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Br. – Nr. 1/09. Službeni glasnik – Bollettino ufficiale Str ... - Grad Rovinj

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<strong>Br</strong>. <strong>–</strong> <strong>Nr</strong>. 1/<strong>09.</strong> <strong>Službeni</strong> <strong>glasnik</strong> <strong>–</strong> <strong>Bollettino</strong> <strong>ufficiale</strong> <strong>Str</strong>. <strong>–</strong> Pag. 45<br />

2.5. Forma dei fabbricati<br />

Articolo 37<br />

A livello di tutto l’insieme, il complesso sportivo ricreativo Monvì-Cuvi è concepito nell’osservanza<br />

delle soluzioni urbanistico-architettoniche moderne che applicano costruzioni contemporanee entro le quali<br />

sarà possibile integrare i programmi pianificati nello sport e nel turismo, assieme a tutti gli altri contenuti<br />

complementari.<br />

Pur essendo indispensabile che nella realizzazione di un complesso sportivo così grande si<br />

preveda una soluzione graduale, Monvì-Cuvi va coordinata tipologicamente e morfologicamente a livello di<br />

tutto l’insieme. Accanto a determinate corrispondenze delle soluzioni architettoniche, dei materiali usati e<br />

delle costruzioni, bisogna mirare nella maggior misura possibile all’integrazione visuale e funzionale dei<br />

fabbricati e dei programmi previsti.<br />

Articolo 38<br />

I provvedimenti d’attuazione di questo Piano devono mirare alla sincronizzazione e all’armonia<br />

procedurale nella scelta delle soluzioni architettoniche per conseguire un nesso logico dell’insieme della<br />

palestra e delle piscine che rappresentano il punto espressivo più evidente del futuro complesso.<br />

Nell’ambito della ristrutturazione di parte del complesse (centro per il tennis, bocciodromo e centro<br />

culturale) è necessario cercare di salvaguardare determinati elementi architettonici presenti nell’aspetto<br />

esistente (ad esempio: il rapporto con l’ambiente, le visuali, le siluette) che si fanno riconoscere come<br />

qualitativo punto di partenza per i nuovi interventi e come tali vanno integrati nell’estensione della<br />

ristrutturazione pianificata.<br />

2.6. Assestamento delle particelle fabbricabili<br />

Articolo 39<br />

Le modalità d’assestamento delle particelle fabbricabili sono definite nell’indicazione cartografica<br />

numero 3A. CONDIZIONI D’USO, D’ASSESTAMENTO E TUTELA DELLE AREE e 3B. CONDIZIONI<br />

D’USO, D’ASSESTAMENTO E TUTELA DELLE AREE <strong>–</strong> FORME D’IMPIEGO.<br />

La parte non edificata della particella fabbricabile va pianificata come area verde, area adibita allo<br />

sport e alla ricreazione, area pedonale o strada. L’assestamento orticolturale della particella e delle<br />

particelle previste come parco va trattato con specie di alberi autoctoni qualitativi che già si trovano sul<br />

territorio dell’intervento <strong>–</strong> cipressi (cupressus), pini (pinus sp.), cedri (cedrus deodara), lecci (quercus ilex) e<br />

lauro (laurus nobilis). Gli alberi vanno pianificati nelle posizioni che possano dar loro funzione di<br />

orientamento, puntualizzazione e indicazione e là dove è necessario assicurare una certa protezione<br />

(esterna o interna) dello svolgimento delle attività sportive. Con la scelta qualitativa degli alberi vanno<br />

accompagnate anche tutte le più importanti comunicazioni pedonali e carrabili, nonché le entrate ed uscite<br />

dalla zona, nonché determinate strutture funzionali interne.<br />

Articolo 40<br />

I recinti, i muri di sostegno e guarnizione, i terrazzi e le gradinate devono venir eseguiti in<br />

conformità al rilievo e alle caratteristiche formative della zona e del contesto, in maniera che non squilibrino<br />

l’aspetto e l’insieme del complesso, delle particelle, delle aree circostanti i fabbricati rispettivamente la zona<br />

come insieme.<br />

I recinti possono essere innalzati presso alcuni campi sportivi all’aperto, dov’è necessario per lo<br />

svolgimento delle funzioni fondamentali e per proteggere i fruitori, i passanti o gli spettatori; mentre la<br />

maggior parte della zona è concepita come zona aperta e senza divisori superflui e barriere inutili che<br />

rovinerebbero l’insieme e l’integrazione funzionale ed espressiva dell’ambiente.<br />

I materiali fondamentali per la formazione dei recinti sono la pietra e le siepi, ed in via eccezionale<br />

la calcestruzzo, l’intonaco, il metallo o la loro combinazione, rispettando l’aspetto specifico del fabbricato e<br />

delle costruzioni circostanti.<br />

La scelta e il tipo di recinto vanno coordinati al programma e alla funzione senza creare inutili<br />

barriere dove non ce n’è bisogno.<br />

Articolo 41<br />

In seno alla zona sportivo-ricreativa Monvì-Cuvi si pianifica la costruzione di due aree parcheggio<br />

maggiori.<br />

Considerato che parte dell’area pianificata per i parcheggi si trova all’interno della zona in cui<br />

sorgono alberi di valore (cedri, pini, cipressi, lecci), questi vanno conservati nella maggior misura possibile,<br />

pianificando i cosiddetti parcheggi organici. Nella parte dei parcheggi coperta da macchia vanno<br />

salvaguardati soltanto le piante di magnolia e i lauro.<br />

Articolo 42<br />

Nella costruzione dei fabbricati e nell’assestamento delle aree pubbliche bisogna procedere nel<br />

rispetto delle disposizioni del Regolamento sull’assicurazione dell’accessibilità ai fabbricati per le persone<br />

invalide e con difficoltà rotoriche. (“Gazz.uff. <strong>–</strong> NN”, nr. 151/05).

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