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Come si dovrebbe fare e valutare il Test di Provocazione ... - RIAP

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TEST DI PROVOCAZIONE ORALE PER ALIMENTI<br />

12<br />

QUANDO CONSIDERARE POSITIVO<br />

UN TPO E QUANDO SOSPENDERLO<br />

Questo è uno dei temi più <strong>di</strong>scus<strong>si</strong>. Il problema è che<br />

nel corso del TPO alcuni bambini possono manifestare<br />

dei <strong>si</strong>ntomi soggettivi (come fasti<strong>di</strong>o, bruciore<br />

alla bocca, ecc.) o talora anche <strong>si</strong>ntomi obiettivi lievi<br />

(come alcuni pomfi ) che però poi non sono seguiti,<br />

pur continuando <strong>il</strong> TPO, da una conclamata reazione<br />

allergica. Conoscendo questa eventualità, in specie<br />

se <strong>si</strong> esegue un TPO per <strong>valutare</strong> la pos<strong>si</strong>b<strong>il</strong>e tolleranza<br />

in un bambino più grande a <strong>di</strong>eta già da alcuni anni,<br />

non è fac<strong>il</strong>e trovare <strong>il</strong> giusto equ<strong>il</strong>ibrio tra la prudenza<br />

dettata dalla volontà <strong>di</strong> evitare una reazione allergica<br />

potenzialmente grave e la volontà <strong>di</strong> evitare una falsa<br />

<strong>di</strong>agno<strong>si</strong> <strong>di</strong> allergia alimentare, con tutte le conseguenze<br />

nutrizionali e p<strong>si</strong>cologiche che ne possono<br />

seguire. In generale le attuali linee guida con<strong>si</strong>gliano<br />

<strong>di</strong> sospendere un TPO alla comparsa <strong>di</strong> <strong>si</strong>ntomi obiettivi,<br />

vi<strong>si</strong>b<strong>il</strong>i, e quin<strong>di</strong> in qualche modo non <strong>si</strong>mulab<strong>il</strong>i,<br />

mentre in caso <strong>di</strong> comparsa <strong>di</strong> <strong>si</strong>ntomi soggettivi, è<br />

necessario continuare <strong>il</strong> TPO, senza aumentare la dose<br />

<strong>di</strong> alimento 73 . Si può con<strong>si</strong>derare po<strong>si</strong>tivo un DBPCFC<br />

se i <strong>si</strong>ntomi soggettivi <strong>si</strong> ripetono almeno 3 volte solo<br />

con <strong>il</strong> verum e non con <strong>il</strong> placebo 88 . Allo stesso modo,<br />

riteniamo che se i <strong>si</strong>ntomi soggettivi <strong>si</strong> ripetono più<br />

volte in modo convincente, nel bambino piccolo,<br />

laddove possa essere ragionevolmente esclusa una<br />

componente soggettiva, <strong>il</strong> TPO potrà essere interrotto<br />

e con<strong>si</strong>derato po<strong>si</strong>tivo. Nei ca<strong>si</strong> in cui <strong>il</strong> TPO, pur condotto<br />

correttamente in aperto, abbia dato e<strong>si</strong>to ad<br />

un risultato dubbio 56 è necessario ricorrere al TPO in<br />

cieco o in DBPCFC.<br />

Ma ve<strong>di</strong>amo un po’ in particolare. Quando con<strong>si</strong>deriamo<br />

i <strong>si</strong>ntomi cutanei, la comparsa <strong>di</strong> una orticaria<br />

generalizzata oppure <strong>di</strong> un rash eritematoso con intenso<br />

prurito e grattamento, costituisce certamente<br />

un segno obiettivo. Nel caso in cui compaiano invece<br />

solo alcuni pomfi , specie sulle mani o nella regione<br />

periorale, è necessario, in assenza <strong>di</strong> altra <strong>si</strong>ntomatologia,<br />

continuare <strong>il</strong> TPO, se <strong>si</strong> vuole adottare un criterio<br />

