Nelle coltivazioni in serra ed in vivaio, spesso vengono sottovalutate le carenze di microelementi. Per microelementi, intendiamo una serie di elementi minerali assorbiti dalle piante in minima quantità rispetto ai macroelementi della fertilità, ma altrettanto importanti per la buona riuscita colturale. A titolo esemplificativo, basti pensare al caso del Ferro, strettamente coinvolto nella funzionalità del processo fotosintetico, dal quale dipende anche la colorazione fogliare e, di conseguenza, la presentabilità della pianta. Per la crescita vigorosa delle piante quindi, Ferro, Zinco, Rame, Boro e Molibdeno sono altrettanto importanti che Azoto, Fosforo e Potassio. Se uno di questi microelementi scarseggia, la pianta soffre evidenziando caratteristici sintomi di carenza. Nella legge dei minimi, il chimico Justus von Liebig affermò: "La crescita di una pianta è limitata e dipendente da un singolo elemento, anche se tutti gli altri sono presenti e disponibili in quantità sufficiente". Il concetto di presenza e disponibilità dei microelementi sono molto importanti. Chi scrive è fermamente convinto, che salvo in rari casi, non esistano situazioni di vera carenza di microelementi. Tuttalpiù, i quantitativi presenti nel substrato (apportati con la conci- 16 mazione di fondo), quelli presenti nell'acqua d'irrigazione o nelle soluzioni fertirrigue si trovano in una condizione di non disponibilità. In altri termini, pur presenti, non sono utilizzabili dalla coltura. Basta a volte intervenire su parametri ambientali, come ad esempio l'areazione della serra, per favorire la traspirazione dei vegetali e stimolarne l'assorbimento. In altri casi, la non disponibilità dipende da fattori chimici sui quali è necessario intervenire in modo più radicale. In ogni caso, l'addizione al substrato di coltura, in sede di miscelazione, di un pacchetto di microelementi caratterizzati da alta solubilità, mobilità ed accessibilità da parte dei vegetali, limita considerevolmente la possibilità d'insorgenza di fenomeni carenziali. Tutti i prodotti descritti nel presente catalogo vengono preparati con particolare attenzione a questo importante fattore nutrizionale ed addizionati ad un set di microelementi appositamente concepito per la coltivazione in contenitore. E' ampliamente dimostrato, che l'impiego di Micromax, sviluppato presso la Oklhoma State University dal Dr. C. Whitkomb da una serie di 81 diverse titolazioni, aumenta la quantità e migliora la qualità delle radici prodotte, rende le colture più forti e la colorazione più intensa e brillante. Micromax: Microelementi Composizione di MICROMAX Ferro (Fe) Magnesio (MgO) Calcio (CaO) Manganese (Mn) Zinco (Zn) Rame (Cu) Boro (B) Molibdeno (Mb) Anidride solforosa (SO3) 15% 5% 5% 2,5% 1,0% 1,0% 0,2% 0,05% 37% Tutti i substrati di coltura professionali <strong>Fertil</strong> - DSP contengono Micromax in 3 misura di 300 grammi /m Punti di forza di MICROMAX Previene carenze da microelementi grazie alla formulazione equilibrata Migliora la radicazione, rendendo le colture forti, sane e dalla crescita veloce Buona azione d'inizio e durata fino a 18 mesi Formulazione microfine per un'ottima miscelazione al substrato Migliora lo sfruttamento dei macroelementi Ravviva i colori R
Sezione 2 Criteri di scelta dei substrati Schede Tecniche di prodotto 17