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22 - Assocazione Italiani Freienbach

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AIF Postfach 514, 8807 <strong>Freienbach</strong><br />

Homepage: www.aif-online.ch<br />

E-mail : aif@aif-online.ch<br />

Fax Redazione: 044 / 786 47 65<br />

Nr. <strong>22</strong>


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

2° Edizione/Edition 2005 Il Giornalino AIF/Zeitschrift AIF<br />

Aprile / April, Maggio / Mai, Giugno / Juni.<br />

Indice/Inhaltsverzeichnis:<br />

Pag./Seite 3 La redazione / Die Redaktion<br />

Pag./Seite 4 Notizie AIF: Festa della mamma<br />

Pag./Seite 6 La Dolce Lingua<br />

Pag./Seite 8 La FIFA pensiona Collina<br />

Pag./Seite 10 Nel regno dei gorilla di montagna<br />

Pag./Seite 12 È avvenuto<br />

Pag./Seite 15 Cultura Italiana: Brescia arte millenaria<br />

Pag./Seite 19 La partita del cuore<br />

Pag./Seite 20 Attualità sportiva: Moto GP<br />

Pag./Seite <strong>22</strong> Musica: Francesco Renga<br />

Pag./Seite 24 Alta tecnologia: Windows XP<br />

Pag./Seite 25 Alta tecnologia: Scaricare musica Internet<br />

Pag./Seite 26 Storia vera: La disavventura di una cagnolina investita<br />

Pag./Seite 27 Del Piero dribbling sull’altare<br />

Pag./Seite 28 Suggerimenti culinari<br />

Pag./Seite 30 La ricetta della nonna: Brutti ma buoni<br />

Pag./Seite 31 La pagina di Peppino: Barzellette<br />

Editoriale/Editorial<br />

Pag. 2<br />

Il giornalino AIF viene pubblicato 4 volte all'anno e distribuito gratuitamente a<br />

tutti i soci dell' AIF.<br />

Die Zeitschrift des AIF wird 4 mal im Jahr publiziert und wird gratis an allen<br />

Mitglieder ausgeteilt.<br />

AIF interno/intern : Nr. <strong>22</strong> / Giugno / Juni 2005<br />

Redazione/Redaktion:<br />

Antonio Stanelli<br />

Collaboratori/Mithelfende:<br />

Christian Stanelli<br />

Articoli/Artikel: Antonio Stanelli, Eduardo Calendo, Gessica e Erica<br />

Pezzullo, Internet, www.biografie-online.it, Werther<br />

Saracchi, Carlottavo Marchetti, La Repubblica,<br />

www.gossip.it, Vincenzo Borgomeo, Massimo<br />

Ferrari, www.gazzetta.it, www.donnamoderna.com.<br />

Edizione/Auflage: 300


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

La Redazione AIF<br />

Pag. 3<br />

Care lettrici cari lettori e Sponsor del "Il Giornalino"<br />

AIF, trimestralmente puntuale, ecco arrivare a<br />

destinazione il nostro giornale con notizie di vario<br />

genere, da ricordi del passato ad attività presenti<br />

e prospettive per il successivo trimestre.<br />

Vogliamo ringraziare innanzitutto chi legge<br />

"Il Giornalino" AIF complimentandosi con la redazione per le notizie riportate e<br />

le foto, che con il passare del tempo, ci coprono di nostalgia della vita vissuta.<br />

Se anche voi avuto fatto esperienze di cui avete voglia di raccontare, non ci<br />

sono problemi, "Il Giornalino" e aperto a tutti, potete spedire l'articolo alla nostra<br />

redazione. A vostra discrezione potete citare anche i nomi che sono stati<br />

protagonisti della vostra vicenda, oppure potete celarli dietro pseudonimi più o<br />

meno palesi, ma vi raccomandiamo in ogni caso di evitare frasi offensive, politiche<br />

o sconvenienti. La Redazione ringrazia tutti i lettori, gli Sponsor e tutti coloro<br />

che hanno contribuito al raggiungimento di questi ottimi risultati, rinnovando<br />

l’impegno per il 2004 affinché il nostro Giornalino sia il più gradito ed utile possibile<br />

ai nostri lettori.<br />

La redazione vi ringrazia per la vostra collaborazione, pregandovi di contattarci<br />

per eventuali vostri suggerimenti.<br />

Die Redaktion AIF<br />

Sehr geehrte Leser/innen, Sehr geehrte Sponsoren des “Il Giornalino” AIF, im<br />

Drei-Monateschritt erscheint pünktlich wie immer unsere Mitgliederzeitschrift “Il<br />

Giornalino ”AIF mit verschiedenen Artikeln, vom Sport bis zur Kultur. Als erstes<br />

möchten wir alle Leser/innen des “Il Giornalino” AIF danken, für ihre Komplimente<br />

die stets bei unserer Redaktion eintreffen. Sie bedanken sich meistens<br />

wegen den schönen Artikel, die ihre schönen Erfahrungen der Vergangenheit<br />

wieder weckten. Wenn auch ihr eine schöne Erfahrung gemacht habt und diese<br />

gerne an allen erzählen möchtet, dann gibt es kein Problem. “Il Giornalino”AIF<br />

ist für jeden offen. Ihr könnt den Artikel an unsere Redaktion schicken, wenn ihr<br />

möchtet könnt ihr auch noch die Namen der Personen zitieren die auch diese<br />

Erfahrung mit euch gemacht haben, oder diese mit anderen Fantasienamen<br />

austauschen. Aber wir empfehlen polische oder offensive Sätze zu unterlassen,<br />

damit es keine Auseinandersetzungen gibt. Die Redaktion bedankt sich<br />

noch ganz herzlich bei allen Lesern, bei den Sponsoren und an all denen die<br />

mitgeholfen haben, unsere Zeitschrift so schön und vielseitig zu gestalten und<br />

zu präsentieren. Die Redaktion bedankt sich nochmals ganz Herzlich für die<br />

Hilfsbereitschaft.<br />

Antonio Stanelli


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

NOTIZIE AIF<br />

Festa della mamma 2005<br />

Gita al Safari Park di Pombia<br />

Pag. 4<br />

Sei mai stato a fare un safari? No?<br />

Invece molti dei nostri soci hanno<br />

seguito il nostro invito, a partecipare<br />

alla gita organizzata in collaborazione<br />

con l’asilo infantile di Bäch in<br />

onore della festa della mamma, al<br />

Safari Park di Pombia.<br />

Il 21 maggio 2005 circa 50 soci<br />

dell’AIF e 70 persone dell’asilo infantile di Bäch si sono incontrati<br />

a <strong>Freienbach</strong> per prendere i bus<br />

pronti a partire per una giornata da<br />

trascorrere in famiglia o insieme a<br />

degli amici. I due autisti cosi, in circa<br />

quattro ore ci hanno portato al<br />

Parco Safari di Pombia vicino alla<br />

città d’Arona. Arrivati a destinazione<br />

abbiamo colto l’occasione di poter<br />

fare un safari con il nostro bus e d’avere la possibilità di osservare<br />

centinaia d’animali in totale libertà, tramite un percorso di<br />

un paio di chilometri che si snodano<br />

all’interno del parco, dove<br />

gli animali possono vivere in<br />

condizioni naturali, vivendo con<br />

numerosi altre specie. Il punto<br />

culminante del giro, era la visita<br />

dei leoni bianchi.<br />

Il parco di Pombia è l’unico parco<br />

italiano ad ospitare questo<br />

tipo di leoni in Italia.


