Mangiare come Dio comanda: la Dieta Mediterranea - Fiesa

Manca in Italia una cultura nutrizionale, una sistematica
informazione diretta, si fa poco nelle scuole, prevale, invece, la
pubblicità commerciale che, per sua natura, lancia messaggi
imprecisi, nebulosi, parziali, reticenti.
Sebbene il consumatore medio italiano desideri fortemente di
essere informato, presume contemporaneamente di saperne già
molto sulla base di intuizioni e della “saggezza popolare”.
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La sicurezza alimentare
Il grande interesse legato ai temi della gastronomia, ha sostenuto
negli ultimi anni un notevole interesse nei consumatori per i beni
gastronomici. Nel tempo il percorso si è notevolmente evoluto
comprendendo, da un lato, che il piacere legato solo e soltanto
all'atto gastronomico in se, non aiutava a comprendere le
motivazioni di spessore legate alla produzione agricola e
zootecnica. In secondo tempo, dall'altro, si sono sviluppati i
concetti di sostenibilta' delle produzioni alimentari in ordine
essenzialmente all'impatto ambientale. Recentemente, con la
codifica del BUONO-PULITO E GIUSTO, si rivendica una
“giustizia sociale” per i prodotti agricoli che deve riconoscere,
cioè, una giusta remunerazione per chi lo produce.
Solo pochi mesi fa l'UNESCO ha incluso la DIETA
MEDITERRANEA tra i patrimoni culturali immateriali
dell'umanità da sottoporre a tutela. La Dieta Mediterranea
rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e
tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola e, in particolare, il
consumo di cibo, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni
comunità. La Dieta si fonda così nel rispetto per il territorio e la
biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle
attività tradizionali e dei mestieri collegati .