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La serata al Complesso dei Girolamini , Chiesa e quadreria<br />

La chiesa dei Girolamini (o Gerolomini) è una chiesa basilicale di Napoli. È tra i più vasti edifici<br />

di culto napoletani (le sue dimensioni sono paragonabili a quelle della cattedrale); inoltre, il suo<br />

interno presenta un'elevata concentrazione di opere artistiche, scultoree ed architettoniche poiché vi<br />

lavorarono a più riprese vari artisti di estrazione toscana, emiliana e romana.<br />

Seppure la facciata principale è su largo dei Girolamini, lungo via dei Tribunali, l'ingresso alla<br />

chiesa avviene dalla laterale via Duomo tramite il rinascimentale palazzo Seripando, storico<br />

edificio preesistente in sostituzione del quale fu edificato il complesso religioso.<br />

Il convento dei Girolamini si presenta come uno dei più importanti monumenti della città, sia dal<br />

punto di vista artistico che storico-culturale. Sono ivi presenti infatti una prestigiosa quadreria<br />

(prima pubblica di Napoli) [1] , una ricca biblioteca (prima di Napoli e seconda in Italia) [2] , due<br />

chiostri monumentali ed un oratorio esterno alla chiesa, l'oratorio dell'Assunta (detto "degli artisti").<br />

Per approfondire, vedi la voce Confederazione dell'Oratorio di San Filippo Neri. Vedi sotto il<br />

link aperto sulla Confederazione dell’Oratorio di San Filippo<br />

Le Tavole dei Comandamenti in ebraico<br />

Il complesso di San Filippo Neri nacque nel 1586, quando i religiosi si impiantarono in città sotto il<br />

nome di Girolamini in quanto residenti a quel tempo nella chiesa di San Girolamo della Carità di<br />

Roma.<br />

Giunti a Napoli, inizialmente il complesso prevedeva una chiesa di dimensioni ridotte rispetto<br />

all'attuale e l'adiacente convento, ottenuto dall'adattamento di palazzo Seripando, di fronte al<br />

Duomo. In seguito (1592), i lavori di demolizione che interessarono il largo dei Girolamini, in<br />

particolare alcune chiesette e proprietà delle famiglie Seripando e Filomarino, diedero luce<br />

all'edificazione dell'odierna chiesa.

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