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Anno III - N. 2 Giugno 2008 - Confindustria Caltanissetta

Anno III - N. 2 Giugno 2008 - Confindustria Caltanissetta

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<strong>Anno</strong> <strong>III</strong> - N. 2<br />

<strong>Giugno</strong> <strong>2008</strong>


La Cubaita<br />

dell’Antico Torronificio Nisseno<br />

Elogio della Cubaita<br />

La cubaita è semplice e forte, un dolce da guerrieri, lo devi lasciare<br />

ad ammorbidirsi un pochino tra lingua e palato, devi quasi persuaderlo<br />

con amorevolezza ad essere mangiato.<br />

La cubaita ti obbliga a una sua particolare concezione del tempo, ha<br />

bisogno dei tempi lunghi del viaggio per mare o per treno, non si concilia<br />

con l’aereo, con la fretta.<br />

Ti invita alla meditazione ruminante.<br />

Rende più dolce e sopportabile l’introspezione che non sempre è un<br />

esercizio piacevole.<br />

Alla dolcezza del miele mischia l’“amarostico” delle mandorle tostate<br />

e il ricordo del verde attraverso il pistacchio. Diventa così una sorta<br />

di filosofia del vivere.<br />

Laboratorio artigianale<br />

Via G.A. Valenti, 127 - 93100 <strong>Caltanissetta</strong><br />

tel. 0934 584614 - fax 0934 564575<br />

e-mail: info@anticotorronificionisseno.it<br />

Url: www.anticotorronificionisseno.it


Periodico edito da<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

<strong>Anno</strong> <strong>III</strong> - Numero 2<br />

<strong>Giugno</strong> <strong>2008</strong><br />

Reg. Trib. n. 198 dell’8/6/2006<br />

Direttore<br />

Antonello Montante<br />

Direttore responsabile<br />

Giorgio Dore<br />

Segreteria di redazione<br />

Marcella Sardo<br />

Linda Vancheri<br />

Lucia Zaccaria<br />

Diffusione<br />

Maurizio Sapienza<br />

Redazione e amministrazione<br />

Via Poggio Sant’Elia, 28<br />

93100 <strong>Caltanissetta</strong><br />

tel. 0934 591445<br />

fax 0934 554575<br />

e-mail<br />

lenostreimprese@confindustriacl.it<br />

Realizzazione grafica<br />

e stampa<br />

Tipografia Lussografica<br />

<strong>Caltanissetta</strong> - 093425965<br />

Foto<br />

Nicola Mingoia<br />

Copertina<br />

CSLab<br />

<strong>Anno</strong> <strong>III</strong> - N. 2<br />

<strong>Giugno</strong> <strong>2008</strong><br />

4<br />

7<br />

10<br />

14<br />

16<br />

Sommario<br />

Editoriale<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

nella tappa per la vita<br />

La voce dell’associato<br />

La Meccanotecnica di Riesi<br />

sbarca anche in America<br />

Le regole dello sviluppo<br />

per il manager Pistorio<br />

Sicilia: la terra<br />

del coraggio<br />

Confidi sempre<br />

più vicino alle imprese<br />

3


4<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

L’Editoriale<br />

CONFINDUSTRIA CALTANISSETTA<br />

NELLA TAPPA PER LA VITA<br />

Emozionante, innovativa, esemplare<br />

ed energica l’iniziativa<br />

patrocinata da <strong>Confindustria</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong>, in collaborazione<br />

l’Rcs, l’Aism, le associazioni<br />

ciclistiche nazionali Audax ed<br />

Ari, che ha supportato i giovani<br />

con sclerosi multipla ispirati dalla<br />

meravigliosa storia di vita di<br />

Andrea Camilleri e della sua bicicletta<br />

Montante. Tutti coloro che<br />

vivono la realtà sclerosi multipla<br />

in tutte le parti d’Italia hanno partecipato<br />

alla corsa verso la libertà<br />

dalle barriere fisiche e mentali<br />

organizzata da Linda Vancheri che,<br />

insieme a Anthony Lonero, è stata<br />

la protagonista di questa festa<br />

ciclistica.<br />

Calogero Montante in sella alla sua bici (1931)<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

