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PROPRIO DELL'ORDINE CISTERCENSE San Gulielmo di Bourges ...

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Dal comune dei monaci<br />

Figlio <strong>di</strong> Enrico il Negro, duca <strong>di</strong> Baviera, fu educato a Colonia. Attratto dalla fama <strong>di</strong> san Bernardo entrò a Chiaravalle<br />

dove fece la professione. Si recò in seguito in Palestina dove visse da eremita, e successivamente andò a<br />

Bari, mentre tornava a Chiaravalle, ma in seguito ad una malattia si rifugiò in una grotta nei pressi <strong>di</strong> Modugno<br />

dove morì il 7 marzo 1154. traslato a Molfetta <strong>di</strong> cui è patrono, si festeggia, il 19 febbraio.<br />

Orazione<br />

O Dio, che hai fatto <strong>di</strong> san Corrado, eremita, un citta<strong>di</strong>no della patria celeste, fa’ che, liberati dalle angustie presenti,<br />

viviamo costantemente rivolti ai beni eterni. Per il nostro Signore.<br />

Lettura per il secondo notturno<br />

Dal Sermone sul Cantico dei Cantici <strong>di</strong> san Bernardo, abate.<br />

“Come sono belle le tue guance, assomigliano alla tortora”. E perché assomigliano alla tortora? È un uccellino<br />

pu<strong>di</strong>co,e si <strong>di</strong>ce che non ami stare con gli altri uccelli, ma vive solo con il suo compagno, <strong>di</strong> modo che, se perde<br />

quello non ne cerca un altro, ma rimane in seguito solo.<br />

Tu dunque che ascolti, per non u<strong>di</strong>re inutilmente queste cose che sono state scritte per te, e ora vengono esposte<br />

e commentate, tu, <strong>di</strong>co, che ti senti mosso da questi incitamenti dello Spirito <strong>San</strong>to, e ti adoperi a fare della tua<br />

anima la sposa <strong>di</strong> Dio, stu<strong>di</strong>ati <strong>di</strong> avere belle queste tue due guance dell’intenzione, affinché ad imitazione della<br />

castissima tortora ti sieda solitario, come <strong>di</strong>ce il Profeta, perché ti sei elevato sopra <strong>di</strong> te.<br />

È cosa veramente superiore a te <strong>di</strong>venire sposa del Signore degli Angeli. Non è cosa superiore a te l’aderire a<br />

Dio e formare con lui un solo spirito? Sie<strong>di</strong>ti, dunque, solitario come la tortora. Non immischiarti con le folle e<br />

con la moltitu<strong>di</strong>ne degli altri; <strong>di</strong>mentica anche il tuo popolo e la casa <strong>di</strong> tuo padre, e il Re desidererà la tua bellezza.<br />

O anima santa, rimani sola, per riservare te stessa a quel solo che fra tutti ti sei scelto. Fuggi il pubblico, fuggi<br />

anche quelli <strong>di</strong> casa tua, separati dagli amici e dagli intimi, e anche da chi è a tuo servizio. Non sai che hai uno<br />

sposo pu<strong>di</strong>co, che non ti concede <strong>di</strong> stare alla sua presenza e <strong>di</strong> avere altre persone intorno?<br />

Ritirati dunque, ma con la mente, con l’intenzione, la devozione, lo spirito non con il corpo. Lo Spirito, che sta<br />

davanti al tuo volto, ti condurrà a Cristo Signore che richiede la solitu<strong>di</strong>ne dello spirito non della carne, quantunque<br />

talora e non inutilmente ti separi anche con la solitu<strong>di</strong>ne del corpo, quando ne hai l’opportunità specialmente nel<br />

tempo della preghiera.<br />

Hai anche in questo comando e l’esempio dello sposo. “Tu , egli <strong>di</strong>ce, quando preghi, entra nelle tua stanza e,<br />

chiusa la porta, prega”. E quello che <strong>di</strong>sse lo fece. Da solo trascorreva la notte in preghiera, non solo nascondendosi<br />

alle folle, ma non ammettendovi neppure uno dei <strong>di</strong>scepoli o qualcuno dei suoi intimi. Solo alla fine prese con sé<br />

tre dei suoi più intimi quando si avviava spontaneamente verso la morte; ma si allontanò anche da loro per pregare.<br />

Fa’ dunque anche tu lo stesso, quando vuoi pregare.<br />

Responsorio<br />

R. Il Signore è mia parte <strong>di</strong> ere<strong>di</strong>tà e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Per me la sorte è caduta su luoghi<br />

deliziosi; * è magnifica la mia ere<strong>di</strong>tà.<br />

V. Non ho desiderato né argento né oro, né la veste <strong>di</strong> nessuno.<br />

R. è magnifica la mia ere<strong>di</strong>tà.<br />

Memoria facoltativa<br />

Dal comune dei monaci o delle sante.<br />

12 Febbraio<br />

Beata Umbelina<br />

Monaca<br />

Umbelina (1092-1135), sorella minore <strong>di</strong> san Bernardo, moglie <strong>di</strong> un uomo ricco, conduceva una vita mondana<br />

quando una visita a suo fratello a Clairvaux produsse in lei una conversione religiosa; allora chiese ed ottenne il<br />

consenso del marito per farsi monaca. Entrò presso le benedettine <strong>di</strong> Jully-les-Nonnais, presso Troyes, e ne <strong>di</strong>venne

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