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

Pag. 5<br />

Dopo aver finito il safari e<br />

parcheggiati i bus, la compagnia<br />

si è diffusa sul tutto il<br />

parco. In fatto l’infrastruttura<br />

del parco dava soddisfazione<br />

a grandi e piccini.<br />

Chi aveva fame si poteva gustare<br />

un buon pezzo di pizza<br />

in pizzeria o un panino nella<br />

paninoteca o addirittura prendersi<br />

un menu nel ristorante situato in mezzo al parco. Cosi durante<br />

la giornata si poteva osservare i nostri partecipanti nelle altre<br />

attrazioni che si trovavano nelle diverse<br />

aree.<br />

Mentre i bambini erano attratti dalle<br />

giostre i più grandi, passeggiavano<br />

nel parco jurassico in mezzo ai brontosauri<br />

e tirannosauri.<br />

Altri invece si divertivano a visitare<br />

lo show del mago, che riusciva a tirare<br />

fuori dalle maniche un’enorme<br />

quantità di salsicce per divertire i suoi ospiti.<br />

Nel tardo pomeriggio tutti si recavano<br />

ai bus, dove ci attendevano<br />

i nostri autisti pronti per<br />

affrontare il viaggio di ritorno.<br />

Cosi verso le dieci di sera ritornati<br />

a <strong>Freienbach</strong> stanchi pero<br />

contenti d’aver passato una<br />

bella giornata, tutti si sono salutati<br />

per ritornare a casa.<br />

Calendo Eduardo


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

NOTIZIE AIF<br />

LA DOLCE LINGUA<br />

Pag. 6<br />

Zurigo:<br />

Al Landesmuseum in occasione della mostra<br />

”La Dolce Lingua“<br />

Il 19 maggio scorso si é tenuta al Landesmuseum la rappresentazione<br />

“Miscellanea” in occasione della mostra “La Dolce Lingua”<br />

organizzata dalla Società Dante Alighieri.<br />

Sono stati presenti l’ Ispettore<br />

scolastico del Consolato Italiano di Zurigo,<br />

A. Lopriore e il Presidente del CASLI,<br />

A.Chiapparini. Abbiamo partecipato<br />

noi ragazzi dei Corsi di Lingua e Cultura<br />

italiana di <strong>Freienbach</strong>, sotto la guida<br />

della Docente Rosanna Chirichella nella<br />

“Sala rouge” appositamente allestita, con alcune parti prese dalla<br />

Commedia di Edoardo de Filippo, “Voci di dentro” in parte in dialetto<br />

napoletano, con molti rappresentanti Comitato genitori <strong>Freienbach</strong>,<br />

tantissimi erano i genitori che con un pullman ci hanno accompagnati,<br />

riproponiamo l’intera<br />

“Commedia” il 3 luglio al “Ristorante<br />

Stern” a Pfäffikon SZ con entrata libera.<br />

Alla fine dello spettacolo<br />

l’Ispettore R. Murano ha messo in<br />

evidenza il grande impegno di noi<br />

ragazzi che frequentiamo i corsi abbiamo<br />

dimostrato di essere degli ottimi<br />

attori ricevendo applausi dal pubblico che gremiva la sala.<br />

Un consiglio che vorremo dare ai ragazzi e anche ai genitori di invogliare<br />

i propri figli a frequentare questi corsi che sono solamente<br />

due ora a settimana, un piccolo sforzo in piu’ che ci servirà poi nel<br />

futuro avendo più opportunità per un lavoro.<br />

Gessica e Erica Pezzullo


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

Pag. 7


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

Notizie sportive<br />

Pag. 8<br />

La Fifa "pensiona" Collina<br />

Niente da fare per Pierluigi Collina, quello in<br />

Giappone e Corea, in cui ha arbitrato la finale<br />

fra Brasile e Germania, sarà inevitabilmente<br />

l'ultimo mondiale della sua carriera.<br />

La Fifa non ha infatti in programma deroghe per<br />

consentire al fischietto viareggino, 45 anni, di<br />

arbitrare nel corso dei prossimi campionati iridati<br />

tedeschi per raggiunti limiti d'età. Lo ha detto<br />

il presidente della Commissione arbitrale, il<br />

tedesco Volker Roth.<br />

FORMULA CAOS<br />

La Fia contro i team 'ritirati'<br />

"Danni all'immagine della F1"<br />

Roma, 21 giugno 2005 - La vicenda delle gomme<br />

Michelein continua a tenere banco nel circo<br />

della Formula 1.<br />

Mancata presenza delle gomme di riserva; rifiuto<br />

di disputare la gara con una restrizione di<br />

velocità nella curva; aver danneggiato l'immagine<br />

della Formula 1 rientrando ai box immediatamente<br />

prima della gara: sono queste alcune delle accuse che la<br />

Fia (Federazione internazionale auto) ha mosso ai team gommati Michelin<br />

nelle lettere di convocazione per il prossimo Consiglio mondiale<br />

del 29 giugno a Parigi. Nelle lettere, spedite ieri a McLaren, Williams,<br />

BAR, Renault, Toyota, Sauber e Red Bull, si legge che i team "hanno<br />

violato l'articolo 151c del codice internazionale". Inoltre, le sette scuderie<br />

gommate Michelin dovranno rispondere davanti al Consiglio mondiale<br />

della mancata comunicazione dell'intenzione di non disputare il<br />

Gran Premio di Indianapolis.<br />

Le possibili sanzioni vanno da una multa all'ordine di pagare i danni<br />

agli organizzatori dell'evento e agli spettatori, che proprio oggi hanno<br />

annunciato un'azione legale per chiedere indietro i soldi del biglietto.<br />

Ma la Fia potrebbe anche scegliere la linea dura, quella delle penalizzazioni.