ha partecipato al brevetto ciclistico<br />

Ride To Finish realizzato per<br />

l’abbattimento delle barriere mentali<br />

e fisiche.<br />

L’italo-americano Anthony “Tony”<br />

Lonero ex-campione olimpionico<br />

di baseball vive una vita marcata<br />

da due facce della stessa<br />

medaglia: la grande passione per il<br />

ciclismo delle randonnée e una<br />

nemica che affronta a viso aperto:<br />

la sclerosi multipla. Grazie a una<br />

“cura” insolita, il ciclismo, Tony<br />

combatte da sette anni contro questa<br />

malattia neurologica, per molti<br />

aspetti ancora sconosciuta, che lo<br />

spaventa ma non lo fermerà. C’era<br />

il rischio che Tony diventasse un<br />

malato rassegnato all’immobilità<br />

fisica e psicologica. Tony invece è<br />

un ribelle ottimista. Dopo una vita<br />

da atleta, nel 2001 scopre di essere<br />

malato di sclerosi multipla. Per un<br />

anno la malattia è la sua spada di<br />

Damocle, le gambe erano quasi<br />

totalmente paralizzate. Per un caso<br />

fortunato, un giorno scoprì che in<br />

sella ad una bici riuscì di nuovo<br />

muoversi. I progressi furono rapidi<br />

e sorprendenti, e anche grazie alle<br />

cure mediche recuperò la mobilità.<br />

Tra lo scetticismo di medici e<br />

amici, grazie a una bicicletta da<br />

corsa ha ritrovato la libertà di<br />

muoversi e ha ripreso in mano la<br />

sua vita, al punto da non poter più<br />

fare a meno del ciclismo. La sua<br />

incredibile vicenda umana e sportiva<br />

dimostra che una semplice<br />

bicicletta può diventare il simbolo<br />

e lo strumento di una riscossa.<br />

Oggi l’obiettivo di Linda e Tony è<br />

dimostrare il vantaggio della disabilità<br />

vista più come risorsa che<br />

come barriera, specialmente in un<br />

contesto di lavoro o sportivo come<br />

quello dell’11 maggio, il giorno in<br />

cui si è realizzata la corsa in occasione<br />

del passaggio del Giro<br />

d’Italia dal traguardo volante di<br />

Serradifalco. Si corre per finire è<br />

questo che ha caratterizzato e animato<br />

il brevetto Ride To Finish che<br />

è coinciso con il percorso della<br />

seconda tappa Camilleri -<br />

Montante del 91° Giro d’Italia


Il gruppo di ciclisti che ha partecipato al Ride to Finish<br />

dedicata allo scrittore Andrea<br />

Camilleri e a Calogero Montante,<br />

fondatore della Cicli Montante e<br />

pioniere del ciclismo nel Sud. La<br />

storia della bicicletta di Andrea<br />

Camilleri è il motore d’azione di<br />

un’iniziativa che parte da tutti<br />

coloro che lottano contro la malattia<br />

vivendo e rendendo normale la<br />

propria vita scommettendo su se<br />

stessi quotidianamente e mettendocela<br />

tutta. Lo scopo di Ride To<br />

Finish è stato, e lo sarà ancora in<br />

futuro con altre iniziative a livello<br />

nazionale, vivere una grande giornata<br />

di sport e dimostrare a tutti<br />

che correre per finire – e non per<br />

vincere – è la “vittoria perfetta”.<br />

E’ la prima volta che tutti hanno<br />

corso insieme per arrivare verso la<br />

libertà, e lo si è fatto nella terra di<br />

Andrea Camilleri, percorrendo la<br />

sua stessa strada. Dalla Sicilia una<br />

storia vera e intensa che insegna<br />

che non si deve mai rinunciare alla<br />

libertà di sognare.<br />

Dietro un’altra storia di vita, quella<br />

di Andrea Camilleri e Calogero<br />

Montante che in una volata hanno<br />

intrapreso la corsa verso la libertà<br />

negli anni post bellici, l’uno rincorrendo<br />

la libertà dagli orrori<br />

della guerra cercando di raggiungere<br />

il proprio padre, l’altro rincorrendo<br />

il sogno di costruire la<br />

sua azienda in un sud difficile ed<br />

isolato dal mondo lasciando però<br />

le radici da cui in futuro è nata una<br />

realtà imprenditoriale con una produzione<br />

diversificata (MSA S.p.A.<br />

guidata dal nipote Antonello<br />

Montante), ma che conserva ancora<br />

oggi la tradizione di famiglia. In<br />

occasione di tale evento l’Aism ha<br />

distribuito le copie del libro “La<br />

Volata di Calò” di Gaetano Savatteri<br />

con un racconto di Andrea<br />

Camilleri per la raccolta di fondi a<br />

favore della ricerca contro la sclerosi<br />

multipla.<br />

Un forte risveglio sportivo, culturale,<br />

grazie all’intervento di Camilleri<br />

e del noto personaggio televisivo<br />

Fiorello, e alla fine anche<br />

sociale ha animato il nostro territorio,<br />

ed il mondo dell’impresa ne ha<br />

fatto parte perché è proprio da lì<br />

che è nato l’impegno profuso con<br />

passione, convinzione ed efficacia,<br />

di collegare delle realtà diverse fra<br />

loro ma strettamente dipendenti<br />

l’una dall’altra. L’interazione tra il<br />

mondo dell’impresa, della cultura,<br />

dello sport e del sociale fino ad<br />

ora, come un fiume carsico, ha<br />

lasciato deboli segni di interdipendenza,<br />

ma che dopo la grande festa<br />

del Giro d’Italia, della tappa<br />

Camilleri-Montante, del brevetto<br />

Ride To Finish e dell’esperienza<br />

aziendale Montante hanno fatto da<br />

cornice ad un importante momento<br />

che ha lasciato nel nostro territorio<br />

una bella e profonda traccia storica.<br />

5


6<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

INTERNAZIONALIZZAZIONE<br />

E PIANIFICAZIONE FISCALE.<br />

IL CHECK-UP<br />

PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE<br />

di Linda Vancheri e Massimiliano Augugliaro<br />

L a<br />

crescente libertà di movimento<br />

di merci e capitali e le<br />

differenze degli ordinamenti<br />

impositivi degli Stati agevolano le<br />

imprese nei processi di delocalizzazione<br />

e internazionalizzazione<br />

delle proprie<br />

attività e degli<br />

interessi economici.<br />

È un dato<br />

incontrovertibile<br />

che a cogliere<br />

tali opportunità<br />

fino a qualche<br />

anno fa erano prevalentemente le<br />

grandi imprese, oggi, invece, ciò è<br />

alla portata anche delle piccole<br />

realtà imprenditoriali che sfruttano<br />

l’internazionalizzazione quale<br />

volano del proprio successo. Nella<br />

dinamica dell’espansione all’estero,<br />

oggi è la ricchezza a scegliere<br />

dove e come essere tassata, poiché<br />

è evidente che quando si ha la possibilità<br />

di scegliere tra diverse vie<br />

per raggiungere un risultato economico,<br />

di regola si sceglierà quella<br />

che comporta il minor carico<br />

fiscale. Tale “possibilità di scelta”<br />

va sotto il nome di pianificazione<br />

fiscale internazionale. Quest’ultima<br />

è un importante strumento dell’organizzazione<br />

strategica del<br />

processo di espansione all’estero<br />

delle imprese. Le società, infatti,<br />

possono strutturare i loro rapporti<br />

economici nel modo fiscalmente<br />

più favorevole, scegliendo, tra le<br />

possibilità offerte dai sistemi tributari,<br />

l’alternativa fiscalmente meno<br />

onerosa ai fini della gestione degli<br />

affari. Tale principio, tuttavia, prevede<br />

dei limiti nei casi in cui l’or-<br />

È ormai usuale sentir parlare di internazionalizzazione e pianificazione fiscale,<br />

ma fino a che punto queste due realtà, collegate nel modo più consono alle<br />

nostre piccole e medie aziende, possono giovare alla crescita economica della<br />

nostra economia ? E fino a che punto un check-up può essere utile?<br />

dinamento di un Paese contiene<br />

clausole generali o speciali antielusione.<br />

Sicuramente ad una pianificazione<br />

fiscale internazionale non deve prescindere<br />

una corretta valutazione<br />

della capacità esportativa delle<br />

imprese per la programmazione<br />

dell’attività di promozione del<br />

commercio con l’estero. In parole<br />

semplici le nostre aziende devono<br />

essere consapevoli delle proprie<br />

capacità e potenzialità di confrontarsi<br />

con la concorrenza nel mercato<br />

globale, anche solo attraverso un<br />

semplice strumento, utile per poter<br />

effettuare un corretto check-up per<br />

l’internazionalizzazione, un’autodiagnosi<br />

di tutti gli aspetti inerenti<br />

le risorse economico-finanziarie<br />

della struttura aziendale. Un checkup<br />

per l’internazionalizzazione<br />

altro non è che un mezzo per fare la<br />

radiografia dell’azienda in un dato<br />

momento evidenziando i punti di<br />

forza e di debolezza, così come le<br />

conoscenze che vanno dalle informazioni<br />

e dati oggettivi alle caratteristiche<br />

commerciali esistenti ed<br />

alle possibilità di<br />

successo per<br />

una prospettiva<br />

di sviluppo globalizzato.<br />

Ciò<br />

che <strong>Confindustria</strong><strong>Caltanissetta</strong><br />

vuole fare<br />

per tutte le<br />

imprese che<br />

hanno la visione in una crescita<br />

verso nuovi orizzonti di mercato<br />

allocati anche all’estero, è supportare<br />

l’imprenditore nel verificare il<br />

potenziale dell’azienda al commercio<br />

estero, offrire alle imprese già<br />

presenti in questi mercati uno strumento<br />

per potenziare la propria<br />

espansione, programmare e valorizzare<br />

le competenze già disponibili<br />

per avviare dei processi finalizzati<br />

a far crescere l’attrattività del<br />

nostro territorio a beneficio delle<br />

piccole aziende ancora non pronte<br />

per queste attività di promozione.<br />

Questo è il cammino che si intraprenderà<br />

realizzando ogni singolo<br />

step con la massima cura per l’associato,<br />

e si comincerà con la distribuzione<br />

tra le aziende di una griglia<br />

di valutazione con degli items che<br />

serviranno per una prima grande<br />

panoramica del nostro potenziale<br />

esportativo.


U scire<br />

La voce dell’associato<br />

LA MECCANOTECNICA DI RIESI<br />

SBARCA ANCHE IN AMERICA<br />

fuori dagli schemi preimpostati<br />

è il primo consiglio che bisogna<br />

dare ad un’azienda che vuole<br />

emergere e avere successo. “Uscire” e<br />

andare oltre non soltanto come forma<br />

mentis ma anche – e soprattutto – “fisicamente”<br />

proiettandosi verso l’internazionalizzazione<br />

dei propri prodotti.<br />

È ciò che ha fatto Angelo Lo Stimolo,<br />

amministratore della “Meccanotecnica<br />

Riesi s.r.l.”, anche grazie al Progetto<br />

Paese, promosso dalla Regione siciliana;<br />

tra i suoi prossimi impegni, l’azienda nissena,<br />

prevede, addirittura, l’apertura di<br />

una “succursale” in New Jersey entro la<br />

fine dell’anno. Il trait d’union – o meglio<br />

il link visto che parliamo di un continente<br />

anglofono – nasce spontaneo anche a<br />

seguito dell’invito per un esponente dell’azienda<br />

come relatore FT Manufacturing<br />

for the future conference - Competitive<br />

edge through advanced Manufacturing<br />

Strategies che si è tenuta al Ritz<br />

Carlton di Chicago il 3 giugno 2007.<br />

Da dove deriva l’interesse verso i<br />

mercati esteri?<br />

La Meccanotecnica Riesi è un’azienda<br />

che si definisce un’officina di fabbricazione<br />

di componenti meccanici e parti di<br />

ricambio di alta precisione per impieghi<br />

nella media e grande industria. È nata<br />

nel 1992 per fornire l’allora fiorente settore<br />

petrolchimico ma, in previsione<br />

della grande crisi che si profilava nel<br />

2000 ci siamo mossi diversificando sia<br />

dal lato produttivo sia dal lato dei mercati.<br />

Da questo è derivato l’interesse per gli<br />

Stati Uniti?<br />

Sì, ma non solo.<br />

Abbiamo recentemente mandato i nostri<br />

responsabili in missione esplorativa in<br />

Romania e Tunisia e dal 2000 collaboriamo<br />

con aziende del Qatar per la fornitura<br />

di piastre da estrusione polimeri per<br />

la ricerca nel campo dell’industria aerospaziale<br />

e delle semicondutture. L’azienda,<br />

inoltre, è inserita nel progetto<br />

ALICE per lo studio della materia<br />

nucleare in condizioni estreme di densità<br />

di energia, coordinato dal CERN di<br />

Ginevra e al quale partecipano aziende<br />

provenienti da più di 30 Paesi.<br />

Quanto è importante la ricerca nel<br />

vostro settore?<br />

La ricerca è una componente fondamentale<br />

per mantenersi sempre competitivi e<br />

all’avanguardia; la chiave dello sviluppo<br />

risiede nella capacità di analisi dei<br />

dati recepiti dai fornitori per ridurre i<br />

tempi morti e produrre parti difficili,<br />

come prototipi che, talvolta, la concorrenza<br />

si rifiuta persino di quotare.<br />

Cosa vi aspettate nel prossimo futuro<br />

a seguito della partecipazione del<br />

Progetto Paese?<br />

La Regione Sicilia ha dato la possibilità<br />

di aumentare la competitività delle PMI<br />

siciliane nei mercati internazionali. Ci<br />

ha fornito una grossa opportunità incrementando<br />

attraverso lo Sprint - il braccio<br />

operativo della Regione Sicilia sui<br />

mercati esteri -, la rete di conoscenze da<br />

Chicago a Houston a New York.<br />

M.Sar<br />

Perché appoggiarsi ad una ditta che ha la sua base nella provincia di <strong>Caltanissetta</strong>?<br />

