Artu n. 88 - Round Table Italia
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<strong>Round</strong> <strong>Table</strong> 12<br />
Rimini<br />
Evitando le buche più dure. Citazione non<br />
proprio dotta per cominciare questo<br />
prontuario per sopravvivere al Quad Tour<br />
Sahara. In teoria sarei stato entusiasta di parteciparvi,<br />
sì, al Byblos con un mojito ascoltando<br />
rapito i racconti di Fabio Orlandi. Sempre più<br />
propenso lo ero quando, all’inizio dell’anno sociale<br />
raccoglievo la sfida della presidenza. Invece,<br />
e lo fanno anche molti di voi ammettetelo,<br />
quando si è trattato di prenotare un volo per<br />
l’Africa, pensare a cosa mettere nella valigia e<br />
abbandonare il mojito, lo stesso del Bybols che<br />
mi si era incancrenito alla mano, non avevo poi<br />
tutto ‘sto gas. Se non fosse stato per Marco Ricci<br />
e Gianluigi Durante che mi hanno coinvolto con<br />
tanto entusiasmo avrei passato il solito week-end,<br />
io e il mojito. Non racconterò quello che abbiamo<br />
fatto perché, non so a voi, ma a me dei<br />
fattacci degli altri interessa pochino. Quello che<br />
cercherò di fare è avvertirvi delle insidie e delle<br />
opportunità che il tour nel Sahara vi proporrà.<br />
Innanzi tutto vorrei potervi dire che è una cosa<br />
da uomini veri, avvezzi alle sfide delle terre di<br />
confine, pronti a tutto e che la mattina devono<br />
napalm al posto del caffè. Tanto per cominciare<br />
io, la mattina, prendo un orzino, che fa meno<br />
male. E sono qui a scrivere. In più l’evento in sé<br />
è di grandi dimensioni, quest’anno partecipavano<br />
46 adulti più qualche bambino, dei quali 26<br />
sono andati in quad e gli altri si sono fatti<br />
scarrozzare dai fuoristrada. Ma procediamo con<br />
ordine:<br />
Sì, viaggiare…<br />
news from Nicola Palloni<br />
1) Il tratto di deserto che si attraversa è a sud<br />
est della Tunisia, quindi non importa da dove<br />
partite qui in <strong>Italia</strong>, fate in modo di atterrare vicino<br />
a Douz perché noi, allegramente all’andata,<br />
e molto meno allegramente al ritorno, ci<br />
siamo fatti prima 7, poi 8 ore di macchina per<br />
attraversare tutta la Tunisia a causa dell’aereo.<br />
L’andata a dire il vero è stata anche piacevole,<br />
abbiamo visto e rivisto e visto ancora il panorama<br />
della costa locale chiacchierando del più e<br />
del meno e, grazie a Dio, evitando accuratamente<br />
ogni argomento serio.<br />
2) L’accoglienza è stata ottima e l’hotel della prima<br />
notte era bello e comodo e ci ha ripagato<br />
delle lunghe ore in quella cariola che ci ha<br />
scarrozzato fin lì. Ah, mi raccomando portate<br />
delle salviette umidificate e non prendete bevande<br />
con ghiaccio. I fermenti lattici e medicine<br />
contro la dissenteria sono comunque una buona<br />
polizza assicurativa.<br />
3) Il deserto. Un’esperienza che ti tocca. Oddio,<br />
Giorno 2. Battaglione dei quad alla partenza<br />
Giorno 2. Una delle numerosissime e piuttosto noiose pause nel deserto<br />
segue<br />
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