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

Pag. 9<br />

E negli Stati Uniti le polemiche per il Gp di Indianapolis non si limitano<br />

ai team e agli organizzatori. A meno di due giorni dalla gara-farsa a cui<br />

hanno preso il via solo sei vetture, il pubblico statunitense inizia a fare<br />

sentire la sua voce, ed è un coro di "ridateci i soldi".<br />

Un tifoso del Colorado, Larry Bowers, si è rivolto al proprio avvocato per<br />

ottenere, insieme a tutti gli altri spettatori, il rimborso dei biglietti.<br />

Gli statunitensi si sentono derubati per quanto accaduto a Indy, e ritengono<br />

giusto portare la Fia e gli organizzatori del Gp in tribunale. Bowers<br />

chiamerà in giudizio la Federazione internazionale dell'auto (Fia), la Formula<br />

One Group, la Formula One Administration, la Michelin e l'Indianapolis<br />

Motor Speedway.<br />

Il portavoce del circuito Ron Green rifiuta per ora di commentare l'azione<br />

legale, limitandosi a sottolineare che i tifosi stanno già "riacquistando<br />

biglietti". Ma il danno è enorme, e lo riconosce anche Joie Chitwood,<br />

presidente e direttore generale del circuito. "Non sono sicuro che ci sia<br />

qualcosa che possa ridare successo a questo evento - ha ammesso - è<br />

stato un duro colpo ai nostri sforzi per portare questo sport in America".<br />

Sportsbook.com, un sito di scommesse, ha dichiarato che risarcirà tutti<br />

coloro che avevano puntato sui 14 piloti che si sono rifiutati di prendere<br />

il via.<br />

http//: www.seedammbrocki.ch


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

Racconti di storia<br />

Nel Regno Dei Gorilla Di Montagna<br />

Werther Saracchi<br />

Pag. 10<br />

Nel cuore dell'Africa, dalle foreste abitate dai gorilla di montagna fino alle sorgenti<br />

del Nilo, attraverso le contraddizioni di un paese che, faticosamente, cerca di superare<br />

l'incubo degli anni più cupi della sua storia recente<br />

Non si sa quante siano state esattamente le vittime delle guerre civili che si sono<br />

susseguite in Uganda fin dal 1962, anno della sua indipendenza.<br />

Non possiamo neanche immaginare, durante la folle e brutale dittatura di Amin, quali<br />

possibili soprusi abbiano dovuto subire gli ugandesi. Questa gente, però, ancora<br />

oggi in costante lotta con la vita, nonostante i gravi problemi economici e sociali riesce<br />

ad essere incredibilmente cortese ed ospitale, contribuendo non poco a rendere<br />

l'Uganda un luogo accogliente e piacevole per il visitatore.<br />

Inoltrandosi nel cuore del paese, percorrendo le strade d'argilla rossa che tagliano il<br />

fitto della foresta, spesso dissestate, costellate di buche e brulicanti di gente che si<br />

muove in un andirivieni ai nostri occhi convulso ed inspiegabile, tante sono le mani<br />

che si alzano solo per il piacere di salutare il viaggiatore, mani soprattutto di bambini<br />

e ragazzini, vestiti con la divisa scolastica o impegnati nel faticoso trasporto di taniche<br />

d'acqua potabile riempite ai pozzi.<br />

Acqua: un bene fondamentale e prezioso anche in un paese chiamato "la terra dei<br />

laghi", uno fra tutti il lago Vittoria, dove proprio sul versante ugandese il grande fiume<br />

Nilo nasce e inizia il suo viaggio lungo 6.000 km verso il Mediterraneo.<br />

Navigando con il sole a picco su una delle barche di pescatori, spesso stracariche di<br />

gente e pesce, che attraversano il lago Vittoria, si ha l'impressione di essere in balia<br />

di un vero e proprio mare, talmente è grande la sua estensione. Scopo di questa<br />

breve "crociera" è raggiungere le Ssese Islands: ottantaquattro isole abitate dai Basese,<br />

un gruppo tribale autonomo.<br />

E' piacevole percorrere a piedi i sentieri all'interno di queste isole tranquille, assaporando<br />

il piacere di una cosa che ormai non sappiamo più fare: camminare senza<br />

una meta precisa, perdersi osservando il paesaggio, gli uccelli che si alzano in volo<br />

e qualche animale che attraversa il sentiero, il tutto senza l'incubo dei ritmi frenetici<br />

della nostra vita occidentale.<br />

Come piacevole e affascinante è visitare i grandi parchi nazionali ugandesi: ad esempio,<br />

quello delle cascate Murchison, dove il Nilo si getta tumultuosamente attraverso<br />

una stretta fessura con un salto di 40 metri, e dov'è possibile incontrare elefanti,<br />

giraffe, bufali, antilopi, zebre, leoni, leopardi e altri esemplari di fauna africana.<br />

Oppure il Kibale National Park, dove tutto ricorda la mitica foresta cinematografica di<br />

Tarzan (per un attimo ti aspetti che appeso ad una delle numerose liane appaia proprio<br />

lui!). Inoltrandoci a piedi nell'interno della foresta possiamo osservare, mentre si<br />

lanciano da un albero all'altro, gli scimpanzé.<br />

O ancora, risalendo il canale Kazinga, che unisce il lago George al lago Edward, nel<br />

Queen Elisabeth Park, possiamo incontrare ricchi branchi d'ippopotami e numerosi


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

Pag. 11<br />

Franziska und Angelo Ancona<br />

Oberdorfstrasse 15, 8853 Lachen<br />

Telefon 055 442 62 64 ◊ Fax 01 786 36 88<br />

http//:www.caminetto.ch ◊ E-Mail : info@caminetto.ch<br />

Öffnungszeiten:<br />

Montag bis Samstag:<br />

11.30 Uhr bis 14.00 Uhr 18.00 Uhr bis 24.00 Uhr<br />

Sonntag geschlossen<br />

coccodrilli.<br />

Ma lo spettacolo più affascinante che l'Uganda offre al viaggiatore è sicuramente il<br />

possibile incontro coi gorilla di montagna, di cui pochissimi esemplari sono sopravvissuti<br />

negli anni alle violente scorribande dei bracconieri; un incontro, questo, possibile<br />

in uno dei parchi situati nelle foreste montuose del sud-ovest del paese.<br />

Quello che potrà accadervi lo descrive in maniera perfetta Dian Fossey nel suo Gorilla<br />

nella nebbia: " Non dimenticherò mai il mio primo incontro con i gorilla... L'aria<br />

fu d'un tratto lacerata da una serie di strilli seguiti dal ritmico pok pok dei poderosi<br />

colpi vibrati sul petto da un grosso maschio dalla schiena argentata, celato dietro<br />

quella che sembrava un'impenetrabile parete di vegetazione...".<br />

E' veramente indescrivibile l'emozione che si avverte quando, all'improvviso, dopo<br />

aver percorso alcune ore nell'umido della foresta, si scorge in lontananza la sagoma<br />

di un gorilla appena percettibile nel folto della vegetazione.<br />

Seguendo le "gallerie" modellate dal loro passaggio nel fitto della foresta equatoriale,<br />

è possibile osservarli ad una distanza di pochi metri e notare così quanto le loro<br />

posture, gli atteggiamenti i gesti di cura nei confronti dei loro piccoli siano incredibilmente<br />

umani... è come essere stati catapultati, da un'improbabile macchina del<br />

tempo, in uno stadio primario della nostra storia evolutiva.<br />

Dopo avere osservato questo grandi e magici animali, tornano alla mente altre parole<br />

di Dian Fossey, da non dimenticare mai: "Secoli addietro, quindici anni non<br />

erano nulla più che un battito di ciglia nell'evolversi di una specie, ma oggi sappiamo<br />

che i prossimi due decenni vedranno l'estinguersi di venti specie d'animali. L'uomo<br />

deve decidere ora se sarà questa la fine dei gorilla di montagna, una specie<br />

scoperta ed estinta nel volgere dello stesso secolo. Il destino dei gorilla è nelle mani<br />

di coloro che si spartiscono un'eredità comune, la terra dell'Africa, la casa dei gorilla<br />

di montagna."


