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strategie dietetiche per ridurre l'odore delle feci di cani e gatti - AIVPA

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Impiego del Laser nella chirurgia del cane e del gatto<br />

<strong>per</strong>pulse. Le uniche complicazioni<br />

riscontrate hanno riguardato 4 casi<br />

<strong>di</strong> deiscenza della ferita successivamente<br />

alla rimozione della sutura,<br />

spiacevole evenienza verificatasi<br />

esclusivamente in interventi in cui<br />

la cute è stata incisa con il Laser e<br />

successivamente riapposta con sutura<br />

tra<strong>di</strong>zionale. Ciò potrebbe essere<br />

in<strong>di</strong>cativo <strong>di</strong> una probabile influenza<br />

negativa del Laser sulla cicatrizzazione<br />

cutanea <strong>per</strong> prima intenzione.<br />

E’ quin<strong>di</strong> consigliabile avere<br />

l’accortezza <strong>di</strong> attendere un tempo<br />

maggiore <strong>per</strong> la rimozione dei punti<br />

(almeno 12-15 giorni, contro i normali<br />

7-10 giorni), nei casi in cui si<br />

sintetizzasse una ferita chirurgica<br />

dopo un’incisione con Laser CO 2 .<br />

Per quanto concerne il tipo <strong>di</strong> emissione,<br />

dai risultati ottenuti nel presente<br />

stu<strong>di</strong>o è possibile affermare<br />

che durante l’asportazione <strong>di</strong> neoplasie<br />

<strong>di</strong> limitate <strong>di</strong>mensioni si può<br />

giovare in maniera considerevole<br />

della modalità su<strong>per</strong>pulse, con la<br />

sua caratteristica microinvasività sui<br />

tessuti circostanti, mentre in caso <strong>di</strong><br />

neoplasie più voluminose è da preferire<br />

un’emissione continua, <strong>per</strong> limitare<br />

i tempi chirurgici; tali modalità<br />

<strong>di</strong> emissione possono essere vantaggiosamente<br />

utilizzate in modo promiscuo<br />

nello stesso intervento, mo<strong>di</strong>ficando<br />

alternativamente a necessità<br />

i dati impostati sul <strong>di</strong>splay in base al<br />

tipo <strong>di</strong> tessuto incontrato.<br />

Trattamento <strong>delle</strong> patologie <strong>delle</strong><br />

ghiandole della regione <strong>per</strong>ianale-<br />

L’utilizzo del Laser ad anidride<br />

carbonica <strong>per</strong> la chirurgia <strong>per</strong>ianale<br />

include l’escissione dei tumori <strong>per</strong>ianali<br />

e del retto, la sacculectomia e il<br />

trattamento <strong>delle</strong> fistole. (19)<br />

Gli Autori hanno utilizzato il Laser<br />

nella chirurgia <strong>di</strong> 10 pazienti affetti<br />

da adenocarcinomi <strong>delle</strong> ghiandole<br />

paranali, in 12 pazienti che presentavano<br />

adenomi <strong>delle</strong> ghiandole <strong>per</strong>ianali<br />

e in 7 curettage <strong>delle</strong> fistole<br />

<strong>per</strong>ianali.<br />

Durante la chirurgia il Laser è stato<br />

Bollettino <strong>AIVPA</strong><br />

ado<strong>per</strong>ato nella modalità su<strong>per</strong>pulse,<br />

in spot focalizzato ad una potenza<br />

<strong>di</strong> 10-15 Watt.<br />

Successivamente all’ablazione <strong>delle</strong><br />

neoplasie è stato sfruttato, come <strong>di</strong><br />

routine, l’effetto antineoplastico <strong>di</strong><br />

su<strong>per</strong>ficie, vaporizzando le cellule<br />

su<strong>per</strong>ficiali del campo o<strong>per</strong>atorio<br />

me<strong>di</strong>ante raggio defocalizzato, in<br />

continuo, a 2-4 Watt <strong>di</strong> potenza.<br />

Nei casi <strong>di</strong> sacculite <strong>per</strong>ianale fistolizzata<br />

