L'area “ex Perfosfati” - Comune di Portogruaro
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<strong>di</strong> concimi all’anno e si incomincia a parlare <strong>di</strong> un ampliamento<br />
dell’impianto per un raddoppio dell’attività.<br />
Originariamente lo stabilimento si componeva <strong>di</strong> due e<strong>di</strong>fici<br />
rettangolari staccati fra loro, <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>verse, costruiti in<br />
allineamento verso nord. Dei due e<strong>di</strong>fici quello più grande<br />
corrispondeva alla fabbrica originaria e all’ampliamento del 1902,<br />
realizzato sicuramente costruendo delle nuove campate in aderenza<br />
al fabbricato originario, mentre quello più piccolo riguardava un<br />
ulteriore ampliamento realizzato tra il 1903 e il 1925, che comportò la<br />
costruzione <strong>di</strong> un nuovo e<strong>di</strong>ficio.<br />
Il 29 settembre 1904 viene richiesta l’approvazione per l’e<strong>di</strong>ficazione<br />
<strong>di</strong> “una casa in prossimità al Viale dei Platani”, che ottiene il parere<br />
favorevole della Commissione <strong>di</strong> Ornato il 3 ottobre 1904.<br />
Nel periodo compreso tra il 1925 ed il 1938 la fabbrica Perfosfati ha<br />
un ulteriore sviluppo economico, che si traduce, dal punto <strong>di</strong> vista<br />
e<strong>di</strong>lizio, nella costruzione <strong>di</strong> nuovi manufatti (magazzini, tettoie,<br />
rivestimenti <strong>di</strong> facciate, nuova palazzina in stile liberty, ecc.) e<br />
nell’organizzazione più articolata degli spazi interni all’inse<strong>di</strong>amento.<br />
Il capannone: descrizione e stato <strong>di</strong> conservazione<br />
Il capannone ancora visibile al centro dell’area è un deposito<br />
industriale risalente al 1949, realizzato dalla Società <strong>di</strong> Costruzioni<br />
ing. Andreotti <strong>di</strong> Cremona, su progetto dell’ing. Guido Ceruti per<br />
conto dell’Associazione Agraria Friulana, allora proprietaria dell’intero<br />
complesso industriale per la produzione <strong>di</strong> concimi chimici.<br />
Nel progetto originario si trattava <strong>di</strong> sostituire gradualmente un<br />
vecchio deposito con una nuova costruzione, senza interrompere le<br />
operazioni <strong>di</strong> immagazzinaggio, <strong>di</strong> macinazione, <strong>di</strong> imballo e <strong>di</strong><br />
spe<strong>di</strong>zione normalmente eseguite nell’e<strong>di</strong>ficio da abbattere.<br />
Tutto ciò rappresentò per i tecnici dell’epoca una sfida e portò alla<br />
scelta <strong>di</strong> adottare una struttura in cemento interamente prefabbricata,<br />
<strong>di</strong> nuova concezione per l’epoca.<br />
Il capannone del 1949<br />
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