01. presidente 001-030 - zetamente.net
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12<br />
Mariangela Cisco Ghirotti<br />
guanti costantemente rotti (di lana nera) e al quale chiedeva<br />
in ricompensa una poesia su san Giuseppe: «Il divin legnaiuol<br />
di Palestina» (ti raccomando la fonìa). O il vecchio<br />
Fogazzaro al quale il bisnonno Rumor portava la notizia<br />
che anche Leila 5 era stata messa all’indice; o la incrollabile<br />
difesa papista degli Scotton 6 (tre terribili fratelli preti del<br />
Vicentino) che difendendo il potere temporale del papa auspicavano<br />
che anche Bologna e Ferrara e tutta l’Italia sotto<br />
il Po dovesse essere regno pontificio. «Mi – diceva il nonno<br />
Rumor – credo nel paradiso, nell’inferno e anca nel purgatorio,<br />
ma no capisso cosa ghe entra Bologna, e parché go da<br />
andar a l’inferno se digo no de Bologna». «E ti te andarà all’inferno»<br />
ribatteva l’intrepido Scotton.<br />
Basta, si fanno le undici, le undici e mezzo; siamo dislocati<br />
nel divano e poltrone con una luce che acceca da una<br />
parte, tutti i buchi delle appliques mascherati con quadri o<br />
aggeggi peregrini, la mamma che continua a intromettere il<br />
suo sederone tra noi e il <strong>presidente</strong>, alla ricerca dei suoi<br />
fiammiferi. Finalmente dà la buona notte e va a dormire.<br />
A mezzanotte in punto comincia l’incredibile discorso.<br />
È venuto da noi stasera perché ha bisogno di uscire dal suo<br />
mondo, deve parlare, sentire la voce degli altri. È nato, cresciuto,<br />
vissuto nella Dc; ne è dentro fino a qua – e con la<br />
piccola mano tocca la base dei capelli. Ha bisogno di critiche,<br />
di idee, di incontrare gente. «Contestatari» chiede Gigi.<br />
«Certo». «Anarchici?» «Anche anarchici, sicuro».<br />
Fa una violenta critica alla Dc, sulla corruzione, sulla<br />
sete di potere, sull’assenteismo dei deputati, sulla insufficienza,<br />
arretratezza delle leggi.<br />
«Bene», dice Gigi che va giù di brutto, «e poi dici degli<br />
studenti – sei più contestatario di loro».<br />
Ma qui salta fuori il discorso che ricalca pari pari quello<br />
tuo di due giorni fa. Il tuo era un timore, il suo parere una<br />
certezza. Siamo alla vigilia dei colonnelli – dice. Il potere<br />
non lo interessa, non voleva per niente essere fatto <strong>presidente</strong><br />
– e si può anche credergli, in questo momento – era<br />
disperato la notte prima della decisione. Ma è convinto che