Anno III - N. 2 Giugno 2008 - Confindustria Caltanissetta
Anno III - N. 2 Giugno 2008 - Confindustria Caltanissetta
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<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />
CAMBIO AL VERTICE<br />
DELLA PICCOLA INDUSTRIA:<br />
VENTURI PASSA IL TESTIMONE<br />
A ROSARIO AMARÙ<br />
di Alida Marchese*<br />
Scheda Anagrafica<br />
Rosario Amarù, 44 anni, imprenditore di Gela<br />
nella meccanica di precisione, coniugato e<br />
padre di due figli, guida con successo - dall’età<br />
di 19 anni - l’azienda fondata dal padre<br />
e vanta il merito di averla fatta crescere e trasformata<br />
da artigianale ad industriale.<br />
La “Amarù Giovanni srl” gode di tutte le certificazioni,<br />
sulla sicurezza, l’ambiente, la<br />
qualità ed è addirittura la prima e l’unica in<br />
Sicilia ad avere la certificazione SA8000<br />
sulla responsabilità sociale, rilasciata dal<br />
CISE (Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo<br />
Economico). La mission aziendale mette al<br />
primo posto qualità, efficienza e puntualità<br />
e, proprio per questo, il suo portfolio clienti<br />
non comprende esclusivamente aziende<br />
site nella città di Gela ma anche nel territorio<br />
regionale, nazionale e internazionale.<br />
Essere sempre vincenti significa, per<br />
Rosario Amarù, non trascurare mai la ricerca,<br />
l’innovazione tecnologica e la formazione<br />
continua. Tematiche queste che hanno<br />
permesso all’imprenditore di raggiungere<br />
un ulteriore merito, rilevante non solo dal<br />
punto di vista professionale ma soprattutto<br />
da quello umano: un’assenza totale di infortuni<br />
sul lavoro da ben 12 anni consecutivi.<br />
Come prima cosa censiremo tutta<br />
la nostra base associativa, soprattutto<br />
qualitativamente, per analizzare<br />
ogni singolo bisogno al fine di<br />
predisporre i servizi e gli interventi<br />
più coerenti e mirati. Il modello da<br />
seguire è quello della “mappatura<br />
della provincia nissena”, in una<br />
logica di marketing territoriale.<br />
Dobbiamo, inoltre, intensificare<br />
ogni forma di collaborazione e di<br />
“joint-venture” con l’Università, le<br />
Istituzioni, le imprese del Centro e<br />
Nord Italia, per fare sistema e promuovere<br />
vera governance interistituzionale.<br />
Tutto ciò in perfetta<br />
sinergia con gli altri Gruppi Demografici<br />
e Merceologici organizzati<br />
all’interno del Sistema <strong>Confindustria</strong>,<br />
dal Confidi ai Giovani<br />
Imprenditori, all’ANCE, al FITA, e<br />
ad ogni livello territoriale, provinciale<br />
regionale e nazionale.<br />
Un’attenzione particolare, infine,<br />
Il Nuovo Consiglio Direttivo<br />
L’assemblea del Gruppo Piccola Industria ha<br />
eletto, il nuovo consiglio Direttivo che opererà<br />
insieme al neo eletto Presidente per il prossimo<br />
quadriennio. La squadra sarà composta<br />
da: Michele Ferrazzano, Domenico Lorefice,<br />
Marco Granata, Angelo Lo Stimolo, Gaetano<br />
Minardi, Salvatore Limuti, Davide Di Martino,<br />
Giovanni Russo e Gabriele Vinti. Sono stati<br />
invece nominati dal presidente Amarù:<br />
Salvatore Aquilina, Francesco Giardina,<br />
Roberta Leonardi e Giuseppe Amarù.<br />
Dice di lui Antonello Montante<br />
“Oggi il livello associativo è altissimo e<br />
chiunque può ricoprire cariche di vertice<br />
all’interno dell’Associazione. Rosario Amarù<br />
ha la giusta esperienza per continuare il percorso<br />
già avviato da Marco Venturi come, ad<br />
esempio, il dialogo con i sindacati e le associazioni<br />
datoriali che rispettano le regole e<br />
sono sul percorso della lotta all’illegalità. E’ la<br />
prima volta che un imprenditore di Gela<br />
assume la carica di presidente della Piccola e<br />
questo ha un significato ben preciso: non c’è<br />
campanilismo fra gli imprenditori. Un modello<br />
che dovrebbe seguire anche la politica”.<br />
Le priorità del programma di Rosario Amarù<br />
verrà data fin da subito al tema<br />
della “sicurezza nei luoghi di lavoro,<br />
con modalità anche diverse dal<br />
passato per promuovere la condivisione<br />
della “cultura della sicurezza”<br />
non solo tra i datori di lavoro,<br />
ma anche tra i lavoratori e i sindacati<br />
stessi. È un argomento molto<br />
complesso e importante, nei confronti<br />
del quale “bisogna fare sistema”,<br />
cioè far convergere obiettivi e<br />
modalità di lavoro.<br />
*Vice Direttore di <strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong>