Edizione Dicembre 2007

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E d i t o r i a l E quello che è. E saggiamente gestita. Un vento che talvolta e inevitabilmente fa girare certe “eliche”, ma che fa girare anche le “eliche” della produzione dello stesso nostro paese e nazione. E, quindi, lo stesso convivere odierno: chi mungerebbe le mucche per le latterie? Chi manderebbe avanti l’edilizia? Chi andrebbe a raccogliere i rifiuti? Chi andrebbe a fare lavori stagionali nei campi o completerebbe l’organico nelle nostre fabbriche? In quanti potrebbero “badare” ancora ai nostri anziani? Ecc. Guardiamo il problema anche in questa dimensione. Un tempo eravamo noi gli ultimi arrivati, inizialmente invisi e che abbiamo dovuto sputare l’anima per cominciare a capirci e ad essere considerati. Ora tocca ad altri mettere piede in terra per loro straniera. Oggi sono loro, i nostri vicini di casa, che si sforzano di parlare l’italiano, ma che cominciano a malapena a confabulare in dialetto. E che devono imparare a convivere. Tutti passaggi obbligati, anche se certamente complessi e rigorosamente bisognosi di un binario di legalità che rappresenti una tutela per tutti. A fronte di un qualcosa che sta cambiando e che inevitabilmente avviene anche da noi. Tuttavia ,questo non vuol dire che sofferenze patite a nostra volta siano motivo di ritorsione. C’è questa tendenza. Ecco, infatti, che la parola “straniero” entra invece nelle viscere di tante persone identificandolo come una mina vagante, un pericolo e basta. E non si ragiona più. Tutto può essere. A torto o a ragione. Per mentalità di parte o non. Ma il peccato che non si può perdonare è quello di soffiare sul fuoco del razzismo, dell’intolleranza e del rifiuto. Senza trovare soluzioni ragionevoli. Se non quella di fomentare la cultura delle divisioni. Se non dell’odio. La storia è come un grande fiume, dove scorrono le vicende umane e vi confluiscono i rivoli della “preziosa “ quotidianità anonima del buon senso e del vivere civile: che mitigano l’arsura delle ostilità o dell’indifferenza comune. Con esperienze acquisite da riversare in questo alveo, per una corretta politica immigratoria, ispirata al rispetto delle diversità e considerando che Emigrazione, “patrimonio” culturale e umano, fa inevitabilmente equazione con Immigrazione. Aspetti fondamentali e paralleli che, con il tempo e le fusioni, hanno portato nel mondo anche maturità e arricchimento culturale. Quanto sarà, lo speriamo profondamente stagliato in un futuro globale, anche per un tessuto sociale come quello del nostro paese: vestito di bene e colorato di… arcobaleno. Per un qualcosa di inestimabile e armonioso e da consegnare ai nostri nipoti. Per un ambiente vivibile. Per un Natale non solo segnato da effetti decorativi, ma anche dai significati universali proposti dalla Stella e dal Presepio. Per un BUON NATALE a tutto mondo e di tutto cuore. In tutte le lingue. 4 IndIce R. Masini “VIVERE (a) ISTRANA”: DIALOGANDO E’ POSSIBILE Editoriale Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre 2007 pagg. 3-4 Gli auguri del Sindaco pag. 5 C. Pellegatti Premio Istrana 2007 R. Masini Giochi in Villa 2007: Sala cede il palio ad Istrana R. Masini Corali Parrocchiali al Concerto di Santa Cecilia pagg. 6-9 pagg. 10-11 pag. 12 Foto Attività Pro Loco pag. 13 R. Masini Sottopasso di Via Milani: visita al cantiere R. Masini “Brulicar di motori”: 1° Raduno Auto-Moto d’Epoca R. Masini Papa Benedetto atterra ad Istrana R. Masini Festa per Suor Laura pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag. 17 L’affido familiare pag. 18 Programma attività 2008 pagg. 19-22 L’esperienza di C. Bacchion 007: a servizio di Sua Maestà Dalla Biblioteca di P. Biasin - Estate in Biblioteca - Il Bosco delle storie pag. 23 pagg. 24-25 Liberamente di G. Fuser pag. 26 Dalla Scuola di A. Romanello Mondi diversi ma…sempre scuola L. Fighera La mia passione per i cavalli pag. 27 pag. 28 Dalle Associazioni Avis pag. 29 R. Masini Cortometraggio di Grespan premiato a MTV Progetto e Spazio giovani - Fiaticorti di S. Grigolin - Vi aspettiamo allo Spazio Giovani Appunti di viaggio di Gasparini La terra degli orsi Me Ricordo di A. Favaro El Cutariol “Istrana tra Storia e Cronaca”: presentazione del libro di R. Masini pag. 30 pagg. 31-32 pagg. 33-35 pagg. 36-37 pag. 38