<strong>di</strong> prudenza, ripetendo la stessa dose, poiché questi<br />

<strong>si</strong>ntomi potrebbero essere evocati dal contatto dell’alimento<br />

sulla cute, contatto che andrebbe per tale<br />

motivo accuratamente evitato. È noto che un TPO<br />

con<strong>si</strong>derato po<strong>si</strong>tivo solo per la comparsa <strong>di</strong> alcuni<br />

pomfi sulla faccia o sulle mani, in assenza <strong>di</strong> <strong>si</strong>ntomi<br />

gastrointestinali o respiratori, viene spesso smentito<br />

da un succes<strong>si</strong>vo DBPCFC 74 89 .<br />

Per quanto riguarda i <strong>si</strong>ntomi gastrointestinali, <strong>il</strong><br />

prurito orale, la nausea, la <strong>di</strong>sfagia, i dolori addominali<br />

sono <strong>si</strong>ntomi soggettivi mentre <strong>il</strong> vomito è<br />

un <strong>si</strong>ntomo obiettivo, che tuttavia potrebbe esser<br />

causato dalla avver<strong>si</strong>one del bambino verso <strong>il</strong> cibo,<br />

dalla sua paura e/o agitazione, o infi ne anche<br />

solo dall’esser stato costretto ad assumere contro<br />

voglia l’alimento. In questi ca<strong>si</strong>, <strong>si</strong> può continuare<br />

<strong>il</strong> test, magari camuffando l’alimento nel bambino<br />

più piccolo, se <strong>si</strong> sta effettuando un TPO in aperto.<br />

Peraltro nel bambino con APLV è stato recentemente<br />

segnalato come i <strong>si</strong>ntomi orofaringei <strong>si</strong>ano<br />

frequenti pre<strong>di</strong>ttori <strong>di</strong> segni obiettivi nel DBPCFC 90 .<br />

Il ripeter<strong>si</strong> del vomito o del dolore addominale alle<br />

succes<strong>si</strong>ve somministrazioni conferisce maggiore<br />

probab<strong>il</strong>ità che la <strong>di</strong>agno<strong>si</strong> <strong>di</strong> allergia <strong>si</strong>a corretta 91 .<br />

Tra i <strong>si</strong>ntomi respiratori, la sensazione <strong>di</strong> ostruzione<br />

respiratoria è un <strong>si</strong>ntomo soggettivo mentre la congestione<br />

nasale, gli starnuti ripetuti, la rinorrea acquosa<br />

o la rino-congiutivite, le variazioni nel tono della voce,<br />

lo stridore, <strong>il</strong> laringospasmo, o <strong>il</strong> tirage inspiratorio, così<br />

come la tosse e <strong>il</strong> wheezing sono segni obiettivi, suffi -<br />

cienti a con<strong>si</strong>derare po<strong>si</strong>tivo <strong>il</strong> TPO e devono sempre<br />

allertare per la pos<strong>si</strong>b<strong>il</strong>e insorgenza <strong>di</strong> una succes<strong>si</strong>va<br />

<strong>di</strong>ffi coltà respiratoria. Laddove <strong>si</strong> controllino i parametri<br />

<strong>di</strong> funzionalità respiratoria, una riduzione del FEV 1 <strong>di</strong><br />

oltre <strong>il</strong> 15% o del peak fl ow <strong>di</strong> oltre <strong>il</strong> 20% costituiscono<br />

un criterio oggettivo suffi ciente a con<strong>si</strong>derare po<strong>si</strong>tivo<br />

un TPO.<br />

Per quanto riguarda i <strong>si</strong>ntomi generali, <strong>il</strong> cambiamento<br />

del comportamento, la prostrazione, la cefalea o <strong>il</strong><br />

rifi uto <strong>di</strong> assumere l’alimento costituiscono <strong>si</strong>ntomi<br />

soggettivi mentre sono con<strong>si</strong>derati <strong>si</strong>ntomi obiettivi<br />

un abnorme pallore, l’aumento della frequenza car<strong>di</strong>aca<br />

<strong>di</strong> oltre <strong>il</strong> 20% o la <strong>di</strong>minuzione della pres<strong>si</strong>one<br />

