lezione3 - Architettura
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Conflitto angolare. Un triglifo angolare,<br />
sviluppato sia nel lato frontale che nel lato<br />
longitudinale, occupa l’angolo del fregio. Se<br />
trigli e architrave fossero della stessa<br />
larghezza il triglifo cadrebbe esattamente<br />
sopra l’asse centrale della colonna<br />
angolare. Questo accdeva nei templi lignei.<br />
Quando i triglifi divennero più stretti<br />
dell’architrave, dovendo necessariamente il<br />
triglifo rimanere sull’angolo dell’architrave,<br />
esso dovette essere spostato dall’asse<br />
della colonna verso l’angolo – e<br />
precisamente di metà della differenza tra<br />
l’ampiezza del triglifo e quella<br />
dell’architrave – perché l’architrave doveva<br />
inevitabilmente per ragioni statiche<br />
poggiare sull’asse della colonna.<br />
Se si voleva lasciare gli altri triglifi al loro<br />
posto la metopa vicina doveva risultare più<br />
ampia. Una irregolarità così evidente fu<br />
sentita come elemento di disturbo, perciò<br />
in Grecia si preferì di regola contrarre<br />
l’interasse angolare per eliminare questa<br />
discrepanza del fregio in modo da poter<br />
condurre regolarmente tutti i triglifi.<br />
Nelle colonie occidentali gli architetti si<br />
dedicarono a questo problema con<br />
singolare ansia sperimentativa. Vengono<br />
messe alla prova tutte le possibili soluzioni,<br />
allargamento dei triglifi angolari,<br />
ampliamento delle metope angolari<br />
(Paestum), contrazione dell’interasse