INSTRUMENT FOR PRE -ACCESSION ASSISTANCE - Istra
INSTRUMENT FOR PRE -ACCESSION ASSISTANCE - Istra
INSTRUMENT FOR PRE -ACCESSION ASSISTANCE - Istra
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
30<br />
e palazzi; vale la pena di visitare a piedi il lato sud-occidentale della città vecchia,<br />
per ammirarne le architetture tardo-gotiche e rinascimentali sorte a margine di vie<br />
tracciate ancora nel Medioevo.<br />
La città, svuotatasi a causa delle guerre e delle frequenti epidemie di peste e malaria,<br />
nel corso dei secoli XVI e XVII viene sistematicamente ripopolata da Albanesi, Greci<br />
e Croati della Bosnia e della Dalmazia. A ricordo della pestilenza, all’inizio del XVI<br />
secolo fu eretta ex-voto la chiesa di S. Rocco collocata all’entrata in città. Essendo la<br />
popolazione in costante aumento, si dà inizio alla costruzione di una chiesa parrocchiale<br />
di maggiori dimensioni, perciò viene abbattuto l’edifi cio più piccolo a tre absidi<br />
di cui si è parlato poc’anzi. Il campanile è rimasto quello del XVII secolo, mentre<br />
la chiesa dedicata alla Beata Vergine Assunta fu completata nel 1760.<br />
Questo edifi cio, caratterizzato da una navata con volta, un presbiterio a semicerchio<br />
e una serie di cappelle laterali, ha dato lo spunto per la realizzazione di altri<br />
edifi ci similari (Pinguente, Buie, Grisignana, Piemonte, Parenzo, Torre). Il periodo di<br />
prosperità infl uì anche sul circondario; nella prima metà del XVIII secolo la famiglia<br />
De Franceschi acquista una villa di campagna nella località di Seghetto e la ristruttura<br />
ricavandone un grande e lussuoso complesso economico-abitativo baroccoclassicistico,<br />
in cui spicca un palazzo dalla facciata anticata che gli conferisce l’aspetto<br />
di un castello. Il settore dov’erano ubicati gli stabili adibiti alle varie attività rurali<br />
e la cappella di famiglia fu poi ampliato; nel XIX secolo, nel cortile sul retro fu eretto<br />
l’oleifi cio, mentre nella parte frontale della villa è stata collocata una torre con un<br />
parapetto ispirato allo spirito del Romanticismo.<br />
Il XIX secolo portò delle modifi che: fu demolito l’anello difensivo esterno che nel<br />
XIV secolo abbracciava il rione detto Borgo (a quei tempi la zona più nuova che<br />
sorgeva sulla terraferma), dove c’erano addirittura quattro chiese e due conventi.<br />
Del XIX secolo è anche il lungomare. Il resto delle mura cittadine è stato gradualmente<br />
inglobato dall’architettura abitativa più recente che si espande inesorabile e<br />
aggressiva, spesso incurante dell’ambiente e della storia.<br />
Consigliamo di visitare:<br />
Il festival Sepomaia viva, un’occasione per imparare divertendosi molte cose sulla<br />
vita dell’antica Istria; si valorizzano, in particolare, le pregiate località a nord di<br />
Umago (Zambrattia, Sipar, Catoro, Tiola, Muntarol).<br />
Curiosità:<br />
Una decina di chilometri a nord di Umago si trova Salvore, località nota per il suo<br />
faro, il primo al mondo a utilizzare l’illuminazione a gas. Fu costruito nel 1818 su<br />
progetto di Pietro Nobile, architetto viennese del tardo classicismo. Ancor oggi in<br />
uso, risulta essere il faro più antico in funzione nell’Adriatico.