strategie dietetiche per ridurre l'odore delle feci di cani e gatti - AIVPA
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Strategie <strong><strong>di</strong>etetiche</strong> <strong>per</strong> <strong>ridurre</strong> l’odore <strong>delle</strong> <strong>feci</strong> <strong>di</strong> <strong>cani</strong> e <strong>gatti</strong><br />
AMIDI RESISTENTI<br />
Definizione <strong>di</strong> ami<strong>di</strong> resistenti<br />
Negli ultimi anni, è stato messo in<br />
evidenza come il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>gestione<br />
dell’amido in vivo sia fortemente<br />
<strong>di</strong>pendente dalla cristallinità e dalla<br />
forma dell’integratore alimentare,<br />
con il risultato che non tutti gli ami<strong>di</strong><br />
risultano completamente <strong>di</strong>geriti nel<br />
piccolo intestino. (50)<br />
L’incompleta <strong>di</strong>gestione <strong>di</strong> questi<br />
composti a livello del piccolo intestino<br />
può essere attribuita alla struttura<br />
fisica (granulometria), alla presenza<br />
<strong>di</strong> granuli <strong>di</strong> amido resistenti agli<br />
enzimi o alla ricompattazione (retrogradazione)<br />
in sede enterica <strong>di</strong><br />
granuli poco attaccabili dagli enzimi.<br />
L’amido può essere fisicamente<br />
intrappolato all’interno <strong>di</strong> strutture<br />
cristalline sole o aggregate a detriti<br />
multi-cellulari che ne impe<strong>di</strong>scono il<br />
contatto con le amilasi (l’amido presente<br />
nei <strong>di</strong> cereali interi o pasta).<br />
L’amido crudo può presentarsi in<br />
forma microgranulare, la cui struttura<br />
cristallina si mostra particolarmente<br />
resistente all’azione <strong>delle</strong><br />
amilasi.<br />
Da notare che la <strong>di</strong>stribuzione della<br />
struttura e le <strong>di</strong>mensioni dei granuli<br />
<strong>di</strong> amido varia tra le specie vegetali<br />
produttrici. In generale, i granuli<br />
contenuti nei tuberi (ad esempio,<br />
patate e patate dolci) si presentano<br />
gran<strong>di</strong> e sferici, mentre quelli riscontrati<br />
nei cereali si mostrano piccoli e<br />
poliedrici. (51)<br />
L’analisi degli ami<strong>di</strong> nativi attraverso<br />
<strong>di</strong>ffrazione a raggi X ha evidenziato<br />
tipi <strong>di</strong>stinti <strong>di</strong> pattern spettrali (A<br />
e B).Gli ami<strong>di</strong> appartenenti al tipo<br />
A sono quelli contenuti nei cereali<br />
(meno cristallini), mentre gli ami<strong>di</strong><br />
presenti nei tuberi e quelli ricchi in<br />
amilosio appartengono al tipo B (più<br />
cristallino). Il fattore che influenza<br />
questi modelli è la lunghezza <strong>delle</strong><br />
catene <strong>di</strong> amilopectina, le quali si<br />
mostrano più brevi nel tipo A rispetto<br />
a quelle <strong>di</strong> tipo B. (52) Pertanto, gli<br />
Bollettino <strong>AIVPA</strong><br />
ami<strong>di</strong> <strong>di</strong> tipo B risultano più resistenti<br />
alla <strong>di</strong>gestione enzimatica dei<br />
mammiferi.<br />
Quando l’amido viene riscaldato<br />
in una quantità eccessiva <strong>di</strong> acqua,<br />
può gelatinizzare. (53)<br />
Un ulteriore riscaldamento favorisce<br />
l’aggregazione <strong>delle</strong> molecole <strong>di</strong><br />
amilosio e <strong>di</strong> amilopectina contenute<br />
nell’amido, causando la formazione<br />
<strong>di</strong> un gel. (54)<br />
La natura esatta del gel <strong>di</strong>pende<br />
da variabili quali il rapporto tra la<br />
quantità <strong>di</strong> amilosio ed amilopectina,<br />
quantità <strong>di</strong> acqua presente ed il<br />
tempo e la tem<strong>per</strong>atura del processo.<br />
(53)<br />
L’instabilità dei gel <strong>di</strong> amido aumenta<br />
nel tempo in relazione al momento<br />
in cui è avvenuta la cristallizzazione.<br />
La struttura cristallina può<br />
essere rilevata me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>ffrazione<br />
a raggi X evidenziando un pattern<br />
<strong>di</strong> tipo B. (55)<br />
Questo tipo <strong>di</strong> formazione cristallina è<br />
chiamato retrogradazione e può aumentare<br />
in seguito a cicli ripetuti <strong>di</strong> riscaldamento<br />
e raffreddamento. (56)<br />
Questo processo determina la produzione<br />
<strong>di</strong> amido, resistenti alla<br />
degradazione amilolitica. In<strong>di</strong>pendentemente<br />
dall’origine <strong>di</strong> questa<br />
resistenza, la frazione <strong>di</strong> amido non<br />
<strong>di</strong>gerita nell’intestino tenue passa<br />
nel colon, dove viene fermentato dai<br />
batteri, influendo sulla salute e sulla<br />
funzionalità del colon. Poiché questi<br />
ami<strong>di</strong> sono resistenti, risultano substrati<br />
fermentabili nel colon, e si mostrano<br />
efficaci nel migliorare la fermentazione<br />
del colon nell’uomo. (50)<br />
RUOLO DEGLI AMIDI RE-<br />
SISTENTI IN VARIE SPECIE<br />
In questo stu<strong>di</strong>o (57) sono stati analizzati<br />
gli effetti <strong>delle</strong> <strong>di</strong>verse forme<br />
(native o retrograde) <strong>di</strong> amido resistente<br />
<strong>di</strong> patate (10% della <strong>di</strong>eta),<br />
valutati in un <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> alimentazione<br />
<strong>di</strong> 5 mesi. L’amido resistente<br />
12<br />
ha sostenuto la crescita dei batteri<br />
benefici (Bifidobacterium e Lactobacillus)<br />
riducendo la crescita dei batteri<br />
patogeni come i clostri<strong>di</strong>. Una<br />
risposta ottimale, tuttavia, è stata osservata<br />
in seguito all’alimentazione<br />
con ami<strong>di</strong> resistenti retrogra<strong>di</strong>. Inoltre<br />
è stato evidenziato come <strong>di</strong>versamente<br />
dai ratti alimentati con una<br />
<strong>di</strong>eta <strong>di</strong> controllo (senza amido resistente),<br />
l’amido retrogrado <strong>di</strong> patata<br />
aumenta (P