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

È AVVENUTO<br />

Pag. 12<br />

Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a Novara<br />

per il Centenario dell'Istituto Geografico De Agostini<br />

Nell'ambito dei festeggiamenti per i<br />

cento anni dell'Istituto Geografico De<br />

Agostini, la visita del Presidente<br />

della Repubblica Carlo Azeglio<br />

Ciampi, il 21 novembre 2001, rappresenta<br />

il culmine delle celebrazioni<br />

che durante tutto il 2001 hanno voluto<br />

ricordare il centenario della casa<br />

editrice.Il Presidente, giunto in Piemonte<br />

in occasione di due settimane<br />

di visite ufficiali, ha presenziato alla cerimonia tenutasi al Teatro Coccia,<br />

alla quale sono intervenuti, oltre al presidente della De Agostini<br />

Marco Drago ed al Sindaco di Novara Massimo Giordano, Mario Deaglio,<br />

professore di Economia Internazionale presso l'Università degli<br />

Studi di Torino, opinionista economico e presidente di Montedison, ed<br />

Ernesto Ferrero, critico, scrittore e direttore della Fiera del Libro di Torino.<br />

Alla presenza degli azionisti, del top management e delle maestranze,<br />

Carlo Azeglio Ciampi ha inoltre visitato la sede novarese della casa<br />

editrice, dove ha inaugurato la targa<br />

realizzata per il centenario, che è stata<br />

collocata accanto alla lapide inaugurata<br />

nel 1923 da Vittorio Emanuele<br />

III e dedicata alla memoria di Cesare<br />

Battisti, eroe dell'irredentismo e cartografo,<br />

che fu nei primi anni del Secolo<br />

collaboratore della De Agostini.Al termine<br />

della cerimonia, Marco Drago<br />

ha annunciato un'altra importante iniziativa per la città di Novara: la donazione,<br />

da parte di De Agostini, di una mediateca, che verrà realizzata<br />

all'interno della Biblioteca Negroni.


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

GIOVANNI & MARILENA SEMERARO<br />

Öffnungszeiten:<br />

Mo-Fr 11.30 - 14.00 Uhr 18.00 – 24.00 Uhr<br />

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Pag. 13


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

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Sabato - Samstag von: 8.30-17.00<br />

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Pag. 14


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

Le fontane di Brescia<br />

CULTURA ITALIANA<br />

Brescia arte millenaria<br />

Pag. 15<br />

Poche città ci sembran poter vantare tanta ricchezza di fontane come Brescia.<br />

In ogni piazza, si può dire, in ogni viuzza in ogni cortile, in ogni chiostro,<br />

sia pur timido e modesto, viene a cullarci il tranquillo zampillìo di un<br />

delfino, di un mascherone, di una conchiglia barocca, di una candelabra<br />

neoclassica.<br />

Al parlar di fontane, il nome di Roma si presenta ed abbaglia: la grandiosità<br />

delle linee, l’imponenza della massa architettonica, la copiosità dell’acqua<br />

delle sue fontane, associate al nome di un Bernini, rimangono superiori e<br />

lontane da ogni confronto a testimoniare<br />

una potenza eterna. Brescia, piccola<br />

ma aristocratica, fiera più che festosa,<br />

con un patriziato men fastoso che bellicoso,<br />

ha un barocco lontanissimo dal<br />

Milanese; non so se più vicino di spirito<br />

al Romano di quanto lo sia per espressione<br />

al Veneto. Abbondantissima<br />

d’acqua fin dal tempo della sua prosperosa<br />

romanità, fu specialmente nel periodo<br />

di fedele, ma libero ossequio alla<br />

magica dominante, passate le burrasche<br />

del 500, che Brescia, con un senso<br />

nobilissimo di signorilità, godendo<br />

del dono naturale, si volle ornare di monumenti<br />

che fossero una sua caratteristica<br />

che la differenziassero dalle consorelle vicine; ciò che fece però senza<br />

sproporzione di mezzi. Non dirò che abbia creato soltanto cose superlative:<br />

parecchie son le fontane che, lavate da quella deliziosa patina color<br />

bronzo con cui il tempo riveste il Rezzato, pulite dalle chiazze, dalle striature<br />

piene di colore pittorico, dalle muffe, dalle edere, non dicono più nulla;<br />

qualcuna non è che la convenzionale e squilibrata espressione di un periodo<br />

in cui «è del poeta il fin la meraviglia, chi non sa far stupir vada alla triglia<br />

»; molte quelle decorative, buttate giù con largo gesto scenografico,


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

Pag. 16<br />

ma senza finezza di particolari. Noi le abbiamo raccolte ugualmente perchè<br />

lo spirito del tempo e del luogo è sintetizzato anche dalle piccole cose<br />

mediocri, a volte più localmente caratteristiche dei grandi monumenti.<br />

Non è dunque intenzione di chi scrive ricercare e scoprire i nomi degli artefici<br />

che hanno scolpito o compilato l’una o l’altra fontanella: se la piccola<br />

cosa, il piccolo particolare tocca oggi l’animo nostro con una gioia più intima<br />

che non l’opera monumentale a noi troppo lontana, si è però dispensati<br />

dal ricercare tanti nomi ignoti che nessun anello<br />

occupano nella ininterrotta catena dell’evoluzione<br />

artistica.<br />

Ci limitiamo pertanto a far parte al lettore di queste<br />

piccole cose, non conosciute per la maggior<br />

parte, dando il nome di quelli che nel periodo barocco<br />

e neoclassico hanno avuto qualche importanza<br />

nella storia artistica bresciana in relazione<br />

al nostro tema.<br />

Delle fontane poste in località pubbliche, le due<br />

più conosciute e più caratteristiche sono quella<br />

della Pallata e quella della Piazza del Duomo.<br />

La Pallata, addossata alla omonima torre medioevale<br />

a porta San Giovanni, venne costruita nel<br />

1596 su disegno di Pietro Bagnadore da Orzinuovi,<br />

architetto, che diede anche il disegno delle statue scolpite da Antonio<br />

Carra. Questi due nomi occupano un posto importante nell’architettura bresciana:<br />

il primo (che studiò a Roma) fu architetto e pittore e in unione a<br />

Leone Bussi della Fabbrica del Duomo di Milano lavorò alla cattedrale di<br />

Brescia, il secondo, scultore fecondissimo, fu capo di tutta una famiglia di<br />

scultori il cui nome si trova, nella regione, ad ogni piè sospinto.<br />

La fontana di Piazza del Duomo, la più elegante, la più bella di Brescia è<br />

piena di armonia e di grazia, pur potendosi trovare un po’ slegato il piedestallo<br />

della statua dal sottostante pilastro. La statua, rappresentante la città,<br />

è opera di Antonio Callegari (1698 -1777) il più celebre di tutta una famiglia<br />

d’artisti la cui produzione è stata prodigiosa.<br />

La fontana di Palazzo Soardi ora Bruni fu disegnata nel 1760 dall’abate<br />

Antonio Marchetti (1724-1791) l’autore del ridotto del teatro Grande, architetto,<br />

che moltissimo lavorò nella Bresciana in ville, in palazzi, in Chiese,<br />

rivale dell’abate Gaspare Turbini, nato nel 1728, autore della fontana di<br />

palazzo Polini Lechi ora Guaineri, per non parlare qui dello scalone del<br />

teatro Grande e delle numerose costruzioni civili e religiose sparse in tutta<br />

la provincia.<br />

E per non citare che i nomi più popolari e saliti in qualche fama, finiamo col<br />