A questa domanda risponde Don Massa, Presidente della Massa Products Corporation che,<br />

in un articolo pubblicato nella rivista on line “Machines Italia”, esalta l’azienda.<br />

L’imprenditore californiano predilige l’azienda riesina, relativamente piccola e a conduzione<br />

familiare, nonostante abbia la possibilità di acquistare i macchinari necessari in un’impresa<br />

geograficamente più vicina. La disponibilità della famiglia Lo Stimolo si vede innanzi tutto<br />

nella totale reperibilità telefonica – anche nel week-end – e nella flessibilità degli orari di lavoro.<br />

Se si pone un problema, infatti, Meccanotecnica Riesi lo affronta tempestivamente e con<br />

professionalità. La competitività, inoltre, è un caposaldo dell’azienda che si muove sia sul<br />

versante economico offrendo dei prezzi che non lasciano pesare la forza dell’euro sul dollaro,<br />

sia su quella professionale.<br />

7


8<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

In viale dell’Astronomia dopo la Mercegaglia eletta la Guidi<br />

UN PRESIDENTE DONNA<br />

PER I GIOVANI IMPRENDITORI<br />

di Grazia Giammusso*<br />

R innovo<br />

delle cariche in casa<br />

<strong>Confindustria</strong> che ha visto un<br />

duplice “fiocco rosa” in viale<br />

dell’Astronomia: dopo Emma Marcegaglia,<br />

infatti, lo scorso 24 aprile è stata<br />

eletta Federica Guidi, imprenditrice<br />

modenese.<br />

La vittoria del direttore generale della<br />

Ducati Energia è da attribuirsi alla freschezza<br />

delle sue idee e alle linee programmatiche<br />

che intende sviluppare.<br />

La coesione e la compattezza del<br />

gruppo sta alla base del lavoro della<br />

Guidi che, eletta con il 60 per cento<br />

dei voti, si impegnerà per la crescita e<br />

lo sviluppo soprattutto per le piccole e<br />

medie imprese.<br />

Come Vice Presidente del Gruppo<br />

Giovani Imprenditori di <strong>Confindustria</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong> mi sento vicina alle idee<br />

della Guidi: già da tempo ci siamo<br />

assunti “l’onore e l’onere” di incentivare<br />

tra gli studenti la meritocrazia, l’auto<br />

imprenditorialità e la cultura d’impresa.<br />

Oltre al concorso “Persone e<br />

Mezzi che Crescono”, infatti, stiamo<br />

girando gli istituti di scuola media<br />

superiore della nostra provincia per far<br />

comprendere ai giovani l’importanza<br />

dell’imprenditoria nel rispetto delle<br />

L’assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori<br />

riunitasi il 17 marzo u.s. ha riconfermato<br />

la carica di presidente a Ignazio<br />

Manduca ed eletto il nuovo consiglio Direttivo.<br />

La squadra per il prossimo biennio<br />

sarà composta dai vicepresidenti Grazia<br />

Giammusso e Angelo Turco; dal delegato<br />

regionale e nazionale Angelo Agliata, dal<br />

delegato per le relazioni con le altre organizzazioni<br />

e istituzioni Daniele D’Aquila.<br />

Faranno parte del direttivo i consiglieri<br />

Gianluigi Ferrazzano, Daniela La Russa,<br />

Gaetano Minardi, Alessandra Montante,<br />

Fabio Romano, Giovanni Russo e Gianluca<br />

Sardo; saranno invitati permanenti Nuccio<br />

Cannizzaro e Cecilia Manduca.<br />

Federica Guidi, Presidente G. I.<br />

<strong>Confindustria</strong><br />

regole. A tal proposito, infatti, abbiamo<br />

stipulato un accordo con l’ufficio<br />

Provinciale del Lavoro per stimolare<br />

nei giovani, linfa vitale per il futuro, la<br />

creatività e la libera iniziativa.<br />

L’impegno assunto all’interno della<br />

<strong>Confindustria</strong> non deve essere percepito<br />

come un “lavoro” ma come una missione<br />

al servizio di tutta l’imprenditoria<br />

italiana. Noi Giovani Imprenditori dobbiamo<br />

guardare a chi ci ha preceduto<br />

per correggere eventuali errori e proseguire<br />

in un percorso di sviluppo del territorio.<br />

A mio avviso Federica Guidi è<br />

un’imprenditrice che è stata capace di<br />

intuire le esigenze della classe dirigente,<br />

di rapportarsi con essa e superare gli<br />

ostacoli che le si sono posti di fronte.<br />

Come è capitato precedentemente a<br />

Emma Marcegaglia, la Guidi non si è<br />

lasciata intimorire da un ambiente fatto<br />

principalmente da uomini poiché, ciò<br />

che conta, è la caparbietà, la determinazione<br />

e la predisposizione alla leader-<br />

ship. Caratteristiche, queste ultime,<br />

possedute da chi ora è al vertice, e che<br />

ha dimostrato di avere “seminato bene”<br />

lungo il cammino; di questo sono un<br />

esempio il nostro Presidente territoriale,<br />

Antonello Montante, e nazionale,<br />

Emma Marcegaglia. Entrambi sono<br />

stati al vertice del Gruppo dei Giovani<br />

Imprenditori prima di raggiungere l’attuale<br />

carica; questo ci insegna come<br />

sia possibile crescere all’interno della<br />

famiglia di <strong>Confindustria</strong> ponendo al<br />

primo posto una cultura d’impresa<br />

basata sul rispetto delle regole e un<br />

aperto dialogo con le altre organizzazioni.<br />

Come sostiene la Guidi, infatti, non<br />

basta incentivare la crescita degli<br />

imprenditori ma far sì che questi<br />

diventino forti. Proprio a tal proposito<br />

il Gruppo Giovani Imprenditori di<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong>, in collaborazione<br />

con l’assessorato alla<br />

Pubblica Istruzione, la Prefettura e il<br />

CSA, ha aderito alla realizzazione di<br />

un ciclo di incontri sulla legalità per<br />

gli studenti degli istituti di scuole<br />

medie superiori.<br />

Sono soddisfatta anche dello spazio<br />

che Federica Guidi ha dedicato alla<br />

nostra regione non solo per avere programmato,<br />

tra le prime “uscite” ufficiali<br />

in veste di Presidente dei Giovani<br />

Imprenditori, l’intervento durante la<br />

premiazione del concorso “Persone e<br />

Mezzi che Crescono” ma, anche, per<br />

avere scelto nella sua squadra cinque<br />

componenti che operano nella Sicilia<br />

orientale (Ragusa, Catania e Siracusa)<br />

e occidentale (Palermo e Agrigento).<br />

Quello mostrato è un segnale di forte<br />

attenzione alla nostra isola e al desiderio<br />

di ridurre il gap che divide il nord<br />

dal sud.<br />

*Vice Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong>


CRESCE LA FAMIGLIA DI CONFINDUSTRIA<br />

ECCO L’ELENCO DEI NUOVI ASSOCIATI<br />

DISTRIBUZIONE DI TUTTO s.r.l.<br />

Antonino Infantino ha un’azienda che opera nel settore dei servizi attraverso il “volantinaggio”.<br />

TORNERIA VINTI s.n.c.<br />

Gabriele Vinti è un artigiano che opera nel settore metalmeccanico e, nello specifico, trattamenti termici, costruzione<br />

di ingranaggi e torneria meccanica per organi di macchinari industriali e agricoli.<br />

COSIAM s.r.l.<br />

Doppia acquisizione per Rocco Greco che ha chiesto – e ottenuto – di entrare a far parte anche della sezione ANCE.<br />

L’imprenditore, infatti, opera a livello locale e nazionale nel settore dell’edilizia e, nello specifico, nel campo dei lavori<br />

pubblici.<br />

MSF MONTANTE s.r.l.<br />

È un’azienda di seconda generazione specializzata in tubi flessibili per idrosanitari. La vision aziendale di Giuseppe<br />

Montante è orientata alla soddisfazione sia del cliente, fornendo creatività e componibilità, sia del team che lo<br />

affianca.<br />

S.A.L.E.S.<br />

Saverio Pintaudi opera nel settore dei trasporti. Nonostante la sede legale sia a Gela, la ditta di Emanuele Pintaudi è<br />

concessionaria per il trasporto pubblico locale ma anche per il noleggio di autobus con autista.<br />

MARCHESE CALCEDONIO FAUSTO<br />

Ha un’impresa di servizi che opera nel settore delle assicurazioni e degli investimenti. Competenza e affidabilità sono<br />

i punti cardine del lavoro di Fausto Marchese.<br />

RIGGI & C. s.r.l.<br />

Assunta Riggi opera nel settore del commercio e industria del legname. Il target di destinazione è molto vasto poiché<br />

la produzione spazia dalle forniture per le imprese edili al materiale di hobbistica per il singolo.<br />

