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Colpire al cuore

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Passano pochi secondi, poi Guido improvvisamente strappa di mano gli appunti <strong>al</strong> padre, che reagisce esclamando:<br />

“Ma che ti prende?”<br />

“Fammi rileggere. Cacchio, c’è qu<strong>al</strong>cosa che non torna. Anzi, molte cose non tornano. Mi tocca chiamare Facocero<br />

e dargli la buona novella.”<br />

“Io non ci ho capito niente e poi qu<strong>al</strong>e buona novella? Non siamo ancora a Pasqua!”<br />

Guido, dopo circa mezz’ora, era nell’ufficio di Facocero, letter<strong>al</strong>mente a bocca aperta d<strong>al</strong>le novità snocciolate<br />

d<strong>al</strong>l’investigatore. Dopo una serie d’accertamenti, svolti anche con la collaborazione dell’Interpol, i due decisero<br />

di convocare per la sera stessa <strong>al</strong>le venti, presso studio dello scomparso geometra Pest<strong>al</strong>ozzi, la vedova<br />

Samantha Gussoni, il suo boy friend Johnny Juantorena, la governante Nina Zag<strong>al</strong>o e due vicini di casa dello<br />

scomparso, abitanti sullo stesso pianerottolo, t<strong>al</strong>i Gilberto Gola e Giannetta Bianchetti.<br />

L’ispettore, il suo sovrintendente e Guido arrivarono ben prima delle diciannove. Ad aspettarli la governante.<br />

Guido e l’ispettore entrarono da soli nello studio, in compagnia di <strong>al</strong>cuni uomini della scientifica e si richiusero<br />

la porta <strong>al</strong>le sp<strong>al</strong>le.<br />

Alle venti, entrarono anche gli <strong>al</strong>tri convocati.<br />

Dopo pochi minuti, nel grande studio Pest<strong>al</strong>ozzi, entrarono anche l’ispettore e Guido, che cercò di non incrociare<br />

lo sguardo di Samantha Gussoni.<br />

“Signori, per chi non mi conosce sono l’ispettore capo Aristide Facocero, della Questura di Vigevano. Vi ho convocato<br />

perché siamo nella convinzione che tra voi si nasconde l’assassino, o l’assassina, del geometra Pest<strong>al</strong>ozzi,<br />

ottimo professionista, ma anche ottimo finanziatore a strozzo, vero signor Gola?”<br />

“Non capisco a cosa intende riferirsi ispettore, con queste affermazioni f<strong>al</strong>se e tendenziose che io…”<br />

“Cosa fa, Gola, si è preparato a memoria la frasetta di rito? Lei segn<strong>al</strong>ava, caro Gola, da buon conoscitore<br />

dell’ambiente finanziario di Vigevano, i clienti più interessanti ed organizzavate con Pest<strong>al</strong>ozzi le tabelle di<br />

rientro: trentacinque, quarantacinque, sessanta per cento, su somme da dieci, venti, quaranta mila euro. Solo<br />

che Pest<strong>al</strong>ozzi si era stancato di questo traffico, o forse voleva mettersi in proprio, sta di fatto che lei signor<br />

Gola, iniziava ad innervosirsi…”<br />

“Come sapete queste cose?” insorse il signor Gola.<br />

“La minchiata che avete combinato è stata quella di aver dato soldi a strozzo a Peppe mano lesta, uno dei<br />

nostri informatori più anziani. Ci sono bastate poche ore per avere queste notiziole…”<br />

“Commissario, non l’ho ucciso io Pest<strong>al</strong>ozzi!”<br />

“Non es<strong>al</strong>ti troppo il nostro Facocero, che è ancora un semplice ispettore, caro Gola”, intervenne ridendo Guido.<br />

“Sappiamo che non è stato lei a uccidere il geometra.”<br />

“Aveva qu<strong>al</strong>che movente in più la signora Gussoni. Il geometra si era stancato di essere cornificato in maniera<br />

tanto plate<strong>al</strong>e ed aveva dato incarico <strong>al</strong> nostro investigatore Guidi di indagare sulla questione”, riprese l’ispettore,<br />

mentre lo sguardo corrucciato della signora Pest<strong>al</strong>ozzi, metteva Guido in difficoltà. L’ispettore continuò:<br />

“Abbiamo scoperto che c’era di mezzo un’eredità: abbiamo sentito il notaio di famiglia poco fa. Ci ha anticipato<br />

che una notevole parte dei beni saranno di proprietà della vedova, ma Pest<strong>al</strong>ozzi ha dimostrato di voler<br />

bene <strong>al</strong>la propria città disponendo la donazione di circa dodici appartamenti di Vigevano, con destinazione<br />

diversa: ricovero per anziani, coppie in difficoltà, ostello per la gioventù. Una sorta di rimorso postumo, per le<br />

attività poco pulite perpetrate nel tempo.”<br />

“Quel pirla!” commentò la Gussoni scuotendo la testa, per sottolineare il suo disgusto.<br />

