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Edizione Dicembre 2007

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Stiamo “litigando” su chi deve tenere la fotocamera<br />

digitale, una Nikon Reflex acquistata per l’occasione,<br />

per fare le foto al percorso naturalistico e proprio in quel<br />

momento “avvistiamo” uno Gold Mantled Squirrel che<br />

sta scendendo da un albero: è uno scoiattolo con delle<br />

lunghe striature sul dorso; si ferma ad osservarci e noi ci<br />

appostiamo per immortalarlo<br />

con la Nikon. Uffà, sento dei<br />

passi, sta arrivando qualcuno<br />

che sicuramente ci farà<br />

scappare lo scoiattolo!….E<br />

non solo quello ahimè!!!!!<br />

Mi volto un tantino scocciata<br />

verso “l’intruso”. Oh Santi<br />

numi ma…ma….avete<br />

indovinato: E’ UN ORSO!<br />

Si chiama “BRUNO”…..<br />

E adesso, chi se le ricorda<br />

le “4 mosse”? Certo, potrei<br />

chiedergli se conosce yoghi e<br />

Bubu e scambiare due chiacchiere ma forse, considerata<br />

la situazione, non è il caso: continua a venirci incontro<br />

lungo la passerella, come se non avesse percepito la<br />

nostra presenza; si avvicina ancora. Io indietreggio<br />

piano piano, come da manuale, senza dargli le spalle,<br />

mentre Mauro – la sorte aveva voluto che fosse lui a<br />

vincere la sfida su chi teneva la macchina fotografica –<br />

cerca repentinamente di fare una foto…ma poi cambia<br />

idea pure lui! L’orso è ormai solo ad una decina di metri<br />

davanti a noi, (ma la guida non diceva che la “distanza<br />

di sicurezza” erano almeno 100 metri?). Beh, che si<br />

fa! Proviamo con il punto 2: ci mettiamo a parlare a<br />

voce alta agitando le braccia sopra la testa; “Guarda<br />

che di bacche da questa parte non ce ne sono!”. Bruno<br />

allora, dal tono di voce, avverte quanto siamo vicini,<br />

si blocca, ci osserva e poi….cerca una via di fuga, si<br />

volta e si dilegua nel bosco. Abbiamo ancora le gambe<br />

che tremano! Eppure eravamo stati così prudenti nei<br />

sentieri montani, e guarda dove abbiamo trovato l’orso,<br />

nel luogo più inaspettato. Gli incontri con gli orsi, sia<br />

grizzly che bruni, sono frequenti da queste parti è vero<br />

ma solitamente - come ci dicono i ranger locali quando<br />

raccontiamo l’accaduto per segnalare l’avvistamento -<br />

gli orsi non si avvicinano a luoghi dove sentono dei<br />

rumori o delle voci. Loro stessi hanno timore dell’uomo;<br />

figuriamoci noi di loro, ribatto io! Non attaccano se non<br />

sono in pericolo, le situazioni più rischiose si presentano<br />

con le femmine che hanno cuccioli o quanto l’orso non<br />

ha una via di fuga e quindi si sente braccato. Per fortuna<br />

L’orso Bruno<br />

Pro Loco - Vivere Istrana - dicembre <strong>2007</strong> 35<br />

a P P u n t i d i vi a g g i o<br />

non è stato il nostro caso… [Mamma stai tranquilla,<br />

ancora ti preoccupi ogni volta che lo racconto! ndr]<br />

Ci hanno anche spiegato che l’orso ha una vista poco<br />

sviluppata e avverte la presenza dell’uomo attraverso<br />

l’olfatto. Evidentemente eravamo in una posizione<br />

sopra vento. Certo che yoghi e Bubu potevano darci<br />

delle dritte così importanti!!<br />

Forse anche loro, come<br />

i ranger di queste parti,<br />

avranno pensato che eravamo<br />

i soliti turisti che in cerca di<br />

emozioni forti si avventurano<br />

spesso imprudentemente tra<br />

i boschi. Dal canto nostro,<br />

spinti dalla nostra passione<br />

per la natura, ci bastava<br />

in realtà aver intravisto un<br />

grizzly che ci ha attraversato<br />

la strada mentre percorrevamo<br />

la mitica Icefield Parkway –<br />

la super strada panoramica che collega i due parchi<br />

delle Montagne rocciose - già peraltro appagati dalle<br />

meraviglie di questi desolati paesaggi canadesi.<br />

Abbiamo imparato la lezione! Ancora una volta,<br />

abbiamo scoperto luoghi lontani dove è la natura a farla<br />

da padrona!….Fortunatamente….E prima di tornare a<br />

casa ci godiamo, con le luci dell’alba, la vista di altri<br />

orsi a Vancouver Island mentre spostano i massi in riva<br />

al mare alla ricerca di granchi…questa volta a debita<br />

distanza, comodamente seduti sullo zodiac – una sorta<br />

di gommone – mentre la guida parlante inglese illustra<br />

alla comitiva internazionale i pericoli dei possibili<br />

incontri con gli orsi…..Beh, se volete ve lo raccontiamo<br />

noi, cosa si prova dal vero e soprattutto “dal vivo”!!!!<br />

Alla prossima, speriamo più prudente, avventura……<br />

Maria Grazia Gasparini

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