Donegani e col Vantini.<br />

Giovanni Donegani, disegnò la fontana che i Martinengo Colleoni costruirono<br />

nel 1780 in Piazza S. Alessandro. Autore del teatro comunale e di


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Pag. 17<br />

due casinetti neoclassici fuori porta ha parecchie buone cose secondarie in<br />

città e nelle campagne.Più noto anche fuori Brescia è Rodolfo Vantini<br />

(1791-1856) architetto dei due casinetti di porta Venezia in Milano e del<br />

classicissimo cimitero di Brescia; cimitero che ha segnato un’epoca (1815)<br />

(e direi quasi una formula) e che fu cantato dall’Arici. Dalla metà del secolo<br />

scorso fino a oggi si può dire, nessuna nuova fontana interessante viene a<br />

continuare la tradizione. La mentalità gretta, piatta e grigia del periodo demagogico<br />

odiatrice del passato, in nome di un falso progresso ha fatto<br />

scomparire alcune tra le più note e più in vista fontane della città per sostituirle<br />

con antenne per la luce, con ignobili edicole di giornali, come ha lasciato<br />

che deliziose case affrescate da Lattanzio Gambara fossero massacrate<br />

da finti marmi e da floreali convulsioni di vetrate e di ferri.<br />

Oggi speriamo che la crisi sia superata: una fontanella deliziosa è stata<br />

rimessa in onore: vogliamo dire la classicheggiante statuetta di piazza del<br />

Duomo, bellissinia, degna vicina della sorella del Callegari. La figura mutilata<br />

di donna è di una grazia non comune e l’insieme del monumento ha<br />

una certa qual nota frammentaria molto rispondente al gusto presente. Vogliamo<br />

sperare che le nuove generazioni, educate a miglior gusto estetico,<br />

sapranno con amore rispettare e conservare questi piccoli ma cari monumenti<br />

che danno alla città una nota sua caratteristica e che, emuli dei chiomati<br />

patrizi barocchi, i feudatari delle movimentate industrie moderne, vogliano<br />

tener alta la fiamma del bello. Chi sa quali attimi di felicità procuri la<br />

visione anche fugace di una fontanella mormorante in fondo a un giardino<br />

o nell’angolo di un silenzioso cortile, comprenderà quanto sia necessario<br />

lasciare immutata la cantilena discreta di queste voci d’acqua che la gioia<br />

di un artista armonizzò con fantasie architettoniche quasi desiderando che<br />

il suo poemetto di pietra, pervaso da grazie mitologiche, avesse risalto canoro<br />

sulla nota purissima dell’acqua.<br />

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Pag. 19<br />

La PARTITA DEL CUORE<br />

C'erano tutti alla Partita del Cuore di San Siro che ha visto scendere in campo<br />

la Nazionale Cantanti contro un 'Golden Team for Children': dai grandi campioni<br />

come Shevchenko, Vialli e Maldini, agli idoli della<br />

musica italiana come Claudio Baglioni,<br />

Gianni Morandi, Eros Ramazzotti.<br />

E Richard Gere. Sì, perché è stato<br />

proprio l'attore hollywoodiano l'ospite<br />

d'onore di questa 14/esima edizione<br />

solidale i cui proventi daranno vita a<br />

molteplici progetti, primo fra tutti il finanziamento del<br />

'Tibetan Children's Village', l'organizzazione diretta dalla sorella del Dalai Lama,<br />

la signora Jetsun Pema, e sostenuta da Richard<br />

Gere, volta alla costruzione di scuole per i bambini<br />

orfani e figli di profughi tibeta- ni. Parte dell'incasso sarà<br />

anche devoluto in favore dell'infanzia abbandonata<br />

in Ucraina, a sostegno della Fondazione Andriy Shevchenko,<br />

e a vari altri progetti.<br />

La manifestazione condotta da Fabrizio Frizzi e Luisa<br />

Corna ha potuto annoverare fra gli ospiti d'onore la stella<br />

per eccellenza del calcio: anche<br />

Diego Armando Maradona ha voluto<br />

dare il suo contribuito presenziando<br />

a San Siro. E ancora, in campo, Gennaro Gattuso, Francesco<br />

Toldo, Ezio Greggio, Povia, Yuryi Chechi, Ringo,<br />

Raoul Bova, Marco Morandi, Biagio Antonacci, Marco<br />

Simone, Paolo Meneguzzi e tanti<br />

altri.<br />

E ad assistere alle prodezze dei propri beniamini, fra il numeroso<br />

pubblico, anche le belle per eccellenza: da Alena<br />

Seredova a Ana Laura Ribas, da<br />

Eleonora Pedron a Sara Tommasi.<br />

E chissà: come suggerito da Richard<br />

Gere, a partire dalla prossima edizione, tutte<br />

queste deliziose spettatrici potrebbero trovarsi in campo<br />

a fianco dei grandi dello sport e della musica. Lui sì<br />

che se ne intende...<br />

Foto: C.Mangiarotti www.gossip.it


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ATTUALITÀ SPORTIVA<br />

Sport<br />

Gp d'Olanda:<br />

Rossi domina Ma ora è Melandri il suo avversario<br />

Pag. 20<br />

Parte male, rimane indietro ma poi alla fine rimonta e vince. La gara di<br />

Valentino al Gp d'Olanda sembra la fotocopia di tante altre corse di<br />

quest'anno. La sesta su sette gare...<br />

La novità stavolta è che il suo<br />

avversario è Melandri e non Gibernau:<br />

il ravennate è stato infatti<br />

in testa per metà gara, e poi ha<br />

cercato di resistergli fino alla fine,<br />

ossia proprio fino all'ultimo giro<br />

quando Rossi per scrollarselo di<br />

dosso ha tirato fuori dal cilindro<br />

un nuovo colpo di alta scuola<br />

motociclistica: record della pista<br />

e giro più veloce. Amen. Melandri secondo.<br />

Terzo è arrivato poi Edwards, che completa la festa Yamaha, seguito<br />

da Hayden, Gibernau, Biaggi, Barros e Nakano. Ma il punto ora è<br />

un'altro: Valentino ha un vantaggio in classifica pazzesco. E già perchè<br />

vincere sei gare su sette tradotto in numeri fa 170 punti. Tanto pe capirci<br />

il suo più diretto inseguitore, Melandri, è appena a quota 107, davanti<br />

a Biaggi (87) e Gibernau (84). Così alla sua seconda stagione in<br />

Yamaha Rossi ha in pratica già il mondiale in tasca. La gara di oggi<br />

però impone anche altre riflessioni: il primo pilota Honda, ancora una<br />

volta, non ha la moto ufficiale. E per come si stanno mettendo le cose<br />

sembra davvero difficile che Gibernau e (soprattutto) Biaggi riescano a<br />

insidiare il primato di Melandri che di gara in gara diventa sempre più<br />

forte. Le sue prestazioni migliorano visibilmente, di pari passo con il<br />

suo impegno: "E' stata una gara durissima, alla fine per cercare di tenere<br />

il ritmo di Valentino ho iniziato a sbandare tantissimo, non vedevo<br />

l'ora che arrivasse la bandiera a scacchi" ha detto infatti Melandri, che<br />

sembra ormai in grado di tenere il ritmo di Rossi.