INTORRE VENDING COOP.<br />

È un’azienda che opera nel settore dei servizi e, nello specifico, snack e bevande. Efficienza, tempestività e capillarità<br />

nel territorio sono le caratteristiche che connotano Salvatore Intorre che conta, tra i suoi clienti, molti associati a<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong>.<br />

EUROPEAN CONSULTING<br />

Francesco Agnello ha creato un’azienda di servizi avanzati per la gestione aziendale utilizzando un team di partners<br />

con esperienza multidisciplinare.<br />

CENTRO RESINE G. & G. s.r.l.<br />

Franco Guttilla ha un’azienda giovane che fa del dinamismo la sua forza vincente. Opera nel settore della plastica e,<br />

nello specifico, produce contenitori e serbatoi in polietilene e vetroresina per prodotti alimentari.<br />

H.T.M. s.r.l.<br />

Fa parte del gruppo Montante ed è amministrata da Vincenzo Mistretta. È un’impresa nata ad Asti dalla volontà di un<br />

gruppo di soci specializzati nella ricerca, studio, progettazione e stampaggio di prodotti in gomma.<br />

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<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

LE REGOLE DELLO SVILUPPO<br />

PER IL MANAGER PISTORIO<br />

di Marcella Sardo<br />

L o<br />

scorso mese di aprile, si è svolto<br />

nei locali di <strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong>,<br />

il convegno sul tema “Energia<br />

da fonti rinnovabili ed efficienza energetica”.<br />

Tra gli ospiti dell’incontro, che ha<br />

visto come padrone di casa Marco<br />

Venturi, Vice Presidente di <strong>Confindustria</strong><br />

<strong>Caltanissetta</strong>, è intervenuto Pasquale<br />

Pistorio, Vice Presidente nazionale per<br />

l’energia e lo sviluppo delle imprese. Un<br />

discorso, il suo, non ripetitivo<br />

ma rafforzativo dei punti car-<br />

dine sostenuti da <strong>Confindustria</strong><br />

per lo sviluppo del paese:<br />

innovazione imprenditoriale e<br />

semplificazione amministrativa.<br />

Un binomio, questo, che<br />

può diventare determinante<br />

per la crescita del paese ed è<br />

per questo che il Presidente Montezemolo<br />

lo ha inserito nei punti 6 e 7 del<br />

decalogo stilato in vista delle elezioni<br />

parlamentari. Lo sviluppo delle imprese<br />

non ha “un” colore politico ma ben “tre”:<br />

il verde, il bianco e il rosso.<br />

Innovazione è un termine generico, che<br />

ingloba cinque grandi aspetti:<br />

1. L’innovazione del prodotto per<br />

aumentare il valore aggiunto intellettuale.<br />

Le imprese devono assumersi l’obbligo<br />

morale e materiale di innovarsi e scongiurare<br />

la “fuga dei cervelli” verso quelle<br />

zone che investono sulla ricerca continua.<br />

2. L’innovazione dei processi produttivi<br />

che include l’informatizzazione e l’utilizzo<br />

di tecnologie digitali dell’informazione<br />

e della comunicazione. Il livello di<br />

penetrazione che un’azienda deve raggiungere,<br />

in questo settore, “e-tutto”,<br />

espressione che può essere compresa se<br />

si cita la frase del Presidente Montezemolo:<br />

“innovazione, innovazione, innovazione,<br />

da Ragusa a Trento, dall’agricoltura<br />

all’elettronica, dai giovani agli<br />

anziani, dai letterati agli ingegneri, dal<br />

professionista al pubblico ufficiale”.<br />

3. La qualità totale come filosofia culturale<br />

e operativa delle imprese che ha il suo<br />

cuore nelle persone. Non bisogna parlare<br />

esclusivamente di management che adot-<br />

Il Dott. Marco Venturi e l’Ing. Pasquale Pistorio in un momento dell’incontro<br />

ta e coordina le strategie di azione ma<br />

anche dei dipendenti che devono essere<br />

formati<br />

costante-<br />

“Non mi stancherò mai di ripetere: innovazione,<br />

innovazione, innovazione, da Ragusa a<br />

Trento, dall’agricoltura all’elettronica, dai giovani<br />

agli anziani, dai letterati agli ingegneri, dal<br />

professionista al pubblico ufficiale” (Luca<br />

Cordero di Montezemolo).<br />

mente e<br />

responsabilizzati<br />

nei poteri<br />

decisionaliattraversodeleghe.<br />

Il termine inglese, che ormai è entrato<br />

nel vocabolario comune per definire<br />

questa strategia di<br />

azione è “empower-<br />

ment”, cioè, affidare<br />

potere.<br />

4. L’ambiente, interpretato<br />

come una<br />

possibilità posseduta<br />

per competere<br />

e non esclusivamente un costo.<br />

Bisogna, infatti, valutare i vantaggi che<br />

l’azienda ottiene con questa risorsa<br />

aggiuntiva attraverso il risparmio di energia<br />

e di materie prime trasferite direttamente<br />

al conto economico.<br />

5. L’internazionalizzazione come ricerca<br />

di nuovi mercati sia per vendere sia per<br />

comprendere una nuova cultura aziendale.<br />

Si tratta di un salto di qualità intrapreso<br />

dall’azienda a prescindere dalle<br />

dimensioni. Bisogna ancora lavorare a<br />

fondo affinché anche questo settore<br />

diventi trainante per il paese ma, negli<br />

ultimi anni, si è registrato un incremento<br />

nell’export e ha visto il Presidente<br />

Montezemolo portare grandi missioni<br />

all’estero dove le imprese hanno presentato<br />

il “Sistema Italia”.<br />

Le imprese, purtroppo, a volte oppongono<br />

una resistenza culturale nei confronti<br />

“C’è sempre un po’ di difficoltà a innovare,<br />

c’è sempre un po’ di resistenza culturale, ma io<br />

credo che lo scopo dell’imprenditore sia quello di<br />

essere flessibile, di adattarsi, di cogliere le opportunità.<br />

Io credo, però, che le imprese italiane stiano<br />

reagendo bene” (Pasquale Pistorio).<br />

dell’innovazione e trascurano il fatto che,<br />

per rimanere nel mercato, bisogna diventare<br />

flessibili. L’ingegnere Pistorio, però,<br />

in collaborazione con il suo staff, ha verificato<br />

un discreto incremento nei confronti<br />

dell’accettazione di questa nuova<br />

vision aziendale. Chi, invece, continua a<br />

rimanere ostile al cambiamento sono<br />

talune pubbliche amministrazioni italiane<br />

che, non svolgono quella funzione preventiva<br />

rispetto a eventuali problematiche<br />

e difficoltà degli imprenditori. Lo<br />

stato italiano dovrebbe creare una “base”<br />

solida all’interno<br />

della quale operare e<br />

dovrebbe porsi delle<br />

sfide che arrecherebbero<br />

vantaggi non<br />

solo alle aziende ma<br />

anche ai cittadini.<br />

Fenomeni quali la<br />

stabile governabilità, la certezza del diritto,<br />

la lotta alla criminalità, l’informatizzazione,<br />

la semplificazione amministrativa,<br />

la creazione di infrastrutture sono elementi<br />

che, se non attuati in modo efficace,<br />

limitano la competitività e il dinamismo<br />

nel paese. Attualmente, per le imprese,<br />

non si registra un’attrazione dei capitali<br />

ma una spesa di circa 14 milioni di<br />

euro all’anno relativa alla burocrazia. La<br />

sostanziale differenza tra il settore privato<br />

e quello pubblico, sottolinea l’ingegnere<br />

Pistorio a conclusione del suo intervento<br />

al convegno, è che le imprese –<br />

qualunque sia il contesto nel quale operano<br />

– devono attaccare – il sistema per<br />

rimanere competitivi mentre, il pubblico,<br />

non avverte l’esigenza di colmare le inefficienze<br />

di cui è caratterizzato e ridurre il<br />

peso delle aziende.


