Giuseppe, l’uomo di<br />
Dio, le cui invocazioni erano lineari e dai toni bassi, quelle di Aurelio rappresentavano il popolo e quindi avevano<br />
una tonalità di alti e bassi, come un’implorazione lamentosa e continua. Nel mio immaginario di bambino,<br />
con in mano il libro di latino dalla copertina nera con su scritto “De profundis”, queste implorazioni mi colpivano,<br />
convincendomi che con tutta quell’insistenza sicuramente al defunto sarebbe stata concessa la vita eterna.<br />
Eppure, di tutta quella preparazione e di una cerimonia così lugubre avevo una paura matta. Soprattutto quando,<br />
finita l’ufficiatura, mentre il sacrestano preparava il celebrante per la Messa, io dovevo sbaraccare il tutto. Per le<br />
candele e la croce non c’erano problemi, ma quando, dopo averlo piegato, dovevo portare il telo dei morti al suo<br />
posto, lì avveniva il panico. Doveva essere disposto con ordine nel retro della sacrestia, una stanza senza luce<br />
elettrica che fungeva anche da ripostiglio, dove c’era anche il catafalco, la portantina che trasportavano i morti.<br />
Bene, a quel punto la paura era tale che lanciavo il telo dall’uscio, cercando di centrare il catafalco, sopra il quale<br />
doveva essere regolarmente posato. Era un’impresa titanica e regolarmente cadeva a terra. Finita la Messa, e<br />
rientrati in sacrestia, l’Aurelio rigorosamente mi prendeva per un orecchio e mi accompagnava nella stanza per<br />
raccogliere quel telo, ma ormai dalla finestra albeggiava e il sinistro catafalco appariva meno pauroso. Anche<br />
durante la celebrazione della S. Messa il sacerdote aveva un rapporto privilegiato con Dio, mentre il chierichetto<br />
rappresentava il popolo dei credenti. Tant’è che era il cutariol che rispondea messa, appunto rispondendo sempre<br />
in latino alle invocazioni del celebrante. Risposte che prevedevano grandi strafalcioni di pronuncia, ma che mia<br />
nonna cocciutamente mi aveva fatto imparare a memoria, tante volte sottraendomi ai mie giochi preferiti. Finite<br />
le funzioni, quando uscivamo dalla chiesa, l’alba illuminava le montagne lontane con una luce rossastra ed<br />
il paesaggio era imbiancato dalla brunesta (galaverna). Da tutti i comignoli, sui tetti imbiancati, usciva un fumo<br />
azzurrino che saliva dritto, nell’aria fredda, verso il cielo. Finalmente libero e sveglio, potevo,<br />
non più sotto braccio della nonna, correre e scivolare sulle<br />
pozzanghere gelate di una strada deserta. Lungo il percorso,<br />
tra le siepi era un rincorrersi di pettirossi e scriccioli,<br />
mentre le grandi piante di villa Brusch,<br />
che affiancavano la strada e creavano un<br />
tunnel aggrovigliato così angosciante di<br />
notte, ora apparivano come un immenso<br />
ricamo di ghiaccio. A casa, mia madre mi<br />
aspettava con la colazione calda; la consumavo<br />
velocemente, perché già i compagni<br />
di scuola mi aspettavano. Sarebbe<br />
stato un altro chilometro in una<br />
strada sempre senza traffico, di<br />
corse e di giochi prima di arrivarci.<br />
Ma questa è un’altra<br />
storia……<br />
Matteo Benussi<br />
Amadio Favaro
c u l t u r a<br />
La Redazione si congratula con il nostro Direttore - Riccardo Masini,<br />
per il suo ultimo libro<br />
“iStRana tRa CROnaCa E StORia”<br />
Passato e presente, fatti e cultura, narrativa ed emigrazione, nella riedizione aggiornata<br />
e ampliata, di "Istrana, paese mio"<br />
Il volume verrà presentato il 22 dIceMBRe prossimo,<br />
alle ore 17.00 presso la Sala Consiliare di Ca' Celsi.<br />
Siamo tutti invitati!
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Piazzale Roma, 78<br />
ISTRANA (TV)<br />
Tel. e fax 0422 832575<br />
Augura Buone Feste