arteriosa <strong>di</strong> oltre <strong>il</strong> 20% e ovviamente <strong>il</strong> collasso o<br />

l’anafi las<strong>si</strong> 91 .<br />

In tutti i ca<strong>si</strong>, alla comparsa <strong>di</strong> <strong>si</strong>ntomi soggettivi è<br />

comunque necessario interrompere <strong>il</strong> test, vi<strong>si</strong>tare <strong>il</strong><br />

bambino, ispezionando accuratamente la cute, l’orofaringe,<br />

l’apparato respiratorio e quello car<strong>di</strong>ovascolare,<br />

alla ricerca <strong>di</strong> ulteriori segni o <strong>si</strong>ntomi associati.<br />

Se <strong>si</strong> riscontrano <strong>si</strong>ntomi oggettivi, <strong>il</strong> TPO verrà interrotto<br />

e con<strong>si</strong>derato po<strong>si</strong>tivo. In alternativa può essere prudente<br />

allungare l’intervallo <strong>di</strong> tempo della succes<strong>si</strong>va<br />

somministrazione, dato che talora i <strong>si</strong>ntomi soggettivi<br />

possono essere <strong>il</strong> prodromo <strong>di</strong> una incipiente reazione<br />

allergica obiettiva 58 .<br />

Quando <strong>il</strong> bambino assume tutte le do<strong>si</strong> dell’alimento<br />

senza alcuna reazione, <strong>il</strong> TPO può essere con<strong>si</strong>derato<br />

negativo per reazioni imme<strong>di</strong>ate, ma è necessario<br />

aspettare almeno 48 h per con<strong>si</strong>derare <strong>il</strong> bambino<br />

veramente tollerante l’alimento, in quanto potrebbero<br />

verifi car<strong>si</strong> delle reazioni tar<strong>di</strong>ve 73 .<br />

Nel corso <strong>di</strong> un TPO le manifestazioni cliniche più frequenti<br />

(presenti nell’84% -90% dei ca<strong>si</strong>) sono quelle<br />

cutanee. Seguono i <strong>si</strong>ntomi respiratori, quali rinite,<br />

congiuntivite, broncostruzione e/o gastrointestinali,<br />

quali vomito e <strong>di</strong>arrea 92 93 .<br />

COME COMPORTARSI IN CASO<br />

DI RIFIUTO DELL’ALIMENTO<br />

Non è infrequente che <strong>il</strong> TPO possa fallire perché <strong>il</strong><br />

bambino rifi uta l’alimento proposto. Molteplici sono le<br />

cause <strong>di</strong> questo evento. In primis, <strong>il</strong> con<strong>di</strong>zionamento<br />

p<strong>si</strong>cologico del bambino più grande che, dopo aver<br />

eliminato per alcuni anni dalla <strong>di</strong>eta un alimento<br />

offendente, è con<strong>di</strong>zionato dall’idea che possa fargli<br />

male e pertanto lo rifi uta. Un’altra causa può essere<br />

indotta dall’ambiente ospedaliero e dal rifi uto del<br />

bambino <strong>di</strong> rimanere in tale sede. Ci sono inoltre<br />

problemi <strong>di</strong> palatab<strong>il</strong>ità legati alla non conoscenza<br />

del “nuovo” alimento, nuovo perché non assunto per<br />

molti anni o mai assunto o al rifi uto del nuovo gusto.<br />

I provve<strong>di</strong>menti correttivi possono essere adottati nel<br />

corso del TPO cercando <strong>di</strong> interpretare nel <strong>si</strong>ngolo<br />

caso i motivi del rifi uto. Se <strong>si</strong> sospetta un rifi uto legato<br />

al gusto, <strong>si</strong> potranno ut<strong>il</strong>izzare ingre<strong>di</strong>enti <strong>di</strong>fferenti da<br />

<strong>Come</strong> <strong>si</strong> <strong>dovrebbe</strong> <strong>fare</strong> e <strong>valutare</strong> <strong>il</strong> <strong>Test</strong> <strong>di</strong> provocazione orale per alimenti. Norme pratiche <strong>di</strong> comportamento

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