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PROPRIO DELL'ORDINE CISTERCENSE San Gulielmo di Bourges ...

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lo adoreranno in spirito e verità.<br />

Libera, ti prego, l’anima mia dalla idolatria, perché ho timore che nel cercarti essa possa fermarsi tra i tuoi compagni<br />

e cominci a vagare <strong>di</strong>etro le loro greggi, proprio durante il sacrificio della sua preghiera. Fa’ che invece si<br />

corichi con te, si sazi <strong>di</strong> te nel mezzogiorno del fervore del tuo amore.<br />

Ma quando lotta, tentando <strong>di</strong> <strong>di</strong>rigere la sua attenzione e il suo sguardo sul tuo volto e non lo vede, a volte prova<br />

persino conati <strong>di</strong> vomito per lo sforzo della sua attenzione a te, spesso, con grande sudore della fronte, riesce<br />

anche a mangiare quel pane della antica male<strong>di</strong>zione, frutto del suo peccato. Ma altrettanto spesso nemmeno<br />

questo le è dato ma è forzata a ritornare alla povertà della sua <strong>di</strong>mora povera e affamata.<br />

Se nella preghiera ti cerco in questo cielo – in verità magnifico, ma troppo materiale – che io vedo sopra <strong>di</strong> me,<br />

sbaglio. Sbaglio anche se ti cerco sulla terra che calpesto. Così se ti cerco in ogni luogo, o fuori <strong>di</strong> ogni luogo, ti<br />

richiudo dentro o ti escludo da un posto che tu hai creato. Oppure se invece <strong>di</strong> te mi formo un’immagine <strong>di</strong> Dio o<br />

ti paragono ad una qualsiasi immagine mi rendo idolatra.<br />

O Verità, rispon<strong>di</strong>mi, te ne prego. Maestro, dove sei?<br />

Vieni, <strong>di</strong>ce e lo vedrai. Non cre<strong>di</strong> tu che io sono nel Padre e il Padre è in me? Grazie a te, o Signore, perché non<br />

è poco ciò che abbiamo raggiunto: abbiamo trovato la tua <strong>di</strong>mora. La tua <strong>di</strong>mora è il Padre tuo, e tu dei <strong>di</strong>mora,<br />

per lui.<br />

Qui, tu dunque abiti. Ma questa <strong>di</strong>mora è ben più nascosta e segreta <strong>di</strong> qualsiasi altra <strong>di</strong>mora, perché questa <strong>di</strong>mora<br />

altro non è che l’unità del Padre e del Figlio, la stessa sostanza della Trinità.<br />

Ecco, abbiamo trovato dove abita il Signore! Benissimo! Anima mia, sforzati quanto puoi <strong>di</strong> arrivarvi non tanto<br />

con la ragione ma con lo stimolo dell’amore; e se la <strong>di</strong>mora <strong>di</strong> Dio è Dio, se la <strong>di</strong>mora della Trinità è la sua stessa<br />

sostanza, rifiuta <strong>di</strong> immaginarti una qualsiasi <strong>di</strong>mora per Dio, riconosci invece che Dio lo hai trovato in te stesso.<br />

Quando è Lui che si manifesta è un Dio più vero e più sicuro perché manifesta <strong>di</strong> se stesso quanto e quello che è<br />

in se stesso.<br />

Così se a volte nella nostra preghiera ci aggrappiamo ai pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> Gesù e ci stringiamo alla sua umanità, quasi a<br />

<strong>di</strong>ventare una sola cosa con il Figlio <strong>di</strong> Dio, amandolo con affetto, non sbagliamo, però ritar<strong>di</strong>amo la preghiera<br />

spirituale.<br />

Lui stesso ce lo <strong>di</strong>ce: “ È meglio che io mene vada, perché se non me ne vado il Paraclito non verrà a voi”.<br />

Responsorio<br />

R. In verità in verità vi <strong>di</strong>co: ciò che chiederete al Padre nel mio nome ve lo concederà. * Chiedete e otterrete, affinché<br />

la vostra gioia sia piena. Alleluia.<br />

V. Il Padre stesso vi ama, poiché voi mi avete amato e avete creduto che io sono venuto da Dio.<br />

R. Chiedete e otterrete, affinché la vostra gioia sia piena. Alleluia.<br />

Antifona al Bene<strong>di</strong>ctus<br />

Dalla casa <strong>di</strong> preghiera avanzava tra i primi fino alla casa <strong>di</strong> Dio, che amava con amore infinito.<br />

Antifona al Magnificat<br />

Vergini prudenti, preparate le vostre lucerne, ecco lo sposo sta arrivando, andategli incontro.<br />

Memoria facoltativa<br />

Dal comune dei monaci<br />

26 aprile<br />

Beato Maria Raffaele Arnaiz y Baròn<br />

monaco<br />

Raffaele Arnaiz y Baròn è nato nel 1911 in Spagna a Burgos, dove ricevette la prima comunione e la cresima. Il

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