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Pag. 21<br />

"Sto attraversando un bel momento - ammette Rossi - ma qui è stata<br />

dura, Melandri guidava davvero forte. E' stato difficilissimo staccarlo,<br />

ma sono riuscito a fare un ultimo giro perfetto". Rossi-Melandri, insomma.<br />

E' questa la nuova splendida coppia del motociclismo mondiale.<br />

di VINCENZO BORGOMEO<br />

1. Sebastian Porto (ARG) Aprilia in 30:02.148<br />

2. Daniel Pedrosa (SPA) Honda a 0.381<br />

3. Jorge Lorenzo (SPA) Honda a 1.232<br />

4. Hiroshi Aoyama (JPN) Honda a 11.757<br />

5. Alex De Angelis (RSM) Aprilia a 12.017<br />

6. Casey Stoner (AUS) Aprilia a 12.026<br />

7. Andrea Dovizioso (ITA) Honda a 12.354<br />

8. Randy De Puniet (FRA) Aprilia a 13.935<br />

9. Hector Barbera (SPA) Honda a 14.406<br />

10. Simone Corsi (ITA) Aprilia a 29.294<br />

11. Roberto Locatelli (ITA) Aprilia a 53.684<br />

12. Sylvain Guintoli (FRA) Aprilia a 55.365<br />

13. Alex Debon (SPA) Honda a 55.366<br />

14. Chaz Davies (GBR) Aprilia a 55.627<br />

15. Yuki Takahashi (JPN) Honda a 55.913


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Una voce che lascia traccia<br />

Pag. <strong>22</strong><br />

Francesco Renga, nato il 12 giugno 1968, ha coltivato fin da piccolo la<br />

passione per il canto, forgiando e perfezionando sempre di più quella<br />

voce intensa e calda che è la sua caratteristica principale e che lo rende<br />

inconfondibile.<br />

Il primo concorso che lo vede protagonista,<br />

nel tentativo di uscire dall'asfittico<br />

mondo dei canonici scantinati in<br />

cui ogni anonimo musicista è costretto<br />

a provare, è quello fra band bresciane<br />

denominato "Deskomusic". Renga ha<br />

solo sedici anni ma già un'ottima presenza<br />

scenica; il suo gruppo si chiama<br />

"Modus Vivendi", fondati appena<br />

un anno prima con alcuni amici.<br />

Ma a quel concorso è iscritto anche<br />

un altro gruppo destinato a segnare la biografia di Renga, gli allora<br />

sconosciuti "Precious Time", poi diventati "Timoria". Fra la giovane<br />

band bresciana e il cantante in erba scocca il feeling e Francesco si<br />

trasferisce armi e bagagli, per così dire, da loro. Ottima scelta, a quanto<br />

pare, visto che l'anno dopo non solo il gruppo vince la seconda edizione<br />

del medesimo concorso ma, cambiato il nome appunto in Timoria,<br />

saranno il brodo di coltura in cui Renga ha modo di sviluppare il<br />

suo talento artistico per i successivi tredici anni.<br />

Molto amati dai giovani, i Timoria fanno subito tendenza e in un breve<br />

lasso di tempo eccoli calcare i palcoscenici di tutta Europa in decine di<br />

concerti.


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Pag. 23<br />

Alla fine del 1998, però, qualcosa si spezza e Renga lascia i Timoria.<br />

Il suo ritorno sulle scene avviene da solista, nel 2000, con l'uscita<br />

dell'omonimo "Francesco Renga". Un album che, a sentire le parole<br />

dello stesso Renga, non rivela ancora del tutto le potenzialità del song<br />

-writer bresciano. Esplode invece l'anno dopo, durante la per lui fondamentale<br />

partecipazione a Sanremo Giovani con "Raccontami", che gli<br />

vale il Premio della Critica. "Tracce", il disco della definitiva affermazione<br />

come solista presso il pubblico, esce nel 2002 contemporaneamente<br />

alla sua nuova partecipazione a Sanremo (questa volta tra i<br />

Big) con "Tracce di Te".<br />

Francesco rappresenta una solida realtà del panorama musicale nazionale<br />

ed è sempre pronto a stupire con nuovi intensi lavori.<br />

L'ultimo successo di Francesco Renga è "Angelo", canzone con la<br />

quale nel 2005 ha vinto la 55ma edizione del Festival di Sanremo.<br />

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Pag. 25<br />

Scaricare musica da Internet: Troppe barriere agli utenti<br />

Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, ha analizzato 11 negozi che<br />

vendono musica attraverso Internet ed ha evidenziato che quasi tutti gli operatori sembrano<br />

essersi accordati sui prezzi di vendita (99 centesimi di euro a canzone o 9,99<br />

euro per un album intero) e su protezioni tecnologiche che ostacolano la libera fruizione<br />

della musica da parte del consumatore. Dopo il primo periodo del "download selvaggio",<br />

il mercato della musica via Internet a pagamento è dunque finalmente partito, ma con il<br />

piede sbagliato."Abbiamo denunciato questi comportamenti anticoncorrenziali all'Antitrust<br />

italiana e alla Commisisone europea" - osserva Paolo Martinello, presidente<br />

dell'associazione. "Lo sviluppo delle nuove tecnologie deve rappresentare l'occasione<br />

per trovare canali distributivi innovativi, in grado di abbattere i costi di distribuzione. Le<br />

case discografiche invece stanno ricreando online un accordo sui prezzi, uguale a quello<br />

della distribuzione tradizionale". Dall'inchiesta risulta che le barriere artificiali imposte<br />

dai siti per limitare i fenomeni di pirateria impongono di avere determinati sistemi operativi,<br />

browser e programmi anche solo per poter accedere ai siti o leggere i file. In altri<br />

casi invece le limitazioni sono nel numero massimo di copie oltre le quali non è possibile<br />

masterizzare il brano oppure nel numero massimo di computer su cui è possibile<br />

ascoltarlo. Se invece si riesce senza inconvenienti a scaricare il brano desiderato, i<br />

problemi possono nascere nel momento dell'ascolto con un lettore portatile poiché le<br />

canzoni sono vendute in un formato protetto che molti lettori non sono in grado di leggere.<br />