Convenzioni e Privilege Card<br />

per gli associati di <strong>Confindustria</strong><br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong> offre ai propri associati<br />

un articolato sistema di convenzioni che consente<br />

all’azienda un notevole risparmio sui costi<br />

aziendali e agevola la realizzazione di soluzioni commerciali<br />

personalizzabili rispetto alle esigenze del singolo<br />

associato.<br />

Una rete di collaborazioni commerciali che si espande<br />

sia a livello locale sia a carattere nazionale mediante due<br />

differenti sistemi di sconti: la PRIVILEGE CARD e le<br />

CONVENZIONI di CONFINDUSTRIA.<br />

La Privilege Card di <strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong> è al<br />

terzo anno di vita e al suo circuito provinciale aderiscono<br />

70 esercizi commerciali aventi sede a <strong>Caltanissetta</strong>,<br />

Gela e San Cataldo. La Privilege Card viene rilasciata<br />

annualmente al rappresentante di ciascuna azienda associata,<br />

è nominativa ed è abbinata ad una brochure che<br />

illustra il circuito degli esercizi aderenti, con l’indicazione<br />

degli sconti ed i recapiti del singolo negozio, albergo,<br />

ristorante, attività commerciale. L’impostazione grafica<br />

consente una consultazione veloce delle oltre 30 categorie<br />

di attività commerciali partner dell’iniziativa.<br />

Le Convenzioni <strong>Confindustria</strong> racchiudono gli accordi<br />

commerciali con i maggiori fornitori nazionali di servizi<br />

e di beni per le aziende. Un carnet di servizi, offerti con<br />

percentuali di sconto notevolmente elevate, di aziende<br />

del calibro di Telecom Italia, TIM, Vodafone, Agip,<br />

ERG, Alitalia, AirOne, StarHotels, IBM, Lince,<br />

Trenitalia, solo per citare alcune delle 42 aziende facenti<br />

parte degli accordi nazionali.<br />

Il sistema di servizi a sconto completo e vantaggioso ha<br />

consentito, alle aziende associate che hanno usufruito<br />

delle convenzioni lo scorso anno, di avere un risparmio<br />

medio di oltre 31.000 euro nei 104.023 contratti attivi.<br />

Lo slogan coniato da <strong>Confindustria</strong> per quest’anno associativo<br />

è “il RISPARMIO fa crescere il tuo BUSINESS”,<br />

in quanto consente alle aziende di ridurre i costi di acquisto<br />

e liberare risorse economiche da investire nel business<br />

aziendale.<br />

Le informazioni dettagliate sugli sconti e le schede dei<br />

partner commerciali aderenti alla PRIVILEGE CARD e<br />

alle CONVENZIONI CONFINDUSTRIA sono disponibili<br />

nel sito internet dell’Associazione www.confindustriacl.it.<br />

Maurizio Sapienza<br />

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<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