si è proceduto allo sbrigliamento<br />

<strong>delle</strong> fistole, al courettage<br />

chirurgico dell’area e alla asportazione<br />

dei sacchi anali, alternando<br />

l’emissione su<strong>per</strong>pulse focalizzata<br />

alla continua defocalizzata.<br />

Molto sod<strong>di</strong>sfacente è apparso l’utilizzo<br />

del Laser defocalizzato, in continuo,<br />

a 3-5 Watt, <strong>per</strong> l’emostasi dei<br />

numerosi vasi presenti nella regione<br />

<strong>per</strong>ianale, eliminando totalmente<br />

l’utilizzo dell’elettrocauterio e limitando<br />

in modo considerevole il numero<br />

<strong>di</strong> legature.<br />

Così come riportato in letteratura<br />

(10,19) , gli Autori ritengono che l’applicazione<br />

della tecnica Laser nella<br />

chirurgia della regione <strong>per</strong>ianale<br />

sia <strong>di</strong> notevole ausilio in quanto minimizza<br />

il rischio <strong>di</strong> sanguinamento<br />

intrao<strong>per</strong>atorio e rende più agevole<br />

la visuale del campo o<strong>per</strong>atorio.<br />

CHIRURGIA<br />

DELL’ORECCHIO<br />

L’utilizzo del Laser è <strong>di</strong> notevole ausilio<br />

sia nella chirurgia del pa<strong>di</strong>glione<br />

auricolare che nella ablazione<br />

del canale auricolare. (13,14)<br />

Gli Autori, ad oggi, hanno impiegato<br />

la chirurgia Laser <strong>per</strong> 17 ablazioni<br />

totali del condotto u<strong>di</strong>tivo e osteotomia<br />

della bolla (TECALBO) in 14<br />

<strong>cani</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse razze ed età affetti<br />

da otite cronica (Figg.3,4).<br />

Il Laser è stato utilizzato in modalità<br />

mista (continuo-su<strong>per</strong>pulse), con focalizzazione<br />

dello spot e 7-15 Watt<br />

<strong>di</strong> potenza Tale procedura ha consentito<br />

<strong>di</strong> evitare il ricorso all’elet-<br />

38<br />

Fig.3. Otite cronica proliferativa in un<br />

cane<br />

Fig.4. Intervento <strong>di</strong> TECALBO me<strong>di</strong>ante<br />

Laser CO 2<br />

trocauterizzazione, mantenendo il<br />

campo o<strong>per</strong>atorio esente da emorragia<br />

e quin<strong>di</strong> sufficientemente pulito.<br />

Inoltre, grazie alle proprietà<br />

dell’onda Laser CO 2 <strong>di</strong> essere assorbita<br />

dall’acqua e <strong>di</strong> generale una<br />

necrosi termica collaterale dei tessuti<br />

limitrofi <strong>per</strong> meno <strong>di</strong> 100 micrometri,<br />

tale tecnica si è rivelata notevolmente<br />

precisa e ha limitato notevolmente<br />

le complicanze post intervento dovute<br />

ad edema ed infiammazione<br />

e traumatismi al nervo facciale.<br />

L’azione sulla porzione cartilaginea<br />

del condotto si è rilevata sod<strong>di</strong>sfacente,<br />

anche se è stata notata una<br />

certa lentezza nell’esecuzione del<br />

taglio quando si o<strong>per</strong>ava su condotti<br />

mineralizzati, sia in modalità continua<br />

sia in su<strong>per</strong>pulse.<br />

CHIRURGIA<br />

DELL’OCCHIO<br />

Le principali applicazioni del Laser<br />

ad anidride carbonica nel campo<br />

dell’oftalmologia veterinaria riguar-<br />

Anno 2010/4

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