Sul fronte dei prezzi non ci sono differenze, gli operatori infatti sembrano essersi accordati,<br />

rappresenta un'eccezione il sito russo AllofMp3 che pratica i prezzi più bassi rispetto<br />

ad altri (5-6 centesimi di euro a brano). Secondo Altroconsumo, la progressiva<br />

implementazione del Digital Rights Management (DRM) - gestione dei diritti d'autore<br />

digitali - dovrà portare con sé una necessaria revisione del sistema dell'"equo compenso"<br />

in quanto l'impossibilità per il consumatore medio di effettuare una copia privata in<br />

presenza di protezioni tecnologiche rende ancora di più inaccettabile la tendenza a moltiplicare<br />

le ipotesi di compenso sui vari supporti e ad accrescerne spropositatamente<br />

l'importo. Altroconsumo già in passato si è schierato contro il decreto Urbani che, per<br />

proteggere i rendimenti delle case discografiche, ha inasprito le sanzioni contro chi scarica<br />

file audiovisivi dalla rete per uso personale senza pagare i diritti. Ogni possibile<br />

altro intervento normativo che scaturisca dalle medesime posizioni pregiudicherebbe gli<br />

interessi dei consumatori e limiterebbe il sano sviluppo del mercato in questo settore.<br />

"La preoccupazine di combattere la pirateria è legittima e condivisibile" - osserva Paolo<br />

Martinello - "ma l'incapacità di fronteggiarla in modo efficace non deve ricadere sul consumatore.<br />

Dalle Istituzioni non ci aspettiamo un appiattimento sulle posizioni delle case<br />

discografiche, aggrappate alla loro posizione di rendita, ma che sia finalmente individuata<br />

con precisione la linea di demarcazione tra il fenomeno della diffusione abusiva di<br />

contenuti attraverso Internet e il diritto dei consumatori alla copia privata".


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Storia vera<br />

Matino (LECCE)<br />

La disavventura di una cagnolina investita<br />

«Chi paga le spese»?<br />

L'Asl non la soccorre<br />

L'operatore adesso rischia una denuncia<br />

Pag. 26<br />

MATINO Investita da un'auto pirata, si sente chiedere dall'addetto dell'Asl<br />

chi é che avrebbe pagato le spese per le sue cure mediche.<br />

Il soggetto in questione non é una persona, bensí una cagnetta. Contro<br />

l'operatore Asl, intanto, sarà presentato un esposto per omissione di soccorso.<br />

Sono circa le 10.15, quando in viale Italia una cagnolina, un esemplare di<br />

siberian husky munita di collare e guinzaglio, giace a terra con vistose emorragie<br />

dalla bocca e dalle zampe. I primi a soccorrerla sono Delio Stanelli,<br />

commerciante con la passione per gli animali, Antonio Piano, meccanico,<br />

e una pattuglia dei vigili urbani. Con altri abitanti della zona, Stanelli<br />

prova a rintracciare telefonicamente un veterinario. L'unico zooiatra<br />

disponibile é di Neviano, che dispone all'uomo di portare subito l'animale al<br />

proprio studio a Tuglie. Intanto, avvisato dal comando di Polizia municipale,<br />

arriva anche il servizio veterinario dell'Asl. All'addetto viene chiesto di<br />

caricare la bestia, vistosamente sofferente, sul furgonato. «Il veterinario<br />

dell'Asl non é rintracciabile», risponde l'operatore, che poi domanda chi é<br />

che si sarebbe accollato le spese per un altro veterinario. Da qui nasce un<br />

diverbio tra Stanelli e l'addetto dell'Asl. «Gli ho ripetuto piú volte di caricare<br />

il cane - dice Stanelli - ma la risposta é stata sempre quella del "chi paga",<br />

allora mi sono fatto dare il suo nome. Presenteró un esposto ai carabinieri<br />

per omissione di soccorso». «Prima di pensare alle spese doveva pensare<br />

a fare il proprio dovere», conclude l'uomo. Il cane, dopo le prime necessarie<br />

medicazioni, é stato preso in affidamento dal signor Stanelli, che provvederá<br />

ad ogni tipo d'assistenza finchè non si troverá il proprietario. Si è<br />

interessata del caso anche l'associazione animalista Spes. Ogni cura medica,<br />

si sa, comporta delle spese, peró, commenta qualcuno, «si provi a<br />

spiegarlo ad un cane».<br />

Massimo Ferrari


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Del Piero, dribbling sull'altare<br />

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Pag. 27<br />

Lo Juventino spiazza tutti: si è sposato domenica 12 giugno<br />

con Sonia Amoruso nella parrocchia di Mongreno, sulla collina<br />

di Torino. Ha celebrato Don Ciotti<br />

TORINO, 13 giugno 2005 - Ancora un dribbling, nonostante la stagione agonistica<br />

sia andata in archivio e la passerella in Estremo Oriente pure. Sorprende<br />

una volta in più Alessandro Del Piero, seppur non avesse intorno il verde dei<br />

prati calcistici, ma quello delle colline torinesi: si è sposato infatti ieri pomeriggio,<br />

in gran segreto, con Sonia Amoruso, nella piccola parrocchia di Mongreno.<br />

Appena 12 gli invitati. A officiare il rito è stato don Luigi Ciotti, fondatore e presidente<br />

del gruppo Abele, l'associazione di volontariato torinese a cui il numero<br />

10 della Juventus ha invitato a destinare offerte.<br />

"È stata una cerimonia sobria, molto intima", ha rivelato un sacerdote della<br />

chiesetta. "Del Piero è stato bravo - ha ancora commentato il sacerdote - a tenere<br />

nascosto giorno e luogo delle sue nozze, altrimenti la collina di Torino sarebbe<br />

stata invasa da migliaia di persone".<br />

La piccola comitiva avrebbe poi festeggiato in un locale sempre della collina<br />

alle porte di Torino. Il capitano bianconero era fidanzato con Sonia (trentenne<br />

come lui), cui ha comprato una boutique nel centro di Torino (via Giolitti) da<br />

sette anni: già convivevano da tre. La coppia è già partita per il viaggio di nozze,<br />

destinazione - sembra - la Polinesia.<br />

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Spaghetti ai frutti di mare<br />

Suggerimenti culinari<br />

Pag. 28<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:<br />

320 g di spaghetti 500 g di cozze 500 g di vongole veraci 4 pomodori<br />

perini maturi un cuore di sedano 2 peperoncini freschi un ciuffo di prezzemolo<br />

mezzo bicchiere di vino bianco secco 5 cucchiai di olio d'oliva<br />

sale<br />

1) Lavate le vongole sotto l'acqua corrente e mettetele a bagno per almeno<br />

un'ora in acqua salata.<br />

2) Lavate le cozze e spazzolate i gusci per eliminare le eventuali incrostazioni.<br />

Mettetele in un tegame con un pezzetto di peperoncino, qualche<br />

stelo di prezzemolo, metà del vino e fatele aprire sul fuoco vivo coperte.<br />

Scolatele, estraete i molluschi di metà delle cozze e filtrate il liquido<br />

emesso in cottura attraverso un telo fitto. Fate lo stesso con le vongole.<br />

3) Scottate i pomodori in acqua bollente, sbucciateli, tagliateli a pezzetti,<br />

eliminate i semi e metteteli a perdere l'acqua di vegetazione in un colino<br />

fitto. Affettate il cuore di sedano. Dividete a metà un peperoncino, eliminate<br />

i semini interni e tritatelo non troppo finemente.<br />

4) In una larga padella fate scaldare un cucchiaio di olio, aggiungete il<br />

peperoncino tritato e sedano, bagnate con qualche cucchiaio di liquido<br />

emesso in cottura dai frutti di mare e lasciate cuocere su fuoco basso<br />

per 3 minuti. Aggiungete i pomodori e cuoceteli per pochi minuti. Regolate<br />

di sale, insaporite con 2 cucchiai di olio e uno di prezzemolo tritato e<br />

aggiungete i frutti di mare tenuti da parte con i gusci.<br />

5) Mentre preparate il sugo, lessate gli spaghetti, scolateli al dente, uniteli<br />

al sugo e saltateli in padella a fuoco vivo per qualche secondo. Ponete<br />

il tutto in una spaghettiera, aggiungete i frutti di mare sgusciati e<br />

l'olio rimasto e spolverizzate di prezzemolo tritato.


