Mangiare come Dio comanda: la Dieta Mediterranea - Fiesa
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L’al<strong>la</strong>rme<br />
Nel porto di Bari si documentano scarichi di milioni di tonnel<strong>la</strong>te<br />
di frumento estero, compreso “sub-grano” di bassa categoria, con<br />
probabili tenori di metalli pesanti, tale da renderlo quasi<br />
inutilizzabile al consumo umano (trattasi di potentissimi traccianti<br />
cancerogeni).<br />
L'importazione, quindi, di cereali utilizzati per <strong>la</strong> dieta<br />
mediterranea nel nostro territorio per <strong>la</strong> produzione di alimenti<br />
con questi standard non solo pregiudica <strong>la</strong> qualità delle nostre<br />
produzioni alimentari e <strong>la</strong> loro salubrità per l'alimentazione<br />
soprattutto del<strong>la</strong> prima infanzia, ma contraddice un progetto delle<br />
Politiche Agricole (MICOCER 2006-2008), che ha definito e<br />
sancito <strong>la</strong> superiorità dei grani pugliesi in ordine a residui di<br />
DON-OTA-Af<strong>la</strong>tossina, rispetto a quelli del Nord Italia (clima<br />
secco contro clima umido e piovigginoso) ed esteri.<br />
Conclusioni<br />
La prevenzione e l'educazione alimentare sono il più grande<br />
investimento e l’unica reale attività di controllo necessaria per <strong>la</strong><br />
sostenibilità delle produzioni agro-alimentari regionali. Sono temi<br />
di straordinaria attualità su cui sviluppare un confronto tra le<br />
motivazioni del<strong>la</strong> locale comunità di produttori (agricoltori,<br />
mugnai, pastai, panificatori), e quelle di un mercato in grande<br />
espansione mondiale con le esigenze di industriali ed importatori<br />
in partico<strong>la</strong>re.<br />
La base nutrizionale del<strong>la</strong> dieta mediterranea è costituita<br />
soprattutto da pane, pasta e cereali, ma <strong>la</strong> quantità di produzione<br />
nazionale di materie prime non soddisfa i consumi, soprattutto per<br />
<strong>la</strong> impossibilità dei coltivatori a produrre in condizioni estreme e<br />
di sottoremunerazione.<br />
Gli importatori e gli industriali diventano così i primi attorisostenitori<br />
di un mercato nazionale di pane e pasta allestite con<br />
frumenti di difficile reperibilità nazionale e con frumenti esteri.<br />
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