L'area “ex Perfosfati” - Comune di Portogruaro

Conclusioni
Richiamati tutti gli elementi di valutazione su un manufatto, che ha
segnato un’epoca per il territorio, e il dibattito che lo stesso ha
suscitato nell’opinione pubblica locale, si apre ora per
l’Amministrazione comunale la fase per dare attuazione ai progetti
predisposti.
Forti infatti risultano le aspettative in tal senso, anche alla luce
dell’imminente avvio dei lavori di infrastrutturazione dell’area e di
riqualificazione dell’attigua stazione ferroviaria da parte della Regione
Veneto e di Rete Ferroviaria Italiana nell’ambito del progetto
S.F.M.R..
In questo nuovo sistema il rapporto del manufatto con la stazione
ferroviaria, nel suo assetto rinnovato in funzione della Metropolitana
di superficie, appare forte e marcato. Esso rappresenterà un segno di
riconoscibilità e di richiamo, un importante simbolo per il territorio,
della cui storia costituisce un segno tangibile; una porta di accesso
ad un territorio alla continua ricerca di mediazioni tra memoria e
futuro, tra vecchie e nuove vocazioni.
L’importanza e la qualità dei progetti che sull’area si concentrano
sono attestate anche dalle ingenti risorse economiche che sono state
preventivate da parte dei molteplici soggetti ed enti, coinvolti a vario
titolo nel processo di riconversione dell’ambito, e che ammontano a
quasi 30 milioni di Euro.
Per quanto riguarda le opere che competono al Comune di
Portogruaro, per la realizzazione del progetto di ristrutturazione del
capannone, nell’ambito del parco archeologico dell’area “ex
Perfosfati”, è stato stimato un costo complessivo di Euro 4.500.000.
Per la copertura di tale somma, l’Amministrazione intende ricorrere
per una quota al concorso dei privati, con la vendita delle aree del
comparto, per una quota a risorse proprie e per un ulteriore 50%
circa dell’importo a finanziamenti pubblici, visto l’interesse generale
manifestato per l’opera di riconversione dell’area.
Accanto al reperimento delle risorse necessarie, è altrettanto
fondamentale per l’Amministrazione comunale riuscire a portare a
termine in tempi ragionevoli anche tutte le procedure di ottenimento
dei provvedimenti di interesse culturale previsti per l’intervento sul
capannone. A tal fine da tempo è stata coinvolta la competente
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e
la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto.
Il positivo accoglimento del progetto di ristrutturazione del
capannone, valutati il profondo degrado delle strutture e le difficoltà di
un recupero totale delle stesse, portano ad auspicare il
raggiungimento di un esito favorevole dell’iter procedurale previsto.
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