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L'area “ex Perfosfati” - Comune di Portogruaro

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L’area ha una superficie <strong>di</strong> circa 9 ettari in parte a parco, dominata<br />

nell’impatto visivo dalla presenza del fabbricato principale, un<br />

capannone, che merita attenzione per una serie <strong>di</strong> motivi: motivi <strong>di</strong><br />

or<strong>di</strong>ne architettonico per la complessità e l’articolazione delle forme<br />

che ne caratterizzano l’insieme, giustificate non solo da motivazioni<br />

tecniche, ma anche da una sensibilità <strong>di</strong>fficilmente riscontrabile nei<br />

fabbricati ad uso industriale; motivi <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne tecnico-costruttivo per le<br />

soluzioni adottate, allora certamente d’avanguar<strong>di</strong>a, come la<br />

prefabbricazione degli elementi d’arco che accompagnano la<br />

struttura.<br />

Ma oltre al capannone, l’intera area che lo accoglie offre<br />

un’occasione per certi versi unica per la città, data dal fatto che<br />

quest’area, che agli inizi del secolo scorso è stata così fortemente<br />

connotata da una realtà industriale che all’epoca significava lavoro,<br />

sviluppo, modernizzazione, può oggi, dopo la <strong>di</strong>smissione della<br />

fabbrica, tornare ad essere fonte <strong>di</strong> lavoro, sviluppo e<br />

modernizzazione.<br />

Nel segno <strong>di</strong> questa continuità tra vecchia e nuova vocazione<br />

dell’area, i progetti ideati per il recupero della stessa mirano a<br />

conservare, pur nella necessaria trasformazione delle funzioni alcuni<br />

segni della memoria della sua originaria funzione.<br />

Significativo in questo senso è l’intervento proposto per il capannone<br />

principale che verrà trasformato in “parco archeologico”, nel quale la<br />

struttura sarà parzialmente conservata e considerata come rovina, in<br />

una sistemazione <strong>di</strong> parco a terrazzamenti, con alberi e gradoni <strong>di</strong><br />

pietra in un giusto equilibrio tra ciò che concretamente è possibile<br />

immaginare <strong>di</strong> poter conservare e ciò che non è più recuperabile; il<br />

tutto armoniosamente inserito nel nuovo contesto urbanistico.<br />

Un intervento <strong>di</strong> natura urbanistica dunque che ha anche i connotati<br />

<strong>di</strong> una operazione culturale volta a salvaguardare per quanto<br />

possibile la storicità del nostro territorio anche là dove le originarie<br />

funzioni <strong>di</strong> un’area si esauriscano e quin<strong>di</strong> si trasformano, un segno<br />

quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> sensibilità e <strong>di</strong> rispetto nei confronti un’ere<strong>di</strong>tà significativa<br />

della nostra storia locale.<br />

L’area ex Perfosfati nel 1996<br />

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