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S<br />
econdo una recentissima<br />
ricerca condotta dall’istituto<br />
Gpf per conto<br />
della Negroni (gruppo<br />
Veronesi), in Italia ci<br />
sarebbero ben 4,5<br />
milioni di foodies e il<br />
loro numero starebbe<br />
aumentando di 250<br />
mila unità ogni anno.<br />
Chi sono i foodies è<br />
presto detto: si tratta<br />
di persone che amano<br />
mangiare e bere bene,<br />
curiose di sapere tutto<br />
quello che c’è da sapere<br />
sulle caratteristiche,<br />
sulle tecnologie<br />
produttive, su chi c’è<br />
dietro a cibi e vini,<br />
indipendentemente<br />
dal fatto se siano<br />
prodotti d’eccellenza<br />
o per il consumo<br />
quotidiano, per poterli<br />
utilizzare al meglio in<br />
cucina, per abbinarli<br />
correttamente, per poterli gustare in<br />
compagnia in casa, da amici e al ristorante.<br />
Dei foodies Gpf ha delineato un<br />
identikit sociologico (si veda la carta<br />
d’identità nella pagina) ed ha analizzato<br />
i comportamenti distintivi rispetto<br />
al resto della popolazione italiana.<br />
Vediamo insieme quali sono.<br />
Innanzitutto i foodies sono più<br />
propensi a spendere di più per acquistare<br />
prodotti di qualità rispetto all’italiano<br />
medio: 82,4% contro il 54,1%. Come<br />
7<br />
Finestra sui mercati<br />
In Italia cresce l’esercito dei foodies<br />
Michela Caiapic<br />
il resto degli italiani, fanno la spesa al<br />
supermercato (87%), all’ipermercato<br />
(32,1%) e nei piccoli supermercati (21,4%).<br />
Ma sono grandi frequentatori<br />
delle salumerie-gastronomie<br />
(29,7% contro 15,1%), di<br />
negozi specializzati in<br />
alimenti tipici (31%,<br />
contro 15,1%) e dei<br />
mercati rionali (21,8%<br />
contro 13,6%). La<br />
fonte principale del<br />
loro sapere su cibi e<br />
vini, dopo il passaparola<br />
e i libri, è internet<br />
(40%). Amano invitare<br />
spesso gli amici a<br />
pranzo o a cena<br />
(43,4% contro<br />
il 26,7% della<br />
media degli<br />
italiani), ma<br />
mostrano anche<br />
una propensione a<br />
mangiare fuori casa doppia<br />
(60%) rispetto alla media.<br />
Oltre a ristoranti e pizzerie<br />
frequentano più della<br />
media osterie e agriturismi<br />
e scelgono dove andare in<br />
vacanza in base alla loro passione<br />
(86,2% contro il 60% della media).