SICILIA: LA TERRA<br />

DEL CORAGGIO<br />

di Giovanni Crescente*<br />

È ricorrente,<br />

da queste parti, sentire<br />

parlare di coraggio e sovente siamo<br />

noi stessi ad utilizzare il termine<br />

“coraggio”. Non so se siamo sempre<br />

consapevoli del significato che diamo a<br />

questo termine. Facendo mente<br />

locale, ognuno di noi, riesce a dare<br />

un significato alla parola più o<br />

meno rispondente alle definizioni<br />

dei più autorevoli dizionari della<br />

lingua italiana. Personalmente mi<br />

ritrovo con la definizione del De<br />

Mauro Paravia che definisce<br />

coraggio “la forza d’animo che<br />

permette di affrontare responsabilmente<br />

situazioni complesse e<br />

difficili della vita o molto rischiose”.<br />

In tal caso si dice “uomo di<br />

grande coraggio!”<br />

C’è chi identifica il coraggio con<br />

la capacità di sapersi rialzare e<br />

ricominciare dopo aver subìto una<br />

situazione estremamente dolorosa.<br />

Chi individua nel coraggioso<br />

colui che si assume la responsabilità<br />

di calciare un rigore in una<br />

partita decisiva, magari quella<br />

della vita. Chi ancora ritiene che ha<br />

coraggio colui che non ha peli sulla lingua.<br />

Anni fa lessi una dedica di uno studente<br />

sulla sua tesi di laurea: “In memoria di<br />

mio Padre ed al coraggio di mia Madre”.<br />

Il coraggio di una Madre che con grande<br />

forza d’animo aveva affrontato le difficili<br />

situazioni della vita che si erano<br />

presentate.<br />

“Curaggiu ci voli, a fari sta cosa”.<br />

“Chissu, curaggiusu è!”<br />

Siamo in Sicilia, terra di mafia e di<br />

Onesti, di ricchezza e di miseria, di<br />

deboli e di forti, di emigranti e di immigranti,<br />

di innovazione e di immobilismo,<br />

di prepotenti e di giusti, di codardi<br />

e di coraggiosi.<br />

Terra in cui spesso si viene additati<br />

come coraggiosi. Ma di cosa?<br />

Del coraggio di essere? Sì, di essere<br />

sempre sé stessi, di difendere i propri<br />

ideali e di dire sempre ciò che si pensa.<br />

Il coraggio di poter uscire a testa alta<br />

anche quando la prudenza ci suggerisce<br />

di abbassarla.<br />

La Sicilia è la terra di quegli imprenditori<br />

che hanno avuto il coraggio di dire:<br />

Basta! Basta alle soverchierie e all’arroganza<br />

della mafia.<br />

Sono quegli imprenditori che vogliono<br />

camminare a testa alta, che vogliono<br />

essere d’esempio per la società in cui<br />

vivono e operano, e per i propri figli.<br />

È la terra di coloro che vogliono trasmettere<br />

valori e non disvalori, di coloro<br />

che vogliono creare ricchezza e non<br />

miseria, di coloro che vogliono creare le<br />

migliori condizioni affinché l’isola si<br />

possa finalmente liberare dalla pressione<br />

mafiosa e da una sotto cultura della<br />

distruzione e del non fare.<br />

La figura dell’imprenditore è uguale in<br />

tutto il mondo. È colui che corre il<br />

rischio di non conseguire un risultato<br />

economico positivo a fronte di un investimento<br />

con denaro proprio.<br />

Ma fare impresa non è uguale in tutto il<br />

mondo.<br />

Organizzare, cioè, i fattori della produzione<br />

per conseguire un utile, non<br />

è poi così uguale dappertutto.<br />

Gli imprenditori, in Sicilia, quotidianamente<br />

affrontano mille difficoltà<br />

e sono propensi a correre un<br />

solo rischio, quello del libero mercato.<br />

Chissà se un giorno i nostri<br />

Imprenditori siederanno dietro<br />

una cattedra in un’aula gremita di<br />

colleghi tedeschi o norvegesi a<br />

Francoforte o ad Oslo per dire<br />

loro cosa è per noi siciliani il<br />

coraggio. E soprattutto cosa è il<br />

coraggio per un imprenditore.<br />

Il coraggio di restare nella propria<br />

Terra ad investire, produrre e dare<br />

lavoro anche in onore dei tanti<br />

colleghi e uomini di Stato caduti<br />

per la mano vigliacca di chi crede<br />

che in Sicilia debba regnare l’immobilismo.<br />

“Se vogliamo che<br />

tutto rimanga come è, bisogna che tutto<br />

cambi” così diceva Tancredi ne “Il<br />

Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa.<br />

E invece no. Vogliamo che prevalga in<br />

noi quella forza d’animo che ci permetterà<br />

di affrontare responsabilmente<br />

situazioni complesse e difficili della vita.<br />

Che ci consentirà sempre di dire no a<br />

richieste illecite, di non scendere mai a<br />

compromessi per ottenere qualcosa che<br />

invece si può ottenere legalmente, di<br />

essere sempre sé stessi anche di fronte<br />

agli altri, di difendere i propri ideali e<br />

dire sempre ciò che si pensa, di affrontare<br />

la paura senza avere il timore di esserne<br />

sopraffatti.<br />

Italia, Terra di poeti, di santi e di navigatori……<br />

Sicilia, Terra di intraprendenti,<br />

di giusti e di coraggiosi.<br />

*Direttore di <strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong>


F are<br />

IL PREZZIARIO PER LE OPERE PUBBLICHE<br />

L’ANCE: SÌ AL RISPETTO DELLE REGOLE<br />

parte dell’Associazione Nazionale<br />

Costruttori Edili significa<br />

godere di una serie di servizi quali,<br />

tra gli altri, la tutela degli associati<br />

all’esterno. E per “esterno” molto spesso,<br />

si intendono le pubbliche amministrazioni<br />

locali; il rispetto delle norme deve primeggiare<br />

innanzi tutto negli uffici pubblici.<br />

E’ inaudito che, nonostante ci sia<br />

una precisa direttiva firmata dall’assessorato<br />

regionale ai lavori pubblici, per i<br />

bandi di gara per alcune amministrazioni<br />

si utilizzino dei prezziari di remota pubblicazione<br />

– talvolta addirittura – vecchi<br />

di quasi un decennio. La protesta sollevata<br />

da ANCE <strong>Caltanissetta</strong> deriva dalla<br />

richiesta di attuazione dell’articolo 18<br />

della legge regionale n° 16 del 2005 e la<br />

successiva n° 20 del 2007. La nuova normativa,<br />

infatti, sostituisce la precedente e<br />

dovrebbe comprendere un adeguamento<br />

dell’importo dovuto. In questo caso il<br />

condizionale è utilizzato di proposito se<br />

si prende atto che, a seguito di un monitoraggio<br />

dei bandi di gara emessi dagli<br />

enti appaltanti di tutto il territorio regionale,<br />

si è rilevato che i compensi di alcuni<br />

progetti sono stati tarati su prezziari<br />

del 2004, 2002 e, addirittura, del 1999!<br />

Come si può parlare di sopravvivenza,<br />

crescita e sviluppo del territorio se il<br />

lavoro di un imprenditore non è pagato in<br />

proporzione alle spese che egli sostiene?<br />

Siamo convinti che le istituzioni pubbliche<br />

con l’onere di garantire i diritti dei<br />

cittadini – tra i quali le imprese edili - e<br />

portare avanti principi quali legalità, certezza<br />

delle norme e imparzialità di trattamento,<br />

debbano essere le prime a verificare<br />

ciò che avviene nelle amministrazioni<br />

locali.<br />

Materie prime, salari dei dipendenti e<br />

tasse sono i principali costi fissi di un<br />

costruttore edile. Gli scostamenti del<br />

prezziario si annoverano intorno all’ 8-<br />

9% per i valori del 2002 e al 15% per<br />

quelli del 2004… e da qui a scendere.<br />

L’articolo di legge, così come è stato<br />

riscritto, prevede che il responsabile del<br />

procedimento può mantenere il precedente<br />

prezziario qualora non si registrino<br />

“significative variazioni economi-<br />

di Michelangelo Geraci*<br />

che”…. E’palese, però, come sia impossibile<br />

parlare di “lieve” scostamento -<br />

come sostengono talvolta le pubbliche<br />

amministrazioni – e che bisogna, invece,<br />

riconoscere un rilevante gap quando<br />

i prezzi sono arretrati di oltre 4 anni. Per<br />

aggiudicarsi il lavoro, inoltre, l’azienda<br />

deve “giocare al ribasso”, cioè, offrire<br />

un prezzo inferiore a quello proposto<br />

dall’ente pubblico e a quello degli altri<br />

partecipanti. Le aziende che partecipano<br />

ad una gara con un prezziario non<br />

aggiornato, rischiano, in tal modo, di<br />

diventare delle imprese di erogazione<br />

dove, cioè, i costi superano i ricavi.<br />

L’ente appaltante, pertanto, deve aggiornare<br />

i prezzi relativi ad un progetto e<br />

garantire un congruo compenso. Il virtuosismo<br />

non deve essere visto come<br />

una “mosca bianca” tra le altre ma una<br />

robusta consuetudine. Non adeguare i<br />

prezzi degli appalti comporta un deflusso<br />

delle aziende dal settore pubblico e<br />

una fuga verso quelle regioni che pagano<br />

le aziende con puntualità e secondo i<br />

termini di legge.<br />

Il codice civile definisce imprenditore<br />

colui il quale “esercita professionalmente<br />

un’attività economica organizzata al<br />

fine della produzione o dello scambio di<br />

beni o di servizi”. Il mancato adegua-<br />

Art 1 comma 7 della legge 20/07 della Regione<br />

Sicilia. L’articolo 18 ter della legge n°<br />

109/1994, come introdotto dall’articolo 14 della<br />

legge regionale n° 7/2002 e successive modifiche<br />

ed integrazioni è sostituito dal seguente:<br />

Art. 18 ter comma [1] e [2]: Aggiornamento<br />

dei prezzi. [1] Entro tre mesi dall’entrata in<br />

vigore di un nuovo prezziario regionale gli enti,<br />

al fine di evitare ritardi e maggiori costi nell’esecuzione<br />

degli appalti possono procedere, senza<br />

necessità di aggiornamento dei relativi prezzi,<br />

alla indizione della gara per tutti quei progetti la<br />

cui approvazione, in linea tecnica, ai sensi dell’articolo<br />

7 bis, sia intervenuta entro i tre mesi<br />

precedenti l’entrata in vigore del prezziario. [2]<br />

Ove non ricorrano le condizioni di cui al comma<br />

1, gli enti medesimi, nel caso in cui sia stato<br />

pubblicato un nuovo prezziario regionale, prima<br />

dell’indizione della gara devono aggiornare i<br />

prezzi dei progetti, salvo che sia espresso parere<br />

negativo del responsabile del procedimento<br />

motivato dall’assenza di significative variazioni<br />

economiche e senza necessità di sottoporre gli<br />

stessi ad ulteriori pareri o approvazioni.<br />

mento del prezziario, però, lede più<br />

aspetti della definizione stessa:<br />

l’attività economica, volta ad utilizzare i<br />

fattori produttivi per ottenere un prodotto<br />

- in questo caso l’opera pubblica - fine<br />

ultimo della produzione imprenditoriale;<br />

la destinazione al mercato dei consumatori<br />

- in questo caso i cittadini che usufruiscono<br />

dell’infrastruttura realizzata -<br />

fondamentale perché si possa parlare di<br />

attività imprenditoriale come soddisfazione<br />

dei bisogni della collettività;<br />

l’organizzazione dell’attività economica<br />

come assunzione, da parte dell’imprenditore,<br />

del rischio d’impresa;<br />

la professionalità intesa come «l’abitualità»<br />

all’esercizio dell’impresa.<br />

Un imprenditore edile, per partecipare ai<br />

bandi di gara, deve avere la certificazione<br />

SOA, qualifica mantenuta se si lavora<br />

con le opere pubbliche. La ditta si<br />

ritrova, pertanto, all’interno di un circolo<br />

vizioso che la costringe ad accettare il<br />

rischio d’impresa, a partecipare e ottenere<br />

degli appalti senza profitto o, addirittura,<br />

in perdita. Tale sistema produttivo<br />

diventa dannoso per entrambe le<br />

parti in causa poiché la congruità del<br />

prezzo dell’appalto è alla base dell’equilibrio<br />

che si instaura tra il committente e<br />

l’esecutore.<br />

Il compito che si assurge l’ANCE <strong>Caltanissetta</strong><br />

è quello di tutelare gli imprenditori<br />

e, indirettamente, svolge gli interessi<br />

della pubblica amministrazione<br />

poiché se la ditta edile inizia il lavoro in<br />

una condizione penalizzante e può<br />

estenderne gli effetti anche all’ente appaltante.<br />

Il rischio, in questo caso, non è<br />

soltanto quello di non percepire utili per<br />

quel lavoro ma, peggio, di lavorare in<br />

perdita e alimentare fenomeni negativi<br />

quale il fallimento. Il danno, in tal caso,<br />

si ripercuoterà sull’ente appaltante e sull’intera<br />

collettività poiché un blocco dei<br />

lavori pubblici comporta un ulteriore<br />

disagio per i cittadini che subiranno un<br />

riavvio dell’iter procedurale di approvazione<br />

dell’appalto con dispendio di<br />

risorse economiche e di tempo.<br />

*Presidente ANCE <strong>Caltanissetta</strong><br />

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<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