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Spaghetti aglio, olio e peperoncino<br />

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Pag. 29<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:<br />

320 g di spaghetti 2-3 peperoncini rossi piccanti 1 dl scarso di olio<br />

d'oliva 3 spicchi di aglio prezzemolo (facoltativo) sale<br />

1) Fate bollire abbondante acqua per la cottura della pasta; salatela e<br />

buttatevi gli spaghetti. Nel frattempo mettete in una padella l'olio con gli<br />

spicchi di aglio tagliati a lamelle e i peperoncini interi. Fate dorare l'aglio<br />

mescolando spesso.<br />

2) Scolate gli spaghetti al dente, trasferiteli nella padella con il condimento,<br />

mescolate bene e lasciate sul fuoco ancora per un attimo. Prima<br />

di servire, se preferite potete togliere l'aglio e i peperoncini e profumare<br />

con un po' di prezzemolo tritato. Servite subito.<br />

Pasta al sugo di pomodori secchi e feta<br />

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:<br />

gr. 400 di pasta corta o spaghetti, 8 pomodori secchi una cipolla<br />

rossa 8-10 pomodorini ciliegia gr. 100 di pistacchi sgusciati<br />

gr. 100 di feta olio extravergine di oliva sale pepe<br />

COME SI PREPARA Scottate i pomodori secchi in poca acqua bollente<br />

per 5 minuti, scolateli e spezzettateli. Affettate finemente la cipolla e<br />

stufatela con 4 cucchiai di olio in un wok. Quando diventa trasparente<br />

aggiungete i pomodorini freschi tagliati a metà e quelli secchi, allungate<br />

con una tazzina d'acqua e lasciate cuocere 5 minuti scuotendo ogni<br />

tanto la padella. Tritate i pistacchi, sciacquate molto bene la feta sotto<br />

l'acqua fredda e tagliatela a dadini. Aggiungete feta e pistacchi al sugo,<br />

poi pepate. Cuocete la pasta al dente, scolatela e saltatela in padella<br />

con il sugo.<br />

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Ingredienti:<br />

LA RICETTA DELLA NONNA<br />

600 gr mandorle sbucciate<br />

500 gr zucchero semolato<br />

7 bianchi d’uovo<br />

cannella in polvere un pizzico<br />

1 bustina di vanillina<br />

Proseguiamo:<br />

Ciao casalinghe e buongustai.<br />

Se seguite attentamente la mia ricetta, vi<br />

farò gustare un tipico piatto primaverile.<br />

Pag. 30<br />

Oggi vi presento un dolce casereccio<br />

“Brutti ma buoni“<br />

Fate tostare, adagiate su una placca da<br />

forno, le mandorle per qualche minuto e<br />

poi macinatele nel mixer con lo zucchero<br />

in modo da ottenere una finissima farina.<br />

Montate a neve ben ferma i bianchi<br />

d’uovo ed unitevi la polvere di mandorle<br />

e zucchero, la cannella e la vanillina.<br />

Amalgamate bene il tutto e con l' aiuto di<br />

un cucchiaio formate delle palline, che<br />

adagerete su un placca ricoperta da della carta da forno. infornerete<br />

Infornate a 170°, per circa 15 minuti il tempo necessario a<br />

che diventino belli dorati.<br />

Milena Pezzullo


AIF ASSOCIAZIONE ITALIANI FREIENBACH Il Giornalino<br />

La pagina di Peppino<br />

Ciao,<br />

io sono Peppino e questa pagina e dedicata a tutti i<br />

bambini che vogliono ridere e giocare con me!<br />

Divertitevi.<br />

Il test d’intelligenza<br />

BARZELLETTE<br />

Pag. 31<br />

VELA<br />

Capello chiede a Mancini: “Roberto, come hai fatto ad avere la leadership della squadra<br />

quest’anno?” “Fabio, ma è ovvio, mi sono circondato di giocatori intelligenti!”<br />

“Si fa presto a dire che sono intelligenti. Ma come fai a capire chi lo è e chi non lo è?”<br />

“Facile, poni una domanda che presupponga una risposta intelligente e poi vedi come<br />

rispondono.”<br />

“Fammi un esempio!”<br />

“Ora chiamo Stefano Fiore al telefono e ti faccio sentire.” Mancini fa il numero del calciatore.<br />

“ Stefano, sono Mancini!”<br />

“ Mi dica Mister!”<br />

“ Stefano rispondimi a questo indovinello. Se tuo padre ha un figlio e tua madre a un<br />

figlio, ma questo figlio non è né tuo fratello né tua sorella, chi è ?”<br />

“Mister, ma è semplice. Sono io!”<br />

“Grazie, Stefano, a domani.”<br />

Capello è sorpreso: “ Forte, bella domanda. Certo questo è un bel modo per provare<br />

l’intelligenza dei giocatori!”. Cosi, qualche giorno dopo, durante l’allenamento, prova<br />

l’intelligenza dei suoi giocatori. Chiama Totti:” Francesco vieni qua...”.<br />

“Dica Mister.”<br />

“Dimmi Francesco, Se tuo padre a un figlio e tua madre a un figlio, ma questo figlio non<br />

è né tuo fratello né tua sorella, chi è?”<br />

Totti è in difficoltà, si concentra. “ Mister che me li dà dieci minuti pe’ pensacce?”<br />

“Certo, Francesco. Puoi rispondermi anche dopo l’allenamento!”<br />

Totti va dai suoi compagni di squadra e cheide aiuto per il test. I compagni di squadra lo<br />

guardano attontiti, cercando una risposta al questio, ma nessuno ne viene a capo.<br />

Allora Totti coinvolge anche il magazziniere e pone anche a lui il test:” A Nino, ma se tu’<br />

padre cià ´n figlio, tu´madre cià´n figlio, ma nun è né tu’ sorella né tu’ fratello,<br />

chi è?”<br />

Il magazziniere risponde: “ A Francé, ma so’ io, no ?!?”<br />

Totti raggiante va da capello con la risposta: “ Mister, mister, cio’á risposta!!!!!!!!”<br />

“Bene, bene..... dimmi Francesco.”<br />

“È er magazziniere...Nino!!!!!!”<br />

Erica Pezzullo

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