Anno III - N. 2 Giugno 2008 - Confindustria Caltanissetta
Anno III - N. 2 Giugno 2008 - Confindustria Caltanissetta
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<strong>Confindustria</strong> <strong>Caltanissetta</strong><br />
“FATTO IN SICILIA”<br />
O “MADE IN SICILY”<br />
di Giovanni Bonasera<br />
Accade sempre con maggiore frequenza<br />
di leggere articoli sui<br />
giornali o sentire discorsi nelle<br />
sedi più disparate, da quelle istituzionali<br />
e sino ai tanti salotti ove si parla<br />
di politica e di problemi sociali, di<br />
strategie per il rilancio dell’economia<br />
della nostra isola che sebbene sia fiorente<br />
d’aziende capaci di produrre<br />
beni per ogni settore commerciale ed<br />
industriale, risulta sistematicamente<br />
invasa da prodotti che provengono<br />
dall’esterno.<br />
L’Ance <strong>Caltanissetta</strong>, rappresentante<br />
di uno dei tanti settori produttivi dell’isola,<br />
quello del comparto dei<br />
costruttori della nostra provincia,<br />
ritiene che occorre innanzi tutto dare<br />
risalto e fiducia ai prodotti nostrani,<br />
incentivandone il consumo e conseguentemente<br />
la produzione.<br />
Inspiegabilmente, per il comparto alimentare,<br />
per quello dell’abbigliamento,<br />
per le necessità connesse al settore<br />
delle costruzioni edili, stradali e similari,<br />
giungono sino a noi, prodotti che<br />
nella maggior parte dei casi sono<br />
costretti a percorrere, stivati nei “Tir”<br />
o in altri mezzi di trasporto, parecchie<br />
centinaia di chilometri lungo lo stivale<br />
d’Italia ed il cui costo, per l’acquirente<br />
finale, certamente non può esentarsi<br />
dell’incremento dovuto a tale<br />
onere.<br />
Forse per mero effetto del condizionamento<br />
“mediatico” o per semplice<br />
disinformazione, l’utente privilegia il<br />
prodotto peninsulare, trascurando e tal<br />
volta ignorando quello nostrano, parimenti<br />
atto a soddisfare le proprie esigenze.<br />
Gli effetti concreti di tale disattenzione<br />
probabilmente contribuiscono ad<br />
aumentare il divario economico tra la<br />
Sicilia ed il resto d’Italia, segnando<br />
punti a favore del benessere di regioni<br />
come la Lombardia, il Veneto e<br />
l’Emilia-Romagna e altrettanti punti a<br />
sfavore del benessere della Società<br />
siciliana.<br />
La mancanza di commesse determina<br />
improduttività, disoccupazione, disagio<br />
sociale. L’Isola che è divenuta<br />
posto di prima accoglienza per tanti<br />
uomini costretti a fuggire da quel nord<br />
Africa segnato da carestie ed arretratezza,<br />
paradossalmente produce emigranti<br />
tra i suoi figli.<br />
Quanto mano d’opera specializzata,<br />
tecnici ed esperti lasciano l’isola ogni<br />
anno per cercare migliore fortuna proprio<br />
in quelle regioni prima nominate?<br />
E dire che la nostra isola è considerata<br />
geograficamente privilegiata, in<br />
quanto sita a centro del Mediterraneo;<br />
posta quasi a segnare il crocevia delle<br />
terre e dei popoli che in detto mare si<br />
affacciano. Gode di condizioni climatiche<br />
favorevolissime per il sostentamento<br />
di una agricoltura multiforme e<br />
redditizia, ha la conformazione del<br />
territorio adatta per ogni sorta di allevamento<br />
di bestiame, è sede di quattro<br />
prestigiosi Atenei Universitari<br />
(Palermo-Catania-Messina-Enna), è<br />
servita da due aeroporti principali<br />
(Palermo e Catania) a “traffico internazionale”<br />
ed altri minori (Birgi<br />
Trapani e Comiso) per il traffico di<br />
merci e di passeggeri in ambito nazionale.<br />
In ogni suo lembo di terra sono presenti<br />
aziende in grado di produrre beni<br />
per ogni settore merceologico. Sta,<br />
inoltre, fruendo dei finanziamenti di<br />
“Agenda 2000” erogati dalla<br />
Comunità Europea al fine di dare concretezza<br />
alla pianificazione socio-economica<br />
dell’intera Regione.<br />
Ciò malgrado, qualcosa non funziona<br />
ed è talmente determinante nella quotidianità<br />
dei siciliani da produrre negli<br />
stessi sfiducia e scoraggiamento.<br />
L’Ance <strong>Caltanissetta</strong>, ritiene che tra le<br />
cause determinanti tanto malessere<br />
sociale, sia alquanto significativo il<br />
malfunzionamento e la staticità del<br />
mercato interno nonché la scarsa<br />
conoscenza da parte della collettività<br />
di ciò che le nostre filiere sono in<br />
grado di produrre e della elevata qualità<br />
di tantissimi beni, specie nel settore<br />
agro-alimentare (latte, pasta, pane,<br />
orto-frutta, carni di ogni genere, pesce<br />
etc…) dove ancora il binomio naturaprodotto<br />
è vissuto nel massimo rispetto<br />
dell’una e nel contempo del consumatore;<br />
in quello tecnologico (basti<br />
pensare al polo ingegneristico per<br />
bio-tecnologie di Catania; in quello<br />
manifatturiero in genere per il settore<br />
delle costruzioni.<br />
L’Ance <strong>Caltanissetta</strong> intende pertanto<br />
promuovere il prodotto isolano in<br />
generale, indirizzando quanti potrà<br />
contattare all’uso dello stesso quale<br />
alternativa ai prodotti similari provenienti<br />
dalla penisola.<br />
Tale iniziativa la vedrà particolarmente<br />
coinvolta per i prodotti specifici del<br />
settore delle costruzioni, significando<br />
che sono numerose le aziende siciliane<br />
che producono manufatti in laterizio<br />
(dai mattoni forati e pieni alle<br />
tegole per le coperture quali il coppo<br />
siciliano e prodotti similari); prefabbricati,<br />
porte, finestre, impianti tecnologici,<br />
prodotti per la finitura (intonaci,<br />
pitture e similari) che per qualità e<br />
convenienza nulla hanno in meno di<br />
analoghi prodotti importati dalla penisola.<br />
L’Ance <strong>Caltanissetta</strong> si farà pertanto<br />
promotrice nell’immediato futuro di<br />
ogni azione utile a diffondere la reciproca<br />
conoscenza tra produttore isolano<br />
ed utente, promuovendo specifici<br />
incontri ed eventi di marketing.