“Chiaramente, non potevate immaginare questa novità del testamento, ma siamo convinti che non siete stati<br />

voi due, vedova e boyfriend, a organizzare l’assassinio.”<br />

A questo punto l’ispettore fece entrare due agenti nello studio per sorvegliare le uscite. Dopodiché, iniziò a<br />

girovagare nella stanza, osservando gli astanti.<br />

“Con la consulenza del signor Guidi però, ci siamo convinti che chi ha commesso il delitto, aveva scientificamente<br />

pensato di far ricadere i sospetti proprio sulla signora Gussoni, che poteva vantare qu<strong>al</strong>che ottimo<br />

movente: il menage a trois, le spese pazze nello shopping, l’eredità. E, in effetti, chi ha ucciso, come la signora<br />

Gussoni, conosceva il geometra, le sue abitudini, la casa e, soprattutto il fatto che non inserisse abitu<strong>al</strong>mente<br />

il sistema d’<strong>al</strong>larme durante la giornata. L’assassino, o l’assassina, è una persona che poteva entrare e uscire,<br />

senza suscitare sospetti. Poi è venuta pure l’idea di simulare una rapina, per far perdere tempo agli inquirenti.<br />

Un guazzabuglio, ma portato avanti con un disegno preciso. Anche se il disegno, qu<strong>al</strong>che volta può perdere i<br />

contorni… ed <strong>al</strong>lora, tuo padre Guidi…”<br />

“Sì, qu<strong>al</strong>cuno ha fatto un errore nel riferire il suo giorno di riposo, vero signora Nina Zag<strong>al</strong>o? O devo chiamarla<br />

Helena Soarez De Souza?” disse Guido.<br />

Il silenzio perfetto scese nella s<strong>al</strong>a, con tutti gli astanti, che puntarono ora con lo sguardo sulla governante<br />

brasiliana.<br />

“Mi posso sbagliare io, nella pronuncia, ma non l’Interpol, nella sostanza” riprese l’investigatore privato. “Gli<br />

abbiamo mandato una delle foto fatte da me <strong>al</strong>la signora De Souza, con il teleobiettivo. Dopo quella dichiarazione<br />

sul giorno del riposo fatta <strong>al</strong>la polizia, si pensava che avesse dovuto essere il lunedì, invece parlando<br />

con mio padre la signora brasiliana afferma che era il sabato. Lei signora Bianchetti, cosa mi dice? Da dirimpettaia<br />

e amica della vittima, qu<strong>al</strong> è il giorno giusto del riposo?”<br />

“È il sabato. Di certo non il lunedì” rispose con sicurezza la Bianchetti, guardando con ripugnanza la De Souza.<br />

“Lo sapevo… Da questo elemento, ho poi ragionato sul fatto che solo lei sapeva, d<strong>al</strong>l’inizio, del mio incari-<br />

co d’investigazione privata nei confronti della signora Pest<strong>al</strong>ozzi. A sapere dei nostri due incontri; l’unica a<br />

poter contare su un <strong>al</strong>larme non attivato; l’unica a farsi intestare, in qu<strong>al</strong>ità di seconda beneficiaria, le due<br />

polizze sulla vita del geometra, ammontanti a ben due milioni di euro; l’unica, soprattutto, a sapere come uccidere<br />

un uomo in maniera pulita e veloce, colpendo lo sterno.” A questo punto Guido fece uscire improvvisamente,<br />

con un tocco teatr<strong>al</strong>e da una manica della giacca uno stiletto imitando il gesto dell’omicida. “Un’arma<br />

facile da nascondere… del resto non ha ucciso così anche suo marito a Caracas, signora De Sousa?”<br />

“Filho de puta!” sibilò la governante.<br />

“Innanzitutto lasci stare la mia povera mamma, in secundis, mi faccia continuare. l’Interpol ha fatto un<br />

riscontro dei documenti da noi spediti per via informatica, <strong>al</strong>la banca dati internazion<strong>al</strong>i. Risultato? Tutti<br />

documenti f<strong>al</strong>si. Non esiste una signora Nina Zag<strong>al</strong>o. Con i suoi bei connotati, esisteva semmai una Helena<br />

Soarez De Souza, che ad appena diciannove anni aveva ucciso il marito, con una stilettata <strong>al</strong> <strong>cuore</strong>, dopo<br />

avergli sottratto denaro e v<strong>al</strong>ori d<strong>al</strong>la cassaforte. Certo che a questo punto, occorreva qu<strong>al</strong>cosa di diverso<br />

per l’omicidio Pest<strong>al</strong>ozzi; un colpo di classe, credo, per poter far pensare che l’assassino fosse un uomo, e un<br />

uomo di notevole forza. Un commesso cubano, per esempio…”<br />

“Filha de puta” esclamò Juantorena, cercando di colpire la governante. Ma fu fermato in tempo dai due agenti.<br />

“C<strong>al</strong>ma, c<strong>al</strong>ma”, proseguì Guido, “e, soprattutto, non copiatevi i complimenti! Dicevo… cosa dicevo ispettore?”<br />

“Cosa diceva?”<br />

“Andiamo bene! Ah! Dicevo, che mi aveva incuriosito molto la preziosa cura dei particolari nell’arredamento<br />

voluto d<strong>al</strong> geometra per questo studio. In particolare i tappeti “ e iniziò a girare nella stanza, indicando gli<br />

oggetti ai presenti. “I vasi, i decori, gli splendidi mobili di legno massello, tutti del tardo medioevo, compresa<br />

la splendida collezione di b<strong>al</strong>estre, custodite in capienti vetrinette. E sapete, signori, perché sono importanti<br />

queste b<strong>al</strong>estre? Perché con una di queste b<strong>al</strong>estre è stato ucciso il nostro povero Pest<strong>al</strong>ozzi, vero De Sousa?<br />

Non fiati eh? Gli errori che hai fatto sono due: il giorno riposo sbagliato e aver usato non la b<strong>al</strong>estra a crocco,<br />

da leva, a girella, ma il b<strong>al</strong>estrino. Cosa è il b<strong>al</strong>estrino? Ho preso appunti da Wikipedia. Dicesi b<strong>al</strong>estrino<br />

b<strong>al</strong>estra molto piccola che si tendeva mediante una vite disposta lungo il teniere e messa in moto d<strong>al</strong> di dentro<br />

del c<strong>al</strong>cio. Si poteva portare nascosta, per cui era considerata arma proibita ovunque dai bandi sulle armi.<br />

Lanciava un cortissimo dardo”. Dove è stato l’errore della signora De Sousa? Che il geometra amava pulire<br />

person<strong>al</strong>mente tutte le b<strong>al</strong>estre, in maniera quasi maniac<strong>al</strong>e, ma aveva la necessità di sentirle nelle mani,<br />

questo lo sapeva solo sua moglie, vero signora Pest<strong>al</strong>ozzi?”<br />

“Certo, Franco usava i pennellini e le accarezzava come fossero sue creature.”<br />

“Grazie signora Pest<strong>al</strong>ozzi. Capito, signori? Tutte le b<strong>al</strong>estre venivano pulite, ma sapete dove non abbiamo<br />

trovato impronte? Sul b<strong>al</strong>estrino! Questa minuscola b<strong>al</strong>estra che vedete, è stata caricata con lo stiletto e nascosti<br />

entrambi, probabilmente in una manica del vestito. Cara donna del Brasile, non dovevi usare i guanti.<br />

Il tuo padrone non lo ha mai fatto…”<br />

A queste parole, la De Sousa cercò di fuggire, ma gli agenti la immobilizzarono, ammanettandola.<br />

Dopo i reciproci ringraziamenti tra forze di Polizia e agenzia investigativa in toto, arrivò, dulcis in fundo,<br />

un’email del notaio, che informava di una clausola testamentaria che vedeva beneficiaria l’agenzia investigativa<br />

Sormani, dell’appartamento sede di lavoro, qu<strong>al</strong>e s<strong>al</strong>do dei servigi per l’incarico.<br />

“Gli avevo parlato dell’ultimatum dato d<strong>al</strong>la proprietà. Non potevo immaginare che dietro la società immobiliare<br />

ci fosse lui, Pest<strong>al</strong>ozzi,…”<br />

Guido tornò d<strong>al</strong>la sua amata la sera stessa. D<strong>al</strong>la finestra, posta dietro <strong>al</strong>la sua scrivania, il suo sguardo s’indirizzò<br />

<strong>al</strong>la sua destra, rapito d<strong>al</strong>l’ardimento architettonico della cattedr<strong>al</strong>e e d<strong>al</strong>la sua caratteristica forma<br />

concava. L’illuminazione artifici<strong>al</strong>e, riusciva ad es<strong>al</strong>tarne le forme morbide, come se la chiesa fosse stata<br />

creata in marzapane, e non in marmo pregiato. Dopo una rapida occhiata <strong>al</strong>la torre del Bramante, cercò di<br />

indovinare il lavorio di pietre della pavimentazione, con i lampioni impreziositi da raggi, re<strong>al</strong>izzata da <strong>al</strong>tre<br />

pietre chiare. Gli affreschi rinasciment<strong>al</strong>i con fiori, piante e fiere. Poi, per seguire il volo di un piccione, spostò<br />

lo sguardo sui vecchi coppi, su comignoli e gli <strong>al</strong>ti camini antichi. Si rese conto che quella piazza costruita<br />

nel tempo con stili e soluzioni diverse, era uno scrigno anche un poco suo. Si sentì soddisfatto di questo pensiero<br />

e si riaddormentò, ancora una volta sulla scrivania, con ancora un sorriso infantile stampato in volto,<br />

come un bimbo che dorma felice.<br />

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