CONFIDI SEMPRE PIÙ VICINO<br />

ALLE IMPRESE<br />

di Giuliana Ardizzone<br />

D all’intervista<br />

al Presidente del<br />

Confidi Massimo Romano si<br />

evince un pensiero fortemente<br />

orientato verso lo sviluppo delle PMI<br />

nell’ottica del mercato globale. La<br />

sfida della globalizzazione, volta a<br />

incentivare e auspicare una crescita<br />

economica per questo Paese, implicherebbe<br />

non solo la conoscenza delle<br />

nostre tradizioni e della cultura italiana,<br />

bensì la valorizzazione del Made in<br />

Sicily anche all’estero. L’internazionalizzazione,<br />

complesso fenomeno sempre<br />

più presente nell’economia mondiale,<br />

si pone così come “mediatore” di<br />

culture. Permette a un paese come il<br />

nostro, ancora poco presente sugli<br />

spazi di mercato globali,<br />

di<br />

cono-<br />

scere per farsi conoscere e, nel contempo,<br />

di valorizzarsi. In questo scenario,<br />

il Confidi <strong>Caltanissetta</strong> vuole essere<br />

presente per le sue aziende, poiché<br />

crede fermamente nelle potenzialità del<br />

territorio siciliano e nella necessità che<br />

il suo sviluppo economico passi attraverso<br />

il confronto con la concorrenza<br />

estera. Vuole prendere parte alla loro<br />

crescita, sostenendone esigenze e<br />

obiettivi economici.<br />

In occasione dell’anniversario del trentesimo<br />

anno della fondazione del<br />

Consorzio, il Confidi, di concerto con<br />

la Camera di Commercio nissena,<br />

intende avviare un ambizioso progetto<br />

rivolto alle aziende ad esso associate:<br />

“L’internazionalizzazione delle imprese<br />

nissene, opportunità di crescita<br />

e di sviluppo”. Il progetto<br />

mira ad una attenta<br />

politica di sviluppo<br />

da parte dell’impresa<br />

stessa, che<br />

deve guardare<br />

all’estero,<br />

attraverso<br />

scelte oculate<br />

di localizzazione<br />

degli<br />

impianti,<br />

sempre<br />

tenendo<br />

c o n t o<br />

della mano<br />

d’opera,<br />

delle materie<br />

prime necessarie<br />

al proprio processo<br />

produttivo e,<br />

in particolare, della<br />

legislazione vigente nei<br />

paesi verso cui il prodotto<br />

è destinato. Un<br />

occhio di riguardo merita<br />

lo studio di strategie geogra-<br />

fiche, al fine di sfruttare al meglio le<br />

risorse che i paesi meta possono offrire.<br />

Secondo le elaborazioni dell’Istituto<br />

Tagliacarne su dati Istat, in Sicilia, in<br />

questo ultimo anno, l’apertura ai mercati<br />

internazionali ha registrato un<br />

notevole progresso. Tra le città che<br />

hanno maggiormente contribuito a tale<br />

risultato <strong>Caltanissetta</strong> occupa una posizione<br />

non irrilevante. Nella provincia<br />

nissena, infatti, grazie agli incrementi<br />

delle importazioni di minerali energetici,<br />

delle importazioni ed esportazioni di<br />

prodotti petroliferi raffinati, di apparecchiature<br />

elettriche e ottiche, di prodotti<br />

chimici, articoli in gomma e materie<br />

plastiche, le percentuali delle transazioni<br />

internazionali hanno subito un netto<br />

aumento.<br />

Lo studio approfondito di questi dati ha<br />

spinto il nostro Consorzio a gettare le<br />

basi per un futuro imprenditoriale fiorente,<br />

investendo le sue risorse nel progetto<br />

di internazionalizzazione e si propone<br />

di formare prima di tutto le PMI<br />

in modo da preparare queste ultime a<br />

un’attenta politica economica di sviluppo<br />

che consentirà loro di poter<br />

gestire al meglio le risorse di<br />

import/export dei migliori prodotti.<br />

Affinché le aziende associate siano<br />

opportunamente guidate verso tale<br />

politica, il Confidi si avvarrà della<br />

sinergica collaborazione non solo della<br />

CCIAA, ma anche dei maggiori<br />

Consorzi, quali SIMEST, SACE,<br />

SPRINT SICILIA, per la gestione di<br />

agevolazioni e soluzioni finanziarie più<br />

consone all’impresa. Il Presidente<br />

Romano intende creare un tavolo di<br />

regia per un’oculata pianificazione dei<br />

processi d’internazionalizzazione al<br />

quale parteciperà anche il sistema bancario<br />

presente nella nostra provincia.<br />

Compito del Confidi sarà soprattutto<br />

quello di indirizzare i suoi partner bancari<br />

verso nuove forme di finanziamento<br />

che siano flessibili come le esigenze


dei mercati in cui operano le aziende<br />

nissene.<br />

L’istituzione di un nostro sportello per<br />

internazionalizzazione, che prevediamo<br />

avverrà entro i prossimi mesi presso<br />

la CCIAA, assisterà le imprese locali<br />

nella conoscenza dei processi di sviluppo<br />

mondiali, contribuendo alla creazione<br />

di fruttuose partnership per una<br />

crescita di qualità del nostro patrimonio<br />

industriale. Parte del progetto,<br />

peraltro, si esplicherà con la creazione<br />

di networks in grado di avvicinare le<br />

imprese italiane a potenziali partner<br />

esteri, usufruendo della collaborazione<br />

di questi ultimi per creare unità produttive<br />

stabili, solide alleanze commerciali<br />

e ricercare nuove strategie di business.<br />

E’ bene, però, non ridurre le strategie<br />

di internazionalizzazione a delle<br />

semplici operazioni economiche di<br />

scambio merci in quanto è utile, soprattutto,<br />

elargire il proprio know-how nell’ottica<br />

di attrazione di investimenti<br />

esteri; l’economia è un circolo di causa<br />

effetto, che non si può arrestare, ma<br />

soltanto osservare attentamente.<br />

Auspicando la penetrazione delle<br />

imprese nissene nel mercato estero, la<br />

probabilità di attrarre investimenti<br />

diretti esteri nel territorio sarà maggiore.<br />

Nell’ultimo decennio questo argomento<br />

è divenuto un punto focale delle<br />

politiche economiche di molti paesi in<br />

via di sviluppo. Tale strategia è basata<br />

sulla considerazione che l’afflusso di<br />

investimenti esteri aumenti il potenziale<br />

produttivo del territorio nostrano,<br />

nonché i livelli stessi di produttività.<br />

Il pensiero di Massimo Romano:<br />

“La Sicilia non può tornare a crescere se non rafforza le sue capacità di presenza<br />

sui mercati internazionali. La sfida della globalizzazione richiede che<br />

i prodotti e le imprese di questa terra così ricca, ma spesso poco valorizzata,<br />

siano protagonisti del mercato mondiale. Non è una sfida, tantomeno<br />

uno slogan: è la verità. In un panorama economico sempre più competitivo<br />

e, purtroppo, penalizzante per alcune PMI, occorre creare condizioni favorevoli<br />

alla nascita, alla permanenza ed al trasferimento delle aziende: in particolare<br />

