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influenza A, considerata una<br />
nuova pandemia (il termine<br />
indica che l’influenza è presente<br />
contemporaneamente in più parti del mondo, a<br />
prescindere dalla stagione) è arrivata a distanza<br />
di 41 anni dall’ultima, “la Hong Kong” del 1968.<br />
È stato l’OMS (Organizzazione Mondiale<br />
della Sanità) a dare un nuovo nome alla febbre<br />
che dai suini ha contagiato l’uomo. Esistono<br />
tre sottotipi del virus che causa l’influenza:<br />
A, B, C. Il virus “imputato”, quello che ha<br />
provocato l’influenza e quindi la trasmissione<br />
da suino a uomo, appartiene al sottotipo<br />
A, ecco quindi spiegata la sigla A/H1N1.<br />
Origine e trasmissione del virus<br />
I primi focolai di infezione sull’uomo sono<br />
stati accertati ad aprile 2009 in Messico. In<br />
Italia è stata istituita un’apposita unità di crisi<br />
per “controllare” e prevenire l’influenza A/<br />
H1N1 ed è stato avviato un piano, concordato<br />
con gli altri Stati dell’Unione Europea, per dare<br />
risposte e contenere la pandemia influenzale.<br />
Categorie a rischio<br />
Si è venuta affermando la falsa convinzione<br />
che ad essere contagiati dalla nuova influenza,<br />
siano solo le persone con un quadro clinico<br />
compromesso: il virus H1N1 può colpire<br />
chiunque ma può portare complicazioni<br />
solo in caso di una pregressa malattia. Come<br />
accennato, questo tipo di influenza “attacca”<br />
molto meno le persone anziane e i bambini,<br />
ma il motivo di ciò è da ricercare nel fatto<br />
che generalmente queste due categorie di<br />
persone, ogni anno, vengono preventivamente<br />
vaccinati contro l’influenza stagionale e questa<br />
“protezione” sembra essere in grado di rendere<br />
minore la possibilità di un eventuale contagio.<br />
È importante sapere anche che l’alimentazione<br />
a base di carne suina, non aumenta le<br />
probabilità di contrarre l’infezione che viene<br />
trasmessa da uomo a uomo per via aerea,<br />
esattamente come tutte le influenze comuni.<br />
I sintomi<br />
I sintomi da tenere sotto controllo sono<br />
quelli di una normale influenza: febbre, tosse,<br />
mal di gola, dolori muscolari, mal di testa e<br />
senso di spossatezza; solo in alcuni casi anche<br />
nausea, vomito e diarrea. Come in tutte le<br />
influenze, il contagio può avvenire da un giorno<br />
prima fino a una settimana dopo la comparsa<br />
dei sintomi. A seconda delle zone però, i<br />
disturbi possono essere diversi: nella zona di<br />
origine dell’infezione (Messico), il tratto più<br />
caratteristico del virus è una sintomatologia<br />
legata ad infezioni respiratorie, negli Stati<br />
Uniti invece “prevalgono” vomito e disturbi<br />
29<br />
Life Style<br />
Influenza A: cos’è, come difendersi<br />
vaccinazione contro l’influenza A/H1N1<br />
L’<br />
gastroenterici. Ma i casi più comuni sono<br />
rappresentati da febbre di diversa intensità,<br />
sonnolenza, malessere, scarso appetito<br />
e cefalea, associati spesso a raffreddore,<br />
tosse e mal di gola. Qualora dovessero<br />
comparire questi sintomi, sarà opportuno<br />
consultare tempestivamente un medico.<br />
Aggressività del virus<br />
I casi registrati fino ad oggi, si sono<br />
dimostrati piuttosto lievi e la guarigione<br />
completa è arrivata in una settimana.<br />
Le morti di cui si ha avuto notizia,<br />
sono relative a persone con problemi<br />
respiratori e già indebolite da altre malattie.<br />
La situazione in Italia<br />
Il Ministero del Welfare dovrebbe avere<br />
a disposizione 48 milioni di dosi di vaccino<br />
pandemico. La prima fase della campagna<br />
di vaccinazione contro l’influenza A/H1N1<br />
è iniziata i primi di novembre 2009 e verrà<br />
rivolta ad 8 milioni di persone, iniziando<br />
dalla categorie più “esposte”: le donne<br />
incinte, i lavoratori del settore sanitario e<br />
le persone con problemi medici cronici.<br />
Il vaccino verrà distribuito gratuitamente<br />
attraverso la rete dei pediatri e dei medici<br />
di base e sono previste per ogni persona,<br />
due dosi e quindi due somministrazioni<br />
a distanza di un mese l’una dall’altra.<br />
Il vaccino influenzale è efficace al 100%?<br />
Innanzitutto occorre dire che l’efficacia del<br />
vaccino può essere riscontrabile a distanza di<br />
alcune settimane dalla sua somministrazione:<br />
questo significa che la “protezione”<br />
dall’infezione non inizierà subito. Bisogna<br />
anche tener conto che un vaccino influenzale,<br />
oltre che avere molte controindicazioni, non<br />
“garantisce” l’immunità nel 100% dei casi,<br />
ma offre garanzie solo nel 50–60% e quindi<br />
si può essere colpiti dal virus e ammalarsi<br />
anche se ci si è sottoposti al vaccino.<br />
Perché l’OMS definisce moderata<br />
la pandemia influenzale A H1N1?<br />
La maggior pare delle persone che hanno<br />
contratto la nuova influenza, sono guarite senza<br />
terapia farmacologica e ricovero ospedaliero.<br />
Inoltre, i Servizi sanitari dei Paesi colpiti dalla<br />
nuova influenza sono riusciti a fronteggiare<br />
l’emergenza sanitaria. Attualmente l’influenza<br />
A, anche se si dimostra particolarmente<br />
contagiosa, ha tuttavia causato, in persone<br />
sane, sintomi leggeri facilmente risolvibili, simili<br />
a quelli di una semplice influenza stagionale.<br />
A cura di Maura Peripoli<br />
http://www.benessere.com/salute/arg00/influenza_a.htm