GLI AUGURI deL SIndAcO Una bella esperienza Nell’accingermi a scrivere l’ormai tradizionale saluto augurale in occasione delle festività natalizie desidero innanzitutto ringraziare la Pro Loco per avermi concesso questo spazio all’interno del notiziario. Spesso, quando mi trovo a riflettere sulla mia esperienza, che si avvia alla conclusione, di Sindaco di Istrana, e a tracciare inevitabilmente un bilancio di questi nove anni, provo ad individuarne l’essenza, l’elemento comune. Credo di poter dire che, senza dubbio, il valore più importante di questo “spazio di vita” è la crescita umana scaturita dal quotidiano incontro con la comunità alla quale appartengo. Le cerimonie pubbliche, le feste, i matrimoni, ma anche la vita di tutti i giorni, alcune situazioni difficili, il sorriso ma anche le tensioni, gli sguardi preoccupati, le difficoltà: tutto questo mi ha permesso di allargare i miei orizzonti di comprensione rispetto alla vita, di essere meno “giudicante” e di comprendere di più. Ho imparato ad affrontare i problemi pesandone la complessità anche se ciò ha significato, in taluni casi l’impossibilità di dare risposte immediate, deludendo forse in parte le urgenti aspettative di qualche cittadino. Stare a stretto contatto con la gente mi ha permesso di vedere da vicino anche il fenomeno dell’immigrazione: i nuovi immigrati con loro non hanno portato soltanto lingue diverse ma abitudini, stili di vita, valori diversi da conoscere ed integrare nel tessuto locale. Ho potuto toccare con mano il concetto di “mondo globale” e l’impatto che questa realtà ha avuto sulla nostra piccola comunità, dove ormai le persone di origine non italiana hanno raggiunto quasi 11% dell’intera popolazione, in rappresentanza di ben 44 etnie diverse. Un insieme di “mondi” che però ad Istrana si sono ben integrati, grazie soprattutto al grande spirito di accoglienza dei cittadini istranesi. Nella consapevolezza che stiamo vivendo un periodo tutt’altro che tranquillo sia sul fronte interno che internazionale, che le difficoltà per le famiglie sono sempre maggiori, bisogna far rivivere – valorizzandoli pienamente - lo spirito di fratellanza e solidarietà che esistevano forti fino a qualche decennio fa, quando i piccoli paesi erano più simili a “famiglie allargate”: tutti Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre 2007 5 i l Si n d a c o si conoscevano ed il problema di uno diventava di tutti, così come la gioia di una famiglia coinvolgeva l’intera comunità. Desidero dunque porgere un sentito e sincero ringraziamento a tutti gli istranesi per avermi concesso la grande opportunità di fare, in qualità di Sindaco, quest’esperienza prima di tutto umana, oltre che politica. Voglio inoltre sentitamente ringraziare tutti i miei collaboratori di Giunta e Consiglio comunale che con me hanno condiviso programmi ed attività. Un particolare ringraziamento va anche a tutto il personale dell’Ente, risorsa preziosa per far andare avanti una “macchina” sempre più complessa e con disponibilità sempre minori. Grazie infine a tutti voi che in varie occasioni ho avuto modo di incontrare in questa splendida esperienza che mi è stata concessa. A nome mio personale e di tutta l’Amministrazione comunale vi porgo i migliori Auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo. Il Sindaco Marco Fighera
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