occorre una semplificazione amministrativa radicale ed un miglioramento<br />

del contesto legislativo e finanziario”.<br />

Attrarre investimenti esteri con tecnologia<br />

all’avanguardia significherebbe,<br />

inoltre, innescare un processo virtuoso<br />

di diffusione e radicamento dello standard<br />

tecnologico con il quale le imprese<br />

italiane devono confrontarsi.<br />

Ovviamente, per favorire ciò, bisogna<br />

essere in grado di offrire una adeguata<br />

rete di elementi che fornisca supporto<br />

alle idee, spazio alla creatività applicata,<br />

innovazioni sperimentali e valide<br />

forme di affidamento da parte di istituti<br />

di credito. Il Confidi si sta, pertanto,<br />

impegnando per una cooperazione con<br />

le principali banche nissene, al fine di<br />

poter offrire soluzioni creditizie che<br />

non ledano lo stato patrimoniale delle<br />

PMI.<br />

Per concludere, il Presidente Romano<br />

sostiene che l’informazione, la conoscenza<br />

e l’innovazione saranno gli elementi<br />

strategici sui quali il Confidi,<br />

insieme alle imprese siciliane, punterà<br />

per fare l’indispensabile salto di qualità,<br />

aggiungendo valore ai propri prodotti.<br />

Ciò per consentire alle imprese di<br />

non dover competere con produttori<br />

che seguono esclusivamente politiche<br />

di penetrazione dei mercati incentrate<br />

sulla competitività del prezzo bisognerà,<br />

al contrario, posizionarsi sui segmenti<br />

più alti dei mercati internazionali,<br />

traendo forza proprio dalla inimitabile<br />

combinazione di design, stile, qualità<br />

e soprattutto innovazione, che rendono<br />

i prodotti italiani unici e altamente<br />

competitivi. Un’occasione unica per<br />

le imprese della provincia che saranno<br />

coinvolte nella partecipazione di seminari,<br />

workshop, eventi fieristici. Per<br />

loro il Confidi troverà nuove forme di<br />

affidamento presso il sistema bancario<br />

in collaborazione con la CCIAA, a<br />

dimostrazione dell’impegno del Consorzio<br />

nella crescita della provincia<br />

nissena.<br />

15


16<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

“FATTO IN SICILIA”<br />

O “MADE IN SICILY”<br />

di Giovanni Bonasera<br />

Accade sempre con maggiore frequenza<br />

di leggere articoli sui<br />

giornali o sentire discorsi nelle<br />

sedi più disparate, da quelle istituzionali<br />

e sino ai tanti salotti ove si parla<br />

di politica e di problemi sociali, di<br />

strategie per il rilancio dell’economia<br />

della nostra isola che sebbene sia fiorente<br />

d’aziende capaci di produrre<br />

beni per ogni settore commerciale ed<br />

industriale, risulta sistematicamente<br />

invasa da prodotti che provengono<br />

dall’esterno.<br />

L’Ance <strong>Caltanissetta</strong>, rappresentante<br />

di uno dei tanti settori produttivi dell’isola,<br />

quello del comparto dei<br />

costruttori della nostra provincia,<br />

ritiene che occorre innanzi tutto dare<br />

risalto e fiducia ai prodotti nostrani,<br />

incentivandone il consumo e conseguentemente<br />

la produzione.<br />

Inspiegabilmente, per il comparto alimentare,<br />

per quello dell’abbigliamento,<br />

per le necessità connesse al settore<br />

delle costruzioni edili, stradali e similari,<br />

giungono sino a noi, prodotti che<br />

nella maggior parte dei casi sono<br />

costretti a percorrere, stivati nei “Tir”<br />

o in altri mezzi di trasporto, parecchie<br />

centinaia di chilometri lungo lo stivale<br />

d’Italia ed il cui costo, per l’acquirente<br />

finale, certamente non può esentarsi<br />

dell’incremento dovuto a tale<br />

onere.<br />

Forse per mero effetto del condizionamento<br />

“mediatico” o per semplice<br />

disinformazione, l’utente privilegia il<br />

prodotto peninsulare, trascurando e tal<br />

volta ignorando quello nostrano, parimenti<br />

atto a soddisfare le proprie esigenze.<br />

Gli effetti concreti di tale disattenzione<br />

probabilmente contribuiscono ad<br />

aumentare il divario economico tra la<br />

Sicilia ed il resto d’Italia, segnando<br />

punti a favore del benessere di regioni<br />

come la Lombardia, il Veneto e<br />

l’Emilia-Romagna e altrettanti punti a<br />

sfavore del benessere della Società<br />

siciliana.<br />

La mancanza di commesse determina<br />

improduttività, disoccupazione, disagio<br />

sociale. L’Isola che è divenuta<br />

posto di prima accoglienza per tanti<br />

uomini costretti a fuggire da quel nord<br />

Africa segnato da carestie ed arretratezza,<br />

paradossalmente produce emigranti<br />

tra i suoi figli.<br />

Quanto mano d’opera specializzata,<br />

tecnici ed esperti lasciano l’isola ogni<br />

anno per cercare migliore fortuna proprio<br />

in quelle regioni prima nominate?<br />

E dire che la nostra isola è considerata<br />

geograficamente privilegiata, in<br />

quanto sita a centro del Mediterraneo;<br />

posta quasi a segnare il crocevia delle<br />

terre e dei popoli che in detto mare si<br />

affacciano. Gode di condizioni climatiche<br />

favorevolissime per il sostentamento<br />

di una agricoltura multiforme e<br />

redditizia, ha la conformazione del<br />

territorio adatta per ogni sorta di allevamento<br />

di bestiame, è sede di quattro<br />

prestigiosi Atenei Universitari<br />

(Palermo-Catania-Messina-Enna), è<br />

servita da due aeroporti principali<br />

(Palermo e Catania) a “traffico internazionale”<br />

ed altri minori (Birgi<br />

Trapani e Comiso) per il traffico di<br />

merci e di passeggeri in ambito nazionale.<br />

In ogni suo lembo di terra sono presenti<br />

aziende in grado di produrre beni<br />

per ogni settore merceologico. Sta,<br />

inoltre, fruendo dei finanziamenti di<br />

“Agenda 2000” erogati dalla<br />

Comunità Europea al fine di dare concretezza<br />

alla pianificazione socio-economica<br />

dell’intera Regione.<br />

Ciò malgrado, qualcosa non funziona<br />

ed è talmente determinante nella quotidianità<br />

dei siciliani da produrre negli<br />

stessi sfiducia e scoraggiamento.<br />

L’Ance <strong>Caltanissetta</strong>, ritiene che tra le<br />

cause determinanti tanto malessere<br />

sociale, sia alquanto significativo il<br />

malfunzionamento e la staticità del<br />

mercato interno nonché la scarsa<br />

conoscenza da parte della collettività<br />

di ciò che le nostre filiere sono in<br />

grado di produrre e della elevata qualità<br />

di tantissimi beni, specie nel settore<br />

agro-alimentare (latte, pasta, pane,<br />

orto-frutta, carni di ogni genere, pesce<br />

etc…) dove ancora il binomio naturaprodotto<br />

è vissuto nel massimo rispetto<br />

dell’una e nel contempo del consumatore;<br />

in quello tecnologico (basti<br />

pensare al polo ingegneristico per<br />

bio-tecnologie di Catania; in quello<br />

manifatturiero in genere per il settore<br />

delle costruzioni.<br />

L’Ance <strong>Caltanissetta</strong> intende pertanto<br />

promuovere il prodotto isolano in<br />

generale, indirizzando quanti potrà<br />

contattare all’uso dello stesso quale<br />

alternativa ai prodotti similari provenienti<br />

dalla penisola.<br />

Tale iniziativa la vedrà particolarmente<br />

coinvolta per i prodotti specifici del<br />

settore delle costruzioni, significando<br />

che sono numerose le aziende siciliane<br />

che producono manufatti in laterizio<br />

(dai mattoni forati e pieni alle<br />

tegole per le coperture quali il coppo<br />

siciliano e prodotti similari); prefabbricati,<br />

porte, finestre, impianti tecnologici,<br />

prodotti per la finitura (intonaci,<br />

pitture e similari) che per qualità e<br />

convenienza nulla hanno in meno di<br />

analoghi prodotti importati dalla penisola.<br />

L’Ance <strong>Caltanissetta</strong> si farà pertanto<br />

promotrice nell’immediato futuro di<br />

ogni azione utile a diffondere la reciproca<br />

conoscenza tra produttore isolano<br />

ed utente, promuovendo specifici<br />

incontri ed eventi di marketing.


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18<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />

CAMBIO AL VERTICE<br />

DELLA PICCOLA INDUSTRIA:<br />

VENTURI PASSA IL TESTIMONE<br />

A ROSARIO AMARÙ<br />

di Alida Marchese*<br />

Scheda Anagrafica<br />

Rosario Amarù, 44 anni, imprenditore di Gela<br />

nella meccanica di precisione, coniugato e<br />

padre di due figli, guida con successo - dall’età<br />

di 19 anni - l’azienda fondata dal padre<br />

e vanta il merito di averla fatta crescere e trasformata<br />

da artigianale ad industriale.<br />

La “Amarù Giovanni srl” gode di tutte le certificazioni,<br />

sulla sicurezza, l’ambiente, la<br />

qualità ed è addirittura la prima e l’unica in<br />

Sicilia ad avere la certificazione SA8000<br />

sulla responsabilità sociale, rilasciata dal<br />

CISE (Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo<br />

Economico). La mission aziendale mette al<br />

primo posto qualità, efficienza e puntualità<br />

e, proprio per questo, il suo portfolio clienti<br />

non comprende esclusivamente aziende<br />

site nella città di Gela ma anche nel territorio<br />

regionale, nazionale e internazionale.<br />

Essere sempre vincenti significa, per<br />

Rosario Amarù, non trascurare mai la ricerca,<br />

l’innovazione tecnologica e la formazione<br />

continua. Tematiche queste che hanno<br />

permesso all’imprenditore di raggiungere<br />

un ulteriore merito, rilevante non solo dal<br />

punto di vista professionale ma soprattutto<br />

da quello umano: un’assenza totale di infortuni<br />

sul lavoro da ben 12 anni consecutivi.<br />

Come prima cosa censiremo tutta<br />

la nostra base associativa, soprattutto<br />

qualitativamente, per analizzare<br />

ogni singolo bisogno al fine di<br />

predisporre i servizi e gli interventi<br />

più coerenti e mirati. Il modello da<br />

seguire è quello della “mappatura<br />

della provincia nissena”, in una<br />

logica di marketing territoriale.<br />

Dobbiamo, inoltre, intensificare<br />

ogni forma di collaborazione e di<br />

“joint-venture” con l’Università, le<br />

Istituzioni, le imprese del Centro e<br />

Nord Italia, per fare sistema e promuovere<br />

vera governance interistituzionale.<br />

Tutto ciò in perfetta<br />

sinergia con gli altri Gruppi Demografici<br />

e Merceologici organizzati<br />

all’interno del Sistema <strong>Confindustria</strong>,<br />

dal Confidi ai Giovani<br />

Imprenditori, all’ANCE, al FITA, e<br />

ad ogni livello territoriale, provinciale<br />

regionale e nazionale.<br />

Un’attenzione particolare, infine,<br />

Il Nuovo Consiglio Direttivo<br />

L’assemblea del Gruppo Piccola Industria ha<br />

eletto, il nuovo consiglio Direttivo che opererà<br />

insieme al neo eletto Presidente per il prossimo<br />

quadriennio. La squadra sarà composta<br />

da: Michele Ferrazzano, Domenico Lorefice,<br />

Marco Granata, Angelo Lo Stimolo, Gaetano<br />

Minardi, Salvatore Limuti, Davide Di Martino,<br />

Giovanni Russo e Gabriele Vinti. Sono stati<br />

invece nominati dal presidente Amarù:<br />

Salvatore Aquilina, Francesco Giardina,<br />

Roberta Leonardi e Giuseppe Amarù.<br />

Dice di lui Antonello Montante<br />

“Oggi il livello associativo è altissimo e<br />

chiunque può ricoprire cariche di vertice<br />

all’interno dell’Associazione. Rosario Amarù<br />

ha la giusta esperienza per continuare il percorso<br />

già avviato da Marco Venturi come, ad<br />

esempio, il dialogo con i sindacati e le associazioni<br />

datoriali che rispettano le regole e<br />

sono sul percorso della lotta all’illegalità. E’ la<br />

prima volta che un imprenditore di Gela<br />

assume la carica di presidente della Piccola e<br />

questo ha un significato ben preciso: non c’è<br />

campanilismo fra gli imprenditori. Un modello<br />

che dovrebbe seguire anche la politica”.<br />

Le priorità del programma di Rosario Amarù<br />

verrà data fin da subito al tema<br />

della “sicurezza nei luoghi di lavoro,<br />

con modalità anche diverse dal<br />

passato per promuovere la condivisione<br />

della “cultura della sicurezza”<br />

non solo tra i datori di lavoro,<br />

ma anche tra i lavoratori e i sindacati<br />

stessi. È un argomento molto<br />

complesso e importante, nei confronti<br />

del quale “bisogna fare sistema”,<br />

cioè far convergere obiettivi e<br />

modalità di lavoro.<br />

*Vice Direttore di <strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong>


Zona Industriale - Contrada Brucazzi<br />

tel. 0933 913480 - 921483 - 913118

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